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slow
messaggero di gusto e cultura
numero 39, maggio 2003
Fabrizia Morandi
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avanti. Ho coinvolto un amico che ci vede da un solo occhio e che ha dovuto vincere le
sue personali reticenze a rinunciare alluso dellocchio superstite. Avanti e indietro
passano persone del servizio, davanti a noi gli ultimi bagliori accecanti del rosso
meraviglioso del Campari che si stempera nel ghiaccio e riflette le luci dei vetri di
Murano. Deciso il men: quattro portate io, quattro lui. Io pesce, lui agnello. Io
nuoter nel mare nero mangiando Coquille Saint Jacques erwartet/einen diabolisch
gesinnten Gesellen/nach dem die Flosse durch den gesprengten Kern geschwommen
ist/fegt der eisige Wind zum Teig geschwind (Cappasanta aspetta un compagno con
piani diabolici/dopo che la pinna nuotando ha attraversato il nocciolo esploso/il vento
gelato spazza velocemente limpasto). Lui pascoler nei campi sulfurei seguendo
questo programma gastronomico: Beschwiptes Grn im zartrosa Mantel auf
herbstlichem Laub/der Hasen kleiner Neffe vergngt sich gern im
Hulsenbad/Franzsisches Gold trifft auf wanderlustigen Gesellen, der im Arm einen
Herbststrau trgt/am Ende warten die Beeren auf cremige Entspannung (Verde
ubriaco in tenero rosa su fogliame autunnale/il nipotino della lepre si diverte in un
bagno di legumi/loro francese incontra un compagno di passeggiata che porta in
braccio un mazzo autunnale/alla fine le bacche in attesa di rilassamento cremoso).
Majid
Ci viene assegnato un
cameriere cieco, che ha il
compito di guidarci nelle
tenebre, di farci sedere a un
tavolo e di assisterci in ogni
possibile evenienza. Oltre la
porta sulla quale ci attende,
abbandoniamo il mondo a noi
familiare, diventiamo
bisognosi, ci vengono tolte le
possibilit di comunicare con
oggetti luminosi, siano essi
telefoni, orologi o sigarette. Il nostro conducente si chiama Majid, persiano, cieco
dallet di tre anni e porta enormi occhiali neri; la sua faccia e il suo contegno
esprimono cosciente affabile fissit. Prima di condurci nel ristorante ci illustra le
condizioni di questo traghetto nellinvisibile e, pregandoci di metterci in fila indiana
appoggiandoci vicendevolmente la mano sinistra sulla spalla destra, fluttua
disinvoltamente con curve e controcurve in quel mondo buio fino al nostro tavolo. Ci
siede uno di fronte allaltro e si dichiara disponibile a venirci in soccorso per qualsiasi
evenienza. Non si ha nemmeno la sensazione che scompaia perch ci presupporrebbe
qualcosa di visivo, che improvvisamente viene a mancare.
La stanza, che potrebbe essere grande o piccolissima, popolata di voci, si avverte la
presenza di altri commensali. Vicini? Lontani? Questa percezione svanisce. Io sono
convinta che ci hanno fatto sedere vicino a una coppia, sicuramente un uomo e una
donna, luomo mi siede alla sinistra e parla, io non riesco ad afferrare che un fiume di
parole tedesche di cui non comprendo il senso. Inizio a tastare i bordi del tavolo: alla
mia destra c lo spigolo, quindi un capo, dallaltra il tavolo continua, ne affiancato
un altro, mi sporgo pi che posso, forse riesco a toccare il vicino; niente affatto, solo la
voce del vicino mi raggiunge, a portata del mio braccio proteso afferro solo laria. Mi
viene il dubbio che anche il mio amico non sia affatto davanti a me, allungo le gambe,
incontro il duro fusto metallico della gamba centrale del tavolino. Qui se non si parla
non si avverte pi la presenza dellaltro, ma attraverso il buio come attraverso la
grata del confessionale, si parla col prete, o con Dio o con se stessi.
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Allimprovviso si materializza il fido Majid, comunica con voce pacata che i piatti
sono arrivati, li depone presumibilmente al posto giusto, ci fa tastare le posizioni di
bicchieri e posate. Tutto l dove dovrebbe essere. Il vino lo portano a bicchieri,
lacqua minerale servita in bottigliette il cui contenuto sta perfettamente nel
bicchiere, quindi ciascuno libero di versarsi la propria acqua nel proprio bicchiere. Il
contegno non gioca alcun ruolo, posso tenere gli occhi aperti o chiusi, posso mettere i
gomiti sul tavolo, fare le peggiori cose, pescare nel piatto degli altri, sputare per terra,
per esempio mi chiedo: quello che ora ho nel piatto si mangia con la forchetta o con il
cucchiaio? E soprattutto, che cosa me ne faccio del coltello se escludo di uccidere il
vicino? Majid dice che si pu mangiare con quel che si preferisce e che in ultima
istanza restano sempre le dita per verificare se il piatto vuoto. Durante tutto il pranzo
riconosco solo lelemento pesce. Nelle coquilles Saint Jacques, perch mi erano state
annunciate nel men; ma quando porto alla bocca una fetta di carota che in tutto e per
tutto il percepibile assomiglia alla coquille Saint Jacques ma non lo , mi sento
disturbata. Mi viene in mente quel gioco odioso chiudi gli occhi e apri la bocca. Il
consomm ha una parentela col gusto di pesce, ma potrebbe anche essere qualcosa
daltro, sono felice solo che sia servito in una tazza da brodo: mi sembra di afferrare i
manici della tazza come un naufrago i bordi della scialuppa di salvataggio. Del
successivo piatto mi colpisce la grana dellimpanatura, c molto sale, il gusto del
pesce sopraffatto dal tuono che lo scricchiolio dellimpasto masticato produce nelle
mie orecchie. In ultimo il freddo della coppa presagisce un gelato, ha un gusto un po
aspro, lo immagino rosso. Affiora una forte nostalgia per la luce che si fa largo in
allucinazioni visive, vedo puntini bianchi, bagliori. Ci affrettiamo a uscire, fuori nel
mondo del reale si paga il conto, se si vuole si scrive qualcosa sul libro degli ospiti.
Effetti collaterali del dopo cena
1. Il giorno successivo ricevo il men decriptato, perch, siccome ho spiegato che avrei
voluto scrivere un articolo, avrei desiderato sapere ci che avevamo mangiato.
Lamm
Rucola mit Croutons und Scherryvinaigrette
Linsensuppe mit Kaninchenleber
Lammrckenfilet mit Rosmarinkartoffeln und Bohnenbouquet
Brombeersorbet mit Schokostcken
Agnello
Rucola e crostini in vinaigrette di Sherry
Zuppa di lenticchie con fegatini di coniglio
Filetto di agnello con patate al rosmarino e fagioli
Sorbetto di lamponi con scaglie di cioccolato
Fisch
Gegrillte Jakobmuscheln auf Zucchinicarpaccio
Forellenfiletsuppe mit Kresse und Mandeln
Seeteufel mit Gemsemaultaschen in Rosmarin Pernod-Sud
Profiteroles au Chocolat
Pesce
Cappesante grigliate su carpaccio di zucchini
Zuppa di filetti di trota con crescione e mandorle
Scorfano con agnolotti di magro in sugo di rosmarino e Pernod
Profiteroles al cioccolato
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