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Prima
parte
(Prima
pars)
119
quaestiones:
La
sacra
teologia,
Dio
uno,
Dio
trino,
la
Creazione,
il
male,
gli
angeli,
luomo,
il
cosmo
Seconda
parte,
prima
sezione
(Prima
secundae),
114
quaestiones:
Il
fine
ultimo
delluomo,
latto
umano,
le
passioni,
gli
abiti,
le
virt,
il
peccato,
la
legge
antica
e
la
nuova,
la
grazia
e
il
merito
Seconda
parte,
seconda
sezione
(Secunda
secundae),
189
questiones:
le
virt
teologali:
fede,
speranza,
carit.
Le
virt
cardinali:
prudenza,
giustizia,
fortezza,
temperanza,
i
carismi,
gli
stati
di
vita
Terza
parte
(Tertia
pars),
90
questiones;
incompiuta:
Cristo:
incarnazione,
vita,
passione
e
risurrezione.
I
sacramenti:
Battesimo,
Cresima,
Eucaristia,
Penitenza
Supplemento
alla
Terza
parte
(Supplementum
tertiae),
99
quaestiones;
Ordine
sacro,
Matrimonio,
Unzione
dei
Malati,
il
giudizio
finale,
i
novissimi.
Parallelamente
alla
creazione
della
Teologia
morale,
ci
sono
altri
sviluppi
nella
vita
della
Chiesa
dopo
Trento:
Da
una
parte
una
riforma
genuinamente
cattolica
i
cui
pi
notabili
rappresentanti
sono,
fra
gli
altri,
santa
Teresa
dAvila
e
san
Giovanni
della
Croce
dava
alla
chiesa
opere
profonde
su
una
spiritualit
che,
almeno
parzialmente,
continuava
la
tradizione
dei
grandi
Padri
dei
quali
abbiamo
parlato.
Dallaltra
si
andava
sviluppando
una
teologia
morale
destinata
alla
soluzione
dei
casi
in
confessionale.
Secondo
questa
teologia
il
ruolo
del
confessore
era
soprattutto
quello
di
giudice.
Il
confessore
non
solo
doveva
sapere
se
il
penitente
aveva
peccato,
ma
anche
se
aveva
commesso
un
peccato
grave
(spesso
equiparato
al
peccato
mortale)
e
inoltre
dove
far
emergere
accuratamente
il
numero
e
la
specie
di
tutti
i
peccati
mortali.
Una
simile
teologia
morale
non
promuoveva
pi
il
modello
della
sequela,
di
quella
giustizia
che
viene
dallazione
giustificatrice
di
Dio
e
dallamorosa
risposta
alla
sua
chiamata
a
diventare
sempre
pi
immagine
e
somiglianza
della
sua
stessa
misericordia.
Tutto
ci
fu
lasciato
a
alla
teologia
dogmatica
o
alla
teologia
spirituale.
[]
Scopo
della
teologia
morale
fondamentale
adesso
era
di
determinare
i
principi
dottrinali
che
guidavano
alla
soluzione
corretta
dei
casi.
Perci
venne
gradualmente
sviluppandosi
una
disciplina
morale
autonoma
e
autosufficiente,
quantunque
si
considerasse
autosufficiente
solo
dopo
aver
incorporato
tutte
le
determinazioni
delle
leggi
canoniche
e
frequentemente
anche
delle
leggi
civili.
Cos
diventava
unilateralmente
unetica
dellobbedienza,
mentre
era
pure
unetica
del
controllo
per
mezzo
del
confessore
(B.
Hring)
Minimalista.
Insegna
a
non
fare
il
male
ma
non
a
fare
il
bene.
Fare
il
meno
possibile,
dentro
dei
limiti
della
legge.
Evitare
tutto
rischio
Farisea.
Compiere
la
legge
senza
vera
trasformazione
interiore.
Atrofia
della
coscienza.
La
coscienza
matura
quando
praticare
il
discernimento.
Ubbedire
senza
pensare
atrofia
questa
facolt
umana.
Colpabilit.
Mai
si
pu
compiere
tutto
che
mandato.
Individualismo.
Io
salvo
la
mia
anima
per
compiere
la
legge..
Idolatria
della
norma.
La
legge
morale
pu
occupare
il
luogo
ultimo
riservato
a
Dio.
Per
essere
giusti
dobbiamo
riconoscere
che
i
teologi
morali
prima
del
Vaticano
II
sapevano
che
la
teologia
morale
si
occupava
soltanto
di
una
parte
della
vita
morale
dei
cristiani:
il
peccato.
[La
Teologia
Morale]
il
prodotto
di
secoli
di
lavoro
da
uomini
capaci
e
santi
sui
problemi
pratici
dell'etica
cristiana.
Qui,
tuttavia,
dobbiamo
chiedere
al
lettore
di
tenere
a
mente
che
i
manuali
di
teologia
morale
sono
opere
tecniche
destinate
ad
aiutare
il
Confessore
e
il
parroco
nell'esercizio
delle
loro
funzioni.
Essi
sono
tecnici
come
i
libri
di
testo
dell'avvocato
e
il
medico.
Essi
non
sono
progettati
per
edificazione,
n
per
presentare
un
alto
ideale
di
perfezione
cristiana
per
l'imitazione
dei
fedeli.
Trattano
ci
che
di
obbligo
sotto
pena
del
peccato;
sono
libri
di
patologia
morale.
Sono
necessari
per
il
sacerdote
cattolico
per
permettergli
di
amministrare
il
sacramento
della
penitenza
e
per
soddisfare
i
suoi
altri
compiti;
sono
destinati
a
servire
a
questo
scopo,
ed
essi
non
dovrebbero
essere
censurati
per
non
essere
ci
che
non
sono
mai
stati
destinati
ad
essere.
Letteratura
ascetica
e
mistica,
che
tratta
di
la
vita
spirituale
superiore
molto
abbondante
nella
Chiesa
cattolica,
e
dovrebbe
essere
consultato
da
coloro
che
desiderano
conoscere
i
nobili
ideali
di
vita
che
la
Chiesa
cattolica
si
pone
prima
i
suoi
figli
e
li
incoraggia
a
pratica.
Teologia
morale
propone
a
se
stesso
il
compito
umile
ma
ancora
necessario
di
definire
ci
che
giusto
e
cosa
sbagliato
in
tutti
i
rapporti
pratici
della
vita
cristiana.
Tutto
devono
sapere
questo,
ma
pi
specialmente
sacerdoti.
Il
primo
passo
sulla
strada
giusta
di
condotta
di
evitare
il
male;
facendo
del
bene
che
ognuno
agir
secondo
la
sua
vocazione
e
opportunit,
con
la
aiuta
della
grazia
di
Dio,
chi
lavora
in
tutti
come
vuole
(Thomas
Slater,
A
Manual
of
Moral
Theology
for
English-Speaking
Countries,
4th
ed.
New
York:
Benziger
brothers,
1918).
in
sviluppo
in
rapporto
con
Dio.
Il
risultato
stato
una
Teologia
morale
paradossalmente
poco
teologica,
incapace
di
mostrare
la
vita
morale
cristiana
come
risposta
grata
e
generosa
al
dono
della
redenzione.
Ci
ha
avuto
il
suo
impatto
sulla
vita
reale
di
molti
credenti,
interessati
soprattutto
in
passare
questa
vita
senza
commettere
peccati
gravi,
adattando
la
sua
esistenza
alla
legalit.
In
questo
quadro
desolante,
il
movimento
biblico,
molto
attivo
dopo
la
pubblicazione
nel
1943
l'Enciclica
Divino
afflante
Spiritus,
divenne
per
i
moralisti
che
cercavano
di
rinnovare
la
sua
disciplina
un
segno
di
speranza.
Il
contatto
con
questi
studiosi
della
Bibbia
suscit
nei
moralisti
di
una
nuova
generazione
un
interesse
per
la
morale
della
rivelazione,
con
particolare
attenzione
alla
storia
della
salvezza
e
il
carattere
personale
dell'essere
umano.
L'influente
opera
di
Hring,
La
legge
di
Cristo,
pubblicata
nel
1954,
fa
parte
di
questa
prima
accoglienza
dalla
teologia
morale
delle
proposte
del
movimento
biblico.
Questa
opera
fu
il
primo
manuale
completo
de
Teologia
Morale
che
rispondeva
alle
insoddisfazioni
della
morale
casuista
e
i
desideri
de
rinnovamento.
200.000
copie
in
15
lingue
testimoniano
che
era
la
risposta
a
una
lunga
spera.
Lidea
centrale
de
Le
Legge
di
Cristo
e
ricuperare
lorientamento
teologico
che
la
morale
casuista
aveva
perso:
la
vita
cristiana
e
dinanzi
tutto
risposta
alla
chiamata
di
Dio.
Dio
ci
chiama
in
Ges
Cristo,
la
nostra
risposta
non
pu
limitarsi
a
ubbidienza
di
leggi,
ma
nel
coltivo
dun
rapporto
personale
che
implica
tutte
le
dimensioni
della
vita,
nella
concretezza
dei
comportamenti.
Il
rapporto
tra
teologia
morale
e
la
Bibbia
deve
essere
cercato,
a
questo
livello
fondamentale.
Importante
com
lo
studio
di
come
i
documenti
conciliari
o
i
teologi
che
erano
i
suoi
gestori
intellettuali
hanno
interpretato
ciascuno
testi
biblici,
la
portata
della
fertilizzazione
incrociata
tra
la
teologia
morale
e
teologia
biblica
si
trova
in
questo
livello
fondamentale.
Il
contatto
con
la
Bibbia
non
significava
niente
di
meno
che
un
rilancio
della
teologia
morale
su
basi
nuove.
L'approccio
alla
Bibbia
e
una
nuova
comprensione
della
Rivelazione
sono
alla
base
di
questo
rinnovamento
nel
modo
di
intendere
la
vita
e
la
missione
dei
cristiani.
Optatam
totius
16
la
punta
di
un
iceberg
che
rende
esplicito
un
cambiamento
di
paradigma,
una
trasformazione
della
matrice
disciplinare.
Parimenti
tutte
le
altre
discipline
teologiche
vengano
rinnovate
per
mezzo
di
un
contatto
pi
vivo
col
mistero
di
Cristo
e
con
la
storia
della
salvezza.
Si
ponga
speciale
cura
nel
perfezionare
la
teologia
morale,
in
modo
che
la
sua
esposizione
scientifica,
pi
nutrita
della
dottrina
della
sacra
Scrittura,
illustri
la
grandezza
della
vocazione
dei
fedeli
in
Cristo
e
il
loro
obbligo
di
apportare
frutto
nella
carit
per
la
vita
del
mondo
(OT
16).
Quattro
elementi
per
una
nuova
morale:
Specificit
cristiana
(contatto
pi
vivo
col
mistero
di
Cristo
e
con
la
storia
della
salvezza
nutrita
della
dottrina
della
sacra
Scrittura
Orientazione
positiva
(illustri
la
grandezza
della
vocazione)
Ecclesialit
(vocazione
dei
fedeli
in
Cristo)
Aperta
al
mondo
(apportare
frutto
nella
carit
per
la
vita
del
mondo)
Per
una
generazione
di
moralisti,
il
compito
prioritario
che
il
Concilio
aveva
incaricato
ai
moralisti
era
re-teologizzare
letica
cristiana.
Lettura raccomandata:
B.
Hring,
Liberi
e
fe
deli
in
Cristo,
vol.
1.
Capitolo
II,
sezione
VI,
pp.
63-69
(Paoline,
1979)
Andrzej
S.
Wodka,
La
Parola
di
Dio
nella
Teologia
di
Bernhard
Hring:
Studia
Moralia
Supplemento
4,
47/1
(2009)
39-60.