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La fine dei profeti

Secondo alcune teorie la nostra Terra -e ciò che la circonda- si comporterebbe come un ciclico
programma televisivo, impressionando ciò che succede in tempo reale per poi riproporlo in
determinate condizioni fino ad ora ancora non ricreate se non casualmente secondo leggi e regole
impreviste del nostro canone spazio/tempo. Ecco il motivo, seguendo questa teoria, per cui a volte
scene vissute da altre persone in tempi immemori verrebbero a riprorsi. Chiamarle fantasmi è
riduttivo e forse farebbe torcere qualche bocca, o al più far comparire un sorriso di scherno. Ma, se
questi fenomeni sono concreti, come da rilevazioni strumentistiche di calore e magnetismo,
potremmo anche dare per concreta la teoria che vuole l’etere come una immensa pellicola
impressionabile. Impossibile non citare una volta entrati in questi argomenti padre Pellegrino
Ernetti: “leggende” vogliono a lui attribuito il famigerato Cronovisore. Anticipando il concetto di
materia, e di materia = energia, e che nulla si crea e nulla si distrugge e che tutto si trasforma,
arriviamo al concetto che l’ energia, ovvero ogni nostro movimento, ogni nostro respiro, ogni nostra
azione, vengono immagazzinati in quel programma televisivo a cui abbiamo accennato prima .. e
padre Ernetti avrebbe trovato (ai suoi tempi, ormai è scoparso da sedici anni e non potrà mai più
darci risposte) il metodo per captare questi segnali nell’aria, trasformarli in dati sia audiovisivi, e di
ristrasmetterli in questo speciale visore, chiamato per l’occasione giust’appunto Cronovisore; la
questione rimane comunque ancora vaga ed ormai persa con il povero Ernetti. Ma chi ci dice che
questa pellicola non porti con se ogni evento programmato? E’ qui che entrano in gioco i profeti,
coloro che hanno ricevuto informazioni su eventi che avverrano in futuro; e qui vogliamo prendere
in considerazione alcune profezie non ancora avverate, ma che portano con loro presagi di sventura
che saremmo lieti di non vedere mai realizzati, forse. Sarebbe bene preannunciare che naturalmente
non prendiamo per veritiere queste questioni, ma ci sentiamo di dar loro una certa rilevanza,
perlomeno. Primo e più famoso è certo Malachia con la sua profezia dei Pontefici. Malachia (1094
– 1148) riceve la visione su tutti i papi che avrebbero dovuto sedere sul trono di Pietro, e quindi
diventare Papa della Chiesa Cattolica Romana nei secoli a venire. Senza angustiare nessuno con
tutta la profezia, ben 111 rivelazioni, riporto solo gli ultimi tre versi, relativi agli ultimi tre pontefici:
stando a quanto riportato, tenendo conto della successione dei papi numerandoli anche nei loro
brevi periodi di governato, concludiamo che il 110° Pontefice è Giovanni Paolo II, cui motto è “De
Labore Solis”, “Della Fatica del Sole”. Si dice che questo motto sia attribuito al suo portar luce in
ogni stato, anche in quelli in cui vecchi conflitti portarono l’allontanarsi, e quindi, come per Carlo V
il suo “regno” era così esteso che mai vedeva la notte. Ma è una definizione abbastanza forzata. Col
senno di poi possiamo dire che la “Fatica del Sole” può essere attribuita agli eventi che più hanno
caratterizzato la vita, nel suo ciclo completo, di Papa Wojtyla, eventi che hanno dell’ incredibile, ma
in un certo senso anche del tenebroso: la nascita di Papa Giovanni Paolo II fu annunciata da una
eclissi solare, nel 18 Maggio del 1920, e si è ripetuta il giorno della sua morte, nel 2Aprile 2005.
Adesso, quante probabilità ci sono che si verifichi un evento del genere? Una su chissà quante. Ecco
la fatica del Sole. Passiamo al 111° ed ultimo, secondo la profezia, Pontefice, quello dei nostri
giorni, il tedesco Ratzinger, che ha preso il nome di Benedetto XVI, cui motto secondo Malachia è
“De Gloria Olivae”, “Della Gloria Dell’ Ulivo”. Il motto è un chiaro riferimento all’ ordine dei
Benedettini, il cui simbolo è proprio un Ulivo, come lo è il periodo Pasquale, e la data di nascita di
Ratzinger cade proprio del sabato santo del 1927 (16 Aprile). Ma naturalmente tutte le
interpretazioni riescono meglio col senno di poi, anche se fino ad ora tutto sembra coincidere.
Ultima ed inquietante frase, ultimo verso della profezia, riguarda colui che dovrebbe chiudere la
chiesa, e porterà lo stesso nome di chi l’ha aperta: Pietro Il Romano; con eccessiva probabilità
questo non sarà il nome del presunto ultimo pontefice, ma a quel nome viene attribuito un verso

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molto macabro: « Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il
romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città
dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia. » Questa
frase, abbiamo detto, è scritta dopo tutti gli altri versetti, ed a rigor di logica dovrebbe rappresentare
“l’ultimo” dei pontefici della Chiesa Romana. Ma andiamo ad analizzare meglio i fatti: iniziamo
con il dire che la profezia è stata realizzata nel 1100, ma è stata recuperata dagli archivi vaticani
solo nel 1590, ed è iniziata a circolare nel 1595 come “Profezia dei Sommi Pontefici”. Poniamoci il
dubbio riguardante la data quindi: è stato o meno scritto realmente attorno al 1100? Poco importa,
dato che comunque tutte le “profezie” sui pontefici che hanno seguito la data del 1590 aderiscono
perfettamente le une agli altri; dobbiamo altresì dire che nella summa stilata da Malachia le profezie
non vengono numerate, è stata una nostra invenzione pratica farlo; nessuno ha mai detto quindi che
il “nostro” Benedetto XVI debba essere necessariamente l’ultimo dei pontefici prima dell’inizio
delle danze. Nessuno l’ha detto, è vero, ma perchè disturbarsi a scrivere detti versi, per poi lasciare
il tutto comunque al caso? Una profezia è di per se deterministica, e risulterebbe inutile rifiondarla
nel caos che è “l’improbabile”. Per questo, in nostro aiuto accorre la Monaca Di Dresda
(1680-1706): la religiosa avrebbe lasciato le sue profezie in alcune lettere inviate sia a pontefici che
a nobili dell’epoca; le sue visioni sono preannunciate da una voce, che prima la monaca accoglie
con diffidenza, poi si abbandona e questa le racconta ciò che poi scrive, e le mostra -accompagnate
da una luce bianca in principio- ciò che dovrebbe accadere; nonostante la presunta mancanza di
istruzione, la monaca scrive alcune delle sue epistole in latino, il che naturalmente è sorprendente
proprio a causa dell’analfabetismo della donna. Ma qual’è l’aiuto che potrà darci riguardo
Malachia? La monaca, in una delle sue epistole rivolte a Federico I di Prussia (l’attuale Germania, o
meglio, una zona dell’ attuale Germania) scrive esplicitamente: « [...] l’ultimo Pietro giungerà dalla
tua terra [...] » e come sappiamo, Benedetto XVI, o se preferite Joseph Alois Ratzinger, è di origine
Tedesca. La monaca inoltre ha nel suo curriculum vitae una serie di profezie riguardanti i Savoia,
prontamente avveratesi, ed altre profezie riguardo sempre i pontefici che andrebbero ad associarsi a
quelle di Malachia, ma limitandosi agli ultimi undici regni della chiesa (i successivi al periodo da
lei vissuto). Le ultime tre profezie sono differenti dalle altre: mentre le altre riguardano simboli e
cavalli (associati ai colori dei cavalieri dell’ Apocalisse), le ultime tre riguardano degli Angeli. Il
primo è associato a Papa Wojtyla, ed è l’ Angelo Maestro di Giosafat (la valle di Giosafat è il luogo
dove avrebbe inizio il giudizio finale), con il simbolo dei Dodici, il secondo a Ratzinger, ed è l’
Angelo Guida di Giosafat, con il segno della Gloria (vi dice niente?), ed il terzo, l’ultimo papa, il
Pietro Il Romano di Malachia, porta con se l’Angelo della Pietà con il simbolo del Martirio.
Daremo dopo un’interpretazione dei probabili fatti che accadranno. Oltre alle visioni della monaca,
in alcune occasioni si è scomodata addirittura la Beata Vergine in persona, o meglio, la proiezione
della sua persona. Cavalchiamo anche noi l’onda di Medjugorie, ultimamente tornata in auge grazie
al giornalista Paolo Brosio, e discutiamo sul messaggio specifico che ha dato ai veggenti del luogo:
al di là dei messaggi che ogni contattista si prefigge di ricevere, messaggi di pace ed armonia della
serie vogliamoci tutti bene, la Madonna da anche messaggi riguardanti la fine dei tempi: essi
finiranno un mese prima la fine delle apparizioni (che cadono ogni 25 del mese). E’ certo un
messaggio particolare, speriamo per lo meno che ci avvisi quando trasmetterà l’ultimo messaggio.
La “minaccia” è solo accennata, ma concreta: « Quando le apparizioni cesseranno a Medjugorje,
termineranno pure in tutti gli altri siti nei quali si sono verificate apparizioni mariane. Quando
questo accadrà, gli eventi descritti nei segreti inizieranno a compiersi. ». Quali possano essere
questi “eventi scritti nei segreti” non è stato svelato, ma probabilmente si riferisce ai famosi segreti
di Fatima. Una particolarità che non possiamo non citare riguardo Medjugorje è il .. miracolo del
Sole, esattamente come quello di Fatima. Riportando parafrasate le parole del Sig. Brosio, possiamo
riferire di una testimonianza che ha dell’incredibile (e per una mentalità che punta più verso
l’ufologia che sulla religione, come può magari essere quella di chi scrive, ben poco di mistico): il
Sole, esattamente come in quel di Fatima, danzerebbe nel cielo, proiettandosi in alto, a destra e

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sinistra, evoluendo continuamente, per poi tornare nel suo solito punto. La questione è che l’evento
viene osservato anche nelle regioni limitrofe, ma nelle altre zone del mondo tutto resta normale, o
Dio solo sa cosa accadrebbe realmente se il sole dovesse “danzare” in cielo; Brosio, mentre
racconta di questo, ha un momento di riflessione, in cui poi spiega (in varie trasmissioni televisive
come quelle quotidiane di canale 5 e rai 2) che no, non è il Sole in se, ma è come se un disco
apparisse di fronte al Sole portandone il riflesso, il che dunque, proprio un miracolo religioso non è,
sembra più un “miracolo” tecnologico. Non voglio togliere spazio alla religione per concederla ad
ipotetiche entità extraterrestri, ma la nostra tecnologia ci consente di fare ciò? Per quanto ne
sappiamo, no. La conseguente visione di uno dei veggenti in quel di questa piccola cittadina di
appena 2500 abitanti in Bosnia-Erzegovina (ma così come altri “stati d’estasi”), appare più che
miracolosa, come una sorta di proiezione mentale, una sorta di stimolazione sensoriale ad una sola
di queste persone (o ad un gruppo molto ristretto), nonostante intorno ad essa se ne riuniscano a
migliaia.
Come abbiamo annunciato, anche a Fatima, come ben sappiamo, è capitato lo stesso miracolo del
Sole. Ma Fatima ha molto di più da offrire rispetto a quanto possa averne Medjugorje, ed in
particolare ci riferiamo ai tre segreti che hanno contraddistinto queste apparizioni. La chiesa dice
d’aver rivelato queste profezie, e che teoricamente si sarebbero avverate, come la fine della prima
guerra mondiale, l’avvento della seconda guerra mondiale, e l’attentato del papa del 1981. Ma il
terzo segreto di Fatima è stato divulgato solo nel 2000, perchè questo ritardo? (Ricordiamo che
mentre i primi due segreti sono stati pubblicati immediatamente, il terzo è stato tenuto nascosto)
Dimenticanza? In realtà, il terzo segreto di Fatima recita così (testuali parole della pastorella Lucia):
« Dopo le due parti che già ho esposto [ndr: i primi due segreti], abbiamo visto al lato sinistro di
Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra;
scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al
contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo
indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E
vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno
specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento
che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna
ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la
corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo
tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che
incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande
Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e
allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie
persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano
due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei
Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio. » L’ attuale Ratzinger ha
fortemente cercato di allontanare i dubbi e le domande sulla questione (« La fede cristiana non
vuole e non può essere pastura per la nostra curiosità. » Cit J.Ratzinger), ma la scena fa supporre di
tutto, tranne che un “semplice” attentato, tralasciando il fatto che quello che scaturisce dalla mano
della Madonna sembra una proiezione olografica. Apriamo una breve parentesi verso quello che è
uno dei contattisti/profeti “religiosi” del nostro tempo, ovvero Giorgio Bongiovanni. Grande
personalità sia a livello ufologico che generalmente a livello sociale, Bongiovanni riceve
periodicamente visioni della Madonna. E prima di lui Eugenio Siragusa (deceduto nel 2006), anche
lui molto famoso e rispettato nel contesto ufologico, che nelle ultime interviste avrebbe profetizzato
(in realtà gli sarebbe stato comunicato da entità angeliche e “sante”) la venuta di un meteorite di
massa tale che, passando vicino la Terra, ne avrebbe accellerato il moto provocando sconvolgimenti
ambientali, durante i quali i “prescelti” sarebbero stati evacuati da queste entità. Da sottolineare che
Siragusa, in linea con altre teorie, fa distinzione tra gli uomini con e senza anima, ma questa è

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un’altra storia. Comunque sia, entrambi questi contattisti, sostenitori del culto unico di Adonai, Dio
a cui sarebbe stato affidato il nostro sistema solare, sono altresì famosi per il loro mix tra ufologia e
religione cattolica, e per questo sempre guardati con diffidenza dalla chiesa; e di queste personalità
vogliamo raccontare che anche loro hanno rivelato il terzo segreto di Fatima, Siragusa nel 1970 e
Bongiovanni dieci anni dopo, quindi in qualche modo queste persone hanno ricevuto informazioni
che non erano state ancora divulgate. Ancora, in un’altra apparizione, datata 1961 – 1965, dove la
Madonna rivela a dei bambini di Garabandal, in Spagna, che tutto il clero è ormai sulla via della
perdizione, e portano sulla stessa via altre anime. Avverrà un gran disastro, che partirà proprio da
Garabandal, dove la Vergine non è stata riconosciuta, e verrà dichiarata da una delle pastorelle che
hanno “canalizzato” la Madonna una settimana prima dell’ evento, che accadrà dal 7 al 17 (non
compresi), da marzo a maggio, di giovedì, alle 20.30, in cui ricorre la festa di un martire dell’
Eucarestia. Inoltre, la Vergine avrebbe rivelato che morto l’attuale papa (all’epoca Papa Paolo VI,
1963-1978), sarebbero mancati solo tre pontefici prima della fine dei tempi, e contando possiamo
notare che il primo sarebbe stato Giovanni Paolo I, il secondo Giovanni Paolo II ed il terzo
Benedetto XVI. Per la Madonna di Garabandal Pietro il Romano e De Gloria Olivae sono la stessa
persona? Ma non solo queste sarebbero state le apparizioni della Vergine: a quanto pare le si conta
un po’ in tutto il mondo, apparizioni minori, apparizioni maggiori, riconosciute oppure no come le
centinaia di statue che periodicamente piangono sangue. Ma questa è ancora una volta una storia a
se stante, che sarebbe meglio non prendere in considerazione per il momento.
Analizziamo ora le profezie: ben quattro su cinque (solo Medjugorje rimane per il momento in
stallo, concedendoci un mese dalla fine dei tempi) riescono ad incastrarsi perfettamente, nonostante
siano tutte estremamente lontane tra loro, con persone che non sono mai venute a contatto, e
sopratutto a volte con molti testimoni al seguito. Cosa dicono queste profezie? Beh, Malachia, per
iniziare, dice che « [...] Il temibile giudice giudicherà il suo popolo [...] » nella “stringa” di Pietro Il
Romano. Secondo alcune interpretazioni Ratzinger potrebbe essere l’ultimo pontefice, per via delle
differenze strutturali legate ai motti di Malachia: mentre ai pontefici dedica appunto un motto, a
Pietro Il Romano dedica un’intera frase, che sembra di descrizione rispetto all’ultimo motto, quasi a
legarne il significato; in pratica, non avendo motto, non dovrebbe essere riferito ad un pontefice, per
cui l’ultimo Papa del regno clericale potrebbe essere Ratzinger? Ed inoltre, la punizione del
“temibile giudice” verso chi sarà riferita? Verso “il suo popolo”, ma il suo popolo è quello che ha
portato avanti il suo “regno”, quindi proprio verso la casta clericale, andata (cronache quotidiane
confermano) sempre più allo sbaraglio e lontano dal messaggio che dovrebbero trasmettere. A
conferma della teoria che vede Ratzinger come ultimo Papa, abbiamo la monaca di Dresda, che
oltre a scrivere a Federico I di Prussia che « l’ultimo Pietro giungerà dalla tua terra » pone come
simbolo successivo l’ “Angelo della Pietà” con il “simbolo del Martirio”, esattamente come diranno
poi, secoli dopo, i pastorelli di Fatima nel terzo segreto, ed a quanto pare saranno proprio gli Angeli
i mandatari di questa carneficina, che stermineranno il clero (o almeno la delegazione che andrà ad
accoglierli, almeno letteralmente) attraverso i propri soldati. Possiamo poi cogliere la pietà con cui
gli Angeli della predizione di Fatima raccolgono il sangue dei Martiri, e possiamo anche cogliere
l’uguaglianza attraverso questo tra Dresda e Fatima, e non dimentichiamo che anche a Garabandal
la Madonna attacca il proprio “esercito”, definendolo sulla via della perdizione.
Ma come possono queste persone ricevere questi messaggi? Provengono dalle stelle? O da un’altra
dimensione? Magari queste informazioni passano attraverso particolari whormole? Abbiamo detto
che l’etere potrebbe funzionare come la pellicola di un nastro. E se, comportandosi come un
organismo vivente, calcolasse proprio come facciamo noi traiettorie e movimenti, gesti e volontà,
dandone poi l’esito a queste persone? E perchè poi proprio queste persone? Cosa avevano, o
cos’hanno di così speciale? Un animo puro (o un’anima e basta, come direbbe Siragusa)? O magari
qualcosa legato al sangue ed al DNA? O dobbiamo davvero considerare l’apparizione della
Madonna per davvero come un miracolo? Potrebbe trattarsi di un passaggio dimensionale, in cui, di

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tanto in tanto, o periodicamente come nel caso di Medjugorje, qualcuno di questi esseri si diverte a
rilasciare informazioni (vere o false che siano) o a spaventare la gente, mostrandogli prima l’inferno
letterale e poi la salvezza. Davvero è impossibile trovare una spiegazione, come è impossibile
credere ciecamente a tutto questo, del resto, al contrario di quanto direbbe Ratzinger, il dubbio è
insito nell’ essere umano, e se così non doveva essere allora il “temibile giudice” non avrebbe
dovuto farci così imperfetti.
Tirando le somme, tutto questo dove ci porta? Ratzinger come ultimo papa, il tempo delle
tribolazioni .. beh, io il 2012 in questo articolo non volevo proprio nominarlo, ma a quanto pare …

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