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La Flora

Carlo Ferrari Universit di Bologna

Systema naturae (1735) Flora lapponica (1737) Species plantarum (1753)

Un esempio

Linneo e il sistema della NOMENCLATURA BINOMIA: ogni specie designata da un binomio latino seguito dal nome dellautore che per primo ha descritto la specie.

Pisum sativum L. nome del GENERE Indicazioni degli lEPITETO SPECIFICO, AUTORI spesso descrittivo: grandiflora, communis,...

Il binomio univoco per una determinata specie. I nomi di tutte le specie e le regole di attribuzione sono raccolte nel Codice internazionale di nomenclatura botanica.

Una specie
un gruppo di popolazioni naturalmente interfertili che sono riproduttivamente isolate da altre ed occupano una particolare nicchia ecologica
Ernst Mayr

innumerevoli forme, bellissime e meravigliose Charles Darwin , On the Origin of Species (1859)

La distribuzione delle specie: criteri di descrizione


Ampiezza geografica Specificit dellhabitat Dimensioni delle popolazioni

Fitogeografia
Studio della distribuzione geografica delle piante e delle sue cause

Specie cosmopolita
Lemna minor

Specie artico-alpina
Empetrum hermaphroditum

Specie circumboreale
Hierochlo odorata

Specie subatlantica
Genista anglica

Specie eurasiatica
Pinus sylvestris

Specie orofitica sud-europea


Abies alba

Specie eurimediterranea
Thlaspi perfoliatum

Specie stenomediterranea
Quercus ilex

Le possibili combinazioni

Lendemismo
DE CANDOLLE nel 1820 - in analogia con il linguaggio medico - defin endemiche le famiglie ed i generi le cui specie vivono in un solo paese. Tipi di endemismo. ATTIVO: fenomeno evolutivo e speciativo. E possibile ricostruire il processo genetico PASSIVO: fenomeno conservativo, spesso relittuale.

Tipi di endemismi

Gli endemismi in Europa

Sanguisorba dodecandra Moretti

In provincia di Sondrio, si trova in Val Livrio, Valli


Scais-Venina, Armisola, Val dArigna, Val di Togno. In provincia di Bergamo si trova in Val Brembana, Val Mora, Valle di Scalve, Val Seriana, Pizzo Arera e nei pressi dei centri abitati di Ponte Nossa e Casnigo.

Specie paleoendemica Alpi Orobie(Lombar dia)

Le primule rosse in Italia

Due specie paleo-endemiche

Paederota bonarota L.

Physoplexis comosa (L.) Schur

Specie apoendemica Viola corsica

Specie patroendemica Viola bertolonii

Un esempio di specie schizo-endemiche: alcune sassifraghe delle Alpi

La rarit
Un fenomeno spaziale e temporale
1. Di persona, cosa, qualit poco comune o poco frequente: fenomeni rari, animali rari / Bestia rara, (fig.) cosa, fenomeno che escono dalla norma o persona eccezionale. Sin. Insolito, singolare. Contr. Comune. 2. Singolare, prezioso perch non comune: pietra rara, ingegno raro. 3. Che si verifica poche volte in un determinato periodo di tempo: casi rari, visite rare. Sin. Infrequente. 4. Che non denso, fitto, spesso: nuvole rare Sin. Rado.

Una semplice misura


IR = 1 - Ni/N

Le specie localmente rare (pseudorare)


Specie, spesso ad ampia distribuzione geografica, diventano rare al margine della loro distribuzione RARITA PERIFERICA. Piccole popolazioni Elevato legame con un tipo di habitat

Il pino silvestre (Pinus sylvestris L.) nell Appennino emiliano al margine meridionale della sua distribuzione italiana.

Rhododendron ferrugineum L. (Cima Belfiore, Appennino settentrionale)

Cheilanthes persica (Bory) Mett.

Presente in Italia (estremo occidentale dellareale globale), Penisola Balcanica, Isole Egee, Creta, Crimea, Anatolia, Iraq, Iran, Afghanistan, Kashmir
da: Tutin et al., 1993

Trientalis europaea L.
da Taylor et al., 2002 , Journal of Ecology

Stazioni italiane (Alpi del Trentino e Lombardia) al


margine meridionale dellareale (in Corsica estremo meridionale)

Dal 1963 IUCN promuove redazione liste rosse


1978: lista delle minacce (Lucas e Synge, 1978, The UICN Red data book) e prime liste rosse, criteri non quantitativi 1991: versione 1.0 categorie e criteri IUCN (Mace e Lande) (poi 2.0, 2.1, 2.2) 1992: Libro rosso delle piante dItalia (Conti et al.) 1994: versione 2.3 categorie e criteri IUCN 1997: Liste Rosse Regionali delle Piante dItalia (Conti et al.) 2001: versione 3.1 categorie e criteri IUCN Linee Guida,varie versioni ultima versione 6.1, luglio 2006

Liste Rosse Regionali, 1997


1992: liste rosse Nazionali (Libro rosso), da stessi autori, seguendo criteri IUCN 1978;

Vedi siti internet IUCN, APAT MATT, WWF-Italia, siti svizzeri

Pi recenti Liste provinciali: TN, BL

Specie estinta: entit che non siano state ritrovate dopo


ripetute ricerche nelle stazioni note ed altre simili.

Specie minacciata: entit in pericolo di estinzione e la

cui sopravvivenza improbabile se non cessano le cause che hanno portato allattuale situazione (numero individui a livelli critici) previsione che debbano essere attribuite alla categoria precedente se non cessano le cause che hanno portato a situazione attuale (popolazioni in diminuzione). attualmente non sono minacciate, ma che lo potrebbero esserlo in futuro Da Lucas e Synge, 1978

Specie vulnerabile: entit per le quali vi fondata

Specie rara: entit in popolazioni mondiali minime che

Valore di un area per la conservazione biologica


Metodo di Vane Wright et al. (1991)
Esempio: 5 specie (A,B,C,D,E) 3 aree (R1, R2, R3).

1)Individualit delle specie


I : numero dei caratteri condivisi W = valori pesati di ogni specie ottenuti dividendo il valore della specie che ha il valore I pi elevato (4) per il valore della specie considerata.

2) Valore biologico delle aree


In base ai valori pesati delle specie presenti le tre aree R1, R2, R3 vengono classificate per priorit di conservazione. La priorit della conservazione deve essere attribuita all'area R3, anche se questa area include soltanto due tra le cinque specie oggetto dell'esempio. La seconda priorit dovr essere data all'area R2, che aggiunge la maggior quantit residua di valore biologico.

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