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LORIGINE DELLE SCRITTURE

Riferimenti : Genesi XVI, XVII, XVIII,


XXI - 1a Ep. Corinzi III : 1-3 - Galati IV : 22-26
Se risaliamo ai tempi della Grecia Antica constatiamo che nei Templi dei Misteri la
religione, larte e le scienze venivano insegnate contemporaneamente; in seguito fu
necessario separarle affinch ciascuna di esse potesse raggiungere uno sviluppo maggiore.
Cos nel Medio Evo la religione prevalse e tenne in soggezione larte e la scienza.
Sopraggiunse il Rinascimento, durante il quale larte ebbe una posizione preponderante, ci
nonostante la religione era ancora forte e larte fu sovente obbligata a servirla. Apparve,
infine, la scienza moderna che con mano ferrea soggiog la religione.
La religione caus un grave pregiudizio al mondo, imbrigli i progressi della scienza in
quanto che, lignoranza e la superstizione originarono delle circostanze le cui dannose
conseguenze sono incalcolabili. Ci non di meno luomo conservava ancora un nobile ideale
spirituale.
Il disastro sarebbe infinitamente maggiore se la scienza distruggesse la religione, perch
allora la speranza - unico dono degli Dei rimasto nel vaso di Pandora - dovrebbe scomparire
davanti al materialismo e allagnosticismo. Tale minaccia non potrebbe reggere a lungo; e
sarebbe opportuna una reazione altrimenti lanarchia distruggerebbe luniverso. Per
impedire tale calamit la religione e la scienza devono nuovamente unirsi in unespressione
pi elevata del bene, del vero e del bello di quella raggiunta prima della loro scissione.
Per come lolio non si amalgama con lacqua, cos una religione spirituale non pu allearsi
ad una scienza materialistica. La scienza deve quindi divenire spirituale e la religione farsi
scientifica.
Chi vuole studiare intelligentemente la Bibbia deve avvicinarsene con mente aperta. Idee
preconcette ed una interpretazione categorica sulle Sacre Scritture, considerate come la
parola stessa di Dio, costituiscono degli impedimenti, i quali nascondono allo studioso il
vero spirito dei testi che potr rendersi palese solo attraverso uno studio approfondito e
imparziale. Ora, queste perle di verit che allo studente importa scoprire sono velate da
interpolazioni (aggiunte) e da controsensi. Il compenso di uno studio metodico e
coscienzioso costituito da una nuova luce e da una chiara comprensione dei testi biblici.
Occorre innanzitutto ricordare che i vocaboli ebraici - particolarmente nella lingua antica non erano divisi come avviene nelle nostre lingue moderne e si univano gli uni con gli altri.
Le vocali venivano omesse, di modo che linterpretazione dipende dalla posizione che fu
loro data. Possiamo quindi capire quante difficolt occorre superare per determinare il senso
originale reale e la pi lieve variazione pu alterare completamente il significato di una
intera frase. Oltre a ci non si deve dimenticare che dei 47 traduttori della versione
autorizzata da Re Giacomo - la pi diffusa in Inghilterra e in America - ()solo tre erano
ebraicisti e che due di essi morirono prima che i Salmi fossero tradotti. Occorre inoltre tener
presente che era stato fatto assoluto divieto ai traduttori di effettuare qualsiasi
interpretazione che si scostasse sensibilmente dalle credenze ammesse o che tendessero ad
alterarle. E evidente che in tali circostanze la possibilit di ricavarne una traduzione fedele
era minima. In Germania le condizioni non furono migliori in quanto Martin Lutero - unico
traduttore - non si serv del testo originale ebraico, ma di una traduzione latina. La maggior
parte delle versioni oggi in uso presso i Protestanti dEuropa sono tratte dalla versione di
Lutero.
In realt furono effettuate alcune revisioni, ma non hanno apportato molti miglioramenti.
In alcuni Stati dellAmerica moltissimi sono convinti che la versione ordinata da Re

Giacomo sia assolutamente autentica come se la Bibbia fosse stata in origine scritta in
inglese, e come se la versione in argomento fosse una copia esatta del manoscritto originale.
Per cui, malgrado i tentativi fatti per eliminarli, sussistono sempre gli errori antichi. E
importante pure notare che coloro che scrissero la Bibbia erano ben lungi dal pensare di
redigere un libro aperto di Dio. I grandi occultisti che scrissero lo Zohar () ribadiscono
tale intenzione. I segreti contenuti nella Thorah ( la Legge) non dovevano essere alla portata
di tutti; lo confermano le seguenti parole :
Guai alluomo che vede nella Thorah solo dei fatti e parole comuni ! Perch in verit se
contenesse solo ci, saremmo in grado di comporre oggi una Thorah ben pi degna di
ammirazione. Ma non cos.....Ogni parola della Thorah ha un significato elevato e contiene
un mistero sublime..... Le sue espressioni non ne sono che la veste. Guai a colui che le
prende per la Thorah stessa! Le persone semplici si interessano molto della veste e dei
racconti; esse non sanno vedere ci che racchiudono. I pi colti trascurano la veste, ma
considerano solo il corpo che ne avviluppato.
Quanto sopra indica apertamente il significato allegorico della Thorah. S. Paolo afferma in
termini inequivocabili che il racconto di Abramo e dei figli che egli ebbe da Sara e da Agar
puramente allegorico ( Galati IV : 22 - 26 ). Molti passaggi della Bibbia sono in tale modo
velati, altri invece devono essere considerati nel loro senso letterale. Chi non possiede la
chiave occulta incapace di trovarvi la verit che talora si vela con espressioni spiacevoli.
Alloccultista, meritatosi il diritto di possedere questi tesori di verit, viene data la chiave ed
egli pu distinguere nitidamente i gioielli che rimangono invisibili agli altri fintantoch, a
loro volta, non avranno lavorato per ottenere la rivelazione. E per questo che se il racconto
delle peregrinazioni dei figli dIsraele e dei loro rapporti con Dio risultano in parte esatti, ad
essi vi si unisce un significato spirituale ben superiore al semplice racconto dei fatti
materiali. Parimenti i Vangeli, sebbene traccino a grandi linee la vita di un uomo di nome
Ges, contengono anche dei formulari completi di iniziazione indicanti le esperienze precise
attraverso le quali sono passati tutti coloro che sono entrati nel Sentiero che conduce alla
VERIT e alla VITA.
Si manteneva il segreto su questi profondi argomenti e si adottava luso dellallegoria ogni
qualvolta le masse venivano in contatto con le verit occulte. Daltronde il Cristo aveva
labitudine di parlare alla moltitudine con parabole e di spiegare poi segretamente ai Suoi
discepoli il significato pi profondo che esse contenevano. In diverse occasioni ingiunse
loro di non divulgare gli insegnamenti che Egli loro impartiva in segreto. San Paolo si
comporta analogamente : egli d il latte ai fanciulli nella fede e riserba la carne - ossia
gli insegnamenti pi avanzati - per i forti, per coloro che sono qualificati per comprenderli e
per riceverli (1a Ep.Cor., III : 1-3). La Bibbia dIsraele fu scritta inizialmente in ebraico, ma
nulla rimasto dei manoscritti originali. Verso il 280 a. C. apparve una traduzione in greco la versione detta dei Settanta - ma anche ai tempi di Cristo esisteva grande confusione e
diversit di opinioni circa le parti che dovevano essere considerate originali e quelle che
sarebbero state interpolate. Solo dopo il ritorno dallesilio di Babilonia gli Scribi
cominciarono a raggruppare i manoscritti e verso lanno 500 d. C. apparve il Talmud, il
primo testo che rassomiglia allattuale ma che, per i fatti suesposti , non poteva essere
perfetto. Il Talmud fu allora riveduto dalla Scuola Massoterica che dal 500 all800 risiedeva
principalmente a Tiberiade. Dopo lungo e minuzioso lavoro fu elaborato un Vecchio
Testamento Ebraico ed oggi il testo pi vicino alloriginale che noi abbiamo attualmente.
Di conseguenza noi non affermiamo che la Bibbia sia integralmente di ispirazione divina, n
la consideriamo dallinizio alla fine come se fosse la parola di Dio. Riconosciamo che essa
una misera traduzione dei documenti originali e che contiene numerose interpolazioni che

sono state inserite in epoche diverse per dare risalto ad alcune interpretazioni. Ci
nonostante il solo fatto che tante verit siano state accumulate in un volume di dimensioni
cos ridotte fonte di continua meraviglia per loccultista che, in possesso della chiave per
interpretarlo, ne conosce il valore reale.
Ricordiamoci che la VERIT HA NUMEROSI ASPETTI ed eterna; per cui la sua ricerca
deve pur essere universale ed infinita. Noi possiamo paragonare la Verit a una montagna e
le varie sue interpretazioni ai diversi sentieri che conducono alla cima. Moltissimi
percorrono questi sentieri ed ognuno di essi pensa di seguire il tracciato migliore. Fintanto
che questi ai piedi del monte, non ne vede che una parte, e pu ritenersi autorizzato a dire
ai propri fratelli : Voi siete sul cattivo sentiero, seguite il mio che il solo che conduce alla
cima. Via via che avanza scopre che molti altri sentieri convergono alla stessa meta e
portano, in definitiva, alla vetta.
Si pu dire con certezza che non esiste alcun sistema di pensiero, il quale abbia attratto e
trattenuto lattenzione di un buon numero di adepti per un certo periodo, che non abbia
avuto la sua parte di verit. Indipendentemente da ci che noi

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