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I paurosi tirano per i piedi chi intento a volare, per riportarlo a terra.

. Nella meschinit si sentono meglio se tutti strisciano, li umilia che qualcuno possa contemplare da un piano a loro inaccessibile. (Castaneda) Mi hanno gi conferito il potere che regge il mio destino e io nulla stringo, cos non avr nulla da difendere. Non ho pensieri, cos potr vedere. Non temo nulla, cos ricorder me stesso. Distaccato e sereno, sfreccer oltre l'Aquila, verso la libert. (Carlos Castaneda) Quando il dialogo interno si ferma, il mondo collassa, e affiorano aspetti straordinari di noi stessi, come se fossero stati severamente tenuti sotto sorveglianza dalle nostre parole." (don Juan Matus) Non esistono due mondi separati, due realt diverse, un mondo normale e uno paranormaleesiste un mondo unico, che si pu guardare o vedere. Vivi sui sentieri del tuo Amore e ovunque ti troverai sarai completo.

Introduzione: Intenzionalit: propriet della coscienza umana grazie alla quale un oggetto viene configurato o inteso. Intento: in (verso) + tendere: volgere a/verso un dato obiettivo. Intendere desiderare senza desiderare, fare senza fare. Voi seguite il riflesso delle vostre idee... Gli specchi deformati li avete dentro, e il mondo deve adeguarvisi. Il mondo quotidiano esiste soltanto in grazia dellattenzione con cui lo tratteniamo, ma se allentassimo la presa, svanirebbe, si entrerebbe nel Nagual ---Distinzione tra "prima attenzione" e "seconda attenzione" La prima attenzione, quella che impieghiamo nella vita quotidiana, si nutre di "fare", di azioni che hanno di mira uno scopo, mentre la seconda attenzione emerge dal "non-fare", da "non-azioni", come interrompere il dialogo interiore od agire impeccabilmente senza aspettarsi alcuna ricompensa, cose che per il nostro tonal non hanno senso. Un errore fondamentale quello di avvicinarsi alla seconda attenzione mantenendo la modalit di azione della prima. Mi spiego: nella prima attenzione le azioni sono sequenziali. Da A si passa a B, e poi a C, e poi a D... Ad esempio: studio per passare l'esame, passo l'esame per prendere la laurea, prendo la laurea per trovare un lavoro, trovo un lavoro per guadagnare soldi, guadagno soldi per comprarmi la casa etc Ogni azione della prima attenzione, dunque, mira ad uno scopo. Non mai disinteressata, ma mira sempre ad un qualche guadagno. Che sia un guadagno in moneta o per il nostro orgoglio poco importa. Allo stesso modo rischiamo di portarci dietro questa modalit di azione anche quando pratichiamo quelle "tecniche" che dovrebbero portarci alle soglie della seconda attenzione. Del tipo

meditare aspettando l'illuminazione, praticare i passi magici per vedere l'energia, scrivere un diario dei sogni per indurre un viaggio astrale... Ovviamente quando ci rendiamo conto che i risultati non arrivano, ci sentiamo scoraggiati e non capiamo perch non sia successo niente. Immagino che molti abbiamo mollato tutto una volta aver provato questa sgradevole sensazione; un po come essere presi in giro. Eppure non potrebbe essere altrimenti! Non so perch, ma un fatto che le porte della seconda attenzione si spalanchino quando in noi crolla qualsiasi tipo di interesse. Le prime volte che leggevo Castaneda, con Don Juan che parla dell'agire impeccabile, oppure Evola quando enfatizza il non-agire, non capivo. Mi sembravano delle costrizioni morali, qualcosa di imposto che non avesse senso. Adesso capisco che agire senza riserve, ed al contempo senza aspettarsi alcuna ricompensa, alcun riconoscimento, alcun merito, l'unico modo per far emergere consapevolmente la seconda attenzione. Nella prima attenzione, la nostra ragione ci persuade che se un'azione non porta ad alcun guadagno, bene lasciarla perdere. Per questo occorre attivare la volont e continuare ad agire senza aspettarsi niente. Soltanto la costanza silenziosa della nostra volont pu infrangere le barriere della prima attenzione. ----

DIVENTARE INACCESSEBILE "Vedere" = Conoscenza immediata. Dove rivolgi il tuo pensiero, l vivi la tua vita. Un uomo di conoscenza vive agendo, non pensando ad agire, non pensando a che cosa penser quando ha finito di agire Fare (Guardare) -> non fare (VEDERE) -> Fermare il Mondo

Ogni volta che qualcuno entra nella Seconda Attenzione il punto di unione si trova in una posizione diversa. Ricordare, quindi vuol dire risistemare il punto di unione nella posizione esatta che occupava una volta entrati nella Seconda Attenzione; facendo ritornare il punto di unione in ciascuna di quelle posizioni specifiche, non solo gli stregoni avevano un ricordo totale e assoluto, ma rivivevano ogni esperienza avuta nella Seconda Attenzione; essi dedicavano tutta la propria vita alla realizzazione del compito di Ricordare; Risistemare con Uniformit, Coesione, Coerenza ..Creare dei ponti tra le azioni in 2 Att. e la propria consapevolezza del mondo quotidiano. Apprendere qualcosa in 2 Attenzione simile al primo apprendimento della nostra infanzia. Quello che impariamo resta con noi per tutta la vita. La vita da sola sufficiente, autoesplicativa e completa. Voi, per tutto il parlare che fate, siete imbrogliato dalle parole. Siete intrappolato dai loro significati Arrivare alla totalit di se stessi = Legare i fili separati della tua Vita. Tutti noi nasciamo leggeri e liberi ma diventiamo poi inchiodati alla terra. Siamo noi che ci rendiamo cos. "Per poter accedere alla "Conoscenza" devi scartare le spiegazioni comuni (ordinarie) e saper accumulare potere personale". Sapete che in questo preciso momento siete circondati dalleternit? E sapete che potete usare questa eternit, se lo desiderate? Sapete che potete estendervi per sempre in ogni direzione? Sapete che ogni momento pu essere eternit?

Non un indovinello; un fatto, ma solo se vi impadronite di quel momento e lo usate per prendere la totalit di voi, per sempre, in ogni direzione... " -----Se si vuole riuscire in qualcosa, la riuscita deve arrivare dolcemente, con grande impegno, ma senza costrizione od ossessione. ---Fedele al principio di aiutare gli altri a sbrigarsela da s. ----"Non importa ci che uno rivela o tiene per s... tutto ci che facciamo, tutto ci che siamo, poggia sul nostro potere personale. Se ne abbiamo a sufficienza, una sola parola gettata a noi pu bastare a mutare il corso delle nostre vite. Ma se non abbiamo sufficiente potere personale, il pi splendido brano di saggezza pu esserci rivelato, e questa rivelazione non cambier proprio nulla..." Spesso ci giochiamo dei tiri per costringere noi stessi ad abbandonare la ricerca. La contromisura persistere nonostante tutti gli ostacoli e le delusioni... --------I modi dell'agguato 1. Spietatezza (non deve essere ferocia) 2. Astuzia (non crudelt) 3. Pazienza (non negligenza) 4. Gentilezza (Dolcezza... Non stupidit) Sii spietato ma affascinante Sii astuto ma simpatico Sii paziente ma solerte Sii gentile ma letale ------1 - Confidarsi con lo spirito come se parlassi ad un buon amico, da tu a tu, con infinita fiducia; ... fallo tutte le notti prima di dormire e quando meno lo ricordi ti risponder nei tuoi sogni. ... il guaio dell'uomo che egli intuisce le proprie risorse nascoste ma non osa utilizzarle 2 - Eliminare tutto quello che non indispensabile... in primis estirpare limportanza personale. Il 90% della nostra energia la consumiamo nel tentativo di difendere la nostra importanza personale

Chi non d a se stesso nessuna importanza diventa invulnerabile. Lenergia che si spreca nel dare importanza a se stessi la massima immaginabile, larte di riorientarla si chiama impeccabilit.

3 - Riuscire a separarsi dal mondo restando in esso, continuando a viverci ("follia controllata") ... "Fare l'agguato a se stessi", cio "catturare" i propri vizi e tutte le altre abitudini malsane... non darsi (attaccarsi) al mondo, ma godere di esso.

La follia controllata l'arte di fingere di essere completamente immersi in qualcosa a portata di mano - e fingere tanto bene che nessuno possa vedere la differenza tra vero e falso. La follia controllata non un vero e proprio inganno, ma un mezzo sofisticato e artistico di essere separati da tutto pur restando parte integrale di tutto. La follia controllata difficile da apprendere. Molti non riescono a sopportarla, non perch ci sia in quell'arte qualcosa di male, ma perch richiede molta energia nel praticarla.

folla controllata, latteggiamento di chi ha imparato a vedere e si trova circondato dalla mera follia

4 - Non lasciarsi "trascinare" dalle situazioni. Ritirarsi. Lasciar che i pensieri scorrano liberamente... Occuparsi di qualcos'altro. Qualunque cosa pu essere utile... ... Se cominciate a inquietarvi e ad impazientirvi, a disperarvi, sarete abbattuti senza piet dai tiratori scelti dellignoto... Se invece agite senza macchia e avete sufficiente potere personale per eseguire i vostri compiti, si attuer per voi la realizzazione dellintenzione 5 - Trattare con la gente senza lasciarci affettare da essa, e senza impazzire nell'intento... le persone ci affettano, ci tolgono potere, energia, ci schiavizzano... ... Non lasciar vedere il tuo "gioco". Non mettersi mai in prima linea. 6 Arrestare il "dialgo interiore", interrompere la conversazione interna, "fermare la descrizione del mondo" Smettila di cercare conferme e approvazione dal mondo intorno a te. Ogni volta che il dialogo interno si interrompe, il mondo sprofonda e affiorano straordinarie sfaccettature di noi, come se fossero state fino a quel momento tenute nascoste dalle nostre parole. Voi siete cosi come siete poich vi dite che siete appunto cosi.

... Ma perch qualcuno dovrebbe desiderare di fermare il mondo? "Non lo desidera nessuno, questo il punto, semplicemente ACCADE. E quando capirai cosa significa "Fermare il mondo", ne conoscerai la ragione... Una delle arti del guerriero consiste nel far crollare il mondo per un motivo preciso e poi rimetterlo in piedi " .... FERMARE IL MONDO il primo passo per imparare a VEDERE (in contrapposizione al semplice atto di guardare) "a seconda di come il mondo "dovrebbe" essere secondo i nostri "pregiudizi", crediamo e creiamo il mondo, per in questo modo ci PRECLUDIAMO la capacit naturale che abbiamo di "VEDERLO", tal come veramente; ... INVECE DI "PENSARLO", DOVREMMO IN VERIT "SENTIRLO"... Allora, la verit sorgerebbe davanti ai nostri stessi occhi, e nessuno potrebbe ingannarci pi su nulla. Col Dialogo interiore sul Mondo Lo animiamo, lo accendiamo di vita, lo sosteniamo fermamente con la nostra conversazione interna; e non solo cos, addirittura scegliamo anche i nostri cammini a forza di parlare con noi stessi. E' cos che ripetiamo le stesse abitudini, gli stessi errori di sempre, uno dopo l'altro, fino al giorno della nostra morte." Apprendere in modo autentico una nuova descrizione del mondo implica la capacit di ricavare una nuova percezione del mondo, che si adatta a quella descrizione (es. quella degli stregoni)... Ci significa raggiungere, ottenere la "PARTECIPAZIONE" completa -> essere in grado di elaborare tutte le interpretazioni percettive appropriate che, conformandosi a quella descrizione, la convalidano... Per Fermare il mondo si deve imparare una nuova descrizione in un senso totale, allo scopo di contrapporla a quella vecchia e, in questo modo, spezzare la certezza dogmatica, che tutti abbiamo, secondo la quale la validit delle nostre percezioni, o la nostra realt quotidiana, non si devono mettere in discussione. Il passo successivo quello di VEDERE -> "la risposta alle sollecitazioni percettive di un mondo esterno a quella descrizione che abbiamo imparato a chiamare realt" la ricerca sistematica del silenzio interiore. Linterruzione del dialogo interiore, cio del flusso di pensieri che noi incessantemente rivolgiamo a noi stessi, una tecnica base in molte discipline spirituali, per esempio in alcuni sistemi di meditazione yogica. Se eliminiamo linterferenza del dialogo interno, che ci impone di non cercare nulla oltre i limiti delle sue categorie, la nostra ragione costretta a farsi da parte ed allora molte meraviglie diventano possibili: una cosa semplice come guardare pu trasformarsi nellatto magico di vedere, cio nella percezione diretta dellenergia cos come fluisce nelluniverso. Portare a compimento questimpresa significa fermare il mondo, cio interrompere per sempre la coesione e la coerenza della nostra percezione. .. L'interruzione del d.i. comporta anche la sospensione dellINTERPRETAZIONE sensoria.

Per interrompere I'immagine del mondo (dialogo interiore) che si possiede fin dalla culla, non i sufficiente volerlo o deciderlo. E' necessario avere un compito pratico; questo compito pratico chiamato "il modo giusto di camminare" -> esso satura il Tonal... Lo inonda fino a sommergerlo. Capite: l'attenzione del tonal dev'essere posta sulle sue creazioni. infatti quell'attenzione che, in primo luogo, crea l'ordine del mondo; il tonal deve quindi essere attento agli elementi del suo mondo, per sostenerli, e soprattutto deve sostenere l'immagine del mondo come dialogo interno. .... il modo giusto di camminare era un sotterfugio ...

Nel frattempo si pu attirare l'attenzione sulle braccia, intrecciando le dita in modo insolito... l'importante che guardando, senza mettere a fuoco gli occhi, verso un punto esattamente di fronte a lui nell'arco che parte dalla punta dei suoi piedi e finisce all'orizzonte, letteralmente sommerge il proprio "tonal" di informazioni. Il "tonal", in mancanza della consueta relazione con un solo altro elemento per volta, incapace di parlare con se stesso: si raggiunge quindi il silenzio. Gli non messi a fuoco scoprono un numero enorme di aspetti del mondo senza raggiungere nitidezza su alcuno... 7 - Essere "impeccabili", cio non esaurire la propria energia, conservare il potere personale... L'impeccabilit fare il meglio che si pu sempre, in qualunque cosa. Recuperare tutta la propria energia vitale lasciata dispersa e, nel contempo, espellere tutta quella estranea a noi, che non ci corrisponda per i nostri fini. L'energia sarebbe cos reintegrata al proprio essere per recuperare la "totalit di se stessi", della proprio "conformazione energetica" originaria. ... L'impeccabilit semplicemente il miglior uso del nostro livello di energia... esige frugalit, sollecitudine, semplicit, innocenza, mancanza del riflesso di s (esaltazione della propria autoimmagine) ecc... Per comandare lo spirito, e con questo intendo comandare il movimento del punto d'unione (d'ASSEMBLAGGIO), c' bisogno di energia. L'unica via per conservare energia la nostra impeccabilit. 8 - Diventare inaccessibile ai pi (-> alla gente, al mondo; deve RIMANERE ACCESSIBILE E APERTO, SOLO A CHI VUOLE LUI ) ... devi mostrare alla gente solamente quello che vuoi mostrargli; senza dire mai con precisione le cose come lo hai fatto fin'ora 9 - Usare la MORTE come CONSIGLIERA ... Star disposti a morire ed essere pronti all'ultima battaglia in qualsiasi momento, circostanza, luogo. ... La morte l'unica consigliera saggia che abbiamo.

Sto a mio agio con la gente, sicch la morte per me una persona. Sono anche ddito ai misteri, sicch la morte per me ha occhi vuoti. Posso guardare attraverso. Sono come finestre, eppure si muovono, come gli occhi si muovono. Cos posso dire che la morte coi suoi occhi vuoti guarda il guerriero che fa la sua ultima danza D. Juan

NON HAI TEMPO AMICO MIO...Questa la sforutna degli esseri umani. Nessuno di noi ha tempo a sufficienza, e la tua continuit non ha senso in questo mondo imprevedibile e misterioso. Focalizza la tua attenzione sul legame tra te e la morte, senza rimorso, tristezza o preoccupazione. Focalizza la tua attenzione sul fatto che non hai tempo, e lascia che le tue azioni fluiscano di conseguenza. Fai s che ognuno delle tue azioni sia la tua ultima battaglia sulla Terra. Solo a questa condizione le tue azioni avranno il giusto potere. Altrimenti saranno , per quanto a lungo tu possa vivere, le azioni di un timoroso. ....

Ogni volta che senti, come sempre fai, che tutto ti sta andando male e che stai a punto di essere annichilato, girati verso la tua morte e domandale se vero; lei ti dir che ti sbagli; che niente pi importante se non il suo tocco. La tua morte ti dir: ancora non ti ho toccato. Il guerriero pensa alla sua morte quando le cose perdono chiarit. Il guerriero considera alla morte la consigliera pi trattabile, che pu venire anche ad essere testimone di tutto quanto si faccia. L'idea della morte l'unica che tempra il nostro spirito. ... Questo non vuol dire che devi preoccuparti per la tua morte; si tratta di usarla. Poni attenzione sul laccio che ti unisce alla tua morte, senza rimordimenti, tristezza o preocuppazione. Poni la tua attenzione sul fatto che non hai tempo e lascia che i tuoi atti fluiscano in accordo a questo; che ciascuno dei tuoi atti siano la tua ultima battaglia sopra la Terra. Solo sotto tali condizioni i tuoi atti avranno il potere che gli corrisponde ... C' una strana felicit ardente nell'attuare con il pieno convincimento che quello che si sta facendo pu benissimo essere l'ultimo atto sopra la terra. Ti raccomando meditare sulla tua vita e contemplare i tuoi atti sotto questa luce. Non hai tempo amico mio, questa la disgrazia degli esseri umani. Nessuno di noi ha sufficente tempo e la tua supposta continuit, nella quale consiste la tua felicit, non ha senso in questo mondo di mistero e pavore. La tua "continuit" slo ti fa timido. I tuoi atti, non possono possedere cos in nessun modo, il gusto, il potere, la forza irresistibile di quelli realizzati invece da un uomo che sa di star liberando la sua ultima battaglia sulla terra. In poche parole: la tua "continuit" non ti rende n felice, n potente. ... La maggior parte della gente passa di atto in atto senza pensare. Un guerriero, al contrario, valuta ogni passo e dato che ha conoscenza intima della propriaa morte, procede con giudizio, come se ogni azione fosse la sua ultima battaglia. Un guerriero da, alla sua ultima battaglia, il rispetto che merita; naturale, quindi, che nel suo ultimo atto sulla terra dia il meglio di se stesso. ... Per, preoccuparsi terribilmente della morte forzerebbe chiunque sia di noi a focalizzare la propria attenzione su di s; e questo logorante. Cosicch, un'altra cosa di cui si ha bisogno per essere un guerriero il "DISTACCO", o "Spietatezza" ... [ Sii spietato ma affascinante, soleva ripetermi Don Juan. Sii astuto ma simpatico. Sii paziente ma solerte. Sii gentile ma letale. Solo le donne ci riescono! La spietatezza non deve essere ferocia, lastuzia non deve essere crudelt, la pazienza non deve essere negligenza e la gentilezza non deve essere stupidit. ] ..... ... Il "senso della morte" imminente accompagnata con il"distacco", invece di convertirsi in un'ossessione, si converte in indifferenza. Un uomo distaccato, che sa che non ha possibilt di ponere limiti alla sua morte, e possiede solo una cosa che lo supporti: il potere delle sue decisioni. Deve essere, per cos dire, il "proprietario", il padrone, della sua SCELTA. Deve comprendere che ogni sua scelta una sua responsabilit [(cos non si esaurisce nel darle la colpa agli altri)]; e, una volta che sceglie, non rimane tempo per le recriminazioni, n per i lamenti. In un mondo dove la morte il cacciatore, non c' tempo per lamentazioni e dubbi. C' tempo solo per decisioni... Farci responsabili delle nostre decisioni essere disposti a morire per esse; non importa quale sia la decisione... Le sue decisioni sono definitive semplicemente perch la sua morte non gli da tempo di legarsi a niente... In questo modo, la nostra energia " libera" di fluire e non ci riduciamo a

farcela"consumare" o "succhiarla" artificiosamente dall'esterno, dalla gente o dalle cose, perch non ne abbiamo bisogno visto che questa ci arriva "naturalmente" da dentro)] ... Niente potrebbe essere pi serio, n meno importante di qualsiasi altra cosa. In un mondo dove la morte il cacciatore, non ci sono cose grandi n piccole; solo ci sono decisioni alla vista della nostra morte inevitabile. Un guerriero prende in considerazione tutte le possibilit e poi sceglie in accordo con la propria predilezione intima. Una regola basica per un guerriero prendere le proprie decisioni con tanta cura, da fare in modo che nulla di quello che possa venire come risultato, sia capace di sorprenderlo. Decidere non significa eleggere un momento arbitrario; decidere significa che hai messo il tuo spirito in ordine impeccabile e che hai fatto tutto il possibile per essere degno della conoscenza e del potere. Preoccupati e pensa pure quanto vuoi prima di prendere una qualunque decisione; per una volta che lo fai, lasciati andare libero da preoccupazioni e da pensieri. Ci saranno ancora un millione di decisioni che ti aspettano Un guerriero accetta la responsabilit delle sue azioni, per quanto difficili possano essere. l'idea di star in balia del vento [(ossia: sotto il "controllo" di qualcuno, o di "qualcosa")] dovrebbe essere inammissibile [(dire, "per colpa di.." ammettere di fatto il nostro "noncontrollo"; e rassegnarsi ad esso: questo, "Arrendersi"; non "lottare" pi; non essere pi "guerriero", ma "vittima". Ci trasformiamo in "principi tiranni" come tutti gli altri maghi neri, succhiando energia alla gente perch non siamo pi ormai nelle condizioni di farla uscire dallo Spirito e da noi stessi)] ... Il guerriero non si abbandona neppure alla propria morte. La morte deve lottare per averlo. [(in questo senso, un guerriero si abbandona solo allo Spirito, non schiavo di nessun'altra cosa... Non schiavo della ragione, lo piuttosto del "sentimento", per unicamente di quello che procede dallo Spirito. ... Solo il sentimento della morte da all'uomo il distacco sufficente, affinch sia capace di non negarsi nulla Cos, con la coscienza della sua morte, con il distacco e con il potere delle sue scelte, un guerriero arma la sua vita in maniera strategica. Un guerriero procede sempre come se avesse un piano perch confida nel suo potere personale. L'allegria di un guerriero gli arriva dall'aver accettato pienamente il suo destino e dall'aver calcolato in verit ci che lo aspetta 10 - Un guerriero non pu in nessun modo lamentarsi per non essere da un'altra parte, perch vive la sfida che gli sta accadendo qui e adesso, in questo precisissimo istante... ... Cerca di comprimere il tempo, tutto conta, anche un secondo... Non sprecare nemmeno un istante = Vivere ogni istante il pi felicemente che si riesca fare. Per un guerriero solo esiste il "qui" e l'"ora"... Non c' niente al mondo capace di garantire che potrai vivere ancora un solo istante di pi... il futuro non altro che un pettegolezzo 11 - "Cancellare / abbandonare la propria storia personale", affinch nessuno ti leghi con i propri pensieri...

... -> Per abbandonare la storia personale bisogna avere il desiderio di lasciar andare il proprio passato, tagliare i fili dei vecchi attaccamenti e distaccarsi armoniosamente, poco a poco. Si Mantiene la propria storia personale raccontando alla gente tutto quello che fai. Invece, se non alimenti la storia personale, non hai pi bisogno / "dovere"/ "obbligo" di rendere conto, di spiegare tutto a tutti , e di auto-giustificarti continuamente... ... In pratica come morire al vecchio e RINASCERE OGNI GIORNO al nuovo, alla freschezza, leggerezza e novit della vita ... Cancellare la storia personale ci libera dal "PESO" dei PENSIERI ALTRUI ... come dire: "NESSUNO SA CHI SONO, NEPPURE IO" ... Ci serve anche a "PERDERE" l'IMPORTANZA PERSONALE "Poco a poco devi creare una nebbia attorno a te, un alone di Mistero, in modo che nulla possa darsi per scontato; che niente abbia una certezza assoluta. Il tuo problema che sei troppo prevedibile. I tuoi progetti sono troppo prevedibili; i tuoi umori sono prevedibili. Non dare le cose per scontato; devi iniziare a cancellarti. ... D. Juan: "Io Non ho pi una storia personale... Un giorno ho scoperto che la storia personale non mi occorreva pi e l'ho eliminata... Me ne sono, sbarazzato, liberato un giorno, quando ho sentito che non era pi necessaria... Per sbarazzarsi della storia personale, occorre prima di tutto averne il desiderio, e poi si deve procedere in modo armonioso per tagliarla via a pezzetti, a poco a poco... Tu non saprai mai chi o che cosa sono perch io non ho una storia personale... Nessuno conosce la mia storia personale, nessuno sa chi sono o che cosa faccio. Nemmeno io ! ... "Non vedi? Tu devi rinnovare la tua storia personale raccontando ai tuoi genitori, ai tuoi parenti e ai tuoi amici, tutto quello che fai. D'altro canto, se non hai una storia personale, non occorrono spiegazioni; nessuno arrabbiato o deluso con te, per i tuoi atti... Questo ti liberer dall'ostacolo dei pensieri altrui.... E soprattutto nessuno ti tiene vincolato o ti potrebbe inchiodare con i suoi pensieri" ... Fare domande sul passato di qualcuno una montagna di fesserie... ..... "A poco a poco devi creare la nebbia intorno a te; devi cancellare tutto quello che ti circonda finch niente dato per scontato, niente garantito o reale. Il tuo problema adesso che sei troppo reale. I tuoi sforzi sono troppo reali; il tuo modo di fare troppo reale. Non dare tutto per scontato. Devi cominciare a cancellare te stesso... Comincia dalle cose semplici, per esempio non rivelare quello che fai veramente. Poi devi lasciare tutti coloro che ti conoscono bene. In questo modo creerai un muto di nebbia intorno a te... Una volta che ti conoscono diventi qualcosa di scontato e da quel momento in poi non riuscirai pi a sciogliere il nodo, a ROMPERE I LEGAMI DEI LORO PENSIERI. Personalmente amo e preferisco la definitiva libert di essere sconosciuto. Nessuno mi conosce con ostinata certezza, nel modo in cui conoscono te, per esempio." "Ma questo pu significare mentire" -> (disse Castenda) "Non sono interessato alla verit o alla menzogna" .. rispose D. Juan "Le bugie sono tali solo se hai una storia personale"

... Quando non si ha una storia personale, niente di quello che si racconta pu essere giudicato una bugia. Il tuo problema invece quello di dover spiegare tutto a tutti in modo compulsivo e, allo stesso tempo, voler mantenere la freschezza, la novit di quello che fai ... D'ora in poi devi semplicemente mostrare alla gente solo quello che ti preme rivelare, senza mai dire esattamente come ci sei arrivato... Vedi, abbiamo due alternative; o riteniamo che sia tutto certo e reale, oppure no. Se seguiamo la prima ipotesi, arriviamo alla fine annoiati a morte di noi stessi e del mondo. Se seguiamo la seconda e cancelliamo la storia personale, creiamo una nebbia intorno a noi, una situazione molto eccitante e mmisteriosa, nella quale nessuno sa da dove balzer fuori il coniglio, nemmeno noi stessi. Quando nulla certo (niente dato per scontato), noi rimaniamo in una situazione di allerta, siamo perennemente svegli, attivi. E' pi eccitante non sapere in quale cespuglio si nasconde il coniglio, piuttosto che comportarsi come se sapessimo tutto. Il brutto che, una volta che ti conoscono, ti danno per scontato e da quel momento non puoi pi rompere il legame dei loro pensieri. A me, personalmente, mi piace di pi la libert illimitata di essere sconosciuti; nessuno mi conosce con certezza costante... E' pi emozionante vivere cos, che comportarci come se sapessimo tutto." ... Un uomo comune non vede niente di tutto questo; il mondo non mai un mistero per lui , al contrario un guerriero tratta il mondo come un interminabile mistero ... Potremmo interpretarlo come un "non-fissare" la propria coscienza e attenzione sull'immagine che si ha di se stessi, ma di riponerla sempre invece piuttosto sulla propria "azione" (nel senso "presente") e nel mondo attorno. Questo ovviamente, fa in modo che ci "preoccupiamo" pi di "sentire" che di "pensare"; di "agire", invece che di "compiacerci" e commiserarci per la nostra "sorte".

Il mondo un mistero. Non ti sforzare a volerlo risolvere. Il mondo un luogo sacro, stupendo, meraviglioso, misterioso, incomprensibile e impenetrabile e non concede facilmente i suoi segreti... Questo un mondo strano in cui le forze che guidano gli esseri umani sono imprevedibili, e a volte spaventose, per il suo "Splendore" degno della nostra "attenzione".

12 - PADRONEGGIARE "L'ARTE DEL SOGNARE" .. Sogno = Varco Verso l'infinito . Sognare = l'arte di spostare a volont dalla sua posizione abituale il p. d'unione per intensificare e ingrandire la portata di quel che si pu percepire . intendere il corpo energetico [privo di massa, pura energia] lo scopo del sognare _

l'arte dell'ATTENZIONE poich mediante ad essa riusciamo a trattenere le immagini di un sogno cos come tratteniamo le immagini del Mondo . ritorno al Punto di Partenza [evitare scarica di energia ad ogni sguardo, nella ricerca di altri "esploratori" sconosciuti, flussi di energia aliena; ] _ l'Arte del Sognare tratta dello spostamento del p- di u. ; l'Agguato larte che si occupa della "Fissazione" del p. di u. in qualsiasi posizione si sia spostato per far acquistare coesione (al nuovo p. u... rederlo sia stazionario sia FLUIDO, cos da percepirlo con coerenza) ... Pi chiara la visione nei sogni e maggiore la nostra coesione _ Vedere e Sognare accadono solo se il guerriero capace di interrompere il dialogo interiore ... [7 varchi del sognare] . SBATTI gli OCCHI con oggetti davanti (es. mani) e ricorda le impressioni .... OGNI GUERRIERO HA IL PROPRIO MODO DI SOGNARE... ... Secondo le istruzioni di don Juan, non appena I'immagine delle mie mani avesse cominciato a dissolversi o a mutare in qualcosa d'altro, avrei dovuto spostare lo sguardo dalle mani a qualsiasi altro elemento circostante... quando l'immagine dell'elemento si fosse dissolta, spostare lo sguardo su qualcos'altro e cosi via...

La spiegazione degli stregoni del modo in cui sceglier un argomento per il sognare, che un guerriero sceglie I'argomento, imponendosi deliberatamente un'immagine nella menre e facendo tacere il dialogo interno. In altre parole, se capace di non parlare con se stesso e, anche solo per un istante, afferra l'immagine o il pensiero di cui vuole sognare, l'argomento desiderato verr a lui... Se si capaci di troncare il flusso di immagini e di pensieri dentro di noi e se si smette di parlare con noi stessi, si acquistano certi poteri, come questo di imporre unimmagine e di fare che essa si presenti esteriormente a noi Ma questa fluidificazione del reale non va senza sofferenze e nausee. ... il doppio (che la nostra consapevolezza del nostro stato di esseri luminosi), sebbene lo si raggiunga sognando, certamente reale E' il nostro "gemello energetico / luminoso" , nel senso di copia esatta del conglomerato di energia definito corpo. Sinonimi: Corpo del Sogno, l'Altro s, o soltanto l'Altro Il corpo fisico ed energetico vengono generati insieme e costituiscono una unit, tuttavia alla nascita vengono separati da forze esterne, cos che oggi non abbiamo pi alcuna idea della sua esistenza. .. Sognare il culmine degli sforzi degli stregoni, l'uso conclusivo del Nagual... ------"Il doppio possiede corporeit?" chiesi. Certo, disse don Juan. Solidit, corporeit, sono memorie. Perci, come ogni altra cosa che noi

sentiamo del mondo, sono memorie che accumuliamo. Memorie della descrizione. (Don Juan a Carlos Castaneda - L'isola del Tonal) -----.... TECNICA DEL GUARDARE LE MANI (O ALTRI PARTICOLARI SOGGETTIVI) Ogni volta che guardi le mani rigeneri il potere necessario per sognare, perci all'inizio non guardare troppe cose. Sono sufficienti quattro oggetti ogni volta. Pi avanti puoi allargare il campo fino a coprire tutto quello che vuoi, ma appena le immagini cominciano a spostarsi e senti che stai perdendo il controllo torna alle mani ... TECNICA DEL DECIDERE UNA DESTINAZIONE E CONTROLLARE IL VIAGGIO Il passo successivo nel costruire la capacit di sognare consiste nell'imparare a viaggiare, cos come hai imparato a guardarti le mani, puoi desiderare di muoverti , di andare in alcuni luoghi. Prima di tutto devi fissare una meta. Scegli un posto che conosci bene, la tua scuola, o un parco, o la casa di un amico, poi dovrai desiderare di andarci.... Col tempo dovrai imparare a controllare la durata precisa del viaggio. DESIDERARE NO, per SOGNARE SI'..; in questa maniera si evitano gli eccessi, non si abusa di niente e di nessuno. Non "attaccarsi" a nulla e a nessuno, significa che tutto lo si cerca di tirar fuori da se stessi, non esaurendo le cose che si amano...

13 - PRATICARE IL "NON FARE" Giungere allessere in noi che deve morire il non fare della persona (Agire senza credere, avere aspettative, senza certezze di fede)- > interrompere le proprie abitudini... concentrare l'attenzione su aspetti del mondo che generalmente si trascurano; imparare ad avviare comportamenti diversi, ampliare i margini di libert: e allenare la persona a essere presente a se stessa Per Smontare abitudini si possono inventare esercizi-attivit inutili come --> Sali e scendi da una sedia per 15 volte con quanta maggiore consapevolezza e impegno possibile + apri una scatola di cerini e rovescia il suo contenuto a terra e poi raccoglili tutti, uno per volta... etc. .... Il mondo il mondo perch tu conosci il "fare" implicato nella sua creazione... Se tu non conoscessi il suo fare, il mondo sarebbe diverso... Per fermare il mondo devi smettere di fare... Non-fare sarebbe come comportarsi come se qual qualcosa fosse qualcos'altro di molto diverso... ad es. trasformare quell'oggetto in un oggetto di potere... Un guerriero se sa che le cose sono vere, agir per "fare"; se sa che non sono vere, agir per "nonfare" --> Il mondo ordinario sostenuto dal fare, cio da una visione coerente della realt, prodotta dallancoraggio del punto dunione (Assemblaggio -> Il "Punto di Unione" (Arte Sognare, pag. 11) ) di tutti gli uomini nella medesima posizione; la pratica del non fare incentrata su una multiforme serie di esercizi, tutti tesi a incrinare la nostra assoluta credenza nelleffettiva realt della visione del mondo costruita dai nostri sensi. ....

Il non fare + (interruzione dialogo) sono tecniche che implicitamente favoriscono il "Sognare" .... eseguire qualcosa senza alcuna aspettativa non deve essere intesa come un far nulla in ogni caso, ma al contrario - agire senza interferire con la naturalezza delle cose...

... -------

Un uomo comune vince o perde e , a seconda dei casi, si fa persecutore o vittima... Queste due condizioni hanno ragione di esistere finch un uomo non vede. Il VEDERE DISPERDE OGNI ILLUSIONE DI VITTORIA, SCONFITTA O SOFFERENZA. Vedere = Fissare l'attenzione, senza vacillare, sul Nagual

------PECULIARIT DEL GUERRIERO

Scegliamo una volta soltanto: essere guerrieri o uomini comuni. Non esiste una seconda scelta. Non su questa terra. E mentre combatte, consapevole dell'impeccabilit della sua volont, un guerriero ride e ride... Tutti noi abbiamo un centimetro cubo di possibilit che si manifesta di tanto in tanto davanti ai nostri occhi. La differenza tra un uomo medio e un guerriero che il guerriero lo sa e una delle sue capacit quella di stare all'erta aspettando deliberatamente, cos quando il suo centimetro cubo si manifesta lui ha la necessaria velocit, la prontezza per afferrarlo. La possibilit, la fortuna, il potere personale o come lo vuoi chiamare, una condizione particolare. E' come un bastoncino piccolissimo che appare davanti a noi e ci invita ad afferrarlo. Di solito siamo troppo impegnati, o troppo preoccupati, oppure solo troppo stupidi e pigri per capire che quello il nostro centimetro cubo di fortuna. Un guerriero, invece, sempre saldo e all'erta e ha lo scatto e la grinta necessaria per afferrarlo. Un GUERRIERO si considera gi morto e quindi non ha nulla da perdere. Il peggio gli gi accaduto, e lui lucido e calmo: giudicandolo dalle sue azioni e dalle sue parole, sarebbe impossibile sospettare che ha gi visto tutto... La cosa peggiore che pu accaderci di dover morire, e poich la morte gi il nostro destino inalterabile, siamo liberi: chi ha perso tutto non ha pi nulla da temere... Un guerriero deve usare tutto quello di cui pu disporre per chiudere le sue falle mortali appena si aprono ... Egli muore resistendo... la sua morte deve lottare per prenderlo... Non si consegna alla morte

Il GUERRIERO sa che sta aspettando e sa cosa sta aspettando, e mentre aspetta si gode la vista del mondo. L'impresa suprema del GUERRIERO sta nel godere la gioia dell'infinito.

Un guerriero deve sempre essere pronto a cogliere il suo centimetro cubo di occasione Un guerriero fluido non pu pi disporre il mondo cronologicamente.. AGISCE SOLO PER AGIRE ... Agisce senza credere, cio senza aspettarsi ricompense Quando il guerriero si fa pi equilibrato, il suo vedere diventa ci che deve essere: una conoscenza immediata L'arte del GUERRIERO sta nel bilanciare il terrore di essere uomo con la meraviglia di essere uomo. L'autodominio di un guarriero deve essere impeccabile. Un GUERRIERO agisce come se sapesse quello che fa, mentre in effetti non sa nulla. Il GUERRIERO deve sapere prima di tutto che le sue azioni sono inutili e nonostante ci deve procedere come se lo ignorasse. La differenza fondamentale tra l'uomo comune e il GUERRIERO che il GUERRIERO affronta tutto come una sfida, mentre l'uomo comune prende tutto come una benedizione o una sciagura. Quando un GUERRIERO prende la decisione di agire, deve essere pronto a morire. Se lo , non ci saranno trabocchetti, n sorprese sgradite, n azioni superflue. Tutto si armonizzer senza scosse perch lui non si aspetta niente. Un guerriero si comporta come se non fosse successo nulla, perch non crede in nulla, ma accetta ogni cosa per il suo valore apparente. Accetta senza accettare, e rifiuta senza rifiutare. Non ritiene mai di sapere, e neppure ritiene che non sia successo nulla. Si comporta come se riuscisse a controllarsi, anche se sta facendosela addosso. Comportandosi in questo modo, elimina l'ossessione.... Essere impeccabili, senza macchia, significa fare del proprio meglio in qualsiasi cosa in cui ci si sia impegnati... In tutta la questione dell'essere senza macchia, la chiave il senso di avere o di non avere tempo. Regola pratica: se sentite e agite come un essere immortale che ha tutto il tempo che vuole, non siete senza macchia; dovete allora girarvi, guardarvi intorno: e capirete che la vostra convinzione d'avere tempo un'idiozia. Nessuno sopravvive su questa terra ... ... Un guerriero vive agendo,non pensando di agire,e neppure pensando a quello che penser quando avr finito di agire.... Un guerriero sceglie una strada,qualunque strada, con il cuore, e la segue; e poi si rallegra e ride. Sa, perch vede che la sua vita finir anche troppo presto. Vede che non c' nulla che sia pi importante di tutto il resto... Un guerriero non ha onore n dignit, non ha famiglia n nome n patria, ma solo vita da vivere, e per questo il suo solo legame con gli altri uomini la sua follia controllata. ... Poich nulla pi importante di tutto il resto, un guerriero decide le propie azioni, e le compie come se per lui avessero importanza. La folia controllata lo spinge a dire che ci che fa importa, e ad agire come se cos fosse, pur sapendo che cos non . Per questo,dopo aver agito, si ritira in pace, e che le sue azioni siano buone o cattive, pi o meno efficaci, non cosa che lo riguardi... Un uomo comune troppo preoccupato di farsi piacere gli altri o di piacere a sua volta. A un guerriero piace qualunque cosa o persona che decida di farsi piacere, e per questo tutto. Quando un uomo intraprende la Via, diventa gradatamente Consapevole di essersi lasciato per sempre alle spalle la vita ordinaria. Ci significa che la realt ordinaria non pu pi proteggerlo e che per sopravvivere dovr adottare un nuovo modo di vita.

La fiducia in s del guerriero non la fiducia in s dell'uomo comune. L'uomo comune cerca certezza negli occhi di chi ha di fronte, e chiama questo fiducia in s. Il guerriero cerca d'essere senza macchia ai propri occhi, e chiama questo umilt. L'uomo comune agganciato agli uomini suoi compagni, mentre il guerriero agganciato unicamente a se stesso. Forse state inseguendo l'arcobaleno. Siete alla ricerca della fiducia in s dell'uomo comune, mentre dovete cercare l'umilt del guerriero. La differenza tra le due cose molto importante. La fiducia in s implica di sapere qualcosa per certo; l'umilt implica di essere senza macchia nelle proprie azioni e nel proprio sentire. Dovete andare oltre i vostri molti limiti, sempre. -------------------------La volont una forza emanata dalla regione ombelicale attraverso una breccia, un'apertura invisibile sotto l'ombelico. volont la forza che dallo stregone si pu protendere ...

Giunge velata nel mistero e mira a conferire la capacit di compiere azioni straordinarie...

l'unico modo di neutralizzare gli effetti distruttori del mondo degli stregoni consisteva nel riderci sopra.

"Il MONDO NON SI OFFRE A NOI DIRETTAMENTE; DI MEZZO C' SEMPRE LA DESCRIZIONE DEL MONDO. Propriamente, quindi, noi siamo sempre a un passo di distanza e la nostra esperienza del mondo sempre un ricordo dell'esperienza. Noi siamo perennemente in atto di ricordare l'istante che appena accaduto, appena trascorso. Noi ricordiamo, ricordiamo, ricordiamo... Se la nostra intera esperienza del mondo reminiscenza [...] non risulta poi cos bizzarro concludere che NOI CI TROVIAMO SEMPRE un SALTO INDIETRO" -----------------Noi tutti siamo esseri insondabili, luminosi e senza limiti Noi siamo Percettori. Tuttavia il mondo "Il potere qualcosa con cui ha a che fare un guerriero. Da principio una cosa incredibile, approssimativa; difficile anche da immaginare. E' questo che ti sta accadendo ora. Poi il potere diventa una cosa seria; si pu non averlo, oppure non rendersi pienamente conto che esista, e tuttavia si sa che c qualcosa, qualcosa che prima non era percettibile. Successivamente il potere si manifesta come qualcosa che ci arriva incontrollabilmente. Non mi possibile dire come viene o come veramente. Non nulla eppure fa apparire meraviglie proprio davanti ai tuoi occhi. E infine il potere qualcosa in se stesso, qualcosa che controlla i tuoi atti eppure obbedisce al tuo comando." E siccome non c' alcun gradino finale, in nulla, non dovrebbe esserci segreto intorno ad alcuna parte della nostra sorte di esseri luminosi.

Il potere personale decide chi pu e chi non pu trarre profitto da una rivelazione; le esperienze con la mia gente mi hanno dimostrato che pochissimi sarebbero disposti a stare ad ascoltare ; e dei pochi che ascoltano, meno ancora sarebbero disposti ad agire nel modo udito; e dei pochi disposti ad agire, meno ancora hanno sufficiente potere personale per trarre profitto dai loro atti. Il segreto intorno alla spiegazione degli stregoni, quindi, finisce per essere soltanto un'abitudine, e forse un'abitudine vuota come tutte le altre. --Agguato la base sulla quale si fonda ogni azione fuori dall'ordinario ( procedimento chiave assieme a Sogno e Intento)- comportamento inteso a dare uno scossoneprocesso che porta che provoca un'effetto insolito sul nostro essere (tra cui spezzare il potere delle proprie ossessioni) - l'effetto cumulativo... le donne sono naturali maestre dell'A. - chi lo pratica pu catturare di tutto, anche le proprie debolezze... s stesso... alcuni precetti dell'A. : a) tutto quello che ti circonda mistero ; b) dobbiamo cercare di svelare i misteri, ma senza sperare di riuscirci ; c) un Guerriero ben conscio di ci, prende il posto dovutogli fra gli altri o si considera uno di loro - sposta appena il p. d'unione... v. anche Astuzia dell'Astratto o Stratagemma dello Spirito ] ... Arte dell'Agguato -> Arte della Follia Controllata ... Sette principi: 1) sta al guerriero scegliere il campo di scontro 2) lasciare tutto ci che non necessario- 3) ogni scontro una lotta per la vita - ogni G. deve sempre avere un piano prestabilito - 4) Dev'essere senza Paura - allora le potenze che ci guidano ne favoriranno il cammino - 5) prendere tempo a circostanze che non si riesce a controllare - 6)comprimere il tempo e non sprecare neppure un momento, una volta presa una decisione - 7) non farsi notare, non spingersi mai in prima fila ma avere sempre una copertura --Un alleato una FORZA capace di portare l'uomo ai confini di s stesso, oltre il regno ordinario, una tensione, un Potere che si deve imparare a dominare... una Presenza; un veicolo... percepito come una qualit dei sensi - Volont - quando l'immagine consueta interrotta e la percezione in ragione dello spostamento del P. d'U... non ha forma ma effetti; il modo in cui lo si conosce personale; pu essere pericoloso perch pu tirar fuori la parte peggiore di una persona. Il corpo un grappolo di fibre luminose e coscienti... Noi siamo sensazione Una battaglia all'interno del proprio Tonal (organizzazione del mondo) una delle contese pi stupide che io possa immaginare Andare verso il nagual significa restringere il tonal. Attenzione, perch il momento in cui si manifesta pienamente il nagual quello della morte, quando il tonal si estingue Un colpo (shock) la tecnica per RESTRINGERE il Tonal. Bisogna colpire nell'istante preciso; per questo, naturalmente si deve saper "Vedere" Lo sciamano deve saper restringere il tonai quando esso tende a dilatarsi, e viceversa. ... Dopo che il tonal comincia a restringersi, il guerriero chiude la porta dall'altra parte. Finch il suo tonal non sfidato e i suoi occhi sono sintonizzati solo sul mondo del tonal, il guerriero si trova dal lato riparato della barriera". E' il suo territorio familiare, conosce tutte le regole. Ma quando il suo tonal si restringe, il guerriero si trova dal lato esposto al vento, e questa apertura dev'essere subito chiusa: altrimenti egli sarebbe spazzato via. Non solo un modo di dire. Di li dalla porta degli occhi del tonal infuria il vento. Voglio dire un vento vero. Non una metafora. Un vento che pu soffiare via la vita di un uomo..

... : i tonal di un gueriero deve essere informato di altre alternative... E' appunto il peso di queste nuove possibilit che aiuta a restringere il tonal. Per la stessa ragione, quello stesso peso che aiuta a impedire al tonal di restringersi fuori da quadro. ... il nagual pu compiere cose sraordinarie, inconcepibili... CoSe che non sembrano impossibili, cose impensabili per il tonal. Ma la cosa veramente straordinaria che I'esecutore non ha alcun modo di sapere come ci accada. ... Una volta che I'uomo stato spinto e il suo tonal si ristretto, il suo nagual, se gi era in moto - e non importa se quel moto era minimo -, prender il comando e compir straordinarie imprese. Quando si ha a che fare con il Nagual non bisogna mai guardarlo direttamente L'unico modo per guardare iI nagual posare gli occhi su di esso come se fosse una cosa qualsiasi. Bisogna sbattere le palpebre per interrompere la fissit dello sguardo. I nostri occhi sono gli occhi del tonal, o forse sarebbe pi giusto dire che sono stati allenati dal tonal, il quale dunque li rivendica a s. Una delle ragioni del vostro sconcerto e del vostro disagio che il vostro tonal non abbandona i vostri occhi. Il giorno chc lo fari, il vostro nagual avr vinto una grande battaglia. La vostra ossessione, o meglio I'ossessione di chiunque, di organizzare il mondo secondo le leggi del tonal; quindi, ogni volta che affrontiamo il nagual facciamo di tutto per rendere i nostri occhi duri e intransigenti. Io devo fare appello alla parte del vostro tonal che capisce questo dilemma, e voi dovete sforzarvi di rendere liberi i vostri occhi. Il punto di convincere il tonal che di fronte alle stesse finestre possono passare altri mondi... Dunque, fate che i vostri occhi siano liberi: che siano vere finestre. Gli occhi possono essere le finestre per fissare la noia oppure per fissare questo infinito. Non dovete fare altro che organizzare la vostra intenzione come un ufficio di controllo. Ogni qual volta vi trovate nel mondo del tonal, dovete essere un tonal senza macchia; non c' posto per azzardi irrazionali. Ma ogni qual volta vi trovate nel mondo del nagual, dovete del pari senza macchia; non c' posto per azzardi razionali. Per un gueriero, I'intenzione la porta che sta in mezzo: gli si chiude dietro, ermeticamente, quando egli prende una delle due strade. Se sulla vostra isola ci sono troppe cose inutili, non sarete in grado di reggere I'incontro con il nagual.. Potreste morire. Nessuno in grado di superare un incontro intenzionale con il nagaal, senza un lungo allenamento. Ci vogliono anni per preparare il tonal a un simile incontro. Di solito, se un uomo comune si trovasse faccia a faccia con il nagual lo shock sarebbe cosi forte che egli morirebbe. Lo scopo di chi allena un guerriero non quindi insegnargli a far stregonerie o incantesimi, ma preparare il suo tonal a non andare in pezzi. Un risultato molto arduo. Un guerriero deve imparare ad essere senza macchia e perfettamente vuoto, prima di poter anche solo immaginare d'essere testimone del nagual... Delle faccende del Nagual pu essere testimone solo il corpo, non la ragione... Il Nagual la parte di oi per la quale non c' descrizione / parole, nomi... Il N. tutt'intorno al tonal, dove il potere si libera... Per quanto astute siano le difese del tonal, il fatto che iI nagual affiora. Tuttavia, il suo affiorare alla superficie sempre inavvertibile. La grande abilit del tonal consiste nel sopprimere ogni manifestazione del nagual in modo tale che, anche quando la sua presenza sia la cosa evidente del mondo, resti inavvertibile... Il Nagual solo effetto ... Le scosse del Nagual rompono la quiete del tona... Il Nagual l'unica parte (creativa) di noi che pu creare... Il tonal non pu creare nulla... pu solo testimoniare, valutare e modellare.

IL NAGUAL INDICIBILE NON POSSIBILE RIFERIRSI ALL'IGNOTO... DELL'IGNOTO SI PU SOLTANTO ESSERE TESTIMONI... "Se non si ha fiducia nel Nagual non c' possibilit di sollievo e quindi nessuna possibilit di sgomberare la nostra vita dai detriti per poter essere liberi " Nel vostro caso, per esempio, voi dovete smettere di supporre. Voi lo chiamate spiegarc. Ma io lo chiamo sterile e noiosa insistenza del tonal per avere ogni cosa sotto controllo. Ogni volta che il, tonal non ci riesce, giunge un momento di sconcerto e allora il tonal stesso si apre alla morte. Che razza di ostinato ! Si ucciderebbe, piuttosto di perdere il controllo. E tuttavia possiamo fare pochissimo per mutare questa condizione. ... L'isola del tonal dev'essere ripulita e mantenuta pulita. E' l'unica possibilit che si offre al guerriero. Un'isola pulita non offre resistenza; come se li non ci fosse nulla... i discorsi del Tonal hanno un senso soltanto se restiamo entro certi limiti, e questi limiti non si possono applicare aI nagual... C' un momento in cui il nagual deve sussurrare alI'orecchio dell'apprendista e dividerlo in due e aprire la porta per la fuga dal'isola del Tonal... svignarsela dall'unit del Tonal comune senza danneggiare il proprio essere. ... Il tempo del Nagual e del tonal sono due cose autonome, diverse ... Fidatevi del Nagual. Il Nagual vi porter ... Le azioni del Nagual sono mortali... Se non possedete sufficiente potere per parare l'assalto del Nagual , siete morto... Del Nagual si pu solo essere testimoni... voler spiegare il Nagual con il Tonal stupido... L'ultimo brano della spiegazione degli stregoni afferma che la ragione si limita a rifettere un ordine esterno, e che la ragione non sa nulla di tale ordine; non pu spiegarlo, cosi come non pu spiegare il nagaal, La ragione pu soltanto essere testimone degli effetti del tonal, ma non pu mai comprenderlo o svelarne I'enigma. Il fatto stesso che noi pensiamo e parliamo indica la presenza di un ordine che seguiamo senza mai sapere come riusciamo a farlo o che cosa tale ordine sia. Gli stregoni fanno la stessa cosa con la loro volont.. Essi affermano che atraverso la volont possono essere testimoni degli effetti del nagual. Posso ora aggiungere che attraverso la ragione, non importa cosa facciamo con essa o come lo facciamo, siamo puramente testimoni degli effetti del tonal. In entrambi i casi non c' speranza, mai, di capire o di spiegare quello di cui siamo testimoni. Questo i il paradosso degli esseri luminosi: Il tonal di ciascuno di noi soltanto un riflesso di quell'indescivibile ignoto che pieno di ordine ; il nagual di ciascuno di noi soltanto un riflesso di quell'indescrivibile vuoto che contiene ogni cosa. Gli stregoni dicono che noi siamo dentro una bolla ... E' una bolla in cui siamo messi all'istante della nascita. Dapprima la bolla aperta, ma poi comincia a chiudersi, fino a sigillarci nel suo interno. La bolla la nostra percezione. Viviamo tutta la vita dentro quella bolla. E' ci che percepiamo sulle sue pareti sferiche d il nostro stesso riflesso. La cosa che si rifette d la nostra immagine del mondo ... Quell'immagine dapprima una

descrizione che ci viene fornita dal momento in cui nasciamo, finch tutta la nostra attenzione ne afferrata e la descrizione diventa un'immagine. Compito dell'insegnante risistemare quell'immagine, preparare I'essere luminoso all'istante in cui il benefattore aprir la bolla dall'esterno. L'operazione delicata di guidare un essere luminoso alla totalit di se stesso esige che I'insegnante agisca dall'interno della bolla e il benefattore dall'esterno. L'insegnante riordina I'immagine del mondo. Ho chiamato questa immagine I'isola del tonal. Vi ho detto che tutto ci che noi siamo si trova sull'isola. La spiegazione degli stregoni afferma che I'isola del tonal creata dalla nostra percezione, che stata allenata a concenrarsi su alcuni elementi, ciascuno di quegli elementi, e quegli elementi tutti insieme, formano la nostra immagine del mondo. Il compitodell'insegnante, per quanto riguarda la percezione dell'apprendista, consiste nel riordinare tutti gli elementi dell'isola in una met della bolla. Ora dovete aver capito che ripulire e riordinare I'isola del tonal significa raggruppare tutti i suoi elementi sul lato della ragione. ll mio lavoro mirava a scomporre la vostra immagine consueta: non a distruggerla, ma a costringerla a raccogliersi tutta sul lato delle ragione ... --------DISPIEGA LE ALI DELLA PERCEZIONE ..... il mondo che percepiamo un'illusione. E', stato creato da una descrizione che ci fu raccontata fin dal momento della nostra nascita. < Noi, gli esseri luminosi, siamo nati con due anelli di potere, ma ne usiamo solo uno per creare il mondo. Quell'anello, che ci d stato infilato subito dopo la nascita, la ragione e si accompagna al parlare. Tutt'e due insieme elaborano e conservano il mondo. < Dunque, in sostanza, il mondo.che la vostra ragione vuole mantenere il mondo creato da una descrizione... e dalle leggi dogmatiche inviolabili, che la ragione impara ad accettare e difendere. ... Il segrcto degli esseri luminosi i che essi possiedono un altro anello di potere, mai usato, la volont. ll trucco dello stregone quello stesso dell'uomo comune. Entrambi hanno una descrizione; uno, I'uomo comune la sostiene con la sua ragione; I'altro, lo stregone, la sostiene con la sua volont. Entrambe le descrizioni hanno le loro leggi, e le leggi sono percepibili, ma il vantaggro dello stregone sta nel fafto che la volont inghiotte pi della ragione. < ... d'ora innanzi dovreste fare in modo di percepire se la descrizione sorretta dalla vostra ragione o dalla volont. Credo che solo in questo modo potrete usare la vita quotidiana come sfida e veicolo per accumulare sufficiente potere personale, al fine diraggiungere la totalit di voi stessi --La totalit di noi stessi gran pasticco ... Ce ne basta pochissima per compiere le azioni pi complesse della vita. Ma morendo, moriamo con la totalit di noi stessi... Uno stregone si pone la domanda: "Se moriremo con la totalit di noi stessi, perch non vivere, anche, con quella totalit ? ------Proprio queste vostre imperfezioni sono la vostra "via" verso il potere ------E troppo tardi per tirarvi indietro, ma troppo presto per agire. Tutto quel che potete fare stare a vedere. Siete nella misera situazione di un bambino che non pu tornarsene in grembo alla madre, ma

neppure correre in giro e agire. Tutto ci che quel bambino pu fare stare a vedere e a sentire le meravigliose storie di azione che gli vengono raccontate. Adesso siete esattamente a questo punto. Non potete tornare in grembo al vostro mondo di prima, ma non potete neppure agire con potere. Potete soltanto assistere ad atti di potere e ascoltare storie, storie del potere...

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Il diagramma tracciato sulla cenere aveva due epicentri; uno lo chiam "ragione", l'altro "volont": La "ragione" era direttamente collegata ad un punto che egli chiam "parlare". Mediante il parlare", la "ragione" era indirettamente collegata a tre altri punti, "sentire", "sognare" e "vedere". L'altro epicentro, "volont", era collegato direttamente a "sentire", "sognare" e "vedere", e solo indirettamente a "ragione" e "parlare". Notai che il diagramma era diverso da quello che avevo copiato anni prima. La forma esteriore non ha importanza disse. Questi punti rappresentano un essere umano e si possono disegnare in tutti i modi che volete. Rappresentano il corpo di un essere umano? gli chiesi. Non chiamatelo corpo disse.Sono otto punti nelle fibre di un essere luminoso. Uno stregone dice, come vedete nel diagramma,che un essere umano prima di tutto volont, perch la volont direttamente collegata ai tre punti sentire, sognare e vedere; poi, un essere umano ragione. Questo centro pi debole di volont; collegato soltanto a parlare. Cosa sono gli altri due punti, don ]uan? Mi guard sorridendo. Siete un po' pi forte di quanto eravate quando parlammo per la prima volta di questo diagramma disse. Ma non siete ancora abbastanza forte per conoscere tutti gli otto punti. Un giorno Genaro vi mostrer gli altri due. Tutti hanno questi otto punti, o solo gli stregoni?

Si pu dire che ognuno di noi nasca con gli otto punti. Due, la ragione e il parlare, li conoscono tutti. Sentire sempre vago, ma in qualche modo familiare. Per solo nel mondo degli stregoni si conoscono pienamente il sognare, il vedere e la volont. E, alla fine, all'orlo esterno di quel mondo, si incontrano gli altri due. Gli otto punti formano la totalit dell'io. Mi fece vedere sul diagramma che tutti i punti potevano essere collegati indirettamente gli uni con gli altri. Tornai a chiedergli dei due punti misteriosi. Mi fece vedere che erano collegati soltanto con "volont" e si trovavano lontani da "sentire","sognare"e "vedere",e ancora pi lontani da "parlare" e "ragione". Indic con il dito che erano isolati dagli altri e isolati fra loro. Questi due punti non si arrenderanno mai al parlare o alla ragione egli disse. Solo la volont pu toccarli. La ragione cosi lontana da loro che sarebbe assolutamente inutile cercare di immaginarseli. Questa una delle cose pi difficili; dopo tutto per la "ragione, ragionare su ogni cosa il suo forte. Gli chiesi se gli otto punti corrispondevano a certe zone od organi in un essere umano. Si rispose secco, e cancell il diagramma. Mi tocc la testa e disse che quello era il centro della "ragione" e del "parlare". La punta dello sterno era il centro del "sentire". La regione sotto l 'ombelico era "volont". "Sognare" si trovava sul fianco destro, fra le costole. "Vedere" sul fianco sinistro. Don ]uan disse che talvolta, in alcuni guerrieri, "vedere" e "sognare" si trovavano ambedue sulla destra. (Rif: Carlos Castaneda L'Isola del Tonal) ------Il sapere una farfalla notturna... Le farfalle notturne sono i messaggeri, o meglio ancora i custodi dell'eternit... Esse portano sulle ali una polvere... una polvere d'oro scuro... questa polvere la polvere del sapere. Il sapere si spande come granelli di polvere d'oro... Dunque, per un guerriero, sapere come ricevere su di s una pioggia di granelli di polvere d'oro scuro

-----CHIEDITI: QUESTA STRADA HA UN CUORE... ? "Ogni strada non che una fra un milione di strade. Quindi devi sempre tenere a mente che una strada solo una strada; se senti che non dovresti seguirla, non devi restare con essa a nessuna condizione. Una strada solamente una strada. Il fatto che il tuo cuore ti esorti ad abbandonarla non un affronto a te stesso o agli altri. Ma la tua decisione di proseguire lungo quella strada o di abbandonarla non deve avere attinenza alcuna con la paura o con l'ambizione. Attento: ogni strada dev'essere osservata da vicino e deliberatamente. Provala una volta, due, tre... quanto lo ritieni necessario. Poi poniti una domanda, ma solo a te stesso; e la domanda la seguente: Questa strada ha un cuore? Tutte le strade sono uguali. Non conducono in nessun luogo. Sono strade che attraversano il bosco, s'inoltrano nel bosco, passano sotto il bosco. Tutto sta ad accertare se quella strada ha un cuore. E' il solo dato che conti. Se non ha un cuore, una strada sbagliata". Se la tua strada l'amore, la meta non ha importanza; il cammino che seguirai sar fatto d'amore.

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AVERE LE BALLE D'ACCIAIO (Intervista a Carlos Castaneda) Castaneda apparve con un largo sorriso. Strinse la mia mano e si sedette. Stavo per tirare fuori la storia delle scimmiette quando cominci a piangere. Vidi la sua fronte corrugarsi e tutto il corpo sussultare per i singhiozzi. Stava rantolando come un pesce tolto dalla vasca. Il suo labbro inferiore si con torceva, bagnato ed elettrificato. Distese il suo braccio verso di me, la mano tremante e contratta mi venne incontro come la bocca di un vegetale carnivoro, come per chiedere l'elemosina. "Per favore!", riusci a sputare fuori queste parole in un attimo di tregua, col tremolio dei suoi muscoli facciali. "Per favore amami!!, disse piegando la testa come un cavallo, supplicandomi. Castaneda stava ancora piangendo, come un grande idrante rotto e strozzato. La sua goffa rappresentazione, dal sublime al ridicolo, si esaur in una oscena contrazione da pianto. "Ecco cosa siamo: scimmie con piattini di latta per l'elemosina. Cos prevedibili, cos deboli. Masturbatori. Siamo sublimi, ma la scimmia insana non ha energia per vedere. Cos il cervello della bestia prevale. Non possiamo afferrare la nostra finestra di opportunit, il nostro "centimetro di chance". Non possiamo, siamo troppo occupati a tenere la mano di mammina. A pensare come siamo meravigliosi e unici e sensibili. Non siamo unici! Le sceneggiature delle nostre vite sono state gi scritte, da altri", disse sogghignando sinistramente. "Lo sappiamo... ma non ce ne importa. Vaffanculo diciamo. Siamo i cinici definitivi. Porca puttana! Questo il modo in cui viviamo! In un rigagnolo di merda tiepida. Cosa ci hanno fatto? Questo quello che don Juan continuava a dire. Aveva l'abitudine di domandarmi: "Com' la carota?". "Che carota?", gli rispondevo io. "Quella che ti hanno infilato su per il culo". Ero terribilmente offeso, come poteva arrivare a tanto? "Sii loro riconoscente per non averci ancora messo una maniglia" "Ma se possiamo scegliere, perch stiamo in quel rigagnolo" - chiese il giornalista. "E' cos calduccio, Non vogliamo abbandonarlo, noi odiamo dover dire addio. E abbiamo paura, cavolo come abbiamo paura, ventisei ore al giorno! E di cosa pensi che abbiamo paura? Di noi stessi. Cosa sar di noi? Cosa c' in serbo per noi? Che ci succeder? Che egomaniaci! Cosi orribile, ma anche cosi affascinante!" Sorrideva come un gommoso gattone del Cheshire. Gli ho fatto notare che la sua visione della vita mi sembrava un po' troppo aspra e lui si messo a ridere. Poi, con una comicit stitica da accademico si messo a declamare: "Castaneda un vecchio uomo amareggiato". La sua caricatura era buffa, brutalmente azzeccata. "Le scimmie ingorde hanno raggiunto la nocciolina attraverso le sbarre e non possono mollare la presa. Sono stati fatti degli studi in proposito nessuno riuscirebbe a fargli mollare la nocciolina. Terrebbero il pugno chiuso anche se gli segassi il braccio, noi moriamo stringendo la merda. Ma perch? Is that all there is, come diceva Miss Peggy Lee? Non pu essere, sarebbe troppo terribile.

Dobbiamo imparare a mollare la presa. Collezioniamo ricordi e li incolliamo su degli album, come biglietti per uno spettacolo di Broadway di dieci anni fa. Moriamo attaccati a souvenir. Essere uno stregone avere energia, curiosit e fegato per lasciare le cose, per fare salti mortali nell'incognito. Tutto ci di cui si ha bisogno sono delle ridefinizioni, regolare gli strumenti. Dobbiamo vederci come esseri che devono morire! Una volta che accettiamo questo fatto, i mondi si schiuderanno per noi. Ma per abbracciare questo concetto devi avere delle "Balle d'acciaio". -----LA VITA TUTTA QUESTIONE DI INTENTO In un'intervista, Castaneda disse: " L'intento semplicemente la consapevolezza di avere una possibilit, la chance di avere una chance". ...l'intento (inteso come l'allineamento di tutte le emanazioni della consapevolezza) fa muovere il punto di unione. (Gli stregoni chiamano l'intento l'indescrivibile, lo spirito, l'astratto, il nagual) L'intento lo spirito che muove i punti d'unione [...] esso l'atto di allungarsi oltre i nostri limiti raggiungendo l'inconcepibile. L'intento la forza che permea ogni cosa e che ci mette in grado di percepire.... la forza che muta e riordina le cose o le mantiene cos come sono. [...] Pu nascere dal silenzio interiore (cessa il dialogo interiore) ... L'unico modo di conoscere l'intento conoscerlo direttamente tramite una connessione vivente che c' tra l'intento e tutti gli esseri sensibili. L'intento la caratteristica universale condivisa da tutto ci che esiste. ... Tutte le creature viventi sono schiave dell'intento...ci fa fare quello che vuole..siamo nei suoi artigli... ci fa persino morire. Se un uomo ha un intento fermo e chiaro, i sentimenti non rappresentano un ostacolo perch si capaci di tenerli sotto controllo. Avere un intento inflessibile significa possedere la volont di svolgere tutte le operazioni necessarie per mantenersi costantemente entro i rigidi confini della conoscenza trasmessa. L'intento inflessibile un catalizzatore che provoca le decisioni irrevocabili. L'intento inflessibile era composto di: 1) sobriet 2) sicurezza di giudizio 3) mancanza di libert di innovare (cio assenza di modifiche, poich per gli sciamani tutti gli atti erano prestabiliti e obbligatori, e doverli eseguire significava mancanza di libert di innovare). Quando diventi guerriero l'intento diventa un amico che, per qualche attimo, ti lascia libero...

....il passo successivo diventare padrone dell'intento (se vuoi volare devi chiamare - saper controllare - l'intento del volo) Il nagual usa l'intento per il movimento libero, e lo spirito offre al nagual i mezzi per realizzarlo. Per il suo collegamento con l'intento un guerriero attraversa quattro stadi: Il primo quando ha un anello arrugginito, inaffidabile con l'intento. Il secondo quando riesce a pulirlo. Il terzo quando riesce a manipolarlo. Il quarto quando riesce ad accettare i piani dell'astratto. Per chiamare l'intento necessaria la totale concentrazione sul motivo che ci spinge ad agire Secondo gli sciamani, l'intento si attira con lo sguardo [...] infatti gli stregoni possono trasformare i propri sentimenti in intento [...] gli sciamani evocano l'intento pronunciando a voce alta e chiara la parola "intento".

----Linstallazione estranea: Citazioni da: Il lato attivo dellinfinito di Carlos Castaneda.

Ogni essere umano possiede due menti: una completamente nostra ed simile ad una voce debole che ci porta sempre ordine, direzione e uno scopo preciso; laltra invece una installazione estranea che ci porta conflitti, arroganza dubbi e disperazione. Le nostre meschinit e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti. Una la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perch stata sconfitta e relegata nelloscurit. Laltra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attivit quotidiana, uninstallazione estranea. Per risolvere il conflitto delle due menti occorre avere lintenzione di farlo. Gli sciamani evocano lintento pronunciando a voce alta e chiara la parola intento: una forza che esiste nelluniverso, e quando gli sciamani la evocano si presenta loro e predispone il sentiero per la realizzazione. Questo significa che gli sciamani riescono sempre a fare quello che vogliono. Lintento pu essere evocato per qualunque motivo, ma gli sciamani hanno imparato a loro spese che si presenta loro solo per qualcosa di astratto. E la loro valvola di sicurezza, senza la quale sarebbero insopportabili. Nel tuo caso, evocare lintento per risolvere il conflitto delle tue due menti o sentire la voce della tua vera mente non una questione meschina, triviale o arbitraria: al contrario, astratta ed eterea, e riveste per te unimportanza fondamentale. Prova a pensare a ogni singolo essere umano che esiste sulla faccia della terra e, senza ombra di dubbio, scoprirai che chiunque sia, qualunque cosa pensi di se stesso o possa mai fare, il risultato delle sue azioni sempre lo stesso: figure insensate davanti a uno specchio. Non dare retta a quella voce superficiale che ti fa arrabbiare. Devi invece prestare ascolto a quella pi profonda che ti guider dora in avanti, la voce che ride. Ascoltala e ridi con lei. Ridi! Ridi! Lintero genere umano non vuole sentire nulla. La gente presta ascolto solo a quello che vuole sentirsi dire. La tua persona ha ben poco a che fare con il tuo corpo: infatti la tua mente. E devi credermi, la tua

mente non ti appartiene affatto. Per linfinito lunica impresa degna di un guerriero la libert, qualunque altra attivit un inganno. In difetto non sono quelli che ti circondano. Loro non possono evitare di essere quello che sono. Tu sei in difetto, perch invece di aiutare te stesso preferisci giudicare loro. Ma solo gli idioti giudicano. Giudicandoli, non farai altro che tirare fuori il loro lato peggiore. Siamo tutti prigionieri ed questa prigionia a indurci ad agire con tanta meschinit. La tua sfida sta nel prendere gli altri cos come sono. Lasciali in pace. Vidi una strana ombra scura proiettata sulle chiome degli alberi. Forse era unombra sola che si muoveva avanti e indietro, oppure erano pi ombre che si spostavano da sinistra a destra e da destra verso sinistra, o ancora verso lalto. Assomigliavano a giganteschi pesci neri. Era come se un enorme pesce spada stesse volando nellaria. Quello spettacolo fin per spaventarmi. Gli sciamani dellantico Messico furono i primi a scorgere quelle ombre e decisero di occuparsene. Le videro come le vedi tu adesso e le videro come energia che fluisce nelluniverso. E scoprirono qualcosa di trascendentale. Scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita. Un predatore che emerge dalle profondit del cosmo e assume il dominio della nostra vita. Gli uomini sono suoi prigionieri. Il predatore nostro signore e maestro e ci ha resi docili, impotenti. Se vogliamo protestare, soffoca le nostre proteste. Se tentiamo di agire in modo indipendente non ce lo permette. I predatori hanno preso il sopravvento perch siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perch ci spremono senza piet. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie, i gallineros, i predatori ci allevano in stie umane, gli humaneros, garantendosi cos uninfinita riserva di nutrimento. Rifletti per un momento e dimmi come spiegheresti la contraddizione esistente tra lintelligenza delluomo che costruisce, organizza e la stupidit del suo sistema di credenze, oppure la stupidit del suo comportamento contraddittorio. Secondo gli sciamani, sono stati i predatori (voladores) a instillarci questi sistemi di credenze, il concetto di bene e di male, le consuetudini sociali. Sono stati loro a definire le nostre speranze e aspettative, nonch i sogni di successo e i parametri del fallimento. Ci hanno dato avidit, desiderio smodato e codardia. Ci hanno reso abitudinari, centrati nelleco e inclini allautocompiacimento. Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in unoperazione stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda, nellottica di chi la subisce. Ci hanno dato la loro mente! Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente, che diventata la nostra. La mente dei predatori barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Bench tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dellansia del cibo e la tua non altro che lansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopo tutto, la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ci che pi gli conviene, garantendosi un certo livello di sicurezza che va a mitigare la loro paura. di questa patina luminosa di consapevolezza che si alimentano i predatori, e quando un essere umano raggiunge let adulta, tutto ci che gli resta un bordo sottile che va dalla cima della testa alla punta dei piedi. Proprio lesilit di tale bordo consente al genere umano di continuare a vivere, bench faticosamente. Quel sottile bordo di consapevolezza lepicentro dellegocentrismo in cui luomo irrimediabilmente intrappolato. Facendo leva proprio sul nostro egocentrismo, lunico aspetto consapevole rimastoci, i predatori creano fiammate di consapevolezza che poi procedono spietatamente a consumare. Ci danno problemi futili per forzare tali fiammate a emergere e, in questo modo, ci fanno sopravvivere per continuare a nutrirsi della fiammeggiante energia delle nostre pseudo-preoccupazioni. Gli antichi sciamani vedevano il predatore. Lo chiamavano quello che vola (voladores), perch si muove a balzi nellaria.

Ci che abbiamo di fronte non un predatore qualunque. E intelligente e organizzato. Segue matematicamente un programma destinato a renderci del tutto impotenti. Luomo, lessere che era destinato a essere magico, non lo pi. Si ridotto a un banale pezzo di carne. Non ci sono pi sogni degni delluomo, ma ci sono solo i sogni di un pezzo di carne: triti, convenzionali, stupidi. Questo predatore naturalmente un essere inorganico, non invisibile ai nostri occhi come lo sono altri esseri inorganici. Proprio come fanno i bambini, noi lo vediamo ma poich ci appare troppo orribile preferiamo non pensarci. Lunica alternativa possibile per lumanit la disciplina. La disciplina il solo deterrente. Ma parlando di disciplina non mi riferisco ad uno stile di vita spartano: alzarsi ogni mattina alle cinque e mezzo e bagnarsi nellacqua fredda fino a diventare blu. Gli sciamani interpretano la disciplina come la capacit di affrontare in modo sereno eventualit che esulano dalle nostre aspettative. Per loro, la disciplina unarte: larte di affrontare linfinito senza vacillare, e non perch siano forti e duri, ma perch sono animati da timore reverenziale. La disciplina rende la patina luminosa di consapevolezza sgradevole al gusto di quello che vola. Il risultato che il predatore rimane sconcertato, confuso. Cos, ingannato e smarrito, non ha altra alternativa che sospendere la sua opera nefasta. Se la nostra patina luminosa di consapevolezza rimane intatta per qualche tempo, ha la possibilit di crescere. Mediante la disciplina, gli stregoni tengono a bada i predatori (voladores) quanto basta per permettere alla loro patina luminosa di consapevolezza di superare il livello delle dita dei piedi. Da quel momento, essa riacquista la sua dimensione originaria. Il supremo stratagemma degli sciamani dei tempi antichi consistette nel caricare di disciplina la mente di quello che vola. Scoprirono che affaticando col silenzio interiore la mente di quello che vola, linstallazione estranea fugge, dimostrando cos con assoluta certezza la sua origine aliena. Successivamente listallazione estranea ritorna, ma non pi cos forte; ha quindi inizio un processo in cui la fuga della mente di quelli che volano diventa routine, fino a quando sparisce definitivamente. La disciplina strema in modo incommensurabile la mente aliena. Ed appunto attraverso la disciplina che gli sciamani sconfiggono linstallazione estranea.

---Dialogo tra Don Juan e Castaneda sull'immagine di s e la personalit: I maestri dell'agguato che praticano la follia controllata credono che, per quanto concerne la personalit, tutta la razza umana si divide in tre categorie. Sorrise come faceva tutte le volte che mi provocava. Ma assurdo! protestai io. Il comportamento umano troppo complesso per essere diviso cos semplicemente. I maestri dell'agguato dicono che non siamo cos complessi come pensiamo e che tutti apparteniamo a una delle tre categorie. Risi, nervoso. Di solito avrei preso la sua dichiarazione come uno scherzo, ma stavolta, con la mente cos limpida e i pensieri cos acuti, sentii che parlava proprio seriamente. Dici sul serio? gli chiesi, con quanta pi gentilezza potei. Come no! rispose, cominciando a ridere. Le sue risa mi fecero rilassare un po', ed egli cominci a spiegarmi il sistema di classificazione. Disse che le persone della prima classe sono perfetti segretari, assistenti, colleghi. Hanno personalit molto fluide, ma la loro fluidit non arricchisce. Tuttavia sono servizievoli, interessati, amanti della casa, pieni di risorse entro certi limiti, spiritosi, beneducati, teneri, delicati. In altre parole, la gente migliore che si possa trovare, ma con un enorme difetto: non riescono a funzionare da soli, hanno sempre bisogno di qualcuno che li diriga.

Sotto una direzione, per quanto possa essere dura o antagonistica, rendono benissimo. Da soli non ce la fanno. Le persone della seconda classe non sono affatto simpatiche. Sono meschine, vendicative, invidiose, gelose, egoiste. Parlano solo di s e di solito chiedono che gli altri si uniformino al proprio livello. Prendono sempre loro l'iniziativa, anche se non si sentono a proprio agio. Sono perennemente impacciati in ogni situazione e non si rilassano mai. Sono insicuri e sempre insoddisfatti, e pi si sentono insicuri, pi diventano scortesi. Il loro fatale difetto che ammazzerebbero chiunque per amor del potere. Nella terza categoria ci sono quelli che non sono simpatici ma nemmeno odiosi. Non sono servi di nessuno ma neanche si impongono a nessuno, sono piuttosto degli indifferenti. Hanno un'alta idea di se stessi derivata solo da sogni a occhi aperti e da pii desideri. Se si distinguono per qualcosa perch sono sempre in attesa che qualcosa succeda. Attendono di essere scoperti e conquistati e hanno una grande abilit a creare l'illusione di avere in serbo grandi cose, che promettono sempre di offrire: in realt ci non avviene perch non ne hanno la capacit. Don Juan mi precis che lui, ovviamente apparteneva alla seconda classe. Mi chiese poi di classificarmi e con una certa riluttanza suggerii che potevo essere una combinazione delle tre. Non rifilarmi quell'idiozia della combinazione mi disse, ancora ridendo. Noi siamo creature semplici, ognuno di noi appartiene a uno solo dei tre tipi. Secondo me, tu appartieni alla seconda classe. I maestri dell'agguato li chiamano peti. Presi a protestare che il suo schema di classificazione era avvilente, ma mi fermai proprio mentre stavo per abbandonarmi a una lunga tirata. Invece gli feci notare che, se davvero c'erano solo tre tipi di caratteri, tutti eravamo bloccati a vita in una delle tre categorie, senza speranza di mutamento o riscatto. Convenne che era proprio cos, ma restava una via di recupero. Gli stregoni avevano appreso molto tempo prima che solo il nostro riflesso di s personale cadeva in una delle categorie. Il nostro problema che noi ci prendiamo sul serio disse. A qualsiasi categoria appartenga la nostra immagine di s, importa solo per la nostra presunzione. Se non fossimo presuntuosi, le categorie non importerebbero affatto. Sar sempre un peto continu, scosso in tutto il corpo dalle risate. E anche tu. Ma ora io sono un peto che non si prende sul serio, a differenza di te. Ero indignato. Volevo discutere con lui, ma non riuscii a mettere insieme l'energia necessaria.

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