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quaresima '89

"Luomo non soggetto a Dio o che esclude Dio


dalla propria vita, crede forse di affermare se
stesso, ma in realt condannato alla morte
dello spirito. E ci si vede dagli stessi risultati
pratici di quelle ideologie che esaltano luomo
offendendo Dio e negandogli lassoluto
primato su tutte le cose e sulluomo stesso".
"La tentazione sottile, per noi cristiani, quella
di apparire cristiani anzich esserlo
veramente, scendendo a patti con le ideologie
e con le mode di questo mondo, perch a
volte vogliamo piacere pi agli uomini che a
Dio".
"Ti seguir dovunque tu vada La fedelt a questo proposito richiede tanta luce dallalto;
soprattutto quando ti Signore invita a salire.
2
quaresima '89
la parola del Vescovo
II nostro Vescovo, allinizio di questa Quaresima, ci dice con forti e chiare parole:
" CONVERTIRSI A CRISTO SIGNIFICA IMPEGNARSI NEL SUO REGNO.
LIMPEGNO CON LUI NON SOLO UN FATTO INTERIORE, MA DESTINATO AD
ESPRIMERSI E A MANIFESTARSI COS CHE IL MONDO VEDA.
DIRE LA VERIT, VIVERE LAMORE LA NOSTRA GRANDE MISSIONE: CRISTO LA
VERIT DA ANNUNCIARE;
CRISTO L AMORE DA DIFFONDERE, ANCHE "PERCH AL DI FUORI DI LUI NON C
SALVEZZA.
C TANTO BISOGNO DI " MISSIONE" NELLE NOSTRE PARROCCHIE: NON ESISTONO
FORSE ANCHE TRA NOI IDEE ERRATE, NUCLEI CHIUSI AL CONTATTO DELLA
COMUNIT?"
il messaggio del Papa
"Dacci oggi il nostro pane quotidiano". Con
questa richiesta, con cui inizia la seconda
parte della preghiera che Ges ci ha
insegnato, pone il problema della "fame nel
mondo" quale tema per la riflessione e quale
obiettivo per lazione apostolica di questa
Quaresima 1989.
I digiuni quaresimali - ha detto il Papa - che
fanno parte della ricca tradizione cristiana,
"apriranno maggiormente il vostro spirito e il
vostro cuore alla condivisione solidale dei
vostri beni con quelli che sono sprovvisti di
tutto."
In questo secolo in cui assistiamo ai progressi
della scienza, il Papa sottolinea lurgenza di
fare ancora passi avanti in umanit: "non
possiamo restare passivi ed indifferenti alla
tragedia di tanti popoli che sono costretti a
vivere in un regime di sopravvivenza. La fede
deve essere accompagnata da opere
concrete."
Dopo aver rivolto una parola di
incoraggiamento a tutte le Organizzazioni
Cattoliche che lottano contro la fame, ha
auspicato un impegno da parte di Organismi
Governativi e non, nella ricerca di soluzioni a
questo problema. Ha concluso il suo
messaggio con questa supplica: " Padre
nostro, che sei nei Cieli, dacci oggi il nostro
pane quotidiano; fa che nessuno dei tuoi figli
soffra pi langustia di non avere il pane; fa
che tutti sappiamo allargare la tavola e far
posto ai pi piccoli e ai pi deboli, s che un
giorno meritiamo di sedere tutti alla tua
mensa celeste".
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MONS. Sandro Maggiolini
Domenica delle Palme
19 marzo, alte ore 16, lingresso in Diocesi
del nuovo Pastore, Mons. Alessandro
Maggiolini.
il nuovo Vescovo di Como
Mons. SANDRO MAGGIOLINI il 113
vescovo di Como e succede a Mons.
Ferraroni che ha servito la nostra diocesi
per ben 19 anni.
Mons. Maggiolini nato nel 1931; ha
compiuto gli studi nei seminar! milanesi
ed stato ordinato sacerdote nel 1955.
Dal 1983 era vescovo di Carpi (Mo).
Inviando un primo saluto alla nuova
diocesi, mons. Maggiolini ha scritto di
leggere la sua nomina a vescovo di
Como "non come una pratica
amministrativa o burocratica, ma nella
fede, come un avvenimento ecclesiale".
Dedicando subito un pensiero di
gratitudine a mons. Ferraroni che - ha
detto - "considero come amico di lunga
data e come affettuoso fratello maggiore
nellEpiscopato", il nuovo vescovo ha
rivolto parole di saluto ai sacerdoti, ai
religiosi, ai laici; ha espresso un "affetto
particolare verso coloro che soffrono di
povert, anzianit, malattia, solitudine",
ed unattenzione singolare per i giovani.
Parole semplici, eppure tanto profonde e
significative, dalle quali traspare una
dedizione pastorale attenta e grande.
"Ci aiuteremo, faticheremo e gioiremo
insieme - ha infine concluso - Imparando
prima a conoscerci con fiducia e con un
profondo senso di dipendenza da Cristo
che ci dona il suo Spirito".
Uniti alla preghiera della nostra diocesi
che si prepara ad accoglierlo, vogliamo
sentirci anche noi partecipi di questa
nuova speranza nella Chiesa.
Con la nostra preghiera accompagnano il
nuovo Pastore nellattesa dellentrata, il
19 marzo, domenica delle Palme.
Sincero anche il ringraziamento che,
sempre attraverso la preghiera, vogliamo
rivolgere a Dio per il dono di Mons.
Ferraroni alla Chiese di Como.
Il Signore lo ricompensi delle sue fatiche
apostoliche accordandogli una rinnovata
abbondante effusione del suo Spirato di
consolazione e di pace.
4
GAM
Le lettere dei nostri missionari ci riempiono il cuore di gratitudine verso
di loro e verso il Signore,
Ma non pu bastare.
Anche ci che essi ci dicono ci deve indurre a chiederci :"noi viviamo
seriamente, qui, il nostro cristianesimo?"
dall'Uganda
DallUganda, Suor Caterina ci scrive:
Carissimi,
sono qui a Kampala per una riunione delle infermiere.
Sono venuta in aereo perch la strada del parco molto pericolosa, date le frequenti
imboscate dei guerriglieri.
Il mio primo motivo di questa lettera di ringraziare quanti hanno cooperato nel mandarmi
lofferta di tre milioni. Un bel regalo di Natale. Mi servir ora che sto facendo due stanze per
sistemare un po meglio le ragazze della scuola ostetriche, poich la prima capanna
collassata per le piogge e le termiti.
Padre Ambrogio ha passato il fiatale a Kalongo, passer pure la Quaresima e la Pasqua. Una
delle ultime volte che andato con fratel Agostino sono riusciti a far funzionare il generatore
della luce e si accesa tutta la Missione come una volta e cosi pure la grande croce sul
monte. La gente dei villaggi lontani lha vista. Allindomani sono venuti da Padre Ambrogio a
dire: "Abbiamo visto la croce illuminata e abbiamo detto: "il Signore c, andiamo a vedere".
Sembra la storia dei Magi che si ripete.
Suor Romilde e Suor Lea sono state pure a Kalongo e al primo giorno dellanno sono salite
con la gente e il sacerdote di Kalongo, P. Samuele Muraka, hanno celebrato la S. Messa e
pregato per la pace.
Speriamo e preghiamo anche noi che si riapra presto la Missione e cosi poter salvare tante
vite che se ne vanno per mancanza di assistenza sanitaria.
Un caro saluto e ricordo a tutto il Gruppo.
Suor Caterina Marchetti
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dalla Costa d'Avorio
Carissimi,
questanno, dal punto di vista, delleconomia, pi difficile per la gente ohe gli anni
scorsi. Lo Stato non riesce a vendere a buon prezzo i suoi prodotti di esportazione,
soprattutto caff e cacao, cosi circola poco denaro e la vita un po pi paralizzata.
Per esempio: i salari degli impiegati statali, dei maestri di scuola ecc, vengono pagati un po in
ritardo, qualche studente non pu pi continuare la scuola perch dopo le vacanze di natale
non ha ancora trovato i soldi per pagare la seconda rata; chi aveva progettato di costruirsi
qualcosa deve aspettare e cos via...
Qui il Natale labbiamo festeggiato molto bene.
Ho conosciuto varie famiglie. Coi ragazzi passavamo di casa in casa per fare gli auguri,
regalare qualcosina (anche un pezzo di sapone o un quaderno di scuola sono
apprezzatissimi!), per qualche bambino in difficolt abbiamo cercato una maglietta o un paio
di pantaloncini.
E cosi scoprivamo la famiglia ed era sempre un contatto molto "vivo". Infatti, in pratica, ben
pochi si occupano dei ragazzi, in famiglia spesso sono troppi, a scuola sono in classi di 55-65
alunni...
Oltre agli incontri settimanali per i vari gruppi, quattro per ora con una sessantina in tutto, pi
una bella squadra di bambinetti del quartiere qui vicino, oltre alle partite di calcio, ai tornei di
ping-pong, facciamo spesso dei fine settimana insieme e qualche volta una gita, oppure
andiamo a visitare un orfanotrofio tenuto dai protestanti.
Mi sto ancora cercando altre "forme" per poterli conoscere pi profondamente e far qualcosa
di bello con loro.
Ciao! Saluti a tutti! Restiamo uniti!
Ambrogio.
Man, 8.1.89.
da Ronago e dal mondo
* II Banco Vendita di dicembre ha riscosso un buon successo.
Molto stato venduto. Il ricavato netto stato di 2.310.000=.
Grazie ancora a tutti!
* BILANCIO GAM dall 1.12.87 al 30.11.88
entrate uscite
residuo 1.336.000 alla partenza
banco vendita
!
87 1.886.000 di Ambrogio 2.000.000
adesioni mensili 1.153.000 per S. Caterina
una benefattrice per da benefattori 2.675.000
S. Caterina in per Philip Zema
memoria di (ag.- nov. 88) 2.000.000
P. Giuseppe 2.000.000 per S. Amelia
giornata annuale (19.11.88) 3.000.000
GAM 88 3.100.000 per S. Caterina
Foc e Fiam per (11.88) 3.000.000
S. Amelia 300.000 per Ambrogio 2.000.000
raccolta carta 5.071.000
totale 14.846.000 totale 14.675.000
residuo 171.000
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le missioni diocesane
Dalla Lettera del Vescovo per la
Quaresima:
"Gridare al mondo il messaggio di
Cristo, gridare al mondo lamore
di un Dio-Padre comune missione
che a noi compete, precisamente
per il fatto che questi tesori
ci sono stati dati.
Come ci compete il pregare per
il diffondersi del regno di verit,
di giustizia e di- pace e laiutare
chi particolarmente chiamato sta
nelle frontiere perch non si senta
una avanguardia staccata da una
comunit che missionaria".
DA VENTANNI
Laici, religiose e sacerdoti, partiti dalla chiesa
locale d Como, annunciano la buona novella
e testimoniano solidariet ai fratelli dellAfrica
e dellAmerica Latina.
Limpegno per i servizi missionari diocesani,
che scandisce la vita diocesana da ormai
ventanni, si fa pi vivo e concreto in ogni
Quaresima di solidariet.
Perch questo scambio tra chiese possa
continuare, occorre:
* comunione di preghiera
* conoscenza
* simpatia
* disponibilit a partire e a ritornare
* condivisione dei propri beni,
Da alcuni anni, la nostra Comunit
Parrocchiale d alle missioni diocesane il
10% delle entrate parrocchiali durante il
periodo della Quaresima.
Anche questanno vogliamo fare questo
gesto di condivisione comunitario; ma
vogliamo anche invitare ciascuno a riflettere,
a livello personale o familiare su queste
proposte:
* approfondire la propria fede, facendo una
scelta concreta: partecipazione alla
catechesi parrocchiale, studio personale
con letture adeguate, adesione a convegni
o a gruppi formativi.
* riscoprire il valore della gratuit, mettendo a
disposizione qualcosa di s, senza
tornaconti egoistici; nuovi rapporti col
vicinato, con i colleghi di lavoro,
disponibilit di tempo o di cuore verso
persone con particolari difficolt, impegno
costante di volontariato, accoglienza nella
propria casa di chi pi debole.
* recuperare il valore della sobriet, non
facendo del denaro un idolo, abituandosi
non solo a donare il superfluo, ma ad
essere disposti a rinunciare qualche
progetto per condividere lequivalente con
chi ne ha pi bisogno.
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* da IL SETTIMANALE sul convegno di Lierna in novembre.
"Il 20 novembre 1988 si tenuto a Lierna il Convegno Missionario Diocesano sul
tema: Aspetti missionari dellEnciclica Sollicitudo Rei Socialis". Don Bruno Mangioni
ha detto che il documento del Papa si rivolge a tutti gli uomini, siano essi credenti o
non credenti, perch assumano unottica universale , esaminando i problemi del
mondo dal punto di vista degli ultimi, ossia del terzo mondo.
LEnciclica afferma che la solidariet un dovere morale nei confronti di tutti gli
uomini che hanno diritto a uno sviluppo integrale."
* da "AVVENIRE" del 31 gennaio 1989
APPELLO DALL UGANDA "BASTA CON LA GUERRA"
"Kampala.
La Chiesa cattolica dellUganda ha rivolto un appello perch il presidente Yoweri
Museveni e i movimenti ribelli pongano fine alla guerra civile che dilania il paese ed
aprano trattative di riconciliazione nazionale. Nel suo appello LArcivescovo
Emmanuel Wamala scrive: "i combattimenti continuano nel nord e nel nord-est. Ci
sono ancora molti cittadini costretti ad abbandonare la loro casa e a vivere senza
tetto in condizioni di estrema povert; gente che non ha da mangiare, mancano i beni
di prima necessit, come sale, sapone, servizi medici.
Continuano lodio, i sospetti e uno spirito dir vendetta che si basa sulla diversit di
trib, di partito, di religione.
Noi chiediamo, supplichiamo il Governo e tutti i gruppi combattenti a cessare le
ostilit e a rivolgersi ai mezzi pacifici per arrivare ad un accordo in uno spirito di
riconciliazione e di perdono".
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un nuovo amico: Philip
Cognome: Vaigo
Nome: Philip Zema
Nazionalit: Ugandese
Et: lamicizia non ha tempo
Professione: dedica la propria vita ai
pi bisognosi
Caratteristiche: simpatia, allegria,
disponibilit
Questi dati vi sono forniti da tre giovani che
hanno avuto la fortuna di conoscere Philip
personalmente, perci ogni riferimento a
cose e persone puramente voluto.
Tutto inizi lanno scorso, quando Don
Antonio ci disse che Philip Zema avrebbe
passato un po di tempo fra noi. Cominciarono
cos a sorgere alcuni interrogativi :"come
sar?, come ci dovremo comportare?..."
Tutto si risolse lultimo giorno dellanno
quando, alluscita della Chiesa, lo scorgemmo
tra la folla e timidamente ci avvicinammo per
fare la sua conoscenza. Ci sembrava strano
stringere quella mano... chiara, scura..., ma
subito si accese tra noi la scintilla
dellamicizia che non lasci posto ai dubbi
che ci avevano "attanagliato" prima del suo
arrivo.
Voi tutti forse non sapete che un bravissimo
suonatore di chitarra, ed infatti cantando e
ascoltando alcune canzoni della sua terra
natia che abbiamo trascorso un po di tempo
insieme.
Lo ammiriamo per la sua scelta di dedicarsi
completamente agli altri, dimenticando se
stesso. infatti sua intenzione ritornare in
Uganda terminati gli studi.
Come giovani, questa sua scelta coraggiosa
non pu lasciarci indifferenti... e ci insegna
che anche noi possiamo, nel nostro piccolo,
essere missionari. Lo ricordiamo nella
preghiera che, anche se lontani, ci unisce!
In attesa di riaverlo qui ancora con noi... vi
salutiamo cordialmente.
Mariangela, Vittorina, Raffaella.
da Roma
II 31 dicembre e il primo d gennaio Philip
Zema Waigo stato tra noi.
Lo aspettavamo, lo volevamo conoscere.
Ora vogliamo dirgli GRAZIE dal profondo del
cuore per averci regalato due giorni che
ricorderemo in modo speciale, con tanta
simpatia.
Sono stati una fine e un inizio danno aperti
alla fraternit e allamicizia.
Ritornato a Roma, Philip scrive al Gruppo
Missionario una lettera meravigliosa:
Gruppo Missionario (GAM)
Veramente devo dire che mi sento
benedetto dal Signore proprio allinizio di
questanno attraverso lincontro con voi.
Posso dire che questo mi ha fatto cominciare
questo nuovo anno in modo del tutto diverso
e questo mi stato molto significativo.
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Ho passato breve tempo a Ronago,
ma con una esperienza molto ricca e sentita:
le preghiere che avete detto per me e
lamicizia e la solidariet ohe mi avete
mostrato sono cose che ho registrato molto
bene nelle profondit del mio cuore.
Mi sono ricordato di tutto anche
durante gli esercizi spirituali che ho fatto in
preparazione per il diaconato. Questo mi ha
dato molto incoraggiamento perch ho
saputo che nel rispondere alla chiamata
missionaria non sono per conto mio, ma che
c un gruppo che mi sta dietro per
sostenermi in tutti i sensi.
Grazie infinite per la vostra preghiera e per
tutto ci che mi avete fatto.
I miei superiori e tutta la mia comunit vi
ringrazia di tutto.
II Signore che vi ha aperto a questo tipo di
accoglienza e generosit vi ricompensi e vi
renda pi solidali ai pi bisognosi che stanno
vicino.
La festa del mio diaconato andata
molto bene. Ringraziamo il Signore per
avermi chiamato a rendere servizio alla sua
Chiesa come diacono e preghiamo perch
questo servizio mi prepari bene per il
presbiterato.
Continuiamo a ricordarci nella preghiera.
Grazie!
Philip Zema Waigo
giornata della vita
la vita: sempre un grande dono
"un bimbo che viene al mondo sempre un grande dono a cui non lecito
rinunciare".
I consultori non erano andati tanto per il sottile e Teresa aveva gi in tasca un
tesserino con un numero e un appuntamento.
Inizia cos la storia della, piccola Silvana e della mamma Teresa.
Silvana una bambina, oggi di cinque anni, che non doveva nascere.
La sua famiglia abitava alle porte di Milano, in una piccola, vecchia casa. Un solo
locale umido e malsano, in cui vivevano gi sei persone (4 figli, mamma e papa).
La speranza di ottenere una casa popolare era sempre viva; avevano fatto domande
su domande, ma gli alloggi non venivano assegnati.
Finch Teresa si accorse di essere incinta.
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"Non potevo non disperarmi in quelle condizioni! - dice in una intervista ad Avvenire
(11.2.89) ~ Sentivo la responsabilit e lumiliazione di non poter offrire a quel
bambino, che doveva venire al mondo, ne una, casa ne una vita decente".
Eppure Teresa non voleva abortire.
Le consigliarono di rivolgersi al Centro di Aiuto alla Vita, di cui per non sapeva molto,
anzi - dice - "non avevo proprio fiducia che questi potessero fare qualcosa per me.
Cos non presi alcun contatto e, tanto ero disperata, andai a bussare al Consultorio".
Qui le risposte al suo problema furono "gelide e brutali". Raocont di nuovo la sua
storia:"sono incinta, ho gi quattro figli, mio marito disoccupato. Non voglio abortire;
se mi aiutate ad avere una casa potrei tenere questo figlio".
"Noi con le case non centriamo e non possiamo far niente" fu la risposta. Al contrario,
furono molto svelti a fissarle un posto in lista dattesa. Si, Teresa ricevette
lappuntamento per andare ad abortire.
"Uscii dal Consultorio con i pensieri che si accavallavano uno sullaltro. Era difficile
spiegare cosa provavo. Era come se in quella strada ci fossi io sola con quel bambino
gi dato per morto".
Il marito le aveva lasciato addosso quel peso: "Decidi tu, come vuoi fare fai".
Ma proprio quella sera a casa sua suonarono due volontari del CAV. "I miracoli
esistono davvero! Mi diedero coraggio, riportandomi sulla strada che avevo perso.
Strappai certificati, tesserini e impegnativa. S, avrei tenuto il mio bambino".
La gravidanza non fu facile, ma Teresa fu assistita gratuitamente dai volontari del
CAV che le procurarono anche il corredino, il latte in polvere e ci fu anche chi si
occup delle bambine durante la settimana in ospedale.
La vita non era tuttavia cambiata per loro.
Quando Teresa si recava per chiedere la casa, veniva come rimproverata:"Ma come,
signora, chi le ha detto di fare un altro figlio?"
Finch arriv un lavoro per il marito e un appartamento con camere spaziose.
Teresa certo ha da "sgobbare" da mattina a sera, ma - conclude il giornalista che lha
intervistata - sul suo viso c una serenit da fare invidia.
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una realt in crescita
loratorio
Loratorio allinterno della nostra comunit
una realt che sta crescendo pian piano sotto
gli occhi, forse un po indifferenti, di quanti
giovani e adulti, non ne sanno cogliere la
presenza.
Esso per una realt viva ed importante da
parte di tutta la nostra parrocchia riconfermarne
la scelta con presenze educative di adulti,
genitori e giovani che manifestino la volont di
"costruire" insieme ai ragazzi.
Solo cos si potr fare delloratorio non soltanto
un luogo in cui consumare delle offerte (gite,
cinema, feste...) o di cui adoperare in maniera
"anonima" impianti e strutture (salone, campi
da gioco, palloni ecc. ), ma ci che deve essere
veramente: un luogo di crescita personale,
sociale ed ecclesiale.
Tutto ci non sicuramente facile da realizzare,
per io credo che insieme qualcosa si pu fare
o si sta gi facendo, ad opera di un gruppetto di
ragazze che si sta impegnando su questa linea
e che certamente avrebbero bisogno di essere
affiancate nel loro "lavoro" da genitori e giovani
disponibili, che collaborino con loro in alcune
attivit e momenti particolari del pomeriggio
domenicale.
Mi sembra opportuno ricordare che il compito di
animatori non pu e non deve essere affidato
solo alle giovani o alle mamme, ma deve
coinvolgere il pi possibile anche i giovani e i
pap, contrariamente a quanto avviene invece
nella nostra parrocchia, dove limpegno
educativo appare delegato alle sole donne.
Voglio ricordare che insieme ai ragazzi in
questo periodo di Quaresima stiamo
realizzando un recital che possa aiutare noi e la
nostra comunit a riflettere sul significato della
Pasqua e siamo convinti che anche questo tipo
di esperienza possa aiutarci a crescere
insieme. Infatti, ogni ragazzo, dalla 4^
elementare alla 3^ media partecipa attivamente
allallestimento del recital: chi recitando, chi
cantando, chi ancora occupandosi della scelta
e proiezione delle diapositive per renderlo pi
vivace ed attuale.
I bambini pi piccoli invece sono impegnati
nella preparazione di un piccolo dono che
regaleranno a tutti noi il giorno di Pasqua.
Naturalmente il pomeriggio viene suddiviso
equamente tra lattivit e il gioco, esperienza
fondamentale per la vita e la crescita di ogni
ragazzo, terminando poi con limmancabile
merenda e il momento della preghiera
condiviso con tutta la nostra comunit, alle
17.30.
Tutto ci che abbiamo "messo in cantiere" non
sicuramente speciale o eccezionale, ma potr
diventarlo se ognuno di noi porter con s la
sua carica di simpatia e di gioia, come gi sta
facendo chi vi partecipa.
A questo punto linvito dobbligo: vi
aspettiamo ogni domenica alle 14.30.
ERMINIA G.
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vita di Ronago don antonio
il marciapiede di Lampona...
e la piazza
Sembrava una questione di competenza tra il
Comune di Ronago e lAmministrazione
provinciale quel tratto di marciapiede tra
Merlina e Lampona.
Poi, alcune settimane fa, sono iniziati i lavori.
Ora si pu ammirare un bel marciapiede che
ha bisogno ancora di una protezione pi
sicura, ma siamo certi che non si dovr
aspettare tanto tempo.
Chiss invece quanto tempo sar necessario
aspettare perch la piazza della Chiesa sia
pi rispettata e diventi luogo sicuro di
incontro per chi si reca in chiesa, al centro
parrocchiale, in comune oppure a scuola!
Sembra che qualcuno abbia scambiato la
piazza per un autodromo o una pista da
cross. A volte si ha paura sostare o fermarsi
perch c sempre il rischio che arrivi qualche
automobile o qualche moto ad alta velocit.
Ancora una volta si provveduto, da parte
della Parrocchia, a sistemare il porfido, per
eliminare tante buche, ma lintervento sembra
non aver avuto molta fortuna, perch ogni
mattina si trovano delle sorprese,
conseguenze di giri notturni pi o meno
rumorosi.
Per creare pi ordine e per dare pi
sicurezza nelluso della piazza, si sta
cercando anche la collaborazione con
lAmministrazione Comunale, che pare ben
disposta ad affrontare il problema.
Pensiamo che al di l di barriere o di
vigilanza comunale, sia necessario un po pi
di rispetto.
Diceva una signora, un giorno, osservando i
"segni" di una notte particolarmente animata,
che assieme a un po pi di "religione" ci
vorrebbe anche un po pi di "educazione".
Forse proprio vero ..
13
i progetti della nostra comunit
I progetti che riguardano la vita o i lavori della
nostra comunit parrocchiale continuano
secondo il programma stabilito.
Certo non mancano gli inconvenienti e le
incomprensioni.
Gli inconvenienti sono causati da ritardi e da
imprevisti che, quando si fanno dei lavori,
vanno messi in conto.
Le incomprensioni, invece, vengono da chi
non condivide certi interventi o pensa che le
preoccupazioni materiali facciano passare in
secondo piano altri valori che sono
fondamentali per la vita di una comunit
cristiana.
Onestamente, mi sembra di aver sempre
detto e dimostrato che la mia prima
preoccupazione era ed quella di far sentire
tutti impegnati a rendere la nostra parrocchia
una comunit di fratelli che, pur nella diversit
di pensieri e di scelte, cercassero ci che li
unisce e fossero pronti a collaborare, a
comprendersi, a dimenticare o perdonare.
Se mi sono sentito d proporre e di affrontare
determinati interventi in chiesa, alle campane,
alla piazza, al campetto, ai centro, alla scuola
materna - interventi che hanno comportato
una spesa molto elevata - perch ho visto
tante persone generose e piene di buona
volont che, oltre a dare un loro contributo in
offerte, hanno saputo mettere a disposizione
della nostra comunit il loro tempo, il loro
interessamento, e collaborare con uno spirito
di generosit e abnegazione che a volte mi
hanno veramente commosso.
E sono stati questi gesti che mi hanno
incoraggiato a portare avanti con fiducia i vari
progetti.
Le cifre del bilancio 1988 (che stiamo
preparando e che pubblicheremo sul
prossimo numero) sono unulteriore conferma
di questa attenzione e generosit.
Per Pasqua speriamo di avere le nuove
campane e il sistema di elettrificazione che
con il nuovo orologio di propriet del Comune
renderanno pi funzionale e pi moderno il
campanile della nostra chiesa.
Le campane sono in fusione: le scritte che
abbiamo proposto sono le seguenti:
Scritta n. 1 per la campana pi grande:
AVE MARIA, MADRE DELLA
CONSOLAZIONE
LA COMUNIT DI RONAGO, SEMPRE
DEVOTA ALLA MADONNA, A RICORDO
DELLANNO MARIANO 1987 - 1988.
PASQUA, 1989.
Scritta n. 2 per la campana pi piccola:
"CANTATE AL SIGNORE UN CANTO
NUOVO"
LA COMUNIT DI RONAGO RICORDA
I SUOI SACERDOTI E I SUOI MISSIONARI:
PADRE RCOLE FONTANA, 1964
DON CARLO GHIELMETTI, 1986
PADRE GIUSEPPE AMBROSOLI, 1987
PASQUA, 1989.
14
notizie in breve
un augurio al sacrista
Non possiamo non riservare un pensiero
particolare per il nostro Egidio che in
ospedale.
Gli auguriamo di poter tornare presto tra
noi, per continuare il suo servizio con la
discrezione e la competenza che tutti
abbiamo potuto apprezzare.
la tradizione del presepio
Anche questanno stato preparato un
presepio che, nella sua originalit,
piaciuto a tutti: in un paesaggio un po
fantastico sono apparse delle statue...
che hanno suscitato linteresse e la
curiosit di molti.
Assieme al presepio in chiesa, sono da
ricordare altre simpatiche realizzazioni
che tanti bambini e famiglie hanno
costruito nelle loro case.
Don Antonio ne ha visitate pi di venti,
Con laugurio che questa bella tradizione
continui.
il dramma dellArmenia
II dramma dellArmenia, colpita dal
terremoto, non ci ha lasciato
nellindifferenza. Tutti preoccupati a
preparare il nostro Natale, siamo riusciti
anche a pensare a tanta gente che aveva
perso tutto. Alle offerte che tante persone
hanno inviato singolarmente ai vari centri
che si sono fatti promotori di una raccolta
di aiuti, anche la nostra parrocchia ha
unito il proprio contributo e alla Caritas
Diocesana abbiamo versato un milione.
dalla scuola materna
Sempre intensa la vita della nostra
Scuola Materna.
Mentre continua lattivit didattica
ordinaria, si sono svolte diverse iniziative
che hanno visto coinvolte diverse
persone e hanno dimostrato che
sempre vivo linteresse per questa
iniziativa.
15
II saggio di Natale ha ripresentato, in
maniera molto bella, ai genitori, ai nonni il
messaggio della nascita di Ges; i doni
dellalbero e la lotteria di Capodanno con
un incasso di circa 10 milioni hanno ridato
fiato ai contabili.
Lo spettacolo di Carnevale ha visto
impegnati i genitori in unentusiasmante e
spassosa edizione di un circo "locale" con
orsi, scimmiette, elefanti e clown, sotto la
direzione di un rinomato domatore che ha
dato il meglio di s per divertire i bambini.
il teatro di carnevale
"Mia moglie direttrice" commedia in tre
atti stata lultima rappresentazione del
nostro gruppo teatrale. La commedia ha
visto riempirsi il salone del centro al di l
di ogni previsione, domenica 5 febbraio.
Applausi scroscianti e sinceri e tante
risate hanno accompagnato le varie
battute dei protagonisti che, ancora una
volta, hanno dato prova di abilit e vena
artistica veramente notevoli.
preghiera per la pioggia
Domenica 12 febbraio, prima di
Quaresima, insieme a tante intenzioni,
durante le S. Messe abbiamo invocato
dal Signore la pioggia, ristoratrice della
terra e dellaria, preziosa alleata del
nostro lavoro e della nostra prosperit.
Di fronte al perdurare della siccit e
quindi allavvicinarsi di una situazione che
si fa sempre pi difficile, comincia a farsi
strada il ricorso alla preghiera. Pregare
per ottenere la pioggia non un fatto di
superstizione o di magia, ma iI bisogno di
chiedere a Dio il suo intervento.
Evidentemente non si vuole obbligare Dio
a ubbidire alle richieste delluomo, n
misurare la sua bont e la verit della
Provvidenza dai risultati che la preghiera
pu ottenere.
La Provvidenza di Dio non una
esperienza di "magia", ma un rendersi
conto che Dio ha gi dotato la sua natura
di capacit che, se ben usate, riescono a
risolvere molti dei suoi problemi.
Pregare allora vuoi dire ritornare a
sentirsi Figli di Dio.
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il penta-campane Giuseppe G.
"...e tu, Ronago, terra di musici e di sacri
bronzi, non sei certo la pi piccola tra le
prealpine cristiane citt: da te propaleranno
per monti e per valli, rimbalzando per cieli e
per galassie, planetari e possenti penta-
rintocchi a misura Mach 3! E popoli assopiti
ne saranno scossi, annose e stagnanti
sordit scardinate, firmamenti scombuiati ..."
(profezia del LIX secolo pre-adamitico,
volgarizzata nellEvo-medio da Vostradamus).
Per coloro che ancora non avessero carpito il
concetto di tante profezie, si rammemora che
la sacra storia delluomo cosparsa di fedeli,
amorevoli o anche perentori divini interventi
su profeti o privilegiati interlocutori a mezzo di
sogni, di... "caldi estati" o di altre situazioni.
Quindi, anche per Ronago, leccelso profetato
e sognato evento sar presto realt: il penta-
campane si far!
Ma... annosi, interminabili e costose nuove
opere murarie o riattamenti e restauri e
modifiche effettuate dentro, sopra, intorno,
sotto alla chiesa, spingono anche il parroco
sogni, anche se manca il "caldo di mezza
estate", finalmente una comunit che sappia
valorizzare anche evangelicamente...la
tavola!
Perch?
Certi vocaboli specie se di intenso valore,
quando li si fanno entrare teoricamente e
quindi impropriamente nel linguaggio
corrente, alla sicura perdita del pregio
originario e del vigore peculiare si aggiunge
anche quello d unaccezione indefinibile ed
ambigua quando non anche...ironica!
Due soli esempi, per brevit.
- I pazienti, generosi, tenaci componenti la
nostra preziosa cantoria da anni si
assoggettano con encomiabile assiduit, con
laboriosa dedizione alle ripetute, interminabili
prove, due sere la settimana, salvo qualche
interruzione. Eppure, la... "comunit" ne
appare incredibilmente indifferente o
distaccata, tanto da essere incapace di
"condividere" entusiasmo e ri conoscenza!
- Edificanti e meravigliose ragazze e ragazzi,
anzich divertirsi in piena e totale libert
individuale le meritate ferie, condividono per
un certo periodo con faticosa partecipazione
e, stressante impegno, i Grest dei bambini di
Ronago: anche in questo caso la "comunit"
se ne palesata insensibile ed... ingrata
tanto che quei ragazzi, per una cena
"comunitaria" di ringraziamento presso lasilo,
si sono dovuti portare la casa, allegramente,
pasta, sugo, pane, frutta, salumi, dolci e forse
anche tovaglioli, stuzzicadenti, bicchieri ecc...
Nel Vangelo non c nulla di casuale. Se gli
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evangelisti hanno omesso gli insegnamenti di
Ges nel Tempio per riferire quelli avvenuti
ad un pranzo di nozze, ad un festoso
convivio e, comunque a tavola (listituzione
della Eucaristia Ges lha addirittura
condivisa a tavola, non in Sinagoga), s
pu ben supporre che una conversazione, un
incontro, un insegnamento, un
incoraggiamento, uno stimolo, condivisi a
tavola siano assai pi efficaci ed evangelici di
una chiesa seppur sempre pi bella o di un
discorso il pi pomposo ed intellettualistico
possibile!
Diventa persino piacevole ricordare il
gustosissimo episodio del Ges che fa
scendere uno Zaccheo dallalbero per
condividerne poi...pranzo e conversione!
Oppure quello commuovente di Ges che
premia la folla che lo seguiva moltiplicando
pane e pesci! E larguzia di trasformare
I
1
acqua-nel migliore dei vini al pranzo degli
sposi? ecc. ecc.
Anche oggi le cosiddette colazioni di lavoro
nel mondo degli affari cos come in quello
della politica o dei rapporti internazionali
hanno una indispensabile, insostituibile
attribuzione e funzione... sociale.
Nella nostra comunit" pare avvertibile la
sensazione che vocaboli quali comunit",
"condivisione" siano pi equipollenti agli
"Apriti Sesamo", agli "Abracadabra" da
utilizzare per lapertura dei portafogli che al
loro autentico significato!
Il continuo impegno in lavori che possono
devitalizzare considerevoli somme
freddandole in opere... murarie o di
arredamento, per quanto piacevoli, forse non
risultano proprio efficaci per laccrescimento,
il miglioramento delle reciproche relazioni,
per un cristiano comportamento, per un
affinamento del comune cammino spirituale.
Le chiese anche annobilite dallarte suprema
dei Michelangelo, dei Raffaello, dei Giotto
ecc. non risulta che suggeriscano o
convincano la gente alla conversione,
allAmore...
Nelle chiese di tutta la terra c un Unico
Incomparabile Divino Capolavoro: Ges!
Quanto daltro pu esserci dentro
abbellimento riempitivo, quando non anche
motivo di distrazione.
Dalle catacombe uscivano cristiani santi,
eroici, intrepidi, martiri, mentre dalle nostre
chiese ed anche . dalle cattedrali
generalmente escono cristiani svagati
quando non tediati!
Quindi, probabilmente, non muri n quadri,
n statue e nemmeno... campanili possono
edificare una comunit cristiana. Lincessante
continuit di impegni finanziari
sostanzialmente o prevalentemente finalizzati
in opere "murarie", alla lunga possono anche
distogliere la "comunit" dai valori, dagli ideali
cristiani autentici, rischiando per altro di
congelarla ai fantasmi (mai scomparsi) delle
vecchie parrocchie di quando, cio, tra i
pochi "buoni" (ma sussiegosi...) e gli "altri"
(sospettosi...) si viveva con... "divisione".
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Uggiate: 7 marzo - 9 maggio corso di formazione
l'assistenza domiciliare ai malati
cronici
7.3 PRESENTAZIONE DEL CORSO COS
IL CANCRO
LA FILOSOFIA ASSISTENZIALE DELLE
CURE PALLIATIVE
Dr. Michele Gallucci
oncologo, Societ Italiana
di Cure Palliative.
Centro di Terapia del Dolore
Ospedale di Desio.
14.3 DINAMICHE PSICOLOGICHE IL
PROBLEMA DELLA VERIT
Dr.ssa M. Teresa Ruffatto
Psicologa, Centro di terapia
del dolore, Ospedale di Desio.
Dr. Attilio Bergamini
Psicologo, Responsabile
Volontari, Lega per la lotta
contro i tumori, deleg. di Cant.
21.3 IL SUPPORTO SPIRITUALE
Dr. Padre Angelo Brusco
Direttore del Centro di
Pastorale Camilliana, Verona.
28.3 LA MORTE, IL LUTTO
Prof.ssa M.A. Aveni Casucci
Istituto di Psicologia della
Facolt di Medicina e Chirurgia
dellUniv. degli Studi, Milano.
4.4 IL RUOLO DEL VOLONTARIO
OBIETTIVI DEL CORSO DI
FORMAZIONE
Dr. Michele Gallucci
Oncologo, Societ Ital. di Cure
Palliative. Centro di Terapia del
dolore, Ospedale di Desio.
Sig.ra Franca Pccinelli
Assistente Sociale, Coordinatrice
Volontari del Dolore, Ospedale
di Desio.
11.4 VALUTAZIONE E CONTROLLO
DEI SINTOMI E DEL DOLORE
Dott.ssa Carla Ripamonti
Assistente presso lIst.
Nazionale per lo Studio
e la Cura dei Tumori, Milano.
18.4 TERAPIA FISICA
TERAPIE DIVERSIONALI
Dott.ssa Gemma Martino
Responsabile Servizio di
Fisioterapia presso lIst.
Nazionale per lo studio e
la Cura dei Tumori, Milano.
26.4 LORGANIZZAZIONE DEL
SERVIZIO
Dr. Franco Toscani
Medico, Servizio Cure
Palliative, Ospedale di Cremona
2.5 ESPERIENZE ESTERE ED ITALIANE
Proiezione del videotape
"Hospice", prodotto dalla
Cancer Foundation of West
Australia.
Madre M.Paola Gnali, collaboratrice
Hospice "Domus Salutis", Brescia.
Sig.ne Ncoletta Bottin e
M. Antonietta Valaderio,
Infermiere Professionali
Centro di Terapia del dolore,
Ospedale di Desio.
9.5 TAVOLA ROTONDA
Coordinatore: Dr. Attilio Bergamini
Destinatari : il corso aperto a tutti, in particolare rivolto agli operatori del settore ed
a persone interessate a svolgere questo servizio di volontariato.
Iscrizioni: dal 9 gennaio al 15 febbraio 1989. Si raccolgono presso la sede della LEGA
ITALIANA per la LOTTA contro i TUMORI, delegazione di UGGIATE tel. 94 39 09), luned
e venerd dalle 14.30 alle 17.00 oppure marted, dalle ore 20.00 alle ore 22.00 al numero
telef. 94 80 35
Frequenza : la regolare frequenza sar certificata con un attestato di partecipazione.
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12 marzo,
celebrazione della prima confessione
30 aprile,
celebrazione della cresima
21 maggio
celebrazione della prima comunione
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