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it/2012/10/22/giovani-critici-folk-s-will-you-stilllove-me-tomorrow-r-p/

Folk-s will you still love me tomorrow?!


Invenzione e drammaturgia Alessandro Sciarroni Folk-dancer Marco DAgostin, Pablo Esbert Lilienfeld, Francesca Foscarini, Matteo Ramponi, Alessandro Sciarroni, Francesco Vecchi Teatro Palladium Romaeuropa Festival - 20 ottobre 2012

In cerchio, nel silenzio, occhi coperti, i folk-dancer battono il ritmo coi piedi mentre il pubblico si accomoda in sala. Le mani entrano solo nel buio, che accoglie anche unincitazione. Quando la luce, laterale, illumina i battitori di scarpe quello che avviene sul palco assomiglia pi a una danza tribale che a un ballo tradizionale. Chiuso nella nera scenografia del Palladium, lo Schuhplattler assume altre forme, significati diversi, regala nuove suggestioni. A ricordarci le sue origini tirolesi e bavaresi, cappello e vestiti di Alessandro Sciarroni, ideatore di un lavoro corale, un rituale di gruppo, una pratica performativa pi che uno spettacolo. Liberati gli occhi, i danzatori, di nuovo capaci di riconoscersi, dichiarano al microfono il loro scopo. Batteranno gambe e scarpe finch avranno energie e finch anche un solo spettatore sar seduto in platea. Non una sfida, ma uno

scambio di sguardi, tra palco e sala, attori e pubblico. Alcuni, credendo di assistere a una gara di resistenza, lasciano troppo presto il teatro.

Altri, forse non rapiti, forse non coinvolti, escono alla spicciolata. Chi resta non respira laria della festa, non riconosce rappresentazioni turistiche, ma percepisce forte lo spirito di gruppo, e il legame tra i singoli, che si incontrano nello spazio scenico quando il cerchio si apre e le file si rompono. Uno sostiene il corpo dellaltro, uno cerca la mano dellaltro, uno sfiora il volto dellaltro, uno si abbandona lentamente allabbraccio dellaltro. Non c ripetitivit, la danza si fa gioco, lotta, il ritmo cresce, si attenua e di nuovo prende vigore, generando emozioni sempre diverse. Mai affidata a una fisarmonica, che compare in scena solo come feticcio di una tradizione decontestualizzata, trasfigurata, reinterpretata, la musica sovrasta spesso il rumore dei battiti, alternando suoni della natura e ritmi rap. E quando lultimo folk-dancer (quel Matteo Ramponi che ricordiamo per Your girl) abbandona il palco, spegnendo su di s le luci, il pubblico rimasto, che ha tenuto il tempo, ha incitato, ha applaudito e ha sostenuto i performer, sente davvero di aver preso parte. Lofferta delle due possibilit, quella di andarsene e quella di restare, ha reso lo spettatore libero di scegliere. Chi andato via forse continuer a vedere nello Schuhplattler il ballo popolare, quello esibito nelle sagre di paese. Chi rimasto ha visto la fatica, la determinazione, la complicit, ha visto sei
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giovani interpreti (cinque uomini e una donna) assimilare il ritmo, possedere il movimento, abitare la tradizione non in una logica di perpetuazione, ma nel rivelarsi di nuova vita.
Rossella Porcheddu (34) http://www.scenecontemporanee.it/arti-performative/alessandro-sciarroni-folk-s-205

http://vimeo.com/46230417

Alessandro Sciarroni - Folk-S

Una non-danza popolare quella proposta da Alessandro Sciarroni in Folk-S - Will you still love me tomorrow?
Marted, 06 Novembre 2012 23:52 - Scritto da Renata Savo

Questa danza esister finch soltanto uno di voi sar rimasto in sala e almeno uno di noi sar rimasto in scena. Chi uscir, non potr pi rientrare. Un monito che pu risuonare come una sfida per il pubblico, e invece no. Folk-s Will You Still Love Me Tomorrow? piuttosto un gioco, un esperimento concettuale che riporta gli spettatori a toccare il grado zero dello spettacolo: non c spettacolo senza uno spettatore. Una sequenza coreografica chiara, giocosa, ritagliata dallo Schuhplattler (che significa battitore di scarpe), tipica danza bavarese e tirolese, viene ripetuta finch c la volont di partecipazione. Pu cominciare e finire in qualsiasi momento, oppure essere ripetuta un numero infinito di volte. Unesperienza che
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avvicina gli spettatori a nutrire lo spirito che anima la danza popolare; ma dal fenomeno sociale, per, Sciarroni prende le dovute distanze. Siamo a teatro. Cambia il contesto, cambiano le regole. Se il pubblico regge divertito lora e quaranta di spettacolo grazie agli stimoli dei performer, ai loro sorrisi e alle loro occhiate, sono proprio loro, i danzatori, a trasmettere la sensazione di portare avanti unimpresa eroica. E la presenza di un pubblico a imporgli di restare l: devono riuscire a non deludere le sue attese e danzare. Danzare fino allo stremo delle loro forze. Di popolare nella danza resta soltanto il ricordo: solo un performer (Sciarroni) indossa il tipico abito tirolese (e sar proprio lui il primo a lasciare il campo), tutti gli altri, invece, vestono abiti comodi e scarpette sportive. Tutti hanno per buona parte dello spettacolo gli occhi bendati e danzano senza

accompagnamento sonoro, grazie allascolto sapiente dei suoni riprodotti dal battito di mani e piedi. Il gruppo perfettamente omogeneo perch, ripetuta pi volte, la sequenza coreografica viene assorbita completamente ed eseguita sempre con il medesimo controllo fisico. Pian piano, per, la fatica si fa sentire e la danza richiede un dispendio di energie maggiore, diventa sacrificio da consumare con il sudore del proprio corpo. Il momentum acquisito attraverso la reiterazione di quella musicalit scolpita su se stessi pu entrare in crisi quando uno di loro si allontana e mette in riproduzione brani musicali dal ritmo di volta in volta diverso. Sui volti si legge lo sforzo notevole per mantenere sempre alto il livello esecutivo senza che il ritmo della musica sottometta quello del corpo, una prova che diventa ancora pi ardua quando il volume si alza, compromettendo persino lesperienza dello spettatore (ancora) seduto in poltrona. I performer, per, si mostrano infallibili nel coordinare il corpo e la mente.
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In uno spettacolo che miscela giuste dosi di provocazione e ironia, Sciarroni riuscito bene a rappresentare il confine che separa levento scenico dal fenomeno sociale, la danza dalla performance atletica. Questa non una danza popolare, avrebbe detto Magritte. http://www.youtube.com/watch?v=3ERGSax6TwU
http://www.mosaicodanza.it/interplay11danceplatformSciarroni.htm

ITALIAN DANCE PLATFORM PROMOSSO DA TORINODANZA E TEATRO STABILE DI TORINO NUOVE PROPOSTE IN COLLABORAZIONE CON INTERPLAY/11

Torino - 13/16 Ottobre 2011

Your Girl
ALESSANDRO SCIARRONI - invenzione Alessandro Sciarroni - performer Chiara Bersani Matteo Ramponi - produzione C.C.00#_corpoceleste Venerd 14 Ottobre 2011 ore 18.00

Your girl un lavoro sul desiderio sullispezione di un sentimento nasce dallo studio di Madame Bovary di Flaubert. Il lavoro stato creato da Alessandro Sciarroni a partire dalle caratteristiche biografiche e biologiche degli interpreti: Chiara Bersani straordinaria affetta da osteogenesi imperfetta e Matteo Ramponi apprezzato e tra i pi sensibili performer della scena contemporanea.
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Semplicemente desiderando quello che laltro desidera il mondo ha una bellezza senza confini ricolma di una grazia rigenerante e divina. Marinella Guatterini Creato nel 2007 stato lanciato da Interplay/09 sulle scene performative contemporanee da cui la partecipazione al circuito Anticorpi Explo09 quindi nel network Aerorowaves nel 2010. Your girl continua ad essere replicato con successo nei principali Festival di Teatro e Danza Contemporanea italiani ed europei ed stato presentato al Festival Exister di Milano Volterra Teatro presso il Museo Madre di Napoli B-motion di Operaestate Festival Veneto alla Dance House di Oslo a The Place di Londra al Dublin Dance Festival e al Festival Body/Mind di Varsavia riscuotendo le recensioni positive di numerosi critici tra cui Sergio Trombetta Marinella Guatterini e Donald Hutera. Alessandro Sciarroni Artista italiano attivo nellambito delle arti performative ha fondato lAssociazione Culturale Corpoceleste (2007) affermandosi da subito in Italia e allestero con Your Girl. Vincitore del premio Germogli nel 2007 e del Premio Nuove sensibilit 2008 con il progetto If I was Madonna prodotto dal Teatro Stabile delle Marche e AMAT. Dal 2009 docente della Scuola del Teatro Stabile delle Marche. Nel 2010 uno degli 8 artisti italiani selezionati per il progetto Choreographic Dialogues. Nel 2011 uno dei due italiani scelti per il programma Europeo Choreoroam ed invitato a sviluppare un progetto nelle citt di Zagabria Copengahen Rotterdam Bassano Madrid Londra.

Luned 28 marzo 2011

Your Girl a Venezia

Venerd 15 aprile 2011 h.19.00 e h. 21.00 Teatro Fondamenta Nuove - Venezia

Your Girl
di Alessandro Sciarroni performer: Chiara Bersani e Matteo Ramponi elementi visivi: Elisa Orlandini produzione: C.C.00#, 2007 durata: 20 - entrata gratuita e su prenotazione

Your girl, una delle performance pi emozionanti messe in scena negli ultimi anni, inaugura il progetto Otto +1. Materiali identitari e imprevisti queer, un'indagine creativa che per un anno raccoglier appunti visivi ed emozionali sull'identit e le culture queer. Ognuna delle otto performance avr una parola-chiave: la prima desiderio, narrata da Alessandro Sciarroni con uno straordinario lavoro poetico, che ha gi conquistato il pubblico di tanti teatri italiani ed europei.

Your girl nasce dallo studio di Madame Bovary di Flaubert e dalla traduzione novecentesca che ne d Giovanni Giudici nella raccolta poetica La Bovary c'est moi. La drammaturgia procede attraverso la biologia degli interpreti, nell'istante biografico che li ha uniti nel quadrato scenico. Lattore un dizionario. Natura/Vita. Vita/Natura. E invertire la posizione di testo e attore. E Madame Bovary che interpreta Chiara Bersani e non il contrario.In Your girl Emma Bovary non si uccide, non soffoca, ma respira ancora, in una foto ricordo impossibile, in una canzone pop italiana. E quello che considerato loggetto del desiderio, diventa compagno del meccanismo anti-tragico. Il lavoro decripta e riscrive linvenzione del desiderio, mescola e capovolge la trama continuamente performativa di biologia, biografia, narrazione, emozione. Your girl stata selezionata nel 2007 per il Premio Internazionale della performance di Dro (Trento) ed stata presentata nei principali festival di teatro e danza contemporanea, in Italia e in Europa. Dopo questo lavoro, Alessandro Sciarroni ha vinto il premio Nuove sensibilit nel 2008, con lo spettacolo I was Madonna, grazie al quale i suoi prodotti sono stati prodotti dal Teatro Stabile delle Marche. Tra il 2009 e il 2010 le sue produzioni sono entrate a far parte della rete Antipoci Explo in Italia e del circuito Aerowaves per la mobilit degli artisti. Sciarroni tiene laboratori di ricerca contemporanea, utilizzando i linguaggi della performance, del teatro e delle arti visive. Ha fondato nel 2004 lassociazione culturale C.C.00#. Teatro Fondamenta Nuove tel: 041.5224498 info@teatrofondamentanuove.it

http://www.klpteatro.it/your-girl-quando-il-nudo-assume-un-significato

Your girl. Quando il nudo assume un significato


VENERD 28 SETTEMBRE 2012 08:44 MICHELE ORTORE

[...] Se piace, / come un ragazzaccio aspro e vorace, / con gli occhi azzurri e mani troppo grandi / per regalare un fiore; / come un amore / con gelosia. Cos i versi celebri di Umberto Saba descrivevano Trieste, con la loro semplicit profonda e coraggiosa. Dopo aver visto "Your girl", performance di Alessandro Sciarroni presentata recentemente a Roma nellambito di Short Theatre, allo spettatore rimane addosso la stessa sensazione che pu avere un lettore di poesia quando, dopo essere stato sommerso dalle contorsioni sgarrupate di tanto postmodernismo, si ritrovi davanti agli occhi proprio quel come un amore / con gelosia: un verso tanto chiaro, tanto aperto, che quasi non si crederebbe pi alla sua esistenza, alla sua verit. E invece possibile. possibile che Sciarroni ci racconti, in meno di mezzora, nell'essenziale e nell'intensit, la storia unica e uguale a tante altre di un incontro. Che lo faccia con il corpo piccolo ed esposto di Chiara Bersani, con cui collabora da anni, e con quello antipode di Matteo Ramponi, stentoreo, scolpito.
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Se il vero incontro svuotarsi, spogliarsi di s, aprirsi radicalmente, allora non esiste pi la geometria delle distanze e dei confini tra normale e anormale. Si tratta dello stesso percorso che i due seguono sulla scena, cominciando dai due punti opposti del diametro del palco e finendo uno accanto all'altro, in uno stringersi la mano che non ha nulla di banale, proprio per l'asciuttezza e l'intensit emotiva con cui viene preparato. Chiara il centro d'azione della performance: si alza dalla carrozzina (e anche il suo alzarsi ha qualcosa di segreto e significativo, come una sfida ai pregiudizi del pubblico) e si avvicina per prima a un bidone aspiratutto al centro del palco. Immersa nel colore latteo della scena, bianco anche il suo vestito: dagli stretch del busto comincia a staccare delle rose di velluto, lasciando che una a una si accartoccino e vengano ingoiate dal tubo dell'aspiratore. Chiara si spoglia, e mentre lo fa il suo volto come un magnete per lo sguardo, perch tanto ricca di sfumature la sua espressione, tanto forte di emozioni opposte in coesistenza, che da un momento all'altro ci si aspetterebbe una frase detta a voce alta; una frase che invece non arriva mai, se non in forma sdrucita e bofonchiata, mozziconi d'inglese. D'altronde la performance di Sciarroni attinge la sua forza proprio da questo stare nel limite del non codificabile, nel legame strettissimo che Chiara e Matteo tessono guardandosi, ma che sembrano vivere con intimit domestica, quasi timidi del loro mettersi in scena, presenze oniriche di un mondo proprio e intangibile se non all'interno di quella precisa e reciproca relazione: non a caso, quando la performance finisce, le luci si spengono e riaccendono, i due scompaiono e non tornano sul palco per gli applausi, rimanendo nella mente del pubblico un po' come gli scampoli di sogno che si ricordano appena svegliati,

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quando si vorrebbe ricominciare a dormire per saperne il seguito, e invece non succede mai. Matteo si avvicina a Chiara e comincia a passarle i propri vestiti; Chiara a sua volta li infila nell'aspiratutto. La chiarezza della metafora, la spoliazione degli orpelli sociali e delle tante sovrastrutture come propedeutica all'amore e all'incontro, non toglie - come dicevamo di Saba - nulla alla sua forza. Quando il pantaloncino di Matteo si incastra e Chiara deve aprire la cassa metallica per smuoverlo, la metafora diventa ancora pi forte, perch scarta ulteriormente dalla retorica, non ignorando le difficolt. E quando entrambi rimangono finalmente nudi, esposti, imbarazzati eppure pieni di energia, il vero di quella semplicit illumina quasi pi delle luci del proscenio. Finalmente capita di vedere un nudo teatrale che abbia senso, che sia giustificato. Alessandro Sciarroni continua il suo percorso di crescita: di lavoro in lavoro la sua maturazione fa un passo in pi verso l'essenzialit, affinando il racconto di universi interiori attraverso l'intensit delle piccole cose. Si libera poco a poco dalle grammatiche preconfezionate del teatralese, scegliendo con acutezza solo gli elementi indispensabili alla sua ricerca umana, prima ancor che drammaturgica.

Your girl performance di Alessandro Sciarroni performer Chiara Bersani, Matteo Ramponi produzione Corpoceleste cura e promozione Lisa Gilardino durata: 25' applausi del pubblico: 1' 30''

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Visto a Roma, La Pelanda, il 12 settembre 2012 Short Theatre

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