il “Fronimo”
rivista trimestrale di
chitarra e liuto
diretta da
Ruggero Chiesa
PRESSO LE EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO
anno decimo n. 38 - gennaio 1982 - L. 3.000SOMMARIO
Inconttri
Intervista ad Alvaro Company, di Ruggero
Chiesa
Contributo alla storiografia della chitarra,
di Angelo Gilardino
La chitarra domani, di Ruggero Chiesa
1 24 Preludi per chitarra di Manuel M. Pon-
ce, di Brian Jeffery
Storia della letteratura del liuto € della chi-
tarra, di Ruggero Chiesa
XXXVIIL. Il Cinguecento
Philippe Verdelot, Adriano Willaert
Stile spezzato nella prima meta del Cinque
cento, di Paolo Possiedi
Teonografia della chitarra, di Mario Dell’Ara
Parte seconda: secolo XVI
La ricerca del suono sulla chitarra, di Anto-
nello Gbidoni
Manosctitti di opere italiane per Tinto, dé
Franco Rossi
Idee @ confronto
Corsi e concorsi internazionali
La bottega della chitarra
Recensioni
Libri
Musica
Dischi
3
6
12
19
24
24
24
Encounters
Interview with Alvaro Company, by Ruggeto
Chiesa
A contribution to the Historical Research
of the Guitar, by Angelo Gilardino
The Future of the Guitar, by Ruggero Chiesa
The 24 Preludes jor Guitar of Manuel M.
Ponce, by Brian Jeffery
History of the Literature of the Lute and
Guitar, by Ruggero Chiesa
XXXVIIT. The Stxteenth Century
Philippe Verdelot. Adriano Willaert
Broken Style in the First Half of the Six.
teenth Century, by Paolo Possiedi
Iconography of the Guitar, by M. Dell'Ara
Part Two: XVIth Century
Research on Guitar Sounds, by Antonello
Ghidoni
Manuscripts of Italian Works for the Lute,
by Franco Rossi
Exchange of Ideas and Opinions
International Courses and Competitions
The Guitar Shop
Reviews
Books
Music
Records
DIRETTORE RESPONSABILE: RUGGERO CHIESA
REDATTORE CAPO: SILVIO CERUTTL
DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITA
2098 MILANO = VIA MP. QUINTILIANO 40
‘EDIZIONI SUVIN! ZERBONI
TEL. 5084
AUTORIZZAZIONE: TRIBUNALE DI MILANO N. 331 DEL 13 SETTEMBRE 1972
TUTTE I DIRITTE RISERVATI
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MANOSCRITTI E FOTOGRAFIE ANCHE SE NON PUBBLICATI
NON VERRANNO RESTITUITI
UN NUMERO: ITALIA L. 3600
ESTERO $330
ABBONAMENTO ANNUO: ITALIA T. 10.00 - ESTERO § 12
MEDIANTE VERSAMENTO IN CONTO CORRENTE POSTALE CCP 37871209
'NUMERT ARRETRATI DISPONIBILI: ITALIA L. 3.000 - ESTERO § 330
SPEDIZIONE IN ABHONAMENTO PO
E GRUPPO IV
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI GENNAIO 1982 CON I TIPL
DEI
‘ARCHETIPOGRABIA DI MILANO.R.C.: Tu sei stato uno dei primi allievi italiani
di Segovia, poiché bai frequentato fin dagli ini-
zi i corsi che egli ha tenuto all’ Accademia Chi-
giana. Come si erano svolti i tuoi studi in pre-
cedenza, ¢ quali sono state le tue impressioni
@ contatto con ill Maestro?
AC. Ho cominciato lo studio della chitarra
nel 1946, con un insegnante fiorentino che mi
ha fatto conoscere i primi rudimenti dello stra
‘mento. Ma non ero informato su cid che acca-
deva altrove, anche se cercavo di compensare
Visolamento leggendo le publicazioni allora esi
stenti. Ho suonato inizialmente con le unghie,
poi senza, come quando mi feci ascoltare per
la prima volta da Segovia.
RC: E quali furono le sue impressioni?
A.C: Eglii mi invitava spesso a suonare per
far sentire In differenza tra i due tipi di tocco.
Al primo saggio suonai senza unghie, ¢ alla fi
ne del corso Segovia mi invit® al suo albergo
dove, molto paternamente, mi fece vedere come
si curavano le unghie e mi consigli® di usarle,
L’anno successivo mi presentai a Siena con le
unghie, ma attaccando le corde dal lato destro
IL suono che ne derivava non dispiacque al
Maestro, tuttavia in seguito cambiai l'inclina-
zione.
RC: Quando Segovia dovette subire un'ope-
razione agli occhi fu sostituito all’ Accademia
Chigiana, per una sola estate, da Emilio Pujol.
Che mi puoi dire di lui?
AC.: Pujol era un uomo legato al passato del-
la chitarra, ¢ in particolare al liuto ¢ alla vihue-
la, T suoi ctiteti tecnici erano su posizioni ab-
bastanza supetate, e in genere non ho ricevuto
da questa esperienza impressioni_particolasi.
Nel frattempo proseguivo i miei studi di com-
posizione, e quando Segovia ritornd gli feci
INCONTRI
Roma, 21 maccio 1981. Iwrervis'TA pr RuGSERO CHIESA AD ALVARO COMPANY
ascoltare alcuni’ miei lavori, assieme a quelli
di altri autori, come Bartolozai. Negli anni suc-
cessivi terminai gli impegni scolastici: nel 1954
il diploma di contrappunto e fuga, nel 1955
il diploma di musica corale e infine, nel 1956,
il diploma di composizione.
R.C.: Poi sei entrato nel vivo della musica con
temporanea,
A.C.: Ci sono sempre stato. La mia prima com-
posizione atonale, un pezzo per pianoforte, ri-
sale al 1948,
RC. In seguito 8 nato un pexzo famoso, Las
seys cuerdas.
A.C.; La stesura definitiva & del 1963. Ho com:
piuto questo lavoro dopo una lunga ricerca sul
Ia musica contemporanea, impiegando effetti
suoni che avevo scoperto anche attraverso T'e
spetienza cameristica, a contatto con il violini-
sta Sergio Dey, con il quale avevo formato un
RC: I compositori d’oggi sono sempre molto
impressionati dalla scrittura che tu bai usato in
Las seys cuerdas, dalla novita dei timbri e dal-
Ja costante attualita del contenuto. Come mai,
ancke se sappiamo che bai altri pezzi nel cas.
setto, non hai dato pit nulla alle stampe? B
stato un punto di arrivo nella tua ricerca, 0
pensi forse che con tale linguaggio non si pos-
sa andare oltre?
AC. Per me si 2 trattato di un punto d’atti-
vo. Vi ho portato il mio mondo alle estreme
conseguenze, e mi sono anche divertito a tro-
vare una tavolozza tanto ricca di sonorita. Con
Evangelisti avevo fatto una scommessa, per
gioco, a proposito di un pezzo per chitarra €
cotno ascoltato al Festival di Venezia nel 1961.
Egli si domandava se la chitarra avesse real-