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Luciano GALASSI, napoletano, manager a riposo, docente presso


lUniversit della Terza Et UNITR e presso lAssociazione Culturale vomerese
EURIS, dove si occupa di letteratura italiana del 900, di lingua e cultura
napoletana, di lingua spagnola di base e del Cineforum.
Gi direttore dei corsi della LUETEC - Libera Universit Europea per la Terza
Et della Campania, collabora con il mensile Il Vomerese, dove tiene una rubrica
fissa sui modi di dire napoletani, con il web magazine napoliontheroad (in cui
pubblica racconti, poesie, saggi sulla lingua italiana e articoli sulla cultura
napoletana),con la rivista on-line vesuvioweb, sempre in tema di linguistica
napoletana, con il sito napolipuntoacapo, su vari argomenti cittadini, e con laltra
rivista informatica ilmondodisuk, dove pubblica racconti.
Amante dei giochi di parole, da anni La Settimana Enigmistica gli pubblica,
ne La pagina della Sfinge, zeppe, scarti, crittografie, palindromi, bifronti ecc.
Con la casa editrice Euris ha pubblicato il libro di racconti Sigma pi nel
2008 e tre saggi sul dialetto napoletano: Wellerismi napoletani (2008), O
mellone chino e fuoco (2009)eAcqua e maggio (2010).

Luciano Galassi. A prevasa

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Le zandraglie

A prevasa

di
Luciano Galassi
Luciano Galassi. A prevasa

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Come messo in luce acutamente da Francesco DAscoli,nel corso dei secoli si


sempre rifuggito dal pronunziare il nome del cesso in tutte le sue forme. Anzi si
fatto ogni sforzo per dare ad esso la parvenza di non essere ci che realmente era. Si
perfino ricorso alluso di denominazioni stranieree privatia era il termine latino
dal quale sono discesi vocaboli come privasa / prevasa / pruvasa (ma anche
pruasa), tutti indicanti il gabinetto di uso privato delle antiche abitazioni napoletane.
Sicch, conclude il DAscoli, quando si apostrofa una donna come prevasa si
dice n pi n meno che un cesso, una latrina, un gabinetto di decenza: tale
senso traslato ed offensivo, annota il Bracale,fu [e viene ancora] usato per indicare
una donna particolarmente volgare, lercia, sordida, abietta, corrotta, ripugnante,
ributtante, disgustosa, tal quale un cesso o una latrina non nettati o ripuliti, ed infine
anche una donna di facili costumi morali, prostituta.
Non riteniamo accoglibili le affievolite accezioni di donna del popolino,
ignorante e cafona (Marco Zanni) e di ragazza alquanto volgare
(forumfreepulcinella291).
Il lemma compare nello scherzoso rifacimento dialettale de La figlia di Jorio
(A figlia e Juorio), di Angelo Rojo Mirisciotti:
1.l dove Bice, nel primo atto, chiede asilo a Vanda e viene cos apostrofata:
Gue, zucculo, mo nc rutto abbastanza! / Io te scarpeso la faccia e la panza! / O
malagurio nce puorte int a casa, / brutta fetente, schifosa e pruvasa!;
2.quando, allinizio del secondo atto,il mago Cosma, disturbato dal diverbio
notturno fra Aligi e Mila, impreca: mai possibile ca dinta sta grotta / nun se po
drmere tutta na notte! / nu burdello..., nun na casa, / fra chistu picuro e sta
pruvasa!.

Luciano Galassi. A prevasa

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Un uso aggettivale in forma accrescitiva compare nellingiuria Prevasona


iettechera, rinvenibile ne LIliade in dialetto napoletano, di Federico Salvatore,
che significa gabinettona tisica e comunque molto malandata in salute:
unimmagine veramente sconcertante.
Segnaliamo che, in quello sterminato giacimento che il web, abbiamo
rinvenuto, nel pi importante sito di interazione sociale, uno spazio che una formosa
e procace ragazza, dallaspetto creolo, si ritagliato, denominandolo Gli amanti
della pruasa e definendosi espressamente come tale: secondo le attese, non sono
mancati i contatti, fra i quali citiamo Damme nu vaso, bella pruasa!, oltre allo
scontato e goliardico Evviva le pruasone!.
A prova del persistente uso di questantica parola, alla quale, come per tante
altre, si fa frequente ricorso in determinati ambiti e circostanze, proponiamo anche
quanto scherzosamente pubblicato sul blog che, senza andare per il sottile, si dato il
nome di Siete la munnezza della gente: Titolo del trafiletto: Scoop MDG!
Zccola infetta morde una pruasa del Pallonetto. Testo del breve scritto: Abbiamo
ricevuto questo importantissimo documento da un informatore. Una zccola
radioattiva probabilmente scappata dalla discarica di Terzigno morde una pruasa del
Pallonetto: il risultato per la povera donna devastante. Per non parlare della
domanda, rimasta senza risposta, in un altro sito: Cosa significa pruasa spruasata?.
Be, rispondiamo noi: puttana sputtanata.

Luciano Galassi. A prevasa

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In proposito confermiamo che il significato diputtana certamente quello pi


pesante che si pu attribuire a questo termine: nel corso di una rilevazione del
febbraio 2008, alla ragazza Laura89 stato chiesto qual era la parolaccia che non
avrebbe mai voluto sentirsi dire, e lei ha risposto, appunto,pruasa proprio perch vi
riconnetteva la specifica idea del meretricio.
Ma, tornando allaccezione di donna volgare, prepotente e incivile, ne troviamo
un gustoso ritratto nel breve scritto Tipi napoletani: la pruvasa col carrozzino,
scritto il 6 maggio 2007 da Andrea, senza ulteriori identificativi: La pruvasa col
criaturo nel carrozzino un tipo napoletano che appartiene alla sottocategoria dei
tipi da strada. Nel particolarissimo codice della strada napoletano la pruvasa con
il carrozzino in cima alla gerarchia delle precedenze degli utenti della pubblica
strada. Non esistono vigili, semafori, polizia, vigili del fuoco, ... n santi e n
madonne, che si possano frapporre tra la pruvasa col carrozzino e laltro lato della
carreggiata quando questa decide di attraversarla. La tecnica di attraversamento
sempre la stessa: la pruvasa decide di botto, dove e quando cazzo le pare e piace di
attraversare, occupa la strada ponendo accuratamente la carrozzina a 90 rispetto alla
direzione di marcia dei veicoli e, guardando con fare minaccioso, riesce a trasmettere
un messaggio che noi napoletani riusciamo ormai a capire come per telepatia:
Frmate omm e merda, tengo o criaturo!. Se qualche malcapitato per sfortuna
sua frena leggermente in ritardo e troppo vicino alla carrozzina con il criaturo, la
pruvasa sfoggia tutto il suo scibile di male parole e iastemme di cui capace, quasi
sempre aiutata in questa sua performance da mamma, cognata, suocera e il resto della
razzimma varia che sono parte integrante della pruvasa col carrozzino.-Codice della
strada napoletano- edizione maggio 2007, riveduto e aggiornato.

Luciano Galassi. A prevasa

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Va anche peggio nella seguente descrizione che, nel luglio del 2008,
Disposable hero [vale a dire eroe usa e getta] ha inserito in un blog: Il
pregiudizio non nel mio DNAAdoro parlare con gli sconosciuti, ma la pruasa
figlia del popolino superstizioso e rozzo. Parla solo in dialetto, in una variante
talmente stretta da essere incomprensibile al di fuori del suo rione. sogna di
sposare un boss, un guappariello con una bella macchina. Crdimi, molte zone di
Napoli sono affollate di questa umanit bassa a livelli inimmaginabili.
Ma non finita qui: in un altro blog viene pubblicata la fotografia di un gruppo
di giovani che, per festeggiare gli sposi durante il pranzo di nozze, si producono in un
salto collettivo e contemporaneo; per listantanea mostra impietosamente che a una
delle invitate, a causa del balzo, la gonna salita fino alla vita, e lei non porta slip n
collant n altro. Commento, alquanto singolare, di un blogger: Ma come si fa ad
andare ad un matrimonio senza mutandine se non sei intima amica dello sposo?
Aggettivo per lei? Pruasa.
Come testimoniato da un recente studio condotto dal Prof. Pasquale Pallotta,
docente presso lIstituto Magistrale Eleonora Pimentel Fonseca della nostra citt,
fra i neologismi e modi di dire nel gergo giovanile c anche pruasa, per intendere
espressamente prostituta.
Non manca peraltro il diminutivo pruasella, rinvenuto in un blog che riporta
una minaccia espressa con un linguaggio duro e triviale: Siente buono, pruase...
Lascia stare Michele [nome di fantasia] pecch io e Michele aspettiamo un figlio, lui
luomo della mia vita e tu non me lo scipperai: h ntiso, capucchie? Ti volevo dire
anche che, se non lo fai, te strascino pe tutte via Roma fino a piazza Plebiscito,
vabbuo? Statte bona, chiarchiolla!.

Luciano Galassi. A prevasa

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Segnaliamo infine che il ricordato forumfreepulcinella291 propone anche il


sostantivo pruasamma, che indicherebbe linsieme delle pruase che si raccolgono
in un determinato posto; inoltre in un forum abbiamo trovato lo sprezzante meza
pruasa, inserito in un riquadro dal titolo Donna Concetta e la mala creanza:
questa spiccia donna napoletana, a proposito di una giovanissima di Casoria coinvolta
in un pettegolezzo nazionale, dice: Chella meza pruasa d a mamma lha purtata in
televisione e lha fatto dcere tutt e fatte d a famiglia....Dove il meza (mezza),
lungi dal voler alleggerire il concetto, esprime, come in altri casi del genere, un gran
disprezzo verso una persona ritenuta cos bassa e meschina da non riuscire ad
esprimere in cifra compiuta neanche la propria abominevole negativit.

Immagini: Attilio Pratella (1856 - 1949)


Gioacchino Toma (1836 1891)

Luciano Galassi

Luciano Galassi. A prevasa

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