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LARALDO di Biella

Raccolta mensile di Articoli ed Opinioni redatta in proprio dalla delegazione di Biella del Movimento Politico

ITALIA REALE - STELLA e CORONA


Coordinamento redazionale : alberto.conterio@hotmail.com

Ottobre 2013
(Anno VIII - Numero 09.2013)
LARALDO di Biella, piccolo contributo periodico alla diffusione dellideale Monarchico, non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della Legge No. 62 del 07 marzo
2001. Esso quindi una appendice cartacea del Sito http://biellamonarchica.blogspot.com/ che viene aggiornato quale raccolta selezionata di articoli ed opinioni rintracciati liberamente su Internet per Voi ! LARALDO di Biella, riconoscendo nellUnit dei Monarchici un valore assoluto, fortemente auspicabile e necessario, aderisce al Progetto MONARCHICI IN RETE, facendo capo al portale Internet http://monarchicinrete.blogspot.com/

Sono Papa Francesco


Pronto! Sono Papa Francesco diamoci del tu Ma di questo che abbiamo bisogno come fedeli?
di Paolo Deotto 23 agosto 2013 La notizia non certo nuova, ha gi fatto il giro del mondo. Pochi giorni fa uno studente padovano, che aveva scritto al Papa, ha ricevuto una telefonata che, ben comprensibile, lo ha colpito. Era il Papa in persona che gli telefonava: non solo, lo invitava anche a dargli del tu. Leggiamo su Avvenire: "Credi che gli apostoli dessero del Lei a Ges - gli ha chiesto Bergoglio -? O lo chiamassero Sua eccellenza? Erano amici come lo siamo adesso io e te, ed io agli amici sono abituato a dare del Tu". _____________________________________________________________ simi esempi nei tumulti in Egitto) il massacro dei cristiani e la distruzione di chiese pratica quotidiana, tanto da far parte ormai della routine, nella civilissima Europa in atto una subdola guerra che, sbandierando un concetto falso e perverso di libert, mira a sovvertire lo stesso ordine naturale voluto dal Creatore. Mancano autorevoli punti di riferimento e nella stessa Chiesa, duole dirlo, la gran parte dei Pastori tace o sussurra. Siamo vicini al collasso morale generale e per realizzarlo fino in fondo il primo obiettivo sar proprio la Chiesa cattolica, custode della Verit.

100 Anniversario Grande Guerra 1915-18


Appello di SAR il Principe Vittorio Emanuele - Pag. 13

I nuovi credenti Caldecott: l'lite di Oxford non ama i cristiani


di Lorenzo Fazzini 5 agosto 2013 Due intellettuali inglesi, residenti in una citt, Oxford, che ancor oggi sinonimo di elit intellettuale. Ma Stratford e sua moglie Lonie Caldecott trasmettono anzitutto il senso di grazia che la fede cristiana, scoperta come dono e vissuta in libert e non come una rivendicazione, pu ancora offrire al mondo contemporaneo. In che modo avvenuto il vostro approdo al cristianesimo? Stratford Caldecott: Come molte persone della mia generazione, non sono stato battezzato da bambino n tanto meno educato cristianamente. Ma fin da adolescente ho iniziato a cercare un senso spirituale nella mia vita. Ho indagato diverse religioni per cercare la verit. Ho iniziato con la filosofia, ma ho capito che il materialismo non poteva essere vero, dal momento che la sostanza della coscienza non materiale. Quindi ho cercato la mia strada per un concetto di Dio. Per un certo periodo sono stato un seguace Bahai, una religione nata in Persia nel XIX secolo e ora diffusa in tutto il mondo. Mi sembrava un credo ragionevole; i seguaci di Bahai erano persone cos buone! Ma anche questa confessione religiosa mi sembrata troppo limitata. Quindi ho iniziato ad interessarmi di buddhismo zen e in seguito di sufismo islamico. Per un certo tempo ho anche studiato le tecniche di meditazione del buddihsmo tibetano sotto la guida di un maestro che abitava a Milano, Namkhai Norbu Rinpoche. Ma alla fine ho compreso che quello che stavo cercando nel buddhismo, ovvero un senso spirituale al mio esistere, poteva essere trovato nel cristianesimo. ( Segue a Pagina 4 )

Societ e Cultura - Pagina 3

La difesa dei Valori


politica interna - Pagina 6

Disegno di legge sulla omofobia


LOpinione - Pagina 7

Primavere arabe e autunno occidentale


Ambiente e Salute - Pagina 7

Ambientalismo blu Segreti e bugie del "global warming"


Storia e tradizioni - Pagina 11

Ci impedirono di chiudere le porte al Fascismo

Qui ci vuole uno scudo all'europea


Da tempo siamo sudditi ubbidienti della Ue. Ma se si tratta di recuperare l'immunit per allinearci in toto ai dogmi europei, allora ci opponiamo e rivendichiamo il diritto a essere sovrani in casa nostra di Vittorio Feltri 17 agosto Indovinate di che parliamo oggi? Naturalmente di Silvio Berlusconi. D'altronde, questo l'argomento che tiene banco, nonostante i morti egiziani provocati dalla cosiddetta primavera araba. L'eccidio avviene in Africa, impressiona, ma roba lontana, buona per la tv: non credo turbi i sonni degli italiani. Vuoi mettere le sorti del Cavaliere? I suoi aficionados - falchi, colombe o galline che siano - confidano in un colpo di spugna. Ma si illudono: la spugna non c', fu eliminata all'inizio degli anni Novanta, quando a furor

La notizia stata ovviamente ripresa da tutti gli organi di stampa, che non hanno mancato di sottolineare il gesto di grande umilt e vicinanza, che annulla ogni distanza, e cos via. Ho pensato a lungo a questo fatto e mi sono domandato: ma di questi gesti che abbiamo bisogno? Dio mi scampi dal voler dare lezioni al Papa. Parlo da fedele, da povero peccatore, e vorrei solo fare alcune brevi riflessioni. Viviamo in un momento di eccezionale difficolt. Lattacco alla Chiesa e alle stesse basi della convivenza furibondo e continuo. Se in altre parti del mondo (guardiamo gli ultimis

In questa tragica situazione, noi abbiamo bisogno ne abbiamo sempre bisogno, ma ora pi che mai dellAutorit che ci guidi. Ho detto Autorit; non ho detto amico. Siamo soldati di Cristo, avendo ricevuto il Sacramento della Cresima. Ma un soldato per combattere ha bisogno di un Comandante che tale sia, anche nei segni esteriori della sua autorit. Quando nella mia giovinezza fui sergente di complemento, avevo un grande comandante, il colonnello Michele Ennio Santaniello, che comandava il Terzo Reggimento Bersaglieri, di cui mi onoro di aver fatto parte. ( Segue a Pagina 3 )

di popolo, e sotto l'incalzare di Mani pulite, venne cancellata dalla Costituzione (ma non era e non sacra e inviolabile?) l'immunit parlamentare che impediva alla magistratura di processare senatori e deputati finch fossero in attivit a Palazzo Madama e a Montecitorio. Gi. L'immunit era l'unica garanzia seria, voluta dai padri costituenti, contro le incursioni dei Pm e dei giudici (assolutamente indipendenti dall'esecutivo) nella politica. Nessuno obblig i prescelti dai cittadini a rinunciare alla protezione. Essi stessi, per compiacere gli elettori indignati da Tangentopoli, si offrirono volontari al rischio di essere indagati e condannati durante lo svolgimento del mandato, dimostrando di essere - a scelta - stupidi o masochisti. Ma ancora pi stupidi e masochisti si sono rivelati i loro successori che, in quattro-lustri-quattro, non hanno avuto l'ardire di reintrodurre la salvifica norma incautamente soppressa. Perch non hanno fatto macchina indietro, ripristinando la versione originaria della Carta? Per paura di perdere voti, per vigliaccheria. Dicevano tra s e s: chi fa la prima mossa in questa direzione spacciato, confessa il timore di essere giudiziariamente incastrato. Cosicch nessuno ha osato fare un passo, sperando che fossero altri a compierlo. Intanto, la situazione precipitata e ora la libert di Berlusconi appesa a un esile filo che si chiama grazia ed nelle mani del capo dello Stato. Tocca a lui decidere, come se fosse un imperatore romano: pollice verso o no? Qualsiasi scelta egli facesse scatenerebbe polemiche infinite. Ogni politico di varia estrazione (e ogni commentatore) presenta soluzioni, molte delle quali penose o ridicole: basta leggere i giornali per strabuzzare gli occhi dallo stupore. E pensare che la vecchia e saggia regola dell'immunit, nella sua semplicit, vige in molti Paesi e non suscita scandalo, essendo considerata una misura prudenziale, quale in effetti . Soprattutto vige ed rigorosamente rispettata nell'area Ue. I parlamentari di Bruxelles e Strasburgo infatti godono di una protezione assoluta e non ce n' uno che se ne lagni; al contrario, tutti se la tengono stretta questa bella franchigia. La quale - mi domando - se sacra in Europa, perch in Italia stata ridotta a strame? Forse per avere gioco facile nel silurare il Cavaliere e impedirgli di contrastare la sinistra nel velleitario tentativo di conquistare il potere, mai afferrato nella gara alle urne? Non ne ho certezza, ma il dubbio insopprimibile. Un particolare induce a riflettere sul punto. Da tempo siamo sudditi ubbidienti della Ue. Essa comanda e noi stiamo agli ordini come scolaretti diligenti. Ci boccia le mozzarelle? Sia fatta la sua volont. Ci impone di non produrre troppo latte, troppe arance, troppa uva? Sissignori, e sbattiamo i tacchi. Le zucchine devono essere lunghe tot centimetri? Ci adeguiamo prontamente. Quando ci affligge con nuove tasse, il gover-

no si giustifica sempre allo stesso modo: ce lo chiede l'Europa. L'Europa ha sostituito il Santissimo sugli altari, e davanti ad Angela Merkel ci genuflettiamo. Ma se si tratta di recuperare l'immunit per allinearci in toto ai dogmi europei, allora ci opponiamo e rivendichiamo il diritto a essere sovrani in casa nostra. Non vi pare che simili comportamenti siano improntati al massimo dell'ipocrisia e dell'infingardaggine? I partiti possono soltanto recitare il mea culpa. Tratto da : www.ilgiornale.it/

Societ e cultura
L'industria italiana d segni di ripresa. Draghi: non il lavoro
di Luca Mazza 2 agosto 2013 Tre indizi fanno una ripresa? Lultimo di ieri. Lindice dei direttori acquisti (Pmi) manifatturiero italiano torna a crescere per la prima volta dopo due anni, salendo a luglio a quota 50,4 rispetto al 49,1 del mese precedente e contro le stime del 49,7. Non siamo di fronte a una svolta. Ma che il settore strategico dellindustria dello Stivale torni a respirare un dato che va interpretato come un segnale positivo. Uno dei tanti arrivati negli ultimi giorni. Marted scorso la classifica stilata dallEurostat ha messo lItalia in cima alla graduatoria dei Paesi Ue in cui in recupero la fiducia dei consumatori e delle imprese. E prima ancora lOcse aveva diffuso una ventata di ottimismo, registrando sulla nostra penisola il pi elevato miglioramento delle prospettive di crescita economica.

to ieri lintravedersi di una ripresa per la zona euro. E ha ribadito che non c pericolo di deflazione in nessun Paese. Il timoniere dellistituto di Francoforte, per, nel corso di una conferenza con la stampa, ha esaminato anche i possibili ostacoli che potrebbero presentarsi lungo il cammino della crescita. Per tale ragione la Banca centrale europea non ha rivisto la sua politica monetaria, lasciando i tassi ai minimi storici (0,50%) e facendo intendere che non ci sono rialzi previsti a breve. La rassicurazione stata apprezzata dagli investitori, con i listini internazionali tutti in positivo: nuovo record per Wall Street e Milano in crescita di oltre il 2%. Tra i rischi al ribasso citati da Draghi ci sono recenti sviluppi nel mercato globale e nelle condizioni finanziarie, con relative incertezze che potrebbero influenzare negativamente le condizioni economiche. Sul fronte della liquidit il numero uno della Bce ha spiegato che il calo su base annua dei prestiti peggiorato ulteriormente, mentre la stretta del credito alle famiglie resta sui livelli precedenti. Se si dovesse giudicare solo sulla base dellandamento dei depositi bancari nella zona euro invece, ha precisato il governatore, la fase di frammentazione dei mercati finanziari sarebbe superata. Altro nodo resta quello occupazionale, che si conferma un problema non solo italiano. Il mercato del lavoro continua a essere debole, ha sentenziato Draghi. In Italia le principali opportunit, soprattutto per i giovani, potrebbero arrivare dallExpo. Il tema ieri stato al centro di un colloquio tra il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e i leader di Cgil, Cisl e Uil Camusso, Bonanni e Angeletti. Nel corso dellincontro emersa lipotesi di approntare un nuovo contratto (una terza via tra apprendistato e tempo determinato) con lobiettivo di tutelare gli over 29, rimasti fuori dalle agevolazioni introdotte nelle scorse settimane. Le emergenze, insomma, restano due: risollevare uneconomia reale ancora in affanno e dare lavoro ai giovani. Sono le priorit dellItalia di oggi. E anche dellEuropa. Tratto da : www.avvenire.it/ ________________________________

lavoro quello che trova trova. Che sia un padre di famiglia o un giovane. Lesigenza, invece, arrivare alla revisione degli stipendi: sono una vergogna. Cos Fabio Franceschi, titolare di Grafica Veneta, sinserisce nel dibattito innescato qualche giorno fa dal presidente di Arredo Plast, Giovanni Pagotto. Limprenditore trevigiano ha confessato di trovare solo stranieri da assumere, perch gli italiani non hanno fame aggiungendo che non sono disposti a lavorare su tre turni, sette giorni su sette. Dichiarazioni che hanno spaccato in due il mondo del lavoro e infuocato il web. E pure ingolfato di curriculum - di italiani email e fax dellazienda trevigiana. Non mi piace chi sminuisce chi lavora, commenta Franceschi, gi vicepresidente di Confindustria Veneto, e a capo di unazienda di successo, che ha tentato di recente lo sbarco in Francia. E che lanno scorso si era trovato in mezzo a una polemica, con le mogli di alcuni dipendenti rivoltesi al sindacato per protestare per il troppo straordinario che eliminava la vita privata: non vediamo pi i nostri mariti, che lavorano 300 ore al mese. Con laccusa strisciante che a creare il caso fossero gli operai romeni disposti a sobbarcarsi simili fatiche. Trecento ore? Impossibile, solo un attacco del sindacato, chiosa l'imprenditore che riprende testualmente lintervista del collega trevigiano: Il diciottenne che si presenta al colloquio con la madre? Baster convincere lei per avere il primo dipendente dazienda, ironizza. Dei problemi bisogna far virt. E allontana dai giovani limmagine di bamboccioni: I ragazzi sono lungimiranti e pi che disponibili. Certo, vorrebbero sfruttare i loro studi; ma si adeguano anche, partendo dal basso per fare carriera. Il problema, semmai, il contratto nazionale del lavoro. Urge un nuovo contratto, una revisione degli stipendi anche con lintervento dello Stato, con una minore tassazione. Pi che su ore e turni, non pi cos massacranti grazie alle tecnologie, bisognerebbe dare pi soldi - sentenzia -. una vergogna quanto paghiamo i dipendenti. In Germania gli stipendi sono molto pi alti. E pensare che i nostri collaboratori sono migliori e pi attenti, considerati al top dalle agenzie di consulenza internazionali . Fanno un netto distinguo invece i sindacati. Tra italiani e stranieri c una condizione di partenza spesso diversa: di chi, se non lavora, rischia di tornare al suo Paese, e di chi invece pu contare su una famiglia alle spalle, dice Giacomo Vendrame, segretario generale della Cgil Treviso, il pi giovane dItalia, dopo esserlo stato della Nidil, la categoria dei precari. Ma non pu passare il concetto che bisogna accettare tutte le condizioni di lavoro: senn si va al ribasso su tutto. Gli fa eco Andrea Guarducci, segretario di categoria dei chimici della Cgil di Treviso: Gli

Certo, la disoccupazione (specie quella giovanile) continua a essere una ferita aperta nel cuore del Paese, come dimostrano le rilevazioni Istat di 48 ore fa. Inoltre, i consumi interni restano deboli e non si intravede uninversione di tendenza a stretto giro. Ma in Italia, come in Europa, sono in aumento i bollettini con la scritta fiducia. Il passo di marcia nazionale sembra essere lo stesso del Vecchio Continente. Un possibile motto? Avanti, piano. Una conferma in questo senso arrivata da Mario Draghi che per la terza volta in un mese ha conferma-

Il Caso Arredo Plast Italiani senza fame? No, dobbiamo pagare di pi


Lavoro e flessibilit, parla il patrn di Grafica Veneta Franceschi: Vanno rivisti contratti e tasse. L'azienda trevigiana inondata di curriculum, email e fax di Benedetta Centin 17 agosto 2013 Gli italiani non hanno fame? Forse qualche anno fa. Oggi chi cerca un

stranieri sono spesso soli in Italia o gli unici a lavorare, con famiglie numerose . Quanto agli italiani fa sapere: Se a Pagotto sono arrivate candidature, allora c chi disposto a fare i tre turni. Dallaltra, se rifiutano, vuol dire che hanno unalternativa. Spesso un lavoro nero. Guarducci riconosce i meriti di Pagotto, imprenditore che investe, rispetta i contratti e ricosce il valore dei dipendenti. E pure i limiti. Nei periodi di alta stagionalit dovrebbe strutturare un ciclo continuo con riposi ogni tre giorni, come accade in altre aziende, e non far lavorare tutti i sabati o domeniche del mese. Abbiamo cercato a lungo un accordo in tal senso. Parte invece dalle basi, dalla formazione, il Governatore Luca Zaia che, riferendosi al caso Arredo Plast, afferma: unazienda modello che conosco personalmente. Sembra che gli italiani fatichino ad accettare i tempi dei turni. Non so se sia cos, ma poco importa. Dobbiamo occuparci della disoccupazione anche tra i giovani. Intendendo di voler spingere su formazione e apprendistato, e alternanza scuolalavoro. Lo sa bene lassessore Elena Donazzan che segue questi progetti di inserimento nel lavoro, a partire anche dalla scuola media: Siamo la prima regione, in base alle risorse, per gli investimenti scuola-lavoro, ma possiamo fare ancora molto. Tratto da : http://corrieredelveneto.corriere.it/

di profonde doti umane e di grandi capacit militari. Sarei rimasto deluso se mi avesse concesso eccessiva confidenza, perch ci che attendevo da lui, e che da lui ricevevo, era che mi fosse da guida per il ruolo inferiore che rivestivo. Il servizio militare un periodo breve della vita, ora non pi nemmeno obbligatorio, tanto per non correre il rischio di avere dei giovani educati anche alla durezza, sana, della vita. Ma tant. Il servizio militare, dicevo, era un periodo breve, una parentesi educativa. Nella vita ci misuriamo invece quotidianamente con una realt che col passar degli anni sempre pi nemica del bene e della giustizia. la realt squallida che vediamo ogni giorno, malata di empiet, di egoismo, di disumanit, frutti inevitabili quando si pensa di poter fare a meno di Dio.

Ma non solo la politica omosessualista mira a scardinare la famiglia e con essa la stessa civilt. Gi in atto una politica sciagurata che ha impoverito la famiglia; molti, troppi, conoscono una nuova povert non per loro colpa, ma per le criminose manovre della finanza. La stessa insistenza nel voler continuare a tassare labitazione cela un profondo odio per la famiglia, di cui impunemente si vuol mettere in pericolo lo stesso focolare domestico. Perch solo un piccolo gruppo di animosi sta denunciando questa deriva morale, questo attacco continuo alla razionalit e alla civilt? Perch il Vicario di Cristo non dice una parola sullItalia, che ora anche la Sua Patria, che sta sprofondando? Non parliamo, per favore, di Stato laico e di rispetto dei ruoli. La Chiesa ha il preciso ruolo e dovere

Osservazioni
E' un articolo esemplare che esprime esattamente i nostri sentimenti e le nostre opinioni sulla questione. Non abbiamo il diritto di giudicare l'operato di un Principe e tanto meno di un Principe della Chiesa, ma le nostre preferenze vanno a Papa Benedetto XVI, cos come ammiravamo Papa Paolo VI pi Papa Giovanni Paolo II. E' una questione di simboli e autorevolezza, senza i quali la guida pu secondo la nostra opinione considerarsi migliore solo perch e pi seguita. Non pensiamo sia conveniente riempire le pizze, se poi siamo costretti a vuotare di contenuti e simboli la Chiesa. _______________________________

Segue - Societ e cultura


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La difesa dei Valori


Abolire mamma e pap Anche Bologna ci pensa di Caterina Dall'Olio 12 settembre 2013 Madre e padre nei moduli di iscrizione ai nidi comunali? Roba dmod. Meglio genitore 1 e genitore 2, in omaggio alle famiglie arcobaleno dove i genitori sono due donne o due uomini. Direttamente da Venezia approda a Bologna la richiesta di cambiare la nomenclatura dei moduli di iscrizione dei bambini in et prescolare. Togliere dai documenti le parole padre e madre e sostituirle con la dizione genitore. Il 29 agosto lassessore del capoluogo veneto Camilla Seibeizzi aveva presentato un ordine del giorno programmatico sulla questione, poi rientrato. A portare la discussione a Palazzo dAccursio ci ha pensato Cathy La Torre di Sinistra e Libert, che il 18 settembre presenter un ordine del giorno per invitare il Comune a dichiararsi favorevole allequal marriage al riconoscimento delle famiglie anche omogenitoriali e allintroduzione di una legge per contrastare lomofobia, invitando il Parlamento a legiferare in tal senso. Secondo lassessore alla scuola Marilena Pillati, il Comune di Bologna ci aveva gi pensato: Mesi fa avevamo chiesto di verificare se fosse possibile inserire questa dicitura. Ma non c stato il tempo tecnico per realizzarlo. In un anno scolastico che di sicuro non si aperto sotto i migliori auspici, con famiglie che per pochi euro di pi nella dichiarazione dei redditi si sono trovate fuori dalle liste dei nidi, e costrette di conseguenza ad assumere una baby sitter a peso doro, viene da chiedersi se il problema pi urgente siano proprio le formulazioni della modulistica. Per quanto mi riguarda non verr speso nemmeno un euro per una sciocchezza del

Nota della Redazione


Non si tratta di aver fame oppure di non averne, si tratta di essere retribuiti correttamente. Non possiamo pretendere che un giovane italiano, lavori come panettiere tutte le notti sabato incluso, e che a fine mese porti a casa 850 Euro perch i lavoratori egiziani si accontentano di guadagnarne 800! Occorre che ognuno faccia la sua parte, il fisco, la previdenza sociale, i sindacati, gli imprenditori e poi, anche i lavoratori italiani. Questa specie in via di estinzione infatti, fatto salvo per la Grecia ed il Portogallo, sono i lavoratori che percepiscono meno in assoluto. Lavorare non fa piacere a nessuno, quando si ha la certezza dessere presi per il naso! ________________________________

In questa tragica quotidiana realt, dov lAutorit che ci guidi, che ci dia le indicazioni appropriate per combattere per il Bene? Il Bene non pu venire che dalla Chiesa cattolica, fuori della quale non c salvezza, e lAutorit a cui ci rivolgiamo per essere guidati il Papa, Vicario di Cristo, unica Autorit al mondo che veramente, fino in fondo, legittimata a guidare luomo, perch istituita da Cristo stesso. Tu sei Pietro. Un buon padre non mai amico dei suoi figli. padre, punto e basta. Con tutto il rispetto e la devozione filiale, mi sento di dire: la notizia che ha tanto mandato in sollucchero i giornalisti di mezzo mondo, mi ha colpito e rattristato. Noi siamo amici? No. Ho bisogno, abbiamo bisogno, dellAutorit del Papa. LItalia sta sprofondando nellabisso. Se di qui a poche settimane il Parlamento approver una legislazione sciagurata e blasfema, che vuol sovvertire lordine naturale delle cose, gran parte della responsabilit ricadr anche su di noi, cattolici per troppo tempo tiepidi e su tanti Pastori, che tacciono, o se parlano ci offrono incredibili giri di parole per non essere accusati di ingerenze nella politica. Sembra che il consenso del mondo (ma ci ricordiamo chi il principe di questo mondo?) sia diventato pi importante dellaffermazione della Verit.

di guida morale della Societ, n pu rinunciarvi ora, di fronte alla Societ che si sta autodistruggendo. LAutorit deve parlare, ammonire, guidare, senza esitazioni. Deve avere cura anche nei segni esteriori, che la facciano riconoscere come tale. Un Re che rinuncia alla corona democratico o sta semplicemente abbandonando i suoi sudditi? Avrei voluto scrivere tante altre cose, da giorni che penso e ripenso a queste poche righe. Mi sento solo di dire e ribadire questo: preghiamo il Santo Padre di essere tale. Non amico con cui darsi del tu, ma Padre e questa paternit viene da Cristo stesso. Infatti lo chiamiamo Santo Padre. Un padre non deve essere lamico dei suoi figli. A ognuno il suo ruolo. E parli, lo supplichiamo, parli, dica qualcosa su questa Italia che corre verso il suicidio, nel pavido silenzio di troppo clero che ha scelto come esempio Don Abbondio al posto del Curato dArs. Di questo abbiamo bisogno, ora, subito. Ci saranno pochi, pochissimi applausi dal mondo. Non sar forse il segno he si imboccata la strada giusta? Tratto da : Riscossa Cristiana

Pronto! Sono Papa Francesco diamoci del tu


(Continua dalla prima Pagina) Davanti a lui mi presentavo sullattenti. Era un uomo che aveva ogni attenzione per i suoi subordinati, ma che pretendeva, giustamente, che fossero ben distinti i ruoli. Lui aveva sulle spalline i gradi di colonnello, io avevo sul braccio la V dorata di sergente. Era un comandante

genere dichiara senza mezze misure Valentina Castaldini, consigliera del Pdl . Cathy La Torre dovrebbe andare a leggersi i moduli sul sito del Comune per verificare con i suoi occhi che la formula quella classica: Io sottoscritto Caio genitore di Sempronio e in calce la firma con madre, padre e patria potest. Castaldini insiste sulla scarsa importanza per le persone di questo dibattio. Cosa pu interessare a dei genitori che fanno sacrifici enormi per tenere in piedi una famiglia la dicitura della modulistica?. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, che ha voluto tenere per s la delega alle Politiche delle differenze, per ora non si voluto esprimere. E proprio nella citt che solo pochi mesi fa stata il campo di battaglia per le scuole materne, rischia di far capolino lennesima zavorra per i neo genitori. Insomma una questione che appare - e molto probabilmente - solo ideologica. Senza contare che a Bologna continua lesponente di centrodestra ci sono solo sei famiglie arcobaleno, contro le centinaia eterosessuali. Non penso che padri e madri sarebbero molto contenti di essere definiti genitore 1 o 2, invece che mamma e pap. Tratto da : www.avvenire.it/ ________________________________

Perch i servizi non sono efficienti e non esistono del tutto? Perch in Italia levasione fiscale unabitudine e cos via. Potremmo continuare allinfinito! Lunica cosa certa e che gli italiani hanno la memoria corta, e che si fanno prendere in giro molto spesso. Quando lItalia negli anni 80, super i gir daffari della Gran Bretagna piazzandosi al quarto posto mondiale, tutti gli italiani pagavano le tasse? in quel periodo la tassazione era elevata come oggi? I lavoratori dipendenti, cio coloro che alla fonte non possono evadere le tasse, avevano un tenore di vita pi alto o pi basso dellattuale?

Evasione fiscale
di Angelo Mossone 24 settembre 2013 Continua incessante la campagna mediatica contro levasione fiscale. LEspresso, settimanale illustrato di informazione, propone sullUltima copertina a caratteri cubitali 300 miliardi di nero e propone luso esclusivo dei bancomat e delle carte di credito per combatterla. Tutto condivisibile o non condivisibile, sono opinioni, cos come possiamo pensare di installare un contatore sullapertura dei nostri pantaloni per sapere quante volte al giorno facciamo pip e tassare linquinamento prodotto, oppure, come gi fatto sugli animali domestici, inserire un microcip sottopelle ai neonati, in modo da poter poi controllare a bacchetta gli stessi una volta adulti. Siamo in democrazia in fondo tutto possibile quando lo vuole il popolo, e sar il popolo a volerlo, siatene certi. Purtroppo la democrazia si sta rivelando ogni giorno di pi una piovra che stritola e divora ogni cosa, contro la quale, nessuno pu opporsi, soprattutto quando le maggioranze che la legittimano sono costruite mediaticamente. Levasione fiscale oggi, sembra essere la sola causa della crisi nazionale. Tutti siamo diventati evasori fiscali, secondo la vulgata politicamente corretta! Perch si pagano tante tasse? Perch il fisco evaso da molti italiani.

Sono domandine facili a cui anche un supertecnico dellex governo Monti e le scimmie dellzoo potrebbe trovare risposta: levasione fiscale era molto pi elevata, il livello di tassazione era decisamente pi basso, e i lavoratori dipendenti avevano un tenore di vita decisamente pi elevato, il che vuol dire, che lattuale stato di crisi e di penuria generale, non dovuto allevasione fiscale, ma a decenni di scelte politiche, sindacali, energetiche ed economiche sbagliate, anzi criminalmente sbagliate, che hanno trascinato questa Nazione nel baratro in cui si trova. Stendendo un velo pietoso sul governo Monti gi citato, pu un governo di professionisti della politica perdere mesi in discussioni infinite su come compensare gli introiti necessari a escludere il pericoloso aumento di un punto percentuale di IVA o labolizione dellIMU? Parliamo pressappoco di 5 miliardi, a fronte di una spesa pubblica di oltre 830 miliardi di Euro. Quando in una famiglia, che vive con un reddito lordo di 20.000 Euro lanno, non si arriva a fine mese, si va in strada a borseggiare i passanti, oppure si attua una riduzione di spesa per la cifra necessaria ? Chiaramente, si dilazioner lacquisto di un paio di scarpe non cos indispensabile, si smetter di fumare (con miglioramento della salute) si eviter di acquistare il prosciutto di Parma accontentandosi di quello Toscano e via dicendo. Alla fine la nostra brava famiglia italiana, trover i 200 Euro mancanti, luno percento appunto!

Lo Stato italiano invece, per trovare il necessario meno delluno per cento della sua spesa totale, dopo mesi di discussioni, scender in strada a borseggiare i cittadini, ma guai a chi avr lardire di protestare o di pensare che ci sbagliato, perch la colpa non dello Stato incapace di risparmiare su se stesso meno dellun percento ma dei cittadini evasosi. E cos se vengono tagliati i mezzi pubblici invece degli F.35, la colpa e degli evasori fiscali ! Senza voler legittimare una pratica illegale, che risulta essere comunque una caratteristica del nostro modo di essere e di porci nel mondo, e che in passato ha fatto dellItalia una potenza economica culturale e quantaltro, desidero far presente che questa campagna colpevolizzante non solo falsa, ma criminale, perch tende a impoverire ulteriormente la societ e la liquidit degli italiani senza incidere di un solo Euro sulle cause del dissesto finanziario. Per assurdo, potremmo anche perdere tutte le nostre propriet (come vorrebbe la Merkel) ma lItalia continuerebbe a restare in bolletta, perch come tentare di riempire un catino che presenta un fondo sforacchiato come uno scolapasta! Questo modo di fare politica, di governare e di fare informazione, ha creato una societ imbonita, dove le bugie sostituite nel tempo ad ogni verit, hanno reso i cittadini incapaci di fare un ragionamento autonomo, tanto da risultare un giochetto far credere loro ogni sciocchezza. Quando si individua un argomento spinoso che necessita di denaro vedasi la riduzione del cuneo fiscale di cui si fa un gran parlare da anni si fa ben attenzione a nascondere la verit dei costi di struttura, soffiando sul fuoco dellevasione fiscale. Ci permette e permetter di alzare ancora lasticella della pressione fiscale, contribuendo ad esasperare la situazione oltre modo, portando i cittadini a maledirsi tra loro (virtuosi e presunti non virtuosi). Per concludere, di queste ore la notizia riportata sul Corriere della Sera, che lo Stato italiano, negli ultimi anni, ha continuato ad aumentare la sua spesa corrente al ritmo dell1 percento del Pil ogni anno, vale a dire un aumento di spesa di circa 15 miliardi. Mentre Monti, ha tentato - pur da totale incompetente - alcune riforme strutturali per limitare ci, lattuale governo Letta sta pensando alla rimodulazione di qualche tassa, o a qualche altra acrobazia contabile, che allontani la paura di superare il limite europeo del 3% di disavanzo. Se desideriamo suicidarci cos cerchiamo almeno di affrettare levento per soffrire meno, ma lasciate stare gli evasori fiscali, abbiate una dignit! Tratto da : Biellamonarchica.blogspot.com

L'lite di Oxford non ama i cristiani


(Continua dalla prima Pagina) Lonie Caldecott: Sono cresciuta in parte sotto linfluenza del cattolicesimo e in parte dellanglicanesimo evangelico, ma ho rigettato il cristianesimo gi intorno ai ventanni, un periodo emotivamente molto difficile della mia vita. Non ero riuscita a trovare nessuna figura significativa nella Chiesa. Forse le cose sarebbero andate a finire diversamente se avessi potuto incrociare alcuni dei sacerdoti che ho il privilegio di conoscere ora. Alla fine ho fatto il mio ingresso nella Chiesa dopo mio marito Stratford, proprio quando non potevo pi negare il valore di guarigione dellEucaristia, e da ci il bisogno del sacramento della Riconciliazione, e quindi della preghiera, in particolare delladorazione. Ho sempre avuto bisogno di riferimenti concreti, di un focus reale sullincarnazione di Dio nel mondo.

Signor Caldecott, dopo il suo peregrinare religioso lei approdato al cristianesimo. Quale aspetto lha convinto che si trattava della religione vera? Stratford: difficile da dire, perch non c stato un aspetto singolo che mi convinto quanto invece la pienezza e lunit della Rivelazione. Ciascuna parte del cristianesimo appartiene a ogni altra parte. Io non penso che un sistema semplicemente umano di idee possa essere cos unitario. Forse pu sembrare strano, dal momento che i cristiani sono molto disuniti e riscontriamo numerose scuole di pensiero diverse tra i cristiani stessi. Ma sotto e anche oltre questa disunit esiste un centro molto chiaro che li tiene tutti uniti. Questo centro, naturalmente, Cristo stesso. La verit nella quale noi crediamo come cristiani non un insieme di dottrine ma una Persona. Vivete ad Oxford, uno dei centri di ricerca intellettuale pi significativi al mondo. In che modo il cristianesimo accolto in questo contesto culturale? Stratford: Qui il cristianesimo sta diventando un fenomeno che interessa un numero sempre minore di persone. Certamente esistono ancora forti sacche di resistenza allondata violenta del laicismo, ma penso che in Europa la corrente sia contraria al cristianesimo, almeno in Inghilterra. La battaglia quasi persa, cosa che per non vuol dire che la guerra sia finita.

Lonie: Oxford un posto interessante e unico. Offre alcune delle personalit pi atee al mondo, leader del laicismo come Richard Dawkins o Philip Pullman. La stessa Universit dominata da una mentalit umanistica laicista, ma allo stesso modo vi sono diverse Halls (lequivalente di piccoli College, ndr) che appartengono a ordini religiosi come i domenicani, i benedettini, i gesuiti. Vi una cappellania cattolica molto attiva. Loratorio di San Filippo Neri attira molte persone grazie alle sue bellissime liturgie. Linfluenza degli Inklings (C.S. Lewis, J.R.R. Tolkien, Charles Williams e altri) ancora molto forte. Comunque lUniversit di Oxford, come centro intellettuale leader in Inghilterra e anche in Europa, , nella sua dimensione laicista, sostenitrice esattamente di quella forza propulsiva culturale che gli Inklings avevano contrastato. Rispetto al passato, anche agli autori sopra citati, non vediamo pi una tradizione di scrittori cristiani. Pguy, Claudel, Bernanos in Francia, Chesterton, Lewis, Tolkien in Inghilterra, de Unamuno in Spagna, Guareschi in Italia, OConnor negli Usa sembrano senza eredi. Perch questo silenzio di una letteratura cristianamente ispirata? Stratford: Lei ha ragione. Questo un fatto triste. Penso che il vento abbia spirato sulla vela del movimento della letteratura cattolica durante la seconda guerra mondiale. Ma con gli anni Settanta tutto questo praticamente finito. Mi sono domandato molte volte il perch di tutto questo. Non biasimo il Concilio Vaticano II, ma la cultura che ha prodotto quei grandi scrittori cattolici, uomini e donne, morta. Lonie: Ho avuto modo di leggere ed apprezzare gli autori del revival cattolico francese come Claudel quando frequentavo il liceo francese a Londra, e Bernanos e Pguy quando ero a Oxford. Il mio tutor di filosofia mi disse che ero una filosofa scadente ma una buona scrittrice, e cos ho voluto diventare una narratrice che unisse le idee filosofiche e religiose grazie alla bellezza. Sto ancora lavorando per questo scopo, un processo lento, precisamente perch ho capito che non ho un contesto culturale favorevole fra i miei contemporanei, visto che lafflato di fede praticamente silenziato dal clima letterario attuale, almeno qui da noi in Inghilterra. Certamente gli scrittori cattolici di fine Novecento tendono ad essere pi scettici e underground sulla loro fede rispetto a quanto facevano i loro antecedenti nellOttocento e allinizio del XIX secolo. Riscontro per spunti di speranza su questo: ad esempio, vediamo che alcune voci stanno emergendo negli Stati Uniti. Ogni estate a Oxford teniamo una Summer School in cui analizziamo la storia della letteratura cattolica in Inghilterra dopo la Riforma e sembra che gli americani siano molto interessati a questo. Forse un nuovo revival di lette-

ratura cristiana di lingua inglese arriver da Oltreoceano. Il futuro dellEuropa sar allinsegna della sparizione del cristianesimo? Lonie: Non vi sono immediati segnali di una rinascita cristiana quanto invece alcuni segni del fatto che i cristiani potrebbero iniziare a subire delle persecuzioni per i loro convincimenti religiosi. Ma comunque nulla eliminer il cristianesimo. E se i cristiani verranno perseguitati, questo causer una sua rinascita. Potrebbe succedere quello che Chesterton chiamava un ritorno alla religione, perch una societ basata unicamente sul materialismo non pu sopravvivere a lungo. Penso che altre persone, come accadde a me, verranno educate senza nessun riferimento religioso e inizieranno a capire che nelle loro vite manca qualcosa, una fonte di senso. La cercheranno e cos diventeranno aperti al dono della fede. E Dio li prender per mano. Oxford, la citt dove voi abitate e lavorate, richiama John Henry Newman. In che modo il pensiero di questo beato risulta fecondo oggi? Lonie: La vita del cardinal Newman ripercorre la grande traiettoria di fede nel contesto di quella cultura sorta dalla Rivoluzione industriale e che ha sofferto il peggio delle conseguenze di quel fenomeno storico, il quale ha portato la spinta della secolarizzazione nellera moderna. Tutto questo rende Newman incredibilmente significativo. Quel che notevole in lui, sopratutto, il fatto che il suo viaggio spirituale durato quasi un intero secolo ed risultato veramente difficile. Fu incompreso, e parecchio, dagli stessi membri delle Chiese cui appartenne, sia quella anglicana che quella cattolica. Questo un dato importante perch sono state queste prove che lo hanno reso santo e che lo hanno costretto a dare costantemente una comunicazione espressiva della propria fede. Stratford: Newman ha lottato contro il sorgere del laicismo, che egli chiama il liberalismo nella religione. Ha risposto al laicismo e al relativismo ad un livello intellettuale e spirituale. In Inghilterra oggi non si trovano molte persone che hanno la pazienza o linteresse di leggere i lavori di Newman. Ma quelli che lo fanno traggono molto conforto ed ispirazione da lui. Tratto da : www.avvenire.it/

Politica interna
Le mosse di Magistratura Democratica per bloccare le riforme della giustizia
di Stefano Zurlo 15 agosto 2013 Coincidenze. Un ministro della Giustizia, Clemente Mastella, nella tenaglia della magistratura: estate 2007, lAnm, a trazione Magistratura democratica, minaccia scioperi se la riforma della giustizia, ormai in dirittura darrivo, non seguir le indicazioni del partito dei giudici; dallaltra parte lo stesso Mastella, continuamente al telefono con pm e giudici dellAnm, indagato a Catanzaro nellinchiesta Why Not.

Aggiornatevi su monarchicinrete.blogspot.it/

Domanda: si pu scrivere un testo cos importante sotto la doppia pressione del partito dei giudici e di uninchiesta? Ma questo lo stato dellarte su un crinale decisivo nei rapporti fra politica e magistratura e pi in generale per la definizione del ruolo della magistratura in Italia. La sfida de-cisiva: in quei giorni convulsi di luglio Mastella viene bombardato dallAnm, il cui segretario Nello Rossi di Md, perch siano recepite le direttive delle toghe. Ma contemporaneamente si svolge una gara contro il tempo perch il fallimento di Mastella farebbe scattare inesorabilmente la precedente riforma Castelli, che per lAnm fumo negli occhi. Roberto Castelli, Guardasigilli del governo Berlusconi, ha partorito unambiziosissima legge che prevede, addirittura, la mitica separazione delle carriere. O meglio, prevedeva perch i dubbi e qualcosa in pi dei dubbi dei centristi hanno finito con lannacquare lo spirito della norma. La separazione delle carriere, di cui si parla a vuoto da una ventina danni, rimasta in un cassetto, perch per portarla in porto sarebbe stato necessario passare per la cruna dellago di una nuova legge costituzionale, figurarsi, ma Castelli ha tenuto duro. E ha licenziato un testo che, in sintesi, colloca i pm da una parte e i giudici dallaltra. la separazione non delle carriere ma delle funzioni, il massimo che si pu fare in Italia, fra debolezze della politica e proteste dei giudici. Il conto alla rovescia va avanti in quelle settimane: Mastella bersagliato dai vertici dellAnm e, con il premier Romano Prodi, sotto inchiesta a Catanzaro dove Luigi De Magistris si avvale dellopera di un consulente discusso, Gioacchino Genchi. Mastella a fine mese porta a

casa le norme che disinnescheranno quelle targate Castelli. La controriforma Castelli, come lhanno bollata i signori dellAnm. LItalia, che oggi avrebbe bisogno di cambiare marcia proprio sulla giustizia, sconta ritardi che sono anche il frutto di quelle giornate. Mastella, pur di non perdere il treno, andato anche a genuflettersi al convegno di Md, ma stato trattato con una certe rudezza. Edmondo Bruti Liberati, oggi procuratore a Milano, gli ha risposto per le rime: Attendiamo i fatti senza rilasciare cambiali in bianco. E Nello Rossi,segretario dellAnm, stato altrettanto chiaro: Vogliamo vedere i fatti e prima non faremo sconti a nessuno. Poi Mastella trova la quadra, ovvero vara una riforma che piace ai magistrati e manda su tutte le furie gli avvocati che da sempre denunciano lo strapotere dellaccusa nelle aule di giustizia. Non importa, va bene cos. Il comitato direttivo centrale dellAnm la terminologia ancora sovietica approva con i voti decisivi di Md e delle altre correnti di sinistra il documento che fa retromarcia sugli scioperi. Tutti al lavoro. Con la revoca della mia riforma - commenta amaro Castelli - emerge la verit vera che avevo previsto. Lagitazione finita. Coincidenze. De Magistris e lindagine vengono spazzati via dal Csm. Per la cronaca Roma indaga e Rossi sequestra larchivio Genchi in cui c anche una telefonata fra lo stesso Rossi e Mastella, indagato da De Magistris e Genchi ma autore di una riforma non sgradita a Rossi. Sembra una filastrocca. La giustizia passata e passa ancora oggi lungo questi tornanti. Tratto da : www.ilgiornale.it/ ________________________________

Lestate urlante dei grillini, da grande onda a innocuo ingombro


della Redazione Online 15 agosto 2013 Forse, tra la notte di san Lorenzo e la mattinata di ferragosto, delle famose cinque stelle almeno due o tre sono andate. Si alza il volume, tra i cittadini eletti; si eleva la posta, tra i cittadini portavoce; si issano nuovi bersagli, nel fervore movimentista. E si abbaia, soprattutto, alla luna. Da gran sorpresa, da grande onda, si sta trasformando, il grillismo del 25 per cento, nel grande innocuo ingombro. Prima lattenzione era spasmodica, a ogni sospiro di ogni singolo eletto e a ogni singolo sdegno, singolare degnazione adesso si sta a un passo dallalzata di spalle. Il governo Letta, la vigilanza di Napolitano, i guai del Cav., leterno guado del Pd e i cinquestelle mai determinanti, quasi una colossale, giovanilistica, poco bocconiana,

scelta civica: di orgoglio carichi, di soluzioni scarse. Si visto in queste ore, con le reazioni scontate e toni altissimi (appunto altisonanti). Avete ridotto il paese a un deserto economico e sociale e vi aggrappate a un delinquente per sopravvivere. Non vi fate almeno un po schifo?, ha amabilmente domandato Grillo sul blog. Poi, la mira, dal pidielle e da quello meno la elle, si spostata direttamente sul capo dello stato. Se Berlusconi sar salvato, moriranno le istituzioni. Napolitano uscir di scena nel peggiore dei modi. Il mio consiglio che rassegni ora le dimissioni. E la parola che il leader tace, il senatore Michele Giarrusso lo stesso tace ma meglio su Facebook la fa intendere (con il pi autorevole dei conforti, non una mia posizione personale, anche Grillo daccordo e ci stiamo gi preparando). Scrive Giarrusso, scandendo le parole: Qualsiasi atto di clemenza per Berlusconi sarebbe un atto eversivo. E il presidente dovrebbe essere messo in stato di accusa per attentato alla Costituzione. Insomma, minaccia di impeachment per Giorgio Napolitano.

meglio affrontare la tenzone. Ma intanto c chi, tra i cinquestellati, gi di suo arrivato direttamente allinverno, al Natale. Quelli siciliani che sostengono la giunta di Rosario Crocetta, per esempio. O il governo entro dicembre inizier a lavorare su provvedimenti seri ha tuonato il capogruppo Giancarlo Cancelleri oppure lo sfiduciamo. Di questa rivoluzione non si sente neanche lodore Cosa siamo noi, solo tesserini che camminano? Entro dicembre si deve uscire dallimmobilismo ch se la pagnotta evoca da Grillo cosa deplorevole, pure attendere il panettone non pare granch. Poi, lodore forse non si sente, ma linnovazione si vede: dagli otto giorni che si davano una volta, con comodit si (quasi) passati agli otto mesi. Tratto da : www.ilfoglio.it/ ________________________________

Prevede, altres, la punibilit con la reclusione da uno a sei anni di chi promuove e dirige tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi. Ci vuol dire, dunque, che, in nome della lotta allomofobia e alla transfobia, verr punita qualunque persona o associazione che osasse esprimere il proprio pensiero contrario al cosiddetto matrimonio omosessuale e alla possibilit di adozione di minori da parte delle coppie omosessuali. La stessa possibilit di insegnare il Magistero della Chiesa in merito verrebbe messa in discussione. La Chiesa Cattolica, che considera le relazioni omosessuali come gravi depravazioni (CCC, n. 2357), verrebbe ipso facto considerata fuorilegge, come organizzazione che incita alla discriminazione fondata sullomofobia. Contemporaneamente, verrebbero incriminati e puniti con gravi sanzioni penali tutti i laici, sacerdoti e religiosi che continuino a insegnare il Magistero della Chiesa.

che lo hanno tratto in arresto, portato in questura e multato perch indossava una maglietta con il logo stilizzato di un pap e di una mamma che tengono per mano i due figli, cio faceva propaganda della famiglia naturale. Il 14 aprile, 67 giovani sono stati arrestati a Parigi, perch manifestavano pacificamente seduti ed in silenzio davanti al Parlamento, e sono stati trattenuti in commissariato per ben 17 ore, rinchiusi ed ammassati, come delle bestie, in celle anguste, sporche ed impregnate di un forte odore di vomito e di urina. Il 6 maggio, a Hrouville-Saint-Clair, comune di 22 mila abitanti nella Bassa Normandia, un piccolo gruppo di persone che manifestava pacificamente contro la legge su matrimonio e adozione gay in occasione della visita del ministro delegato alla Riuscita educativa, George PauLangevin, stato duramente represso dalla polizia che arrivata al punto di colpire violentemente alla schiena perfino una disabile procurandole una incapacit temporanea di muoversi per 10 giorni. Il 16 giugno, un certo Nicolas Bernard-Buss, un ragazzo di ventitr anni, stato tratto in arresto e condannato per direttissima a quattro mesi di prigione e a mille euro di multa, perch colpevole di avere manifestato (pacificamente) contro il cosiddetto matrimonio omosessuale e di avere indossato una maglietta con il logo della famiglia. Insomma, se anche in Italia dovesse passare la legge contro lomofobia e la transfobia, cos come in Francia, la dittatura dellomosessualismo sar, purtroppo, una realt concreta, a cui tutti, prima o poi, dovranno piegarsi, volenti o nolenti. Tratto da : www.atfp.it/

Prove di dittatura? Il disegno di legge sulla omofobia e la transfobia


di Filippo Campo 4 settembre 2013 In Italia la libera espressione del pensiero e del credo religioso rischia seriamente di essere cancellata. La libert di pensiero e di religione, tutelata dalla nostra Costituzione agli artt. 19 e 21, qualora venisse approvata in Parlamento la proposta di legge contro la omofobia e la transfobia, verr inesorabilmente minata e diventer reato qualunque opinione espressa in pubblico contro lideologia del gender, il cosiddetto matrimonio omosessuale e ladozione di minori da parte di coppie omosessuali. Lart. 19 recita: Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purch non si tratti di riti contrari al buon costume. Lart. 21 recita: Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altra forma di diffusione. Il progetto di legge contro la omofobia e la transfobia, tuttavia, prevede la punibilit con la reclusione fino ad un anno e sei mesi di chi propaganda idee ovvero incita a commettere ovvero commette atti di discriminazione motivati dallorientamento sessuale o dallidentit di genere. Vieta, poi, il diritto di esistere a qualsiasi organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi lincitamento alla discriminazione. Prevede, inoltre, la punibilit con la reclusione da sei mesi a quattro anni di chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attivit, per il solo fatto della partecipazione o dellassistenza.

Intanto, tornato a farvi vivo il mitico Vito Crimi, ex capogruppo al Senato. Il quale, nonostante il parapiglia intorno alla possibile decadenza dallo scranno di senatore del Cav., fa rifiorire lantica eroica disputa sulla legge 361 del 57 che, sostiene, ne prevedeva lineleggibilit. Ma ha fatto unulteriore scoperta, Crimi: che non solo il Cav. non pu essere eletto, ma neppure i suoi avvocati. Quindi, fuori dal Parlamento tanto il capo processato quanto Niccol Ghedini e, si suppone, Piero Longo, i difensori, perch la legge prevede che anche i legali dei soggetti ineleggibili di cui al comma 1, sono ineleggibili. Quindi occorrer comunque valutare la posizione del suo avvocato Ghedini, che ricordiamo senatore e come Berlusconi si visto in Aula quattro volte in quattro mesi. Dunque, molte animose intenzioni dal Quirinale ad Arcore agli studi legali ma al momento pochissime vittorie. Molti nemici, del resto, a destra e a sinistra, molto onore, fa intendere Grillo: Il mutismo del pdmenoelle quello dei complici, degli ignavi, di chi pi prosaicamente non vuol perdere la pagnotta, la poltrona, il potere che si autoconferito insieme al suo sodale di Arcore. Ci si fa per lo stesso coraggio. Come esorta sempre Grillo: Il Movimento 5 stelle non rester a guardare, questo certo. Prepariamoci allautunno. Sciarpe e galosce, per

Lapprovazione della legge contro lomofobia, dunque, aprirebbe la strada ad una vera e propria persecuzione religiosa. Stando cos le cose, concreto il rischio che a breve si possa venire perseguiti penalmente per qualcosa che non ha nulla a che vedere n con la violenza n con la istigazione alla violenza, ma che costituisce solo un punto di vista diverso, attinente alla libert di opinione e di credo religioso. Che la legge sullomofobia sia il prodotto di una forte pressione ideologica internazionale, fatta da lobby potenti e molto ben finanziate, si desume dal fatto che il Codice penale italiano possiede gi tutti gli strumenti per punire qualsiasi discriminazione e violenza anche a danno degli omosessuali. Per comprendere fino in fondo la gravit delle conseguenze che deriverebbero dallapprovazione del disegno di legge in questione, basta dare uno sguardo a ci che gi accade nella democratica Francia, patria della Libert. Il primo aprile, un certo Franck Talleu, direttore dellinsegnamento cattolico a Soissons, Laon e SantQuentin, sposato e padre di sei figli adottati, passeggiava tranquillamente per i giardini del Lussemburgo, a Parigi, con la sua famiglia quando stato avvicinato da alcuni gendarmi

Nota della Redazione


Le prime avvisaglie del peggio che sicuramente verr per tutti coloro che hanno unopinione propria sullargomento si sono fatte vedere chiaramente in data 25 settembre, quando un noto industriale italiano, ha fatto sapere che avrebbe continuato a proporre una famiglia naturale nella sua pubblicit televisiva. Apriti cielo, con tanto di campagna mediatica contraria e il varo di un sabotaggio verso i suoi prodotti. Continuiamo da anni a scrivere da queste pagine che uno Stato che funziona, non ha bisogno di leggi speciali, siano esse in favore delle donne, contro i clandestini, in favore dei giovani, delle etnie o lingue minori o in favore degli omosessuali ecc. ecc. Le leggi speciali servono solo ad acuire il problema mettendolo maggiormente in luce senza risolverlo, discriminando la maggioranza o la normalit, sostituendo la democrazia con un sistema di polizia opprimente.

Moderati, dove siete?


di Pierluigi Battista 29 settembre 2013 Berlusconi impone le dimissioni dei ministri del Pdl, ma con la caduta del governo molte cose cambierebbero in peggio. Tranne una, che non cambier affatto, n in peggio n in meglio: il destino personale di Berlusconi, che nessuna peripezia governativa o parlamentare potr oramai minimamente modificare, in forza di una sentenza di condanna che, oltre alle misure cautelari, aggiunger l'interdizione dai pubblici uffici, e dunque l'immediata decadenza da senatore. Purtroppo non cambier, anzi si rafforzer, il sospetto che Berlusconi ritenga che il suo destino personale debba coincidere con quello del centrodestra e dell'intero Paese. Perci il leader della neonata Forza Italia gioca al tanto peggio. Dopo di lui, deve esserci solo il diluvio. Se la corsa al baratro della crisi dovesse rotolare fino in fondo, cambier lo stato di un Paese che ad ottobre non potr nemmeno scrivere la propria legge di Stabilit, consegnandosi interamente a un umiliante commissariamento internazionale. Cambier in peggio l'impatto delle tasse sui consumi, perch l'Iva inevitabilmente aumenter per colpa di chi far crollare il governo, anche se Berlusconi ne vuole fare un cavallo di battaglia. Cambier, anzi croller la speranza che una responsabile azione di governo possa assecondare gli ancora troppo flebili annunci di ripresa e possa dare un sostegno all'economia che boccheggia e che vuole ripartire. Cambier la possibilit di mettere mano a serie riforme costituzionali, lungo un percorso che possa siglare un patto sulle regole fondamentali tra i partiti che poi, come normale in una democrazia liberale, si contenderanno la vittoria alle elezioni su fronti opposti. Cambier, anzi svanir del tutto, l'idea che l'Italia possa conoscere un barlume di pacificazione, una competizione dura ma leale tra forze politiche che si dividono ma riconoscono legittimit al reciproco avversario, combattendolo ma non odiandolo fino ad augurarsene la distruzione. Berlusconi ha sempre detto che il governo delle larghe intese stato anche il frutto di una scelta di responsabilit del suo partito. vero. Ed vero anche che in tutti questi mesi, o almeno prima della fatale sentenza della Cassazione, il Pdl sembrato pi convinto del sostegno al governo di quanto non lo sia stato il Pd, che pure poteva contare sul suo ex vicesegretario Letta come premier. Pi una folta rappresentanza di ministri. Ma l'atto di responsabilit nazionale con cui Berlusconi ha permesso la

nascita di questo governo viene totalmente annullato dall'atto di irresponsabilit nazionale con cui ne vuole decretare la morte. Berlusconi non pu dare la colpa della fine al Pd, ancora immerso in un travaglio dilaniante per affrontare una campagna elettorale dagli esiti imprevedibili. La colpa invece tutta racchiusa nella sindrome autolesionista che in pochi giorni ha trasformato il responsabile Berlusconi nel capo di un drappello di falchi. Una forma di autolesionismo nazionale, che fa male all'Italia. E di autolesionismo personale, perch questo gesto di pura e inconcludente ritorsione, che scarica sul governo gli spasmi di un centrodestra frastornato e stremato, non avr alcun effetto pratico sulla sua vicenda giudiziaria.

pandora, allorch, in nome della democrazia, si abbattevano alcuni dittatori. Il posto di costoro per, non fu occupato da uno stato di diritto con regole certe e democratiche come speravano alcuni sprovveduti sognatori, ma dal caos. doveroso denunciare a questo punto, che la maggior parte degli intellettuali occidentali di area liberal silenziati dai loro stessi errori di valutazione ed entusiasmi falliti, sono stati vergognosamente appoggiati dalla maggior parte dei media che, al cambio del vento, hanno cominciato a disinteressarsi a queste aree mano a mano che le premesse e promesse cadevano nel baratro del fondamentalismo religioso. Gran parte della colpa di questo triste epilogo, attribuibile a mio giudizio, ancora una volta (come gi successo in Afghanista ed in Irak) alla complicit franco-statunitense, che in nome della repubblica ad ogni costo, hanno voluto scartare a priori, lopzione pacificante di restaurare le legittime monarchie in questi Paesi sullonda anche di una corposa volont popolare (soprattutto in Libia), facilitando lislamismo con la rinascita della fratellanza mussulmana, che dal caos ha saputo trarre tutti i vantaggi possibili. Gli scontri tra etnie e trib locali, che solo le monarchie locali, erano riuscite in passato a evitare senza luso di brutalit sulla base della convivenza garantita al di sopra di tutti gli interessi, sono stati abilmente manipolati dai fratelli, per alimentare dubbi e preconcetti nei confronti delloccidente, giungendo in Egitto, per mezzo di elezioni (definite libere per le garanzie fornite dagli stessi osservatori occidentali) alla conquista del potere di costoro. A distanza di pochi mesi per, lintellighenzia occidentale favorevole allinsediamento del Presidente Morsi, con acrobatica metamorfosi del suo pensiero, ha rinnegato la sua storia di civilt, giungendo ad applaudire un colpo di stato militare, che deponendo un Presidente democraticamente eletto (contestato quanto si vuole ma legittimo) ha riconsegnato questa Nazione a nuovo caos. E cos, mentre i fatti gravissimi che si registrano in Egitto vengono messi sotto silenzio o giustificati, gli stessi fatti registrati in Siria vengono classificati male assoluto andando ad alimentare ancora e sempre pi il rancore verso il doppiopesismo accidentale, basato non su sani principi universali - come ci viene fatto credere a scuola quando si glorifica il pogrom sanguinario della Rivoluzione Francese - ma sempre pi dagli umori e interessi della finanza e della strategia geopolitica. A farne le spesse, come al solito, il popolo e in generale il cristianesimo locale, visto come lavanguardia stabile delloccidente in terra islamica. La furia primordiale, cieca e fanatica dei seguaci di Maometto, soprattutto in Egitto, si infatti riversata sulle chiese e sulle case religiose.

E non c giorno che non vengano registrati nuovi attacchi e nuove violenze dei confronti dei Cristiani Copti la residenti. Oltre al danno comunque anche la beffa. Importanti firme del nostro giornalismo pi impegnato, come Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano Libero, giunto a giustificare questi abomini, quali ripercussioni alla passata connivenza tra i Cristiani Copti e il deposto regime dittatoriale di Mubarak. Siamo insomma alla follia del disordine ideologico e mentale, che vede nei carnefici, non gi dei criminali responsabili di atti disdicevoli ma i buoni impegnati in azioni di riparazione contro il male, rappresentato dalla comunit religiosa dei Cristiani Copti. Questa che denuncio, la mentalit dellautodistruzione, senza pi una regola, una logica una verit. A queste logica illogica e a queste false verit, continuer ad oppormi Tratto da : Opinionimonarchiche.blogspot.com

Un puro paradosso: si apre una pericolosa crisi di governo senza che nemmeno ne abbia a guadagnare la posizione personale di chi la promuove con tanto fragore. Il tentativo di attribuire la colpa della crisi al Pd, ma addirittura al capo dello Stato, che vede disfarsi con un atto di irresponsabilit una costrizione politica precaria ma indispensabile per non far precipitare l'Italia nel caos politico, economico e finanziario, insensato. Perci un bene che con un atto parlamentare solenne si chiarisca davanti agli italiani chi disposto a dare la fiducia al governo Letta e chi invece vuole ritirarla. Un voto che dissipi ogni equivoco. E che consenta alla pattuglia dei moderati del centrodestra di dimostrare apertamente un dissenso dalla linea autolesionista del leader. A carte scoperte, stavolta. Tratto da : www.imboscati.com/

Ambiente e salute
Ambientalismo blu Segreti e bugie del "global warming"
di Roberto Santoro Ci sono almeno tre episodi significativi che suggeriscono come all'interno della comunit scientifica attualmente non ci sia un consenso generale sulla questione del global warming. Nel luglio del 2009, una ricerca apparsa sullautorevole rivista scientifica Nature Geoscience ha evidenziato che il riscaldamento climatico non legato unicamente allincremento di biossido di carbonio. La ricerca spiega che solo la met del riscaldamento registrato durante il grande cambiamento climatico globale avvenuto circa 55 milioni di anni fa pu essere riconducibile a un eccesso di CO2 nellatmosfera terrestre. Allepoca, le temperature medie aumentarono di circa 13 gradi in un intervallo di diecimila anni: questo fa del Paleocene-Eocene Thermal Maximum (PETM) un periodo comparabile con la situazione attuale, e difatti il PETM viene utilizzato per le proiezioni dallIntergovernmental Panel of Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite (lorganismo scientifico Premio Nobel 2007 con lex vicepresidente Al Gore). Eppure c qualcosa che non torna nel PETM. In parole povere i modelli teorici non spiegano ci che osserviamo nelle registrazioni geologiche ammette loceanografo Gerald Dickens della Rice University sembra esserci qualcosa di fondamentalmente sba-

Lopinione di
Primavere arabe e autunno occidentale
di Alberto Conterio 3 settembre 2013 Non sono stato tra quelli che accolsero con entusiasmo e speranza (e superficialit aggiungo) le cosiddette primavere arabe e oggi mi spiace dover constatare che avevo purtroppo ragione. Mi resi immediatamente conto che si stava per aprire un vero vaso di

gliato nel modo in cui la temperatura e il Carbonio vengono correlati nei modelli climatici. Le proiezioni, va da s, non sono previsioni e i modelli matematici della climatologia una scienza ancora giovane non possiedono tutti i parametri necessari a definire levoluzione fisica e chimica di un sistema complesso come quello in cui viviamo. Ci significa che non stata ancora compresa appieno, n quantificata, la relazione di causa-effetto fra le emissioni di CO2 dovute ai fattori antropici e il fenomeno del riscaldamento globale. Il secondo episodio legato al cosiddetto Climategate scoppiato prima del Vertice di Copenaghen. Alla fine di novembre 2009, un hacker posta delle informazioni riservate sopra un server russo: il materiale pubblicato riguarda uno scambio di e-mail tra scienziati inglesi e americani che lavorano anche per lIPCC e che vengono considerati esperti a livello mondiale sul global warming. Secondo le accuse, gli esperti avrebbero manipolato e tenuto nascoste le tesi degli scettici e di chi contestava le teorie dominanti. Uno dei luminari finito al centro dello scandalo il direttore del Penn State Earth System Science Center (ESSC), Michael Mann, convinto che negli ultimi 1.500 anni non ci sia mai stato un riscaldamento pari a quello che il mondo ha vissuto negli ultimi 50 anni. In un carteggio fra Mann e il professor Kevin Trenberth della Universit del Colorado, il capo dell'ESSC difende le sue tesi nonostante l'interlocutore esprima seri dubbi sul paradigma scientifico corrente: Qui a Boulder, in Colorado, negli ultimi giorni abbiamo avuto le giornate pi fredde da sempre. Potrebbe esserci un riscaldamento maggiore che in passato, ma i dati sono spesso sbagliati e il nostro sistema di osservazione inadeguato. Erano esattamenti messaggi come questo che Mann cestinava nel suo computer. In un'altra delle mail incriminate, il professore se la prende con la rivista Climate Research colpevole di aver pubblicato delle ricerche non ortodosse sul global warming, avanzando lipotesi che questo fenomeno sia dovuto principalmente alle variazioni della radianza solare: Dobbiamo smetterla di considerarlo un giornale legittimato a esprimere pareri sui buoni progetti (a legitimate peer-reviewed journal), scrive Mann. Forse dovremmo incoraggiare i nostri colleghi della comunit che studia il clima a non inviare pi le loro ricerche o a citare come fonte articoli apparsi su quel giornale. Un atteggiamento che nel migliore dei casi sembra difensivo e nel peggiore una forma di bullismo scientifico allergico al dissenso. Dopo lo scandalo, la comunit scientifica sensibile al global warming ha fatto quadrato intorno a Mann, recentemente con l'appassionata difesa apparsa sul blog di Joseph J. Romm, uno dei guru dellobamiano Center for American Progress. Lindagine interna condot-

ta dal Penn State, listituto dove lavora Mann, non ha trovato evidenze che sconfessino le teorie del professore. Pu aver sbagliato a scrivere certi messaggi di posta elettronica ma la base scientifica del suo lavoro fuori discussione. Probabilmente Mann continuer a godere dei fondi per la ricerca stanziati dal bailout, a lavorare per le Nazioni Unite, e i suoi libri saranno fonte di citazione per altri studi sul clima.

fronte variegato che sogna una societ affrancata dai combustibili fossili e che al suo interno comprende lICCP e le Nazioni Unite, Al Gore e il WWF, le forze che in America spingono per una regolamentazione governativa e in chiave protezionistica delle emissioni inquinanti (la Carbon Tariff), e il blocco europeo, socialdemocratico ma anche popolare, che si dato ambiziosi quanto solitari obiettivi come il 20-20-20. Entro un decennio, lUe punta a una riduzione del 20 per cento delle emissioni inquinanti, a un risparmio energetico del 20 per cento e a ottenere energia dalle "rinnovabili" per un altro 20. La prima ricaduta pratica della nuova legge sul clima stao il divieto di usare lampadine a incandescenza nei Paesi dellUnione Trascinare la scienza nel dibattito pubblico e politico, scrive la rivista Commentary, pericoloso perch alla fine si tende a sostituire lemotivit con loggettivit dei dati empirici. Decisioni politiche avventate possono avere conseguenze gravi sulla libert di pensiero degli scienziati ma anche sulleconomia mondiale. Leredit del Rapporto Stern, le teorie sulla decrescita, gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti e della temperatura globale (irrinunciabili quanto irraggiungibili), rischiano di deprimere il mercato, inasprire la leva fiscale e contrarre loccupazione in un momento di profonda crisi della economia globale, quando invece servirebbe un approccio pi mite ed elastico a problemi che pure esistono e nessuno vuole negare. Un clima di compromesso pi che lurgenza di un accordo a tutti i costi, insomma. Uno sguardo freddo che osservi levidenza del global warming senza risposte preconfezionate oltre che illiberali. In questo senso si pu ripensare Copenaghen ridimensionando il pessimismo che ha circondato il vertice decretandone il fallimento: in fondo, nel corso degli ultimi anni, molte nazioni hanno iniziato seriamente a porsi il problema del taglio delle emissioni inquinanti, muovendosi nella direzione dellEuropa; anche se, proprio per la sua voglia di essere la prima della classe, la UE alla fine rimasta esclusa dallaccordo non vincolante raggiunto a Copenaghen tra America, Cina, Brasile, India e Sud Africa (BASIC). Lungi dal creare un direttorio mondiale sul clima, dunque, il vertice danese ha riaffermato il diritto delle singole nazioni a procedere in ordine sparso quando si parla di tagli alle emissioni e modelli di sviluppo. (Nella linea tracciata dalla Asia-Pacific Partnership di George W. Bush.) Un assaggio del nuovo assetto geopolitico legato al clima lo avevamo avuto mesi fa al vertice di Singapore tra Usa e Cina quando le due superpotenze avevano riaffermato il diritto di anteporre linteresse nazionale alle decisioni della comunit internazionale. Dopo Copenaghen i negoziati riprenderanno, prossime

La terza storia che vale la pena raccontare riguarda invece uno dei cavalli di battaglia dellICCP: salviamo i ghiacciai dellHimalaya. Un mantra che ha esaltato Verdi e ambientalisti con il megafono dei media e della stampa. Il report dellONU in cui si annunciava che il Tetto del mondo si sarebbe liquefatto entro il 2035 risale a un paio di anni fa, ma Syed Hasnain, lo scienziato indiano che lanci lallarme dalle colonne del New Scientist, ha ammesso di aver prodotto una speculazione non supportata da ricerche formali. Cos, dopo la conferenza di Copenaghen, lICCP stato costretto a smentire la tesi sullo scioglimento dei ghiacciai: Ci siamo sbagliati di una cifra, vero ha reagito il numero uno dellorganizzazione, Rajendra Pachauri ma questo non toglie nulla alle prove scientifiche sul riscaldamento del Pianeta. Le contraddizioni del PETM, il Climategate, la storia dei ghiacciai himalayani, dimostrano che le lineeguida politiche del Vertice di Copenaghen erano e continuano ad essere basate su informazioni scientifiche parziali. C una lunga lista di scienziati che la pensa diversamente, come i 31.000 sottoscrittori della Oregon Petition: Non ci sono prove che il rilascio nellatmosfera da parte delluomo di biossido di carbonio, metano e altri gas serra, stia causando, o causer nellimmediato futuro, un riscaldamento catastrofico della atmosfera terrestre e la conseguente distruzione del clima. Ma allora da dove nascono la forza e il peso scientifico delle teorie sul global warming e come mai sono in grado di dettare lagenda politica internazionale? Dovremmo invertire lordine dei fattori e chiederci se non sia stata proprio la politica ad aver cercato di subordinare la scienza ai suoi interessi, per esempio attraverso i sussidi governativi offerti generosamente al sistema della ricerca compiacente. Dopo il documentario di Al Gore, An Inconvenience Truth, molti scienziati si sono definitivamente uniformati al pensiero unico sul riscaldamento climatico. E un

tappe Bonn e Citt del Messico, ma aspettiamoci un lento processo di concessioni reciproche gli Usa verso un riduzione graduale e a lungo termine delle emissioni (lAmerican Clean Energy and Security Act di Obama prevede un primo sostanzioso taglio entro il 2020 ma fermo al Congresso), e la Cina, che oggi rappresenta la pi grande potenza inquinante, assumendosi le responsabilit che le derivano dal suo ruolo internazionale. Ci vorr anche molto tempo per fornire aiuti economici e la giusta assistenza tecnica ai grandi emergenti come lIndia o il Brasile e ai Paesi poveri, per offrire al Secondo e al Terzo Mondo un futuro non dominato dallinquinamento, senza impedirgli, nello stesso tempo, di avere quel tipo di sviluppo che negli ultimi 150 anni ha fatto avanzare il mondo occidentale. Laccordo di Copenaghen prevede 30 miliardi di euro di aiuti nel triennio 2010-2012 e altri 100 miliardi entro il 2020, ma sono cifre eccessive che con ogni probabilit si abbasseranno; linvio degli aiuti sar auspicabilmente legato al monitoraggio delluso che ne faranno le classi dirigenti locali. Pragmatismo, tempo e perseveranza, sono la ricetta giusta per affrontare la questione climatica. Non si pu dimenticare che ci sono Paesi che usano in modo un po canagliesco il "global warming", generando nellopinione pubblica un misto di senso di colpa e di risentimento buono a far salire limporto dellassegno staccato dai Paesi ricchi a quelli poveri. Il blocco dellALBA (Venezuela, Cuba, Repubblica Dominicana, Nigaragua, Honduras, Bolivia) nellaprile del 2009 ha redatto la Dichiarazione di Cuman, in cui si chiede alle nazioni occidentali di pagare il debito ecologico accumulato nei confronti del Terzo mondo, per sdebitarsi delle emissioni rilasciate nella atmosfera a partire dal 1750. Un atteggiamento ricattatorio che a Copenaghen ha trovato eco nella proposta del procuratore argentino Antonio Gustavo Gomez di istituire un Tribunale Penale Ecologico contro i reati climatici. Ecco il genere di risarcimento che si chiede all'Occidente. ("Il Grande Freddo". Testi e credits di Roberto Santoro, Melania Perciballi e Danilo Montefiori. Foto e grafica di Four Sticks) Tratto da : www.magna-carta.it/

http://www.reumberto.it
Il pi documentato sito internet su Re Umberto II di Savoia

Dal Vaticano
Due pontefici in sintonia Che bravo Francesco. Parla come Benedetto
di Antonio Socci 10 agosto 2013 ormai la mania dei media: attribuire a papa Francesco idee opposte a quelle di Benedetto XVI, soprattutto sui temi pi cari al mainstream giornalistico, cio gay, donne, Chiesa, ambiente, capitalismo, povert. Lo si visto dopo la famosa conferenza stampa sullaereo. Il salotto radicalchic cos convinto che Francesco stia rovesciando linsegnamento del predecessore che ieri perfino uno che non sa nulla di cristianesimo come Claudio Sabelli Fioretti - su un magazine di Repubblica lo rappresentava come uno straordinario folle che potr finalmente mettere in crisi la Chiesa. Visto landazzo, al di qua e al di l dellAtlantico, Pat Archbold nel suo blog, sul sito americano del National Catholic Register, si divertito a farsi beffe del pigro conformismo liberal, secondo cui Francesco dice il contrario di Ratzinger. Ha scritto che - ebbene s - il Papa si schiera con i gay. Ecco le parole che lo provano: deplorabile che le persone omosessuali siano state e siano oggetto di odio violento nei discorsi o nelle azioni. Un simile trattamento merita la condanna da parte dei pastori della Chiesa ogni qual volta si verifichi. Ha proseguito affermando che il Papa spara a zero sui ricchi ed esalta la causa dei poveri. Eccone la prova: Se ci rifiutiamo di condividere ci che abbiamo con il povero e laffamato, rendiamo il nostro possesso un falso dio. Quante voci nella nostra societ materialista ci dicono che la felicit si trova nellaccumulare propriet e lussi! Ma questo rendere il possesso un falso dio. Invece di portare la vita, essi portano la morte. Non autoritario Non solo. Egli demolisce lidea teocratica del papato ed un papa umile. Ecco la dimostrazione: Lautorit del Papa non illimitata. I signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore. Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare e agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere. E linsegnamento del Papa finalmente riconosce il giusto posto della donna nella Chiesa: importante dal punto di vista teologico e antropologico che la donna sia al centro della cristianit. Attraverso Maria, e le altre donne sante, lelemento femminile posto al centro della religione cristiana. Infine il Papa preferisce ai bigotti la carit: Se nella mia vita trascuro completamente lattenzione

agli altri, tutto preso dalla brama di essere devoto e di compiere i miei doveri religiosi, allora la mia relazione con Dio sar arida. Diventer pi appropriata, ma senza amore. E poi ambientalista (Ascoltate la voce della terra) e condanna il capitalismo (La prevalenza di una mentalit egoista e individualistica che trova espressione anche in un capitalismo sregolato).Parrebbe evidente da questi pronunciamenti che Francesco lopposto del predecessore e di tutti gli altri papi. C solo un piccolo problema, ha spiegato il sarcastico americano: tutte le citazioni che avete letto non sono di Francesco, ma di Benedetto XVI. Quel Ratzinger che i media non hanno mai ascoltato e quindi non conoscono. Come quei cattolici - di destra e di sinistra - che contrappongono lui e Francesco.

mondo, ma la Chiesa dei sofferenti che ci porta a credere, rimasta durevole, ci d speranza. Essa ancora oggi segno del fatto che Dio esiste e che luomo non solo un fallimento, ma pu essere salvato. Di nuovo sono parole di Ratzinger. Che possono sorprendere solo chi non lo ha mai ascoltato. Come ha osservato Andrea Gagliarducci, gli stessi che oggi si entusiasmano quando papa Francesco chiede una chiesa povera per i poveri o spiega che le istituzioni (come lo Ior) servono, ma fino a un certo punto o quando fulmina la mondanizzazione e lautoreferenzialit della Chiesa, ignorano gli strali di papa Benedetto contro carrierismo e clericalismo, contro una Chiesa soddisfatta di se stessa, che si accontenta in questo mondo, autosufficiente e si adatta ai criteri del mondo. Non di rado d cos allorganizzazione e allistituzionalizzazione proseguiva Benedetto unimportanza maggiore che non alla sua chiamata, allessere aperta verso Dio e ad un aprire il mondo verso il prossimo. In quel fondamentale discorso a Friburgo, Benedetto concludeva: Liberata dai fardelli e dai privilegi materiali e politici, la Chiesa pu dedicarsi meglio e in modo veramente cristiano al mondo intero, pu essere veramente aperta al mondo. Ovviamente si pu fare anche il gioco inverso. Per mancanza di spazio far un paio di esempi recenti. Il Corriere della sera del 6 agosto - in un servizio che magnificava la vita childfree, cio libera dal generare figli - ha preteso di arruolare pure Francesco in questa moda perch stando al giornale - il papa ritiene che i pastori della Chiesa non hanno diritto di intromettersi nella vita privata di nessuno. Ma il vaticanista Magister giudicando molto fantasiosa questa idea ha ricordato che - appena pochi giorni prima, il 27 maggio - Francesco nella sua omelia riportata dallOsservatore romano, ha tuonato proprio contro quella cultura del benessere che ci fa poco coraggiosi, ci fa pigri, ci fa anche egoisti e come esempio ha riprodotto il dialogo di una coppia che decide di non avere un figlio per non rinunciare alle comodit. Siamo daccordo Un altro esempio la lettera che papa Francesco ha fatto recapitare il 9 agosto ai Cavalieri di Colombo, riuniti in Texas. Sembra Ratzinger. Infatti li esorta a continuare la testimonianza dellautentica natura del matrimonio e della famiglia, della santit e della dignit inviolabile della vita umana, e della bellezza e verit della sessualit umana. Bisogna sapere che questa organizzazione negli Usa al centro di polemiche per la sua vigorosa opposizione alle leggi sulle unioni omosessuali. Alla fine la verit quella che Benedetto XVI - secondo il giornale Bild del 5 giugno -

ha confidato a due amici, il cardinale Paul Cordes e il teologo psichiatra Manfred Lutz, che gli hanno visita nel suo eremo vaticano: Dal punto di vista teologico siamo perfettamente daccordo. Parlava di lui e Francesco. La loro la stessa Chiesa e la stessa fede. Benedetto doveva ridare ragioni ai cristiani, mentre Francesco cerca di parlare alle 99 pecorelle che sono fuori dallovile, per farle incontrare con Cristo e la sua misericordia. Tutto qua. Tratto da : www.antoniosocci.com/ www.liberoquotidiano.it/

Dallestero
Putin: In Russia leggi russe. Chi preferisce leggi islamiche vada da unaltra parte
della Redazione Online 2 settembre 2013 Vladimir Putin: Chi non vuole parlare russo e rispettare leggi russe pu tranquillamente andarsene da qualche altra parte. La Russia non ha bisogno di queste minoranze e non abbiamo intenzione di cambiare le nostre leggi per loro

Sentite queste fiammeggianti parole: Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa? A quante volte si abusa del santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra! Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c in tante teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza!. Parole di Francesco? No, di Ratzinger. Come pure queste che - se fossero pronunciate oggi da Francesco - susciterebbero gli anatemi dei tradizionalisti: Al di sopra del papa, come espressione della pretesa vincolante dellautorit ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dellautorit ecclesiastica. Lenfasi sullindividuo, a cui la coscienza si fa innanzi come supremo e ultimo tribunale, e che in ultima istanza al di l di ogni pretesa da parte di gruppi sociali, compresa la Chiesa ufficiale, stabilisce inoltre un principio che si oppone al crescente totalitarismo. Vi piace la tenerezza di Francesco che preferisce i sofferenti ai potenti? Sentite questa perla: Le vie di Dio sono diverse: il suo successo la croce non la Chiesa di chi ha avuto successo a impressionarci, la Chiesa dei papi o dei signori del

Vladimir Putin, il presidente russo, ha indirizzato alla Duma (il Parlamento russo) un discorso riguardante le tensioni registrate di recente con alcune minoranze: In Russia vivono i russi. Qualsiasi minoranza, di qualsiasi origine, se vuole vivere in Russia, per lavorare e mangiare in Russia, dovrebbe parlare russo, e dovrebbe rispettare le leggi russe. Se preferiscono la legge della Sharia, allora noi li consigliamo di andarsene in quei Paesi dove questa la legge dello Stato. La Russia non ha bisogno di minoranze. Le minoranze hanno bisogno della Russia, e noi non concederemo loro privilegi speciali, o provare a cambiare le nostre leggi per soddisfare i loro desideri: non importa quanto forte urleranno discriminazione.

Noi apprendiamo dai suicidi di America, Inghilterra, Olanda e Francia, se vogliamo sopravvivere come nazione. Gli usi e le tradizioni russe non sono compatibili con la mancanza di cultura o i modi primitivi della maggior parte delle minoranze. Quando questo onorevole corpo legislativo pensa di creare nuove leggi, dovrebbe avere in mente prima linteresse nazionale, osservando che le minoranze non sono russi. I politici della Duma hanno tributato a Putin una standing ovation di cinque minuti! Tratto da : www.imolaoggi.it/ ________________________________

scienza (obiezione di coscienza) quando si trattava di evitare il servizio militare, e allora non erano previste sanzioni per i cittadini obiettori! ________________________________

Giappone, il rebus energetico Nucleare s o no? La parola alla politica


della Redazione Ondine 27 agosto 2013 Il Giappone deve importare l84 per cento per cento del suo fabbisogno energetico. Prima del 2011, il 30 per cento dellenergia consumata nel paese proveniva dal nucleare. Subito dopo lincidente di Fukushima, questa percentuale scesa al 10 per cento. Nel settembre 2012 il piano energetico giapponese prevedeva una progressiva riduzione del nucleare fino al 2040, quando lultima centrale sarebbe stata definitivamente chiusa, ma dopo la vittoria del Partito liberaldemocratico (Pld) nelle elezioni del luglio scorso, il piano stato revisionato e sono state riprese le costruzioni di due nuove centrali, la Shimane 3 e la Ohma 1. Nella prefettura di Fukushima, cos come in quelle dove esiste almeno una centrale atomica, il Pld ha conquistato pi del doppio dei voti del Partito democratico. Il motivo di tale successo, pi che un premio alla scelta nucleare, dovuto al fatto che il sistema bicamerale giapponese, con una camera alta in mano ai democratici e una camera bassa a maggioranza liberaldemocratica, si ostacolava a vicenda dando al governo di Shinzo Abe la giustificazione di non poter agire con maggior vigore nella politica ambientale, energetica e di supporto alle vittime del 2011. Con la netta prevalenza della coalizione del Pld, ora il gabinetto non ha pi scuse per rinviare decisioni.

Francia, il sindaco si rifiuta di celebrare le nozze gay


A Bollne, cittadina del sud della Francia, il sindaco Marie-Claude Bompard non delega nemmeno un sostituto: "Sono contraria alla legge" di Luisa De Montis 25 agosto 2013 Niente matrimonio per una coppia gay di Bollne, cittadina del sud della Francia.

pieno regime, 48,96 Gw, mentre la sola installazione di turbine eoliche potrebbe generare unenergia pari a 150 Gw. Ulteriori 69-100 Gw potrebbero essere prodotti dagli impianti solari e altri 14 Gw convogliando lenergia delle oltre 28mila sorgenti termali che bucherellano la superficie dellarcipelago. Pi scettico si mostra il Breakthrough Institute, un centro di ricerca energetica ambientalista di ispirazione liberale, secondo cui la trasformazione delle fonti energetiche tradizionali a quelle rinnovabili sarebbe troppo costosa. Per costruire impianti solari che producano 203 Gw di energia servono mille miliardi di dollari, contro i 375 miliardi necessari per avere 152 Gw di energia eolica asserisce Michael Shellenberger, direttore dellistituto americano. Lidea che le fonti di energia rinnovabile siano ancora antieconomiche, trova sostegno anche tra il noto giornalista ecologista inglese George Monbiot: La domanda energetica continuer a essere sempre pi elevata e dovremo contare su fonti sicure, economiche e a basso impatto ambientale. Le centrali energetiche rinnovabili sono sicuramente ideologicamente attraenti, ma ancora troppo costose, non sufficientemente efficienti e hanno un impatto sia ambientale che visivo troppo elevato. Tratto da : www.avvenire.it/ ________________________________

Siria, Rohani: "Vogliamo essere parte attiva del processo di pace"


Lodando l'atteggiamento occidentale nei confronti dell'Iran, il presidente Rohani chiede una soluzione politica per Damasco. Sul nucleare un piano a Ginevra di Andrea Cortellari 27 settembre 2013 A margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il presidente iraniano Hassan Rohani torna a parlare da New York, dando spazio nel suo discorso tanto alla questione del nucleare di Teheran quanto alla risoluzione della crisi in Siria. In un riassunto degli incontri diplomatici degli ultimi giorni, Rohani ha definito "molto utile" il colloquio con il premier Enrico Letta, che "ha un ruolo chiave tra i Paesi dell'Unione" e "molte questioni di interesse comune". Il presidente iraniano ha ricordato che l'Europa avr un ruolo necessario "per avere una regione libera da armi nucleari e di distruzione di massa". Non c' stato il tempo per un incontro con Barack Obama - ha ribadito Rohani -. La stretta di mano tra i due dovr aspettare ancora. Quale sia il motivo: davvero una mancanza di tempo o contrasti nella leadership iraniana, divisa sul riavvicinamento con Washington, non possibile dirlo.

Austria al voto, lincubo estrema destra


della Redazione online 29 settembre 2013 Sulle elezioni austriache pesa ancora una volta, a distanza di 13 anni, lincognita del Fpoe Uno su cinque pronto a scegliere il partito di Heinz-Christian Strache, alla guida dopo la morte di Haider Con lincubo del ritorno dellestrema destra e del rischio instabilit, oltre sei milioni di austriaci sono chiamati oggi al voto per il Parlamento. Elezioni su cui pesa ancora una volta, a distanza di 13 anni, lincognita del Fpoe, quel partito di liberali estremisti preso in mano dallex dentista Heinz-Christian Strache dopo la morte nel 2008 di Joerg Haider. Un austriaco su cinque ha dichiarato che voter per lestrema destra. Il rischio che i due partiti della grande coalizione, socialdemocratici (Spoe) e popolari (Oevp), non riescano a ottenere una maggioranza di voti sufficiente a governare. Nel caso non ottenessero la maggioranza, Spoe e Oevp sarebbero costretti a imbarcare un terzo alleato. O in alternativa potrebbe nascere una coalizione di centro-destra, simile a quella che sera formata ai tempi di Haider nel 2000. Tratto da : http://lastampa.it/

Il sindaco Marie-Claude Bompard si infatti rifiutata di celebrare le nozze, riporta il quotidiano locale Dauphin Liber, per "motivi religiosi", e non ha neppure delegato qualcun altro al suo posto. "Non mi oppongo alle persone, ma alla legge sui matrimoni gay", ha detto il primo cittadino. Amadine Gilles e Angelique Leroux, due donne di 33 e 27 anni, non sono quindi riuscite a convolare a nozze e mentre il sindaco si lamentato delle "sanzioni sproporzionate e illegittime" previste per i sindaci che, come lei, dicono di no "per ragioni di coscienza", loro hanno assicurato che non rinunceranno a unirsi in matrimonio e che faranno ricorso al prefetto. Tratto da : www.ilgiornale.it/

Osservazioni
Mi riferisco ad altro argomento e ad altri tempi, ma, era sempre la sinistra, che invocava a ragioni di co-

Eolico, solare, geotermico: baster per "sfamare" tokyo? Tetsunari Iida, dopo un passato di ingegnere nucleare, si convertito allo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile fondando lInstitute for Sustainable Energy Policy (Isep). Iida ha un obiettivo ambizioso: far s che, entro il 2050, lintero consumo energetico del Paese provenga da fonti rinnovabili: Attualmente il Giappone produce solo l8 per cento di energia verde spiega, aggiungendo che, secondo i calcoli dellIsep, le 54 centrali nucleari disseminate sul territorio producono, a

Tra Iran e Stati Uniti c' comunque stato un incontro di alto livello, tra il Segretario di Stato John Kerry e il ministro degli Esteri Javad Zarif. Breve, ma importante, se si pensa che da anni le relazioni tra i due Paesi sono stentate. Rohani ha sottolineato il nuovo "atteggiamento dell'Occidente". Molti si sono prodigati dalla sua elezione ha paragonarlo con il suo predecessore. Scherzando, Rohani ha chiesto: "Davvero sono diverso da Ahmadinejad?". Una domanda che Israele si posto invece con seriet, nella difficolt di credere a un leader definito "un lupo travestito da agnello", che raccoglie consensi come moderato. Il presidente iraniano, che conta di poter presentare "un primo piano sul nucleare a Ginevra", dove si vedranno i Paesi del 5+1 tra il 15 e il 16 ottobre, ben cosciente del ruolo che Teheran riveste al momento su un altro fronte, quello della guerra che insanguina la Siria.

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"La soluzione - ha detto Rohani non pu essere militare, ma deve essere politica". Ammettendo che "l'uso delle armi chimiche nella regione estremamente pericoloso", ha voluto comunque mantenere una posizione d'equilibrio, giustificata dall'alleanza tra Teheran e Damasco, a cui in passato l'Iran ha promesso aiuto - umanitario se non in armi - nella guerra. Il Paese di Rohani vuole svolgere un ruolo "attivo" nei colloqui di pace. L'obiettivo, lo aveva detto anche in un'intervista al Washington Post, quello di "creare le condizioni per permettere ai cittadini di decidere il destino del loro Paese". Tratto da : www.ilgiornale.it/

Storia e tradizioni
Ci impedirono di chiudere le porte al Fascismo
di Ivanoe Bonomi Resero possibile la marcia su Roma Rivelazioni di Bonomi sul tentativo di Turati nel 1922 Intorno alla marcia dei fascisti su Roma compiuta Il 28 ottobre 1922 molto si scritto e molto si documentato. Ma poco invece si sa circa Il contegno del mondo parlamentare e circa la sua inopinata inerzia prima e dopo l'avvenimento. Si tenga presente che nel 1922 la Camera dei Deputati comprendeva, di fronte a una trentina di deputati fascisti, oltre un centinaio di deputati popolari (gli attuali democristiani), altrettanti socialisti di tendenza democratica e parecchie decine di democratici di tutte le tinte, dal cosiddetti democratici sociali al democratici liberali. Dunque nella Camera dei Deputati (e altrettanto deve dirsi per il Senato) una forte maggioranza avrebbe potuto opporsi ai metodi violenti adottati dal fascisti e costituire tempestivamente un argine contro il loro dilagare e contro i loro piani insurrezionali. Perch non si tentata una difesa sul terreno parlamentare? Perch la Corona non ha trovato nel Parlamento lo strumento atto a reprimere un movimento che apertamente confessava d volersi impadronire con la forza dello Stato? A queste domande occorre dare qualche risposta. E' risaputo che nel dopoguerra 1919-1922 l'instabilit del governo era diventata un pericolo mortale per il regime parlamentare. In brevi anni l'Italia aveva visto succedersi al ministero Orlando i ministeri Nitti, Giolitti, Bonomi e Facta e aveva assistito a crisi lunghe ed estenuanti dove il prestigio dello Stato veniva compromesso e abbassato nelle pi meschine diatribe e nelle pi miserevoli gare. La radice del male era nel rifiuto a collaborare di una grossa fra-

zione della Camera: il gruppo socialista, che gi costituito da quasi un terzo dell'assemblea prima delle elezioni del 1921, era pur sempre rimasto, per il suo numero e per la sua combattivit oppositrice, l'elemento determinante della situazione. La presenza di questo gruppo sempre schierato per la sua intransigenza dottrinale all'opposizione, permetteva a tutti i gruppi e i gruppetti della Camera di giuocare a cuor leggero al rovesciamento del Gabinetto, con uno di quelli assalti alla diligenza dove chi attaccava sapeva d'aver sempre alleate le formidabili forze dell'estrema sinistra. Da ci non solo nasceva il discredito del regime parlamentare con il pullulare di invocazioni alla dittatura (considerata come un rimedio alla crisi perpetua dello Stato), ma derivava anche una irrimediabile debolezza di tutti i Governi che, nati provvisori e vissuti nella precariet della situazione, non potevano fare

Orlando. Egli naturalmente lavor nel solco tracciato dal voto del 19 luglio. Ma avendo opinato di tentare un ministero di conciliazione nel quale fossero rappresentati a destra i fascisti e a sinistra i socialisti Orlando incontr le nette ripulse dell'una e dell'altra parte. Effetto di queste ripulse fu la sua decisione di declinare l'incarico nel pomeriggio del 24 luglio. Io ero in quel momento a casa ad attendere dai giornali del pomeriggio le notizie della crisi, quando inaspettatamente venne a trovarmi I' amico Filippo Turati. Le varie vicende della vita socialista italiana avevano allentati i legami che un tempo ci avevano strettamente avvinti; ma rimaneva fra noi una amicizia profonda maturata in lunghi anni di collaborazione cordiale ed assidua. Egli aveva per me l'affetto d'un fratello maggiore e giudicava con imparziale serenit la mia opera nel Governo e nel Parlamento. Della mia opera sulla

opportunit tattica, si erano raccolti in blocco popolari, socialisti, e democratici. Io risposi subito al Turati che condividevo interamente la sua valutazione della situazione parlamentare, e che avrei ritenuto inutile anzi dannoso costituire un Gabinetto non rispecchiante tutta la nuova maggioranza. Infatti un Gabinetto che fosse sorto su basi malferme e con la continua sistematica opposizione dei socialisti non avrebbe avuto la forza di resistere all'impetuosa ondata fascista e si sarebbe, come i ministeri precedenti, logorato in una debolezza congenita distruttrice dell'ultima residua autorit dello Stato. Ma che avrebbero fatto i socialisti nella presente situazione? Filippo Turati non lasci finire la domanda senza rispondere immediatamente e con estrema chiarezza. Egli mi disse che i pi autorevoli so-

alcun atto di forza e neppure infondere energia e risolutezza alle loro burocrazie sfiduciate e disorientate. Nel luglio del 1922 questa situazione parve doversi chiarire. Una discussione sulla politica interna del Gabinetto Facta aveva avuto per argomento il pericolo fascista, la necessit conclamata di ristabilire il rispetto della legge, la deplorazione delle violenze antiche e recenti di cui il fascismo era apertamente dichiarato responsabile. I 253 voti contrari, contro 89 favorevoli, con cui la Camera votava contro il Governo nella seduta del 19 luglio 1922, significavano che coloro che si erano decisi a condannare il Governo per la sua politica interna erano anche decisi a volere una politica contraria, cio una politica di difesa energica delle libert fondamentali dello Stato. E poich in quei 253 voti di maggioranza avevano confluito popolari (democristiani) e socialisti insieme ad alcune frazioni liberali e democratiche, era logico che il nuovo Governo dovesse essere fondato su queste forze e dovesse essere l'espressione genuina della nuova maggioranza. Ma la realt fu purtroppo diversa. Il primo uomo politico a cui la Corona, sulla designazione dei capi gruppi politici, confid l'incarico di formare il nuovo Governo fu l'on.

fine del 1921, in difesa delle organizzazioni proletarie contro la violenza fascista, egli dava un giudizio favorevole. Aveva approvato l'organizzazione difensiva affidata per la bassa valle padana da me, allora Presidente del Consiglio, ad un prefetto di polso, il Mori (che fu poi inviato in Sicilia a combattervi la mafia), e di quella difesa vigile e pronta (con una specie di Celere avanti lettera) aveva riconosciuta l'efficacia. Cos egli sempre levato contro le malevoli voci, provenienti da qualche settore deteriore della Camera, che accusavano me e Giolitti di aver armato i fascisti con le armi dell'esercito: sciocche storielle che uscivano dalla malignit per finire nel ridicolo. Ma l'improvvisa visita dei Turati aveva un ben determinato fine. Egli mi avvert subito che ormai alla Camera si dava per certo che, dopo il ritiro dell'on. OrIando la Corona si sarebbe rivolta a me per affidarmi l'incarico di costituire il nuovo ministero e pertanto occorreva intendersi circa la soluzione da darsi alla crisi. Per suo conto, e precorrendo le deliberazioni del suo gruppo parlamentare egli riteneva doversi costituire un Gabinetto poggiato sulle forze espresse nel voto del 19 luglio, dove, tranne i voti fascisti dati per motivi di

cialisti ritenevano ormai che un'opposizione perpetua diretta a combattere tutti i ministeri avrebbe finito per fare il giuoco dei fascisti; che occorreva pertanto uscire dalla sterile intransigenza che il rivoluzionarismo massimalista aveva fatto prevalere, e che, con una chiara aperta decisione di appoggiare un Governo d difesa, si sarebbe potuto entrare nella maggioranza per sostenervi l'opera del Gabinetto. Naturalmente io chiesi se questo appoggio, che Turati mi assicurava potersi concretare in un impegno scritto di quasi cento deputati socialisti, potesse arrivare fino alla partecipazione di qualche autorevole socialista al Gabinetto. Tale partecipazione, non solo avrebbe legato di pi il gruppo al Governo, ma avrebbe dato la sensazione precisa al Paese che i socialisti, gi sospettati d'essere elementi di disordine e di sovversione, accettavano le responsabilit del potere disposti a far rispettare da tutti, anche da loro stessi, le leggi dello Stato. Qui Turati fu preciso e esplicito. Personalmente egli era del mio avviso che il passo dovesse farsi e che la fobia del potere non dovesse durare. Un grande partito con un fortissimo gruppo parlamentare non pu

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a lungo, per ideologie rivoluzionarie inconcludenti, escludersi dal Governo. Ma tale era la resistenza delle vecchie formule, l'ossequio alle antiche tradizioni, che un mutamento cos radicale non avrebbe avuto fortuna. Bisognava pertanto accontentarsi di un preciso, chiaro, irrevocabile impegno di sostenere il Governo votando per lui nei voti politici del Parlamento. Io mi arresi alle esortazioni del Turati. Avrei fatto un governo di sinistra con l'appoggio dei socialisti ma senza la presenza dei socialisti. Programma: la difesa contro l'ondata di illegalit e di violenza che abbatteva le organizzazioni politiche ed economiche degli avversari del fascismo e minacciava lo Stato di un colpo di mano rivoluzionario. Intanto, durante la conversazione, il telefono squillava. Era il generale Cittadini che mi convocava al Quirinale per invito del Re. Indubbiamente si trattava dell'incarico ufficioso preannunziatomi dal Turati. Andai dal Re con l'impressione vivissima del mio colloquio col leader socialista. Sebbene fosse nelle consuetudini che, all'invito del Re, l'incaricato si riservasse di dare una, risposta dopo il necessario sondaggio parlamentare, io, bruciando le tappe, gli riferii subito la mia conversazione col Turati dichiarandogli che, pur di fare un Governo con una salda maggioranza, avrei accettato l'adesione socialista bench diminuita della loro non partecipazione al Governo. Di ci il Re si mostr contentissimo. Era da tempo che egli deplorava l'instabilit delle maggioranze parlamentari, il loro rapido farsi e disfarsi la loro isterica mutabilit che contribuiva alla debolezza del Governo e alla sua perpetua perplessit. La nuova soluzione, pur non essendo ancora l'ingresso dei socialisti al potere, ne era il preludio. Forse un preludio breve che avrebbe terminato col trionfo della logica. Ad ogni modo il Re incoraggiava il mio tentativo e, uscendo dal consueto riserbo, mi augurava calorosamente di riuscire. Non posi indugi alla difficile opera. Rividi subito il Turati, che aspettava, nel mio studiolo, il mio ritorno. Conferii con alcuni eminenti popolari. Anche il loro gruppo (il gruppo democristiano come si direbbe ora) era favorevole al tentativo pur non dissimulandosi le gravi difficolt. L'on. Meda, che ne era il leader, mi dava pubblicamente il suo incoraggiamento. N insuperabili ostacoli opponevano i gruppi democratici sebbene le loro rivalit personali rendessero difficili, le intese. Sennonch nel giorno successivo tutto quell'edificio croll dalle fondamenta. Il gruppo socialista, sulla cui avvedutezza aveva contato il Turati, non volle arrendersi alla dura realt. I massimalisti, ipnotizzati dal grande sogno di una vicina palingenesi, per la quale occorreva mantenersi immuni da contatti impuri, avevano silurate le intese e rese impos-

sibili le pi ragionevoli soluzioni. Quando, il mattino successivo, Turati, ormai scoraggiato per l'esito della sua vana battaglia, mi condusse a casa gli interpreti autorizzati del gruppo socialista, capii subito che la partita era perduta. L'on. Modigliani, incaricato egli non massimalista, di spiegare e attenuare le intransigenze dei suoi amici di sinistra cerc di medicare la ripulsa con questo surrogato il Governo avrebbe contato, volta a volta sul benevolo atteggiamento dei socialisti senza per che questi prendessero un preciso impegno di appoggiarlo in tutta in sua opera nella continuit della sua azione. Era una proposta inaccettabile. Nell'ora tragica che si attraversava, mentre Mussolini minacciava alla Camera la guerra civile qualora si volesse arrestare il suo movimento, fondare un Governo sulla eventuale benevola accoglienza di un grosso gruppo parlamentare diventava una avventura da disperati. Invano io dimostrai che l'ora non consentiva mezze misure che il pericolo era mortale e che per evitarlo occorreva superare le formule antiche del l'intransigenza rivoluzionaria. Alle mie esortazioni e a quelle accorate di Filippo Turati, che fu, per suo destino, un veggente inascoltato, si rispose che i socialisti avevano diritto, per la Carta costituzionale, d'esser difesi nelle loro persone e nelle loro cose, senza che per tale difesa essi dovessero deflettere dalla intransigente custodia della loro verginit politica che non ammetteva n connubi, n stabili accostamenti. Nella serata del 26 luglio io riferii al Re le difficolt incontrate e la mia inclinazione a deporre l'incarico. II Re ne fu sinceramente rammaricato, contava molto sul nuovo e sperato atteggiamento dei socialisti e aveva fiducia nella loro resipiscenza. Perci mi esort a tenere il mandato per fare nuove insistenze e nuovi tentativi. Chiami, mi disse, questa notte i suoi amici socialisti e veda di persuaderli . L'attesa non ebbe successo. Le mie nuove insistenze non ebbero risultato. La corrente massimalista teneva in soggezione il gruppo socialista e anche nobili spiriti (che di li a poco dovevano far parte da s) non sapevano ancora ribellarsi alla sua tirannia. Nel giorno di mercoled 26 io andai dal Re per declinare definitivamente il mandato. Il Re interpell alcuni parlamentari di primo piano, come Luigi Meda e Giuseppe De Nava, poi nell'impossibilit di creare una situazione nuova, richiam Luigi Facta che rifece un Gabinetto destinato a brevissima vita. Cos, a poco pi di tre mesi dalla marcia fascista su Roma, nasceva si svolgeva e finiva l'estremo tentativo di opporre dal di dentro (dal Parlamento e dallo Stato) un argine solido al dilagare della violenza fascista.

Mancato quell'argine per l'incomprensione di quelli stessi che dovevano per primi esserne sommersi, l'ondata fascista non trov alcuna barriera e quando il 28 Ottobre 1922 essa invi le cosiddette legioni su Roma trov la strada aperta e tutti i poteri dello Stato o inefficienti o travolti. Ivanoe Bonomi da Europeo 7 novembre 1948, pag 5 Tratto da : http://www.telefree.it/

zione che cresce la nostra testimonianza di adulti. I giovani sempre imitano gli esempi adulti che hanno di fronte. Se Platinette tutti i giorni sui media, avremo una generazione di omosessuali e travestiti. Se sui media ogni giorno raccontiamo le storie sessuali di giovanissime che si vendono al politico di turno per far carriera in tv, avremo una generazione di escort. Se invece torneremo a parlare di don Bosco, don Orione, Domenico Savio e Giovanni Paolo II, forse riusciremo a ricostruire una generazione di Santi. https://www.facebook.com/

Social Network
Osservazione
Sui vari social network nel periodo agosto-settembre, gli argomenti sono stati vari e diversissimi tra loro come sempre. Uno in particolare ha tenuto banco soprattutto per le diversissime opinioni della gente e anche per lirruenza delle argomentazioni che in alcuni momenti ha sfiorato la violenza. Abbiamo scelto un Post particolarmente schierato, ma allo stesso tempo pacato, propositivo e di esempio per tanti altri argomenti : Molto ben scritto, secondo il mio modo di pensare lultima parte di questo Post del Sig. Ghiaccioli. A tal proposito opportuno fare dei paragoni; quando ero bambino e ragazzino, non ho mai sentito parlare di gay e omosessuali in generale e non ho mai avuto occasione di affrontare una discussione o largomento con amici o genitori. Oggi, i miei figli continuano a fare riferimenti, battute e affermazioni su questo PRECISO argomento, che diventano sempre pi difficili da contenere e gestire, anche in funzione delle scelte legislative che potrebbero essere sciaguratamente fatte. Mi Chiedo : proprio colpa della societ e della cultura in generale, o pi colpa dei media o di chi ha avuto interesse a soffiare sul fuoco per tentare di rendere normale ci che normale non ? Come scrive il Sig. Ghiaccioli, torniamo a parlare a scuola e sui media di argomenti validi ad essere esempi universalmente riconosciuti, sono certo che giover a tutti, soprattutto a coloro che oggi si credono discriminati!

Papaboy su 14enne gay suicida


di Giancarlo Ghiaccioli 21 agosto 2013 Sul suicidio del 14enne romano intervenuta anche l'Associazione Nazionale Papaboys che in una riflessione del Presidente, Daniele Venturi, si dice comunque contraria a una Legge sull'omofobia. Morire a 14 anni gettandosi dal terrazzo in strada un dolore che ci interroga, deve chiamarci a riflettere, non si tratta solamente del dramma e del vuoto che ha vissuto un ragazzino: questo lapice del grido di dolore che una intera generazione vive, talvolta nel silenzio, che incancrenisce lanima e la fa esplodere dall'interno, talvolta negli episodi che sfociano in droga, baby gang, ed eccessi vari. Il mondo politico - spiega - non ha perso loccasione di speculare su una morte ed invoca a gran voce una nuova legge sull'omofobia, ma non sar quella Legge a restituire la vita a chi ha purtroppo deciso di togliersela, e neanche a curare una generazione che cresce, colpita da vari dolori. Uno di questi, la discriminazione di identit. A questo proposito, aggiunge, l'ascolto delle nuove generazioni l'unica strada possibile cos come restituire funzione sociale ai luoghi nel quali la futura giovent di un Paese si pu formare come l'Oratorio. In secondo luogo - sottolinea -, non possiamo far mancare alla genera-

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Dott. Angelo Novellino

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In favore della vita

noi Monarchici
Ancora una volta grazie al Cav. Pietro Pisu di Cagliari per il suo continuo lavoro di precisazione e di denuncia effettuato sulla stampa locale e nazionale per mezzo di lettere e articoli. Tutti scritti assai coincisi e calzanti che propongono sovente delle riflessioni e dei confronti imbarazzanti sullodierna repubblica. Di seguito una breve quanto pungente lettera :

soluzioni tecnicamente possibili, affidabili ed effettive." Adesso il momento di far vedere che siamo in tanti a chiedere che venga trovata una soluzione affinch in futuro non possa pi succedere che un bambino muoia in questo modo assurdo. Unisciti alla mia richiesta firmando la petizione su

Noi monarchici, pur essendo spesso e volentieri dipinti dei vecchi parrucconi , attestati sulle nostre idee come gli occupanti di una trincea sotto assedio, sappiamo vedere e apprezzare una buona idea quando questa pu davvero aiutare la vita difficile dei cittadini tutti i giorni. Di seguito quindi, un appello della Signora Maria Ghirardelli in favore delle famiglie e della vita dei nostri figli :

www.change.org/
Grazie, Maria Ghirardelli ________________________________

LIdea!!!
Mi chiamo Maria Ghirardelli, ho 43 anni e vivo a Esine, un paese della provincia di Brescia. Sono un medico d'urgenza-emergenza e madre di tre bambini. Come molti milioni di italiani sono stata tremendamente turbata dalla tragedia del piccolo Luca di Piacenza, abbandonato in auto dal padre, per un tragico errore della memoria. Ho pensato che incidenti come questo possono capitare in condizioni di forte stress a qualsiasi genitore e la prova che purtroppo esistono numerosi casi identici a quello accaduto in Italia in tutto il mondo. Ho immaginato un dispositivo semplicissimo da introdurre nell'apparecchiatura elettronica standard di qualsiasi nuova autovettura che determini un segnale di allarme se viene attivato il comando di chiusura mentre una cintura ancora allacciata e il sensore di peso segnala una presenza. Questo banale accorgimento eviterebbe al genitore di dimenticare il bambino, magari assopito sul seggiolino sul sedile posteriore. In questo modo sarebbe impossibile dimenticare un bambino in auto. Il mio potere di sensibilizzazione quello di una persona qualsiasi e non ho alcun conflitto di interessi nel lanciare questa proposta... soltanto il desiderio che non accada mai pi che un bambino muoia in questa maniera. Per questo ho lanciato questa petizione rivolta al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi affinch favorisca una modifica del codice della strada in tal senso (art.172 che regolamenta il trasporto dei bambini in auto). In poche settimane abbiamo raccolto oltre 10.000 adesioni e abbiamo ottenuto il primo importante risultato: Antonio Tajani, Vice Presidente della Commissione Europea, mi ha scritto per informarmi che "La Commissione europea si accinge ad iniziare, come previsto, la revisione della normativa sulla sicurezza connessa al regolamento (CE) n. 661/2009 [...]. In questo contesto intendiamo anche tener conto del problema da Lei esposto, per identificare se, alla luce delle nuove tecnologie per la sicurezza, esistono

sullesempio tracciato dai tanti uomini che sacrificarono la propria vita per Trento e Trieste. In particolare, il mio Genitore ha voluto che anche mia figlia Vittoria si avvicini alla storia dItalia e della sua Casa attraverso il grande racconto di questo conflitto che ha toccato profondamente tutte le nostre famiglie. SpronandoVi a farVi promotori diniziative e celebrazioni che valorizzino questo tema, desidero confermarVi che Casa Savoia sar con Voi partecipe di ogni attivit promossa nel ricordo dei nostri Caduti e Combattenti della Grande Guerra. Vittorio Emanuele

100 Anniversario Grande Guerra 1915-18


Per rispondere allappello di SAR il Principe Vittorio Emanuele di Savoia qui sotto riportato, abbiamo pensato di dedicare allargomento, un nuovo Blog in rete, che serva di contenitore per raccogliere quanto verr prossimamente pubblicato sulla Grande Guerra e il suo tempo. Come gi fatto a suo tempo in occasione del 150 Anniversario della proclamazione del Regno dItalia avvenuta nel 2011, lo spazio, servir a discutere le tesi, confutare critiche e denunciare falsit :

La risposta Grande Guerra Blog si parte!


Questo spazio online, nasce in previsione del 100 anniversario della Grande Guerra, 1914-18, per noi italiani la Guerra 1915-18. Ci vediamo costretti a ci per difendere anche questa volta il buon nome della nostra Patria e dei Patrioti italiani dal malcostume ormai generale e generalizzato di svilire la nostra storia, dimenticarla o peggio riscriverla, attribuendogli significati falsi, contrari e negativi per i valori che al tempo aveva rivestito e che ancor oggi potrebbe rivestire. La missione quindi duplice, non dimenticare e al tempo stesso rivitalizzare un pochino il morale di tanti milioni di italiani delusi da questa repubblica circense che la repubblica italiana.

Sugli ultimi Senatori a vita nominati da Napolitano!


Le polemiche sui 4 senatori a vita nominati da Napolitano fanno evidenziare la netta differenza tra il Senato del Regno d'Italia e l'attuale, repubblicano. Il Re nominava a vita i Senatori, e li sceglieva basandosi su varie categorie di cittadini. Categorie che erano ben tratteggiate dallo Statuto Albertino. La stragrande maggioranza di questi Senatori erano Italiani che tutto il mondo ci invidiava: penso a Verdi, Guglielmo Marconi, Carducci, et similia. Anche noi Sardi eravamo ben presenti:penso al canonico Spano di Ploaghe, o al barone Manno di Alghero, ad Antonio Cao Pinna di Sinnai. Tre delle decine di Senatori sardi nominati dal Re. Manno fu, per molti anni,anche presidente della Camera Alta. Altri senatori del Regno furono Galileo Ferraris, Giovanni Verga, il grande Puccini, il poeta Salvatore di Giacomo, lo scrittore Fogazzaro, Benedetto Croce, Luigi Alberini direttore del Cor.Sera, Alberto Bergamini fondatore e direttore del Giornale d'Italia. E tanti,tanti altri di grande prestigio. Anche 2 futuri presidenti di questa repubblica ebbero il laticlavio dal Re: Enrico de Nicola e Luigi Einaudi. Fino al 1912 lavoravano gratis, e bene. Dal 1912 ricevevano 6000 lire (23000 euro di oggi) l'anno: in pratica, solo un rimborso spese. Se l'istituzione Senato ha ancora oggi un briciolo di credibilit, lo si deve al ricordo del Senato regio. Se teniamo conto di tutto ci, il rimpianto per un Senato fatto da personalit di tal fatta non pu che essere grande. Pietro Pisu-Cagliari.

lAppello
Ginevra, il 24 Maggio 2013 Carissimi, esattamente novantotto anni fa, il 24 Maggio 1915, lItalia faceva il suo ingresso nella Prima Guerra Mondiale. Il conflitto che vide per quarantuno mesi i nostri Soldati combattere dallo Stelvio al mare parte integrante dellidentit della nazione. Il Carso, lIsonzo, il Piave, lAdamello, il Coni Zugna, il Monte Grappa, Vittorio Veneto, Trento e Trieste ricordano a ognuno di noi quando gli italiani furono davvero un Esercito solo, sotto la guida di S.M. il Re Vittorio Emanuele III, nella concordia e nellamore di Patria. Nellapprossimarsi del Centenario della Grande Guerra, che cadr per lItalia nel 2015 e che vedr lanno prossimo linizio delle commemorazioni europee, il mio Genitore, S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele, desidera che tale ricorrenza sia onorata con iniziative che aiutino gli Italiani a riscoprire la dolorosa ma gloriosa storia delle nostre trincee. Casa Savoia, infatti, intende ribadire con fermezza come la Grande Guerra sia patrimonio di tutti e lancia un appello alle Istituzioni a non trascurare questa ricorrenza cos significativa. S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele, ritenendo doveroso un impegno in questo ambito, ha istituito un Patronato della Real Casa di Savoia per le Celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale 19151918, affidando il compito di fare memoria alle nuove generazioni,

Grande Guerra - 100 anniversario dellUnit dItalia Questa la titolazione del Blog! In questo spazio, sia chiaro fin da queste prime righe, non troveranno posto le lamentevoli e politicamente corrette frasi fatte, sulla Grande Guerra, ma intendiamo celebrare la VITTORIA sul nemico di sempre, e il raggiunto completamento dellUnit Nazionale che comprendeva tutte quelle terre italianissime che oggi, per ragioni politiche si trovano ad est dei nostri confini friulani. Su questo spazio insomma desideriamo dare voce al puro e sano patriottismo nazionale che fece della nostra Patria una potenza mondiale temuta e rispettata. Auguriamo quindi a tutti i lettori vecchi e nuovi, una buona lettura chiedendo di restare attenti agli aggiornamenti che andremo a pubblicare. Alberto Conterio

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