setiembre 2012
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Piacere del cibo...
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Fabs
n Germania 11 milioni di tonnellate di eibo finiscono
[eo in pattumiera, Se ci si vuole fare un’idea,
visivamente si tratta del contenuto di 275 000 camion
a rimorchio allineati, che formano una fila di 4500 chilo-
metri. Se si prendono in esame separatamente le categorie
4i consumator, i privati da soli sbattono via 6,7 milioni di
tonnellate di generi commestibili; ogni cittadino butta per |
la precisione ogni giorno 225 grammi di cibo pari ad 82 chi«
1i alanno di generi alimentari di cui i 2/3 sarebbero ancora
commestibili, L’climinazione di 1/3 del peso @ inevitabile, |
trattandosi di ossa o buece di banane, ma la meta cirea (47%)
sarcbbe tuttavia ancora utilizzabile
Questi sono i dati di uno studio del Ministero per la tutela del
constimatore, che indica tra gli alimenti pit eliminati le ver
dure, la frutta, il pane e gli avanzi di pranzi e cene.
Lo studio tedesco
Parallelamente anche l'industria alimentare, la gastronomia ¢ il
commercio contribuiscono a innalzare le quote della dispersio-
ne alimentare del 5%; ai grandi consumatori come hotel, mense
€ cliniche si attribuisce una quota del 17%. I motivi sono vari
industria alimentare butta via cid che non si vende o che non
corrsponde alla qualita promessa oppure le sovrapproduzioni
invendute. I grosist si vedono costretti a buttare per inadegua-
tezza dei magazzini, per colpa di richieste non continuative 0
per ligia osservanza delle regole igieniche.
E dungue evidente, e un apposito studio dell' Universiti di Stoc-
carda commissionato dal Ministero federale lo conferma, che la
pit alta percentuale di responsabilita della scelleata gestione
dei genesi alimentari ricade principalmente sui menages al
mentari dei privati cittadini
1 61% dei resti finisce nei contenitori differenziati: Restmtill-
avanzi, Biotonne-pattume biologico, Ausguss-scarico delle ac-
que reflue, Kompost-compostaggio. Monetizzando, si tratta di
tuno spreco pari a 235 euro a testa. 1 motivi di questo spreco
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RICETTE DI GUERRA
IN TEMPI DI PACE
sono stati analizzati e cost suddivis: a) il cittadino compra trop-
po; b) non & capace di immagazzinare né di conservate;c) but:
ta via con animo lieve cid che senza problemi sarebbe ancora
commestibile. Un ulteriore 18% consiste in resti di cibo che si
potrebbero riciclare o riscaldare il giorno seguente, ma che in-
vece sono preferibilmente buttati