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iii. influenza del papato sullepiscopato, e scarsa convergenza di esso con il potere
regio: dimensione universalistica del papato e sua contrariet allinserimento della
Chiesa in un regno nazionale;
iv. interventi in Italia di Pipino il Breve (754 e 756);
e. Desiderio (756-74):
i. il papato si lega ai Franchi per motivi politici;
ii. intervento di Carlomagno (773).
5. LItalia bizantina:
a. molti proprietari terrieri ed esponenti del clero si rifugiano nelle terre bizantine;
b. organizzazione sociale tradizionale, ma avvicinamento a forme di vita e modelli culturali
lontani dal passato romano;
c. problema vitale della difesa:
i. impegni dellImpero in Oriente;
ii. scomparsa della distinzione tra iudex e dux;
iii. impegno dellaristocrazia nellesercito;
d. difficolt dellaristocrazia:
i. perdita dei beni situati nelle zone longobarde e difficolt nella gestione fondiaria;
ii. restringimento del raggio dazione e degli interessi dellaristocrazia: formazione di
regionalismi;
e. convergenza tra funzionari bizantini e ceti dirigenti latini: sentimenti di autonomia da
Bisanzio;
f. la Chiesa:
i. crescente influenza del clero: prestigio, protezione, disponibilit di terre (enfiteusi);
ii. coordinamento di tutta la societ attorno alla Chiesa locale;
iii. riconoscimento dellautocefalia della Chiesa ravennate.
6. Le origini dello Stato della Chiesa e le altre realt politiche:
a. rapporti di potere:
i. stabilimento di unegemonia di fatto dei pontefici sul Lazio;
ii. legami tra il papato, laristocrazia e la burocrazia bizantina mediante la concessione
di terre in enfiteusi;
iii. nuova aristocrazia, legata al papato;
b. sistemi di governo:
i. sviluppo di un apparato burocratico ecclesiastico sul modello bizantino;
ii. indebolimento del duca bizantino;
iii. sostituzione del duca con il patrizio dei Romani (Pipino, 754);
c. base territoriale:
i. resistenza alla pressione longobarda come motore della trasformazione in dominio
politico della preponderanza economica e sociale;
d. le realt di Venezia e Napoli:
i. coordinamento della societ attorno a famiglie dellaristocrazia locale;
ii. controllo della carica vescovile;
iii. sostanziale autonomia dal quadro imperiale;
e. il tema di Sicilia:
i. Calabria e Sicilia;
ii. legami pi stretti con Costantinopoli, forse per il carattere prevalentemente greco
della popolazione.