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Libia, Gadames, Albergo Ain El Fras Libia, Tripoli, Albergo Uaddan, photos Fabrizia Morandi
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Libia, Nalut, Hotel Winzrik Nalut Libia, Tripoli, Albergo Uaddan, photos Fabrizia Morandi
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Milioni, le Corse allippodromo della Bu Setta e il Gran premio automobilistico nel circuito della Mehalla.
LEtal istituisce unagenzia di viaggi e di vendita biglietti per trasporti aerei, acquista unaeroplano da adibirsi a taxi aereo, sovvenziona
una societ teatrale per un corso di recite di una primaria compagnia
di prosa, stanzia fondi per pubblicazioni di propaganda. Gestisce
inoltre un servizio di automobili con autovetture tipo Artena Lancia a
cinque posti, Augusta Lancia a tre posti, Balilla Fiat a tre posti; con
prezzi a chilometraggio ai quali vanno aggiunte le spese di vitto e alloggio degli autisti in ragione di lire 10 per ogni pasto consumato fuori sede o 35 lire al giorno. Gli autopoullmann gran lusso Sahariani
a 16 posti utili sono dotati di ghiacciaia, bar, radio ricevente e trasmittente e di cucina volante. Viene servito anche il gelato nel deserto.
Per Garian, Jefren, Nalut, Gadames, partenza da Tripoli ogni gioved,
ritorno domenica. Prezzo per persona, compreso vitto e alloggio negli
alberghi, per tutta la gita lire 700.
Il turista pu arrivare in Libia: per via aerea con le linee giornaliere della societ Ala Littoria, idrovolanti che dalle rive dellAtlantico a quelle del mar Rosso, fino allOceano Indiano su pianure, montagne, deserti, citt, trasportano con la massima comodit
in tempo minimo e prezzo modico passeggeri e merce; via mare
con la Tirrenia, oppure pu viaggiare in Littorina sui tratti di
ferrovia costruiti e se viene in automobile su strade bitumate
complete di opere darte e segnalazioni, su strade massicciate in macadam semplice, oppure su strade e piste a fondo naturale.
Ma dal 1937 c la strada Litoranea, che collega la Tunisia allEgitto, di 1822 chilometri, ampia, liscia, comoda, sicura come una delle
pi moderne autostrade europee: opera di importanza economica e
politica, turistica e militare. Lungo la Litoranea sono state costruite, nella zona pi isolata, la Sirtica, delle case di ritrovo dove il turista ha la possibilit di rifocillarsi e di rifornirsi di carburante e lubrificanti. Al km 207 del bivio di El Nufilia stata costruita la prima,
prossima alla casa cantoniera. stata concepita come un piccolo albergo, con locali confortevoli e accoglienti. La normale casa cantoniera infatti integrata da una vasta sala di ritrovo metri 6x8,60 con
un ampio alloggio per uomini di metri 6x5,50, e per donne della
stessa dimensione.
Indicazioni dettagliate sono fornite sullopportuno vestiario. Abiti:
un costume sport di buona tela kaki con gambali, preferibili alle
mollettiere, sar sempre da usare in qualunque stagione perch pi
adatto, meno facile a deteriorarsi e pi resistente alle inevitabili insudiciature. Si abbia presente che si deve essere ben coperti qualunque sia la stagione. Portare sempre la fascia di lana (occorrerebbe
cingerla appena giunti a Tripoli e non abbandonarla mai, per evitare
disturbi viscerali, cui una persona non acclimatata pu andar soggetta per le repentine variazioni di temperatura e di umidit); in qualunque caso, non tralasciare la maglia di lana. Un paio di coperte da
campo torneranno sempre utili, unitamente a un cappotto nellinverno e a un mantello da viaggio in estate. In testa, nellestate, il classico copricapo di sughero, meglio un panama a larghe tese, o almeno
un cappello alla boera di feltro chiaro. Ricordarsi che nei mesi invernali le notti e le albe sono rigidissime nel Gebel (dove laltitudine varia da 6 a 800 metri) e anche i guanti sono indispensabili. Un Burnus per la signora elegante e pratica si compra al Suk el Turk di Tripoli da Kadri el Kurdi.
Nella corsa a riscoprire un nuovo turismo, la Libia dimentica quello
del passato. Lultimo esempio di hotel costruito a Tripoli il Corinthia, un casone, per lo skyline di Tripoli, che eguaglia solo il Burj
al Fatah, la torre della rivoluzione, quasi ad equipararne il valore
simbolico. Lo stesso genere di stecconi, verticali o orizzontali, si vedono a Bengasi, a Tobruch, a Derna a Zliten, ad Apollonia, mentre poca
o nessuna attenzione rivolta al recupero delle strutture ricettive del
periodo coloniale, anche di quelle che, per pregio architettonico, sarebbero meritevoli di attenzione. Lunico recupero di albergo coloniale
lho visto a Nalut, a met strada fra Tripoli e loasi di Gadames, affacciato su un precipizio in vista del vecchio castello berbero scavato
nella roccia, una costruzione bella e suggestiva. Oggi si chiama Winzrik Hotel Nalut, dove nulla stato manomesso n snaturato: esistono
persino ancora gli impianti refrigeranti degli anni Trenta, non so se
funzionanti. A Gadames, nelle vie sotterranee e coperte, non si muovono pi esseri di sogno in una luce di acquario, il paese, sito
World Heritage Unesco, stato evacuato e il bellissimo albergo
Ain el Fras (Fonte della cavalla) abbandonato, con i suoi raccolti
cortili interni di oleandri e le stanze affrescate con scene africane.
Lalbergo Berenice di Bengasi stato sopraelevato e versa in cattive condizioni. DellHotel Mehari di Tripoli rimasto solo il nome
e il relitto del ristorante a mare: stato demolito e ricostruito come il Grand Hotel che oggi si chiama Al Khabir, che vuol dire
grand hotel in arabo. DellHotel Uaddan, reso monco dalla tangenziale a mare, restano la sala del cinema e una parte forse ancora adibita
ad albergo.
Ritengo che labbandono e il disprezzo per questo patrimonio sia per
la Libia di oggi una grossa perdita, anche se resta il problema ideologico connesso. Auguro ai libici che possano considerare presto larchitettura razionalista presente sul loro territorio come un patrimonio
culturale da rimettere in gioco, piuttosto che un segno dellodiosa
epoca coloniale italiana di cui si attende con infinita pazienza la definitiva autodistruzione.
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