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LUNGOLAGO Paradiso/Diaspora

Roma 25 luglio 1943


Il Gran Consiglio del Fascismo vota a maggioranza una mozione di sfiducia
contro Mussolini.
Il Re dItalia, Vittorio Emanuele lll sfrutta loccasione per destituirlo e lo fa
arrestare.
Il nuovo governo passa al maresciallo Badoglio, che negozia un armistizio
con gli alleati, che viene reso noto l8 settembre 1943.
Il 26 luglio fu impartito lordine di trasferire la divisione durto SS
Leibstandarte Adolf Hitler dal fronte orientale allItalia settentrionale.
C una memoria storica a posteriori che schiaccia gli avvenimenti e le
conoscenze per cui si immagina che la soluzione finale, cio il genocidio
degli ebrei, fosse una cosa nota nellItalia fascista e che fosse nota la
guerra ideologica e razzista delle SS e che fosse di comune conoscenza il
codice razzista della rappresaglia.
Quanto ci sia veritiero dimostrato da questa storia, che ha come teatro,
non pianure nebbiose percorse da vagoni piombati, o campi di sterminio,
bens le cittadine pi innocue del lago Maggiore: Baveno, Stresa, Meina,
Arona. Luoghi dove, nel settembre del 43, in cui il Duce cadeva e
risorgeva, e dove la guerra era finita o forse no, una colonia di ebrei
sfollati dalle citt lombarde assistette allarrivo della Leibstandarte Adolf
Hitler, la divisione SS gloria e vanto del Fhrer. Con la forza di
testimonianze, di atti processuali (Osnabrck e Milano 1968), si viene
ricostruendo quella reazione fiduciosa degli ebrei, aggrappati a quella
cittadinanza anagrafica italiana che li aveva certo umiliati ma non
violentati.
Anche quando il lago comincia a restituire cadaveri, la vita sociale della
piccola colonia prosegue con la cieca ostinazione di chi non accetta di
credere che la caccia a vecchi, donne e bambini, sia la prima
preoccupazione di guerrieri incalzati dalle forze alleate.
54 persone trovano la morte. La storia degli ebrei del lago Maggiore la
summa di una persecuzione tanto chiara nei suoi effetti, quanto oscura
nelle sue origini.
La ricostruzione di questa piccola strage razziale, la prima sul territorio
italiano, e del processo-farsa 25 anni dopo a Osnabrck, permette di
affrontare alcuni interrogativi. Si tratt come fu detto a Osnabrck, di
iniziative isolate per rapinare gli ebrei dei loro averi, o piuttosto di
unintimidazione programmata in vista di un nuovo ordine nellItalia del
nord?
Spaventa il pensiero di quanto potr accadere tra una ventina di anni,
quando tutti i testimoni saranno spariti. allora i falsari avranno via libera:
potranno affermare o negare qualsiasi cosa. Se gli verr opportuno,
dimostreranno che la seconda guerra mondiale non c mai stata: le linee
Sigfrido e Maginot non sono mai esistite, i loro ruderi tuttora visibili sono
stati fabbricati alcuni anni fa da imprese specializzate, su piani di
scenografi compiacenti: lo stesso per i cimiteri di guerra. Tutte le fotografie
depoca sono fotomontaggi. Tutte le statistiche sulle vittime sono
contraffatte, opere di propaganda interessata: in guerra non morto

nessuno perch la guerra non c stata. Tutti i diari e memorie sono


bugiardi, o opera di squilibrati o frutto di corruzione e violenza. Le vedove
e gli orfani sono comparse stipendiate. Primo Levi ca.1980

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