ul “Fronimo’”
| rivista trimestrale di
chitarra e liuto
diretta da
Ruggero Chiesa
PRESSO LE EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO
anno undecimo n, 43 - aprile 1983 - L. 3.000SOMMARIO
Incontri Encounters
Intervista a Paul O'Dette di Paolo Possiedi 3 Interview with Paul O'Dette by Paolo Pos-
siedi
In memoriam Federico Moreno-Torroba di In memoriam Federico Moreno-Torroba by
Angelo Gilardino 6 Angelo Gilardino
11 tocco appoggiato. Precisazioni e argomen The History of Apoyando. Points of clari
ti storici di Matanya Ophee 8 fication by Matanya Ophee
Storia della letteratura del liuto e della chi. History of the Literature of the Lute and
tarra di Ruggero Chiesa 21 Guitar, by Ruggero Chiesa
XXNXIII, II Cinguecento 21 -XXXXIIL. The Ssteenth Century
Hans Newsidler 21 Hans Newsidler
Alcuni fenomeni fisici interessanti la tecnica Some Physical Considerations Influencing
della chitarra di Marco Lobascio 25 Guitar Technique by Marco Lobascio
La bottega della chitarra 34 Guitar Shop
Idee 2 confronto 35 Exchange of Ideas and Opinions
Corsi e concorsi internazionali 37 International Courses and Competitions
Recensioni Reviews
Musica 39 Masic
Dischi 42 Records
DIRETTORE RESPONSABILE: RUGGERO CHIESA
REDATTORE CAPO: SILVIO CERUITI
DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITA’: EDIZIONI SUVINI ZERBONt
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AUTORIZZAZIONE: TRIBUNALE DI MILANO N. 331 DEL 13 SETTEMBRE 1972
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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE GRUPPO IV
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI APRILE 1983 CON 1 TIPL
DELL'ARCHETIPOGRAFIA DI MILANOre
Paul Dette
INCONTRI
Iyrervista pi Paoto Possirpr 4 Paut O”
Derre. New York, novembre 1982
PP.: Parliamo della tua favolosa tecnica storica
(pollice della destra sotto Vindice, botte alterna:
te in sue in git ecc.): come ci sei arrivato? quali
le tue motivazioni?
P.O’D.:Si trattava per me di comprendere le ra-
gioni della scrittura liutistica, una scrittura che
non si adatta alla tecnica moderna, che & invece
propria dei chitarristi. Volevo trovare nella tec
nica storica una chiave, che mi permettesse di
comprendere il pensiero e le intenzioni dei com-
positori e la maniera appropriata dell'esecuzio-
ne. Lunica era usare la tecnica storica per pe
netrare il modo di pensare dell’epoca. In realt
appena cominciai a sperimentare in questa dire
zione, voglio dire, anche prima di suonare bene,
compresi subito come mai i liutisti serivevano
cette manicre di riff (come si dice nel gergo del
esprimendosi entro precisi contesti idio-
matici. Prendi ad esempio un gesto come
—
che ricorre spesso nelle composizioni di Spinaci
no: Mesecuzione & molto facile, se si usa la tec
nica storica, che permette alPindice di piazzarsi
comodamente sui bassi; con una tecnica moder-
na, il passaggio sarebbe decisamente goflo, andi
& probabile che un compositore che pensa in tet
mini di tecnica moderna neppure lo proporre
be: la scrittura musicale @ motivata dalla tecni-
ca Pesecuzione.
Trovai insomma che gesti di tal genere erano
semplici e naturali con la tecnica storiea, pitt
adatta alla musica rinascimentale. Certo, questa
tecnica non funzionerebbe per Villa-Lobos; ¢
neppute molto per la musica del Settecento.
P.P.: Pensi dungue a tecniche diverse per epo
che e autori diversi?
P.O'D.: Certamente: oggi ha ancora una certa
diffusione P'idea d'una tecnica universale, buona
per tutti gli strumenti a pizzico € per tutte le
epoche. Questo concetto moderno non funzio-
na perd. A me non riusciva di suonate la musica
rinascimentale e questa era la prova. Anticamen
te strumenti e tecniche erano sviluppati per fun-
zioni specifiche, un musicista come Francesco da
Milano era interessato a suonate solo cid che
scriveva; percid la sua tecnica funzionava solo
per un repertorio limitato e specific.
P.P.s Puoi fornirci qualche esempio specifico?
P.O’D.: Considera due liutisti piuttosto lonta
ni, Dalza ¢ Dowland. TI primo sviluppa testute
armoniche molto leggere, a due o a tre voci (con
Teceezione di qualche accordo sui sei coti, da
battere col police) ¢ con molte fioriture mono-
diche, che impongono diteggiature di tipo pol-
lice-indice: la posizione pitt conveniente sara
quella con le dita della destra quasi parallele
alle corde, Nelle composizioni di Dowland in
vece le testure sono dense € caratterizaate da
movimenti armonici pit frequenti, che richiedo-
no diteggiature di tipo medio-indice nei passag
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