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Urbino

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MERCOLED 6 MAGGIO 2015

di LARA OTTAVIANI

IL PRESIDENTE Gian Mario


Spacca e la giunta chiedono al ministro Delrio la revoca del decreto
di dismissione della ferrovia Fano-Urbino: la richiesta, tramite
lettera ufficiale del presidente,
partita ieri, dopo che la giunta regionale, ovvero gli assessori rimasti, ha votato la revoca dellatto.
A DARNE notizia, prima ancora
del comunicato della Regione,
stata il consigliere uscente Elisabetta Foschi che con il sindaco di
Urbino Maurizio Gambini aveva
incontrato proprio Spacca ad Ancona luned. Spacca ha dato subito seguito alla nostra sollecitazione e alla mozione che era stata votata dal consiglio regionale spiega Foschi : la lettera inviata costituisce un grande passo avanti e
un atto fondamentale per lentroterra, forse il pi grande regalo alla ferrovia per i 100 anni dalla sua
creazione, festeggiati appena domenica scorsa. E la prima volta,
infatti che c un impegno politico in questo senso.
NELLA LETTERA che il presidente della Regione Marche ha inviato al ministro delle Infrastrutture e Trasporti si legge: Caro

DIPARTIMENTO ECONOMIA CANDIDATI GOVERNATORE A CONFRONTO


CANDIDATI alla Presidenza della Regione
Marche a confronto domani alle 11
nellAula Rossa di Palazzo Battiferri in
occasione della tavola rotonda del
convegno: Il Welfare sociale nelle
Marche: risultati di ricerca e politiche di
policy dei candidati alla Presidenza della

Regione organizzato dal Dipartimento di


Economia, Societ e Politica per
presentare i risultati di ricerca sul welfare
sociale marchigiano.
Certa la presenza di Edoardo Mentrasti,
Luca Ceriscioli e Gianni Maggi, non
confermata per Spacca e Acquaroli.

Presidente Spacca a Delrio:


Si revochi il decreto
dismissione Fano-Urbino
La Regione ora spinge per riaprire la ferrovia
Ministro, facendo seguito alla decisione assunta in data odierna
dalla giunta regionale, conformemente alla volont espressa
dallassemblea legislativa delle
Marche con la mozione n. 760 del
10 febbraio 2015, sono a chiedere
la revoca del decreto ministeriale
n. 430 del 15 dicembre 2011, inerente la dismissione della Ferrovia Fano-Urbino. Sar cura del
competente assessorato regionale
provvedere ai rapporti con Ferrovie dello Stato, in relazione al trasferimento a titolo gratuito della
tratta ferroviaria Fano-Urbino alla Regione Marche.
IL SINDACO Gambini si

I PODERI per il pascolo da cui si produceva la casciotta cara a Michelangelo


Buonarroti si trovano a Urbania, dietro
il Barco Ducale (foto): a fare la scoperta
il professor Rodolfo Coccioni, ordinario di Paleontologia del Dipartimento
di Scienze della Terra, della Vita e
dellAmbiente, esperto in Patrimonio
Culturale ed Analisi del Paesaggio, direttore di un corso di alta formazione in
Geologia e Gusto, allUniversit di Urbino. Coccioni come tanti conosceva la
storia che lega Michelangelo al formaggio dop di Urbino: Michelangelo ebbe
tra i suoi collaboratori pi stretti Francesco Amatori (detto lUrbino), che prese in casa con la moglie Cornelia Colon-

GAMBINI E FOSCHI
Ora si capisce che lostacolo
era la presenza del Pd
Carrabs: Un successo
espresso in pi occasioni per sostenere la priorit della riattivazione
della tratta e ora, sulla vicenda,
propone una riflessione di carattere politico: Il segnale che la Regione sta dando chiaro: senza
gli assessori del Pd finalmente si
pu lavorare per questa Provincia
e per togliere il nostro territorio
dal suo isolamento. Le infrastrutture che ci servono diventano un
obiettivo possibile adesso con-

ferma Gambini . Solo grazie


alluscita degli assessori del Pd
stato possibile attuare un atto che
il consiglio regionale aveva votato
da tempo e nonostante ci fossero
le sollecitazioni di Carrabs e dei
Verdi. Adesso si esplicita che il
Pd, Ricci e Ceriscioli, quella parte
che attualmente si candida al governo delle Marche, hanno impedito che si potesse proseguire il
cammino per il ripristino della
ferrovia Fano-Urbino e hanno invece sostenuto la pista ciclabile.
ORA PALESE chi vuole la
ferrovia e chi, come il Pd, lha
sempre osteggiata, chiude Foschi.

URBANIA IL PITTORE LI USAVA PER FAR PRODURRE LE CASCIOTTE

Scoperti i terreni cari a Michelangelo


nelli, una durantina, tenendo come figliocci i figli della coppia.
ALLA MORTE dellAmatori, Cornelia con i suoi figli ritorn a Casteldurante ma inizi una fitta corrispondenza
con Michelangelo e invi allartista casciotte di guaimo, lerba tenera che rinasce dopo la prima falciatura, spiega
lo stesso studioso. La storia nota quindi dalle missive, ma Coccioni si chiesto dove potessero trovarsi i terreni in

cui pascolavano pecore e mucche dal


cui latte poi si ricavava il formaggio fresco caro a Michelangelo: dopo studi di
toponomastica e indagini approfondite,
il docente riuscito ad individuare la
collocazione dei poderi. Per garantirsi
unabbondante scorta, mentre era impegnato con la piazza del Campidoglio e
con la Basilica di San Pietro in Vaticano e la sua Cupola, aveva fatto affittare,
come risulta da un atto notarile del 12
febbraio 1554, tre poderi con casa e ter-

MA ANCHE Gianluca Carrabs


dei Verdi plaude la scelta: Esprimo la mia grande soddisfazione.
Sono promotore insieme ad
Adriano Cardogna della mozione
che ha dato lavvio alla richiesta
di revoca della dismissione della
ferrovia e che oggi trova piena attuazione con la richiesta ufficiale
che il presidente Spacca ha inviato al ministro Delrio. La riattivazione deve diventare una priorit
anche per il prossimo governo regionale e ne sar il garante affinch cio avvenga. Ho lavorato per
questo obiettivo fino ad oggi e lo
faro fino al raggiungimento dello
scopo, in ogni sede opportuna.

reno nei pressi di Casteldurante dal suo


domestico e pi stretto collaboratore, nativo proprio di questa
cittadina, Francesco
Amatori. I terreni di
questi poderi, che oggi hanno rispettivamente i toponomi di
Campi Resi, C. Colonnelli e La Ricciola, hanno una naturale
vocazione al pascolo degli ovini per le
loro caratteristiche geologiche e geomorfologiche di terreni prevalentemente sabbiosi, quindi leggeri e asciutti.
l. o.

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