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PARDES EDIZIONI. 3. La dinamica delle carezze Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia (CC BY-NC-ND 3.0)
Lanalisi Transazionale ha scelto di chiamare con il termine carezze i riconoscimenti, in riferimento allinfanzia, perch sono il primo e pi profondo tipo di contatti di cui abbiamo bisogno. Dietro al fatto che abbiamo bisogno di essere corrisposti c la realt antropologica pi profonda che caratterizza luomo, cio i suoi bisogni sono un modo per sfuggire alla paura della morte . Quando non veniamo riconosciuti sprofondiamo in questa paura, cio, detto in altre parole, se per laltro noi non esistiamo, non ci d le carezze di cui abbiamo bisogno, allora sprofondiamo nella paura della morte. Siamo capaci di inventarci di tutto per sfuggire alla paura della morte, un panorama questo che appesantisce la nostra vita. Il mistero pasquale di Ges il segno che la paura stata sconfitta, san Paolo lo dice mirabilmente al capitolo 15 della prima lettera ai Corinzi: Dov, morte, il tuo pungiglione? E il pungolo che ci spinge a cercare alternative, Ges non ha avuto paura di affrontare la morte e proprio per questo vive. Alla luce del mistero pasquale non abbiamo pi paura di non essere riconosciuti, non abbiamo pi bisogno di esserlo ad ogni costo, vivendo tutta la vita alla ricerca di riconoscimenti, in disperata fuga dalla morte. Alla luce di Cristo risorto potrai essere pi libero e dare le carezze con pi libert. Si dice invece nella lettera agli Ebrei 2,14: Il Signore ha preso su di s la nostra condizione umana perch cos ha potuto vincere la morte che tiene schiavi gli uomini. Il Signore ha spezzato questo giogo, la catena dei riconoscimenti, da credenti la morte pu non farci pi paura. Certi gruppi ecclesiali, certe comunit vanno a catafascio perch i membri pensano: Eh, non mi dicono neanche grazie , in realt quando pensi cos le tue azioni sono finalizzate al bisogno di riconoscimenti, e dipendi da essi per andare avanti. Il vero fondamento invece Ges, in Lui possiamo trovare ristoro ai nostri bisogni. Etty Hillesum, la mistica morta durante la seconda guerra mondiale disse che: Ci ribelliamo come se il dolore non fosse parte della natura umana. Dolore e morte hanno la stessa radice, nella morte c privazione, dolore, sofferenza perci noi vorremmo morire senza pagarne il prezzo, ma sarebbe come dire di voler bypassare la natura umana, che fatta cos. Le carezze non sono tutte uguali, il contatto fisico per esempio una forma di comunicazione molto efficace ed in certe situazioni ha pi importanza di mille parole; la donna per cultura pi abile nel dare carezze fisiche rispetto alluomo, ma generalmente quello fisico un linguaggio che sappiamo usare poco, lo usiamo maldestramente perch ne abbiamo paura.
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Tipologie di carezze
Carezze verbali e non verbali. La parola carezze traduce il termine inglese strokes. Le carezze non verbali sono quelle di cui ci occuperemo di pi: quando saluto e sorrido la carezza verbale e non verbale insieme ed i due livelli sono congruenti. Le carezze non verbali sono quelle che incidono di pi nella formazione di una persona, basta pensare ad un esempio: quando mio padre mi guardava aveva gi detto tutto esprime il fatto che quel padre con uno sguardo diceva molto pi di mille parole, e di solito era uno sguardo di riprovazione che esprimeva considerazioni negative. Positive e negative. Non un giudizio morale, definirle in questo modo, ma il positivo e il negativo relativo al contenuto che veicolano, Tu sei OK oppure Tu non sei OK ad esempio: Hai lavorato bene in quel gruppo una carezza positiva, Questo compito non corretto negativa. Anche la carezza negativa una forma di riconoscimento, che limita, riconduce una determinata situazione entro dei limiti e dare un limite importante; per questo motivo anche le carezze negative, date opportunamente, sono necessarie per crescere. La tragedia di oggi che le persone non sono pi capaci di riconoscere le carezze, i vescovi hanno ragione a dire che la vera emergenza nazionale lemergenza educativa, non vero infatti che una persona cresce meglio se riceve solo carezza positive, perch la personalit non solo espansiva, strutturalmente ha bisogno di limiti che la posizionino. C unemergenza educativa oggi per cui tanti giovani non hanno avuto riconoscimenti negativi che li limitassero e li strutturassero. Condizionate e incondizionate. Le carezze condizionate hanno a che fare con il fare, lavere, lagire, riguardano cio loperativit, le altre invece riguardano lessere. Se ti dico: Sei uno stupido la carezza riguarda lessere della persona, perci incondizionata, se invece dico: Hai fatto lo stupido condizionata da una determinata situazione. La carezza incondizionata va sullesistenziale, sullessere della persona, mentre la condizionata riguarda situazioni specifiche. Ovviamente ognuna di queste tipologie si pu incrociare con le precedenti, avremo perci le condizionate positive e quelle negative, e a loro volta potranno essere verbali e non verbali, secondo lo specchietto che vedremo illustrato pi sotto. Ci che da tenere veramente presente quando si analizzano le carezze negative che le condizionate negative partono dallAdulto, mentre le incondizionate negative partono dal Genitore Normativo negativo: le prime sono educative, fanno crescere la relazione, sono importanti per lapprendimento e sviluppano la parte positiva della persona, mentre le seconde possono essere molto distruttive. Carezze interne ed esterne: sono quelle relative a se stessi oppure agli altri. Le carezze interne sono quelle che si danno a se stessi, quelle esterne si danno agli altri, e anchesse possono incrociarsi con le precedenti, per esempio: Non sono stato chiaro una carezza condizionata negativa interna, ed costruttiva nella misura in
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cui lautocritica fa crescere. Ora faremo il seguente esercizio: trovare un esempio per ciascun tipo di carezza possibile, tralasciando per ora quelle interne, seguendo lo schema sotto indicato, per un totale di 8 tipi diversi di carezze: 1. Carezze verbali positive condizionate: Sei stato bravo 2. Carezze verbali negative condizionate: Hai commesso uno sbaglio 3. Carezze verbali positive incondizionate: Sei in gamba! 4. Carezze verbali negative incondizionate: Sei un disastro! 5. Carezze non verbali positive condizionate: porgere un pacchetto di fazzolettini 6. Carezze non verbali negative condizionate: un fischio di disapprovazione 7. Carezze non verbali positive incondizionate: un lungo abbraccio 8. Carezze non verbali negative incondizionate: ignorare volutamente il saluto
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La fame di carezze
Ci sono delle persone che si mettono in condizione di ricevere carezze negative, lesempio tipico il bambino monello a scuola, il Pierino che tende a cercare riconoscimenti negativi: come mai? Uno dei motivi che nel nostro mondo occidentale la logica delle carezze legata al senso di colpa, pi facile per noi dare le carezze negative che quelle positive, far sentire in colpa laltro per gli errori commessi piuttosto che valorizzare i suoi punti di forza. Infatti per la persona meglio, piuttosto che ricevere nessuna carezza, riceverne di quelle negative: c una tale fame di carezze che vanno bene anche quelle, sono comunque dei riconoscimenti. Ci sono persone che quasi facilitano limpresa, andando sempre a cacciarsi in situazioni in cui possono ricevere carezze negative, questo avviene anche nei gruppi, e le persone che agiscono queste dinamiche di solito non ne sono coscienti, agiscono per ricevere carezze. La fame di carezze di solito si orienta male: proprio perch non abbiamo ricevuto nel passato le carezze di cui avevamo bisogno, allora cerchiamo deliberatamente quelle negative, piuttosto che nulla. Infatti c bisogno di un elevato numero di carezze per vivere, se non ci bastano quelle che riceviamo cerchiamo quelle negative, mettendo in gioco delle strategie per ottenerle . Il bravo educatore capace di cogliere le transazioni ulteriori che laltro ti porge: se do le carezze negative che mi vengono richieste confermer laltro nel continuare il suo comportamento negativo, e laltro si confermer nel suo essere inadatto, inadeguato. Molti ragazzi devianti, tossicodipendenti, ecc., si sono identificati in ruoli negativi autodistruttivi in modo tale da non riuscire pi ad uscirne. La qualit delle carezze negative ovviamente diversa se la stessa cosa la dice una persona pi distante, come un collega di lavoro, oppure se la d il proprio padre. Anche lintensit della carezza importante, una forte carezza positiva che si ricevuta da piccoli ce la si pu portare dentro per tutta la vita. Quando noi abbiamo dei ruoli educativi come catechisti o educatori, dobbiamo stare attenti a come diamo le carezze e dare soprattutto carezze negative condizionate al fare, ovvero non abusare della nostra autorit.
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Le patologie
Le carezze false. La fatica di dare carezze ci pu portare a dare carezze false: sono carezze che cominciano in un modo e finiscono in un altro, del tipo: Che bel maglione che hai, lhai preso al mercatino dellusato? Mentre le do sento che mi sto esponendo e allora modifico il tiro nel corso della transazione, oppure non ho il coraggio di dire quel che penso veramente e allora utilizzo le carezze false, che sono transazioni ulteriori. Sono carezze che spesso si usano in contesti affettivi carichi, in cui non si dice esattamente quello che si pensa. Le carezze di plastica. Si esprimono quando dico cose che non sono vere, esagerate al massimo dando lidea di qualcosa di finto, dietro ad esse c una qualche difficolt nei confronti della persona a cui sto parlando, per esempio se questa mintimorisce, che esprimo ingigantendo le cose. Il filtro delle carezze. Ognuno di noi ha le sue carezze preferite, sia perch esse gli sono congeniali, sia perch abituato a riceverle in certi ambiti e magari quelle che provengono da ambiti diversi non pu riceverle. Per esempio se una persona stata educata a non essere vanitosa, non pu permettersi di ricevere troppe carezze sulla bellezza, e le rimanda indietro negando o rifiutando quello che gli viene detto. Questo meccanismo si definisce in Analisi Transazionale il filtro delle carezze, e se esso maglie molte strette e lascia passare pochissime carezze ha a che fare con la patologia: lautismo ad es. lincapacit a ricevere carezze. Ognuno di noi ha un certo filtro delle carezze, che in genere riguarda soprattutto le carezze incondizionate, e tendiamo a trattenere una certa quantit di carezze di ogni tipo e a rifiutarne delle altre.
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Le svalutazioni
Sono delle carezze negative date solo con il Genitore Normativo negativo, hanno una carica distruttiva nei confronti della persona, inchiodano laltro e non gli permettono di uscirne.
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