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PROPRIETA STATICHE

DELLE SEZIONI A T

Nel presente scritto sono ripotate le formule che definiscono le principali
propriet statiche di una generica sezione a T, quali larea, la posizione del
baricentro, i momenti principali dinerzia ed il fattore di taglio. E anche
mostrato il grado di approssimazione delle stesse propriet statiche
calcolate con il formalismo delle sezioni sottili
M. G. Busato
1. SEZIONE COMPATTA (TEORIA ESATTA)

Consideriamo una sezione a T come quella mostrata in Figura 1.1, in cui con G si indicato il bari-
centro.



Figura 1.1

Poniamo:


1
( ) A b h s = 1.1


2
A Bs = 1.2


1
2
h s
G

= 1.3


2
2
s
G h = 1.4

ed introduciamo le seguenti due grandezze adimensionali:


B
b
= ( 1 ; 1 = sezione rettangolare indipendentemente da ) 1.5


s
h
= (0 1 < ; 0 = sezione rettangolare indipendentemente da ) 1.6

Si noti che
1
A ed
2
A rappresentano rispettivamente larea della nervatura e larea dellala, mentre
1
G
e
2
G individuano rispettivamente il baricentro della nervatura ed il baricentro dellala rispetto al
lembo inferiore della sezione.

Nelle pagine che seguono sono riportate in funzione di b, h e dei parametri adimensionali e le
formule che consentono di calcolare le principali propriet statiche della sezione in esame.

1

Area della sezione

Si ha:


1 2
A A A = + 1.7

Utilizzando le grandezze adimensionali , definite dalle 1.5 ed 1.6, risulta che larea A della se-
zione si pu scrivere nella forma seguente:

| |
1 ( 1) A bh = + 1.8

Posizione del baricentro della sezione

Per individuare la posizione del baricentro, riferiamo la sezione al sistema di coordinate cartesiane
ortogonali {0, , } X Y mostrato in Figura 1.2. Cos facendo il baricentro risulta individuato dalla sua
distanza dal lembo inferiore della sezione.



Figura 1.2

Posto
G ( , )
X Y
G G =
, si ha:


0
X
G =
;
1 1 2 2
Y
G A G A
G
A
+
= 1.9

Utilizzando le grandezze adimensionali , definite dalle 1.5 ed 1.6, risulta che il valore
Y
G
si pu
scrivere nella forma seguente:

( , )
2
Y
h
G Z = 1.10

dove ( , ) Z la funzione cos definita:


1 (2 )( 1)
( , )
1 ( 1)
Z



+
=
+
1.11

2

Come si vede, nel caso di sezione rettangolare risulta 1 Z = e si ottiene
/ 2
Y
G h =
come deve essere.
Il grafico della funzione Z( , ) per 1 5 e 0 1 < mostrato in Figura 1.3.



Figura 1.3

E interessante osservare che G cade al di sotto dellala se risulta soddisfatta la seguente condizione:

( , ) 2(1 ) Z < 1.12

In questo caso infatti
Y
G h s <
. La condizione 1.12 risulta soddisfatta quando:


1
0
1

< <
+
1.13

La regione del piano , in cui soddisfatta la condizione 1.12 mostrata in Figura 1.4


Figura 1.4

Come si vede, il baricentro cade sotto lala se la sezione snella, mentre cade nellala se la sezione
tozza. Solitamente 0.5 < , e pertanto se non troppo elevato il baricentro della sezione cade sotto
lala.
3

Momenti principali dinerzia della sezione

Gli assi principali dinerzia che adottiamo sono quelli mostrati in Figura 1.5. Lasse y orientato
verso il basso e lasse x tale da formare un sistema di coordinate standard.



Figura 1.5

Si ha:


3 3
( )
12 12
y
b h s B s
I

= +
1.12


3 3
2 2
1 1 2 2
( )
( ) ( )
12 12
x Y Y
b h s Bs
I A G G A G G

= + + +
1.13

Utilizzando le grandezze adimensionali , definite dalle 1.5 ed 1.6, risulta che
y
I ed
x
I
si possono
scrivere nella forma seguente:


3
( , )
12
y y
b h
I =
1.14


3
( , )
12
x x
bh
I =
1.15

dove:


3
( , ) 1 ( 1)
y
= + 1.16


3 2
1 2
1 ( ) ( )
( , )
1 ( 1)
x
q q


( + + +

=
+
1.17

e si posto:
4


2
1
3
4 6 ( 4 ) q + + = 1.18


3
2
2
4 6 4 2 ( ) q + = 1.19

Come si vede, nel caso di sezione rettangolare risulta 1
y
= ,
1
x
=
e si ottiene
3
/12
y
I b h = ed
3
/12
x
I bh = come deve essere. Il grafico delle funzioni ( , )
y
e
( , )
x

per 1 5 e 0 1 <
mostrato in Figura 1.6.







Figura 1.6

Il momento dinerzia rispetto allasse x, cio
x
I
, quello pi importante nelle applicazioni allinge-
gneria. Esso risulta poco dipendente da quando 0.2 0.4 < < .
grafico di ( , )
y

grafico di
( , )
x


5

Momento statico rispetto allasse x alla generica corda di ascissa y

In pratica si tratta di calcolare il momento statico rispetto allasse principale dinerzia x della regione
scurita in Figura 1.7. Tale momento statico una funzione di y e lo indicheremo con ( )
x
S y .



Figura 1.7

Come mostrato nella stessa Figura 1.7, si hanno due diverse situazioni a seconda che la corda di
ascissa y taglia la nervatura oppure tagli lala e dovremo quindi esprimere ( )
x
S y nella forma:


( )
int max
( )
min int
( ) se [ , ]
( )
( ) se [ , ]
i
x
x
s
x
S y y y y
S y
S y y y y

1.20

Si ha:


( ) max
max
( ) ( )
2
i
x
y y
S y b y y y

| |
= +
|
\ .
1.21


( ) ( ) int
int int
( ) ( ) ( )
2
s i
x x
y y
S y S y B y y y

| |
= +
|
\ .
1.22

mentre:


min Y
y G h =
;
int min
y y s = +
;
max Y
y G =
1.23

Utilizzando le grandezze adimensionali , definite dalle 1.5 ed 1.6, risulta che
min int
, y y
ed
max
y

si possono scrivere nella forma seguente:


min min
( , )
2
h
y = 1.24


int int
( , )
2
h
y = 1.25


max max
( , )
2
h
y = 1.26
6

e che di conseguenza si ha:

( )
2 2
2
( )
max
( ) ( , )
2 8
i
x
b y bh
S y = +
1.27

( )
2 2
2
( )
min
( ) ( , )
2 8
s
x
b y b h
S y

= +
1.28

Le funzioni
min
( , )
,
int
( , )
e
max
( , )
sono cos definite:


2
min
1 ( 1)
( , )
1 ( 1)



+
=
+
1.29


int
1
( , )
1 ( 1)

=
+
1.30


max
1 (2 )( 1)
( , )
1 ( 1)



+
=
+
1.31

Come si vede, nel caso di sezione rettangolare risulta in ogni caso
min
1 =
,
max
1 =
e si ottiene
min
/ 2 y h =
ed
max
/ 2 y h =
come deve essere. Il grafico delle funzioni
min
( , )
,
int
( , )
e
max
( , )
per 1 5 e 0 1 < mostrato in Figura 1.8.


Figura 1.8

La conoscenza del momento statico ( )
x
S y consente di calcolare secondo la teoria approssimata del
taglio (modello di J ourawski) il fattore di taglio
y
della sezione e le tensioni tangenziali
zy
relativa
ad una sollecitazione tagliante diretta lungo lasse y.

Fattore di taglio secondo la teoria approssimata di Jourawski

Nel caso in esame il fattore di taglio
y
della sezione cos definito (v. M. Capurso, Lezioni di
Scienza delle Costruzioni, 7.8.3, pag. 412):
max
( , )
int
( , )
min
( , )
7


max d
min d
( ) ( )
2
( ) ( )
y y
s i
x x
y
x
y y
S y S y A
dy dy
I B b

(
(
= +
(
(


( (

1.32

Utilizzando le grandezze adimensionali , definite dalle 1.5 ed 1.6, risulta che
y
si pu scrivere
nella forma seguente:


6
( , )
5
y
A
K
bh
= 1.33

dove ( , ) K la funzione cos definita:


( )
6 2
1 2
2
3
3
1 ( 1) ( ) ( )
( , )
1 ( 1) ( )
p p
K
p



( + + +

=
( + +

1.34

e si posto:


5
1
2 3 4 6
7 21 35 35 21 ( ) 7 p + + + = 1.35


2 3 4 5 6
2
16 55 70 7 ( 35 2 ) p + = + 1.36


2
3
3
4 6 4 ( ) p = + 1.37

Come si vede nel caso di sezione rettangolare risulta 1 K = e poich in questo caso anche
/ ( ) 1 A bh = si ottiene 6/ 5 = come deve essere. Il grafico della funzione ( , ) K per 1 5
e 0 1 < mostrato in Figura 1.9.



Figura 1.9

In Figura 1.10 mostrato invece il diagramma per 0 6 < delle funzioni ( ) ( , ) K K = ottenute
fissando il valore di da 0 ad 1 con intervalli di 0.1.
8



Figura 1.10

Termine degli effetti taglianti nella equazione della linea elastica di una trave prismatica

Consideriamo una trave prismatica (quindi ad asse rettilineo e di sezione costante), di lunghezza l,
arbitrariamente vincolata alle sole estremit e realizzata con un materiale elastico lineare, omogeneo
ed isotropo. Supponiamo quindi che:

1) la trave sia riferita ad un sistema di coordinate assoluto destrorso {O, , , } x y z con origine O nel
baricentro della sua sezione trasversale di base, assi x ed y coincidenti con gli assi principali diner-
zia di questa sezione ed asse z coincidente con lasse della trave.

2) sulla trave agisca per tutta la sua lunghezza una distribuzione di forze ( ) q z dirette come lasse y e
giacenti nel piano yz, ed una distribuzione di coppie ( ) m z dirette come lasse x e giacenti nel
piano xz.

La situazione ora descritta mostrata in Figura 1.11.



Figura 1.11
9

Allora, supponendo che la sezione della trave sia simmetrica rispetto allasse y, si pu dimostrare che
nellambito della teoria tecnica delle travi, lequazione della linea elastica della trave risulta la se-
guente (quando non si trascurano gli effetti dovuti allo sforzo di taglio):

( ) ''( ) '( )
IV x
x y
EI
EI v q z q z m z
GA
= + 1.38

Nella 1.38, la funzione incognita ( ) v z rappresenta lo spostamento in direzione y del baricentro della
sezione trasversale della trave che in condizioni non deformate aveva ascissa z, mentre E e G sono
rispettivamente il modulo di Young ed il coefficiente di elasticit tangenziale del materiale con cui la
sezione realizzata. Come noto:


1
2 1
E
G

=
+
1.39

dove il coefficiente di Poisson del materiale con cui la sezione realizzata.
(1)
Infine, A,
x
I
e
y

sono rispettivamente larea, il momento dinerzia rispetto allasse x ed il fattore di taglio rispetto
allasse y della sezione trasversale della trave.

Se nel determinare lequazione della linea elastica si trascurano gli effetti dovuti allo sforzo di taglio,
cosa senzaltro possibile nel caso di travi snelle, allora in luogo della 1.38 si ottiene lequazione se-
guente:

( ) '( )
IV
x
EI v q z m z = + (caso delle travi snelle) 1.40

Dal confronto della 1.40 con la 1.38 si vede che gli effetti dovuti allo sforzo di taglio sono rappresen-
tati dal fattore / ( )
y x
EI GA . In base ai risultati ottenuti in precedenza, questo fattore nel caso di una
trave con sezione a T risulta dato dalla seguente relazione:


2
( , ) ( , )(1 )
5
x
y x
EI h
K
GA
= + (caso delle sezioni a T) 1.41

Nel caso di sezione rettangolare si ha quindi (essendo in questo caso 1 K = e
1
x
=
):


2
(1 )
5
x
y
EI h
GA
= + (sezioni rettangolari) 1.42


2. APROSSIMAZIONE DELLA SEZIONE SOTTILE

Se nella sezione a T da noi considerata si ha b B << ed s h << , cio risulta contemporaneamente:

1 >> ; 0 1 < << 2.1
1)
In ogni caso per ragioni fisiche deve essere: [0, 0.5] . Nel caso di sezioni in calcestruzzo per si pu assumere un
valore compreso fra 0
f
= (calcestruzzo fessurato) e
0.2
i
=
(calcestruzzo non fessurato).

10


allora la sezione in esame si pu identificare con una sezione sottile e di conseguenza adottare la
corrispondente teoria approssimata per determinarne le propriet statiche. Supponiamo, come di con-
suetudine per le sezioni sottili, che sia b s = ed indichiamo il valore di s con (v. Figura 2.1).



Figura 2.1

Allora la teoria delle sezioni sottili fornisce per una sezione a T come quella mostrata in Figura 2.1
le seguenti espressioni approssimate per le propriet statiche considerate nel paragrafo precedente:
(2)

( ) A B h = + 2.2


2
2
Y
h B h
G
B h
+
=
+
2.3


3
12
y
B
I =
2.4


3
(4 )
12( )
x
h B h
I
B h

+
=
+
2.5


2
min
2( )
h
y
B h
=
+
2.6


2
int
2( )
h
y
B h
=
+
2.7


2
max
2
2( )
Bh h
y
B h
+
=
+
2.8

2)
Solitamente, nello studio delle sezioni sottili le dimensioni della sezione sono relative alla linea media, il che nel caso
in esame equivale a considerare B ed
*
/ 2 h h = . Le espressioni che si ottengono sono per formalmente identiche.
11



2 2
( ) 2
2
1 (2 )
( )
2 8( )
i
x
h B h
S y y
B h

+
= +
+
2.9


4
( ) 2
2
( )
2 8( )
s
x
B h B
S y y
B h
= +
+
2.10


2 2
2
6 ( )(16 7 )
5 (4 )
y
B h B Bh h
h B h

+ + +
=
+
2.11

Possiamo ora stabilire il grado di approssimazione di queste relazioni determinando gli sviluppi in
serie di potenze delle espressioni esatte riportate nel paragrafo precedente. Dalla condizione b s =
segue che deve essere:


B
h
= 2.12

Dalla posizione s = segue poi che il ruolo di pu essere giocato dallo stesso previo la sosti-
tuzione formale:


h

= 2.13

Si tratta quindi di eseguire nelle relazioni del paragrafo precedente le seguenti sostituzioni formali:
b , / ( ) B h , / h e di procedere al calcolo dello sviluppo in serie di potenze di
nellintorno di 0 = . Cos facendo si trovano i seguenti risultati:


2
( ) A B h = + 2.14


2 2
2
2
2
( )
2 2( )
Y
h B h B Bh h
G O
B h B h

+ + +
= +
+ +
2.15


3
3 4
( )
12 12
y
B h
I O = + + 2.16


3 2 2 2
2 3
2
(4 ) (2 2 )
( )
12( ) 4( )
x
h B h h B Bh h
I O
B h B h

+ + +
= +
+ +
2.17


2 2 2
2
min 2
( )
2( ) 2( )
h B Bh h
y O
B h B h

+ +
= +
+ +
2.18


2
2
int 2
( )
2( ) 2( )
h Bh
y O
B h B h
= + +
+ +
2.19


2 2 2
2
max 2
2
( )
2( ) 2( )
Bh h B Bh h
y O
B h B h

+ + +
= +
+ +
2.20
12



2 2 2 2
( ) 2 2 3
2 3
1 (2 ) (2 )( )
( ) ( )
2 8( ) 4( )
i
x
h B h h B h B Bh h
S y y O
B h B h

+ + + +
= + + +
+ +
2.21


4 2 2 2 2
( ) 2 2
2 3
( )
( ) ( )
2 8( ) 4( )
s
x
B h B B h B Bh h
S y y O
B h B h

+ +
= + + +
+ +
2.22


2 2
2
3 2 2 3
2
2 3
6 ( )(16 7 )
5 (4
(28 83 32 7 )
( )
(4 ) )
y
B B B h Bh h
O
h B h
B h B Bh h
h B h

+ ( + + +
=
(
+

+ +
+

+ 2.23

Il confronto delle relazioni sopra riportate con quelle fornite dalla teoria delle sezioni sottili con-
sente di stabilire il grado di approssimazione fornito da questa teoria per una sezione a T. Si noti che
se in luogo di h si usasse laltezza della linea media
*
/ 2 h h = , nelle precedenti relazioni le espres-
sioni allordine pi basso resterebbero immutate ma con
*
h al posto di h.

-------- FINE --------


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