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LE 5 FERITE

Rifiuto, abbandono, ingiustizia, umiliazione e tradimento sono le 5 ferite che


ci impediscono di essere ci che siamo davvero, sono i 5 principali
condizionamenti della nostra esistenza.


La psicosomatica ci dimostra come tutti i problemi di ordine fisico, emotivo, o
mentale, derivino di fatto da queste ferite; grazie alla descrizione delle maschere
che tutti abbiamo sviluppato per non vederle e non sentirle, e soprattutto per non
conoscerle, riusciremo a identificare la vera causa di un disturbo preciso, per
esempio lestrema magrezza o lobesit.
Quando il bambino viene al mondo in tutto e per tutto dipendente dallaccudimento
di un adulto, solitamente la madre. Questa condizione genera in lui unistintiva
propensione a garantirsi la sopravvivenza sviluppando lattitudine dellattaccamento
verso coloro che gli possono garantire il soddisfacimento dei propri bisogni primari di
nutrimento, protezione, accudimento e affetto.

Durante la prima infanzia possono accadere alcuni episodi che vengono percepiti dal
bambino come minacciosi per la sua sicurezza e sopravvivenza, non solo a livello
fisico, ma anche e soprattutto a livello relazionale ed emozionale.
La pi grande paura del bambino (istintivamente) quella di perdere la
connessione con ladulto a cui attribuisce tutto il potere di garantirgli la sicurezza.
Preso dalla paure di perdere la connessione con ladulto che gli garantisce
sopravvivenza e affetto, gi in tenerissima et il bambino cerca di adeguarsi,
sviluppando delle maschere che si porter dietro per resto della sua
esistenza.

Durante le varie esperienze in cui il bambino percepisce una qualche minaccia e prova
una particolare sofferenza psichica ed emozionale, nasce in lui un imprinting (una
registrazione) che viene chiamata ferita emozionale. La diversa modalit con cui
tale sofferenza viene percepita, d luogo ad una specifica ferita emozionale:

1) RIFIUTO
Fra le ferite emozionali, quella del rifiuto ha forse le radici pi antiche nella vita di un
individuo, poich pu manifestarsi gi nel grembo materno, come riconosciuto dalla
Psicologia Prenatale. Nel caso in cui la madre, dopo aver scoperto di essere rimasta
incinta, esprima sia a livello verbale che emozionale la sua prima reazione di
contrariet, questa diviene quasi una sentenza di condanna emessa sul nascituro ed
egli, a livello istintivo la percepisce ancor prima di affacciarsi sul mondo.
Nella percezione sottile del bambino, questo atteggiamento di rifiuto potr essere
interpretato come un rigetto assoluto ed una minaccia alla sua stessa sopravvivenza,
creando in lui le basi per una profonda angoscia esistenziale che lo accompagner per
tutta la vita. Questa considerata la ferita pi profonda e la pi difficile da
riconoscere e da curare. E anche collegata al mancato imprinting tra mamma e
figlio.

2) ABBANDONO
Questa ferita di solito abbinata al rifiuto ma non necessariamente. Colpisce di solito i
bambini che vengono letteralmente abbandonati dalla madre. E riscontrabile anche in


bambini che hanno una regolare famiglia ma hanno subito un trauma collegato
allabbandono.

3) UMILIAZIONE
Di solito si sviluppa dai due ai cinque anni ed collegata quasi sempre alla vergogna
di qualche parte del corpo e al controllo degli sfinteri.

4) TRADIMENTO
Ferita emozionale collegata al genitore del sesso opposto e quindi al complesso di
Edipo e di Elettra. Il bambino geloso interiormente del partner del genitore e non lo
manifesta, interiorizzando la ferita. I bambini che soffrono di questa ferita fissano
lattenzione sul mantenimento delle promesse.

5) INGIUSTIZIA
Si manifesta tra i quattro e i sei anni, nei confronti del genitore dello stesso sesso; ma
poi si risveglia nellet scolare quando il bambino si sente sottovalutato da una figura
autorevole. Nasce come conseguenza alle aspettative del genitore nei confronti del
figlio .


LE MASCHERE
Ogni ferita, a sua volta, allorigine di un particolare meccanismo
comportamentale di protezione, istintivo e automatico, che ha lo scopo di evitare
di rivivere quella stessa sofferenza e che si attiva, durante tutta la nostra vita, ogni
qual volta accade un evento che percepiamo e interpretiamo con un significato
analogo a quello delle prime registrazioni.

Questi meccanismi comportamentali automatici sono quelle che vengono definite
MASCHERE. Nellet adulta, questeMASCHERE si rivelano per limitanti per
lindividuo in quanto fanno percepire una irreale vulnerabilit e lo intrappolano, di
conseguenza, in modalit relazionali ripetitive e vincolanti, che gli impediscono di
maturare le sue piene potenzialit di adulto libero, consapevole e
responsabile, in grado di relazionarsi con gli altri esseri umani in modo profondo ed
autentico.

Ma le maschere non si manifestano solo a livello psicologico, ma anche e
soprattutto a livello fisico.
Le maschere non sono altro che la somatizzazione fisica della ferita non
risolta. Lo spessore della maschera sar proporzionale al grado della ferita. Ogni
maschera corrisponde a una tipologia di persona dotata di un carattere ben definito in
quanto avr sviluppato numerose credenze che ne influenzeranno gli
atteggiamenti e il comportamento.

Ad ogni ferita emozionale corrisponde una specifica maschera visibile soprattutto a
livello fisico, nei tratti somatici del viso e nella conformazione fisica.
- Alla ferita del RIFIUTO corrisponde la maschera del FUGGITIVO
- Alla ferita dellABBANDONO corrisponde la maschera del DIPENDENTE
- Alla ferita dellUMILIAZIONE corrisponde la maschera del MASOCHISTA
- Alla ferita del TRADIMENTO corrisponde la maschera del CONTROLLORE
- Alla ferita dellINGIUSTIZIA corrisponde la maschera del RIGIDO

COME LE MASCHERE SI MANIFESTANO A LIVELLO FISICO
Grazie alla Morfopsicologia, la disciplina che studia le relazioni tra la forma del viso


e la conformazione del corpo con la personalit, secondo il principio per il quale il
nostro viso e il nostro corpo sono la sede della nostra anima, possibile
interpretare le evoluzioni del nostro aspetto fisico come riflesso della nostra
evoluzione interiore.
Il linguaggio della Morfopsicologia, efficace e agevole perch desunto dallosservazione
del viso e della conformazione fisica, consente di capire se stessi e gli altri,
comunicare meglio, instaurare relazioni pi gratificanti, riconoscere e
realizzare il proprio talento.

Vediamo ora in sintesi come le nostre maschere si manifestano a livello fisico:
Rifiuto Fuggitivo
Corpo: contratto, striminzito, smilzo
Occhi: piccoli, con unespressione di paura, o con limpressione che ci sia una
maschera intorno agli occhi
Vocabolario tipico: una nullit, niente, inesistente, scomparire
Carattere: Alti e bassi di umore; nel suo profondo non crede di avere il diritto di
esistere. Si crede uno zero assoluto, senza valore; E evanescente, intellettuale
e ha la capacit di rendersi invisibile, si sente incompreso ed distaccato dalle
cose materiali
Alimentazione: lemozione o la paura gli tolgono lappetito, generalmente
mangia poco ed predisposto allanoressia.
Massima paura: il panico ( predisposto agli attacchi di panico).

Abbandono Dipendente
Corpo: allungato, sottile, ipotonico, floscio, gambe deboli, schiena curva, parti
del corpo cadenti o flaccide.
Occhi: grandi, tristi, sguardo magnetico.
Vocabolario tipico: assente, solo, non reggo, mi mangiano, mi stanno
con il fiato sul collo.
Carattere: vittima delluniverso, empatico, bisogno di presenza e di sostegno,
chiede continuamente consigli, difficolt a sentirsi dire di no, si aggrappa
fisicamente agli altri.
Massima paura: la solitudine
Alimentazione: buona forchetta, pu tendere alla bulimia.


Umiliazione masochista
Corpo: grasso, tondo, non tanto alto, collo grosso e rigonfio.
Occhi: grandi, rotondi, spalancati e innocenti come quelli di un bambino
Vocabolario tipico: essere degno e indegno
Carattere: non gli piace andare in fretta, spesso si vergogna di s e degli altri e
ha la recondita paura che gli altri si vergognino di lui. Conosce le proprie
necessit, ma non le ascolta. Si fa carico di troppe cose, fa del suo meglio per
non essere libero, soffre di forti sensi di colpa e si autopunisce. Vuole essere
degno. Compensa e si gratifica con il cibo.
Massima paura: la libert
Alimentazione: gli piacciono gli alimenti grassi, pu tendere alla bulimia, si
vergogna di mangiare troppi dolci

Tradimento Controllore
Corpo: esibisce forza e potere. Nelluomo, spalle pi larghe delle anche. Nella
donna, anche pi larghe e pi forti delle spalle
Occhi: sguardo intenso e seducente. Coglie tutto in unocchiata


Vocabolario usato: sono capace, lasciami fare da solo, lo sapevo, fidati di
me, non mi fido di lui
Carattere: Si crede molto responsabile e forte. Cerca di essere speciale e
importante, ha molte aspettative, manipola e seduce; impaziente e
intollerante, pensa di avere sempre ragione. Non mostra la propria vulnerabilit
Massima paura: dissociazione, separazione, rinnegamento
Alimentazione: Buon appetito, mangia rapidamente. Controlla la fame quando
occupato, ma poi perde il controllo.

Ingiustizia Rigido
Corpo: Diritto, rigido e pi perfetto possibile. Ben proporzionato. Natiche
rotonde, vita piccola, porta spesso la cintura, movimenti rigidi, mascella
serrata, portamento diritto e fiero.
Occhi: sguardo luminoso e vivace, chiaro.
Vocabolario usato: nessun problema, sempre, mai, ottimo, benissimo,
esattamente, sicuramente
Carattere: Perfezionista, taglia i ponti con il suo sentire, incrocia spesso le
braccia, vivace e dinamico, pecca di troppo ottimismo, si giustifica molto, ha
difficolt a chiedere aiuto. Tono di voce secco e rigido. Non Ammette di vivere
dei problemi. Difficolt in generale nel ricevere. Si paragona troppo agli altri.
Difficolt nel concedersi ci che gli fa piacere
Massima paura: la freddezza
Alimentazione: preferisce gli alimenti salati a quelli dolci, gli piace tutto ci che
croccante. Quando a dieta integralista.


E QUINDI CHE FARE?
E possibile riconoscere, accettare e metabolizzare la proprie maschere,
superare le paure per le quali sono nate e tornare a vivere secondo la nostra vera
natura, la nostra pura essenza.
Spesso ci sentiamo rifiutati, abbandonati, traditi, umiliati e trattati ingiustamente, ma
in realt ogni volta che ci sentiamo feriti entrato in campo il nostro Ego, a cui piace
credere che la colpa sia di qualcun altro.
Ricordiamoci che nella vita non esistono persone colpevoli, ma solo sofferenti,
pi accusiamo noi stessi o gli altri delle nostre sofferenze, pi lesperienza negativa
tender a ripetersi.
Accusare serve solo a creare infelicit, dobbiamo invece imparare a guardare con
compassione la nostra ferita e gli eventi inizieranno a trasformarsi.
Ti sarai sicuramente reso conto anche tu che nel corso degli anni il tuo corpo cambia,
questi cambiamenti non sono solo dovuti al passare degli anni, ma anche al variare
degli stati danimo, alcuni di questi divengono prevalenti, si cristallizzano, diventano
densi, modificando il corpo fisico.
Nella storia di ognuno di noi sono racchiuse ferite, cicatrici emozionali che anche se
hanno unorigine lontanissima e remota, rimangono impresse come un codice.
Per comprendere ed accettare le nostre ferite e necessario imparare a riconoscerle,
per ri-appropriarti finalmente di te, del tuo vero te.

Fonte di questo scritto: http://www.sabinanobili.com
Per approfondimenti ti consiglio di leggere Le 5 ferite e come guarirle di Lise
Bourbeau (autrice di ascolta il tuo corpo), Edizioni AMRITA.

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