Sei sulla pagina 1di 1

regione biogeografica alpina, ma nel complesso le pressioni e minacce future su questi ambienti,

molto marcati, accanto all’abbandono del pascolo brado, e dunque dell’utilizzo dei corpi idrici
per l’abbeverata, fanno sì che lo stato di conservazione sia da ritenersi attualmente inadeguato.
Le prospettive future sono sconosciute.

Considerata come specie in pericolo già nell’In-


vertebrate Red Data Book, Hirudo medicinalis è
protetta dall’attuale legislazione europea (Con-
venzione di Berna, CITES, oltre ovviamente alla
Direttiva Habitat), ma in questi documento non
si fa menzione di H. verbana. Oggi le sangisughe
scoperte nel xIx secolo nel Lago Maggiore e per
secoli prelevate e commercializzate, potrebbero
essere maggiormente minacciate della stessa H.
medicinalis (Kutschera, 2006), o viceversa mi-
nacciare tale specie in seguito ad immissioni. Si
rende dunque necessario un serio monitoraggio
che faccia chiarezza sulla situazione italiana.

Hirudo medicinalis s.l. (Foto G. Colombetta).

3.3.3. Molluschi

Fabio Stoch1 e Marco Bodon2


1
Comitato Scientifico per la Fauna d’Italia
2
Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente, Università degli Studi di Siena

3.3.3.1. Distribuzione
Nove specie di molluschi sono presenti negli allegati II, IV e V della Direttiva Habitat; i gaste-
ropodi sono rappresentati da una specie d’acqua dolce (Anisus vorticulus) e da cinque specie
terrestri (Helix pomatia, e ben quattro specie del genere Vertigo: V. angustior, V. genesii, V. geyeri
e V. moulinsiana), mentre per i bivalvi sono rappresentate tre specie dulciacquicole (Margariti-
fera auricularia, Microcondylaea compressa e Unio elongatulus).
Dal quadro distributivo aggiornato (dagli anni ’80 ad oggi: Fig. 3.3.12) di queste specie emerge
sostanzialmente un livello conoscitivo di gran lunga superiore per l’Italia continentale e penin-
sulare tirrenica (Toscana), mentre i dati per l’Italia centro-meridionale e le isole maggiori sono

91

Potrebbero piacerti anche