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OLTRE IL PANOPTICON? FOUCAULT E LA VIDEOSORVEGLIANZA Author(s): CHIARA FONIO Source: Studi di Sociologia, Anno 44, Fasc.

2 (Aprile-Giugno 2006), pp. 267-276 Published by: Vita e Penseiro Pubblicazioni dellUniversit Cattolica del Sacro Cuore Stable URL: http://www.jstor.org/stable/23005062 . Accessed: 23/09/2013 08:56
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FOUCAULT

OLTRE IL PANOPTICON? E LA VIDEOSORVEGLIANZA

I - INTRODUZIONE

U 1975 segna una data storica nell'ambito dei surveillance studies1. Viene infat ti pubblicata la celebre opera Sorvegliare e punire del filosofo francese Michel Foucault dedicata alia formazione della societa disciplinare. Da quel momento, quasi tutti i sociologi e i criminologi interessati al tema del controllo sociale non hanno potuto non fare i conti, nel bene o nel male, con Foucault. Sorvegliare e punire ha influenzato gli sforzi accademici contemporanei per ben trent'anni, susci tando un notevole e duraturo interesse. Non e questa la sede piii adatta per riper correre le opere dei numerosi autori appartenenti a quello che potrebbe definirsi il filone foucaultiano. Ci limiteremo percio a ricordare quelli che si sono soffer mati sui parallelismi tra la sorveglianza nelle citta contemporanee e quella descritta da Foucault (cfr., tra gli altri: Fyfe - Bannister 1996; Herbert 1996; Soja 1996; Hannah 1997b; Norris - Armstrong 1999; Fox 2001, Koskela 2003). In occasione del trentesimo anno della pubblicazione dell'edizione italiana, desideriamo offrire una rilettura in chiave contemporanea del fenomeno del panottismo. Le motivazio ni che ci spingono a proporre le riflessioni che seguiranno derivano sia dalla ricor renza sia dalla straordinaria attualita che sembra avere Sorvegliare e punire. che, prima di introdurre il fenomeno poc'anzi accennato, Foucault in poche ma eloquenti pagine (Foucault [1975] 1976: 213-218) spiega attraverso un esempio il passaggio alia societa disciplinata. L'esempio riguarda un regola Ricordiamo mento del XVII secolo contenente le precauzioni da prendere all'interno di una citta in caso di peste. Esse rispondono tutte alia medesima logica: la rigida suddi visione degli spazi, un sistema di registrazione permanente (ibid.: 214), un'im posizione dell'ordine contro il disordine portato dalla morte e dalla malattia e l'os

1 David Lyon sostiene che all'interno delle scienze sociali si sarebbe potuto sviluppare un sotto settore denominate), studies (Lyon 2002: 152). Uno dei fondatori degli studi appunto surveillance e Michel Foucault, la cui importanza risiede nell'aver identifica dedicati ai diversi tipi di sorveglianza to il nesso potere-sapere (ibid.).

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del contagio. II sogno politico (ibid.: 216) portante era cioe quello di una societa disciplinata basata sia sulla divisione tra pazzo-non pazzo, pericolo (ibid.: 215), sia sulla ripartizione differenzia so-inoffensivo, normale-anormale le tutta concentrata intorno all'individuazione di chi deve essere controllato e di come esercitare una sorveglianza di tipo costante. L'idea di base e quella di fissare per garantire l'ordine, di suddividere e regi strare i movimenti nonche di limitare quelli potenzialmente pericolosi. La tenta zione di individuare chi e normale da chi non lo e, diventa particolarmente in cui si utilizza una tecnologia di controllo come quella della II riferimento alia videosorveglianza e dettato da due constata videosorveglianza. zioni. La prima e legata al forte aumento del numero delle telecamere con fini di deterrenza e prevenzione in quasi tutte le citta del mondo: gli occhi elettronici2
sono oramai parte integrante del tessuto urbano contemporaneo. Ci sembra dun

forte nel momento

que opportuno iniziare a proporre delle letture che non si limitino a interpretare le telecamere dal punto di vista delle teorie criminologiche. La seconda, invece, e connessa al fermento in corso da alcuni anni all'interno dei surveillance studies di matrice anglo-americana. L'interesse di alcuni studiosi foucaultiana ha infatti stimolato numerose pubblicazioni nei confronti dell'opera nonche importanti con

non sono ancora in grado di sganciarci dal modello del Panopticon? Nelle pagine seguenti cercheremo di offrire una rilettura non di Sorvegliare e punire ma del celebre capitolo dedicato al panottismo (ibid.: 213-247). II nostro contributo sara focalizzato da Foucault intorno ai punti di contatto tra la sorveglianza descritta e la videosorveglianza moderna. Questo percorso ci portera a indivi duare vantaggi e limiti della metafora del Panopticon, consentendoci di mettere in luce punti di forza e di debolezza della stessa. In particolare, cercheremo di capire se il panottismo sia un filtro interpretativo adeguato per comprendere la sorveglian za degli occhi degli elettronici o, al contrario, se non sia arrivato il momento di for mulare approcci maggiormente specifici. II titolo dell'articolo e indicativo del per corso che intendiamo seguire: e possibile o utile andare oltre il Panopticon? E neces sario archiviare

vegni internazionali3. La domanda soggiacente agli studi e agli incontri ci pare possa essere la seguente: e possibile andare oltre la metafora proposta dal filo sofo francese, oppure le analisi scientifiche dedicate alia sorveglianza elettronica

una volta per tutte Foucault e le discussioni originate dalle sue riflessioni, o i muri della prigione benthamiana sono invalicabili? Che cosa c'entra la videosorveglianza con tutto cio? Non c'e la volonta di superare il patrimonio culturale lasciatoci in eredita da Foucault, ma piuttosto di riconsiderare alcuni aspetti e di leggerli attraverso la lente della contemporaneity. L'analisi si struttura attraverso citazioni dirette del testo e le conseguenti riflessioni.

2 L'occbio elettronico, e il titolo di un libro di David Lyon (1997). L'espressione e comunemente utilizzata da chi fa parte di questo ambito di studi per indicare ia videosorveglianza. Per questo moti vo desideriamo precisare che, da questo momento in poi, non comparira piu tra virgolette. 3 II Surveillance* piu recente e il workshop Theorizing (Queen's University, Kingston [Canada], 12-14 maggio 2005).

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OLTRE IL PANOPTICON?

FOUCAULT

E LA VIDEOSORVEGLIANZA

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E PUNIRE

II - VIDEOSORVEGLIARE

II Panopticon fu ideato da Jeremy Bentham alia fine del XVIII


va di una prigione dotata di una struttura circolare che avrebbe

secolo: si tratta
tramite

consentito,

verificare se ci fosse o meno un guardiano nella torre centrale era di per se un deterrente, owero assicurava il funzionamento automatico del potere (Foucault [1975] 1976: 219). Foucault sostiene che il Panopticon non sia un edificio oniri

un gioco di luci e la postazione di controllo centrale, di tenere sotto controllo i detenuti situati nelle celle intorno al perimetro. II controllo poteva anche non esse re generato dalla concreta presenza di un sorvegliante, in quanto l'incapacita di

co, bensi il diagramma di un meccanismo di potere ricondotto nella sua forma ideale (ibid.: 224) che e alle origini della societa di tipo disciplinare nata tra il XVI e il XIX secolo. II Panopticon, aggiunge Foucault, e una sorta di uovo di Colombo nell'ordine

della politica. In effetti esso e in grado di integrarsi ad una funzione qualsiasi... (ibid.: 225). In virtu di quest'ultima considerazione, ci proponiamo di applicare questo diagramma alia videosorveglianza, seguendo passo dopo passo la descrizione e le riflessioni del filosofo intorno al dispositivo panottico. Foucault individua chiaramente il punto di forza di quest'ultimo: La visibi

lity e una trappola [...] [il sorvegliato] e visto ma non vede; oggetto di una infor (ibid.: 218) e ancora [...] il potere mazione, mai soggetto di una comunicazione doveva essere visibile e inverificabile. Visibile: di continuo il detenuto avra davanti agli occhi l'alta sagoma della torre centrale da dove e spiato. Inverificabile: il dete
nuto non deve mai sapere se e guardato, nel momento attuale: ma deve essere

odierne sono le caratteristiche ascritte del corpo nonche alcune appartenenze religiose o sociali espresse, per esempio, attraverso l'abbigliamento. Probabilmente solo oggi possiamo comprenderne la portata a causa dell'accelera zione in ambito tecnologico che, se da una parte ha contribuito a ridurre le distan ze fisiche e sociali, dall'altra ha esposto gli individui a un monitoraggio costante. I informazioni

si basa sicuro che pud esserlo continuamente (ibid.: 219). La videosorveglianza sulla medesima logica binaria esaminata da Foucault e la distinzione da lui propo ed oggetto di informazione e ancora valida. Le sta tra soggetto di comunicazione

dispositivi di sorveglianza elettronica riducono le distanze tra chi ha commesso un crimine e gli apparati di polizia che sono in grado di rispondere in tempo reale, ma rende chiunque oggetto di osservazione. Non si tratta di una relazione di tipo dialettico perche la mancata possibility di comunicare tra gli osservatori e gli osservati trasforma questi ultimi in oggetti. Inoltre, all'interno delle metropoli essi sono guardati ma non sanno chi li osserva, non c'e uno contemporanee, sguardo reciproco: si tratta di un assoggettamento reale che nasce meccanica affermato Hille Koskela

fittizia (ibid.: 220). La lente della telecamera e, come ha (2003), alio stesso tempo trasparente per gli osservatori e opaca per gli osservati. Sebbene i cittadini di oggi non siano sottoposti all'inquie tante presenza della torre di controllo, possono comunque notare le telecamere: essi sono consapevoli di essere guardati senza essere mai in grado di verificare mente da una relazione quando e da chi.

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Foucault prosegue specificando che in questo modo si induce nel detenuto uno stato di cosciente visibilita che assicura il funzionamento automatico del potere perche viene fatto in modo che la sorveglianza sia permanente nei suoi effetti, anche se e discontinua nella sua azione (Foucault [1975] 1976: 219). II potere deterrente delle telecamere e in parte racchiuso nel presupposto della regolazione automatica del comportamento nel momento in cui viene percepito lo sguardo di questa logica e 1'utilizzo, degli occhi elettronici. Una concreta applicazione soprattutto in Gran Bretagna, delle cosiddette dummy cameras, cioe delle teleca

mere finte dietro alle quali non c'e nessun operatore alia sicurezza. L'essenziale e che gli individui sappiano di essere costantemente monitorati, non importa, come sostiene Foucault, che lo siano effettivamente (ibid.). II filosofo sembra insistere in modo particolare sui corpi dei detenuti: la struttura architettonica della prigione ideata da Bentham, infatti, consente un pre ciso inserimento dei corpi nello spazio, di distribuzione degli individui gli uni in

rapporto agli altri, di organizzazione gerarchica, di distribuzione di centri e dei canali di potere, di definizione dei suoi strumenti e dei suoi modi di intervento, che si possono mettere in opera in ospedali, fabbriche, scuole e prigioni (ibid.: 224). L'attenzione nei confronti dei corpi docili all'interno dello spazio e partico

della corporeita. In questo senso non siamo d'accordo con chi ha sancito la scom parsa del corpo (Lyon 2002: 19-36). Sebbene Lyon si riferisca ai corpi che scom paiono quando operiamo a distanza (ibid.: 19), owero si occupi di come la tec nel contesto delle interazioni sociali, va nologia abbia abolito la compresenza

larmente utile alia nostra analisi, nonostante vada precisata un'importante distin zione: mentre Foucault si riferisce a spazi chiusi, la sorveglianza elettronica della quale ci occupiamo awiene in un luogo aperto, quello delle vie cittadine. Questo non ci impedisce di riflettere su cio che puo essere descritto come una rivincita

interlocutori possano comunicare guardandosi. Non ci sembra, inoltre, che l'u tilizzo della videosorveglianza intendersi esclusivamente come un dispositi possa

comunque messo in luce che non e possibile offrire un'analisi generica che non tenga conto delle caratteristiche specifiche di ciascun mezzo elettronico. La rifles sione di Lyon non e per esempio applicabile al sempre piu esteso utilizzo delle web cam all'interno del mondo virtuale, ne alle nuove potenzialita offerte dai telefoni cellulari che permettono di effettuare video chiamate in modo che gli

vo elettronico che separa i corpi rendendoli invisibili. Se e vero che la compresen za manca, e altrettanto veritiero che l'operatore alia sicurezza ha il potere di ren dere il corpo degli individui osservati trasparente. La trasparenza non implica una scomparsa ma, al contrario, nel caso delle videocamere la trasparenza comporta Yaccesso al corpo che diventa una fonte primaria di informazioni docilmente (ma anche implacabilmente) sottoposto al controllo. Mold (Bauman al cyberspazio. L'individuo puo assumere diverse identita che possono anche non affatto alle sue caratteristiche fisiche o alle inclinazioni morali. corrispondere studiosi hanno messo il luce il fatto che viviamo in una societa liquida 2002), all'interno della quale i confini reali sfumano per lasciare posto

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FOUCAULT

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forma di organizzazione all'interno dello spazio tramite l'inconscia distinzione tra: identita trasparenti categorizzate e identita opache protette. In questa sede ci limi tiamo a spiegare che mentre il caso delle prime e individuabile in quelle identita messe a nudo dalla telecamera grazie all'uso dei potenti zoom digitali, le secon de sono al contrario quelle chiuse o appunto opache, owero gli individui sui quali l'operatore non indugia perche ritenuti non sospetti. I corpi trasparenti sono quelli monitorabili in quanto si suppone che siano latori di informazioni: essi sono nudi, docilmente aperti nei confronti del controllo delle telecamere. Si tratta dei corpi degli extracomunitari, ma anche di quelli delle donne esposte agli sguar di non sempre discreti degli operatori alle telecamere generalmente appartenenti al genere maschile. I corpi nudi sono quelli virtualmente spogliati del potere del quale godono gli altri, owero il potere-diritto di vestirsi per ripararsi dallo sguardo elettronico, il diritto di essere opachi. L'opacita e una caratteristica propria degli individui di nazionalita italiana di bell'aspetto. In quel caso gli occhi non indugiano in quanto si e gia deciso in par tenza che si tratta di un individuo non sospettabile. Le mani non nascondono hashish ne il volto mostra segni di una qualche dipendenza: le apparenze sono un lasciapassare formidabile in grado di rendere cieche le telecamere. La membrana opaca awolge il corpo e lo chiude in una garanzia di sicurezza che quelli trasparen ti non hanno. Altri corpi scrutabili sono quelli dei giovani vestiti in modo trasanda to, giudicati in base a un paio di jeans stracciati. Sebbene si trovino in una forma
intermedia, owero non sono ne interamente trasparenti ne completamente opachi,

Se questa lettura e adatta per il World Wide Web, essa e da rivedere se la si vuole applicare alia vita cittadina nella quale il corpo e lo spazio ritornano a essere i pro si applica infatti una sottile tagonisti principali. Attraverso la videosorveglianza

essi sono comunque


essere associate ad

portatori di alcune
azioni devianti. Di

caratteristiche

che si presume
diventa

possano
lecito e la

conseguenza,

il controllo

membrana incomincia a incresparsi, svelando i tratti delle forme sottostanti. Inoltre, molto spesso gli operatori alle telecamere hanno il potere di decidere chi pub frequentare un determinato luogo e chi non e legittimato a farlo. nello spazio non e sempre frutto di una decisione personale ma puo essere, per esempio nel caso dei senza tetto o di minoranze etniche la cui pre senza non e gradita, imposto dall'alto, owero puo dipendere dai modi di inter del potere istituzionale. II meccanismo del potere, oltre a essere caratteriz vene zato da un certo automatismo indotto da un controllo inafferrabile ma costante, e nella sua applicazione molto simile a quello panottico perche puo ridurre il numero di coloro che lo esercitano, moltiplicando nel contempo il numero sui quali si esercita (Foucault [1975] 1976: 224). Per sorvegliare un'area cittadina molto estesa sono sufficienti pochi operatori: l'importante e la quantita delle tele camere, non il numero degli addetti alia sicurezza. Una coppia di operatori e in grado di controllare una notevole quantita di persone comportando dei vantaggi anche dal punto di vista della gestione della sicurezza: il potere e quindi economi co e piu efficace (ibid.: 226). Questo mezzo inoltre agisce ancora prima che le L'inserimento

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mancanze, gli errori, i delitti siano commessi (ibid.), esattamente come si pensa che dovrebbe agire la prevenzione situazionale4, owero con fini di deterrenza. L'efficacia del potere deriva da una particolare forma di sorveglianza che Foucault descrive in modo vivido e puntuale: [...] una sorveglianza permanente, esaustiva, onnipresente, capace di rendere tutto visibile, ma a condizione di ren dere se stessa invisibile. Essa deve essere come uno sguardo senza volto che tra sforma il corpo sociale in un campo di percezione: migliaia di occhi appostati ovunque
essa

somiglianza

[...] (ibid.: 233). Non e possibile non cogliere in questa citazione una con la videosorveglianza odierna. Come abbiamo piu volte ripetuto,
onnipresente ma soprattutto il controllo viene esercitato a una con

e oramai

e chiara, quanto piuttosto l'impossibilita di guardare negli occhi gli osservatori, dello scambio dialettico al quale si accennava prima. II corpo e l'impossibilita a uno aperto sguardo, quello elettronico delle telecamere. La condizione di passi vita dello stesso e dettata dal fatto che se cogliamo lo sguardo elettronico, non potremmo mai afferrare i tratti del volto al quale quel medesimo sguardo appar tiene. Non esiste un equilibrio tra le parti: Tunica possibilita resta quella di pren dere coscienza

dizione: l'invisibilita. Per invisibilita non si intende la possibilita, per altro diffusa, di nascondere deliberatamente le telecamere o di evitare un'informativa adeguata

fissare:
che non

di essere degli oggetti in un immenso campo di percezione oggi identificabile nelle cybercities ipercontrollate. Una delle funzioni principali delle societa disciplinari panottiche e quella di la disciplina nella visione foucaultiana e in primis un procedimento antinomadismo (ibid.: 238). II rischio di controllare unicamente alcuni gruppi
sono pienamente integrati sembra essere, piu o meno consapevolmente,

parte di un procedimento antinomadico al fine di fissare cio che non e ancora pie namente inglobato all'interno dell'amalgama sociale. Sebbene questo meccanismo l'ordine o la sicurez possa essere attuato secondo diversi gradi di consapevolezza,
za ricercati attraverso l'installazione delle telecamere hanno come conseguenza

netto gli individui giusti da quelli sbagliati, quella owero di distinguere chi e integrato, o chi occupa una posizione fissa e stabile, da chi non lo e. II procedimento del fissare e anche riscontrabile in un'altra affermazione di Foucault: alle vecchie case di sicurezza, con le loro architetture da fortezza, si puo sostituire la geometria semplice di una casa di certezza (ibid.: 221; corsivo diventa l'accomodante cer aggiunto). Tradotto in termini di videosorveglianza, tezza indotta dalla geometrica capillarita delle telecamere che non ha nulla a che fare con un controllo imposto con la forza. Si tratta di una sorveglianza basata sul l'organizzazione che interviene analitica dello spazio (ibid.), non di un dispotico corpo di polizia pesantemente per mantenere l'ordine. La differenza principale

di evidenziare

in modo

4II termine prevenzione situazionale e comunemente utilizzato per indicare un approccio cri focalizzato non tanto sui fattori sociali ma sull'ambiente e minologico fisico: l'obiettivo principale infatti quello di ottenere il controllo sociale agendo direttamente su di esso. Si tratta di agire dunque sulle situazioni criminali del singolo. piu che sulle predisposizioni

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e che, mentre le misure rispetto al caso descritto della peste nell'Introduzione, indicate nel regolamento costituivano dei suggerimenti important in casi eccezio nali, quelle delle case di certezza diventano la regola, owero si passa da cio che il meccanismo filosofo identifica nella quarantena sociale propria delle discipline chiuse, al del generalizzato panottismo (ibid.: 235). II parallelismo con la video sorveglianza non deve sembrare forzato. Basti pensare alia rarita, o appunto all'ec cezionalita dei casi in cui venivano utilizzati nei decenni passati i dispositivi di sor veglianza elettronica e la facilita con la quale vengono installati oggi. Tutte queste considerazioni ci portano ad affermare che la celebre rilettura offerta da Foucault del Panopticon, pub essere considerata ancora valida per com prendere alcune caratteristiche fondamentali della sorveglianza contemporanea, in Tuttavia, c'e un aspetto importante tralasciato particolare della videosorveglianza. da Foucault, owero l'impatto della tecnologia. Come commenta Lyon, sembra non abbia fatto commenti sull'influenza della disciplina a come il amministrativo sia stato panottica, rispetto potere allargato e rafforzato dai computer, soprattutto dagli anni Settanta (Lyon 1997: 97); il potenziale dei mezzi tecnologici e un argomento completamente assente in Sorvegliare e punire.
Eppure gli anni Settanta hanno segnato una svolta in tal senso attraverso opere5

strano che Foucault

che hanno denunciato sara bene ricordare

gli invasivi mezzi di sorveglianza e classificazione. che il termine tecnologia e utilizzato da Foucault

Tuttavia, in modo

peculiare. La tecnologia non e associata alia tecnica in se, quanto piuttosto alia tecnica di potere: il Panopticon e definito una figura di tecnologia politica 1976: 224; corsivo aggiunto), e la disciplina e considerata (Foucault [1975] anch'essa un tipo di tecnologia. Non sembra interessato ai mezzi tecnologici, infatti afferma che l'estensione dei metodi disciplinari si inscrive in un vasto pro cesso storico: lo sviluppo, quasi nella stessa epoca, di altre numerose tecnologie agronomiche, industriali, economiche. Ma bisogna riconoscerlo: a confronto delle industrie minerarie, della nascente chimica [...] il panoptismo e stato poco celebra

to nonostante fosse una tecnologia ben reale, quella degli individui (ibid.: 244). Non sono le innovazioni tecnologiche tradizionalmente intese che stimolano le sue riflessioni, ma tutti quei mezzi attraverso i quali si impone il potere sugli uomini: letto secondo questa ottica, la tecnica diventa un concetto, da lui indivi dual nella forma ideale della prigione benthamiana, che si e imposto all'interno II limite di non aver saputo cogliere il salto di i qualita che computer avrebbero prodotto, e comprensibile solo se si adotta la let tura appena descritta, owero individuando il nucleo tecnologia-potere e non quel lo tecnologia-mezzi elettronici. Per quanto concerne il riferimento alia tecnologia della societa in modo tentacolare. degli individui, pensiamo che questa definizione possa essere particolarmente adatta anche in riferimento alia videosorveglianza. Quest'ultima infatti e una tec di essenzialmente sociale focalizzata nologia tipo sugli individui. Sia il panottismo

5 In ambito

nazionale

si ricordi l'importante

opera

di Stefano

Rodota

(1973).

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274 che l'esercizio

CHIARA

FONIO

quotidiano della sorveglianza sono tipologie di potere diretto e fisico che gli uomini esercitano gli uni sugli altri (ibid.: 245). e un apparato socio-tecnico, l'afferma Proprio perche la videosorveglianza zione inerente chi esercita il potere non puo essere considerata valida per il mezzo di prevenzione qui esaminato. Foucault infatti sostiene che poco importa [...] chi esercita il potere. Un individuo qualunque, quasi scelto a caso, puo far funzionare la macchina: i domestici in assenza del direttore, la sua famiglia, gli amici, i visitatori e persino (ibid.: 220). Cio che solletica maggiormente la curiosita del filosofo e il meccanismo di funzionamento del potere. II potere di un sorvegliante sui prigio nieri e il loro istintivo assoggettarsi indipendentemente dalla presenza o meno dello stesso nella torre di controllo: questi sono gli aspetti che hanno originato le riflessioni di Foucault. Non sembra possibile, nel momento in cui si studia una tecnologia
potere-sapere

come quella della videosorveglianza,


tanto caro a Foucault.

concentrarsi unicamente

sul nesso

Nel caso delle telecamere chi guarda i monitor e di cruciale importanza. Non si tratta solamente, come nel caso del Panopticon, di controllare senza essere visti affinche gli individui regolino il loro comportamento, ma di osservare, decidere su chi soffermarsi e, eventualmente, intervenire. II processo decisionale e fondamenta le e non puo derivare unicamente dal filtro interpretativo soggettivo dell'operato re. Ribaltando l'affermazione sopra citata, potremmo dire che tanto importa chi esercita il potere! Come abbiamo gia brevemente fatto notare, le sole differenze di genere tra l'operatore e il target della sorveglianza producono effetti diversi. La stigmatizzazione, sebbene sia rivolta quasi sempre nei confronti di minoranze etni che, puo essere differente a seconda di chi guarda e dei pregiudizi che guidano il suo sguardo. I monitor delle telecamere sono come le lenti di un paio di occhiali particolarmente potenti: le lenti in se non dirigono lo sguardo su un determinato di persone, ne operano autonomamente da chi utilizza; esse, piuttosto, sia visione di insieme sia una notevole capacita di soffer garantiscono un'ampia gruppo marsi sui dettagli. Tuttavia e sempre l'individuo che indossa gli occhiali a decidere quando allargare la visuale o quando restringerla, chi guardare, perche e per quanto tempo: non e possibile prescindere dalla soggettivita. intervenire a ricostituire i processi di L'operatore puo inconsapevolmente identita all'interno delle citta informazionali. Ci riferiamo alle identita di genere e a quelle di particolari gruppi etnici. Non c'e solamente l'opportunita di espande re la nostra identita nella rete virtuale del World Wide Web, ma anche il rischio di essere stigmatizzati alPinterno delle aree verdi o mentre camminiamo nel centro storico di una qualsiasi realta urbana italiana e non. II modo di vestire, il genere, l'etnia entrano con forza nel dibattito sull'identita che necessita di una rielaborazione un concetto contemporanea: anche alia luce del crescente utilizzo di questi mezzi di sorveglianza. II corpo, come abbiamo gia ribadito, diventa trasparente in di informazioni che servono per classificare e quanto portatore inconsapevole categorizzare. In questo senso il concetto di identita sta cambiando. In alcuni casi specifici essa e strettamente legata alle informazioni di cui si fa portatore il nostra

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corpo docile. In altri, invece, l'identita mediata costruita dallo sguardo dell'ope ratore e alia base di un meccanismo di esclusione sociale.

Ill - CONCLUSIONI

Per concludere questa breve parentesi dedicata alia metafora per eccellen za ritorniamo alia domanda iniziale: e possibile o utile andare oltre il Panopticon} Secondo noi e possibile ma non necessariamente utile. La chiave di lettura offerta da Foucault e ancora valida sotto numerosi aspetti. Abbiamo infatti dimostrato che ci sono alcuni punti di contatto importanti e, per quanto concerne la video sorveglianza, ineludibili. La trappola della visibilita, i corpi trasparenti e i procedi menti antinomadismo sono un chiaro esempio. Indubbiamente occorre introdurre elementi nuovi che non compaiono nell'analisi foucaltiana; in questo senso, si puo nemmeno affermare che non ci si puo rifugiare per sempre dietro i muri del Panopticon ma demolirli perche si tratta di un approccio oramai superato. Un modo

utile per non archiviare Foucault ma piuttosto completare la sua analisi tenendo conto dei nuovi elementi della sorveglianza elettronica, e quello di inserire le riflessioni sulla simulazione offerte dal sociologo americano Bogard (1996)6. La realta odierna e i mezzi di controllo sociale utilizzati sono troppo complessi per essere ridotti a un unico livello di analisi. Ci sembra invece piu proficuo tene re conto del ricco patrimonio culturale cercando di adattarlo alle condizioni con
temporanee.

CHIARA

FONIO

Dipartimento di Sociologia Universita Cattolica di Milano

come a una fantasia di potere (1996: 8; Bogard si riferisce infatti alia sorveglianza da lui ritenuto come la trad, nostra) interamente concetto proiettata verso logiche di simulazione, le direzioni che stanno prendendo le societa sorvegliate con chiave interpretativa per comprendere (ibid.: 9; trad, nostra). temporanee

6 William

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CHIARA FONIO

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