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Enrico Letta va da Obama e si consola: Anche lui ha i suoi problemi.

La differenza che a Washington i problemi si risolvono, a Roma si complicano

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Venerd 18 ottobre 2013 Anno 5 n 286


Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

1,20 Arretrati: 2,00


Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

STATO-MAFIA Sar testimone a Palermo

Corazzieri & Cancellieri


di Marco Travaglio

Ora Napolitano deve dire tutta la verit


Accolta dai giudici la richiesta dei pm: il presidente della Repubblica sar ascoltato in merito alle parole dellex consigliere DAmbrosio, da Di Matteo, Del Bene e Tartaglia nel processo sulla Trattativa. Il guardasigilli Cancellieri: Sono perplessa
di Giuseppe

egnatevi questi nomi: Alfredo Montalto e Stefania Brambille, presidente e giudice a S latere della Corte dassise di Palermo che ieri, con i sei giudici popolari, hanno avuto il coraggio di accogliere la richiesta della Procura di ascoltare come testimoni il presidente della Repubblica e alcuni suoi fedelissimi nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Potrebbero avere i soliti guai che in Italia toccano in sorte a chi tocca certi fili: andranno a scavare nella loro vita privata, a rovistare nei loro armadi, cassetti e cassonetti alla ricerca di qualcosa. Com accaduto agli Esposito, Mesiano, Boccassini, Ingroia, Di Pietro, Woodcock, De Magistris, Forleo, Nuzzi e tanti altri magistrati diversissimi fra loro, ma accomunati da un peccato originale: aver disturbato il potere costituito. Erano stati avvertiti, Montante e Brambille: la testimonianza del Presidente non sha da fare, n ora n mai. Li aveva ammoniti Michele Vietti, vicepresidente del Csm, lorgano di giustizia disciplinare presieduto dallo stesso capo dello Stato, con due pesanti interferenze nella loro autonomia. Li avevano sconsigliati i soliti giuristi di corte sguinzagliati a comando sui giornali di stretta obbedienza. Li aveva massaggiati lAvvocatura dello Stato, che in teoria rappresenta i cittadini italiani, vittime della trattativa Stato-mafia, ma in realt funge da guardia del corpo del Re. Il Tribunale di Palermo chiamato a giudicare Mori e Obinu per la mancata cattura di Provenzano aveva fornito loro una comoda scappatoia, depositando proprio laltroieri le motivazioni dellassoluzione in cui, gi che cera, tentava di assolvere anche glimputati della trattativa (non tutti: solo i politici e i carabinieri). E ancora ieri, alla notizia della loro decisione, li ha intimiditi il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, titolare dellazione disciplinare, con una dichiarazione ben peggio che strabiliante: Non ho letto la motivazione, prima vorrei documentarmi. Ma la convocazione mi lascia un po perplessa, mi sembra un po inusuale. Ecco, brava: si documenti ed eviti di dare aria alla bocca. Qui le cose inusuali che lasciano perplessi sono altre: uno Stato che tratta con la mafia e ormai se ne vanta; un esercito di presunti servitori dello Stato che mentono per la gola e ricordano a singhiozzo, ma solo quando i mafiosi e i figli dei mafiosi li costringono a farlo; un capo dello Stato che, anzich precipitarsi dai giudici a dire tutto ci che sa, fa loffeso e si trincera dietro i corazzieri; e una cosiddetta ministra della Giustizia che ignora i fondamentali del diritto, tipo lart. 205 del Codice di procedura penale che prevede espressamente la testimonianza del Presidente al Quirinale. Chiss perch questo scatenamento non s registrato qualche mese fa, quando a convocare Napolitano come teste fu la Corte dassise di Caltanissetta nel processo Borsellino-quater. Forse perch rifiutarsi di testimoniare nel quarto processo sulla strage di via DAmelio pareva un po troppo anche a lorsignori. O forse perch stavolta c di mezzo quel che scrisse il consigliere giuridico Loris DAmbrosio nella lettera di dimissioni del giugno 2012 (pubblicata da Napolitano con un plateale autogol): e cio che aveva confidato al Presidente i suoi timori di essere stato usato come ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da scudo per indicibili accordi allAlto commissariato antimafia e poi al ministero della Giustizia crocevia dei traffici legislativi in ossequio al papello. Se Napolitano testimonier che DAmbosio non gli disse nulla, gli dar del bugiardo. Se invece riveler le sue confidenze, qualcuno si domander perch non abbia sentito il dovere di farlo prima. Ma potrebbe pure rifiutarsi di testimoniare e tenere i giudici fuori dalla porta, come gi Cossiga nel processo Gladio, ben sapendo che al Presidente non pu accadere ci che accade in questi casi a ogni altro cittadino: accompagnamento coatto dei carabinieri e incriminazione per reticenza. Nel qual caso, avremo capito tutto lo stesso.

Lo Bianco e Sandra Rizza

erch Loris DAmbrosio, consigliere giuridico di P Napolitano, aveva il timore di essere stato considerato un ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da scudo per indicibili accordi? pag. 2 - 3

MONTI MOLLA SCELTA CIVICA IL PD SPARA SULLA MANOVRA


DIVERSO DA MIO NONNO, VA BENE COS
In minoranza nel gruppo, lex premier critica la legge di Stabilit e contesta il piano del ministro Mauro di fondare con Alfano il Ppe italiano E per Letta (ieri da Obama) non lunica tegola: il viceministro Fassina verso le dimissioni. Epifani: fa bene, lo hanno isolato
Cannav, dEsposito e Feltri pag. 8 e 11

A SERVIZIO PUBBLICO

Bonev: I festini di B. continuano e litiga con Francesca


Fagnani pag. 9
Lapo Elkann durante una commemorazione di Gianni Agnelli

Lapo Elkann: Vi racconto la mia vita con il male


il momento di dire la verit: dai 13 anni, in collegio, ho vissuto cose brutte. Parlo di abusi fisici. Sessuali. Il nipote dellAvvocato racconta il passato mai svelato prima. E parla del rapporto ritrovato con la madre, degli attacchi di Della Valle, della caduta di Berlusconi e delle lezioni di Kissinger Borromeo e Pagani pag. 4 - 5 - 6

VINCENZO MORGANTE

SFUMA LA RAI

Lo specialista delle promozioni al vertice dei tg regionali Rai


di Carlo

Crozza, il comico che piace a tutti rimane a La7


Scanzi pag. 18

Tecce

incenzo Morgante ha un merito: un giornalista V di corrente schifaniana, vuol dire di Renato Schifani. Come essere un collezionista, come essere custode di un francobollo Gronchi rosa. pag. 19

LA CATTIVERIA
Stato-mafia, Napolitano sar testimone. Oh, finalmente si sposano
www.spinoza.it

VENERD 18 OTTOBRE 2013

ROMANZO QUIRINALE
PIETRO GRASSO PRESIDENTE DEL SENATO lex capo della Dna al quale fu chiesto di ottimizzare il coordinamento tra le procure di Palermo e Caltanissetta e Firenze che indagavano sulla trattativa. Attorno a lui ruotano i protagonisti del Romanzo Quirinale: il tentativo di interferenza nellindagine di Palermo, ora citati come testimoni nel processo sulla trattativa. DONATO MARRA SEGRETARIO G. QUIRINALE Firma la lettera del 4 aprile 2012 con la quale il Quirinale segnala al pg della Cassazione Esposito lopportunit di raggiungere una visione univoca tra le procure di Palermo, Caltanissetta e Firenze.

il Fatto Quotidiano

Altri protagonisti
TRIBUNALE DI PALERMO

chiamati a riferire come testi

Il coraggioso collegio di giudici che ha accolto la richiesta dei pm


ANCHE gli avvocati pi radicali e culturalmente irriducibili nella difesa dei boss mafiosi hanno sempre dato atto ad Alfredo Montalto [in foto], gip del Tribunale di Palermo dallinizio degli anni 90, carichi di tensioni e di accuse allo strapotere dei pm antimafia, di una autentica e trasparente terziet nella valutazione delle richieste di cattura che dalla procura di Gian Carlo Caselli piovevano addosso a boss e picciotti protagonisti di quella mafia militare seppellita da una montagna di ergastoli. Palermitano, 56 anni, giunto alla settima valutazione positiva di professionalit, il presidente della Corte del processo per la trattativa Stato mafia ha trascorso quasi interamente la sua carriera togata nella magistratura giudicante, prima come gip del Tribunale di Palermo, poi come presidente della corte di assise. Tocc a lui, in quel periodo, firmare numerosi provvedimenti di cat-

tura di boss e colletti bianchi, ma anche di uomini politici, tra i quali il senatore di Alleanza Nazionale, Filiberto Scalone, che tent, senza successo, di ricusarlo. Riservato, cordiale ma poco loquace con i giornalisti, lontano dai riflettori della cronaca, nella sua quasi ventennale permanenza allufficio del gip, Montalto si occupato, tra gli altri, del processo per il sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio di 10 anni del pentito Santino strangolato e poi sciolto nellacido e di una costola del processo DellUtri, nel quale il fondatore di Forza Italia era imputato di calunnia per avere tentato di convincere due pentiti ad aggiustare le dichiarazioni su di lui. In quel caso il gip Montalto revoc il provvedimento di cattura nei confronti del senatore poi condannato per mafia che in quel processo venne per assolto. Al fianco del presidente, oltre ai sei giudici popolari, cittadini comuni scelti col sorteggio, siede anche la collega Stefania Brambille, 44 anni, palermitana, anchessa con una carriera prevalentemente trascorsa nella giudicante. Tra i processi di cui si occupata anche quello cosiddetto Addio Pizzo per mafia ed estorsioni, che i concluse con la condanna di 141 boss e picciotti palermitani.

TRATTATIVA STATO-MAFIA IL TESTIMONE NAPOLITANO


ANCHE IL CAPO DELLO STATO SAR ASCOLTATO DA DI MATTEO: PERTINENTE LA NOTA PRESIDENZIALE: VALUTEREMO NEL MASSIMO RISPETTO ISTITUZIONALE
Palermo

erch Loris DAmbrosio, consigliere giuridico del Quirinale, aveva il timore di essere stato considerato solo un ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da scudo per indicibili accordi, nel periodo tra il 1989 e il 93, come scrisse in una lettera inviata a Giorgio Napolitano il 18 giugno 2012? una delle domande che i pm di Palermo rivolgeranno al presidente della Repubblica, la cui testimonianza stata ammessa ieri dai giudici del processo sulla trattativa Stato-mafia nei soli limiti delle conoscenze che potrebbero esulare dalle funzioni presidenziali, pur comprendendo in esse le attivit informali. Soddisfatto il pm Nino Di Matteo: La sua testimonianza pertinente come quella delle altre 175 persone citate.

Palermo, per valutarla nel massimo rispetto istituzionale. Dal ministero della Giustizia, invece, arrivata la perplessit del guardasigilli Anna Maria Cancellieri: Prima di fare commenti, vorrei documentarmi ha detto ma certo, tutto questo mi lascia un po perplessa, mi sembra un po inusuale. Mentre Luciano Violante (Pd) ha definito addirittura originale lordinanza che di fatto ha bocciato la tesi dellAvvocatura dello Stato, ammettendo tutti i testi, tra cui il presidente del Senato Pietro Grasso (ex capo della Dna), che ruotano attorno al

le di Palazzo Madama per sentire Grasso. Convocato da Ciani il 19 aprile del 2012 per discutere del coordinamento delle indagini sulla trattativa, lex capo della Pna precis in un verbale di non aver registrato violazioni tali da poter fondare un intervento di avocazione. A lui i pm adesso vogliono chiedere informazioni sulle richieste di Mancino che invocava protezione nel timore di finire coinvolto, come poi accadde, nellinchiesta sulla trattativa. Entreranno nel processo, infatti, le trascrizioni delle conversazioni telefoniche fra DAmbrosio e Mancino che tra il novembre 2011 e laprile 2012 tempest di telefonate il Quirinale nel tentativo di sfilarsi dallindagine.
NESSUN RIFERIMENTO, inve-

Il giurista

Gianluigi Pellegrino

Il guardasigilli ha interferito Ora si dimetta


di Alessio Schiesari

o difeso a tutto campo Napolitano sulla telefonata interH cettata dalla Procura di Palermo indicando anche la soluzione condivisa dalla Consulta, ma trovo gravissima la critica che il ministro della Giustizia Cancellieri ha mosso alla Corte di Assise . Il giurista Gianluigi Pellegrino non pu essere accusato di ostilit preconcetta verso il Colle, eppure non ha dubbi: Il presidente della Repubblica deve deporre come teste.
Napolitano pu sottrarsi alla richiesta del tribunale?

E SE A CALTANISSETTA, nel

processo Borsellino, il capo dello Stato dovr raccontare la sua verit sullavvicendamento al Viminale tra Vincenzo Scotti e Nicola Mancino nel giugno del 92 e riferire se e cosa ha saputo, nella sua qualit di presidente della Camera, della trattativa mafia-Stato a Palermo lobbiettivo dei pm pi circoscritto, ma non meno delicato: chiedere a Napolitano di dare un senso alle parole messe nero su bianco da Loris DAmbrosio, un mese prima di morire per un infarto, in una lettera poi pubblicata nel volume Sulla Giustizia, che ha raccolto gli interventi del Capo dello Stato tra il 2006 e il 2012. Dallufficio stampa del Quirinale solo una replica prudente: Si in attesa scritto in una nota di conoscere il testo integrale dellordinanza di ammissione della testimonianza adottata dalla Corte di Assise di

LUCIANO VIOLANTE: DECISIONE ORIGINALE


Cos Luciano Violante commenta la scelta di sentire Napolitano

cosiddetto Romanzo Quirinale: il pg della Cassazione Gianfranco Ciani, il suo predecessore Vitaliano Esposito e il segretario generale del Colle Donato Marra. La Corte non ha ravvisato, infatti, una fattispecie di inammissibilit come aveva chiesto lavvocato dello Stato Giuseppe DellAira, ma semmai di operativit dellart. 201 del cpp che prevede il segreto di ufficio, che, ove ricorrano i presupposti scrivono i giudici dovr essere valutata in sede di esame dei testi medesimi. Per quanto riguarda Napolitano, nessuno al momento in grado di stabilire quanto i limiti fissati dalla Consulta potranno incidere sulle domande e sulle

ANNA MARIA CANCELLIERI Non ho ancora letto le motivazioni, ma questa decisione mi lascia un po perplessa e mi sembra un po inusuale
risposte della sua testimonianza. La Corte ha accolto il nostro articolato di prova ha spiegato in una pausa del processo il pm Nino Di Matteo con alcuni limiti che saranno legati a quanto le risposte coinvolgeranno eventualmente lesercizio della funzione presidenziale. Nelle prossime settimane, dunque, pm, giudici e avvocati varcheranno la soglie del Quirinale per interrogare Napolitano, e quel-

ce, sar possibile in aula sulle telefonate top secret tra Mancino e Napolitano che la Consulta ha ordinato di distruggere. Tra le prove ammesse, infine, figura anche lanonimo denominato Corvo 2. Nella sua ordinanza, il presidente Alfredo Montalto ha rilevato come seppur anonimi (...), tali documenti costituiscono corpo del reato, in quanto strumenti diretti o indiretti della minaccia allo Stato. Il processo stato quindi rinviato al prossimo 24 ottobre per ascoltare i primi testimoni: il questore Rino German e Susanna Lima, figlia delleuroparlamentare dc ucciso nel 92 a Palermo. Il 7 novembre, invece, saranno ascoltati in video-conferenza i pentiti Giovambattista Ferrante e Francesco Onorato. A partire dal prossimo 11 novembre, la Corte esaminer altri tre collaboratori di giustizia: Giovanni Brusca, Leonardo Messina e Antonino Giuffr, in una sede protetta e diversa da Palermo.
g.l.b. e s.r.

No, n credo voglia questo. Quella della Corte unordinanza ineccepibile ed equilibrata. Il presidente non solo pu, ma deve essere sentito come testimone. Il codice di procedura penale d per scontata la testimonianza del Capo dello Stato, che un dovere di ogni cittadino.
Perch ritiene ineccepibile la richiesta della Corte?

In questo processo ha grande rilevanza la posizione di Mancino e le sue telefonate con DAmbrosio. Questi, in un lettera pubblicata dallo stesso Quirinale, dice di essere preoccupato in riferimento ai fatti del 92, tanto da desiderare di tornare sul campo come inquirente e che ci sarebbe stato gi noto al Presidente. Non si vede come la Corte avrebbe potuto escludere tale testimonianza.
Perch allora Cancellieri ha definito la decisione inusuale? Si tratta di captatio benevolentiae o, ancor

peggio, di un modo per ringraziare il Colle dellincarico ministeriale ricevuto. Se lavesse fatto Alfano per Berlusconi, ne avremmo giustamente chiesto le dimissioni. Mi aspetto che Napolitano, in qualit di presidente del Csm, valuti grave linterferenza del ministro della Giustizia che si espressa inusualmente su un procedimento in corso e un atto dovuto.
Perch in molti, da Cancellieri a Violante, si espongono cos tanto per difendere il Colle?

Nel vuoto della politica, Napolitano visto come larchitrave, il protagonista assoluto. Questi politici ne slabbrano la funzione cercando di accaparrarsi la sua benevolenza. Il Colle dovrebbe rifiutare questi appoggi se vero, come disse ai tempi dello scontro con la procura di Palermo, che vuole consegnare integre ai successori prerogative e limiti del ruolo di capo dello Stato.

il Fatto Quotidiano

ROMANZO QUIRINALE
GIANFRANCO CIANI PG DELLA CASSAZIONE Convoca in riunione Grasso il 19 aprile 2012 per discutere del coordinamento delle procure, ipotizzando il ricorso a una avocazione dellinchiesta, cosa che ha sempre smentito.

VENERD 18 OTTOBRE 2013

VITALIANO ESPOSITO EX PG DELLA CASSAZIONE Predecessore di Ciani. Protagonista di una telefonata con Mancino, gli dice: Sono chiaramente a sua disposizione. Lex senatore lo chiama affettuosamente guagli.

PASQUALE CICCOLO AGGIUNTO CASSAZIONE Al telefono con Mancino, DAmbrosio dice di aver parlato con lui e con Ciani, e sulla lettera del Colle del 4 aprile 2012, precisa: Hanno voluto la lettera fatta cos per sentirsi pi forti.

Cosa sapeva DAmbrosio degli indicibili accordi?


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DOVR RISPONDERE SUL RUOLO NEL 1993 DEL SUO CONSIGLIERE, MORTO NEL 2012, NELLA NOMINA DI DI MAGGIO AL DAP
di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza

Palermo

on fu, con tutta probabilit, un semplice testimone. Nel 93, quando lavorava con Liliana Ferraro allUfficio studi degli Affari penali di via Arenula, Loris DAmbrosio potrebbe aver avuto un ruolo, anche se inconsapevole, nelle manovre che portarono alla nomina di Francesco Di Maggio ai vertici del Dap, lufficio chiamato a gestire il 41bis, nellambito del dialogo tra Stato e mafia.

mari dellindagine sulla trattativa, per essere stato linterlocutore privilegiato dellex senatore Nicola Mancino che tra la fine del 2011 e la primavera del 2012 tempesta il Colle di telefonate in cerca di protezione.
IN QUEL periodo, mentre linchiesta entra nel vivo, per due volte, nel giro di 57 giorni, DAmbrosio viene interrogato dai pm di Palermo come persona informata sui fatti: la prima il 20 marzo, a Roma; la seconda il 16 maggio, nel capoluogo siciliano. La prima volta, il consigliere giuridico nega di essere in possesso di informazioni utili agli inquirenti: Non ho alcuna notizia specifica dice sulliter seguito per la nomina di Di Maggio. Ma la seconda volta, il pm Di Matteo gli comunica che la sua voce stata pizzicata in una telefonata con Mancino, intercettata dalla Dia. In quella telefonata, registrata il 25 novembre 2011, lo stesso DAmbrosio a rivelare a Mancino di aver assistito personalmente alla stesura del decreto, scritto nellufficio della

Ferraro, per la nomina di Di Maggio a vice-capo del Dap. Cosa dice il consigliere del Colle al telefono? Qui ammette ormai uno dei punti centrali della vicenda comincia a diventare proprio la nomina di Di Maggio al Dap. E ancora: Io ho assistito personalmente a

santi giorni, perch si sente sotto pressione. Ma il pm Di Matteo gli contesta le contraddizioni tra le dichiarazioni del primo interrogatorio e la conversazione telefonica. E qui DAmbrosio, in palese difficolt, annaspa: Io voglio dire... la mia idea non era il Dpr, era come la base del Dpr, cio non cera il visto, visto, visto, non so se mi sono spiegato. (...) Cio io quello che sostengo che pu anche essere stata una bozza predisposta l (...). Per io il Dpr vero e proprio non lho visto.

QUESTO il significato attri-

Cassazione: 20 anni al capo di Cosa nostra


UNA NUOVA CONDANNA definitiva si aggiunge al cumulo del boss, ancora latitante, Matteo Messina Denaro. La Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dallavvocato dufficio del padrino di Cosa Nostra. La pronuncia della Quinta Sezione penale della Suprema Corte si riferisce a una condanna a 20 anni di carcere (estesi a 30 per effetto della continuazione) per associazione mafiosa emessa dalla Corte dAppello di Palermo il 4 luglio dello scorso anno. La Cassazione ha anche confermato la condanna, emessa nellambito dello stesso procedimento, a 12 anni per Giuseppe Grigoli, ex gestore dei supermercati Despar in Sicilia occidentale, ritenuto prestanome del boss di Castelvetrano. Entrambi erano stati condannati in primo grado dal tribunale di Marsala che aveva disposto la confisca dei beni sequestrati a Grigoli tra il 2007 e il 2008 (dodici societ, 220 fabbricati, 60 ettari di terreno e uno yacht). Beni il cui valore complessivo stato stimato in 700 milioni di euro.

buito dalla Procura di Palermo alla lettera che lo stesso DAmbrosio, divenuto consigliere giuridico del Quirinale, scrive il 18 luglio 2012 al capo dello Stato esternandogli il vivo timore di esser stato considerato un utile scriba e usato come scudo a indicibili accordi, proprio in riferimento al periodo tra l89 e il 93. Ed ecco perch i pm Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia intendono chiedere a Napolitano, da ieri ammesso come testimone del processo di Palermo, se e cosa venne a sapere delle preoccupazioni del suo consigliere giuridico, ma soprattutto di quegli indicibili accordi cui DAmbrosio fa riferimento, nella stagione tra lattentato allAddaura e le stragi. Chi avrebbe usato come scudo DAmbrosio? E perch? Lo spin doctor del Quirinale, scomparso il 26 luglio 2012 per un attacco cardiaco, tra i compri-

fatto a mano

IL PRECEDENTE

Gladio, Casson: Quando Cossiga mi disse di no


di Gianni Barbacetto

IPOTIZZABILE, sostengono adesso i pm della trattativa, che in quellufficio di via Arenula, DAmbrosio avesse collaborato pi attivamente, proprio come UTILE SCRIBA DAmbro- uno scriba, alla stesura di quel decreto che permise a Di Magsio temeva di esser stato usato Ansa gio, che non aveva i titoli, di anquesta vicenda... ricordo chia- dare a dirigere il Dap al fianco ramente il decreto, Dpr, scritto di Adalberto Capriotti. Lo stesnella stanza della Ferraro... il so che il 26 giugno 93, subito Dpr che lo faceva vice-capo del dopo essere stato nominato, inDap. Perch non ne aveva par- vi una nota al ministro della lato prima? DAmbrosio si giu- Giustizia Giovanni Conso, sugstifica scaricando tutto su Man- gerendo di non prorogare i cino: Il senatore telefona tutti i 41bis in scadenza entro la fine dellanno, per lanciare un segnale di distensione. il cuore della trattativa Stato-mafia: un passaggio sul quale, secondo la Procura di Palermo, si allunga lombra del generale del Ros Mario Mori. Nella requisitoria del processo per favoreggiamento alla mafia, che si concluso il 15 luglio scorso con lassoluzione di Mori, il pm Di Matteo ha sostenuto che, nel contesto della trattativa, in quei mesi si muoveva in sinergia una robusta cordata istituzionale: e a tal proposito ha citato proprio le parole di DAmbrosio, al telefono con Mancino: Era un discorso che riguardava nella parte 41bis... alleggerimento 41bis... Mori... Polizia... Parisi... Scalfaro e compagnia. DOPO AVER LAVORATO agli Affari penali, DAmbrosio fu vicecapo di gabinetto dei guardasigilli Conso, Flick e Fassino. Era in via Arenula uando il 23 dicembre 96, sotto il governo Prodi, il Parlamento decise la chiusura delle carceri di Pianosa e dellAsinara, lanciando un altro segnale della distensione bipartisan in tema di mafia. Ma dei suoi dubbi, di quei timori relativi agli indicibili accordi che ora i pm vogliono chiarire direttamente con il capo dello Stato, non si sarebbe saputo nulla se lo stesso inquilino del Colle non avesse rivelato un anno fa lesistenza della lettera del consigliere, indicato come vittima di una campagna mediatica. Quella stessa lettera che adesso lo obbliga a salire sul banco dei testimoni.

n presidente della Repubblica, prima di Napolitano, U fu gi chiamato da un giudice a testimoniare: era Francesco Cossiga, nel 1990 ancora silenziosissimo inquilino del Quirinale. Il magistrato si chiamava Felice Casson, giudice istruttore di Venezia che, indagando su una strage nera, leccidio di Peteano, aveva scoperto le tracce di depositi segreti di armi sparsi per lItalia (i nasco) e una misteriosa pianificazione militare fino ad allora sconosciuta. Dopo aver interrogato il nero che si era autoaccusato dellazione di Peteano, Vincenzo Vinciguerra, e due generali dei servizi segreti, Gian Adelio Maletti (Sid) e Pasquale Notarnicola (Sismi), Casson chiede al presidente del Consiglio Giulio Andreotti di avere accesso agli archivi del Sismi. Andreotti un po tira per le lunghe, poi concede laccesso. E gioved 26 luglio 1990 negli archivi di Forte Boccea il giudice trova i documenti che provano lesistenza della pianificazione Stay Behind, in Italia chiamata Gladio, nata nel 1951 da un accordo tra Cia e Sifar (il servizio segreto militare), tagliando fuori il Parlamento e perfino il

governo italiano. A quel punto Andreotti gioca danticipo e rivela qualcosa (con molte bugie) della struttura segreta. Nei documenti di Gladio, Casson scopre che c un politico italiano che ha avuto un ruolo attivo nella pianificazione, quando negli anni 60 era sottosegretario alla Difesa: un certo Cossiga, nel 1990 capo dello Stato. Codice alla mano, il giudice istruttore chiede la sua disponibilit a rendere deposizioni come testimone. Da quel momento, Cossiga il Silenzioso si trasforma in Cossiga il Picconatore: comincia ad attaccare il giudice (lefebo di Venezia) con violente dichiarazioni ai giornali. Tracimer su ogni argomento e non si fermer pi, fino alle sue dimissioni, nellaprile 1992. Inaccettabile, per Cossiga, sedersi di fronte a un giudice per rispondere su pianificazioni segrete, esplosivi di Stato, depistaggi e stragi. Qualcuno chiede di giocare la carta del conflitto dattribuzione tra poteri dello Stato, ricorrendo alla Corte costituzionale. Ma i codici parlano chiaro: anche il capo dello Stato pu essere sentito come testimone dallautorit giudiziaria, lo dice larticolo 205 del nuovo codice del 1989 (La testimonianza del presidente della Repubblica assunta nella sede in cui egli

esercita la funzione di capo dello Stato), in continuit con larticolo 356 del precedente codice di procedura penale. Il conflitto non viene neppure sollevato e qualche tempo dopo si convince anche Cossiga, tanto che manda due ufficiali da Casson a trattare le condizioni della deposizione. A quel punto per la mia indagine era andata avanti ricorda oggi Casson avevo sentito ministri e generali, politici e capi di Stato maggiore, e non avevo pi bisogno di Cossiga. Era corso al palazzo di giustizia di Venezia anche Amintore Fanfani, che pure non era stato chiamato: Mi ha detto prosegue Casson che riteneva suo dovere venire a dire quanto sapeva, e cio che, bench fosse stato pi volte premier, era stato tenuto alloscuro di Gladio, che era dunque una pianificazione segreta con catene di comando fuori dalla Costituzione: la conoscevano i vertici di Cia e Sifar-Sid-Sismi e solo alcuni politici. Come Cossiga, che alla fine per riconobbe che era legittimo che un giudice chiedesse dinterrogare il capo dello Stato: proprio come oggi ribadisce Casson, diventato parlamentare del Pd pienamente legittimo che la corte dassise di Palermo interroghi il presidente Napolitano.

BASTA ETICHETTE
Non sono solo il nipote di Gianni, il figlio di Margherita, limprenditore di occhiali o il ragazzo leggero che raccontano. Sono molte, moltissime altre cose

Chi
Lapo Elkann nato a New York il 7 ottobre 1977. il secondo figlio di Margherita Agnelli e Alain Elkann, e nipote dellavvocato Gianni Agnelli. Si diploma a Parigi e studia Relazioni internazionali alla European Business School di Londra. Presta servizio mi-

di Beatrice

Borromeo e Malcom Pagani

MILITARE A CUNEO La leva fin in commedia?

Mio nonno voleva che facessi lallievo ufficiale. oi il momento arriva: Per Ma io non ne avevo alcuna intenzione. Grazie a dire la verit, per smetterla Dio ero gi ipertatuato. Mi declassarono. Che di nascondere le cose, per soddisfazione. affrontare quel che mi Perch? successo ed essere onesto, Cos non ero tra i raccomandati. Per i comcon me stesso e gli altri. Da militoni mi vedevano lo stesso come un mar36 anni, con relativa fantasia, Lapo Elkann ziano. Un volontario di carriera mi provocava. declinato sempre con la stessa nota. Alter- Quando mi vedeva lavare i piatti mi prendeva nativamente raccontato come lerede incon- per il culo: Agnellino di merda, pulisci anche cludente, leterna promesquesto. Allora mi sono incazsa, il ragazzo selvaggio perzato. so nellapparenza, lesteta E che successo? annegato negli amori di Sar anche buono e non sono frontiera, negli errori e nei cinico, ma so come difendervizi. Oggi sono schiavo somi. Sono uscito dalla mensa ed lo delle sigarette dice. E finita a botte. Non dico che mentre aggredisce un pacho fatto bene, i pugni non sono chetto di Marlboro, libera i mai una soluzione, ma da quel silenzi rimasti chiusi a chiagiorno mi hanno rispettato IO E IL ve. Li tira fuori senza filtro, tutti. Non ero pi solo il couna boccata dopo laltra, e gnome o la mezza calza senza DOLORE in una nuvola di fumo, vecoraggio, ma Lapo. Il Capitano Puoi essere una stito di velluto arancione, Valle per non era daccordo e scherza: Quando Torino mi diede qualche giorno di capersona solare cos grigia bisogna fregarla mera di consegna. Ho avuto con il colore. sfiga, tifava per il Toro. e positiva, ma certe Lapo affronta le curve della Che disse? cose, quelle cose, memoria senza freni. Va veElkann, dove credi di esseloce. Si schianta spesso. Rire?. Gli spiegai che poteva puti conficcano il male parte sempre. Guarda nello nirmi. Ma se provocato ancospecchietto retrovisore del ra, pur essendo un non viodentro. Ma io non passato e vede linfanzia, la lento, lavrei rifatto. Accetto dislessia, i traumi mai svelati tutto, non gli insulti alla mia sono una vittima prima, le incomprensioni e i famiglia. sensi di colpa. Li osserva con la malinconica consapevoLA FAMIGLIA lezza del sopravvissuto. SotEredit pesante sin da bambito le luci del neon, parla per no? LA quattro ore. Soffre, ride, si Da piccolo non capivo che cocerca dentro. DIPENDENZA sa avevamo di cos speciale. Tortura il volto tra le mani e Anche perch io volevo fare il Io ho una natura non smette di rievocare negoziante. Vedevo i miei neanche quando in una vaamici francesi, ebrei sefarditi, additiva, sono schetta di alluminio, arriva con le loro botteghe, sempre una milanese da divorare al pieni di contanti. Si potevano eccessivo in tutto ritmo di unintensa seduta di comprare i vestiti e mille altre Riemergere un autoanalisi. Sullepopea mecose. Io mi vendevo gli stivali diatica che ne segue ogni da cow boy in lucertola e il processo lento, che fa giubbotto dellAvirex per passo riverberandone unimmagine alterata, ha le idee comprarmi il motorino. Volesoffrire. Io sono chiare: In Italia leccentricit vo essere come loro, che invece a met strada non ben accetta perch non mi guardavano stupiti e mi disei incasellabile in una scacevano: Ma che vuoi? Tu hai tola. E io di essere messo in le fabbriche. una scatola non ho voglia. Non doveva essere male creCredo di averne il diritto. Io scere tra cavallini rampanti e non sono solo una persona autografi di Platini. LA VITA leggera, un imprenditore, il Il mio film preferito era Big. nipote di Gianni Agnelli o il Vedi Tom Hanks da bambino CHE AVR figlio di Margherita. Sono circondato da macchinine. Io Voglio solo essere tantissime altre cose. Ho le avevo proprio la fissa. Andavo mie sfaccettature e i miei dida mio nonno e gli chiedevo: normale. La vera fetti, ma forse la mia fortuScusa, se tu fai le macchine na che i miei difetti sono ricchezza per me sar perch non posso avere le mistati resi pubblici costrinni-macchine anchio?. Quanavere lequilibrio per gendomi ad affrontarli. do ci hanno regalato il go kart, Uno sforzo che mi ha reso a Villar Perosa, stato un socrearmi una famiglia pi umano. Pi libero. Sono gno. Giravamo da mattina a a un punto della mia vita in Ho 36 anni, entro i 40 sera. Le estati pi belle, disincui ho deciso di essere coevolte e libere della mia vita. ce la faccio rente al cento per cento. Cerano mio fratello e i cugini Nellufficio torinese, cira cui di notte mettevo il dencondato dai coetanei che latifricio nelle orecchie. Invece vorano alla creazione dei mia sorella Ginevra era diversuoi occhiali dal nome sciosissima: lei bruna, io biondo. vinista: Italia indepenCi scambiavano per fidanzati. dent, diffusione planetaria Ce la ridevamo. e quotazione borsistica da decine di milioni di euro, LE FERITE brillano lenti di tutti i tipi. Occhiali che gal- Eravate tutti a scuola insieme? leggiano. Occhiali che puoi torcere. Occhiali No, perch in classe avevo grandi difficolt. Ero di legno, di velluto. Leggeri, pesanti, per la dislessico, amavo solo le lingue e la storia. Ero fauna e lamazzonia, a tinte arcobaleno per il molto pi bravo a parlare che a scrivere. DunGay Pride e neri in stile Batman per il volto que i miei fratelli sono rimasti al liceo pubblico, di Lady Gaga: Provateli, sono in Carbonio. e io, che ero il secondo di otto, sono stato speLapo si muove tra le stanze e ci vede be- dito in collegio, dai gesuiti. Lho vissuta come nissimo. In fondo ai ricordi c una camerata una vera e propria punizione. e una divisa verde. Come mai? Brigata Taurinense, fine anni Novanta. Sol- Da quando ho compiuto 13 anni ho vissuto dato semplice Lapo Elkann: Non sono mai cose dolorose che poi mi hanno creato grosse stato un chierichetto e qualche cazzata, anzi difficolt nella vita. Cose capitate a me e ad altri pi di qualche cazzata, lho fatta anchio. Non ragazzi. Parlo di abusi fisici. Sessuali. Mi acsono stato perfetto neanche durante la leva. caduto, li ho subiti. Altre persone che hanno Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a vissuto cose simili non sono riuscite ad affronCuneo, come diceva Tot. tarle. Il mio migliore amico, che era in collegio

con me per quasi 10 anni e ha vissuto quello che ho vissuto io, si ammazzato un anno e mezzo fa. Non ne ho mai parlato prima anche perch voglio che questa storia serva a qualcuno. Sto pensando a una fondazione. Voglio aiutare chi ha passato quello che ho passato io. Parlare giusto, ma facendo qualcosa di utile, di positivo.
Che impatto hanno avuto queste esperienze nella tua vita?

avremmo dovuto fare tutti di pi.


LAVVOCATO Hai detto che essere nipote dellAvvocato stato pi facile che esserne il figlio.

Tu puoi essere una persona solare e positiva, ma certe cose, quelle cose, riescono a confic-

Molto pi facile. Essere figlio di Gianni Agnelli non poteva essere una passeggiata di salute. Sono sicuro che non sia stato semplice averlo come padre. Perch il nonno te lo puoi godere, ma un genitore ti deve educare. Da giovane volevo somigliare a mio nonno. Era il mio esempio, il mio modello. Pensavo esistesse solo

Lapo Elkann: La mia vita con il male


il momento di dire la verit: dai 13 anni, in collegio, ho vissuto cose brutte. Parlo di abusi fisici. Sessuali. Non ne ho mai parlato perch voglio che questa storia serva a qualcuno. Sto pensando a una fondazione

carti il male dentro. Per io non mi considero una vittima, le vittime sono altre.
Come si affronta un trauma simile?

Ho dovuto fare un enorme lavoro su me stesso, anche vedere cose che non avevo voglia di vedere. Non nasconderle pi. Non nascondermi. Ho dovuto essere sincero con me stesso e con gli altri. Anche perch quando si ammazza il tuo migliore amico ti metti in discussione. Ti fai delle domande. Avrei potuto fare qualcosa? Stargli pi vicino? Me lo sono chiesto anche quando morto mio zio Edoardo.
Il figlio di Gianni Agnelli scomparso nel 2000.

lui. Poi ho capito che il nonno era il nonno e io sono solo io. giusto cos. Oggi non ho pi nessuna voglia di essere come lui, il che non vuol dire che non lo rispetti. Per io sono diverso.
Pensi di avere pi cose in comune con tua nonna, donna Marella?

A mio zio penso molto spesso. Mi manca. Mi mancano anche tutti gli altri: mio nonno, Giovannino, Umberto, mio cugino Filippo, che se ne appena andato. Tutti. Per Edoardo era una persona speciale. Atipica. Che ha vissuto una vita estremamente travagliata. Certe cose dure che ha vissuto, oggi le capisco ancora meglio di ieri. E ho sempre un grande dolore nel pensare che si sarebbe potuto fare di pi. Che

Non faccio mai confronti. I paragoni sono pericolosi. Presuntuosi. Sarebbe facile sostenere che mia nonna bella ed elegante, ma preferisco dire che una donna forte e veramente buona. Una persona che mi stata vicina nei momenti pi bui. Quando ho sofferto di pi, lei cera. Con grande generosit. Buona comera anche la madre di mio padre, nonna Carla che hanno rapito nel 1977 eppure non ha mai perso la gioia di vivere.
Si parla da anni della rottura con Margherita Agnelli.

Non vero che non parlo con mia madre. Nei rapporti umani ci sono delle fasi. Succede con fratelli, amici, cugini e anche con i genitori.

il Fatto Quotidiano

VENERD 18 OTTOBRE 2013

litare nel corpo degli Alpini. presidente e fondatore di LA Holding, LA s.r.l., Italia Independent e Independent Ideas. consulente di Ferrari. stato responsabile Brand promotion Fiat Group per cui ha ideato alcune felici campagne pubblicitarie, rilanciando

l'immagine del gruppo e fornendo tra l'altro il suo apporto al lancio di gadget di diversa natura, primi fra tutti, le felpe con il marchio vintage della casa automobilistica torinese e il lancio della Fiat Grande Punto

I PROTAGONISTI

Non sono fiero di certe cose che ho detto su di lei e del modo in cui le ho dette, ma ho i miei limiti, non ho mai preteso di essere perfetto. Ho avuto momenti di grande insicurezza e sofferenza personale e professionale che mi hanno portato a essere duro, freddo e, a volte, verbalmente violento. Poi io e mia madre ci siamo confrontati. Ma quello che ci siamo detti riguarda solo noi, non lo condivido con i giornali. E anche se oggi con lei ho un dialogo nel quale di certe cose non si parla e non si discute, il rapporto costruttivo. E auspico che con il

dei bambini. Non vedo la mia vita senza moglie e figli. Ho 36 anni, entro i 40 ci arrivo.
vero che vuoi chiamare tua figlia Italia?

Certo che vero. Sempre che la moglie sia daccordo. Come esistono Asia e India, perch Italia non va bene?
LITALIA Sei innamorato di un Paese che va sempre peggio.

replicare lo stesso schema in politica. Poi molto di quel che era stato promesso non stato fatto e io non lho votato pi. Come imprenditore e italiano il mio scopo non dimenticarmi delle tasse. Guadagno e sono contento di pagarle. Poi Berlusconi che pure non un mio amico, non mi sta affatto sulle palle. Non partecipo al tiro al bersaglio. Qui da sempre prima si fa un applauso, poi si prepara il plotone di esecuzione. Troppo comodo.
La sua epoca davvero finita?

Non sono daccordo. I problemi ci sono, ma anche i segnali positivi. Guardate questo Papa,
Elkann sulla Bugatti del nonno

una domanda complessa. Berlusconi non solo un individuo. un sistema: un modo di pensare, comportarsi, comunicare. Ha compiuto errori, come tanti altri, ma sarei stato felice se avesse fatto di pi. Per me non mai stata questione di destra o di sinistra. Non faccio il radical chic, n fingo di essere comunista o di sinistra. Di principe rosso ce nera uno e si chiamava Carlo Caracciolo. Fantastico e inimitabile, ma io sono diverso.
Oggi governano Letta e Alfano, il parricida.

LaPresse

Possono fare un buon lavoro e anagraficamente, il tempo dalla loro parte. Quando c stato lo show down nel Pdl, ho cercato il numero di Alfano che incontro spesso in treno e poi lho chiamato: Lei ha dato prova di avere grandi coglioni, gli ho detto.
LHuffington Post Italia in primavera titolava Elkann vota Grillo.

GIANNI AGNELLI Da giovane, mio nonno era il mio esempio, il mio modello. Pensavo esistesse solo lui. Oggi non ho pi nessuna voglia di somigliargli. Lui era lui e io sono io. Lo rispetto ma sono diverso

Impossibile, ero in America, non avrei potuto neanche volendo. Ma non lavrei votato comunque.
Nella stessa intervista si riferisce di un tuo duro giudizio su Renzi: Si venduto a Bersani per un piatto di lenticchie.

Impossibile anche questo. Non ho mai parlato male di Renzi. Mi pare uno che si comporta nello stesso modo che abbia davanti un cameriere o il presidente della Repubblica. Un atteggiamento che mi piace. Troppo facile giocare a fare il duro con chi lavora per te, meno semplice farlo con chi ha pi capacit, intelligenza o palle di te.
Guarda che ti invita a pranzo.

LaPresse

Allepoca del mio incidente di percorso Renzi mi scrisse una lettera estremamente gentile e umana. Altri dissero cose pi sgradevoli. Fini dichiar che mi dovevo vergognare. Quando penso ai politici separati dalla realt, appartati in comode salette e circondati da guardie del corpo, penso a gente come lui.
ZITTI E MUTI Un altro uomo di potere che critica spesso gli Agnelli Diego della Valle.

MARGHERITA AGNELLI Non vero che non parlo con mia madre. Non sono fiero di certe cose, a volte violente, che ho detto su di lei. Ma ci siamo confrontati. Di certi argomenti oggi non parliamo, ma il rapporto c

Sono amico di suo figlio, ma a Diego Della Valle che ho incrociato spesso, non ho mai risposto nel merito. Un po perch credo che quando dice: Parlano i risultati abbia ragione mio fratello. Un po perch non sono un tuttologo e su certi temi, mi astengo. Come imprenditore Della Valle ha fatto un gran cammino, ma non basta trasformare unaziendina in unaziendona per far di te uno che pu parlar di tutto e di tutti. Della Valle non se l presa soltanto con la mia famiglia, ma anche e in maniera poco graziosa, con Giorgio Armani. Ha detto che avrebbe dovuto restaurare il Castello Sforzesco come lui aveva fatto con il Colosseo.
Armani cosa ha risposto?

Dlm

tempo migliori. Parto sempre dal presupposto che se c buona volont da entrambe le parti, le cose possano prendere una buona piega. Anche perch so che per me basilare.
LE DONNE Per arrivare a cosa?

fantastico, umano, moderno. E anche se il Vaticano non in Italia, la sua influenza si sente parecchio. LItalia soffre, ma non sconfitta. Solo che dovremmo evitare di prenderci a schiaffi da soli. C un enorme potenziale non espresso.
Per esempio?

Io nasco da lei. Non da unaltra donna. E se un domani voglio costruire una famiglia tutta mia so che il rapporto con mia madre fondamentale per avere una relazione sana con le donne, per non nutrire uno spirito vendicativo, o cattivo nei confronti delle donne in generale.
Ci pensi davvero, a mettere la testa a posto?

Una volta pensavo che sarei stato ricco solo dopo aver guadagnato da solo i miei soldi. Oggi credo che la vera ricchezza non dipenda da quanti zeri hai sul conto in banca. Ma da come stai interiormente. E io ho ancora tanta strada davanti. Per me farcela significa conquistare una vita normale e creare la mia famiglia, avere

Si parla tanto di Alitalia, ma ancora prima bisogna guardare ai problemi strutturali. Abbiamo infrastrutture inadeguate. Gli aeroporti, per dire, vengono gestiti molto male. Se atterri a Madrid o a Barcellona e cito la Spagna perch sta peggio di noi puoi passare la giornata a girare i duty free senza annoiarti. A Fiumicino unesperienza come quella raccontata nel film The Terminal me la risparmio volentieri.
E del declino di Berlusconi cosa pensi?

Non sono paraculo n finto, e a differenza di molti altri dir le cose come stanno. Ammetto che io Berlusconi, nel 94, lho votato. Nel suo lavoro aveva creato slancio e pensavo potesse

Gli ha fatto sapere che se deve far beneficenza lo fa con i suoi soldi e non con quelli degli azionisti e che in ogni caso, non ha bisogno di sbandierarlo. Nella storia italiana esistono due GA. Uno era Gianni Agnelli, laltro Giorgio Armani e allora zitti e muti perch Armani uno che si fatto da solo, un esempio di distinzione, garbo ed eleganza, in ufficio alle 7 e 30 del mattino e rappresenta lItalia in giro per il mondo al massimo livello. Detto questo, non ho nessuna animosit n nessuna polemica da rialimentare con Della Valle. Spero capisca che inutile perder tempo e che oggi il Paese non ha bisogno di conflitti interni n di piccoli giochi di potere. Ci sono imprenditori interessati ai Cda delle banche e dei giornali, ma c anche chi, di quel sistema, non ha voglia di far parte n oggi n domani. In generale, se devo confrontarmi con gente con cui non vado daccordo, la chiamo direttamente. Non ho bisogno di pubblicit e se posso averne meno, sono anzi pi sereno. Provoca dicendo che la mia famiglia ama andare in barca a vela. vero, ma gli ricordo che io la barca laffitto, lui ce lha di propriet.
segue a pagina 6

DIEGO DELLA V ALLE Fa beneficenza con i soldi degli azionisti e ama sbandierarlo. Gli attacchi alla mia famiglia e a Giorgio Armani? Non basta far bene limprenditore per atteggiarsi a tuttologo. E il Paese non ha bisogno di piccoli giochi di potere

Dlm

SILVIO BERLUSCONI Nel 94 lho votato. Per a me non piace chi invita a non pagare le tasse. Se finito? Il Cavaliere non solo un individuo, un sistema. un modo di pensare. Di comportarsi. Di vivere

LUOMO CHE SAR


Voglio diventare una persona che riesce a raggiungere i suoi obiettivi con etica, correttezza e umanit. Ho lillusione che si possa emergere con la bont, senza furbizia

I PROTAGONISTI

di Beatrice Borromeo e Malcom Pagani

segue da pagina 5

LA FIAT Della Valle se la prende con la Fiat che delocalizza. Come giudichi le scelte di Marchionne?

empatia attorno a un marchio che vende auto ma paradossalmente, non ha auto. Riaccendere lorgoglio, anche internamente. Per prima cosa inaugurammo lOpen Space. Una questione di trasparenza, non si doveva nascondere nulla ai lavoratori.
LA DIPENDENZA Poi arrivato il 2005, lo spartiacque della tua vita. Sei finito in rianimazione e sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Come stato risalire dallo sprofondo?

arrivati in Europa, America, Giappone ed Emirati Arabi. Vogliamo diventare quello che era la Swatch negli anni Ottanta.
LA RISALITA Si dice che il primo a convincerti a uscire di casa, dopo lo scandalo, fu lex segretario di Stato americano Henry Kissinger.

Prima di lui la Fiat era unazienda europea, oggi mondiale. Marchionne non aveva molte opzioni. Lalternativa era tra vivere e morire. Penso abbia scelto bene. E vedo la delocalizzazione come una forma di internazionalizzazione. Ma parlo da azionista, in Fiat non lavoro pi dal 2005, quando mi dimisi.
Prima di quello scandalo legato alle tue dipendenze si parlava di te come futuro presidente della Ferrari. un sogno che coltivi ancora?

Lento, sofferto, complesso. Difficilissimo come tutte le scalate per raggiungere il bello. Sono servite fatica e sofferenza.
E adesso ti senti in salvo?

So cosa dicono di lui. Che una persona senza etica, un figlio di puttana per quello che fece in Vietnam e in Sudamerica negli anni 70. Ma con me stato leale e paterno. Mi ha aiutato moltissimo, stato tra i primi a tendermi la mano.
Coshai imparato da lui?

Mi ha fatto capire che qualsiasi cosa facessi non era mai abbastanza. E che la fame la si coltiva, da ricchi e da poveri. Per migliorare non ci sono scorciatoie, devi combattere e lottare. Se mi chie-

Ansa

A Maranello vado circa cinque giorni al mese, ho un contratto di consulenza. Le macchine sono il mio primo amore, una vera passione. Ma il lavoro che faccio ora con Italia Independent non un gioco. Ci sono famiglie che dipendono da me, prospettive, orizzonti che, al momento, nel mondo dellauto non ci sono.
La prima esperienza nelle aziende di famiglia stata per alla Piaggio di Pontedera, sotto falso nome.

LA BELLA OPERAIA Quando lavoravo in incognito alla Piaggio ho perso la testa per una bellissima operaia Poi mi sono detto: Non ti permettere, da stronzo

EDOARDO AGNELLI Mi mancano tutti: mio nonno, Umberto, Giovannino. Ma a mio zio penso molto spesso. Era speciale. Certe cose che ha vissuto, oggi le capisco ancora meglio di ieri

Io ero il terzo in linea di montaggio, linea 2 amortizzatore-cavalletto in un contesto molto comunista e iper incazzoso. Cera un operaio che si vestiva come mio nonno. Si metteva lorologio sulla camicia. Era il figo della linea di montaggio, io non volevo farmi scoprire, ero discreto e mi vestivo con le canotte da Renegade, quelle con laquila. Questo mi prendeva da parte e diceva ad alta voce: Oh, sei vestito come uno sfigato! Un po di stile. Stetti due mesi, dormivo in una pensioncina al centro di Pontedera, ma non ci prendiamo per il culo. La gavetta unaltra cosa e due mesi non sono niente. Quello in fabbrica un lavoro durissimo, dalla monotonia straziante, per cui provo profondo rispetto.
Ti hanno scoperto?

LEVA E DOLORI Non sono un chierichetto, ho fatto pi di qualche cazzata. Persino durante il servizio militare. Ho fatto anche a botte

LaPresse

HENRY KISSINGER Dicono di lui che non ha etica, che un figlio di puttana per quello che ha fatto in Vietnam. Ma stato tra i primi a tendermi la mano. Mi ha insegnato che qualsiasi cosa fai non mai abbastanza

Ebbi un gran culo. Il giorno in cui ho smesso alla Piaggio sono andato a vedere la Juve allo stadio. Mi videro in tv, ma lo stage era gi finito. Peccato, perch a Pontedera ero pazzo di unoperaia, che era veramente bella. Ma mi frenai e mi dissi: Non ti permettere neanche di pensarlo, sarebbe una cosa da stronzo.
vero che, a Capri, rubasti un Taxi al grido di la Fiat mia?

VOLEVO IL CASH Vedevo i miei amici ebrei sefarditi che erano pieni di contanti Volevo fare anche io il negoziante. Mi dicevano: Che vuoi? Tu hai le fabbriche

Dlm

SERGIO MARCHIONNE Prima di lui la Fiat era unazienda europea, oggi mondiale. Marchionne non aveva molte opzioni. Lalternativa era tra vivere e morire. Penso abbia scelto bene

Lapo Elkann

Ma vi pare che avrei mai detto La Fiat mia? Il Lei non sa chi sono io non mi appartiene a iniziare dal lei. Io do del tu a tutti. A Capri non andata cos. Ho tanti difetti, ma non sono arrogante. Eravamo un po brilli, cera stato il compleanno di un amico. Scherzai con un tassista e guidai lauto per 10 metri. La mia fidanzata di allora mi disse di smetterla e fin l. Qualcuno pens poi di sfruttare la storia per fare pubblicit allisola, ma non successe niente. Veramente niente.
Per in Fiat hai lavorato: alcune idee, come le felpe col logo dellazienda, furono efficaci.

Arrivai in Fiat in un momento drammatico. Lazienda aveva perso il proprio padre e inventare comunicazione senza soldi e ringiovanire un marchio senza prodotto partendo dalla Stilo non fu facile. Bisognava ricreare

Ora sono a met strada. Adesso ho una certa pace interiore perch a quella definitiva e chi lo nega mente non arrivi mai. Ho pianto il mio miglior amico, ho visto gente morire, ho perso una donna che amavo molto e un lavoro che adoravo. Mi sono salvato per un soffio dopo aver visto la morte in faccia, ho avuto limmensa fortuna di potermi giocare una seconda occasione. Ma il mio passato alla fine stato un enorme aiuto. Anche con Italia Indipendent non stato tutto rose e fiori. Momenti durissimi. Ma quando hai vissuto quello che ho vissuto io certo non ti fai scoraggiare. E oggi, senza presunzione, se penso alla competizione, penso a Ray-Ban. Con i nostri occhiali arriveremo o siamo gi

di di dare il 100 per cento nel lavoro, io non ci riesco. Do sempre il 400 per cento. E sapete perch? Perch i miei eccessi e la mia natura additiva non remano solo contro di me. Per la passione che ci metto sono lo stereotipo di un italiano.
Che uomo vuole diventare Lapo Elkann?

Uno che riesce a raggiungere i suoi obiettivi con etica, correttezza e umanit. Ho lillusione che si possa emergere senza sotterfugi. Con la bont: essere buoni non qualit n un difetto. Se la classe imprenditoriale ha fatto credere che essere furbi fosse un valore, io rivendico il valore della bont. Ci sono quelli che mi criticheranno sempre e quelli a cui non piacer mai. Io vado per la mia strada. Senza arroganza, magari sbagliando, ma a modo mio.

Dlm

ANGELINO ALFANO Quando c stato lo show down nel Pdl, il giorno della fiducia, ho chiamato Alfano, che incontro spesso in treno, e gli ho detto: Lei ha dato prova di avere due palle cos

il Fatto Quotidiano

SOLDI NOSTRI
MATTEO RENZI? solo un visitor. Massimo D'Alema definisce cos il candidato alle prossime primarie del Pd. Non credo che avr la maggioranza assoluta tra gli iscritti, continua, e se ha intenzione di fare anche il sindaco di Firenze e di venire a Roma due giorni alla settimana stiamo freschi. I problemi che ha il nostro partito sono complessi". La speranza di DAlema che Renzi e

VENERD 18 OTTOBRE 2013

Cuperlo trova

lo slogan: Bello e democratico

il suo avversario Gianni Cuperlo possano trovare un accordo dopo il congresso. Sarebbe un bene per il partito e non per me che ormai sono un simpatizzante e non un dirigente del Pd. Loro hanno caratteristiche complementari. Intanto, la sfida entra nel vivo. Cuperlo ha scelto per la sua corsa alla segreteria del Pd lo slogan: Bello e democratico.

LA SEGRETARIA ZOIA TELEFONA LA CAMERA SALDA IL CONTO


LA COLLABORATRICE DI BERSANI AVEVA A DISPOSIZIONE UN CELLULARE DI MONTECITORIO. GLIELO AVEVA FORNITO IL QUESTORE PD ALBONETTI
Pier Luigi Bersani, ex segretario Pd Ansa
di Marco Lillo

ltre al conto cointestato con Bersani c anche un telefonino della Camera assegnato, non si capisce a quale titolo, a Zoia Veronesi. Al telefonino affidato a questa dipendente molto particolare della Regione Emilia Romagna dallallora questore della Camera, Gabriele Albonetti, luomo dei conti per il Pd a Montecitorio, ora si sta interessando la Procura di Roma. La prossima settimana Albonetti sar sentito come persona informata dei fatti nellambito dellindagine sul conto corrente intestato al duo Bersani-Veronesi.

presenza del difensore, Paolo Trombetti, nel novembre del 2012, la segretaria di Bersani ha sostenuto che il conto risaliva al 2000 e vi confluivano anche i contributi dei privati regolarmente registrati dal deputato. Mentre riguardo al telefonino, Veronesi ha spiegato di averlo avuto dal Questore Albonetti anche se non lavorava per la Camera in virt del suo ruolo di raccordo con la Regione. La scelta dei pm bolognesi di non trasmettere subito il fascicolo a Roma e di

non svolgere attivit esterna di verifica ha una sua logica. Lintento legittimo di tutelare il segreto sul filone bolognese ha certamente avuto degli effetti politici, indiretti e non voluti.
DOPO LA SCOPERTA del conto, Bersani stato candidato prima alle primarie contro Renzi e poi alle elezioni nazionali contro Grillo e Berlusconi. Indubbiamente non avrebbe giovato alla sua immagine luscita sui giornali della notizia di un conto cointestato

con la segretaria indagata per truffa sul quale confluivano i contributi elettorali, compresi i famigerati 98 mila euro della famiglia Riva nel 2006. Un eventuale ingresso dei finanzieri alla Camera per chiedere lestratto conto e le carte sul telefonino della sua segretaria non sarebbe stato un bello spot. Il deputato Elio Massimo Palmizio (Pdl) nei giorni scorsi ha annunciato uninterrogazione al ministro Cancellieri per chiedere perch i magistrati, nel momento in cui hanno appreso dellesistenza

del conto intestato a Zoia Veronesi, indagata per truffa, hanno deciso di secretare gli atti, inviandoli per competenza alla procura di Roma solo tre settimane fa, a distanza di 12 mesi dalla presunta notizia di reato. In Procura, a Bologna, fanno notare che linformativa finale del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna pi recente. Anche se il conto sarebbe stato individuato e segnalato dalla Guardia di Finanza non uno ma ben due anni fa. I ritardi non giovano a nessuno. Anche Bersani ha

fatto capire al Fatto di non aver gradito i ritardi negli accertamenti perch non ha nulla da temere: Su quel conto sono confluiti solo contributi regolarmente registrati alla Camera. I soldi sono stati spesi per attivit politica, di partito o di associazioni, nel corso degli anni. Al 31 dicembre 2012 erano rimasti sul conto circa 20 mila euro. Ora non c quasi nulla. Sono una persona trasparente e ho rispetto della magistratura. E sono pronto a fornire tutti gli elementi a chi di dovere. Non a un giornalista.

Gabriele Albonetti

La difesa

IL PROCURATORE capo Giuseppe Pignatone ha affidato il fascicolo (svelato dal Fatto Quotidiano il 4 ottobre) al procuratore aggiunto Francesco Caporale e al sostituto Corrado Fasanelli. I magistrati, dopo avere studiato le carte trasmesse da Bologna, hanno incaricato il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza guidato dal colonnello Cosimo Di Ges di effettuare gli accertamenti sul conto cointestato al leader del Pd. Il rapporto bancario era emerso durante linchiesta della Procura di Bologna che vede indagata Zoia Veronesi per truffa aggravata ai danni della Regione Emilia-Romagna. Nei primi giorni di settembre stato notificato lavviso di chiusura indagini, che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, da parte dei pm bolognesi Valter Giovannini e Giuseppe Di Giorgio. Secondo laccusa, la Veronesi stata pagata dallente pubblico Regione dal primo giugno 2008 al 28 marzo 2010 quando in realt svolgeva un lavoro privato di segreteria per il leader del Pd Bersani. La Procura di Bologna contesta alla Veronesi e allex capo di gabinetto del presidente della Regione, Bruno Solaroli, la spesa dei 140 mila euro lordi pi rimborsi pagati dalla Regione. QUANDO lo scandalo esplode, le carte tornano a posto: Zoia Veronesi, a marzo del 2010, nello stesso mese in cui lex deputato del Pdl Enzo Raisi presenta lesposto in Procura, si dimette dalla Regione e trova lavoro al Pd. Al termine dellindagine a settembre 2013, la Procura bolognese trasmette a Roma le carte sul conto corrente e il telefonino. Il fascicolo un mero modello 45 senza indagati e ipotesi di reato nel quale sono confluiti linformativa e le dichiarazioni inizialmente segretate della Veronesi, relative anche alle due questioni (conto e telefonino) contestate durante linterrogatorio. Alla

S, la Sim glielho data io Lavorava anche per me


Gabriele Albonetti, 62 anni di Faenza, Pd, stato questore alla Camera dal 2008 al 2013. Ci spiega perch ha assegnato alla segretaria di Bersani - nonostante non fosse dipendente della Camera - una Sim del telefonino di Montecitorio?

Noi avevamo un rapporto di tipo istituzionale. Io poi facevo il questore e avevo un ruolo ancora pi istituzionale degli altri.
Avete dato telefonini a tutte le regioni?

Non lo so, deve chiedere ad altri.


Veronesi era dirigente retribuita dalla Regione. Bersani dice che lavorava gratis per lui nel tempo libero. Ora si scopre anche la collaborazione con il Questore del Pd. Altro che truffatrice. A sentire voi una stacanovista del volontariato politico.

Zoia Veronesi ha avuto il telefonino perch era anche una mia collaboratrice a titolo gratuito. Non necessario essere dipendenti.
C una delibera dell'ufficio dei questori?

No. Le avevo solo chiesto di tenermi i rapporti con la regione per le questioni che interessavano noi parlamentari emiliani.
Voi chi? I deputati del Pd?

B, una donna che ha sempre lavorato molto.


Non pensa che i contribuenti potrebbero sentirsi presi in giro da lei. Non sar che ha usato il suo potere di questore per assegnare un telefonino alla segretaria del leader del suo partito?

Non solo. Di tutti i partiti.

DIPENDENTE
La segretaria di Pier Luigi Bersani, Zoia Veronesi, aveva a disposizione una Sim della Camera, pur non lavorandoci Ansa

E gli altri deputati emiliani sapevano del ruolo della Veronesi?

Penso proprio di s, avevamo fatto alcune riunioni sotto legge finanziaria.


Anche Enzo Raisi, lex deputato Fli che ha denunciato la segretaria di Bersani, sapeva del ruolo di Zoia Veronesi?

No. Io non lho assegnato alla segretaria di Bersani, ma a una dipendente della Regione che lo usava per aiutarci a svolgere meglio il nostro lavoro. Nulla di nascosto. Ho fatto una domanda ufficiale per Zoia Veronesi, collaboratrice del questore.

Zuffa allAntimafia, niente presidente


I DEMOCRATICI E IL PDL SONO SPACCATI SULLA NOMINA DEL PRESIDENTE E TUTTO VIENE RINVIATO AL 22 OTTOBRE
aggioranza divisa, commissione antimafia a pezzi. E senza presiM dente. La giornata inizia con riunioni ristrette tra Pdl e Pd. Il partito di Epifani vuole affidare la presidenza a Rosy Bindi, parlamentare eletta in Calabria ma senza alcuna competenza in materia di boss e dintorni. Il Pdl non la vuole, perch ha promesso la poltrona di Palazzo San Macuto a Donato Bruno, pugliese e avvocato, nemico giurato del 41 bis, il carcere duro per i mafiosi. Ma il suo un peccato veniale in una Commissione delicatissima che ha al suo interno deputati e senatori dal curriculum giudiziario non proprio limpido. In tarda mattinata lintesa sembra raggiunta, il Pdl scontenta Bruno accantonando la proposta del suo nome, e punta ad una candidatura di mediazione, quella dellesponente di Scelta civica Lorenzo Dellai. Soluzione che non piace al 22 ottobre, se i partiti di maggioranza troveranno laccordo su un nome condiviso. Intanto fioccano le polemiche. Il Pd inaffidabile, il suo atteggiamento irresponsabile, dice Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera. Renato Schifani va oltre: Il governo a rischio. Governare col Pd sempre pi difficile. Lantimafia che fu di Rognoni e Pio La Torre, la Commissione che al suo interno vide uomini come Cesare Terranova, FINE DELLE TRASMISSIONI. Perch nel finisce nel tritacarne della lotta tra Pd e pomeriggio, quando la Commissione Pdl. Volano stracci. Con Pier Ferdinanriunita a Palazzo San Macuto, il Pd fa do Casini che difende la scelta di Dellai mancare il numero legale. Il Presidente giudicando l'attacco del suo collega di non si elegge, se ne riparler il prossimo partito Vecchio volgare, perch Dellai una delle persone pi serie del Parlamento, e i grillini che attaccano. IN CORSA Infami, twitta la deputata Grillo. Pi artiRosy Bindi, eletta in Calabria, vorrebbe colato Morra che usa la guida della Commissione bicamerale, Facebook. La maggioma anche tra i suoi non c accordo ranza non ha assicurato Pd perch la Bindi si intestardita e non vuole mollare la presa, ma neppure al partito di Mario Monti. Formazione in dissoluzione. Interviene Andrea Vecchio, deputato e imprenditore siciliano sotto scorta e noto per le sue battaglie contro la mafia. Si indigna, protesta e sussurra parole nette ai giornalisti: Dellai di Trento, la mafia lha vista al cinema. il numero legale, non avendo trovato al suo interno laccordo sui nomi. Le mafie intanto, accordandosi molto facilmente fra di loro, festeggiano e occupano territorio. In imbarazzo deputati e senatori del Pd. Parla Laura Garavini, che nella scorsa legislatura fu capogruppo del partito in Commissione antimafia. Siamo impegnati proprio per contrastare limpasse che si creato e a proseguire il confronto per giungere a indicare un presidente autorevole e garante di un lavoro incisivo. Davide Faraone (Pd), su Twitter, vede fosco: Con logica bilancino ci incartiamo e finisce come con Presidente Repubblica. La deputata del Pd Luisa Bossa si indigna: Questo stallo arriva in un momento in cui la crisi economica stritola le imprese e aiuta le mafie; la criminalit guadagna sempre maggiore controllo del territorio, inquina la vita economica, sociale e politica ben oltre le frontiere del Sud.
e.f.

VENERD 18 OTTOBRE 2013

CENTRIFUGA
OGGI IN EDICOLA i lettori de lUnit troveranno lultimo editoriale di Claudio Sardo. Finisce qui il suo incarico di direttore del quotidiano fondato da Antonio Gramsci. Da settimane si rincorrevano le voci su una sua sostituzione: Sardo, gi in forze al Messaggero, era arrivato al vertice del giornale in piena era bersaniana. Ma a essere cambiata non solo la guida del Pd. Anche Renato Soru, principale azionista della Nuova Iniziativa Editoriale (la societ che edita il quotidiano) si tirato indietro, mentre Matteo Fago - imprenditore del web e del turismo, suo il sito di viaggi Venere.com - salito al 47 per cento del pacchetto azionario della Nie. Prima si pensato in grande, provando a convincere Walter Veltroni a tornare alla direzione del giornale. Fallita la trattativa, hanno nominato Luca Land, gi vicedirettore de lUnit e direttore di www.unita.it. Sardo continuer a scrivere in qualit di editorialista.

il Fatto Quotidiano

LUnit cambia
di Stefano Feltri

direttore. Se ne va Sardo, arriva Land

a politica dei partiti non mai stata il suo mestiere, forse non lha mai davvero capita. E quindi Mario Monti si arrende: Rassegno le dimissioni da presidente di Scelta Civica, scrive in una lunga nota. Una decisione presa in solitudine, senza informare nessuno, neppure il suo successore provvissorio, limprenditore della Brembo Alberto Bombassei eletto al Senato con Scelta Civica, o il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma era una decisione attesa: Monti aveva capito che gli stavano svuotando il partito, smontando il suo progetto di rifondare un centrodestra liberale e non berlusconiano. Prima ci ha provato Pier Ferdinando Casini, aggregando i cattolici, ora ci stava riuscendo Mario Mauro, ministro della Difesa in quota Scelta Civica ma sempre memore della sua provenienza dal Pdl, di cui rimasto di fatto un dirigente distaccato.

TROPPI TRADITORI MONTI LASCIA IL PARTITO MAI NATO


IL SENATORE A VITA: MI DIMETTO DA SCELTA CIVICA: UN ANNO FA ERA IL SALVATORE DALLA TROIKA, ORA SI ARRESO DI FRONTE ALLE TRATTATIVE DI MARIO MAURO CON ALFANO E BERLUSCONI
manni). Seconda colpa, pi grave: Mauro e i traditori vogliono il superamento di Scelta Civica in un soggetto politico dai contorni indefiniti ma, a quanto dato capire, aperto anche a forze caratterizzate da valori, visioni e prassi di governo inconciliabili con i valori, la visione e lo stile di governo per i quali Scelta Civica nata. Qui bisogna addentrarsi nelloscuro dibattito centrista tra approdo popolare o approdo liberale: prima dellestate il coordinatore politico Andrea Olivero spinge per trasformare Scelta Civica nel perno di un nuovo asse cattolico-centrista che faccia dimenticare lUdc e diventi laggregatore per quel pezzo di Pdl che ricorda con no-

RODOT PREMIER

Guerra a colpi di libri (democratici)

e polemiche tra Massimo DAlema e e Pier Luigi Bersani hanno ormai un passo narrativo. Posato. Lento. Retrospettivo. Nel degno rispetto della tradizione comunista. Accade che il primo, DAlema, conferma a Marco Damilano per il volume Chi ha sbagliato pi forte quanto anticipato dal Fatto nel maggio scorso, a proposito del pre-incarico a Bersani: Era poco lucido e gli suggerii di fare un passo indietro e proporre al Colle Rodot premier. Obiettivo: stanare il M5S. La risposta da un altro libro, quello dei bersaniani Di Traglia e Geloni, Giorni Bugiardi: Nessuno mi ha mai suggerito altri nomi per lincarico.

MONTI SE LA PRENDE con

Mauro e con gli undici senatori che hanno tradito schierandosi con il ministro e contro il Professore. La prova del complotto una dichiarazione congiunta degli undici in cui c un quid politico (Monti, con la sua feroce ironia, allude a quel quid che invece mancava ad Angeli-

IL GRANDE CENTRO Da mesi Pier Ferdinando Casini e Andrea Olivero volevano aggregare cattolici e centristi del Pdl. Monti ha litigato con tutti e due
gilia del folle giorno della fiducia in Senato, quando Berlusconi decide allultimo di confermare lappoggio a Letta, si consuma il primo tradimento: i Senatori di Scelta Civica mettono in minoranza Monti e votano per un approdo popolare proprio mentre Roberto Formigoni lavora per costruire un gruppo autonomo dal Pdl che si doveva chiamare Italia Popolare. Nel frattempo Mauro ciellino come Formigoni lavora per consegnare a Berlusconi un pezzo di Scelta Civica, offre a Berlusconi 16-2 senatori, secondo un retroscena di Repubblica che non piaciuto al Professore.
CERCANDO PRESAGI, si pu vedere un segno nella morte di Wilfried Martens, la settimana scorsa: lex premier belga era

MANCA IL QUID Nel progetto dellex europarlamentare Pdl (con Mauro 11 senatori pronti a riavvicinarsi ad Alfano) ci sono valori, visioni e prassi di governo inconciliabili
no Alfano) contrario alla posizione del partito. Due elementi: i traditori esprimono un sostegno incondizionato al governo, mentre da mesi Monti chiede che venga approvato un contratto di coalizione alla tedesca, con impegni precisi (liberalizzazioni e disciplina di bilancio pi ferma di quella tenuta da Enrico Letta e Fabrizio Saccostalgia la Democrazia cristiana. Monti si impunta, elimina Olivero cancellando il ruolo di coordinatore politico. Lex premier vuole un partito liberale, con lambizione di diventare il fulcro di un centrodestra moderno appena Silvio Berlusconi sar sparito. Ma il Professore non ha la forza o forse labilit per riuscire. Il primo ottobre, vi-

Mario Monti, da domani senatore (a vita) del gruppo misto Ansa

stato quello che, da presidente del Partito popolare europeo, aveva provato a guidare una transizione del Pdl da Berlusconi a Monti, che sarebbe stato il nuovo leader di riferimento per la destra europea in Italia. Progetto fallito, come evidente. Dodici mesi fa Monti era il premier che aveva salvato lItalia dalla bancarotta e dalla troika, il pi forte candidato al Quirinale. Oggi ha perso tutto. Ma uscendo dalla politica potrebbe tornare nelle istituzioni: a giugno 2014 c la scelta del presidente del Consiglio europeo (ma non facile, visto che c un italiano anche alla Bce, Mario Draghi). E un giorno bisogner scegliere il successore di Giorgio Napolitano. Domani chiss, oggi deve accontentarsi di essere un senatore (a vita) del gruppo misto.

B. aizza le colombe: Il Pd disumano


A PRANZO CON I MINISTRI SI SFOGA: SENZA SEGGIO VADO IN CARCERE. LORO GIURANO LEALT, LUI AFFONDA: TRA UN MESE SAR CRISI
di Fabrizio dEsposito

nterno Palazzo Grazioli, allora di pranzo. A tavola, i ministri del Pdl, Angelino Alfano in I testa. Poi Quagliariello, Lupi, Lorenzin e De Girolamo. C anche Gianni Letta. Arriva pure Renato Schifani, capogruppo al Senato. Il menu prevede un piatto misto. Decadenza di B. dal Senato e legge di stabilit. Un mediatore di alto rango, non falco o lealista, riassume: Tra un mese ci sar la crisi. Un secondo dopo il voto che far decadere il Cavaliere da Palazzo Madama. Nel frattempo, per, Berlusconi non vuole rimanere spiazzato, come sulla fiducia del 2 ottobre a Letta, e vuole mettere sotto pressione le colombe di governo alias i traditori nella vulgata di Palazzo Grazioli e del Pdl lealista. Lesito del pranzo una tragicommedia delle parti. Non a caso un ministro scrive per sms: Il pranzo va molto bene. La sostanza, in ogni caso, chiara. Berlusconi comincia dalla sua ossessione, una volta perso lo scudo del seggio senatoriale. Sinora sono sempre stato responsabile e voi lo sapete, ma come posso rimanere a guardare il mio

giocato oggi. Insomma, il Condannato Braccato tenta di trasformarsi in un gatto a caccia dei topi che vorrebbero lasciare la nave. In questa chiave ambigua va decifrata la mossa di Mauro, titolare della Difesa ex Pdl e oggi centrista anti-montiano, e AlA TERRORIZZARE B. sono le procure di Milano e fano di aprire un ombrello moderato del Ppe con B. Napoli. Dalla prima, ieri, giunta la certezza che ci nel ruolo di ayatollah e padre nobile. Con una consar uninchiesta Ruby-ter sui testimoni al processo dizione non da poco, in cambio di un difficile lain cui il Cavaliere stato condannato in primo gra- voro contro la decadenza: garantire la tenuta del do. Ghedini e Longo sono sigoverno Letta. Su una nuova Silvio Berlusconi LaPresse trattativa con il Quirinale, il curi che mi arresteranno e a voi chiedo: potete non muoCavaliere per molto scetvere un dito se finisco in gatico. Il ritornello lo stesso delera?. La risposta stato un gli ultimi giorni: Non mi fido coro intonatissimo: Presipi di Napolitano. Non credo dente come puoi sospettare di alla grazia, n allamnistia e alnoi? Noi dobbiamo tutto a te e lindulto. ti seguiremo sino in fondo. Durante il pranzo irrompe Tragicommedia delle parti? anche unaltra grana. Sesso, Sostanza vera? Un ministro, a ancora una volta. Nellelenco microfoni spenti, rivela i suoi dei guai, B. inserisce anche la dubbi: Lumore del Cavaliepuntata di ieri sera di Servizio re mutevole di questi tempi. Pubblico, in cui stata interDifficile capire a che gioco ha vistata lattrice bulgara Dra-

omicidio per mano del Pd, che nostro alleato di governo? Vi rendete conto. Latteggiamento del Pd nei miei confronti disumano. Senza seggio finir in carcere.

gomira Michelle Bonev, gi intima di Berlusconi e non solo. La Bonev ripete la storia della sua relazione lesbica con Francesca Pascale, oggi fidanzata convivente del Condannato. Altro sfogo a tavola: Francesca infuriata. La macchina del fango sta colpendo anche lei, tutto questo ingiusto. A margine, c anche il tentativo di fare controinformazione. Un po come lopuscolo sui processi, che sar distribuito a tutti gli italiani. Titolo: Operazione verit. Il pranzo dura quasi fino alle cinque del pomeriggio. Oltre tre ore con i ministri. Subito dopo il turno di Raffaele Fitto, ormai di casa a Palazzo Grazioli. Il ritorno di Forza Italia (senza Alfano vice?) deve fare i conti con le minacce di scissione delle colombe. Ipotesi al momento in ribasso. Laltra notte i duri capeggiati da Cicchitto sono stati messi in minoranza da un timoroso Alfano. Significativa una frase di B. in un altro colloquio: Di Alfano non mi fido pi e a Fitto manca molto pi del quid. Sono convinto solo di Verdini. Lorologio della crisi partito. Sempre che la decadenza non arrivi addirittura allanno nuovo. Il premier pi che guadagnare tempo non pu fare.

il Fatto Quotidiano

SEGRETE STANZE
DOPO CHE LE BOTTE di Matteo Renzi hanno raffreddato lipotesi indulto e amnistia, che potrebbero salvare anche Silvio Berlusconi, ieri il ministro Anna Maria Cancellieri (Giustizia) andata in commissione alla Camera per unaudizione sul tema, conseguente al messaggio al Parlamento di Giorgio Napolitano per chiedere al potere legislativo di trovare una soluzione al problema del sovraffollamento delle carceri. La Cancellieri ha riaperto la discussione: Se il Parlamento nella sua scelta politica fa amnistia e indulto chapeau, se no faremo altrimenti.

VENERD 18 OTTOBRE 2013

Cancellieri riapre su
A Servizio Pubblico

amnistia e indulto: Decide Parlamento

Noi viviamo lesigenza, il dramma di liberare le carceri. Quindi certo che ci fa comodo". Cos il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, nel corso di unaudizione sulle carceri in commissione Giustizia alla Camera, rispondendo alle domande dei deputati. Se il Parlamento far lam-

nistia e indulto, noi saremo contenti, perch questo ci aiuter, ma qualunque sar la decisione del Parlamento noi andremo avanti e ce la caveremo comunque. Chiaro riferimento alla scadenza, fissata a fine maggio 2014, dallUnione europea per lintervento italiano.

Michelle Bonev

di Francesca Fagnani

Silvio fa ancora festini e litiga con Francesca


Inizia tutto molti anni fa, con la sua insegnante, una donna molto pi grande di lei. Francesca molto gelosa delle ragazze che sono intorno a me perch pensa che siano tutte zoccole, mignotte e poco di buono. Lei vorrebbe starmi vicino per proteggermi e vorremmo fare una cerchia di amiche pi vicine, perbene... e lei ha detto che vorrebbe conoscerti. Francesca apparentemente diventer la mia ragazza... . Il giorno dopo mi presenta, a un pranzo a palazzo Grazioli, Francesca, che appena arriva mi dice: Ah, ma come somigli alla mia insegnante! Siamo veramente diventate molto amiche, come due sorelle. Silvio mi era molto grato che la tenessi buona, perch comunque a lui questa cosa intrigava... Un weekend, a giugno, la porto allisola dElba e succede che il maggiordomo di Arcore la chiama e le dice: Guarda che domani sera verranno 20 ragazze. Stasera ce ne sono 10. Quindi vieni perch qui si ricomincia tutto... io sai sono andato l a fare testimonianze... ho paura, i miei figli, le mie cose, ti prego vieni, tu sei lunica che facendo casino... magari riusciamo a mandarle via a met... Francesca ha detto: vado, faccio un blitz. Appena siamo arrivate ad Arcore, Berlusconi mi ha detto: Michelle, io non la
Dragomira Boneva detta Michelle Bonev
LaPresse

l suo vero nome Dragomira Boneva, in arte Michelle Bonev. unattrice e produttrice. Era parte di quel mondo, ha partecipato alle cene che, sebbene eleganti, prevedono toccatine e dopocena, nel 2012 stata a letto con il premier sostiene per ottenere un contratto con Mediaset, e alla fine dice di aver avuto una relazione anche con la fidanzata di Silvio, Francesca Pascale. Questo racconta a Servizio Pubblico Michelle, che dice di sentirsi come una pentita della societ. Non fa n la santa, n l'ingenua, n la Giovanna d'Arco: ha scelto di scendere a compromessi per convenienza, e lo dice, perch aver toccato il fondo non le servito, perch pensava di usare e invece stata usata.

amo. Lei vuole restare qui, io non la amo. Io non la voglio qui. Al che, gli ho detto: Silvio, ragiona, questa una ragazza che non va con gli uomini e che comunque fa una certa pulizia intorno a te, ti pu essere utile. Un mese dopo, il 16 luglio, sono arrivati alle mani.
Perch?

scoppiare.
E poi che succede, come evolve il vostro rapporto?

Lei andata nella camera da letto, mentre lui parlava al telefono con Katarina Knezevich.
La ragazza montenegrina?

Il nostro rapporto si sviluppato, io e Francesca siamo state insieme. cominciato tutto dopo una festa con le altre ragazze che facevano chi lo spogliarello, chi ballava, chi si avvicinava a lui, Francesca era presente e piangeva perch Silvio non lascoltava.
Come si sono interrotti i rapporti sia con Francesca che con Berlusconi?

Michelle perch solo adesso ha deciso di parlare?

Ho vissuto nella menzogna negli ultimi quattro anni e non sono nemmeno riuscita a ottenere quello che desideravo.
In molti potrebbero darle dellopportunista, visto che parla in un momento di difficolt sia di Berlusconi che suo, visto che lei non sta lavorando.

Io non credo nelle difficolt di Berlusconi: finch lui avr i soldi, lui un uomo potente.
Quando conosce Francesca Pascale?

Ho sentito per la prima volta il nome Francesca Pascale nel 2012, a gennaio. Io ero ad Arcore, a cena con alcune ragazze, quando Maria Rosaria Rossi ha chiamato allarmata Berlusconi, dicendo: Sta arrivando Francesca da Roma, incazzata nera. A quel punto vedendo un fuggi fuggi, chiedo a Berlusconi: Ma chi questa ragazza? . carina e simpatica, mi ha detto, per ha un brutto caratRISSA tere, ogni tanto arriva e fa casino. TRA I DUE
Perch avrebbe fatto casino? Voleva essere lei la first lady. Quella sera insomma andata via, poi cosa successo?

S, e le diceva ti amo Francesca, incazzata nera, ha preso il telefono e lha chiuso. Berlusconi non ha pi resistito e, insomma, ha preso il telefono e ha cominciato a darglielo in testa, lha graffiata, era piena di lividi. Lei scesa gi piangendo... cerano 5 ragazze di l che aspettavano le loro buste, insomma un po di soldi per arrivare a fine mese, un casino, con i politici dallaltra parte... Lui arrivato subito dopo e mi ha detto: Michelle, tu la devi portare via. Perch lei una persona cattiva, mi ricatta, mi dice: Se tu mi mandi via, io ti sputtano. Lei era una bomba a orologeria, poteva in ogni momento

Il mese dopo, sono andata a palazzo Grazioli, sempre per capire cosa stesse succedendo con il mio contratto. E in quelloccasione Berlusconi mi ha detto: ti devo raccontare di questa ragazza, Francesca Pascale: a lei piacciono le donne.

Lei andata nella camera da letto, mentre lui era al telefono con Katarina Knezevich: si infuriato e le ha sbattuto la cornetta in testa

Il nostro rapporto si interrotto ad aprile, dopo la messa in onda su Mediaset della mia fiction Donne in gioco, trasmessa contro la partita della Nazionale. Visto che parlava di ludopatia, non andava bene agli inserzionisti pubblicitari del gioco d'azzardo e quindi questo prodotto doveva essere bruciato. A quel punto, io sono andata ad Arcore e ho cominciato a essere scomoda, perch piangevo e alzavo la voce. Berlusconi mi disse di lasciar stare e che tra due-tre mesi avrei firmato un altro contratto. Pi tardi, mi vedo con Francesca che mi dice che lui molto imbarazzato perch la fiction non andata bene e che hanno subito critiche, e mi chiede Michelle non ti venuto in mente che non sei brava come attrice?. E poi aggiunge: Non fare pi fiction, resta con noi, hai la tua stanza. A quel punto le scrivo: dimenticatevi di me, abbiate piet di una che appena stata lapidata, lasciatemi stare. Ci sono momenti che arrivano schiaffi talmente forti che tu ti rendi conto che non ne valsa la pena: tu ti sei compromessa, hai fatto tutto per arrivare ad avere qualcosa, anche auto-convincendoti che ti vogliono bene e che vuoi bene, ma tu RICATTI sei niente per loro, sei una marionetta nelle mani del E TENSIONI potere. Berlusconi mi ha E non vale la pena nemmequello che fa Francesca, pregato di portarla via, no perch tutto falso, vivono nella menzogna. Vanno sui mi racconta giornali, dicono che sono che la Pascale minaccia una coppia, ma non vero: Francesca Pascale lesbica, di sputtanarlo io sono stata con lei, non una volta, avevamo un rapQuei blitz ad Arcore porto. E sai cosa? Lo sanno e le 20 ragazze... in tanti, ma nessuno parla.

Ruby, nuova inchiesta su B. e i suoi avvocati


ENTRO NATALE IN 33 SARANNO ACCUSATI DI FALSA TESTIMONIANZA, LEX PREMIER RISCHIA LA CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI
di Antonella Mascali

Milano

ntro Natale in arrivo da Milano un nuovo siluro giudiziario per Silvio Berlusconi, mesE sosi nei guai, quando era presidente del Consiglio, a causa della sua ossessione per il Bunga Bunga ad Arcore, anche con ospite la minorenne Ruby, la nipote di Mubarak. La Procura milanese sar obbligata, su disposizione del Tribu- Ruby Ansa nale, a iscrivere nel registro degli indagati lattuale leader del Pdl, i suoi avvocati-parlamentari Niccol Ghedini e Piero Longo e 33 presunti falsi testimoni, composti, tra laltro, dal viceministro Bruno Archi, dai parlamentari Valentino Valentini e Maria Rosaria Rossi, dalleurodeputata Licia Ronzulli, dalla funzionaria della questura Giorgia Iafrate, dal giornalista Carlo Rossella, da Giorgio

Puricelli, ex consigliere regionale in Lombardia del Pdl e fisioterapista del Milan; dai musicisti Mariano Apicella e Danilo Mariani che, in pieno processo, hanno venduto le loro case, a un ottimo prezzo, a un'agenzia immobiliare legata a Berlusconi e da una ventina di ragazze che, nella maggioranza dei casi, percepisce ancora uno stipendio di 2.500 euro al mese da Papi Silvio . Lindagine per Berlusconi, i suoi avvocati e i testimoni dovuta alle sentenze emesse dal Tribunale ai processi Ruby e Ruby bis. Il collegio presieduto da Giulia Turri, al processo Ruby, oltre a condannare Berlusconi a 7 anni di carcere e allinterdizione perpetua dai pubblici uffici, per concussione e prostituzione minorile, ha disposto la trasmissione degli atti alla procura rispetto alle posizioni di 33 testimoni, ritenendole evidentemente reticenti o false (ne sapremo di pi con le motivazio-

Era il giorno dopo lavviso a comparire della procura a Berlusconi. I giudici, in sostanza, sospettano che Berlusconi abbia addomesticato, con i suoi legali, le posizioni delle ragazze, a cominciare da Ruby. E sia le testimonianze della ragazza e di suo padre al processo sia quelle di altri testi, gli PER QUELLINTERROGATORIO, Giuliante sar stessi del processo principale, sono state trasmesse anche indagato dalla procura, su disposizione del alla Procura. I pm potranno indagare solo dopo collegio presieduto da Annamaria Gatto, al pro- che avranno ricevuto le motivazioni delle due sencesso Ruby bis. Infatti, oltre a tenze. Niccol Ghedini Ansa condannare Lele Mora (7 anni), Quelle del processo Ruby sono Emilio Fede (7 anni) e Nicole attese per il 22 novembre mentre Minetti (5 anni) a vario titolo, quelle di Ruby bis il 2 dicembre. per il sistema prostitutivo di Dovrebbero essere aperti tre fiArcore, ha disposto la trasmisloni: uno per corruzione in atti sione degli atti alla procura con giudiziari o subornazione di teparticolare riguardo alla notte stimone a carico di Berlusconi, del 6 ottobre 2010, quando ci fu un altro per falsa testimonianza il misterioso interrogatorio dia carico di chi avrebbe mentito fensivo di Ruby, durante l'indadurante le deposizioni, e un tergine dei pm ancora segreta, e al zo filone, a carico degli avvocati, 15 gennaio 2011, quando le racon unaccusa ancora da valutagazze furono convocate ad Arre, legata alle modalit delle loro core. indagini difensive.

ni). I giudici, inoltre, hanno trasmesso all'Ordine degli avvocati la posizione di Luca Giuliante che, il 6 ottobre 2010, interrog Ruby, alla presenza di un emissario di Lui (Berlusconi) su quanto la ragazza aveva gi rivelato ai pm.

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VENERD 18 OTTOBRE 2013

BILANCIO CREATIVO
FUMARE fa male alla salute e al portafoglio. Le sigarette dovrebbero aumentare di 40 centesimi a pacchetto nel 2014 e di 20 centesimi nel 2015. In uno dei decreti collegati alla legge di Stabilit che finir sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri, si modificano radicalmente il livello e la struttura dellaccisa sulle sigarette e dellaccisa sui cosiddetti trinciati. Per le sigarette laccisa minima salirebbe infatti da 125,7 euro a chilogrammo a 140 euro dal 2014, per poi crescere di altri 5 euro ogni anno fino al 2016. Ci porterebbe cos la struttura dei prezzi del mercato, oggi tra i 4 e i 5 euro al pacchetto, ad avere una forchetta da 4,80 euro a 5 euro. E in Parlamento gi guerra fra lobby: passare al prelievo fisso causerebbe (come successo in Grecia) di fatto un livellamento dei

il Fatto Quotidiano

Tabacchi, guerra
di lobby in aula per gli aumenti

prezzi. Con la conseguenza che i pacchetti low cost si troverebbero in tabaccheria con prezzi anche di 50/70 centesimi superiori. E alla fine anche chi oggi li compra per risparmiare tornerebbe a fumare Marlboro o marche pi costose.

STABILIT, REGALO ALLE BANCHE RISCHIO STANGATA SULLE ACCISE


PER ABOLIRE LA SECONDA RATA IMU LESECUTIVO PRONTO A RIVALUTARE LE QUOTE DI BANKITALIA, UN BALSAMO PER I CONTI DEI GRANDI GRUPPI IN DIFFICOLT
di Marco

COBAS Revoca a Roma, sciopero in tutta Italia lla fine, pi dello sciopero ha potuto la revoca. LUnione sindacale di base, infatti, che promuoA ve insieme ai Cobas, lo sciopero generale di oggi, ha
accolto lappello del sindaco di Roma, Ignazio Marino, a revocare lo sciopero dei trasporti nella capitale in concomitanza con la partita Roma-Napoli che si terr stasera. Marino ringrazia e rinnova la disponibilit a incontrare lUsb e ad avviare un proficuo confronto sui problemi del trasporto locale. Un successo di immagine, per ora, ma comunque un successo. Revocato a Roma, lo sciopero resta a livello nazionale. Sciopero duro e molto politico. Forse anche rituale, visto che si ripete ad ogni autunno ormai da diversi anni. Obiettivo: il governo, la legge di Stabilit, i patti europei. Attesi 100 pullman per il corteo nazionale che muover alle 10 da piazza della Repubblica per concludersi a San Giovanni. Qui, dalle ore 16.00, si alterneranno vari interventi e dalle 19 lo spettacolo con Banda Bassotti, 99 Posse, Ascanio Celestini, Assalti Frontali, Banda Popolare dellEmilia Rossa. Una acampada notturna collegher lo sciopero alla manifestazione di domani pomeriggio.

Palombi

un work in progress. Fonti di governo riassumono cos la manovra approvata, in tutta fretta, poco prima della mezzanotte di luned: Abbiamo dato limpostazione, il resto dovremo per forza farlo in Parlamento. Praticamente il ddl Stabilit ancora una bozza: le coperture traballano e la maggior parte, scommettono a palazzo Chigi, verranno trovate nelle prossime settimane. Poi, anche se non sembra aver creato particolari problemi nella maggioranza, c una cosa che ancora manca: labolizione della seconda rata dellImu sulla prima casa, quella di dicembre, che vale 2,4 miliardi. Non c conferma un dirigente del Pd Lidea fare un decreto a fine novembre. Insomma, mancano due miliardi e mezzo per lanno in corso, mentre lintervento sul cuneo fiscale nel 2014 s rivelato una cosetta da 10 euro al mese che in molti casi sar completamente riassorbito dal taglio da mezzo miliardo su detrazioni e deduzioni. E allora? Sotto con la creativit: la copertura della seconda rata Imu dovrebbe arrivare dalla rivalutazione delle quote della Banca dItalia, i soldi per aumentare lintervento sul cuneo nel 2014 dal concordato

Enrico Letta e Fabrizio Saccomanni Dlm

fiscale con la Svizzera.


Bankitalia e lassociazione a delinquere

Lha chiamata cos Tito Boeri in un pezzo su lavoce.info per indicare la convergenza di interessi tra le banche che devono rafforzare i loro pencolanti requisiti patrimoniali e la politica in cerca di soldi facili. Nella parte della vittima, come spesso capita, linteresse generale e la razionalit. Riassunto: la nostra banca centrale al 94 e dispari per cento di propriet delle ex banche pubbliche (Bnl, Intesa, Unicredit, etc). Il capitale diviso in trecentomila quote dal valore

simbolico di 156 mila euro. Lideona assai sponsorizzata da Renato Brunetta e che ora viene studiata da una commissione di Bankitalia che aumentando quel valore si otterrebbero due risultati: patrimonio per le banche, entrate per lo Stato dalla tassazione della plusvalenza. Problema: questa operazione o non servir a niente o sar dannosa. Intanto stabilire il valore della Banca dItalia difficile: seguendo parametri oggettivi, ha spiegato Boeri, si arriva alla cifra di un miliardo circa, il che comporterebbe poche decine di milioni di euro di in-

troiti per lerario. Se, con Brunetta, immaginiamo invece un incasso di cinque miliardi, visto che laliquota al 20 per cento, le quote andranno valutate 26 miliardi di euro. Anche tralasciando il fatto che poi, volendo riportare la banca in mano pubblica, bisognerebbe spendere un pacco di soldi, c un altro problema: finora Bankitalia ha distribuito dividendi per 45 milioni lanno circa in virt del suo basso valore, con la nuova quotazione passerebbero a circa un miliardo. Gli istituti di credito, insomma, guadagnerebbero patrimonio e in capo a pochi anni comincerebbero persino a guadagnarci: il governo, per, avrebbe i soldi per abolire la rata di dicembre dellImu. Non , peraltro, lunica buona notizia per le banche contenuta nella legge di stabilit: c gi la deduzione dei crediti deteriorati in cinque anni anzich diciotto e pure il permesso a Cassa depositi e prestiti di intervenire anche sulle grandi imprese e non solo sulle Pmi (si tratta di fornire garanzie alle banche, che cos potrebbero fare nuovo credito o, pi probabilmente, ristrutturare il vecchio).
Accise, coperture ballerine e Bruxelles

ALTRO CHE TAGLI Nel testo, una clausola di salvaguardia sulle entrate poco sicure: nuovi balzelli se non arrivano i risparmi dalla spending review
consenta di sgravare davvero i redditi da lavoro e le tasse sulle imprese (almeno per quelle che assumono, cio quelle che esportano, le aziende in crisi dal governo Letta non avranno niente), c il problema che le cifre della manovra work in progress per il momento ballano in maniera preoccupante: entrate una tantum come la rivalutazione dei cespiti

Aspettando notizie sul concordato fiscale con la Svizzera poche settimane - che

dovrebbero coprire spese strutturali, tagli non ancora definiti uscite gi ben individuate, dismissioni destinate per legge al taglio del debito messe a coprire il deficit. Ovviamente la commissione Ue che con le nuove regole sulla sessione di bilancio europea ha poteri vastissimi guarda con sospetto a questo tipo di operazioni e, per tranquillizzarla, il governo ha messo l la solita clausola di salvaguardia: se il bilancio non va come previsto e la spending review non funziona, aumenteranno le accise (benzina o sigarette) e ci sar un taglio progressivo di agevolazioni, deduzioni e detrazioni fiscali. Una mazzata da dieci miliardi a regime, cio nel 2016. Se vi ricorda qualcosa perch lo fece gi Tremonti e ora lIva al 22 per cento.

Leconomista

Il renziano Yoram Gutgeld

Serve la svolta. Questo governo non in grado


di Salvatore

Cannav

FUORI DAL CORO


Yoram Gutgeld, leconomista di riferimento di Matteo Renzi, viene dalla societ McKinsey Ansa

oram Gutgeld uno dei nuovi deputati del Pd Y generalmente definito come leconomista di riferimento di Matteo Renzi. Pi concretamente, per, un economista stimolante, ricco di idee e di spunti che dentro le linee guida della manovra, piuttosto paludose, si sente stretto. Serve un cambiamento pi forte spiega in questa intervista al Fatto non prima di aver precisato laffermazione rilasciata ieri sulla manovra che di fatto non c. Quella era una battuta. Io penso che i titoli della legge di Stabilit siano giusti, la direzione corretta. Si riducono le tasse ai lavoratori, si allenta il Patto di stabilit interno, si ripristina una patrimoniale sulla casa, come la Tasi. Lo stesso Letta, finalmente, utilizza le parole che anchio ho sempre usato: Mettere soldi nelle tasche dei lavoratori.

come la circolazione urbana, la riorganizzazione complessiva della spesa sociale. Io mi aspettato cambiamenti pi netti in questa direzione.
E allora cosa manca? Il problema di fondo non lequilibrio innaturale del governo, la strana alleanza?

Manca quello che dovrebbe stare dietro ai numeri. Un orizzonte programmatico, una missione. Servirebbero azioni in grado di sviluppare risultati in 2-3 anni.
Quali sono le sue linee guida?

Occorre una forte riduzione dellevasione fiscale, una riduzione della spesa pubblica che non intacchi i servizi sociali e si pu fare, lo assicuro un intervento serio sugli investimenti con azioni mirate

Pu darsi. I vincoli interni della discussione non li conosco. Certamente, con un governo fatto cos non facile realizzare cambiamenti. Il fatto di governare con una forza alternativa non aiuta. Ma non accuso nessuno.
Le parla di tagliare la spesa senza intaccare i servizi. Come si fa?

mila euro al mese che, spesso, non sono coperte da contributi versati. La spesa pensionistica che si trova in questa condizione di circa 50 miliardi. Credo che una parte della quota non coperta da contributi potrebbe essere recuperata e non messa nel calderone della spesa ma utilizzata, ad esempio, per gli asili nido. Spostare il welfare, insomma, verso i pi giovani e le donne. Un altro esempio riguarda i provvedimenti sullautosufficienza. Esistono misure erogate da Inps, Servizio sanitario e Comuni che non sono coordinati tra loro, spesso con veri e propri doppioni. Si potrebbero trasformare gli assegni in servizi, risparmiando e aumentando lefficacia.
Le si occupato della riduzione della spesa dellesercito israeliano. Come ha fatto?

per il 10%. Si tratta di mettersi al lavoro sapendo che il primo anno non si taglia niente ma si insedia il gruppo di lavoro competente. Occorre darsi un orizzonte di cinque anni, con i primi risultati nel secondo. Servono poi leggi a kilometro zero, cio normative immediatamente esigibili e applicabili: niente leggi delega o decreti attua-

tivi. Serve, ancora, il coinvolgimenti dei funzionari perch, come dimostra il caso Bondi, pur molto competente, lesperienza di un commissario calato dallalto rimasta vincolata. Infine, occorre introdurre un po di meritocrazia.
Con che obiettivi?

Faccio due esempi sulle pensioni. Esistono quelle medio-alte, da cinque, sei o sette

Con McKinsey abbiamo creato un team su questo obiettivo ottenendo risparmi

UNALTRA IDEA Abbiamo bisogno di una visione programmatica Spero di riuscire a cambiare la legge Obiettivo: abbattere 30 miliardi di spesa senza intaccare i servizi

Un piano come quello descritto non mai stato impostato seriamente. Io penso che in cinque anni riusciamo a tagliare 30 miliardi di spesa senza intaccare i servizi.
Non c il rischio che la Commissione europea alla fine chieda allItalia di modificare la legge?

Non credo. Per come fatta la legge non dovrebbe dare problemi. Rispetta i saldi, i parametri, ha dei princpi giusti. Credo che lEuropa non sia un problema e chiamarla sempre in causa solo un pretesto. Noi abbiamo bisogno di cambiamenti molto forti. E questo dipende da noi.

il Fatto Quotidiano

BILANCIO CREATIVO
STATA ARCHIVIATA linchiesta avviata nel 2011 dalla Procura di Biella su Biverbanca, che aveva visto anche lex ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. Il provvedimento assunto dallUfficio del Gip di Biella recepisce la richiesta di archiviazione depositata dal pubblico ministero lo scorso 30 agosto e stabilisce inoltre che "la notizia di reato" del tutto infondata. Secondo la tesi inizialmente sostenuta dagli inquirenti, Biverbanca, a quel tempo controllata dal gruppo Intesa SanPaolo, avrebbe commesso reati di dichiarazione dei redditi infedele e fraudolenta nel periodo 2006-2007 attraverso delle operazioni di pronti contro termine. La Procura aveva deciso di iscrivere nel registro

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Biverbanca,

archiviazione per Passera

degli indagati anche Passera come atto dovuto, in quanto lex ministro al tempo era amministratore delegato della capogruppo, di cui aveva firmato il bilancio. Oggi la posizione di Passera stata definitivamente archiviata, cos come del resto lintera indagine che vedeva coinvolti anche altri due dirigenti di Biverbanca.

Letta va negli Stati Uniti Il Pd spara sulla manovra


IL VICEMINISTRO FASSINA PRONTO A DIMETTERSI. EPIFANI GLI D RAGIONE IL PARTITO SI PREPARA A MODIFICHE SOSTANZIALI ALLA LEGGE DI BILANCIO
di Salvatore Cannav

uando Enrico Letta si sposta allestero la situazione italiana gli implode dietro. Era gi accaduto con il viaggio allOnu che vide lassalto di Berlusconi al suo governo, poi respinto. Ora, mentre di nuovo negli Usa e, stavolta, alla corte del presidente Obama, lo stesso Pd a dargli problemi seri. La minaccia di dimissioni del viceministro

la giornata nei corridoi del Transatlantico. Colpa della marginalizzazione subita in sede di redazione della legge di Stabilit, evidentemente frutto del lavoro serrato di Letta, Saccomanni e Alfano. A un certo punto sembrava solo che linteressato fosse in attesa del rientro di Letta per andare al chiarimento definitivo.
IN SERATA , per, stato pro-

prio Epifani a confermare lindiscrezione in una dichiara-

zione al Tg5: Non credo che sia a causa di questa legge di Stabilit. Fassina lamenta la mancanza di collegialit. Credo abbia ragione, le parole asciutte e taglienti dellex segretario Cgil. Che nel partito covasse un forte malessere per i numeri e la qualit della legge di Stabilit lo si era capito dai silenzi del giorno prima, dalla delusione evidente della Cgil e dai primi attacchi da parte dei renziani. Ieri alla Camera i deputati Pd hanno messo a punto

la linea: Determinati a lavorare per cambiare la legge. E se questo significa sconfessare, di fatto, loperato di Letta la risposta secca: stato lo stesso premier a dire che lattivit del Parlamento libera. Questa libert, come dimostra anche la presa di posizione di Epifani, il Pd se la prende tutta. Anche perch, se in fase di redazione del testo, Letta ha privilegiato lasse con Alfano, Epifani ha voluto sottolineare che gli equilibri e gli interessi del parStefano Fassina, viceministro Pd, allievo di Vincenzo Visco Dlm

MINI CUNEO Democratici compatti: poche risorse per il lavoro. Le primarie si fanno sentire , nessuno vuole concedere vantaggi a Matteo Renzi
dellEconomia, Stefano Fassina, anticipata ieri dal Fatto, stata confermata niente meno che dal segretario del Pd, Guglielmo Epifani. Fassina, raggiunto dal Fatto, non ha voluto commentare n rilasciare dichiarazioni per tutta la giornata. Il suo malumore era, per, noto, e la notizia delle sue dimissioni imminenti, rimbalzata per tutta

FINMECCANICA Tangente, arrestato il mediatore stato arrestato in Svizzera Guido Ralph Haschke con laccusa
di corruzione nellambito della vendita alla Difesa indiana di elicotteri di Agusta Westland, controllata di Finmeccanica. Lo ha riferito il suo avvocato, come riporta il sito delledizione britannica della Reuters. Il legale ha spiegato che quello che ritenuto il mediatore di una presunta tangente stato fermato a Lugano e che un tribunale svizzero avrebbe gi dato il via libera allestradizione. Haschke ha la possibilit di fare ricorso al Tribunale federale svizzero o

accettare lestradizione. Nel secondo caso potrebbe essere portato in Italia gi la prossima settimana. l tribunale di Bellinzona ha deciso che Haschke sia estradabile e ne ha pertanto disposto l'arresto in via cautelare. Haschke destinatario di unordinanza di custodia cautelare con laccusa di corruzione internazionale emessa dal gip di Busto Arsizio, su richiesta del pm Eugenio Fusco. Per il cosiddetto affaire indiano in corso a Busto un processo con giudizio immediato a carico dellex presidente e ad di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, e dellex Ad di Agusta Westland, Bruno Spagnolini. I due manager erano stati arrestati nellambito dellinchiesta.

tito sono altri. Gli obiettivi immediati sono almeno due: aumentare le risorse per la riduzione del cuneo fiscale e alleggerire il peso sugli statali. Ma si vuole evitare anche che la nuova tassa sulla casa, la Tasi, pesi sui redditi pi bassi. Da qui la proposta di una franchigia come era nel caso dellImu voluta da Monti.
PER QUANTO riguarda le coperture si confida su due poste finora non esplicitate. Il primo laccordo con la Svizzera per far emergere i fondi detenuti nelle banche elvetiche da cittadini residenti in Italia. Di quellaccordo avevano parlato, la scorsa settimana, Fabrizio Saccomanni e la sua collega elvetica, Eveline Widmer-Schlumpf, durante la riunione del Fondo monetario internazionale. Laccordo, rive-

lano ora fonti parlamentari, davvero in dirittura darrivo. E i miliardi a disposizione del governo potrebbero essere molti. Renato Brunetta, in un suo documento, ha calcolato in 5-7 miliardi lanno le entrate straordinarie. Laltra copertura a cui pensa il Pd laumento delle aliquote sulle rendite finanziarie dal 20 al 22%. Un Pd che si dispone a questa battaglia non solo un partito che sente aria di elezioni, come sospettano nel Pdl, ma anche un partito che deve gestire le primarie dell8 dicembre e in cui nessuno non vuole concedere vantaggi competitivi a Renzi. Come dimostra laltra dichiarazione di Epifani contrario a indulti e amnistie continue. I concorrenti si marcheranno a vicenda per i prossimi due mesi. A Letta conviene restare in Italia.

Alitalia, Unicredit e Intesa frenano sui fondi


I DUE ISTITUTI VOGLIONO PRIMA VEDERE IL PIANO INDUSTRIALE. A RISCHIO I 200 MILIONI DI CREDITI PER EVITARE IL CRAC DELLA COMPAGNIA
di Daniele Martini

gni giorno ha le sue pene e la vicenda Alitalia somiglia sempre di pi a una pice del teatro O dell'assurdo. Dalla composizione dell'azionariato al ruolo delle Poste, dai dubbi crescenti delle banche ai piani industriali che durano lo spazio di un mattino, nella compagnia ormai regna una specie di mondo alla rovescia.
DAI VERBALI dell'assemblea degli azionisti pro-

trattasi per ore nella notte tra luned e marted, per esempio, viene fuori quasi per caso e senza che nessuno lo avesse mai comunicato ufficialmente, che Riva il primo dei patrioti, cio l'azionista italiano pi forte, secondo solo ad Air France che detiene il 25 per cento. Riva il gruppo degli scandali collegati all'Ilva di Taranto a cui la magistratura ha sequestrato a maggio 1,2 miliardi di euro e su cui la Procura di Milano sta indagando anche per appropriazione indebita e frode fiscale. I Riva hanno sottoscritto a febbraio la loro parte del prestito-ponte di 95 milioni di euro e quindi la loro quota azionaria salita al 15,1 per cento. In condizioni normali sarebbero determinanti per l'aumento di capitale di 300 milioni deliberato, ma con i beni sotto sequestro che parte potranno mai recitare? L'altra vistosa anomalia riguarda le banche, Intesa e Unicredit in prima fila, che cominciano a manifestare una certa insofferenza verso

l'avventura Alitalia. Ora fanno capire di non voler essere tirate per la giacca sempre pi dentro la partita. Per garantire le linee di credito di 200 milioni di euro, essenziali per evitare che l'azienda fallisca, pretendono un nuovo piano industriale (ieri Alitalia tornata a smentire le voci dui 2 mila tagli al personale), dopo aver entusiasticamente approvato tre mesi e mezzo fa l'altro piano del nuovo amministratore Gabriele Del Torchio. Ma chi lo deve preparare il nuovo progetto di sviluppo? Chi gi stato bocciato? L'amministratore di Poste, Massimo Sarmi, che di aerei non si mai oc-

cupato in vita sua e che vedeva come il fumo negli occhi Mistral, la compagnia avuta come lascito dal predecessore Corrado Passera e che avrebbe voluto vendere seduta stante? Lo stesso ingresso di Poste in Alitalia al momento pi sui giornali che nella realt. L'unica cosa sicura che il capo del governo, Enrico Letta, e il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, hanno espresso una volont politica per il coinvolgimento del gruppo postale pubblico come portatore di capitali freschi, anche a costo di restare sotto schiaffo in Europa per il sospetto di un possibile aiuto di

Stato. Quei quattrini (dicono 75 milioni di euro) saranno probabilmente essenziali per evitare il fallimento dell'azienda, ma al momento non c' niente di formalmente definito. L'ingresso delle Poste avverr non prima di un mese, subentrando a quegli azionisti che dovessero decidere di non sottoscrivere l'aumento di capitale.
AL MOMENTO, per, Sarmi non ha in portafoglio

Salvataggio a rischio per Alitalia. Sopra, lad Gabriele Del Torchio Ansa

IL CAVALIERE BIANCO La Corte dei conti evidenzia le debolezze finanziarie delle Poste, mentre lad Sarmi vola a Parigi per incontrare il capo di Air France

neanche mezza azione Alitalia. Eppure si comporta come se fosse gi il capo dell'azienda e alcuni giorni fa volato addirittura a Parigi per parlare da pari a pari, chiss a che titolo, con l'ad di Air France, Alexandre de Juniac. Il bello che nessuno a Roma gli ha consigliato di non farlo. La faccenda diventa ancora pi delicata se dall'aspetto formale si passa a quello sostanziale. Il cavaliere bianco postale chiamato in soccorso di Alitalia in quanto ritenuto finanziariamente robusto, in realt se la passa assai meno bene di quello che vorrebbero far credere. La semestrale del gruppo fotografa una situazione di crescente sofferenza e Il Sole 24 ore ha riportato i risultati non proprio lusinghieri di un'indagine della Corte dei conti. E' l'ultima relazione disponibile e esamina il bilancio 2011 mettendo in evidenza debolezze strutturali del gruppo, come quelle relative alla logistica, all'Information technology e al trasporto dei pacchi della Sda. E svela pure che Sarmi da mesi sta pensando alle condizioni e all'entit della sua buonuscita.

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LIBERT DI STAMPA
LAGENZIA FITCH ha annunciato il taglio del rating sul debito a lungo termine del Comune di Roma da Bbb+ a Bbb con outlook negativo (laspettativa di lungo termine sulla probabilit che un evento influenzi laffidabilit di un debitore). Fitch motiva il declassamento del Campidoglio con le incertezze politiche che potrebbero portare a un deficit protratto nel medio termine. Parole che sono il responso di unanalisi sui conti del Comune, iniziata lo scorso gennaio. A Otto e mezzo, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha puntato il dito contro il suo predecessore Alemanno: Continuava a spendere come se avesse ancora i 500 milioni di trasferimenti dallo

il Fatto Quotidiano

Roma, Fitch taglia


il rating sul debito del Campidoglio

Stato, che pure erano stati tagliati dal governo Monti. Ci siamo ritrovati con un deficit di 867 milioni, ma non credo che Roma rischi il fallimento. Lapidario lassessore al Bilancio, Daniela Morgante: Il giudizio di Fitch la fotografia esatta del quadro economico-finanziario ereditato dallattuale amministrazione capitolina. Ansa

Diffamazione, alla Camera passa il bavaglio preventivo


IL DDL ABOLISCE IL CARCERE PER I GIORNALISTI, MA PREVEDE MULTE PESANTISSIME E LOBBLIGO DI RETTIFICA SENZA RISPOSTA O COMMENTO. NIENTE AMMENDA PER LE QUERELE INTIMIDATORIE
di Sara Nicoli

na toppa peggiore del buco. Montecitorio vara la nuova legge che riforma il reato di diffamazione a mezzo stampa (ora passa al Senato, dove si prevedono tempi lunghi) e cancella il carcere per i giornalisti e i direttori delle testate. Peccato, per, che a fronte di questa concessione alla stampa, le forze politiche abbiano aumentato in modo robusto le multe introducendo anche lobbligo della rettifica senza commento a favore delloffeso. In pi, la maggioranza ha pensato bene di eliminare qualsiasi ammenda verso chi intenta querela nei confronti dei giornalisti a scopo squisitamente intimidatorio (resta solo una multa di 10 mila euro nei casi

pi eclatanti), ovvero le cosiddette querele temerarie. Niente carcere, insomma, ma un guinzaglio alla stampa assai pi corto attraverso altri modi, tutti economici, per stringere il bavaglio ai giornalisti. La legge passata con 308 voti a favore, 117 contrari (Sel e M5S) e 8 astenuti.
NEL TESTO PER ci sono pasticci vistosi. Nella diffamazione a mezzo stampa, per esempio, stata tolta laggravante del fatto determinato e questo, fatti i debiti conti, rende la diffamazione fatta da un giornalista meno onerosa di quella che pu colpire un diffamatore da salotto, la cui multa stata elevata fino a 10 mila euro nel caso in cui il reato venga commesso tra privati. Contraddizioni che, probabilmente, verranno riviste nel

passaggio a Palazzo Madama ma che suscitano perplessit sullintero impianto della legge. Ma andiamo alle multe. Per la diffamazione semplice, si diceva, si va dai 5 ai 10 mila euro. Se, invece, si consapevolmente attribuito a qualcuno un fatto falso, allora la multa sale da 20 mila a 60 mila euro (sinora il tetto massimo era di 50 mila euro), con tanto di obbligo di riportare per esteso della sentenza, fatto a cui nessun giornale cartaceo potr ottemperare visto che spesso le decisioni superano le cento pagine. Probabilmente al Senato ci si accorder per la sola pubblicazione del dispositivo della sentenza, ma resta pesante lentit della tetto massimo per le multe, soprattutto per i free lance non tutelati dallombrello di un editore. In caso di recidiva, prevista anche linterdizione

dalla professione da sei mesi ad un anno, ma la pubblicazione della rettifica giudicata come causa di non punibilit. Le rettifiche, tuttavia, dovranno essere pubblicate senza commento e risposta, menzionando espressamente il titolo, la data e lautore dellarticolo diffamatorio. In caso di violazione dellobbligo scatter unulteriore sanzio-

La Camera dei deputati Ansa

ANCHE PER IL WEB Il reato viene esteso ai siti Internet Per esercitare lazione civile di risarcimento due anni di tempo dalla pubblicazione

ne amministrativa da 8 mila a 16 mila euro. Insomma, la libert di movimento del giornalista, anche senza carcere, resta sempre molto ridotta. Tanto che stavolta il delitto di diffamazione stato esteso anche ai siti Internet, con unica esclusione dei blog, che restano nella responsabilit dellautore del post. Ma c di pi.
IN CASO di diffamazione, il

danno sar quantificato sulla base della diffusione della testata, della gravit delloffesa e delleffetto riparatorio della rettifica. Lazione civile dovr essere esercitata entro due anni dalla pubblicazione. Una sorta di fine pena mai per il giornalista

che potr trovarsi a rispondere di una querela, a livello civile, anche molto tempo dopo la pubblicazione dellarticolo. Cambia, invece, la musica per i direttori delle testate, prima sempre responsabili di omesso controllo. Non risponderanno pi a titolo di colpa e potranno delegare le funzioni di vigilanza (in forma scritta) a un altro giornalista che dovr prendersi anche la responsabilit dellomissione di controllo di un testo al posto del direttore. In ultimo, il segreto professionale, che viene esteso anche ai pubblicisti anche se resta lobbligo di dichiarare la fonte nel caso in cui questa sia fondamentale per accertare la prova di un reato.

il Fatto Quotidiano

IN ITALIA
FALSIFICAVA i registri delle sale operatorie e i libretti universitari degli specializzandi in modo da far ottenere loro la necessaria documentazione per il praticantato. In cambio costringeva i tirocinanti a turni massacranti. Per questo un medico dirigente del SantAndrea di Roma, nonch membro di una Scuola di Specializzazione Universitaria, stato arrestato (ai domiciliari) ieri mattina dai carabinieri del Nas. accusato di concussione, falsificazione ideologica e materiale di atti pubblici e violenza privata. A far scattare lindagine, la denuncia di uno dei tirocinanti. Linchiesta poi ha con-

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Falsi tirocini,

primario di Roma ai domiciliari

sentito di accertare che, nel 2012, alcuni medici specializzandi avevano partecipato con successo allesame finale della scuola di specializzazione senza aver effettuato le attivit di praticantato in sala operatoria obbligatorie. Il medico, secondo laccusa, con la collaborazione di tre colleghi, anche

questi indagati, falsificava registri e libretti universitari con lannotazione della partecipazione ad operazioni chirurgiche. In cambio, costringeva i tirocinanti a svolgere turni massacranti e a presidiare il reparto di terapia intensiva, nellarco notturno, anche in assenza di anestesisti.

IL CORAGGIO DEI CRONISTI: COS SI FA SCIOGLIERE UN COMUNE


SEDRIANO E LA NDRANGHETA NEL RACCONTO DI UNA PICCOLA TESTATA LOCALE
di Ester Castano

MPS Scarcerato lex capo finanza, Baldassarri a Cassazione ha annullato senza rinvio larresto di Gianluca Baldassarri, ex capo dellarea L finanza di Monte dei Paschi di Siena e definito
dagli inquirenti senesi il capo della banda del 5%, detenuto dal febbraio scorso. Ieri sera alle 20 i Carabinieri hanno notificato lordinanza della Corte a Baldassarri. Tecnicamente la Cassazione ha annullato lordinanza del tribunale del Riesame di Firenze si legge nellatto e quella emessa il 17 marzo 2013 dal giudice Ugo Bellini di Siena. Baldassarri era stato arrestato il 14 febbraio a Milano ma il gip del capoluogo lombardo, territorialmente incompetente, rimand a Siena gli atti. Scarcerato per un errore procedurale il 16 marzo, il giorno successivo Bellini emette lordinanza impositiva. Dal 26 luglio godeva degli arresti domiciliari. I legali di Baldassarri, Filippo Dinacci e Stefano Cipriani, lo scorso maggio hanno presentato ricorso in Cassazione motivandolo con vizi di legittimit e insussistenza di esigenze cautelari. Ieri la decisione della Corte che ha rimesso in libert lex capo dellarea finanza di Rocca Salimbeni. Tra venti giorni si conosceranno le motivazioni della decisione dei giudici. Baldassarri indagato per concorso in ostacolo alle funzioni di vigilanza. Appena tre settimane fa si aperto il processo con rito immediato a carico dellex manager di Mps e gli ex vertici: il presidente Giuseppe Mussari e il direttore generale Antonio Vigni. Davide Vecchi

da Sedriano (Mi)

n giornale dinchiesta, senza padroni della carta stampata che impongono quali argomenti trattare e quali no. Che ne dici, vuoi essere mia complice in questa impresa? Lo facciamo?. Nasce cos la nuova edizione di Altomilanese, il settimanale locale dellhinterland Milano saltato agli onori delle cronache per le inchieste su malapolitica e ndrangheta in Lombardia. Nasce da una chiacchierata davanti a un paio di birre fra me e lamico Ersilio Mattioni che da l a poco sarebbe diventato il mio direttore e compagno di querele. Avevo diciannove anni, da due mi occupavo di cronaca locale

e come promemoria per quellallettante proposta giornalistica regalai al collega la mia tesina su Pasolini che avrei discusso allesame di maturit. Era il 2009. Due anni dopo il nostro progetto finalmente pronto per prendere vita. Ester, c questo paese del magentino su cui nessuno vuole scrivere: dicono che l oltre alla festa del patrono non ci sia altro. Ti va di occupartene tu, gli altri lo snobbano?. Ma certo, mi piacciono le sfide.
OTTOBRE 2011: linizio di tut-

ufficio al primo piano del Comune e mi invita a sedermi. Un uomo galante, chioma bianca e gessato color carta da zucchero. Signor sindaco, ma vero che ha pagato il suo amico avvocato 7 mila euro per querelare una suora e una maestra di scuola elementare perch hanno manifestato indignate per la presenza in Comune in pieno

scandalo Ruby Gate di Nicole Minetti, da lei invitata come madrina di un concorso di creativit femminile?. Signorina, 7020 euro, il lavoro dignit e bisogna essere precisi.
LA MIA una domanda tutta

to. Primo numero in edicola, primo articolo pubblicato su Sedriano, prima querela rivolta alla sottoscritta. Il mittente? Il sindaco Pdl Alfredo Celeste, ex socialista e insegnante di religione. Iscritto alla massoneria di Milano. Mi accoglie nel suo

IN PRIMA PERSONA Dallinvito a Nicole Minetti alle infiltrazioni criminali, nellottobre del 2012 il sindaco delle querele facili stato arrestato

IL SINDACO
Sopra, il sindaco di Sedriano, Alfredo Celeste; accanto, una manifestazione contro le mafie a Civitavecchia
Ansa

dun fiato, la sua una risposta secca. Appunto, lindomani pubblico. Parto dalla Minetti, arrivo alla ndrangheta. Un anno di interviste, articoli, carte studiate, scarpe consumate. Un anno di querele, insulti, scherni, sberleffi. La Castano persona violenta e aggressiva, se mi avvicina di nuovo o anche solo telefona scatta immediatamente nei suoi confronti una denuncia per molestie si legge nella diffida che nel giugno 2012 mi viene notificata nella caserma dei Carabinieri. Non preoccuparti: sei sulla strada giusta, continua: il direttore mi incoraggia ad andare avanti. E quindi: sei colpi darma da fuoco contro unauto in pieno centro (non a Reggio Calabria, ma a Sedriano, in provincia di Milano), quattro auto bruciate durante la notte davanti al Municipio (sempre a Sedriano), il sospetto che lerba del nuovo parco cresca a chiazze gialla per un presunto reato ambientale (stesso luogo). Ottobre 2011, primo articolo, prima querela. Ottobre 2012, sirene allalba, il sindaco di Sedriano viene arrestato per corruzione allinterno della medesima indagine che porta in carcere lex assessore regionale Domenico Zambetti. Quel giorno le manette scattano anche per due uomini attivi nella politica amministrativa di Sedriano: Eugenio Costantino, presunto boss della ndranghe-

ta, padre di una consigliera comunale e il chirurgo Silvio Marco Scalambra, marito di unaltra consigliera accusato di essere collettore di voti delle cosche. Tre arresti eccellenti: il politico, il presunto mafioso e il professionista.
I CITTADINI scendono in piazza, manifestano con slogan a favore della legalit. Ma i mesi passano, linverno padano con le sue nebbie assopisce le intenzioni dei pi e a chiedere le dimissioni del sindaco rimangono in pochi, e a denunciare le malefatte sedrianesi su carta stampata ancora meno: anzi, rimane solo il giornale Altomilanese tra gomme squarciate, proiettili, lettere minatorie e, soprattutto, querele pretestuose. I soliti facinorosi dellestre-

ma sinistra e la macchina del fango dei giornali: ripete Celeste per mesi e mesi. Poi in un giorno di primavera, l8 aprile 2013, il Prefetto di Milano insedia in Comune una commissione daccesso e il 10 luglio il ministro dellInterno Alfano riceve la richiesta di scioglimento del Comune per mafia. Il sindaco allo sbando: La magistratura uno spreco di soldi dei cittadini, la prefettura mossa da intenti politici e la certa stampa che mi perseguita sar punita. Ottobre 2011, primo articolo, prima querela. Ottobre 2012, sindaco arrestato. Ottobre 2013: il Comune di Sedriano sciolto per mafia, primo in tutta la Lombardia. La circolarit del caso, i casi della vita. La costanza e la passione dei cronisti.

Fastweb: 15 anni a Mokbel. Scaglia assolto


FINITO UN INCUBO AFFERMA IL FONDATORE DELLA SOCIET DI TELEFONIA. STESSA SENTENZA PER LEX AD DI TELECOM ITALIA SPARKLE
inisce con diciotto condanne e sette assoluzioni in primo grado il processo a quella che F stata definita una frode colossale e che ha coinvolto i vertici dirigenziali di Fastweb e Telecom Italia Sparkle (tutti assolti). Ieri la prima sezione del tribunale penale di Roma ha inflitto pesanti condanne per Gennaro Mokbel, 15 anni di reclusione, e per la moglie Giorgia Ricci, 8 anni, e per i 16 componenti di una banda legata allestrema destra cui viene addebitato anche la creazione di fondi neri nei paradisi fiscali dellestremo Oriente. Assolti invece il fondatore di Fastweb, societ milanese nata nel 1999, Silvio Scaglia, e lex ad di Telecom Italia Sparkle, Stefano Mazzitelli. La fine di un incubo, ha definito Scaglia l'esito di questo lungo processo, che gli costato quasi un anno di carcere. Gennaro Mokbel, invece, indicato come il capo dellorganizzazione, legato a molti personaggi dellestremismo neofascista. In una telefonata intercettata affermava che la scarcerazione di Mambro e Fioravanti gli era costata pi di un milione di euro. In anni giovanili era legato anche ad ambienti della banda della Magliana, a neri da Romanzo Criminale, tra cui quellAntonio DInzillo indicato come il killer del boss De Pedis che fu arrestato proprio a casa sua. Come Mokbel sono stati condannati anche il consulente Carlo Focarelli, condannato a 11 anni di reclusione, lufficiale della Guardia di Finanza Luca Berriola a 7, lavvocato Paolo Colosimo - legato al senatore Di Girolamo in una vicenda di voto di scambio che coinvolgeva famiglie calabresi - a 5 anni e 4 mesi, Silvio Fanella a 9 anni e Bruno Zito a 6 anni. Gli altri impuntati invece sono stati assolti, come Scaglia, per non aver commesso il fatto o perch il fatto non costituisce reato.
LINCHIESTA, condotta dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dai pm Giovanni Bombardieri e Francesca Passaniti, era durata circa due anni ed era partita dalla scoperta di una frode carosello, messa in atto tra il 2003 e il 2006, che consisteva nella sistematica evasione fiscale dell'Iva per un totale da 2 miliardi di euro. Denaro poi riciclato da Mokbel con la complicit del consulente Focarelli. Secondo i magistrati la truffa colossale era stata organizzata nei minimi dettagli e

consisteva nel creare, a quanto si legge nellordinanza del gip del 2010, ingenti poste passive di bilancio dovute alle apparenti uscite di centinaia di milioni di euro in favore di societ cartiere (ossia societ con sede all'estero, create ad hoc per le operazioni). Le ingenti somme di denaro apparentemente spese per pagare lIva in favore delle cartiere consentivano a Fweb e Tis di realizzare fondi neri per enormi valori. Agli imputati, a seconda della posizione, sono stati contestati i reaGennaro Mokbel Ansa

ti di associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata finalizzata al riciclaggio, allintestazione fittizia di beni ed evasione fiscale nonch il reinvestimento di proventi illeciti. Il meccanismo truffaldino, secondo i pm, avrebbe finito per coinvolgere i vertici delle due aziende telefoniche attraverso una rete di societ che venivano aperte e chiuse dopo aver realizzato lo scopo. Ma proprio questa laccusa che la Corte non ha accolto assolvendo tutti i manager accusati di aver favorito la frode fiscale anche a fini di concorrenza con altre aziende telefoniche. Tutta la reRUBERIE sponsabilit ricaduta sulla banda Mokbel e alcuni consuI soldi sottratti che lenti infedeli. Liva evasa in tohanno inciso sul bilancio tale stata di due miliardi di euro. Sono stati sottratti centinaia dellUnione Europea. di milioni di euro alle casse dellerario - hanno ricordato i pm - i Cos i pm definiscono fatti descritti nel processo hanno la frode con 2 miliardi di inciso anche sul bilancio dellUnione europea.

euro di Iva evasa

R.D.G. e V.P.

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brevi

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S(ENZA) S(EPOLTURA)
VATICANO IL PAPA E ABU MAZEN Francesco ha regalato ad Abu Mazen un penna durante il colloquio avuto ieri in Vaticano. Spero di poterla usare per firmare gli accordi di pace ha risposto il leader palestinese, che ha poi incontrato il presidente della Camera Boldrini e quello del Senato Grasso. Ansa

il Fatto Quotidiano

ROMA RISCHI METRO C A CARICO DI COMUNE E STATO Il collegio sindacale di Roma Metropolitane, societ comunale, ha inviato un esposto alla Corte dei conti e alla Procura della Repubblica, lamentando che il nuovo accordo tra la societ e i costruttori accolla i rischi dimpresa a Campidoglio e Stato.

FRANCIA A GIUDIZIO IL ROCKER NEONAZI Risponder di incitazione allodio razziale il rocker neonazi norvegese Kristian Vikernes comparso in tribunale a Parigi. Luomo, che ha scontato 15 anni in Norvegia per lomicidio di un membro della band heavy metal, fu arrestato in luglio in Francia con l'accusa di terrorismo.

La bara volante di Priebke: la saga del funerale senza fine


IL CORPO DELLEX SS RESTA A PRATICA DI MARE: PROIBITE LE ESEQUIE IN TUTTA LA PROVINCIA DI ROMA
Il prefetto Pecoraro Ansa
di Rita Di Giovacchino

VIDEOTESTAMENTO
Registrato da Priebke poche settimane prima della morte

ivieto di sepoltura per Erich Priebke in tutti i cimiteri di Roma e provincia, l'ultima decisione prefetto Pecoraro resa nota dal sindaco Marino che fin dall'inizio si era opposto all'ipotesi di un mausoleo dell'ex SS nella capitale. l'unica certezza nel caos che da giorni circonda la destinazione della salma del boia della Ardeatine: sembra certo che la bara si trovi tuttora nell'area dell'aeroporto di Pratica di mare, dopo che la scorsa notte si era diffusa la notizia di un nuovo trasferimento, ma la famiglia, per bocca dell'avvocato Giachini, non ne sembra convinta: PECORELLE ARRICCHITE

Diteci dove sta la salma, i figli mi hanno incaricato di recuperarla. Per la sepoltura abbiamo contatti con l'ambasciata tedesca, oltre a un'ipotesi di tumulazione in Italia. Nel monastero di Albano, secondo l'avvocato, si sarebbe svolto un rapimento della salma a opera di agenti di polizia o dei servizi segreti, hanno picchiato persone che erano di veglia e hanno portato via la bara. Non sappiamo pi dove si trova. Temiamo che si voglia farla sparire, e coprire tutto con il Segreto di Stato. La presidenza del Consiglio ha smentito l'intervento dei servizi segreti nel caso Priebke, la decisione di trasferire la salma stata decisa per motivi di ordine pubblico dopo

gli incidenti culminati con l'aggressione di una ventina di neofascisti ai cittadini che manifestavano contro la decisione di svolgere i funerali in una citt medaglia d'argento della Resistenza. Il fatto che la famiglia dell'ex SS abbia manifestato le

RAPIMENTO Il legale evoca i servizi segreti, Palazzo Chigi smentisce. Nellultimo messaggio, il nazista giustifica le Fosse Ardeatine

sue intenzioni stata apprezzata da Pecoraro, dopo le polemiche che lo hanno coinvolto: stata un scelta difficile motivata dal fatto che la comunit lefrevriana era l'unica disponibile ad officiare un rito funebre. I colpi di scena non si contano pi e ieri don Pierpaolo Petrucci il superiore di San Pio X, ha rivelato che i funerali, contrariamente a quanto affermato da Giachini, sono stati officiati proprio da lui a tarda sera: Priebke morto da cattolico e da pentito. Abbiamo trovato documenti, ha ricevuto il sacramento della penitenza, si pentito pubblicamente davanti a Dio e agli uomini, morto da cristiano e aveva diritto ai funerali.

Ma ieri stato il giorno in cui stato diffusa l'annunciata video-intervista in cui Priebke parla del massacro alle Fosse areatine. Molto pentito non sembra: lex capitano delle SS ne attribuisce la responsabilit allattentato di via Rasella comALLOMBRA DELLSS

piuto dai Gap comunisti proprio per provocare la rappresaglia tedesca e cos l'insurrezione della popolazione: Kesselring aveva diffuso un avviso che lo spiegava. Ancora: Lesecuzione fu terribile ma era impossibile dire no.

Giachini e la strategia dellattenzione dellavvocato nero ono fiero di aver difeso di Priebke, un uomo che a 83 anni finito in prigione dando prova fino all'ultimo di dignit e S coerenza. Il suo unico obiettivo era dimostrare la verit storica,
negli ultimi mesi ha lavorato al video-intervista, non sono stato io occuparmene ma sono fiero del modo in cui morto e per averlo aiutato a vivere fino a100 anni. il 10 ottobre, l'ex SS morto da appena due ore, quando sotto il portone di via Cardinal San Felice, che poi casa sua, l'avvocato Paolo Giachini pronunci commosso queste parole. Appena una piccola bugia, quella di non aver avuto alcun ruolo nella video-intervista, invece stato proprio lui a fare le domande e a commentare le risposte. Strana figura di avvocato militante, la fama di Giachini ingigantita in questi giorni anche per la sapiente gestione mediatica dei funerali del boia nazista finiti sulle prime pagine di tutto il mondo. Ha saputo sparare sul barilotto di dinamite, dice qualcuno, come quando ha annunciato che il feretro partito dal policlinico Gemelli era diretto ad Albano, in modo da far convergere sul luogo che doveva restare segreto, per tacita intesa con il prefetto Pecoraro, cittadini indignati e miliziani boia chi molla.
UNA PICCOLA strategia della tensioP. Giachini LaPresse

Francesco e il vescovo spendaccione Punirne uno per educarne cento


di Marco

Politi

ranz-Peter Tebartz van Elst, vescovo di Limburg, F non ha inteso bene lappello di papa Francesco (subito dopo la sua elezione) per una Chiesa povera e per i poveri. In Germania i fedeli della sua diocesi sono furenti per le spese astronomiche per la costruzione della sua nuova residenza: 31 milioni di euro. Poca cosa forse per certi clan politici italiani, ma in Germania sono pignoli e ai fedeli e a molti uomini di Chiesa non va gi che il 54enne vescovo abbia speso 15.000 euro per la vasca da bagno, 350.000 euro per gli armadi e altri 783.000 per un giardino mariano. Cose da mandare in bestia papa Bergoglio a cui gi danno fastidio le auto ufficiali. Ma la storia non finisce qui. La
Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung sostiene che nellesta-

prelato in India. Aveva dichiarato di aver preso un biglietto in business, invece si trattava di un biglietto di prima. Un peccato mortale la menzogna di un esponente pubblico per lopinione pubblica tedesca e pi ancora per le autorit giudiziarie. In Italia i critici verrebbero chiamati populisti giudiziari, Oltralpe non funziona cos.
IL PRESIDENTE della confe-

te 2011 i preventivi per la nuova residenza che allora ammontavano a 17 milioni di euro sono stati frazionati in 10 progetti per non incorrere nelle necessarie autorizzazioni vaticane, indispensabili quando si tratta di somme superiori ai 5 milioni di euro. La lievitazione dei costi sembra ora possano raggiungere i 40 milioni. E neanche qui finiscono i problemi del vescovo sprecone. La procura di Amburgo ha aperto un procedimento per falsa dichiarazione giurata riguardo a un volo fatto dal

renza episcopale tedesca mons. Zollitsch ha deciso di istituire una commissione dinchiesta e ieri mattina Zollitsch ha riferito direttamente al papa. Che per si era gi organizzato per raccogliere notizie di prima mano. Francesco aveva mandato a settembre in Germania il cardinale Lajolo, conoscitore della situazione nella Repubblica federale per avervi vissuto da nunzio. Zollitsch e il papa si sono trovati daccordo nel dare avvio da oggi alla commissione, a cui partecipano anche esperti esterni alla Chiesa. Mons. Tebartz si era precipitato nel fine settimana a Roma, sperando di parlare con il pontefice, ma Francesco ha voluto incontrare prima il presidente della conferenza episcopale tedesca. Nel frattempo Tebartz ha dichiarato che la sua carica nelle mani del pontefice. Con il pontificato di Bergoglio sembrano tramontati i tempi in cui i vescovi potevano amministrare i beni della diocesi a loro piacimento da piccoli so-

Franz-Peter Tebartz van Elst Ansa

REGGIA MILIONARIA Il Papa apre uninchiesta sul tedesco Franz-Peter Tebartz van Elst per le spese della sua nuova residenza
vrani. Francesco ha gi detto che i vescovi non devono atteggiarsi a principi rinascimentali e che i sacerdoti, quando pensano di comprarsi unauto, riflettano bene sul modello da acquistare: Perch nel mondo ci sono bambini che muoiono di fame. Francesco ha poca simpatia per sperperi, malversazioni o investimenti sconsiderati. In questi primi 7 mesi dono gi cadute alcune teste. I vescovi sloveni di Maribor (mons. Turnsek) e di Lubiana (mons.

Stres) sono stati costretti a dimettersi per un crac di 800 milioni di euro. In Cameroun uscito di scena lex arcivescovo di Yaound, mons. Tonye Bakot, dopo le proteste dei fedeli per cattiva amministrazione. La vicenda Tebartz si inserisce nella strategia del nuovo pontificato tra i cui punti qualificanti c limperativo della trasparenza e unestrema attenzione alluso oculato dei beni ecclesiastici. Il nuovo corso spaventa i settori pi conservatori della Curia e della Chiesa perch ne deriva anche il riconoscimento del diritto dei fedeli (e dellopinione pubblica) di verificare la coerenza tra prassi amministrative ecclesiastiche e la retorica dei sermoni. Largomento che i mass media aizzano contro la Chiesa poteva funzionare durante il pontificato ratzingeriano. Ora non attacca pi. Francesco sa che la coerenza massima virt: loperazione pulizia non pu fermarsi.

ne ha scandito la diffusione del pensiero priebkiano e i comunicati e dietro ogni passo c' lui, Giachini. Non si pu dar torto a questo marchigiano, ex commerciante di pellami, che ha fatto gli esami di procuratore dopo i 50 anni, di voler vivere un momento di gloria: per 15 anni ha vissuto all'ombra di Priebke, gli ha offerto la casa dove vivere e perfino un lavoro presso il suo studio. Ma non si pu negare che sia stato anche consigliere politico e cultore delle memorie, rilette nella lente del revisionismo storico che ha portato l'ex SS a negare gli altiforni di Dachau e le torture di via Tasso. Con lui ha scritto la ponderosa autobiografia, 900 pagine, Vae Victis, guai ai vinti: tutto quel che successo colpa del fatto che i nazisti hanno perso la guerra. Giachini ha un'autentica passione per gli eroi del male. Sono stato amico di Clemente Graziani, andavo a trovarlo in Paraguay e insieme ci facevano delle grandi bevute, ha raccontato. Graziani, leader e fondatore di Ordine Nuovo, latitava in Paraguay: nel suo pantheon immaginario ci sono solo perseguitati politici, fantasmi del passato come Delfo Zorzi, incriminato e assolto per la strage di piazza Fontana. Con Zorzi, che ha una casa di moda in Giappone, faceva import-export: Ci hanno intercettato per anni, ma non ne uscito niente, parlavamo solo di affari. Occhi azzurri, aitante, qualcuno sospetta che fosse il figlio segreto di Priebke e a lui forse non sarebbe dispiaciuto, invece l'ex Ss era solo il suo padre ideologico. Ho rimesso il mandato, aveva detto la sera dei funerali svoltisi a sua insaputa. Ma 24 ore dopo il ruolo di procuratore legale gli stato restituito da Ingo Priebke, il figlio che in Italia non mai arrivato, che anzi fa sapere che non verr mai. Ma non erano stati i cittadini di Albano a impedirgli di entrare nel monastero? Piccole bugie che servono a tener viva la tensione.
RdG

il Fatto Quotidiano

STATO CONFUSIONALE
N. ZELANDA I PROFUGHI DEL CLIMA Lisola di Kiribati, nellOceano Pacifico, minacciata dallinnalzamento dellacqua. Per questo uno dei suoi abitanti, il 37enne Ioane Teitiota, ha presentato domanda di asilo per cambiamento climatico alla Nuova Zelanda ed stato ascoltato dallAlta Corte del Paese oceanico.

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PD INTERROGAZIONE SU CAMPO PESTAGGI Interrogazione di Khalid Chaouki, deputato e responsabile Nuovi Italiani del Pd dopo larticolo pubblicato ieri dal Fatto sul campo dei pestaggi. Il parlamentare chiede che il governo risponda a proposito delle notizie di violenze nel centro di prima accoglienza di Pozzallo, Ragusa. LaPresse

BARI DADDARIO MOLESTATRICE La Procura di Bari ha chiesto la condanna a 2 mesi e 20 giorni per Patrizia DAddario. La donna imputata per molestie telefoniche ai danni delle 2 figlie dellex amante, per minacce e un tentativo di speronamento di una delle ragazze a bordo duno scooter (allepoca, 2009, minorenne).

NON UN PAESE PER MORTI E I VIVI VOGLIONO ANDARE VIA


I PROFUGHI DI REGGIO LASCIANO IL CENTRO, IL GOVERNO CANCELLA I FUNERALI DI STATO
di Enrico Fierro

on un paese per morti, ma neppure per vivi. E quando si parla di migranti, profughi, richiedenti asilo, insomma, di gente che viene dal mare su vecchi barconi e cerca una speranza sulle sponde italiche, le cose si complicano. Iniziamo dai vivi: i profughi siriani salvati giorni fa a Reggio Calabria. Operazione mirabile: gli aerei individuano la nave madre che scarica su un barcone al traino, uomini, donne e bambini. Il legno, gi fradicio, imbarca acqua, la situazione a rischio naufragio, le motovedette della Guardia di Finanza partono e salvano tutti. Duecentoventisei profughi, tanti bambini. Sono siriani e vengono ospitati in un palasport. Non sono clandestini, sono profughi scappati da una guerra che non vogliono restare in Italia, leggi Bossi Fini e pacchetti sicurezza vari, non dicono parole chiare sul loro status. Cos ieri sono andati via tutti, col treno, verso il nord, certamente verso un paese europeo. Le autorit italiane hanno assistito impotenti.

come gestirli, non riesce a venir fuori da una impasse che ci espone allo sberleffo della comunit internazionale. Il capitano delle Ss morto venerd al Policlinico Gemelli di Roma. Da allora successo di tutto. La bara portata ad Albano Laziale per i funerali, gli scontri fino a notte, le botte, i feriti, le polemiche del giorno dopo vomitate dalla tv e dai soliti improbabili esperti di tutto. Pensate al prefetto di Roma Giuseppe

PAROLA DI MINISTRO Il ministro Kyenge riannuncia esequie solenni per le vittime di Lampedusa. Il sindaco: Non ci sar. In Sicilia al via le sepolture

Pecoraro. Luned il sindaco di Albano vieta i funerali, lui si incavola e revoca il divieto: i funerali si devono fare. La cittadina laziale messa a ferro e fuoco, il morto con i suoi sodali lefebrviani in un convento, fuori botte da orbi tra antifascisti e neonazisti italiani, e lui che fa? Semplice: revoca la sua stessa revoca: i funerali non si devono fare, vanno sospesi. Il cadavere del boia, intanto, viene portato all'aeroporto di Pratica di Mare, ironia della sorte, nello stesso luogo dove fu ricostruito lo scheletro del Dc9 Itavia precipitato al largo di Ustica. Il corpo l, in attesa, di cosa non si sa. Lo hanno portato i servizi segreti, si favoleggia. E allora a chiarire tutto interviene il sottosegretario all'Interno Filippo Bubbico: vero che sono intervenuti gli 007?: Non lo so. Viva l'Italia doppio, perch sulla questione interviene di nuovo il prefetto: i

funerali di Priebke sono vietati in tutto il territorio della provincia di Roma. E i morti di Lampedusa? Commossi, dopo una visita di 4 minuti circa ai vivi ricoverati nel centro di accoglienza dell'isola, Letta e Alfano annunciano i funerali di Stato per le vittime del naufragio del 3 ottobre. il 9 di ottobre, da allora succede di tutto.
I FUNERALI, che dovevano es-

sere di Stato (c' anche una legge che li regolamenta, la numero 36 del 7 febbraio 1987) diventano solenni. Nel frattempo, per, le bare dei migranti morti, molti ancora con i numeri, persone non identificate, vengono sepolte nei cimiteri siciliani. Sei a Gela, 5 a Raffadali, Agrigento, 5 a Sambuco di Sicilia. A Bruxelles i giornalisti stranieri chiedono lumi alla ministra Cecile Kyenge. Che fine faranno quei morti? Rispo-

Le bare dei migranti allineate nellhangar di Lampedusa LaPresse

sta: Avranno un giusto saluto. Di Stato, solenni, dal giusto saluto, la confusione evidentemente poca. Non basta? E allora interviene il ministero dell'Interno con un comunicato. Per i morti di Lampedusa, quelli del 3 e dell'11 ottobre, ci sar una cerimonia di commemorazione, il 21 sul molo turistico di Agrigento. Interverranno le massime autorit di governo.

Il sindaco di Lampedusa: Io non ci sar. E i funerali di Stato? Finiti nel ridicolo, come la farsa del morto Priebke. Andr in Germania, finalmente una volont chiara, annuncia il prefetto Pecoraro liberato dall'incubo. Intanto la salma del boia delle Ardeatine sempre l, a Pratica di Mare. In attesa che l'Italia diventi un Paese serio. Almeno con i morti.

QUI PRO QUO


Il ministro dellIntegrazione Kyenge era ieri a Bruxelles dove ha chiesto la revisione delle leggi europee sullimmigrazione
LaPresse

Il nuovo muro del Nord (Europa)


CHI APRIR LE PORTE a quanti sopravvivono alla quotidiana roulette russa nel mediterraneo? Di certo non il Nord Europa, che se con un occhio compassionevole guarda i cadaveri restituiti dal nostro mare, con laltro controlla che le sue frontiere siano adeguatamente blindate. Per sfuggire alla guerra e alla fame, il popolo dei rifugiati accetta qualsiasi sfida. Ma chi offrir loro un futuro, dopo? I summit Ue si intrecciano a dichiarazioni di circostanza che inneggiano alla solidariet verso lItalia, ma finora, provvedimenti concreti non si sono visti. La storia insegna che molti profughi chiederanno asilo al Nord Europa, chi dichiarando lo status di rifugiato, chi dimostrando un ricongiungimento famigliare. Se per sui Paesi scandinavi che contiamo, la fiducia si rivela mal riposta. Partiamo dalla Danimarca. Economia da tripla A, tasso di disoccupazione inesistente, da maggio per il governo ha sospeso il trattato di Schengen e reintrodotto i controlli alle frontiere. Troppi immigrati. Negli scorsi anni abbiamo visto crescere i crimini transfrontalieri spiegano, giustificando cos lintroduzione di nuove apparecchiature elettroniche per lidentificazione alla frontiera tedesca, di controlli serrati nei porti e sul ponte che collega alla Svezia. Gi la Svezia, dove ormai la parola immigrazione provoca nellopinione pubblica reazione da gas urticante. Il partito di estrema destra tiene sempre viva la memoria collettiva sulle rivolte dello scorso maggio che hanno infiammato i sobborghi di Stoccolma, per mano di immigrati. Devastate scuole, bruciate auto, feriti a sassate passanti, poliziotti, vigili del fuoco. Tutti motivi per non accettare nuovi profughi. Cos da mesi la polizia effettua controlli a tappeto nella metropolitana di Stoccolma, per rintracciare i clandestini e procedere allespulsione, mentre da Gteborg, citt dapprodo, i comuni protestano e accusano il Governo e lUe di averli lasciati soli e senza fondi, ad affrontare il fenomeno crescente dellaccattonaggio. E siamo in Norvegia. Protezionista verso la sua inespugnabile economia petrolio-centrica, ha accontentato giusto la scorsa settimana lala estrema del neogoverno di destra: manette ai clandestini e rigidi protocolli per il riconoscimento dellasilo. Resta la Finlandia. La sua brillante economia ha cronico bisogno di manodopera e quindi gli immigrati sono ben accetti, soprattutto perch svolgono i lavori meno remunerativi, nei settore edilizia, sanit, istruzione e trasporti marittimi. Nel 2012 oltre 9mila stranieri hanno ottenuto la cittadinanza, il doppio rispetto gli anni precedenti. Anche qui per sono giunte le correnti xenofobo- populiste, gi al lavoro (con discreto successo) per instillare veleno sociale, facendo leva su un grande classico: Di questo passo, il welfare, baster per tutti?.
Michela Danieli

VENIAMO AI MORTI. Per

prendere atto che l'Italia, le sue istituzioni, il suo governo, stanno rischiando di essere travolti dal ridicolo. Siamo di fronte a tragedie immani, i naufragi di Lampedusa con le sue centinaia di vittime, e la salma di Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine. Morti in epoche diverse, protagonisti di storie non paragonabili, ma che hanno una caratteristica in comune: il governo italiano non sa NON SOLO LEONARDA

Il successo di Anina alla Sorbona laltra faccia dei rom francesi


di Roberta Zunini

l grido di Leonarda deve tornare, migliaia di liceali parigini hanno marciaA to verso il ministero degli Interni il cui titolare, lo spagnolo naturalizzato francese Valls, stato spesso criticato per la politica restrittiva nei confronti degli immigrati e per le espulsioni facili di sans papier e rom. Ma la decisione di espellere la 15enne Leonarda Dibrani, figlia di kosovari di etnia rom, prelevata dalla polizia mentre era in gita scolastica, ha scatenato l'indignazione. Oggi o domani dovrebbero arrivare i risultati dellinchiesta amministrativa aperta dal ministero, intanto Leonarda, da Mitrovica, dove si ritrovata con i familiari, compreso il padre violento dal quale era stata separata (e che avrebbe vissuto per 20 anni in Italia, a Pesaro) chiede di tornare in Francia. Anche se nemmeno lei nata in Francia, ma in un campo nomadi vicino a una discarica

a 180 chilometri da Bucarest, Anina Ciuciu, 23 anni, prima studentessa rom di legge alla Sorbona e autrice del libro Sono tzigana e lo rimango si sente legata e grata al Paese che le ha permesso di uscire dall' emarginazione e spera di ottenere la nazionalit per coronare il sogno di divenire magistrato. Le procedure sono lunghe ma forse fra 2 anni ce l'avr, dice al Fatto la 23enne arrivata in Francia quando aveva 7 anni.
IN ROMANIA vivevamo in una casa con il pavimento di terra e senza acqua. I bambini ci urlavano sporchi zingari. Mio padre venne licenziato dallofficina quando scoprirono che era rom. Al primo tentativo di andar via il trafficante ci lasci in un campo minato in Kosovo. Il secondo tentativo and meglio ma per 6 mesi Anina e i suoi rimasero bloccati nell'allora campo nomadi del Casilino a Roma. Le condizioni erano umilianti, abbiamo mendicato per sopravvivere.

Mentre i rumeni ci consideravano subumani, gli italiani dice- Il libro di Anina vano andate a lavora- Sono zigana re, parassiti. Ma nes- e lo rimango suno ci dava lavoro. In Francia hanno ottenuto prima l'asilo e poi il permesso di soggiorno e Anina potuta andare a scuola anche se ha abitato a lungo con le 3 sorelle e i genitori in un furgone. Poi stata investita da un notabile, ubriaco, del posto ed rimasta tra la vita e la morte per mesi ma i genitori non l'hanno denunciato per timore di ritorsioni. Purtroppo ora la situazione dei rom sempre pi critica. Il desiderio di riscattare i sacrifici del padre, che lavora come giardiniere, lha portata a diplomarsi e iscriversi all'universit. Lavorando i un hotel Anina riesce a mantenersi da sola. Voglio diventare magistrato perch permette di aiutare i deboli e gli oppressi e ottenere giustizia e dignit.

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ALTRI MONDI
GERMANIA COLLOQUI DI GOVERNO CDU-SPD I vertici di Cdu-Csu e Spd hanno deciso di raccomandare ai rispettivi partiti lavvio di trattative (da mercoled) per la formazione di una grande coalizione. Nella Spd decisione presa allunanimit, come annunciato dal leader Sigmar Gabriel dopo le 2 ore di colloqui con i cristiano democratici. Ansa

il Fatto Quotidiano

Pianeta terra
USA RAPPORTO DENUNCIA LA STRATEGIA DEI DRONI Secondo il relatore Onu Christof Heyns, luso dei droni danneggia la sicurezza e incoraggia Stati e gruppi terroristici ad acquistare armi senza il controllo delluomo. Le parole di Heyns fanno riferimento al programma Usa di attacchi mediante droni in Pakistan e Yemen. LaPresse

Obama, i cocci del Tea Party e i dolori del collega Letta


IL PRESIDENTE USA REDUCE DAL SUCCESSO SULLO SHUTDOWN PROMUOVE GLI SFORZI DEL GOVERNO ITALIANO
New York

l presidente ha capito che la magnanimit, nella vittoria, una qualit molto importante da avere. Lui ha vinto. Ora, per, bisogna che si sieda con i suoi avversari e faccia in modo che le cose funzionino. Se non lo far, evidentemente, non sar un presidente di successo. Riconosce la sconfitta dei repubblicani, John McCain, senza per mancare di sottolineare che, la vittoria di Barack Obama, dovr essere confermata nei prossimi mesi, dalloperato della commissione bipartisan che lavorer sul budget, ribadendo che quella non potr dare nessun risultato soddisfacente senza la la volont delle parti di giungere a compromessi su molti punti. E se al presidente va la vittoria, alle donne va il merito di averne gettato le basi. La leader-

ship al Senato aggiunge McCain devo ammetterlo, stata garantita principalmente dalle donne. La verit che loro stanno facendo molto bene e noi siamo stati fortunati che ci abbiano consentito di stargli dietro e capire come andavano fatte le cose. Se un certo cinismo tipico della politica al maschile aveva, dunque, dominato nelle fasi della catastrofe, il pragmatismo femminile e bipartisan delle senatrici, Su-

VIVA LE DONNE Il repubblicano McCain riconosce il ruolo della compagine femminile al Congresso nel braccio di ferro sul tetto del deficit
LA STORIA

san Collins, Lisa Murkowski, Kelly Ayotte, Amy Klobuchar, Jeanne Shaheen e Heidi Heitkamp, che avevano deciso di lavorare sullaccordo quando ancora sembrava una follia, ha tirato il paese fuori dai guai. Anche se ad annunciarlo al mondo sono stati Harry Reid e Mitch McConnell. Promettono, invece, ancora battaglia i rappresentanti del Tea Party che hanno votato contro laccordo e che ribadiscono che non troveranno pace fino a quando la riforma sanitaria sara in vigore. Ci rivediamo lanno prossimo di questi tempi, dicono, gia in campagna elettorale per le elezioni di medio termine del novembre 2014. Il presidente, intanto, ringrazia e d il bentornato ai dipendenti del governo, per 16 giorni senza lavoro e prova a mantenersi defilato. Subito dopo la firma dellaccordo, per, mer-

CONFRONTI
Letta prima di incontrare il presidente Usa ha detto: I guai di Obama li ho anche io. I Repubblicani Ted Cruz (leader del Tea Party) e John Boehner LaPresse

coledi sera, alla domanda se ci si trover di nuovo in questa situazione fra pochi mesi, uscendo dalla sala stampa, senza voltarsi, aveva risposto deciso, no. Come fanno i vincitori. E da leader tornato in pieno controllo del paese Obama ha accolto il premier italiano Letta che alla vigilia dellincontro aveva paragonato la sua situazione a quella del presidente

PARALLELO Il presidente del Consiglio paragona le sue fatiche parlamentari a quelle del presidente Poi i ringraziamenti alla Casa Bianca

americano, dal quale ha poi ricevuto convenevoli e ringraziamenti calorosamente di rito, soprattutto pe r il ruolo svolto nelle missioni internazionali, e anche per linvito a rivedersi la prossima volta in Toscana (terra natia di Letta e dove lambasciatore (italo)-americano Phillips proprietario di un borgo medievale riattato a resort).

di Angela

Vitaliano
New York

uando ero pi giovaQ ne il mio sogno era fare esattamente quello che

Top Gun Sarah, dal giornalismo alle verit della guerra


Sarah ha 34 anni ed nata alle Hawaii: pap marine e mamma nella Marina militare, una vita di viaggi e traslochi. Se fai parte delle forze armate devi cambiare citt ogni tre anni e cos io ho girato il mondo prima ancora di entrare io stessa in Marina. Amavo quella vita, conoscere nuove persone, nuove culture e per me tutto aveva il sapore dellavventura e, oggi, credo anche che mi abbia aiutato ad aprirmi la mente. Quando sei giovane, per, puoi avere aspirazioni diverse e la carriera di giornalista diventa il sogno.
UN SOGNO ostacolato dai costi altissimi delle universit, in particolare dellUniversit della California sulla quale Sarah aveva concentrato moltissimo le sue aspettative. Decisi allora di entrare a far parte dei Naval Reserve Officer Training Corps di Los Angeles, un programma di istruzione secondaria che copre completamente il costo degli anni di studio a patto che tu ti impegni a restare per quattro anni allinterno della Marina. A convincerla anche la possibilit di scegliere come specializzazione proprio il giornalismo: Qualche tempo dopo quando, avendo scelto di essere un pilota, mi resi conto che per molti io ero una privilegiata,

fai tu, la giornalista. la prima cosa che mi dice il tenente comandante della Marina americana, Sarah Higgins, mentre ci sediamo al tavolo di un caff di Manhattan, per la nostra chiacchierata. Sorprendendomi cos, due volte, in soli cinque minuti: le prime due di molte altre. La prima volta mi aveva sorpreso quando, sebbene con un sorriso, aveva rifiutato, categoricamente la mia offerta di pagare i caff: Lavoro per il governo, non posso accettare. La strada mi sembra in salita, ma dopo le prime domande scopro che Sarah disponibile e, soprattutto, estremamente rispettosa verso il lavoro dei giornalisti, e non solo per la sua vecchia passione. Difendere il mio paese mi spiega per me significa, pi di ogni altra cosa, difenderne alcuni valori fondamentali che credo fermamente dovrebbero essere garantiti a tutti gli esseri umani: la libert di parola e la libert di espressione.

Sarah Higgins, 34 anni, fotografata in Afghanistan: Ero lunica donna della base

pensai che si arriva a delle cose per strade diverse e la mia non era certo stata ispirata da Tom Cruise in Top Gun. Gli anni della scuola sono duri, ma formativi. La Marina mi ha insegnato a mettermi alla prova, a chiedere di pi a me stessa e a pormi sempre IN AFGHANISTAN, Sarah chiede al suo sunuovi traguardi da raggiungere. Se non periore il permesso di indossare un velo. avessi scelto questa carriera non avrei com- Lo ottiene: Non lo chiesi per paura ma per preso tante cose di me stessa. Pensacola, estremo segno di rispetto verso la cultura Florida, la prima base di Sarah dopo la del posto. Avevo a che fare solo con uoscuola e l la pressione forte: mini, che spesso comandaIo ero fortunata ad essere vo e istruivo e non volevo unottima nuotatrice, ma per mostrarmi irrispettosa. IL SUO VELO molti quello era il punto deLe prossime tappe di Sarah, bole; ho dovuto adeguare la che lascer New York per Lo indossavo mia mente creativa alla rigiSeattle a maggio, sono la dit militare. Uss John C Stennis, con in Afghanistan, Laddestramento, per, ha una nuova missione in zocomandavo anche i suoi aspetti positivi: na di guerra. Dove, non si imparare il lavoro di squadra sa ancora. Per quanto teme addestravo uomini: po, nemmeno. Lo so che e mettere le ali. Quando ho finito il mio ultimo volo di non volevo mostrarmi per un uomo sarebbe difaddestramento, mi hanno reficile accettare questa vita irrispettosa galato una mostrina con solo e seguirmi. Lo fanno semil mio nome di battesimo e le pre le donne. Non ho rimali al posto del cognome. pianti per, sono felice Uno dei momenti di cui vado pi fiera. perch ci che faccio, alla fine, proprio Dopo un altro anno di addestramento a Wa- ciche volevo. Mai nessuna critica verso shington, Sarah pronta per la prima mis- il suo Paese? Certo, il mio Paese non sione di guerra: Iraq. Era il 2005 ed ero a perfetto. Per migliorarlo possiamo votare. bordo della Uss Harry Truman. Da l par- Quello un altro diritto che difender tivamo in volo per sabotare i segnali radar sempre nemici. Non ho mai fatto unazione a terra e per me tornare alla base, in mare, significava tornare a casa. I sei mesi in Iraq non sono ancora la vera prova, quella in cui ti trovi di fronte alle tue debolezze e alle tue paure. Quando sono stata mandata in Afghanistan ero di supporto a una base a terra. Ero lunica americana in una base di europei e

lunica donna. Sentii per la prima volta la deflagrazione di una bomba, il terreno muoversi sotto i piedi. E una paura incontrollabile. Quello che per altri sarebbe normale per lei, non lo era affatto: Siamo addestrati a gestire la paura perch fa parte del nostro lavoro, ma quella situazione mi spiazz per giorni. Finch mi sono detta basta e mi sono ricordata che non potevo permettermi di perdere la concentrazione.

il Fatto Quotidiano

ALTRI MONDI
LONDRA MINISTRA INCINTA RESTA IN PIEDI Nessun deputato britannico ha ceduto la propria sedia a una ministra incinta di sette mesi, che cos stata costretta a rimanere in piedi per mezz'ora. Il ministro delle Uguaglianze Jo Swinson ha dovuto ascoltare in piedi lintervento del primo ministro David Cameron. Wikipedia Cc

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UNGHERIA PROCESSO PER I FATTI DEL 56 Lex ministro dellInterno comunista Bela Biszku, 92 anni, stato incriminato per crimini di guerra e massacri. Biszku considerato il responsabile della repressione che segu la rivolta di Budapest del 56. La procura ha aperto linchiesta in seguito alle rivelazioni rese da Biszuku in unintervista. Ansa

di Elisabetta Reguitti

sando. Lappello di Dario Fo, sottoscritto tra gli altri dal professor Salvatore Settis e da Carlo (Carlin) Petrini. A un mese dallarresto dellattivista di Greenpeace tuttora detenuto a Murmansk, il Nobel - dopo la lettera raccolta da Greenpeace firmata da altri 11 Nobel - chiede che la politica italiana manifesti il proprio operato nella questione. Loro diranno le solite balle che la diplomazia sta lavorando in modo incessante e riservato ma la vicenda di Cristian non riguarda solo la sua famiglia rincara Fo che ricorda come la petizione lanciata su Change.org continui a raccogliere le adesioni dei cittadini.
PAROLE CHE giungono

he il governo italiano si palesi in modo chiaro sulla vicenda di Cristian DAles-

DARIO FO E LA CARICA DEI NOBEL PER LATTIVISTA DI GREENPEACE


LINTELLETTUALE CHIEDE CHE IL GOVERNO ITALIANO SI IMPEGNI NELLA SCARCERAZIONE DI CRISTIAN DALESSANDRO. DUBBI SULLA LEGALIT DEL TRATTAMENTO NEL TRIBUNALE RUSSO

sono poi le questioni legate alle immagini che ritraggono Cristian con le manette ai polsi nella gabbia di vetro per ludienza in cui il giudice gli ha imposto un avvocato dufficio. Sembra insomma ci siano gli estremi per il ricorso al tribunale dei diritti delluomo di Strasburgo; il quadro sui trattamenti detentivi non si presenta a norma secondo quanto previsto da diverse Convenzioni tra cui appunto quella europea dei diritti delluomo, quella di Vienna sulle relazioni consolari e altri trattati internazionali. Hanno incolpato di pirateria quei poveri cristi mentre a

resse globale. Ad oggi nessun rappresentante politico si fatto vivo con la famiglia, neppure per un incontro di vicinanza e solidariet. Ha invece stupito la mossa dellamministratoredelegato di Eni, che si rivolto direttamente a Gazprom la compagnia impegnata sulla piattaforma oggetto dellazione degli ambientalisti avvenuta il 18 settembre. Mi ha molto sorpreso e in positivo rivela Fo un bel gesto, considerando che loro di disastri ne hanno compiuti ad esempio in Africa. Intanto il tribunale di Murmask che ha respinto tutte le ri-

I VERI PIRATI Hanno incolpato di pirateria quei poveri cristi, mentre a comportarsi da banditi sono state le autorit russe
comportarsi da banditi sono state le autorit russe, afferma Dario Fo che dopo aver saputo dellarresto di Cristian ha parlato con la famiglia DAlessandro. Liberare questo cittadino italiano importante per tutti noi oltre che per la madre e il padre del ragazzo. Ho parlato con il coordinamento di Greenpeace. Mi hanno spiegato quanto sia pericoloso ci che stanno facendo in quella zona dellArtico. Se solo accadesse un incidente sarebbe lapocalisse. LItalia ha il dovere di fare pressioni anche sui russi nellintechieste di scarcerazione su cauzione ha prorogato la reclusione fino al 24 novembre. Se si arriver a processo i trenta rischiano 15 anni di detenzione con laccusa di pirateria organizzata di gruppo. Il Console italiano risiede a 1800 chilometri di distanza da Cristian e le visite in carcere sono contingentate a eccezione per i legali che sono russi. Stasera a Napoli, in piazza Dante sit-in organizzato dagli amici di Cristian.
e.reguitti@ilfattoquotidiano.it

a poche ore dalla pubblicazione di una lettera scritta da un compagno inglese di Cristian che denuncia le modalit di arresto. I 30 attivisti sarebbero stati convinti a scendere dalla nave olandese dopo aver ricevuto assicuraIMPEGNO DI FACCIATA? zioni che li avrebbero fatDiranno le solite balle, che la diplomazia sta ti risalire a bordo dell Ar- lavorando in modo incessante e riservato, ma la ctic Sunrise. Ci sua vicenda non riguarda solo la famiglia RIFLESSI CONDIZIONATI

SPOT IN CELLA
Un attivista chiede la liberazione dei 30. A destra, DAlessandro in cella Ansa/LaPresse

Anche le donne pornificano la societ


di Yasmine Alibhai Brown

lla cerimonia di consegna A dei premi Bafta, stata Romola Garai che aveva partorito appena due mesi prima, a far ridacchiare i presenti raccontando una storiella di cattivo gusto: Per mia sfortuna mi hanno messo 23 punti nella vagina. Pensavo sarebbe passato molto tempo prima che trovassi la forza di farmi due risate. Ma le nomination di stasera mi hanno dimostrato che mi sbagliavo. Poche donne quella sera hanno riso insieme a lei. Ma pare che laver messo al mondo una femminuccia abbia incoraggiato Romola Garai a vedere le cose da una prospettiva politica maggiormente femminista.
DALTRO CANTO Romola

viste per soli uomini, ndt) hanno deciso di prendere di mira la Tesco. Sostengo queste sorelle incondizionatamente, anche se temo che questo genere di protesta possa essere miope, ingenua o, peggio ancora, falsa. Le scelte di vita di Romola rivelano in quali e quanti modi, consciamente e inconsciamente, le donne sono colluse con il sessismo, a volte a

una donna molto versatile, unattrice eccellente e una vera bellezza, cosa questa che sul piano professionale non dovrebbe contare, ma che in realt conta e non poco, qualunque sia il mestiere che le donne facciano. Sebbene appaia nella serie anni 50 The Hour con abiti sempre attillatissimi e seducenti e con le labbra di un rosso acceso, si unita alla crociata contro le riviste misogine per soli uomini e contro i supermercati che le vendono. Questa settimana le militanti di Lose the Lads Mags (Abbasso le ri-

BATTAGLIE ROSA Spesso sono, anche inconsciamente, colluse col sessismo o sono addirittura incapaci di opporsi agli imperativi della modernit
LaPresse

scopo di autopromozione, altre volte perch non riescono a opporsi alle pressioni culturali e agli imperativi della cosiddetta modernit. la stessa Romola ad ammettere: Sono stata parte del problema. Ora vorrei dare un contributo alla soluzione del problema. Romola desidera che sua figlia cresca in un mondo nel quale le donne non vengano umiliate. E fin qui tutte o quasi daccordo. La stessa cosa la pensano milioni di donne e anche di uomini.
MA IL PROBLEMA non riguarda solo il fatto che molti uomini affetti da qualche patologia sessuale sentono il bisogno di posare il loro sguardo lascivo sul corpo delle donne o di guardare film porno hard e talvolta di tradurre in comportamenti reali le loro fantasie di violenza sessuale. Il problema riguarda anche tutte quelle donne che accettano questa visione della sessualit, nella loro testa e a volte nella vita reale. Il business del porno sarebbe morto da tempo senza la partecipazione femminile. Ora che la pornificazione della societ diventata cos pervasiva e profonda, non possiamo sottrarci al dovere di occuparci dei molti modi in cui le donne appoggiano il male invece di combatterlo. Lo squallido libro Cinquanta sfumature di grigio, sta per diventare un film. La regia stata af-

fidata a una donna, Sam Taylor-Wood. Secondo i fan sarebbe una dimostrazione di liberazione sessuale oltre che la prova che oggi il porno in mano alle donne. Eppure le militanti che si battono contro le riviste per soli uomini non hanno mosso un dito per condannare la trilogia di E.L. James letta da milioni di giovani donne che ora pensano sia fico e sexy farsi mettere le manette e picchiare da un maschione prepotente. Aggiungo che non si parla mai delle riviste per donne, grottescamente sessiste, nelle quali il corpo della donna diventa un pezzo di carne e il contenuto sessuale fa a gara con quello delle riviste per soli uomini. Poi c il porno in Internet che esibisce quanto di pi perverso e depravato c nel sesso, ed in crescita esponenziale tra le donne che, a forza di guardare scene di violenza, sono diventate insensibili e incontrano sempre maggiori difficolt a trovare soddisfazione in un rapporto. Oggi molte donne consumano sesso alla svelta e con facilit e senza alcun investimento emotivo. Esattamente come hanno sempre fatto diversi uomini. Le ricerche ci dicono che esiste un rapporto impalpabile, ma reale tra loggettivazione della donna e la violenza contro le donne. Secondo le risultanze di

alcune recenti indagini, le giovani donne hanno pi probabilit delle donne pi mature di essere vittime di violenza domestica e sessuale. Il sessismo, palese e occulto, dei media e il porno spingono gli uomini a maltrattare e a violentare le donne. Ma senza affrontare il nodo del ruolo svolto dalle donne, non facciamo che ripetere lo stesso errore delle fem-

ministe di un tempo. La realt che le donne non possono chiamarsi fuori e dirsi del tutto innocenti. Devono essere oneste sul tema della loro complicit. Le attrici, le modelle, le pubblicitarie, le dirigenti, le consumatrici mettendosi insieme possono sconfiggere la piaga del porno.
The Independent Traduzione di Carlo Antonio Biscotto

I resti dellaereo di Missoni

VENEZUELA, RECUPERATI RESTI DI 3 PERSONE stato ritrovato al largo di Los Roques il velivolo su cui viaggiavano Vittorio Missoni e altre 4 persone. Finora sono stati per recuperati i resti di 3 passeggeri Ansa

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ANCHE IN ITALIA LE SCOMMESSE ALLINGLESE. SI PUNTA SU TUTTO

MARADONA: MI PIACEREBBE ALLENARE IL NAPOLI

INTERNET: BLOCCATO LACCESSO DALLITALIA A PIRATE BAY

Autorizzate dai Monopoli le scommesse allinglesein Italia: Oltre agli eventi sportivi, gli operatori potranno raccogliere puntate su avvenimenti di costume e gossip

Mi piacerebbe, quando andr via Benitez, allenare il Napoli: lo ha detto Diego Armando Maradona ieri in Italia. Il Pibe de Oro vedr stasera il big match Roma-Napoli

La Guardia di Finanza ha di nuovo bloccato il sito The Pirate Bay, tra i pi noti portali della pirateria. Era tornato tra le piattaforme pi visitate per i contenuti multimediali

SECONDO

TEMPO

SPETTACOLI.SPORT.IDEE

Crozza, adesso ride La7


NIENTE ACCORDO CON LA RAI. LO SHOW DEL COMICO CHE PIACE A TUTTI SULLA RETE DI URBANO CAIRO FINO AL 2016
di Andrea

Scanzi

aurizio Crozza resta a La7. Forse perch lo ha sempre voluto e forse perch i piani ambiziosi del suo agente Beppe Caschetto, definito non proprio amichevolmente Beppe Coschetta da Antonello Piroso, sono stati rovinati dalla crociata pauperista di Renato Brunetta. Le cifre circolate per il passaggio di Crozza in Rai erano parse mediamente indecenti: 20-25 milioni, 5 dei quali al comico. Ora saltato tutto. Crozza ha firmato un triennale con La7 (a quali cifre, per ora, non noto) lo ha comunicato ieri Urbano Cairo. Contratto in esclusiva, Ballar a parte. Stasera ripartir Crozza nel paese delle meraviglie, otto-nove puntate comunque mai in discussione. Poi altri tre anni su La7, a partire da un nuovo show in primavera. Nato il 5 dicembre 1959 a Genova, Crozza il comico pi conteso della

lacqua calda). Meno centrata la voce. I detrattori esistono e sono numerosi. La critica pi frequente che Crozza solo un interprete. Non scrive i testi, ma si affida a un gruppo di autori. Peraltro bravi. Alcuni, coFUNZIONANO testi e mimica, che me Alessandro Robecchi e Andrea sottolineano le praline dellovvio Zalone, sono anche ottime spalle nedi un politico bravissimo a non gli sketch. dire nulla (col cipiglio per vero che le battute di Crozza non di chi scopre per primo sono quasi mai sue, e non perch le copia (come qualcuno sostenne su Twitter), ma perch altri le creaLACCORDO no per lui. Attaccarlo per questo sarebbe peLa firma luned sera, r come dire che Mina non brava perch si proprio dopo lo scontro limita a cantare testi alin tv tra Fabio Fazio e trui. Esistono interpreti e cantautori, e gran Brunetta sui compensi parte dei comici italiani sono solo interpreti. del servizio pubblico Quei pochi che operaUn caso. O forse no no perlopi in proprio, come Corrado Guzzanti, sono tanto geniali quanto pigri. Altri, come Daniele Luttazzi, avevano fatto dellautarchia creativa un vanto personale, che poi per gli si ritorto contro. Beppe Grillo non avrebbe avuto il successo che ha avuto, negli anni OtMaurizio tanta, senza i testi di Antonio Ricci e Crozza nato a Michele Serra. Il comico non obGenova il 5 bligato a scrivere da solo e molte batdicembre tute di Crozza funzionano proprio 1959 LaPresse tiv italiana. Significa che anche il pi bravo? Piace a molti, non a tutti. Anche la sua nuova imitazione di Matteo Renzi, intravista negli spot, ha diviso.

perch le dice Crozza. I suoi limiti, casomai, sono altri. In primo luogo lincapacit di improvvisare. Se ne avuta prova allultimo Festival di Sanremo: bastata una piccola contestazione, forse pilotata, per bloccarlo e azzerargli la salivazione. Il primo Roberto Benigni, un altro che si faceva scrivere i testi da Giuseppe Bertolucci, si esaltava di fronte allimprevisto. E cos Grillo. Crozza, no. Forse gli mancata la gavetta sufficiente sulla strada, nelle piazze e nelle sagre. Crozza poi bravo su breve e media distanza. un centometrista della risata, non un maratoneta. Fa fatica a reggere le due ore in scena. Per questo efficace in tiv: perch si esprime per pillole e perch spazia. Perch si trasforma in un jukebox che passa dal politico allo chef: dalla battutaccia alla canzonetta. Alto e basso.
NELLECLETTISMO dellimitazione

Allegri le prende pure da Inzaghi


DOPO LO 0-3 DI CAEN (B FRANCESE), LO 0-1 CONTRO LA PRIMAVERA DELLEX BOMBER, IL NEMICO INTERNO NUMERO UNO
di Paolo Ziliani

una quinta dimensione, oltre a quelle che luomo non conoC sce: la regione dellimmaginazione,

una regione che si trova ai confini della realt. Lincipit della serie-tv Ai confini della realt descriverebbe bene, oggi, lo stato danimo dei tifosi del Milan: che dopo decenni carichi di gloria e di trionfi si ritrovano di colpo a soffrire per un club che di glorioso ha conservato solo il nome. Per il resto, il Milan ha assunto oggi le sembianze di unentit aliena. Irriconoscibile. Spaventevole. La quinta dimensione in cui il Milan piombato, al termine di un PALLONATE processo di bidonizzazione iniziato Amichevoli degno con la scellerata cessione di Pirlo, corollario di un inizio sbolognato come stagione tragicomico un ferro vecchio, ha qualcosa di inquiePi Allegri sarrabbia, tante, anche se non di sorprendente. peggio vanno le cose In estate, la squadra E marted arriva il Bara di Allegri, lallena-

tore che per scaramanzia non guarda i rigori calciati da Balotelli come non si usa pi nemmeno alloratorio, era riuscita nellimpresa di chiudere il primo tempo dellamichevole col Manchester City sullo 0-5 (Silva, Richards, Kolarov, doppietta di Dzeko) manco fosse il San Marino. Cinque giorni fa, dopo un avvio di campionato tragicomico (12 posto e 13 gol subiti), la squadra di Allegri, lallenatore che al fischio finale schizza negli spogliatoi qualunque cosa stia succedendo in campo (tipo Balotelli che va a dire allarbitro Ti ammazzo! e si becca tre turni di squa-

lifica), roba che Schettino al confronto ci pensava un attimo, era riuscita nellimpresa di perdere 3-0 lamichevole col Caen, squadra di B francese.
MA POICH il Milan oggi lentit

aliena di cui sopra, dopo lo 0-5 del primo tempo col City, lo 0-3 col Caen e il 12 posto in classifica a -5 dal Verona arrivato laltroieri lo 0-1 nella partitella con la Primavera di Inzaghi. Primavera batte Milan 1-0, gol di Yusupha Yaffa, sedicenne attaccante nato a Serekunda, Gambia. Ora, fermo restando che per Allegri perdere 1-0 con la Primavera di Fi-

lippo Inzaghi con cui un anno fa rischi le mani addosso davanti agli sguardi allibiti della squadra allievi, dopo una crisi di gelosia da allenatore sullorlo di una crisi di nervi peggio che perdere 4-0 col Barcellona, la domanda che sorge spontanea : il Milan ha toccato il fondo o raschiando il barile pu riuscire a fare di peggio? Domani a San Siro arriva lUdinese: e per dire il momento, Galliani ha mandato tutti in ritiro manco il club fosse alla vigilia di una finale di Champions. Marted, poi, arriva il Barcellona che un tempo il Milan demoliva (4-0) proprio in finali di Coppa dei Campioni. Ebbene, Balotelli a parte, i rossoneri che scenderanno in campo contro il Bara, ai tempi di Ancelotti, di Capello o di Sacchi avrebbero potuto al massimo servire a tavola Van Basten & c. al ristorante di Milanello. C da farsi il segno di croce, insomma. In quanto ad Allegri, che sembra avere imboccato una Via Crucis senza ritorno, lidea potrebbe essere quella di assistere a Milan-Barcellona voltato dallaltra parte. Forse soffrirebbe meno.

ha pochi rivali, mentre come satirico pi attaccabile. A Ballar fa ridere quasi tutti, e anche questo un pregio a met, perch se funzioni troppo in un contenitore deliberatamente disinnescato vuol dire che forse non sei cos scomodo. Negli anni ha fatto arrabbiare molti politici, che spesso lo interrompevano per mandarlo fuori giri, ma ormai quasi tutte le vittime sorridono (o fingono di sorridere) di fronte a quella che ambirebbe a essere satira e si conf piuttosto come ottimo sfott. Verrebbe da chiosare che Crozza il satirico ideale per questi tempi di larghe intese, perch addenta la preda senza mai stringere veramente la presa. Vero in parte. Crozza sa colpire, sebbene da anni si sia attestato in una sorta di deliberata terra di mezzo: quella del quasi-Grillo. Crozza ne condivide molte istanze, ma non mai iconoclasta e violento come lamico (e forse maestro). Il miglior Crozza non quello politico bens quello leggero. cos da sempre: quando militava nei Broncoviz, quando a Mai dire Gol imitava Arrigo Sacchi, quando dalla Ventura scimmiottava Zichichi (Eravamo io, Benjamin). E adesso, quando raggiunge lapice con Briatore e Bastianich, Montezemolo e Marchionne. Persino quando colpisce i politici, lo fa privilegiando la caricatura (spesso efficace: Ingroia, Brunetta) alla demolizione. Somiglia pi a Neri Marcor, o paradossalmente a Fiorello, che a Corrado Guzzanti. Pi imitatore che satirico, pi comico che guastatore, crea tormentoni con facilit rara (Vuoi che muoro?, Con viva e vibrante soddisfazione). Negli anni Ottanta e Novanta sarebbe parso bravo come tanti. Oggi vince perch ha talento. Molto. E per la concorrenza televisiva. Poca.

il Fatto Quotidiano

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Tgr, mi manda Schifani


VINCENZO MORGANTE DIRETTORE DELLA REDAZIONE RAI DI PALERMO PROMOSSO ALLA GUIDA DI 20 EDIZIONI LOCALI
di Carlo

Tecce

incenzo Morgante ha un merito: un giornalista di corrente schifaniana, vuol dire di Renato Schifani. Come essere collezionista, come essere custode di un francobollo Gronchi rosa. Ha diretto per dieci anni la redazione Rai di Palermo, il telegiornale regionale, i rapporti con Roma. Da una settimana, tra la sede di viale Mazzini e il polo di Saxa Rubra, il nome di Morgante passava di bocca in bocca e lasciava la stessa bocca spalancata per lo stupore: possibile che limparziale e prudente dg Luigi Gubitosi sia pronto a indicare per il Tgr (20 edizioni locali cio 20 redazioni regionali) il chiacchierato caporedattore? Mica per una poltrona qualsiasi, ma per la gestione di una testata che fa informazione da Aosta a Catanzaro, da Torino a Trieste. Gi, possibile. E senza un voto contrario: unanimit in Consiglio d'amministrazione, ieri pomeriggio.

Con precisione statistica, il redattore Angelo Di Natale aveva denunciato le pratiche di Morgante, i suoi interessi e i suoi rapporti: scovando un cavillo varie comparse in un'emittente provinciale anni prima Di Natale stato licenziato.
IL REDATTORE in causa con viale Mazzini, vedremo chi avr ragione. Ma le accuse sono dettagliate. Il primo esposto di Di Natale datato 2 maggio 2011, Morgante in carica dal 2003. In otto anni di direzione, il Tgr Sicilia ha dedicato 39 servizi a un'azienda vitivinicola e sempre

ria Fiasconaro. Forse per equilibrare il trattamento, nell'aprile 2011, il Tgr Sicilia ha rimediato con un paio di minuti al gruppo Condorelli. Nella redazione siciliana, assicurano, il panettone era cos tanto che si buttava. Nel 2007, Morgante e Paolo Fiasconaro firmano un libro Pellegrini ad Assisi. Fiasconaro ha allestito anche svariate rassegne al piccolo teatro Al Massimo, che s' guadagnato 34 servizi. Cibo, vino, preghiera e da sempre vicino all'Opus Dei Morgante elogia spesso le universit private. Il direttore frequentava la Kore di Enna, oratore, esperto, moderatore. Il Tgr Sicilia ha mostrato la Kore ai siciliani per 45 volte negli otto anni di riferimento, ovviamente microfono sempre disponibile al rettore. Un inviato stato spedito a Enna per documentare un concerto di clavicembalo.
MA IL DIRETTORE non ado-

Il cavallo della Rai in viale Mazzini. A sinistra, Renato Schifani Dlm / LaPresse

LIBRERIE INDIPENDENTI Milano unisce le forze


di Valerio Venturi

LE INDISCREZIONI erano vincenti perch quella casella, nonostante Gubitosi dichiari che la politica sia marginale, era destinata al centrodestra, ai berlusconiani. Il leghista Alessandro Casarin si dimesso, cos viale Mazzini ha scelto un giornalista col marchio Pdl: in corsa c'era anche Fabrizio Ferragni, vice di Mario Orfeo al Tg1, ma il lontano trascorso in quota sinistra l'ha messo fuorigioco. No, non un neppure un direttore di successo: il Tgr Sicilia, spesso, crolla al sesto posto tra linformazione regionale. No, non neppure immune al solito vizio, diffuso tantissimo fra i locali, di servizi promozionali: o meglio, pubblicit occulta.

SICILIA IN MUSICA Oratore dellUniversit privata Kore, lha mostrata per 45 volte in otto anni Un inviato stato spedito a Enna per un concerto di clavicembalo
39 interviste distribuite in famiglia: 20 volte ha parlato Jos Rallo, anche in versione dirigente di Unicredit-Banco di Sicilia (dove lavora un parente di Morgante, dice Di Natale); 13 volte per Giacomo Rallo e 4 per Antonio Rallo. Identico periodo, 24 servizi per l'impresa dolcia-

rava mandare giornalisti a Lampedusa n viene ricordato per le possenti campagne contro la mafia. Per, dicono sia un uomo riflessivo, cattolico e colto. Non sappiamo se insignito del titolo dei Cavaliere del Santo Sepolcro, ma i siciliani sono ferratissimi sul tema perch il Tgr ha spiegato ampiamente il compito di chi vuole difendere Gerusalemme. Morgante, insegnante di Teologia a Palermo, ha confezionato 23 servizi per la Facolt di Teologia di Palermo. No, non riuscito a intervistare se stesso. Ma ha trasformato la sede siciliana in unenclave personale, in un traffico di notizie strambe, raro approdo per notizie vere. L'elenco potrebbe riempire un libro, innervare migliaia di dubbi. Nemmeno uno, forse, sar venuto ai dirigenti di viale Mazzini.

iviamo tempi mossi (non frizzantini, beninteso), e pure il mondo della cultura V rinnova i suoi paradigmi. Parliamo in particolare dellindustria del libro, che sforna pubblicazioni a josa, passando da Dostoevskij a Faletti, cercando continuamente di trovare una formula funzionante. Soprattutto in Italia, dove si legge poco e distrattamente. La sfida dei tempi che cambiano comunque colta con energia, senza piagnistei, dalle Librerie Indipendenti di Milano (Lim): circa 33 gestori che hanno deciso di coalizzarsi per proporre eventi in comune e per rilanciare la figura vera del libraio: qualcosa di diverso dal puro commesso; piuttosto una figura professionale specifica, di funzione sociale, che agisce sul territorio e cerca di migliorarlo. Luned 21 la Lim far ufficialmente outing, presentandosi ai cittadini di Milano e agli operatori del settore con iniziative concrete e di rete. Per esempio, quelle previste per Bookcity, evento dedicato al libro e alla lettura che si tiene alla fine di novembre allombra della Madonnina: lapporto della Lim si concretizzer in circa 40 momenti di svago e approfondimento organizzati un po dovunque, con un show comunitario organizzato da Samuele Bernardini della Claudiana nella

prestigiosa cornice di Palazzo Reale: Lella Costa, Moni Ovadia e Gioele Dix e semplici clienti Lim spiegheranno perch scegliere le botteghe autonome, che vendono letteratura con passione e competenza. Altro momento? Sempre alla fine di novembre, la Lim parteciper alla giornata delle librerie indipendenti, in contemporanea con Venezia e altri centri: sodalizi di indie hanno alzato la voce a Parigi e New York. nominabile con sede in Irlanda, e delle catene di librerie dei grandi editori, della concorrenza che fanno. La Lim non ha complessi di inferiorit: praticamente siamo la libreria pi grande di Milano e quella pi vicina a casa, spiega il presidente del consorzio Guido Duiella. In effetti il catalogo complessivo dei consorziati Lim il pi vasto e non segue logiche strettamente commerciali: nel plot ci sono bestsellers, libri in lingua originale, rari, usati, di editori minori, a tema. Una biodiversit che, fossimo appasionati di letteratura almeno la met di quanto non lo siamo di cibo, si potrebbe valorizzare, e che comunque ha un valore in s. Poi la presenza sul territorio: dal centro alle periferie di Milano c' un presidio Lim. Se gli indie meneghini marceranno uniti e moderni e non prevarranno i personalismi e i barocchismi sterili, la storia sar interessante. Davide e Golia. Come andata a finire, poi?

SI PARLA TANTO di Amazon, mostro in-

Perugia, giornalisti orfani del Festival


MANCANO I SOLDI E GLI SPONSOR, STOP (TEMPORANEO?) ALLANNUALE APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE. PARTE LA MOBILITAZIONE IN INTERNET
di Emilano

Liuzzi

annuncio non piaciuto: chiude il Festival del L giornalismo di Perugia. Laboratorio di idee, discussioni. Si sprecano, gi dal primo mattino, gli appelli in Rete per salvarlo. Probabilmente tutto vero, sarebbe una di quelle cose che meritano di sopravvivere alla crisi. Come vero che fosse la platea ideale per i giornalisti, dove potersela cantare e suonare da soli, piacioneggiarsi, raccontarsi senza raccontare, stringere mani e nuove amicizie. Davanti a una pubblico formato da colleghi o aspiranti tali in adulazione.
IDEE TANTE, SPESSO poco

Unimmagine del Festival internazionale del Giornalismo

applicabili in un ambiente, quello dell'editoria, che, da Oriente a Occidente, vive una crisi senza precedenti e una trasformazione, dalla carta a Internet, che neppure il migliore degli analisti ha ancora individuato. Una situazione

paragonabile solo a quella che l'editoria visse cinquantanni fa, in unaltra epocale trasformazione, quella dalla stampa a caldo a freddo, quando le tipografie dei giornali smisero con le linotype e il piombo. S, solo la crisi di allora paragonabile a quella di oggi. Anche perch venne cancellata in un colpo solo quella che era il cuore del giornale: la tipogra-

fia. Il proto, dunque il direttore dellarea stampa, si diceva che contasse molto di pi del direttore. A New York, giusto per intenderci, i sette giornali (tanti erano allora) della citt, New York Times compreso, mancarono dalle edicole per quattro mesi consecutivi, causa sciopero. E allora non cerano tv all news. Alla fine la gente, i lettori, scesero in stra-

da perch non ne potevano pi di essere tagliati fuori dal resto dAmerica e del mondo. Senza contare i commercianti non vendevano pi perch mancava il quotidiano, il loro mezzo pubblicitario. Ma quella crisi fu palpabile. Oggi tutto quello che trasformazione resta molto misterioso. Il direttore del Financial Times la pensa in un modo, quello del Guardian in un altro. Sicuramente, come in qualsiasi settore, piovono pensionamenti anticipati e riduzione del personale. Tutti fattori che, probabilmente, hanno messo in ginocchio quello che era un bel festival, senza dubbio, e che raccoglieva il meglio del giornalismo italiano e non solo. Uno dei pi allarmati, in Rete, Beppe Severgnini, penna del Corriere della Sera: Ingresso eventi 3 euro, ospiti pagano soggiorno, sistema old4young (parto io con 5.000 euro). Proposte e attestati di stima ad Arianna Ciccone,

anima del festival, sono arrivati da direttori pi o meno illustri, inviati, blogger e aspiranti cronisti. Una delle poche eccezioni stato Dagospia, provocatoriamente veritiero: Ora i giornalistar, che non hanno mai dato una notizia, dove andranno a pontificare?.
LEI, ARIANNA, si limitata a

dire che si tratta di un arrivederci. Ci sono momenti in cui capisci che ti devi fermare. Che la vera forza, il vero coraggio dire: grazie, ma no. quello che successo a me e a Chris con il Festival, una parte molto importante della nostra vita. Per capire perch dovrei raccontare tutta la storia del Festival: com' nato, le mille difficolt, gli errori, com' cresciuto, com' diventato un piccolo miracolo in un paese dove il talento, quando ottiene risultati, sembra un'anomalia da risolvere e non da premiare. Senza agganci politici o cono-

scenze, una napoletana e un inglese decidono di mettere su un evento internazionale sul giornalismo, in Italia. Roba da matti. E ancora, dell'inizio con 80 mila euro di budget, racconta: Senza rendercene conto, tra le nostre mani questo piccolo miracolo ogni anno diventato pi grande, pi forte, pi innovativo, pi entusiasmante. E noi siamo cresciuti umanamente e professionalmente con lui. Oggi per rispetto della fatica, dei sacrifici fatti, della magia e della bellezza di quello che abbiamo creato insieme alle persone che hanno lavorato con noi, per rispetto di questo evento che, nonostante tutto, abbiamo portato avanti sempre con amore, dignit e umilt, abbiamo deciso di fermarci. Il motivo? Problemi di budget. Of course. E per adesso di grandi sponsor non se ne parla. successo) sono scomparsi? Com' successo? Nessuno colpevole?

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il Fatto Quotidiano

LA RACCOLTA FIRME

Italiani e di qualit Questi sconosciuti


LA RADIO COMMERCIALE LI IGNORA. UN APPELLO PER CHIEDERE UN TETTO MINIMO GARANTITO
di Guido Biondi

Capitan Confusione, figlio darte con chitarra


di Pasquale Rinaldis

uando ancora non che un ragazzino, il padre gli Q mette in mano una chitarra, gli insegna qualche accordo e gli dice: Cos, se le cose dovessero mettersi male, vai fuori dalle trattorie, suoni e una minestra la rimedi sempre. Terrore: Da quel momento ho sempre cercato di evitare quella fine e in trattoria, anche a cena, ci vado mal volentieri!. Cosimo Messeri, figlio darte il pap lattore
Marco Messeri

oveva succedere prima o poi anche nel nostro paese. Qualcuno si preso la briga di raccogliere firme per promuovere la richiesta alle autorit competenti di includere nella programmazione radiofonica un tetto minimo alle produzioni nazionali. Lanciata dal Mei (Meeting delle etichette indipendenti), Audiocoop e da una serie di operatori nel territorio nazionale, la proposta prevede un nuovo contratto di servizio di Stato (Rai) e principali network privati per inserire un vincolo che porti la diffusione di una quota pari al 40% di musica italiana allinterno della programmazione quotidiana, con un ulteriore 20% destinato alla promozione di giovani ta-

lenti (in Francia gi realt). Anche gli artisti scalpitano e non solo gli emergenti, il primo nome grosso a firmare e sostenere la richiesta stato Piero Pel (lappello integrale lo si trova su change.org).
FORSE un buon momento per tentare qualche ragionevole forma di cambiamento dopo lavvenuta approvazione della Tax credit e Act Live ad esempio lautocertificazione per promuovere concerti live per i piccoli locali , e linteressamento del ministro Bray sulle tematiche della produzione della musica. Se prendiamo ad esempio i tre network radiofonici privati pi importanti, Rtl 102.5, Rds e Radio Deejay scopriamo che la loro heavy rotation (i 40 brani pi programmati in una giornata) composta al 90% da artisti e canzoni

americani e inglesi, spesso di qualit mediocre, trascurando interamente la musica indie italiana e proponendo solo cantanti nostrani nazional-popolari supportati da una delle tre etichette major che si spartiscono ci che resta del business discografico. Oltretutto con conflitti di interesse evidenti per diverse realt come ad esempio i Mod che incidono per letichetta Ultrasuoni di propriet di Rtl. E cos rarissimo poter ascoltare Vinicio Capossela, Baustelle, Tre allegri ragazzi morti, Luci delle centrale elettrica o Virginiana Miller. Smanettando freneticamente in Fm il denominatore sempre lo stesso: hit commerciali da oltremanica od oltreoceano ripetute allinfinito; si salvano Lifegate per la sua selezione indipendente e originale e Radio Popolare, da sempre dalla parte DA MANTOVA

Francesco Bianconi, leader dei Baustelle LaPresse

della musica italiana indipendente. Lunica emittente che ha scelto di diffondere solo musica italiana, Radioitalia, sceglie prevalentemente artisti mainstream e melodici.
TUTTO IL RESTO degli emergenti deve forzatamente ripiegare sul web, spesso autoproducendosi o affidandosi al crowdfunding (raccolta anticipata dei costi per la realizzazione di un progetto, in questo caso discografico). Eppure le cifre raccolte dal Mei parlano chiaro: il

settore delle attivit musicali nel nostro paese ha un volume di affari di circa tre miliardi e coinvolge 400.000 addetti, con 123 mila piccole medie imprese. A sostegno delliniziativa il Mei sta organizzando per il 24 novembre un convegno a Pistoia sul tema con i firmatari della petizione e diversi artisti solidali. solo il primo mattoncino, ma potrebbe presto diventare qualcosa di pi concreto con il quale Rai e network radiofonici potrebbero trovarsi a confrontarsi seriamente.

INSTRUMENTAL

DOPO IL SINGOLO

Limportanza di saper cambiare


ASHRAM EQUINOX
Julies Haircut Woodworm/Santeria SONO CAMBIATI parecchio i Julies Haircut. A quasi quindici anni dallesordio discografico, il gruppo emiliano si scrollato di dosso le ultime scorie pop e rocknroll per abbandonarsi, portando a compimento unevoluzione gi avviata nei precedenti due album, alla fluidit del suono libero. Ashram Equinox un disco interamente strumentale, e come sembra suggerire il suo titolo un po cervellotico potrebbe essere una colonna sonora ideale per una session di meditazione trascendentale. Non si pensi a noiosi tappetini sonori new age da music library, per. Con questi otto brani ci si immerge in un caleidoscopio in cui folate elettroniche, percussioni e piano elettrico forniscono i colori primari: da un lato il Miles Davis di In a Silent Way e i Weather Report, dallaltro i corrieri cosmici tedeschi (Can e Popol Vuh su tutti). C un eccesso di devozione verso tali modelli ispiratori, e forse un filo di seriosit in meno avrebbe giovato, ma band come questa, che hanno il coraggio di evolversi e di non tirarsi indietro di fronte a nuove avventure, in questo paese sono una rarit da preservare. Carlo Bordone

Indie fuori dai clich

Elisa vola solo a met


LANIMA VOLA
Elisa Sugar ELISA stavolta canta solo in italiano e prende in mano la produzione scrivendo anche i testi; c una riuscita collaborazione firmata Tiziano Ferro (E scopro cos la felicit) dedicata alla figlia della cantante: Sei lo spazio che mi separa da tutti i mali. Un filo di seta tra gli abissi merita per il testo introspettivo (dove si rotto il filo di seta che ci univa e scendeva gi negli abissi. E vado a cercarlo, senza paura). Lontano da qui parla della nostra umana caducit e di quanto sia inutile evadere dalla realt: si sono persi dentro unillusione piena di luci e cose da comprare, piena di baci senza troppo amore dati per vedere cosa c un po pi in l. Tutto molto pi interessante del singolo (simile a Viva la vida dei Coldplay, stesso arrangiatore darchi). Gui. Bio.

oggi ha 28 anni e, seguendo il consiglio (oltrech le orme) del padre, ha coltivato le due passioni che sono da sempre, anche per via genetica, dentro di s: la musica e il cinema. Anche se so che sono due inferni afferma spero di riuscire a portarle sempre avanti entrambi, riuscendo a far coincidere le vocazioni con la realizzazione di me stesso. E cos, eccolo esordire in veste di cantautore con un disco dalle melodie pop e dai testi surreali a partire dal titolo Capitan Confusione, che tutto un programma. Ci penso spesso e non so proprio spiegarmi perch ho messo questo titolo, daltronde, viviamo in un momento cos limpido e sereno.... Forse perch il popolo ha bisogno di una guida, azzardiamo. No. Rifuggo da sempre i reazionari e i dogmatici, che credono di poter aver le idee chiare su tutto e di interpretare tutto quanto in maniera razionale e senza dover dubitare di nulla. Davanti a questi tentativi di schematizzare la vita c qualcosa che in me si ribella, forse infantilmente, ma con grande violenza e vivacit. Sulla cover, invece: Io credo che proprio questa farsesca confusione della vita sia lunica salvezza contro ogni tentativo di mummificazione. E quindi perfino uno scemo in sella al contrario su uno gnu forse ha delle possibilit!.

LUNDER 30

WAR TALES
Threelakes & Flatland Eagles Upupa NEL SOTTOBOSCO della musica indipendente italiana qualcosa sta (ri)cominciando a muoversi. Per uscire dalle secche del citazionismo ed evitare la trappola dellironia a tutti i costi (un tratto dolorosamente comune a troppe band cosiddette indie) si deve comunque avere qualcosa da dire storie da narrare, per esempio e soprattutto saperlo fare nel modo giusto. Album come War Tales ne sono un esempio. Lavoro sobrio e composto ma ricco di pathos, pi che un disco ricorda un taccuino di appunti, un diario ritrovato per miracolo su un campo di battaglia o in un cassetto riaperto dopo decenni. La guerra un filo conduttore, ma non il solo. Ci sono quelli della memoria tramandata, del ricordo e del racconto. Le atmosfere folk e i testi in inglese possono far venire in mente nomi come Will Oldham o Bill Callahan, ma il Luca Righi che si cela dietro il nome darte Threelakes italianissimo (di Mantova), cos come la band che lo accompagna. Nuovo rock dautore, modesto nellattitudine, ma con il respiro epico dei classici. C. Bord.

IL RITORNO

Lhip-hop generazionale
SIAMO IL REMIX DEI NOSTRI GENITORI
Edoardo Cremonese Soviet PADOVANO under 30, Cremonese la prova che non per forza oggi per emergere bisogna passare dallhip hop copia e incolla. Cantautore, ispirato da Enzo Jannacci (dal suo modo verace, squinternato, romantico) e dalla giocosa attitudine di Damon Albarn. Riversa nellalbum tic e manie con una disarmante confessione nella title-track: alla mia et i miei avevano gi due figli e una casa in via dei Martiri; alla loro et io non ho fatto quasi niente di speciale, ma ho due lauree e sono andato a Mtv. Senza mai prendersi troppo sul serio inventa espressioni scanzonate e argute (anche se chai la gonna corta e ti si vede il ministero). E prosegue con Samuele un tipo con un metronomo nel cuore con comparazioni generazionali al vetriolo: Non d retta ai consigli di suo nonno, loro alla nostra et piuttosto di far uno stage avrebbero dato fuoco oppure messo una bomba alla stazione centrale di Bologna. Andr lontano. Gui. Bio.

MBV, per fortuna ci sono ancora


MBV
My Bloody Valentine Pickpocket Records MY BLOODY VALENTINE sono un gruppo musicale irlandese di genere alternative rock, in attivit dal 1983. Sono generalmente considerati una delle band pi importanti dei primi anni novanta, nonch fondatori del genere shoegaze. Cos scrive loracolo Wikipedia, e noi gli crediamo. In effetti i cantati melodici e le chitarre distorte e fischianti ci sono, nel plot che offre il combo. Ma anche qualcosa di pi. Lultimo cd, che si intitola semplicemente MBV, offre per esempio non pochi stimoli. Seguito di Loveless, amabile masterpiece del gruppo, vuole rappresentare un punto di non ritorno e la sfacciata definizione di una estetica precisa e unica. Bilinda & co. non sono morti, si rinnovano (come dimostrano le tracce finali del cd, per qualcosa innovative e nuove) e superano i traumi interni (screzi tra membri, addii e nuovi inizi) rilanciando nel modo pi rock possibile: sbattendo nelle orecchie di chi ascolta una sana sventagliata di casino (certamente con capo e coda). Si pu partire da qui, per fare conoscenza con una delle poche band con qualche idea operanti negli ultimi tempi: che poi pure loro ormai vecchierelli, ma ora va cos. I 'ggiovani amano lhip hop o le strapponissime alla Miley Cyrus e Rihanna, e il rock diventato robetta che interessa pochi teen e i giovani adulti orfani dei capelloni sfasciachitarre di un tempo. Valerio Venturi

il Fatto Quotidiano

SECONDO TEMPO
MINISTRO DELLA SALUTE
Ospite a La Vita in Diretta LaPresse

VENERD 18 OTTOBRE 2013

21

SACCOMANNI

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Teleapplausi alla stangata fiscale


di Paolo Ojetti

Intervista con la Lorenzin Temibile come il t delle 5


di Luigi Galella

a saletta dove i governi si esiL biscono sotto lo stellone repubblicano fu voluta da Cossiga e curata da colui che, oggi, capogruppo del Pd in Senato: Luigi Zanda. La composizione degli esibizionisti varia secondo specialit e lultimo specialista in ordine di apparizione stato il ministro Fabrizio Saccomanni, classe 1942, gi direttore generale di Bankitalia, pi tanti incarichi prestigiosi, ma non proprio attinenti alla materia di cui si occupa attualmente: imposte e tasse, vale a dire la finanza. Visto in Tv, Saccomanni ha laria paciosa di un buon nonno di famiglia, pi rotondo di Grilli e meno saccente di Tremonti. Ha firmato lultima stangata, una volta chiamata manovra, legge finanziaria, oggi ribattezzata legge di stabilit. Di che si tratta?
MENO TASSE sul lavoro, pochi ta-

gli. Fisco pi leggero, miniaumenti in busta paga.Gi la pressione fiscale, novit per la casa. Riduzione alla pressione fiscale, nessun taglio alla Sanit, sgravi per le imprese, nuovo sistema di imposizione sugli immobili che prende il posto dellImu. 650 milioni andranno a impinguare la cassa integrazione in deroga. Soddisfatto Enrico Letta: ora

si pu guardare al futuro. I mercati apprezzano la manovra. Sconti in busta paga per 16 milioni di lavoratori. Per la prima volta calano le tasse. Non sprecare lopportunit della ripresa. Il cuneo fiscale, vantaggio massimo per chi guadagna 15.000 euro lanno: si ritroveranno 14 euro in pi in busta paga. Pagheremo pi o meno? Abbiamo sentito il parere dellesperto. Sgravi fiscali per abbassare il costo del lavoro e meno tasse per rimpinguare le tasche degli italiani. Il governo rassicura: laliquota sulla prima casa non potr superare il 2,5 per mille. Anche i ricchi faranno la loro parte: prorogato il contributo di solidariet per chi dichiara un reddito superiore ai 300.000 euro lanno (a proposito ed vietato ridere: solo lo 0,07 dei contribuenti dichiara un simile reddito, circa 30.000 individui). In questa massa di consensi tele giornalistici, di entusiasmo conformista, solo qualche voce dubitosa: La legge di stabilit non piace a nessuno, tranne il governo (Mentana). Buchi neri nella manovra, non ci sar il rilancio dei consumi (ma questi sono i Tg di Berlusconi, mica di Alfano). Premio del giorno a Elisa Isoardi, quindicenne Miss Fragola 1997, Miss Cinema nel 2000, ora partner di Duilio Gianmaria a Uno Mattina: 14 euro al mese? Ma nemmeno una pizza margherita!.

l tempo della guerra in Iraq, a dir A poco impopolare, il premier Tony Blair, nel pieno delle polemiche in patria e fuori, sedette al centro di unarena televisiva di unemittente inglese per rispondere alle domande incalzanti di un pubblico giovane, senza filtri, che lo assediava tuttintorno, anche fisicamente. Un modello di informazione, al di l del merito delle scelte politiche pro Bush, che ne offuscarono per sempre limmagine. Beatrice Lorenzin, che non Tony Blair, addestrata alla comunicazione politica negli studi di Porta a Porta e di Ballar, e oggi ministro della Salute per aver guadagnato sul campo nei pi moderati talk nostrani i galloni di politica grazie alleloquio pacato, si concede alle domande di Franco Di Mare a La vita in diretta (luned, RaiUno, 15.20), nel morbido velluto di una conversazione senza contraddittorio. Domande che pi facilmente le avrebbero potuto porre i genitori dei bambini affetti da gravi malattie neurodegenerative, che la decisione di sospendere la sperimen-

tazione del metodo Stamina, getta ora nella disperazione. I genitori cerano, ma in differita, senza possibilit di replica quindi, semplificando a Lorenzin il lavoro. La ministra ha potuto soddisfare cos tutte le esigenze dellinterlocutore, che stemperava i quesiti pi duri porgendoli come sul vassoio del t delle cinque, con impeccabile cortesia.
ESORDISCE, Di Mare, ricordando allospite che lei non avrebbe mai voluto prendere quella decisione. Infatti, prima dessere un ministro sono una donna, come avrei potuto... Quindi passa a descrivere la solitudine di quelle famiglie... laspetto umano... E il conduttore, timidamente: Ma loro sostengono che i figli stanno meglio. Loro sostengono. E pure che nessuno venuto. E qui la ministra afferma qualcosa di veramente impegnativo e cio che le cartelle cliniche sono state esaminate. Per poi aggiungere che lei stessa ha chiesto che vengano riesaminate. Per farne cosa verrebbe voglia di obiettare considerato che la sperimentazione stata sospesa? Perch riesaminarle dopo?

Si giunge alla parte centrale: la bocciatura del Metodo Vannoni? Due gli elementi: l'attendibilit del protocollo, che omette dei passaggi, e l'insicurezza per la vita dei pazienti. Ne dobbiamo dedurre che dei bambini che erano in fin di vita e che dopo esser stati trattati con cellule staminali riescono a torcersi nel letto, non mostrano affaticamento e non hanno gli stessi problemi di respirazione, dovranno interrompere i trattamenti perch il Ministero preoccupato della insicurezza della loro vita. Suona almeno beffardo. Ma il capolavoro la Lorenzin lo compie quando risponde a Di Mare sul perch non sia mai andata di persona a casa di qualche paziente, come le veniva richiesto. Nellera della politica spettacolo, avendo militato nel pi plastificato e spettacolare dei partiti politici, traendo non pochi benefici per la carriera dalle presenze nei talk show, la Lorenzin confessa di non aver voluto fare questo giro delle case dei pazienti per evitare ogni forma di spettacolarizzazione. Ergendosi col petto e con la fronte, direbbe Flaiano, a sprezzo del ridicolo.
luigalel@gmail.com

Gli ascolti di mercoled

PAURA DAMARE 2 Spettatori 3,3 mln Share 12,5% LE TRE ROSE DI EVA 2 Spettatori 4,6 mln Share 17,5%

CHI LHA VISTO? Spettatori 2,6 mln Share 10,3% LA GABBIA Spettatori 968mila Share 4%

LA TV DI OGGI

6.45 Unomattina Attualit 10.00 Unomattina Storie Vere Rubrica 10.30 Unomattina Verde Rubrica 10.50 Che tempo fa Informazione 10.55 Rai Player Rubrica 11.00 TG1 Informazione 11.30 Unomattina Magazine Rubrica 12.00 La prova del cuoco Variet Condotto da Antonella Clerici 13.30 TG1 Informazione 14.00 TG1 Economia Informazione 14.10 Verdetto Finale Figli contesi Attualit 15.20 La vita in diretta Attualit Rai Parlamento Telegiornale Previsioni sulla viabilit - TG1 - Che tempo fa Informazione (all interno) 18.50 L eredit Gioco 20.00 TG1 Informazione 20.30 Affari tuoi Gioco 21.10 Tale e quale show Quinta puntata Variet Condotto da Carlo Conti. In giuria Loretta Goggi, Christian De Sica e Claudio Lippi 23.40 TV7 Il traffico di migranti Attualit 0.45 TG1 Notte - Che tempo fa Informazione

6.40 Cartoon Flakes Ragazzi contenitore 8.15 Art attack 8.35 Heartland Il compleanno di Jack Tf 9.20 Settimo cielo Vergine Telefilm 10.00 TG2 Insieme Attualit 11.00 I Fatti Vostri Attualit 13.00 TG2 Giorno Informazione 13.30 TG2 Eat Parade Rubrica 13.50 TG2 S , Viaggiare Rubrica 14.00 Detto fatto Attualit 16.15 Ghost Whisperer Un amico di vecchia data Amore eterno Telefilm 17.45 TG2 Flash L.I.S. Meteo 2 Informazione 17.50 Rai Player Rubrica 17.55 Rai TG Sport - TG2 Informazione 18.45 Una mamma imperfetta Telefilm 18.50 N.C.I.S. Due gocce d acqua Testimone Telefilm 20.30 TG2 - 20.30 Informazione 21.00 Prima tv Una mamma imperfetta Telefilm 21.10 Virus - Il contagio delle idee Intervista a Piero Marrazzo Attualit 23.20 TG2 Informazione 23.35 Presunto colpevole Attualit

8.00 Agor Attualit 10.00 Mi manda Raitre Attualit 11.10 Elisir Ipertensione Attualit 12.00 TG3 Informazione 12.25 TG3 Fuori TG Attualit 12.45 Pane quotidiano Rubrica 13.10 Terra nostra Soap 14.00 TG Regione - Meteo Informazione 14.20 TG3 - Meteo 3 Informazione 14.50 TGR Leonardo Rubrica 15.05 TGR Piazza Affari Rubrica 15.10 Rai Player Rubrica 15.15 La Signora del West Il ciarlatano Telefilm 16.05 Aspettando Geo Documenti 16.40 Geo Documentario Meteo 3 Informazione (all interno) 19.00 TG3 Informazione 19.30 TG Regione - Meteo Informazione 20.00 Blob Variet 20.15 Pane quotidiano Rubrica (Replica) 20.35 Un posto al sole Soap 21.05 Prima tv The Newsroom News Night 2.0 Il 112 Congresso Telefilm 23.00 Correva l anno Documentario 0.00 TG3 Linea notte Attualit

18.30 Transatlantico Attual. 19.00 News Notiziario 19.25 Sera Sport Notiziario sportivo 19.30 Il Caff: il punto Attualit 20.00 Il Punto alle 20.00 Attualit Meteo Previsioni del tempo (all interno) 20.58 Meteo Previsioni del tempo 21.00 News lunghe Notiziario 21.26 Meteo Previsioni del tempo 21.30 Visioni di futuro Attualit 21.56 Meteo Previsioni del tempo 22.00 Visioni di futuro Attualit 22.26 Meteo Previsioni del tempo 22.30 News lunghe Notiziario 22.56 Meteo Previsioni del tempo 23.00 Il Punto + Rassegna Stampa Attualit 23.27 Meteo Previsioni del tempo 23.30 Il Punto + Rassegna Stampa Attualit 23.57 Meteo Previsioni tempo 0.00 News + Rassegna Stampa Attualit 0.27 Meteo Previsioni del tempo

6.00 Prima Pagina Informazione 7.55 Traffico - Borsa e Monete - Meteo.it Informazione 8.00 TG5 Mattina Informazione 8.40 La telefonata di Belpietro Rubrica 8.50 Mattino Cinque Attualit TG5 - Ore 10 - Meteo.it Informazione (all interno) 11.00 Forum Real Tv 13.00 TG5 - Meteo.it Informazione 13.40 Beautiful Soap 14.10 CentoVetrine Soap 14.45 Uomini e Donne Talk show 16.10 Il segreto Soap 16.55 Pomeriggio Cinque Attualit TG5 Minuti Informazione (all interno) 18.50 Avanti un altro Gioco 20.00 TG5 - Meteo.it Informazione 20.40 Striscia la Notizia Attualit 21.10 Le ali della vita Fiction TGCom - Meteo.it Informazione (all interno) 23.50 Matrix Attualit 1.30 TG5 Notte - Rassegna Stampa - Meteo 5 Informazione

8.45 Provaci ancora Gary Telefilm 9.45 Royal Pains Telefilm 10.35 Dr. House Telefilm 12.25 Studio Aperto Meteo.it Informazione 13.00 Sport Mediaset Notiziario sportivo 13.40 Futurama Cartoni 14.10 I Simpson Cartoni 14.35 What s my destiny Dragon Ball Cartoni animati 15.00 Naruto Shippuden Cartoni animati 15.30 Salvi chi pu Show 15.45 Prima tv Mediaset 2 Broke Girls E il bottino nascosto Sit com 16.10 Prima tv Mediaset How I Met Your Mother Il testimone La nuda verit Telefilm 17.05 Community Telefilm 18.00 Mike & MollySit com 18.20 Life Bites Sit com 18.30 Studio Aperto Meteo.it Informazione 19.20 C.S.I. Miami Tunnel L addio di Alexx Tf 21.10 Una notte al museo 2: La fuga - Commedia (Usa/Can 2009). Di Shawn Levy, con Ben Stiller, Amy Adams 23.20 Prima tv Mediaset Paul - Commedia (Fra/GB 2011). Di Greg Mottola, con Nick Frost

7.45 Charlie s Angels Telefilm 8.40 Siska Telefilm 10.00 Carabinieri 2 Telefilm 10.50 Ricette all italiana Rubrica 11.30 TG4 - Meteo.it Informazione 12.00 Ieri e oggi in tv Speciale Variet 12.05 Un detective in corsia Telefilm 12.55 La signora in giallo Un progetto ambizioso Telefilm 14.00 TG4 - Meteo.it Infor. 14.45 Forum Real Tv 15.35 My Life - Segreti e passioni Soap 16.00 Il cowboy col velo da sposa - Commedia (Usa 1961). Di David Swift, con Brian Keith, Hayley Mills 18.55 TG4 - Meteo.it Informazione 19.35 Tempesta d amore Soap 20.30 Quinta Colonna il Quotidiano Attualit 21.10 Quarto Grado Parla il killer delle mani mozzate Giuseppe Piccolomo Attualit (Diretta) 0.00 Rivelazioni - Sesso potere - Drammatico (Usa 1994). Di Barry Levinson, con Demi Moore

6.00 TGLa7 - Meteo Oroscopo - Traffico Informazione Informazione 6.55 Movie flash Rubrica 7.00 Omnibus - Rassegna Stampa Attualit 7.30 TG La7 Informazione 7.50 Omnibus meteo Informazione 7.55 Omnibus Attualit 9.45 Coffee Break Attualit 11.00 L aria che tira Attualit 13.30 TG La7 Informazione 14.00 TG La7 Cronache Attualit 14.40 Le strade di San Francisco Il francobollo della morte Harem Tf 16.30 The District Musica assassina In guardia Telefilm 18.15 Il Commissario Cordier L onore di un uomo Telefilm 20.00 TG La7 Informazione 20.30 Otto e mezzo Attualit 21.10 Crozza nel paese delle meraviglie Prima puntata Variet Condotto da Maurizio Crozza (Dir.) 22.30 Il medico della mutua Commedia (Ita 1968). Di Luigi Zampa, con Alberto Sordi 0.30 TG La7 Night Desk Attualit

LA RADIO

Radio3 Mondo: la situazione in Mali


A pi di un anno dal colpo di stato del marzo 2012 e la guerra lampo che cosa succede al Mali? Il colpo di stato ha aiutato i ribelli ad occupare la met del nord del Paese, ma poi sono stati cacciati dagli jihadisti islamici, molti collegati con Al-Qaeda. Dopo il progressivo avanzamento degli islamisti verso la parte sud del paese, controllata dal governo, l 11 gennaio 2013, con Opration Serval, la Francia ha deciso di lanciare l offensiva militare, per indurli al ritiro. Successivamente alla crisi politica, a luglio si sono svolte anche le prime elezioni presidenziali dopo la crisi politica e ha vinto l ex premier Ibrahim Bubakar. Mentre il presidente Hollande annuncia che il ritiro delle truppe francesi sar spostato per la fine di gennaio del 2014, gli attacchi terroristici ancora persistono. L Onu, che controlla la sicurezza del paese dal luglio di quest anno, ha chiesto pi truppe e equipaggiamento per l operazione di peacekeeping. Cosa succeder nel Paese con il ritiro dei soldati francesi? Che fine ha fatto questa guerra ormai dimenticata dall Europa? Stamattina Luigi Spinola ne parla a Radio3Mondo con Andrea de Georgio, giornalista freelance che da un anno vive nel Mali.

I film
SC1 Cinema 1 SCH Cinema Hits SCP Cinema Passion SCF Cinema Family SCC Cinema Comedy SCM Cinema Max SCU Cinema Cult SC1 Sport 1 SC2 Sport 2 SC3 Sport 3
18.40 Cowboys & Aliens SCM 19.00 Agente 007, Moonraker: operazione spazio SCH 19.00 La guerra dei mondi SC1 19.10 Great balls of fire Vampate di fuoco SCU 19.20 Arrietty Il mondo segreto sotto il pavimento SCF 19.25 Hachiko - Il tuo migliore amico SCP 19.30 Scuola di Polizia 6: La citt assediata SCC 21.00 E stato il figlio SCU 21.00 Paparazzi SCC 21.00 Harry Potter e la camera dei segreti SCF 21.00 Destini incrociati SCP 21.00 Chernobyl Diaries SCM La mutazione 21.10 Agente 007, Il domani non muore mai SCH 22.35 La sottile linea rossa SCU 22.35 The Avengers SCM 22.55 Anni 90 - Parte II SCC 23.05 Finalmente SC1 la felicit 23.15 Quantum of Solace SCH 23.15 Ricordami ancora SCP 23.45 Pap ha perso SCF l aereo 0.45 La leggenda del cacciatore di vampiri SC1 0.55 Zoolander SCC 1.00 Erin Brockovich - Forte come la verit SCP

Lo sport
16.30 Rugby, Heineken Cup

2013/2014 1a giornata
Tolosa - Zebre

20.00 WWE Superstars SP2 20.45 Calcio, Serie A

2013/2014 Anticipo 8a
SP2

(Sintesi)
16.30 Calcio, Serie B

giornata Roma Napoli (Diretta)


21.00 WWE Domestic

SP1

2013/2014 9a giornata
Siena - Avellino (Replica) SP3 17.30 Automobilismo, Ferrari Challenge 2013 Imola: Trofeo Pirelli Gara 2 (Replica) SP2 19.00 WWE NXT SP2 19.00 Golf, PGA European

Smackdown SP2 21.00 Rugby, Heineken Cup 2013/2014 Leicester Tigers - Benetton Treviso (Diretta) SP3 23.00 Calcio, Serie A 2013/2014 Anticipo 8a
SP3 23.15 Golf, PGA European Tour 2013 Perth International: 2a giornata (Replica) SP2

Tour 2013 Dal Lake Karrinyup Country Club di Perth (Australia) Perth International: 2a giornata

giornata Roma Napoli (Replica)

RADIO3 11.00

(Replica)

SP3

22
IL LIBRO

VENERD 18 OTTOBRE 2013

SECONDO TEMPO
GIUSTAMENTE

il Fatto Quotidiano

Il coraggio di Lea Garofalo


Verranno celebrati domani i funerali di Lea Garofalo, la donna che fu sequestrata, uccisa e ridotta in cenere dai suoi familiari nel 2009 per aver rotto con la cultura ndranghetista. Oggi esce in libreria La scelta di Lea di Marika Demaria. Pubblichiamo lintroduzione, a firma Nando dalla Chiesa.
di Nando dalla Chiesa

Negazionismo, lidiozia non reato


di Bruno
n

Tinti

a storia dItalia costellata di processi simbolici. Veri passaggi depoca, o fotografie resistenti di umori collettivi, anche frivoli. Talora ritratti spietati delle ambiguit dello Stato, monumenti amari allimpotenza della giustizia. Cos , dentro questa pi grande storia nazionale, anche per la storia della mafia. Basti pensare, negli anni Ottanta del Novecento, al maxiprocesso di Palermo, che apr la strada alla prima, memorabile condanna allergastolo di boss mafiosi e che vide mobilitarsi una parte grande dItalia in difesa dei diritti delle vittime. O, negli anni Cinquanta-Sessanta, al processo agli assassini del sindacalista Salvatore Carnevale, con quella presenza, sul fronte rispettivo della vittima e degli imputati, di due futuri presidenti della Repubblica, Sandro Pertini e Giovanni Leone, quasi a indicare il senso

Una delle ultime immagini di Lea Garofalo LaPresse

PENA LA VITA Sequestrata, uccisa, ridotta in cenere dalla sua famiglia per essersi ribellata alla ndrangheta Domani verranno celebrati i funerali
dello Stato che, davanti al diritto e alla violenza, si spaccava in due come una mela.
OPPURE, tornando indietro fino agli anni Novanta dellOttocento e ai primi del secolo successivo, al processo Notarbartolo, primo delitto politico che port a giudizio un parlamentare, Raffaele Palizzolo, fedelissimo di Francesco Crispi; con la sperimentazione di quelle che si sarebbero rivelate nel tempo raffinate tecniche giudiziarie di impunit, fino allassoluzione in Cassazione o al famigerato comitato pro Sicilia formato da aristocratici, politici e intellettuali in difesa dellimputato. Indipendentemente dagli esiti finali, visto che mentre questa Introduzione viene scritta stata da poco pronunciata la sentenza dappello e si resta in attesa di quella definitiva, il processo Lea Garofalo destinato a entrare di diritto in questa storia per una serie di fattori e di elementi che si cercher di tratteggiare. Questi accompagnano il processo, lo fiancheggiano, lo precedono anche; e sono in grado, specie se considerati nel loro in-

sieme, di conferirgli un senso particolarissimo. Che lo pone comunque gi oggi ai confini tra il passaggio depoca e il fatto di costume civile. Va detto subito che non stiamo parlando di una vicenda giudiziaria partita nel clamore dei mezzi di informazione. Davvero non si pu parlare in questo caso di un processo spettacolo. Chi scrive ricorda bene la prima udienza al palazzo di giustizia di Milano, nellestate del 2011. Unaula gremita ma senza giornalisti, il rapido passaggio questione di minuti di un cronista e un trafiletto in cronaca locale su un importante quotidiano nazionale. Per il resto una indifferenza sovrana. Per mesi si sono ritrovati in aula solo un piccolo gruppo di studenti universitari della facolt di Scienze politiche della Statale di Milano, per il loro sito di analisti sociali o aspiranti giornalisti (www.stampoantimafioso.it), e una sola giornalista (anzi, pubblicista) di professione, lautrice di questo libro, redattrice del mensile Narcomafie. Sicch quello di Marika Demaria lunico diario giornalistico di cui disponiamo, raccolta puntuale giorno per giorno sul sito del mensile dei fatti e delle emozioni, di cui Narcomafie ha pubblicato poi un approfondimento nel marzo del 2012. Le informazioni che sono progressivamente uscite dallaula e che hanno contribuito a formare una sorta di discorso pubblico sul processo Lea Garofalo, le dobbiamo dunque a lei (oltre che alla pattuglia di studenti). ragionevole immaginare che da qui ai prossimi anni questo libro non rester lunico a occuparsi del caso e a sviscerarne fatti e significati, proprio a partire dal processo. Ma a volte cos che capita: da un testimone poco conosciuto e professionalmente non ancora affermato, ma dotato della sensibilit civile e umana per trovarsi classicamente nel posto giusto al momento giusto, nasce un patrimonio di conoscenze al quale attingono nel tempo studiosi e grandi firme.

LA SCELTA DI LEA Marika Demaria Melampo pag. 166 euro 13

LA COMMISSIONE Giustizia del Senato ha proposto una modifica (primo firmatario Casson, Pd) allart. 414 del codice penale: se il Parlamento approver (e c da giurare che lo far, sono tutti daccordo), negare lo sterminio degli ebrei a opera dei nazisti sar un reato punito da 1 anno e mezzo fino a 7 anni e mezzo di prigione. Che nessuno si sia posto un problema di compatibilit con lart. 21 della Costituzione (Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione) non stupisce; spaventa. Intendiamoci bene: lOlocausto una verit storica dimostrata in modo inoppugnabile da documenti e testimonianze non contrastabili. stato anche un genocidio abominevole, una serie spaventevole di crimini contro lumanit, una regressione della natura umana che, prima di indignare, sconcerta: la coscienza ferita dalla bestialit dellevento, la ragione si chiede come sia stato possibile. Tuttavia inaccettabile che limbecillit o la faziosit siano punite con il carcere. Lart. 414 attualmente in vigore punisce listigazione a commettere delitti e lapologia di essi. Istigazione: ne ho abbastanza di mia moglie, quasi quasi la uccido; per,

se mi prendono? Ma no, vedrai, andr tutto bene. Apologia: ammazzare le mogli che rompono cosa buona e giusta. Se istigazione e apologia riguardano delitti di terrorismo e crimini contro lumanit, la pena aumentata. Il che ovviamente giustissimo. Ma se ci si limita a sostenere che un certo delitto non mai avvenuto? Qual la valenza criminale di questo comportamento? Chi nega lolocausto non dice che i nazisti hanno fatto bene ad ammazzare 10 milioni di ebrei; e nemmeno dice che sarebbe bene rifarlo. Espone una sua demenziale teoria che merita una schifata ripulsa e lisolamento sociale: ma niente di pi, pena ricadere in analoga ignominia. Nel XII secolo Papi e Imperatori fondarono lInquisizione; serv a punire i sostenitori di teorie contrarie allortodossia cattolica. Torturavano e bruciavano (nellordine) eretici e pagani, sospetti di false credenze, predicatori

di dottrine scandalose e contrarie alla vera religione (tra questi chi sosteneva non essere vero che la Madonna era stata concepita senza il peccato originale). Bruciarono Giordano Bruno perch sosteneva (tra laltro) che esistevano altri mondi oltre la Terra; e spaventarono a morte Galileo Galilei che, saviamente, disse che avevano ragione loro prima di farsi torturare
n

DIRITTO UTILE La legge punisce listigazione e lapologia del delitto. Ma negare che un delitto sia avvenuto, quale valenza criminale ha?

VERO che, in questi casi (ma dur fino al 1800), i persecutori difendevano falsit storiche e oggi si vuole difendere la verit storica. Ma anche vero che ogni individuo ha diritto a non essere costretto a soggiacere a condizionamenti ideologici, morali o religiosi altrui. E che certe cose si sa come cominciano ma non si sa come finiscono. Oggi siamo tutti daccordo che i negazionisti sono dei faziosi imbecilli. Ma mi scoccerebbe molto se, domani, una legge analoga mi mandasse in prigione perch, chiacchierando con amici o scrivendo su questo giornale, esprimessi lopinione che Dio non esiste, che il sesso tra persone adulte e consenzienti cosa buona e giusta e che il diritto di voto esteso a persone incolte e disinformate irragionevole. Tutte tesi, come si vede, che contano una vasta e determinata opposizione; e, tuttavia, vorrei conservare il diritto di sostenerle.

ALLEANZE EUROPEE

Volare con Poste italiane Air France, siete sicuri?


di Giorgio Meletti

entile presidente Alexandre de Juniac, sappiamo G che lAir France ha ricevuto la visita del capo di Poste Italiane, Massimo Sarmi, che si propone come partner industriale. Le diamo un consiglio da fratelli europei: stia molto attento.
PURTROPPO in Italia alligna

un peculiare europeismo che lei definirebbe la carte. Quando la politica impone al contribuente di sacrificarsi agli interessi di imprenditori amici, ce lo chiede lEuropa. Quando invece gli interessi degli imprenditori amici pretendono il sacrificio di un'impresa non italiana, il momento magico degli interessi nazionali. Molti italiani, per, educati alleuropeismo senza se e senza ma da leader come Carlo Azeglio Ciampi, Romano Prodi, Mario Monti e, adesso, Enrico Letta, faticano a capire perch debbano lasciarsi fregare da un imprenditore, per esempio, di Mantova, ma unire le forze per fregare, tutti insieme, il compatriota di Parigi. Gira voce che voi francesi siate specialisti della negazione dello spirito europeo, ma non una buona ragione per imitarvi. E dunque ci pensi bene prima di fare ditta con Poste Italiane.

Nella dura competizione del mercato aereo mondiale il fattore strategico di successo la soddisfazione dei clienti. Sul punto difficile ravvisare una sinergia con Poste Italiane, che basa i suoi floridi bilanci esattamente sullopposto: la rabbia dei cittadini. Le cito un caso pietoso, a titolo di esempio. Due giorni fa un italiano andato a ritirare una raccomandata allufficio postale e ha scoperto che l'acume manageriale delle Poste, nellambito di un piano di razionalizzazione, ha concentrato la consegna in poche sedi. Dora in poi lo sportello di riferimento a quattro chilometri da casa sua. andato astutamente allora di pranzo, per evitare le rinomate code con cui gli italiani pagano il prezzo della razionalizzazione, e gli andata bene: ha atteso, di fronte allunico sportello aperto in uno degli uffici postali principali della Capitale, solo 50 minuti. Una signora, imprudentemente presentatasi alle 12, ha dovuto aspettare fino alle 13:40. Venendo da lontano, era arrivata in auto parcheggiando come capitava. Dopo aver ritirato la sua raccomandata una multa per divieto di sosta ha scoperto che le avevano fatto nel frattempo unaltra multa per divie-

to di sosta. La ricetta delle Poste da manuale di management. Si tagliano i costi riducendo il personale, chiudendo gli sportelli e tagliando i servizi: aumentano le code, calano le spese ma non il fatturato. Intanto negli uffici postali si vende di tutto, dalle polizze assicurative ai televisori al plasma, dai conti correnti bancari ai telefonini. Cose che danno pi margini, dicono i manager, cos gli italiani stanno in coda e Poste Italiane fa i profitti che investe su Alitalia.
STIA IN GUARDIA, signor De Juniac. Potrebbero proporle, in nome della sinergia, di aprire in ogni ufficio postale una biglietteria Air France. Pericolosissimo. Un giorno o laltro i clienti inferociti di Poste Italiane poLaPresse

trebbero darle fuoco. Potrebbe poi proporle lapplicazione del metodo Poste al trasporto aereo. Ecco qualche esempio. Si potrebbe chiedere al passeggero di presentarsi per il check-in cinque ore prima del decollo, in modo da ridurre i costi aeroportuali. Si potrebbero invitare i clienti a dare una mano per portare le valigie alla stiva, per razionalizzare l'handling. Si potrebbero fermare gli aerei distanti dai finger (costano) e mandare i passeggeri a piedi fino all'aerostazione (anche i pullman costano). Si potrebbe razionalizzare il viaggio mandando abili venditori a imporre ogni tipo di acquisto, dai biglietti della lotteria alle polizze assicurative, dai libri di cucina ai Bot e Cct, a malcapitati passeggeri impossibilitati alla fuga, anche perch obbligati a tenere allacciate le cinture dall'apposito segnale che il comandante, addestrato alle logiche di mercato moderne, non spegner mai. Insomma, la gloriosa Air France rischia di diventare come le Poste Italiane: linferno del cliente. Ecco, signor De Juniac, in pieno spirito di fratellanza europea labbiamo avvertita. Poi non venga a dirci ah, les Italiens.... Non siamo tutti uguali.
Twitter@giorgiomeletti

il Fatto Quotidiano

SECONDO TEMPO

VENERD 18 OTTOBRE 2013

23

A DOMANDA RISPONDO
Furio Colombo
Armi chimiche, larsenale proibito

Intervistata allindomani del conferimento del premio Nobel allOpac, lOrganizzazione per la proibizione delle armi chimiche, la dottoressa Valeria Santori ha risposto: Stiamo distruggendo le vecchie armi chimiche risalenti a prima della Seconda guerra mondiale. E le altre? Risulta dal decreto ministeriale del 13 giugno 2003, Approvazione del nuovo elenco dei materiali darmamento, che lItalia possiede un cospicuo arsenale di armi chimiche, tra cui lAgent Orange, il defogliante sporco di diossina usato dagli Stati Uniti in Vietnam negli anni 60 per appestare le giungle e avvelenare le risaie. Sul sito della Monsanto si legge che questo veleno stato prodotto per conto del governo Usa tra il 65 e il 69, quindi molto dopo la Seconda guerra mondiale. Secondo alcune fonti, tra cui lex direttore della Givaudan, la proprietaria dell'Icmesa, noi lo producevamo a Seveso ed per questo che scoppiato il famoso reattore nel 76, causando uno dei peggiori disastri nella storia dellindustria chimica mondiale.
Paolo Rabitti

to in modo tale da soddisfare appetiti che la crisi rende sempre pi famelici. Cos come non c da sperare che una classe dirigente seppur di quarantenni, ma cresciuti politicamente e culturalmente allombra dei propri padrini, sia in grado di partorire idee riformatrici (non rivoluzionarie!) tali da portare il Paese sulla strada della solidariet ed equit sociale senza partire dal taglio dei privilegi propri e dei propri circoli affaristici e di amicizie.
Mario Sacchi

traria allapporto dello Stato alla soluzione della crisi. Eppure il ricorso all'indebitamento consentito al fine di considerare gli effetti del ciclo economico, a patto che non infici la sostenibilit di bilancio a medio termine. E cosa pi congeniale, a questo fine, di un rilevante investimento pubblico in settori a sicura redditivit (e quindi con bilancio sostenibile nel medio termine) quali la protezione idrogeologica del territorio, o il risparmio energetico in tutti gli uffici pubblici o ancora una estesa cam-

La partenza veloce della Fiat


CARO FURIO COLOMBO, ci sono sindacati buoni alla Fiat, che vengono ammessi a sedersi con il grande capo Marchionne. Ci sono sindacati cattivi che vogliono vedere, sapere troppo, e vengono tenuti alla larga. Ma n gli uni, n gli altri riescono a controllare questa smania di partenza della Fiat dallItalia. Ora sembra chiaro: la Fiat se ne va.
Fabio

falsi storici vale la legge una legge diversa?


Enzo Bernasconi

Le malattie si curano i pregiudizi restano

la vignetta

CI CHE DICE il lettore, purtroppo, non sembra infondato. Dopo molte sgridate all'infido Paese Italia, la Fiat di Marchionne ha scelto un basso profilo che suggerisce umori concilianti. In realt sta per andarsene, anzi va via un pezzo alla volta, e questo si deduce da articoli sporadici che, senza conferenze stampa e senza annunci coerenti, ci danno notizia di uno spostarsi abbastanza rapido fuori e lontano dall'Italia. Come tutti sanno, le fabbriche non si spostano pi una officina alla volta, e neppure un marchio alla volta. Si spostano da un lato con ritocchi ai piani industriali (per esempio a Torino si far un modello Suv semiamericano che probabilmente non destinato a folle di compratori e non richieder masse di operai, mentre persino i piccoli veicoli commerciali passano a Detroit). E dall'altro con spostamenti, poco notati dal pubblico, di pacchetti azionari e di riorganizzazione di gruppi, divisioni e punti decisionali, dislocati sempre meno a Torino, sempre meno in Italia, sempre

meno visibili e controllabili (nel senso della pubblica opinione). Il governo italiano non sa, non vede, non sente, soprattutto non capisce che cosa sta perdendo. C' chi pensa, a destra, che sia nei diritti d'impresa fare qualunque cosa, secondo gli umori del manager. E c' chi pronto a farti un elenco dei benefici che la Fiat ha avuto dallo Stato (ai tempi in cui sembrava a tutti urgente salvare l'occupazione) non per concludere che dunque la Fiat ha un grosso impegno (che potrebbe anche chiamarsi debito) verso l'Italia, ma per dire che va bene cos, perch cos ci togliamo un peso. Certo, viviamo in un'epoca in cui, come i modesti premi Nobel per l'Economia confermano, non c' un solo esperto, in quel campo, che abbia un po' di visione e un briciolo di capacit di immaginare il futuro. Piccoli studiosi aggiustano i dettagli, vedono solo dettagli, e alla fine prendono anche il premio. Ma questo il paese in cui Marchionne smonta la Fiat come un Lego, svuota stabilimenti che hanno tenuto in piedi il Paese (mercato e prestigio) per un secolo, e viene lodato con il manager dell'anno, anzi del decennio, anzi del secolo vuoto che sta iniziando. Forse giusto, se pensate che tutti gli altri non stanno neppure smontando qui e rimontando altrove. Pi pragmaticamente, abbandonano. Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

Finanziaria, una torta mal riuscita

Lideologia anti debito e il ruolo dello Stato

pagna di prevenzione sanitaria?


Ascanio De Sanctis

Ci vuole un bel coraggio per definire di svolta la legge di Stabilit varata dal governo, che da una parte concede una mini riduzione del cuneo fiscale a imprese e lavoratori, ma dallaltra tartassa pensionati e risparmiatori che, per grandi numeri, coincidono con i primi beneficiati. Del resto non cera da illudersi che da una torta sempre pi piccola e al cui impasto continuano a sfuggire ingredienti sostanziosi (evasione e corruzione) un governo pasticcione, pi che pasticcere, potesse far lievitare il proprio prodot-

La manovra per la crescita economica composta da tanti piccoli provvedimenti, quasi tutti singolarmente utili ma che non raggiungono nell'insieme la massa critica necessaria al Paese per decollare. Non bisogna dimenticare che dal 1 gennaio 2014 diventa operativo l'articolo 81 della Costituzione che disciplina lequilibrio tra entrate e spese del bilancio pubblico. Sembra per che i lacci e laccioli dellEuropa e della nostra Costituzione siano stati interpretati in modo riduttivo a causa di una preconcetta visione con-

I pericoli del web e quelli della politica

Nuovo monito di Napolitano rivolto ai giovani: Tutti possono servirsi delle nuove tecnologie, perfino truffatori, venditori di falsi miti, propagandisti di odio e arroganti intenti a infierire sui pi deboli. Condivido: in rete si trova davvero di tutto, la sfida dare agli adolescenti gli strumenti adatti per maturare un giudizio critico finalizzato a riconoscere ci che utile e credibile, da quello che invece strumentale, propagan-

distico o perverso. Il paradosso di questa dichiarazione, finalizzata a porre l'attenzione sui pericoli del web (e speriamo ora che nessuno la riprenda per tentare di proporre leggi di censura atti ad impedire lesercizio di libert democratiche fondamentali come quella di opinione) sta nel fatto che le categorie citate truffatori, venditori di falsi miti, propagandisti di odio e arroganti intenti a infierire sui pi deboli calzano perfettamente a molti dei parlamentari che negli ultimi anni hanno seduto sugli scranni di Montecitorio e Palazzo Madama. Gli esempi nel riAbbonamenti

cordo di ognuno. Mai, per, Napolitano ha usato questi termini per indicare questi ultimi. Rispetto delle Istituzioni? O valutazione ipocrita di fenomeni pi o meno amici?
Stefano Stoccolma

Negazionismo, la legge per tutti gli olocausti?

A Roma c' stato un vero e proprio assalto al perito nazista Priebke. Il tribunale degli uomini lha gi condannato sia moralmente che fisicamente da vivo e lo sta ancora facendo pure da defunto, quindi pi di cos, si muore. Ora lass sar giudicato da chi non ha ideologie politiche e pa-

gher il giusto prezzo per le sue malefatte, ma la gazzarra a cui abbiamo assistito in questi giorni una vera e propria vergogna non degna di un paese che si considera civilizzato. tornato dattualit d'attualit laforisma di Ennio Flaiano: "In Italia i fascisti si dividono in due categorie, i fascisti e gli antifascisti". Rimanendo in tema, Giorgio Napolitano ha chiesto che si faccia una legge per colpire i negazionisti al pi presto Tra questi anche Priebke e molti Paesi arabi. Sarei per curioso di sapere se questa legge varr anche per chi ci ha nascosto per 50 lunghi anni l'esistenza delle foibe, o per questi

Da otto anni dirigo il Dipartimento di malattie tropicali neglette dellOrganizzazione Mondiale della Sanit. Non ho paura di dire che, come medico e dirigente dellOms, sono rimasto sbalordito dalla lettura dellintervista di Papa Francesco su Repubblica. Luso costante della parola lebbra, come se si trattasse di una maledizione da stigmatizzare (a God curse direbbero gli Inglesi), mi pare profondamente offensiva nei riguardi dei malati e di coloro che ogni giorno si adoperano per eradicarla. Questo modo di usare la parola non ha nulla a che vedere con la realt di uninfezione che, va detto con molto chiarezza, curabile in modo efficace in soli sei mesi. Questuso del termine lebbra umilia coloro che pur guariti sono stati affetti da queste malattia. Vorrei sottolineare che da quando i paesi endemici hanno iniziato i nuovi trattamenti multi-drug, noti anche con lacronimo Dmt, abbiamo curato 15 milioni di persone restituendo la maggioranza a una vita del normale. Luso arcaico pu risultare attraente per coloro che erroneamente lo associano ancora allo stigma ed alla discriminazione di sapore medievale. LOms e i vari gruppi che si occupano della malattia, si battono da anni con forza non solo per eliminare linfezione, identificando i malati per tempo e intervenendo per interrompere la trasmissione, ma anche per cancellare questa stigmatizzazione che segno di profonda arretratezza.
Lorenzo Savioli Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

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