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Quando parliamo di processo umano la prima idea che sorge quella di successione, che noi
cerchiamo di misurare, frazionare per poter stabilire la differenza di un prima e di un poi.
Subito ricorriamo alla indicazione di giorni stagioni e date precise. Questi dati indicano che
gi una conoscenza collettiva si andata formando. I dati storici per lo pi si riferiscono alla
formazione patrimoniale, giuridica, religiosa.
Altro metodo di penetrare nel processo umano quello di indagarlo attraverso le sue risultanti
cio come una cultura, una religione un pensiero possa essere diventato tale. Dal presente
risalendo al passato quindi si possono valutare i vari cambiamenti, ma attraverso lo
svolgimento del pensiero e dell'attivit degli uomini realizzato nei secoli. Il passato non che
l'accumulo di esperienze umane che danno valore al presente. Ma il presente umano invece
anch'esso nel passato. PASSATO=CAUSALITA' - L'AVVENIRE= FINALITA' PRESENTE=ESISTENZA. Per questo si pu parlare di realt umana come una continua
successione di presenti. Gli uomini vivono 3 momenti della loro esistenza, in quanto hanno
coscienza della propria realt, della causalit che li fa essere e della finalit che li fa operare.
Gli esseri inanimati invece non hanno n passato n avvenire poich non hanno coscienza
della realt.
Esistono 3 significati della parola Storia:
1)STORIA COME CORSO DEGLI AVVENIMENTI
2)Storia come esposizione sistematica o razionale degli avvenimenti che si conoscono
3) Storia come coscienza del passato di un determinato gruppo umano
Tutti e 3 hanno un unico presupposto comune: il pensiero in quanto attivo processo: in
quanto sistematico razionalit e in quanto coscienza individuale in prospettiva sociale.
Quindi la Storia non sarebbe altro che la ricostruzione sistematica del passato. Questa per
incompleta e sempre in rifacimento per due motivi: 1 Poich impossibile conoscere tutto il
passato (mai esattamente e mai completamente) 2 perch l'orientamento razionale per il quale
si interpretano gli avvenimenti varia in base all'epoca in cui viviamo.
Ci nonostante si cerca di trovare la verit pi oggettiva per la storia e poich non
sufficiente la conoscenza diretta si ricorre alla controprova. Il dato storico anche se espresso
da un solo individuo, per essere tale deve assumere carattere collettivo. Poich i sentimento e
gli atteggiamenti cambiano in base all'epoca in cui si vive. Onde la storia si fa e si rif sempre
il suo materiale viene elaborato e rifatto sempre, e sempre riconfrontato con la realt esistente
e con il finalismo rinascente nelle varie fasi del processo umano.
La storia quindi cos concepita si presenta con tutti i caratteri della filosofia. La filosofia non
che la sistemazione razionale delle leggi generali del pensiero e dell'azione umana, leggi
derivate dalla realt esistente.
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(BOH)
6 La societ in concreto (DISCORSO PRINCIPALE COMUNIONE)
sono gli stessi individui cooperanti in diverse maniere al raggiungimento di un fine comune.
La societ fondamentalmente un dato della coscienza storica, come l'individuo si riconosce
sempre lo stesso per la coscienza di s e del suo passato.
Quando per una serie di casi avversi un determinato gruppo sociale venisse ad estinguersi
ovvero a confondersi con altro gruppo, allora anche se non cessa la memoria verr a cessare
in parte o in tutto la coscienza, perch venuta meno la indivudalit del gruppo sociale.
individuo. Solo il rapporto tra le due potr comprendersi nella sua interezza e solo da esso
potr venire integrato.
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Secondo i punti di vista si pu dire che vi sia una societ complessa con pi forme o che vi
siano pi societ interferenti e ciascuna individuata dalla propria forma. Intendiamo per
forma sociale il modo o ragione propria di concretizzarsi della societ. Sarebbe impossibile
nel mondo della nostra concretezza concepire qualsiasi entit senza una forma. La forma
sociale pu guardarsi come la proiezione del finalismo dell'agire umano. L'agire umano
infatti in quanto razionale finalistico. L'uomo nel suo stesso agire acquista abitudini nello
spirito e nel corpo, che possono dirsi delle forme stabili o passeggere. Le forme sociali
seguono i fini naturali dell'attivit umana rappresentano e manifestano il loro proiettarsi nella
realt concreta, il consolidarsi in rispondenza sempre pi aderente ai bisogni umani,
l'organizzarsi quali mezzi permanenti per il raggiungimento di ulteriori fini. Dalla realt
storico-sperimentale noi ricaviamo 3 forme fondamentali del vivere sociali, che rispondono
alle esigenze della natura umana nei suoi 3 aspetti permanenti e fondamenti:
-Affettivo e continuo (FAMIGLIA)
-Garanzia di ordine e difesa (Politica)
-Principi etici e finalistici (Religione)
Queste 3 forme fondamentali sono, nella loro essenzialit costanti in tutte le civilizzazioni e
in tutti i tempi.
A tal proposito si parla anche di come l'economia possa entrare in contrasto con questi
aspetti. Essa non d luogo ad un nuovo ASPETTO, bens pu solo condizionarlo.
Ogni forma sociale tende all'autonomia che per non pu mai essere raggiunta in maniera
assoluta, perch ogni forma INTERFERENTE con le altre e LIMITATA dalle altre.
Storicamente si evidenziano 3 esperienze storiche:
1) Quella dello sviluppo di una sola forma,semplice e combinata: Forma Familiare, dove la
famiglia nomade lottava per una questione di suolo migliore forma politica o per un fine
religioso
2) Esempio Dell'antica Grecia e Roma. La forma religiosa non acquist mai vera autonomia e
si svilupp dentro le altre due forme: Familiare e politica, queste entravano in contrasto tra di
loro ma nessuna ha mai prevalso sull'altra
3) (non mi chiaro)
10 (da approfondire tra pag 67 in poi)
Quella che distingue la forma politica dalle altre due forme: La funzione di ordine nei
rapporti degli individui e dei gruppi subalterni fra loro e quella di difesa della collettivit da
forze estranee e nemiche. Dal punto di vista strettamente sociologico, l dove esiste una
forma sociale qualsiasi, anche la pi elementare e primitiva, vi per necessit una funzione di
ordine e difesa, che non pu non essere la POLITICA.
Bene comune e prosperit
Chi vuole questi 2 punti sono coloro che vogliono evitare l'individualismo giuridico che fa
dello stato un semplice organo di protezione del diritto degli individui.
sono termini generici da potersi attribuire come fine ad ogni societ. Nessuno pu negare che
la famiglia tenda al bene comune familiare, la chiesa al bene comune religioso e lo stato al
bene comune politico. Si domanda in che consistano il bene comune o la prosperit pubblica
assunti come fine dello Stato. Bisogna arrivare al concreto, cio alle idee di ordine e di difesa,
le sole che distinguono la forma politica da qualsiasi altra. In queste parole occorre
comprendere tutto quel che ogni civilt ogni situazione storica, intende come ordine e come
difesa.