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Introduzione
- Regione dellocchio: a circondare le cavit orbicolari - Regione del labbro: circondano la rima buccale - Regione del mento: inferiormente alla regione del labbro, in prossimit della protuberanza mentale. - Regione della guancia: parte laterale della faccia, anteriore alla regione parotideo-masseterina e laterale alla regione del naso e della bocca. - Regione parotideo-masseterina: regione che corrisponde ai due bracci della mandibola, situata posterolateralmente alla regione della guancia e anteriormente a quella auricolare. Sono preseti anche degli spazi profondi della faccia, in cui si annoverano le fosse: - infratemporale: situata tra losso temporale e larcata zigomatica. Comprende anche lo spazio pterigomandibolare. - Pterigopalatina: situata tra il processo pterigoideo dello sfenoide e losso palatino, in profondit rispetto alla fossa infratemporale.
La testa
La testa rappresenta il segmento superiore del corpo. Contiene organi di varia natura tra cui: - encefalo (SNC) - Visceri - Vie aeree - Vie digestive - Ghiandole annesse - Muscoli. La testa separata dal collo dalla linea cervico-cefalica, passante per il margine mandibolare inferiore e prolungata posteriormente sul piano nucale, no alla protuberanza occipitale esterna. Si individuano nella testa numerose regioni, che vengono suddivise in: - regioni del cranio - Regioni della faccia (sia intraorali che extraorali) - Sono compresi due spazi profondi localizzati in profondit rispetto alla regione parotideomasseterina: - Fossa infratemporale - Fossa pterigopalatina
Il collo.
Il collo localizzato tra la testa e il torace e corrisponde al segmento cervicale della colonna vertebrale. delimitato: - inferiormente dalla linea cervico-toracica: linea passante sul margine superiore del manubrio dello sterno, sullarticolazione sternoclavicolare, sulle clavicole e sulle articolazioni acromioclavicolari. Posteriormente interseca il processo spinoso di C7 (vertebra prominente)
Corso di Anatomia topograca - Superiormente dalla linea cervico-cefalica: linea passante per il margine inferiore della mandibola, che posteriormente si prolunga sul piano nucale no alla protuberanza occipitale esterna.
Triangolo anteriore.
Il triangolo anteriore posto anterosuperiormente al muscolo sternocleidomastoideo e comprende i seguenti triangoli minori: - triangolo sottomandibolare o digastrico: corrisponde alle parti laterali della regione sopraioidea. Delimitato da entrambi i lati dai due ventri (anteriore e posteriore) del muscolo digastrico. - Triangolo sottomentale: corrisponde alla parte mediale della regione sopraioidea. Delimitato lateralmente dai margini mediali del ventre anteriore dei muscoli digastrico. - Triangolo carotideo: corrisponde alla porzione superiore della regione sottoioidea, sopra il ventre superiore del muscolo omoioideo. - Triangolo muscolare: porzione inferiore della regione sottoioidea, sotto il ventre superiore del muscolo omoioideo.
Triangolo posteriore.
Il triangolo posteriore corrisponde allo spazio compreso tra il muscolo sternocleidomastoideo e il margine laterale del muscolo trapezio. I triangoli minori sono: - triangolo occipitale: porzione della regione sopraclavicolare, sopra il muscolo omoioideo - Triangolo sopraclavicolare: porzione della regione sopraclavicolare sotto il muscolo omoioideo.
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Corso di Anatomia topograca - Fascia cervicale media, presente soltanto nella porzione sottoioidea - Spazio viscerale impari e mediano: contiene i visceri del collo. - Fascia cervicale profonda posta davanti ai muscoli del rachide. - Rachide, escluso da tutte le logge viscerali.
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Corso di Anatomia topograca - Sono contenuti anche alcuni linfonodi soprasternali. - La fascia cervicale superciale aderisce allosso ioide, e in base a questo divisa in 2 porzioni: - Sopraioidea (o genio-ioidea) - sottoioidea La fascia cervicale media localizzata in un piano pi profondo rispetto ai muscoli del collo: - anteriormente si fa superciale, fondendosi con la fascia cervicale superciale a livello della linea alba del collo. - Il ssaggio avviene - Superiormente si ssa allosso ioide - Inferiormente si sdoppia in due foglietti: - Foglietto posteriore: si porta nel torace per ssarsi al pericardio, segnando il limite tra mediastino anteriore e posteriore. - Foglietto anteriore: si ssa allo sterno e alla clavicola. - Lateralmente avvolge i muscoli omoioidei in uno sdoppiamento. - Vista frontalmente appare come una fascia trapezoidale che ha come base maggiore inferiore lo sterno e le clavicole (o il pericardio) e come base minore losso ioide. I lati sono dati dai muscoli omoioidei. La fascia cervicale profonda riveste anteriormente i muscoli prevertebrali ed il limite posteriore dello spazio connettivale del collo: - si inserisce in alto sulla base cranica - In basso si perde nel torace. - La perforazione di questi in seguito a processi infettivi, crea comunicazione tra lo spazio connettivale del collo e lo spazio retroviscerale.
I visceri cefalici, eccetto alcuni organi endocrini annessi allencefalo (iposi, ipotalamo, episi), sono accolti nello splancnocranio, ed appartengono alle prime porzioni di: - vie digestive: bocca, istmo delle fauci e parte della faringe - Vie aerifere: naso, cavit paranasali, rinofaringe. Nellorganizzazione complessiva dello splancnocranio, gli organi delle vie respiratorie sono situati superiormente a quelli delle vie digestive. Peculiare dello splancnocranio la partecipazione dell'apparato locomotore non solo alle prestazioni funzionali degli organi, ma anche alla loro stessa costituzione, ad esempio: - le pareti ossee delle cavit nasali e paranasali - I contingenti muscolari delle labbra, delle guance e del pavimento della bocca (muscolo miloioideo) Anche la muscolatura intrinseca dei visceri striata, come nella lingua, nel palato, nellesofago e nella faringe.
Bocca
La bocca (cavit orale/buccale) il primo tratto del canale alimentare e lanticamera delle vie aeree. una cavit estremamente modicata per la presenza di molti organi atti ad assumere ed elaborare il cibo. Contiene organi essenziali per: - Masticazione (denti) - Articolazione del linguaggio e gusto (lingua) - Elaborazione del cibo (ghiandole salivari maggiori e minori) Limportanza della bocca derivabile anche dal fatto che innervata da 5 differenti nervi cranici. La bocca si presenta distinta in due parti: - vestibolo della bocca (ant) - Cavit buccale propriamente detta (post).
Labbra.
Le labbra (superiore e inferiore) sono due formazioni muscolomembranose poste tra la base della piramide nasale e il mento: - individuano una fessura orizzontale, la rima buccale, che termina lateralmente nelle commissure labiali (angoli della bocca).
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Corso di Anatomia topograca - Parte intermedia: segue la faccia esterna verso linterno. Corrisponde al bordo roseo delle labbra. - Parte mucosa: la faccia interna, prospiciente il vestibolo della bocca. La parte cutanea del labbro superiore presenta una depressione mediana nella cute, detta ltro della bocca: - decorre dal margine libero del setto nasale al margine libero del labbro - Termina caudalmente con un rilievo, il tubercolo labiale. La parte cutanea del labbro inferiore priva di rilievi ed delimitata dal mento dal solco labiomentale. La parte intermedia ha supercie liscia e un colore rosso-rosastro: - tale colore dovuto alla sottigliezza dellepitelio, che pone i capillari in maggiore vicinanza della supercie - In condizioni di cianosi il bordo roseo si colora dal rosa pallido al rosso scuro, La parte mucosa ha un colore roseo e possiede dei rilievi granulari palpabili che corrispondono alle ghiandole salivari labiali (geniene). I vasi linfatici si organizzano in due reti (sottocutanea e sottomucosa) disposte su due piani e drenano: - labbro superiore: linfonodi sottomandibolari - Labbro inferiore: linfonodi sottomentali e sottomandibolari. Linnervazione delle labbra complicata e dipende dalle componenti: - motoria: nervo facciale (VII) - Sensitiva: nervo trigemino (V). Nella parte intermedia e in quella mucosa vi un alto numero di terminazioni libere. - Simpatica: gangli cervicali, per le ghiandole salivari labiali - Parasimpatica: nervo intermedio del facciale (VII), sempre per le ghiandole salivari labiali.
Struttura
La parte cutanea formata da epitelio pavimentoso straticato cheratinizzato, come tutta la cute del corpo: - ricco di follicoli piliferi - Presenti numerose ghiandole sebacee e sudoripare - Nel derma sono presenti i muscoli pellicciai (muscolo orbicolare della bocca) La parte intermedia formata da un epitelio pavimentoso sottile poco cheratinizzato: - il derma emana numerose papille nella lamina propria - Sono presenti scarse ghiandole sebacee isolate - Sono assenti le ghiandole sudoripare - Il passaggio alla parte mucosa graduale. La parte mucosa costituita da un epitelio pavimentoso straticato non cheratinizzato: - presente uno strato di connettivo lasso tra la lamina propria e il piano muscolare in cui sono presenti le ghiandole labiali - Ghiandole tubuloacinose ramicate a secrezione mista. - I dotti sboccano nel vestibolo della bocca.
Vasi e nervi
Le arterie che irrorano le labbra sono: - arterie labiali - Superiore (dx e sx) - Inferiore (dx e sx) - Arterie sottomentali (dx e sx) - Arteria infraorbitaria (dx e sx) - Arteria buccinatoria (dx e sx) - Arteria mentale (dx e sx) - Arteria trasversa della faccia. Le vene che drenano il sangue dalle labbra sono: - labbro inferiore: vena sottomentale - Labbro superiore: vena facciale www.bluejayway.it !
Guance.
Le guance sono anchesse formazioni muscolomembranose che delimitano lateralmente il vestibolo della bocca. Presentano due facce: - faccia cutanea - Faccia mucosa La faccia cutanea pu essere piana, concava o sporgente, in relazione allet, alla presenza dei denti e allo stato di nutrizione: - non presenta limiti netti con le strutture circostanti. Nella parte posteriore delle guance presente un corpo adiposo avvolto da una capsula brosa, la bolla di Bichat: - situata tra i due muscoli ! ! ! ! ! ! ! ! 6
Corso di Anatomia topograca - Massetere (lateralmente) - Buccinatore (medialmente) - voluminoso nel bambino - Progressivamente si riduce con let, ma non scompare mai. La mucosa aderente alla faccia mediale del muscolo buccinatore ed costituita, come per le labbra, da epitelio pavimentoso composto non cheratinizzato. La fascia musco-aponeurotica conferisce robustezza alla parete della guancia.
Vasi e nervi
Le arterie che provvedono allirrorazione delle guance sono: - arteria facciale (dx e sx) - Arteria trasversa della faccia - Rami dellarteria mascellare - Arteria mentale - Arteria buccale - Arteria infraorbitaria. Le vene che drenano le guance sono afuenti di: - vena facciale - Vena temporale superciale - Plesso pterigoideo - Plesso masseterino. Anche nel caso delle guance i linfatici sono suddivisi in due reti disposte su piani distinti (sottocutanea e sottomucosa) e drenano ai linfonodi: - parotidei - Sottomandibolari. Linnervazione simile a quella delle labbra, con innervazione distinta a seconda delle componenti: - motoria: nervo facciale (VII) - Sensitiva: nervo trigemino (V). - Simpatica: gangli cervicali, per le ghiandole salivari - Parasimpatica: nervo intermedio del facciale (VII), sempre per le ghiandole salivari.
Struttura
Lorganizzazione strutturale delle guance prevede una suddivisione in piani: - piano cutaneo - Piano sottocutaneo - Piano muscolo-aponeurotico - Piano mucoso. Il piano cutaneo costituito da epitelio pavimentoso straticato cheratinizzato: - contiene numerose ghiandole sudoripare e sebacee - Nel maschio sono numerosi i follicoli piliferi Il piano sottocutaneo possiede le terminazioni di alcuni muscoli mimici e presenta numerose ghiandole salivari nella lamina propria. www.bluejayway.it !
Arcate alveolodentali.
Le arcate alveolodentali sono formate da diverse componenti, tra cui: - mandibola - Ossa mascellari - Gengive - Denti Queste formazioni, nel loro insieme, delimitano: - con la faccia anterolaterale il vestibolo della bocca. ! ! ! ! ! ! ! ! 7
Corso di Anatomia topograca - Con la parete posteromediale la cavit buccale propriamente detta. In ciascuna arcata si devono considerare: - i denti con i loro tessuti - Smalto - Dentina - Polpa - Il parodonto, ovvero tutti i tessuti di sostegno dei denti: - Cemento radicolare - Tessuto osseo alveolare - Gengiva - Legamento periodontale.
Denti.
Generalit
Nei denti si possono distinguere 4 tessuti: - due superciali: - Smalto che forma la corona. - Cemento che forma la radice - Due profondi: - Dentina sotto il cemento e lo smalto - Polpa: tessuto molle in cui passano vasi e nervi. La polpa occupa una cavit centrale nel dente, la camera pulpare, che si estende dalla corona alla radice: - in prossimit della radice la camera si fa cubiforme - Allapice comunica con lambiente periodontale attraverso un foro apicale. Il dente formato da tre porzioni: - radice - Corona - Colletto: parte intermedia tra la radice e la corona. Il cemento, a differenza di smalto, polpa e dentina, non da considerarsi un tessuto del dente, poich assieme al legamento periodontale e alla gengiva, parte dei tessuti del parodonto.
Dentizione
Un adulto possiede 16 denti per arcata, con totale di 32 denti: - i denti presentano simmetria rispetto al piano sagittale mediano - Si possono distinguere in ogni emiarcata - 2 incisivi - 1 canino - 2 premolari - 3 molari - Leruzione denitiva dei denti inizia al 6 anno di vita e termina attorno al 21 anno circa www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 8
Corso di Anatomia topograca Il bambino ha una dentizione provvisoria, formata da denti decidui, che sono: - 2 incisivi - 1 canino - 2 molari (molari da latte).
Incisivi.
Le caratteristiche comuni degli incisivi sono: - 8 denti - Emergono a 6-9 anni - Radice unica - Funzione di prensione e incisione del cibo - Inuiscono sulla fonetica di S, F, V La morfologia degli incisivi prevede: - corona a forma di piramide quadrangolare - Margine incisale aflato e tagliente - Facce di contatto triangolari - Incisivi centrali superiori pi grandi dei laterali - Incisivi centrali inferiori pi piccoli dei laterali.
Canini
Le caratteristiche comuni dei canini sono: - eruzione tra 9 e 11 anni - Radice unica - Sono i denti pi stabili - La perdita precoce dei canini appiattisce il prolo della faccia. - Guidano la mandibola nei movimenti di laterali - Sono i denti pi lunghi dellarcata. La morfologia prevede: - corona: piramide triangolare appiattita - Radice: singola, conica e molto lunga.
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Morfologia e funzione.
La morfologia e la disposizione dei denti deve soddisfare precise esigenze funzionali, quali: - mantenimento della stabilit del dente - Protezione delle strutture circostanti. Precise condizioni di equilibrio dellarcata sono soddisfatte grazie a: - altezza e convessit delle cuspidi - Profondit dei solchi - Diversa convessit delle facce - Diversa inclinazione dei singoli denti. Linclinazione dei versanti cuspidali della faccia occlusale: - evita la compressione del masticato - Per esercitare con i 2 denti opposti delle forze che sono non perfettamente contrarie, che si esaurirebbero in dannose forze compressive. Linclinazione dei denti dellarcata ha differenti scopi a seconda della porzione: - denti anteriori: con la loro inclinazione guidano alcuni movimenti della mandibola - Denti posteriori: con linclinazione permettono alle forze di esaurirsi in direzione parallela allasse del dente. La convessit delle facce vestibolari permette lallontanamento dei residui di cibo, che sarebbero dannosi per le gengive.
Premolari.
Le caratteristiche comuni: - sono 8 - Presenti soltanto nei denti permanenti in quanto sostituiscono i molari decidui - Erompono tra 10 e 12 anni - Hanno morfologia occlusale intermedia tra canini e molari - Hanno radice unica - fa eccezione del primo premolare superiore, che ha radice doppia. - Lapice delle radici pu essere bido.
Molari
Le caratteristiche comuni: - sono 12 - Il primo erompe a 6 anni, il secondo a 12 e il terzo tra 18 e 25 anni - Sono denti monosari (non sostituiscono denti decidui) - Possiedono 3-5 cuspidi e 2-3 radici. - Le loro dimensioni decrescono dal 1 al 3. La morfologia prevede: - corona cubica - Faccia occlusale con 4 cuspidi separate da solchi disposti a croce.
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Arcate dentali
Larcata alveolodentale superiore sporge in avanti rispetto a quella inferiore verso la cavit del vestibolo: -gli incisivi dellarcata superiore coprono circa il 20% della supercie vestibolare di quelli inferiori -I molari inferiori sono spostati in avanti rispetto ai corrispondenti superiori -Un dente mandibolare occlude assieme a 2 denti mascellari -Fanno eccezione il 1 incisivo e il 3 molare (denti terminali delle emiarcate)
- 3-4% di acqua I cristalli di idrossiapatite sono organizzati a formare dei prismi dello smalto: - cilindri di cristalli disposti in le parallele tra loro - Sono separati da sostanza interprismatica. In profondit, lo smalto entra in contatto con la dentina attraverso una linea irregolare e ondulata detta giunzione smalto-dentina.
Dentina.
La dentina un tessuto connettivo vascolare mineralizzato che circoscrive la camera pulpare ed posto in profondit rispetto a: - smalto (corona) - Cemento (radice) costituito da collagene mineralizzato attraversato dai tubuli dentinali: - tubuli in cui nellodontogenesi passavano i prolungamenti degli odontoblasti - Hanno decorso ondulato - Hanno calibro decrescente dalla polpa allo smalto - Sono costituiti da dentina altamente mineralizzata rivestita da uno strato ipomineralizzato (dentina peritubulare) - La dentina che non circoscrive i tubuli invece detta dentina intertubulare. La dentina si forma a partire dalla predestina, una sostanza non calcicata: - costituita da: - collagene - Sostanza cementante - Continua a formarsi per tutta la vita del dente. La dentina differente dallo smalto in quanto: - non durissima e inscindibile - di origine mesenchimale.
Sviluppo dellocclusione.
Si susseguono, nel corso dellaccrescimento, tre stadi con differenti occlusioni: - dentatura decidua - Dentatura mista - Dentatura permanente. La dentatura decidua prevede: - dentizione primaria, in cui iniziano a formarsi i denti a 6 settimane di vita intrauterina - Termina con leruzione dellultimo dente deciduo - Alla nascita le arcate sono senza denti - A circa 6 mesi spunta il primo dente - A 2/3 anni la dentizione decidua completa. Lo stadio di dentatura mista si ha tra 6 e 12 anni, con 3 differenti fasi di occlusione: - 6-8 anni: si perdono gli 8 incisivi decidui e erompono 12 denti: gli incisivi e il 1 molare - 9-10 anni: si ha un sostanziale equilibrio tra la dentatura decidua e quella permanente: 12:12 - 11-12 anni: cadono gli ultimi 12 denti da latte e erompono i 16 denti permanenti rimasti. La dentatura permanente si ha attorno ai 12 anni in maniera pressoch completa: - locclusione denitiva congurata - Rimane solamente il 3 molare che emerge normalmente tra 18 e 25 anni.
Polpa.
La polpa del dente costituita da tessuto connettivo lasso in cui passano vasi e nervi. Contiene cellule immerse in una matrice amorfa: - odontoblasti - Macrofagi - Linfociti - Fibroblasti. I vasi e i nervi raggiungono la polpa del dente attraverso dei fori agli apici delle radici.
Smalto.
Lo smalto un tessuto di origine ectodermica prodotto da cellule specializzate dette ameloblasti formato: - 96% di matrice organica (cristalli di idrossiapatite) www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 11
Nervi
Linnervazione sensitiva dei denti molto ricca e dovuta ai rami del nervo trigemino: - arcata superiore: nervi alveolari posteriori superiori (molari e premolari), nervi alveolari anteriori superiori (incisivi e canini) - Arcata inferiore: nervo alveolare inferiore. Le bre che vanno ad innervare il dente sono: - bre mieliniche - Sensitive - Classe A-! - Correlate al dolore acuto - Alcune penetrano anche nei tubuli dentinali - Fibre amieliniche: - Sensitive e simpatiche4 - Fibre di gruppo C - Correlate al dolore cronico, gravativo - Simpatiche postgangliari adrenergiche provenienti dai gangli cervicali.
Vene
Le vene hanno il medesimo decorso delle arterie: - arcata mascellare: vene alveolari (dx e sx) e vena infraorbitaria (dx e sx) - Arcata mandibolare: vene alveolari inferiori (dx e sx)
Linfatici
I linfatici sono vasi che fanno capo a: - linfonodi sottomandibolari
per linnervazione dei vasi e dei capillari nella polpa del dente
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Parodonto.
Il parodonto linsieme dei tessuti duri e molli che circondano il dente concorrendo alla sua stabilizzazione: - osso - Cemento - Legamento periodontale - Gengiva
Gengiva.
La gengiva una parte di mucosa masticatoria che riveste i processi alveolari e il colletto dei denti: - si insinua tra i denti di ciascuna arcata a formare la papilla gengivale. - Per la sua mobilit anche detta gengiva libera www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 13
Corso di Anatomia topograca - sparata dal dente da un avvallamento circolare, il solco gengivale. In direzione apicale (verso lapice del dente - radice) continua, sul versante vestibolare, con la mucosa alveolare: - il conne ben visibile ed individuato dalla linea mucogengivale, che segna il passaggio tra la gengiva rosa e la mucosa rossastra. Il versante linguare continua: - nellarcata mascellare con la mucosa del palato duro - Nellarcata mandibolare con il pavimento della cavit buccale. - un particolare tipo di tessuto osseo poich costituito da sostanza fondamentale calcicata. - Si differenzia dall'osso in quanto avascolare. Il cemento riveste la dentina in prossimit della radice del dente, con differenti tipi di composizione a seconda della posizione: - 2/3 inferiore: cemento cellulare - 1/3 superiore: cemento acellulare. Allapice si riette per circa 1 mm nel canale radicolare. I due tipi di cemento contengono entrambi bre collagene: - cemento acellulare: le bre hanno andamento perpendicolare alla supercie esterna del dente. Sono dette bre estrinseche. - Sono la parte terminale calcicata del legamento periodontale. - Cemento cellulare: le bre hanno andamento parallelo alla supercie esterna del dente. Sono dette bre intrinseche.
Vasi e nervi
Le arterie della gengiva sono: - arcata mascellare: arterie alveolari superiori anteriore e posteriore (versante vestibolare), arteria palatina maggiore (versante palatale) - Arcata mandibolare: arteria mentale, arteria labiale inferiore e arteria miloioideo Le vene sono afuenti di: - vena facciale (dx e sx) - Vena linguale (dx e sx) - Vena mascellare (dx e sx) - Plesso pterigoideo I linfatici conuiscono nei linfonodi: - sottomandibolari - Sternocleidomastoidei superiori. I nervo sono: - mandibola: nervo alveolare inferiore (trigemino) - Mascella: sono distinti per i due versanti: - Versante vestibolare " nervi alveolari superiori (posteriori, medi e anteriori) - Versante palatale " nervi palatino maggiore e palatino minore
Legamento periodontale
Il legamento periodontale un complesso connettivale che si interpone tra la supercie della radice del dente e la parete della cavit alveolare (nello spazio periodontale): - in alto prosegue con il connettivo gengivale - In corrispondenza degli apici radicolari si pone in continuit con la polpa dentale. Il legamento periodontale ricco di fasci collageni che si ssano fortemente al cemento dentale e allosso alveolare come bre perforanti il cemento5 . Le bre si dispongono in fasci che formano 5 gruppi: - gruppo della cresta alveolare - Gruppo orizzontale - Gruppo obliquo - Gruppo apicale (dagli apici della radice verso losso alveolare) - Gruppo interradicolare (tra i denti pluriradicolari) Tra i fasci di bre collagene si trovano vasi sanguigni e nervi. I nervi presentano numerose terminazioni propriocettive sensibili alla pressione. Il legamento periodontale deve assolvere varie funzioni: - protegge i tessuti circostanti da eccessive sollecitazioni occlusali. - Assicura il dente legato allosso e al cemento - Garantisce ladeguamento occlusale allentit dei carichi masticatori tramite i propriocettori. Lo stretto rapporto tra il legamento periodontale con le ossa alveolari e il cemento sono dimostrati dalle patologie del parodonto (parodontopatie): - si osservano fenomeni degenerativi del legamento - Sono presenti anche - Lesioni cementali - Fenomeni di riassorbimento osseo.
Struttura
La mucosa gengivale formata da: - epitelio di rivestimento - Lamina propria Differisce nella papilla gengivale e nella supercie interna. Nella papilla (gengiva libera) si ha: - epitelio masticatorio (pavimentoso straticato non cheratinizzato) - Lamina propria con papille coniche La supercie interna formata da epitelio squamoso straticato (epitelio gengivale) e lamina propria priva di papille.
Cemento.
Il cemento un tessuto connettivo periodontale calcicato:
a livello dellinserzione nel cemento, sono presenti le sopraccitate bre estrinseche del cemento acellulare.
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Corso di Anatomia topograca - Ci porta ad una aumentata mobilit del dente nella cavit alveolare.
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Palato
I nervi sensoriali sono tutti rami del nervo mascellare (seconda branca del nervo trigemino) e sono: - anteriormente dal ramo nasopalatino - Posteriormente ai nervi palatini anteriori maggiore e minore I nervi simpatici e parasimpatici sono simili a quelli delle labbra: - per il parasimpatico dal nervo intermedio del facciale - Per il sistema simpatico da rami provenienti dai gangli cervicali. - Rare gemme gustative sono innervate da bre provenienti dal nervo intermedio (VII).
Il palato una formazione osteobromucosa che costituisce la maggior parte della volta della cavit buccale. costituito: - palato duro per i suoi 2/3 anteriori, per la presenza di uno scheletro osseo - Palato molle per il terzo posteriore, che privo di strutture ossee di sostegno.
Palato duro
Lo scheletro osseo del palato duro formato da: - processi palatini delle due ossa mascellari - Lamine orizzontali delle due ossa palatine. Il palato duro si presenta come una supercie concava in basso che giunge: - anteriormente e lateralmente alle arcate alveolodentarie - Posteriormente al palato molle La sua congurazione varia in rapporto allet, al sesso e allo sviluppo delle cavit nasali. La supercie palatina presenta: - rafe palatino: rilievo longitudinale mediano, corrispondente alla fusione delle ossa palatine e dei processi palatini - Papilla incisiva: protuberanza mediana in cui termina in avanti il rafe palatino. - in corrispondenza dello sbocco del canale incisivo - Pieghe palatine trasverse: creste arcuate a concavit posteriore nel terzo anteriore del palato, lateralmente al rafe. - Sono molto marcate nel neonato - Con linvecchiamento vanno incontro ad atroa.
Struttura.
Il palato duro formato in supercie da una mucosa che aderisce fortemente al periostio: - tonaca mucosa: epitelio masticatorio (squamoso straticato cheratinizzato) che poggia su una lamina propria brosa con alte papille sottili - Tonaca propria (sottomucosa): aderisce saldamente al periostio, specialmente lungo la linea mediana. - In prossimit delle arcate alveolari poggia si uno strato broadiposo, su cui decorrono i vasi e nervi palatini maggiori. Posteriormente vi sono dei sepimenti nel connettivo occupati dalle ghiandole palatine, tubuloacinose ramicate a secrezione mucosa.
Vasi e nervi
Le arterie per il palato duro sono i rami dellarteria palatina maggiore (arteria mascellare) Le vene sono molto scarse e conuiscono: - nelle vene del palato molle - Si impegnano nei condotti palatini e giungono al plesso pterigoideo per poi giungere alla vena retromandibolare I linfatici terminano nei linfonodi cervicali profondi, posti dietro al ventre posteriore del muscolo digastrico. www.bluejayway.it !
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Palato molle
Il palato molle segue posteriormente il palato duro e si presenta come una lamina muscolare rivestita da mucosa su entrambe le facce. Ha funzione di isolare il rinofaringe rispetto alla cavit orale durante la deglutizione. A tal proposito possiede un ricco corredo muscolare che lo rende molto mobile. Il palato molle inizialmente quasi orizzontale nella sua porzione anteriore, ma piega verso il basso procedendo posteriormente. Nel palato molle si possono distinguere: - faccia inferiore: prospiciente sulla bocca, che concava e percorsa medialmente dal rafe del palato molle. - Faccia superiore: faringea, con la supercie irregolare per la presenza di piccoli rilievi. Prosegue in avanti nel pavimento delle cavit nasali. - Margine anteriore: continua nel palato duro - Margini laterali: si ssano sulla lamina mediale dei processi pterigoidei dello sfenoide. - Margine inferiore o libero: delimita superiormente listmo delle fauci. - Nel mezzo presenta unappendice appuntita lunga circa 1,5 cm, lugola palatina, che a bocca chiusa normalmente viene accolta in una depressione nella radice della lingua. A partire dallugola, procedendo lateralmente , il margine libero si sdoppia da ciascun lato in due pieghe: - piega anteriore o arco glossopalatino: diretta verso la radice della lingua - Piega posteriore o arco faringopalatino: diretta verso la parete laterale della faringe.
Vasi e nervi
Le arterie che irrorano il palato molle sono: - arteria palatina discendente (ramo della mascellare) - Arteria palatina ascendente (ramo dellarteria facciale) - Arteria faringea ascendente (ramo della carotide esterna). Le vene che raccolgono si distinguono in superiori e inferiori: - vene palatine superiori: sboccano nel plesso pterigoideo - Vene palatine inferiori: si riuniscono a quelle delle tonsille e della base della lingua e conuiscono direttamente nella vena giugulare interna. I linfatici, come le vene, si distinguono in superiori e inferiori: - superiori: linfonodi retrofaringei - Inferiori: sboccano nei linfonodi cervicali profondi, sotto il ventre posteriore del muscolo digastrico. Linnervazione differente per le diverse componenti: - motoria: innervati dalla parte craniale del nervo facciale attraverso il plesso faringeo del vago. - Fa eccezione il muscolo tensore del palato, che fornito dal ramo mandibolare del trigemino. - Sensitiva: nervi palatini anteriore, medio e posteriore (rami del nervo mascellare V2)
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Corso di Anatomia topograca - Parasimpatica: sempre dai nervi palatini anteriore medio e posteriore, ma da bre che provengono dal nucleo nasolacrimale del facciale, che entrano nel ganglio sfenopalatino per dare origine alle bre postgangliari. - Simpatica: dal ganglio cervicale superiore. - Gustativa: nervo glossofaringeo (IX).
Struttura
Procedendo dal lato orale a quello faringeo si incontrano: - mucosa orale - Sottomucosa - Strato muscolare - Piano aponeurotico - Strato muscolare - Sottomucosa - Mucosa faringea. La mucosa orale formata da un epitelio pavimentoso straticato non cheratinizzato, sottile e sotteso da una tonaca propria molto vascolarizzata,: - la lamina propria ricca di ghiandole e gemme gustative. Il primo strato muscolare costituito dal muscolo glossopalatino. Laponeurosi palatina uno scheletro broso, derivante dalle bre tendinee del muscolo tensore del palato, ancorato al margine anteriore del palato duro: - lateralmente agli uncini dei processi pterigoidei - posteriormente ai muscoli a cui fornisce inserzione. Il secondo strato muscolare costituito: - dai due muscoli elevatori del palato - Dai muscoli faringopalatini - Muscoli azigos che formano il corpo dellugola. La mucosa del versante faringeo costituita da epitelio respiratorio (cilindrico ciliato con cellule caliciformi mucipare): - la lamina propria ricca di tessuto linfoide, bre elastiche e ghiandole tubuloacinose ramicate a secrezione mista - In prossimit del margine libero lepitelio diventa pavimentoso straticato.
Muscolo dellugola.
Il muscolo dellugola solleva e accorcia lugola: - origine: faccia posteriore dellaponeurosi palatina, in prossimit della spina nasale posteriore. - Inserzione: termina facendosi sottile allapice dellugola.
Apparato muscolare.
Lapparato muscolare del palato molle dato dai seguenti muscoli: - tensore del velo del palato - Elevatore del velo del palato - Muscolo dellugola - Glossopalatino - Faringopalatino. www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 18
Muscolo glossopalatino.
Il muscolo glossopalatino un piccolo muscolo che partecipa alla costituzione dellarco glossopalatino: - origine: faccia anteriore dellaponeurosi palatina. - Decorso: decorre in basso e in avanti per raggiungere lestremit posteriore del margine laterale della lingua. - Alcuni fasci si inseriscono al setto linguale - Altri entrano a costituire il muscolo stiloglosso. - Funzione: costrittore degli archi glossopalatini
Muscolo faringopalatino.
Il muscolo faringopalatino partecipa alla costituzione dellarco faringopalatino - origine: faccia posteriore dellaponeurosi palatina, uncino pterigoideo e lamina mediale della cartilagine della tuba uditiva. - Decorso: si porta in basso e in fuori nellarco faringopalatino, per dividersi in fasci mediali e fasci laterali. - Inserzione: differente per ogni divisione in fasci: - Fasci mediali: terminano sul rafe mediano (faccia posteriore della faringe) - Fasci laterali: margine posteriore della lamina della cartilagine tiroidea della laringe. - Funzioni: elevatore della faringe e della laringe, costrittore degli archi faringopalatini, dilata la tuba uditiva.
Lingua.
La lingua un organo molto mobile in quanto costituito da una consistente massa muscolare rivestita supercialmente da una tonaca mucosa. Assieme al solco sottolinguale contribuisce a formare il pavimento della cavit buccale. I compiti essenziali della lingua riguardano: - assunzione di cibo - Masticazione e formazione del bolo alimentare - Deglutizione - Sensibilit gustativa - Fonazione e emissione del linguaggio articolato
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Corso di Anatomia topograca - delimitata in avanti da solco terminale - Indietro si unisce allepiglottide per mezzo di una piega glossoepiglottica mediana e due pieghe glossoepiglottiche laterali - La piega mediana data dal legamento glossoepiglottico rivestito dalla mucosa - Quelle laterali sono semplici pieghe della mucosa - Tra la piega mediana e le due laterali si trovano le valevole glossoepiglottiche, due fossette leggermente depresse. - Lateralmente la base della lingua procede sulla faccia mediale degli archi palatini e sulla faccia mediale della fossa tonsillare. - Forma il pavimento dellistmo delle fauci - Profondamente, la base manca della faccia inferiore, poich prosegue nella radice. La radice della lingua la parte non visibile: - costituita da connettivo, con vasi e nervi, e muscoli. - La radice si estende in direzione sagittale dalla mandibola allosso ioide - Tali due ossa forniscono le inserzioni ai muscoli.
Vasi e nervi
Arterie
Lirrorazione arteriosa della lingua data sostanzialmente dallarteria linguale (carotide esterna), ma la base irrorata anche da: - rami dellarteria palatina ascendente (a facciale) - Arteria dorsale della lingua (ramo dellarteria linguale) - Rami dellarteria faringea ascendente (carotide esterna) La mucosa del pavimento della bocca vascolarizzata dallarteria sottolinguale (arteria linguale), che ne corpo della lingua continua con larteria linguale profonda. Le arterie della lingua sono situate nella lamina propria della mucosa, dove formano una rete di capillari che irrorano le papille. Queste arterie forniscono: - muscoli - Ghiandole - Tessuto linfoide - Mucosa
Vene
Le vene principali della lingua conuiscono tutte nella vena linguale (tributaria della giugulare interna) e sono: - sottolinguale - Linguali profonde - Dorsale - Vena del nervo ipoglosso
Linfatici
I linfatici hanno origine da una rete accolta nella mucosa: - i collettori che drenano questa rete vanno in profondit tra i muscoli La lingua drenata da re territori linfonodali differenti: - punta: linfonodi sottomentali - Corpo: linfonodi sottomandibolari - Base e radice: linfonodi cervicali profondi (satelliti della vena giugulare interna)
Innervazione
Linnervazione motoria per tutti i muscoli eccetto il glossopalatino, data dal nervo ipoglosso: - il muscolo glossopalatino fornito dal nervo accessorio attraverso il plesso faringeo6 . Per linnervazione sensitiva generale linnervazione : - 2/3 anteriori " ramo linguale del nervo mandibolare (V3) - 1/3 posteriore " nervo vago (X) e glossofaringeo (IX). Linnervazione per la sensibilit gustativa data: - dal nervo intermedio (VII) attraverso la corda del timpano sui 2/3 anteriori della lingua - Dal nervo vago e dal glossofaringeo per il V linguale e la radice. Ghiandole e vasi sono innervati dal sistema simpatico.
cfr. palato
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Struttura
La lingua costituita: - internamente da uno scheletro broso al quale prendono attacco i muscoli, che si distinguono in - Muscoli intrinseci - Muscoli estrinseci - Esternamente rivestita da una tonaca mucosa, che in alcune zone presenta una tonaca sottomucosa. La lingua accoglie, inoltre: - ghiandole linguali di differenti tipi - Calici gustativi localizzati in pi zone dellepitelio, che sono i recettori del gusto.
Muscoli estrinseci
I muscoli estrinseci sono i muscoli pari: - genioglosso - Ioglosso - Condroglosso - Stiloglosso - Glossopalatino7 - Faringoglosso8 - Amigdaloglosso.
Muscolo genioglosso.
Il muscolo genioglosso il pi voluminoso dei muscoli della lingua e si presenta come una lamina triangolare orientata sagittalmente: - origine: con la parte ristretta, dalla spina mentale - I fasci divergono poi a ventaglio: - Quelli pi alti giungono allapice della lingua - Quelli medi si portano al dorso linguale, attraversando i fasci dei muscoli longitudinale superiore trasverso - Quelli inferiori si portano in basso e in dietro, inserendosi al margine superiore del corpo dellosso ioide. - Funzione: - Fasci anteriori: abbassa e ritrae lapice linguale - Fasci medi: protrude la lingua portando avanti la base - Fasci inferiori: sposta anteriormente losso ioide - Tutti i fasci: la lingua si applica al pavimento buccale e contro la faccia posteriore della mandibola.
Scheletro broso
Lo scheletro broso della lingua formato da due lamine brose: - membrana ioglossa - Setto linguale
Membrana ioglossa
La membrana ioglossa si trova nella base della lingua ed orientata secondo un piano quasi frontale: - origina dal margine superiore del corpo dellosso ioide - Termina libera in alto tra i fasci muscolari della radice linguale - La faccia anteriore da attacco al setto linguale - Sulla faccia posteriore si dispone la tonaca mucosa della base linguale.
Setto linguale
Il setto linguale orientato secondo un piano sagittale mediano tra i due muscoli genioglossi: - ha forma di falce, con base posteriore che si unisce alla membrana ioglossa e al corpo dellosso ioide - La punta volta in avanti e raggiunge lapice linguale - Le sue facce laterali danno attacco a fasci muscolari. - Il margine superiore giunge a breve distanza dalla mucosa - Il margine inferiore concavo e vede convergere i muscoli genioglossi sulla linea mediana
Muscolo ioglosso.
Il muscolo ioglosso ha forma quadrilatera - origine: dal margine superiore del corpo dellosso ioide, vicino al grande corno - I fasci muscolari si dividono in due gruppi e si portano in alto e in avanti - Raggiunto il margine laterale della lingua decorrono orizzontalmente irradiandosi nella lingua - I fasci posteriori vanno trasversalmente no al setto linguale - I fasci medi decorrono obliquamente in avanti terminando la setto - I fasci anteriori si portano allapice linguale. - Funzione: trae la lingua indietro e in basso.
Muscoli.
I muscoli linguali si distinguono in: - estrinseci: che hanno origine al di fuori della lingua e vi pervengono - Intrinseci: hanno sia lorigine che linserzione nella lingua.
Muscolo condroglosso.
Il muscolo condroglosso un piccolo muscolo che contribuisce alla retrazione della lingua: - origine: piccolo corno dellosso ioide
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descritto assieme ai muscoli del palato descritto con i muscoli della faringe
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Corso di Anatomia topograca - Decorso: profondamente si porta in alto e in avanti, giungendo ai margini laterali della base della lingua - Inserzione: termina con unespansione dei suoi fasci allinterno del muscolo longitudinale inferiore. - origine: dalle facce del setto linguale - Inserzione: sottomucosa dei margini linguali - Funzione: accorcia il diametro trasverso della lingua, accentuando la convessit dorsale.
Muscolo stiloglosso
Il muscolo stiloglosso un sottile muscolo allungato che sposta la lingua superiormente e dorsalmente: - origine: apice del processo stiloideo e dalla parte alta del legamento stilomandibolare. - Si porta in basso, in avanti e medialmente, dividendosi sulla faccia esterna del muscolo ioglosso in - Fascio interno: attraversa il muscolo ioglosso e si inserisce sul setto linguale - Fascio esterno: si porta con direzione sagittale no allapice della lingua e si inserisce sul setto linguale.
Muscolo verticale.
Il muscolo verticale formato da fasci che vanno: - dalla faccia profonda della lamina propria del dorso - Alla sottomucosa della faccia inferiore Funzione: appiattisce la lingua.
Muscolo amigdaloglosso.
Il muscolo amigdaloglosso un fascio sottile, pari, che solleva la base della lingua applicandola contro il velo palatino: - origine: aponeurosi faringea, nel tratto che riveste esternamente la tonsilla palatina - Decorso: si porta verticalmente in basso tra il muscolo faringoglosso e la tonaca mucosa, verso la base della lingua. - Inserzione: i fasci si fanno trasversali e si dirigono sulla linea mediana incrociandosi con quelli del lato opposto.
Muscoli intrinseci
I muscoli intrinseci della lingua sono: - muscoli longitudinali - Superiore - Inferiore - Muscolo trasverso - Muscolo verticale
Tonaca mucosa
La mucosa linguale ovunque costituita da: - epitelio pavimentoso straticato non cheratinizzato, eccetto che in alcuni territori - Lamina propria di connettivo denso Presenta peraltro caratteristiche differenti in corrispondenza di: - faccia superiore del corpo - Faccia inferiore del corpo - Faccia superiore della base.
Muscolo trasverso
Il muscolo trasverso della lingua pari e formato da molti fasci che decorrono trasversalmente tra i fasci dei muscoli longitudinali: www.bluejayway.it !
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- Accoglie numerosi calici gustativi, il cui numero diminuisce progredendo con let - Al fondo del vallo che circonda le papille vallate si aprono i condotti escretori di numerose ghiandole a secrezione sierosa pura, le ghiandole gustative, - Il secreto, molto uido, necessario per liberare il vallo e permettere al cibo di entrare a contatto con i calici gustativi.
Papille foliate
Le papille foliate, molto rudimentali nelluomo, sono ben sviluppate nei roditori: - si trovano sul margine del corpo linguale, davanti al pilastro glossopalatino - Coprono unarea ovoidale in cui sono disposti dei rilievi separati da dei solchi - Lepitelio pavimentoso straticato non cheratinizzato sui due versanti del solco e contiene numerosi calici gustativi. - Nel fondo dei solchi si aprono numerose ghiandole gustative, a secrezione sierosa, simili a quelle annesse alle papille vallate.
Papille liformi.
Le papille liformi sorgono dalla lamina propria come rilievi tozzi che allapice hanno sottili propaggini secondarie di aspetto lamentoso: - sono distribuite su tutto il dorso della lingua - Soggette a continue sollecitazioni meccaniche, specialmente nella masticazione. - Infatti sono cheratinizzate i corrispondenza dellapice. Le funzioni delle papille liformi sono due: - funzione meccanica: conferiscono la ruvidezza allepitelio necessaria a non far scivolare gli alimenti durante la masticazione - Funzione tattile: sono riccamente innervate e considerate come meccanocettori. Sono molto ricche di bre amieliniche che terminano con terminazioni libere a livello delle papille, permettendo lamplicazione dello stimolo. Non hanno alcuna funzione gustativa. In stati febbrili, spesso correlati a malattie dellapparato digerente, si ha una desquamazione rilevante dellepitelio, il quale assume un aspetto di patina bianca.
Papille fungiformi.
Le papille fungiformi sono rilievi della lamina propria a forma di fungo, con base stretta e apice rigono: - localizzate sulla supercie dorsale del corpo e pi numerose in prossimit dellapice - Possiedono lepitelio pavimentoso straticato non cheratinizzato, quindi i capillari che propendono nella lamina propria della papilla sono visibili come punti rossi sulla lingua. - Sono presenti 1-3 calici gustativi per papilla.
Papille vallate
Le papille vallate sono presenti in numero di 7-11 davanti al solco terminale, il quale segna il passaggio tra corpo e base della lingua: - sono chiaramente visibili a occhio nudo. Sono formate da un voluminoso rilievo connettivale cilindrico, dalla cui supercie si rilevano papille secondarie: - la papilla connettivale non sporge dalla amina propria. - Lepitelio riveste interamente il connettivo e si affonda attorno alla papilla connettivale, - Alla base forma un vallo circolare (o solco) nel passare nella rientranza della papilla www.bluejayway.it !
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Ghiandole anteriori.
Le ghiandole anteriori del corpo si trovano nella sottomucosa della faccia inferiore del corpo e tra i fasci del muscolo stiloglosso e longitudinale inferiore: - dotti si aprono lungo le pieghe timbriate, ai lati del frenulo e in prossimit dellapice della lingua (ghiandole apicali) - Secrezione mista
Ghiandole laterali.
Le ghiandole laterali si trovano profondamente tra i fasci muscolari in corrispondenza dei margini laterali della lingua: - secrezione mucosa o mista - Possono portarsi anche nei pilastri glossopalatini.
Ghiandole
Tutte le ghiandole della lingua sono tubuloacinose ramicate a secrezione sierosa, mucosa oppure mista: - si trovano nella lamina propria della mucosa, nella sottomucosa o tra i fasci muscolari. - Non sono distribuite uniformemente, ma in speciche isole. Si distinguono ghiandole - Anteriori del corpo - Laterali del corpo - Posteriori del corpo - Posteriori della base.
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Corso di Anatomia topograca - cellule epiteliali gustative - Cellule di sostegno - Cellule basali
Cellule gustative
Le cellule gustative (5-20 per calice) sono cellule sensoriali secondarie (epiteliali modicate con giunzioni citoneurali) che permettono la ricezione degli stimoli specici: - allungate con peli gustativi sul polo apicale - Microvilli che contengono una matrice amorfa o lamentosa - Sulla membrana sono presenti i recettori gustativi (proteine a sette domini transmembrana) associati a proteine G, che innescano il processo di attivazione - Lattivazione dei recettori trasmette il segnale alla terminazioni nervose attraverso la giunzione citoneurale.
Cellule di sostegno.
Le cellule di sostegno sono cellule di forma: - a pilastro: nella parte periferica del calice, a contatto con le cellule squamose - a bastoncello: entrano in rapporto diretto con le cellule gustative Le cellule di sostegno sono ora considerate come forme di differenziamento intermedio tra le cellule staminali e le cellule gustative.
Cellule basali
Le cellule basali occupano la parte profonda del calice: - considerate come cellule staminali - Le cellule gustative necessitano infatti di essere sostituite circa ogni 12 giorni.
Il gusto.
Il gusto si genera per contatto tra le diverse molecole (ligandi) del gusto e i recettori specici: - secondo la natura chimica del ligando si ha una apertura dei canali del calcio, con il rilascio di neurotrasmettitori in prossimit delle giunzioni citoneurali - Linnervazione gustativa della lingua data da: - Nervo intermedio (VII): parte presulcare - Nervo glossofaringeo (IX): innerva la regione del V linguale - Nervo vago (X): parte postulare o posteriore.
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La parotide, la sottomandibolare e la sottolinguale sono tre voluminose ghiandole extramurali pari annesse alla bocca: - derivano dal rivestimento epiteliale della bocca primitiva e, nel corso dello sviluppo, si accrescono portandosi fuori dalla parete del canale alimentare - Parotide e sottomandibolare sono in due logge del collo, - La sottolinguale nel pavimento della cavit buccale propriamente detta, sotto il solco sottolinguale. Le connessioni con la parete della bocca restano anche dopo lo sviluppo, formando i dotti escretori delle ghiandole extramurali con le pareti della bocca, che sboccano: - vestibolo della bocca: parotide - Cavit buccale: sottolinguale e sottomandibolare. Le ghiandole suddette sono dette salivari maggiori poich sono responsabili per la maggior parte della produzione della saliva: - sono presenti anche ghiandole salivari minori (intramurali) nelle pareti di - Labbra - Guance - Lingua - Palato - La saliva prodotta dalle ghiandole minori svolge le proprie funzioni nel territorio della parete in cui si trovano le ghiandole stesse - Vi competono funzioni ben determinate, per esempio la lubricazione a livello delle papille vallate della lingua ad opera delle ghiandole posteriori del corpo della lingua. La saliva un misto di secrezioni mucose e sierose: - muco: lubricazione delle pareti e consistenza al bolo alimentare - Secreto sieroso: possiede enzimi (es amilasi) che operano una predigestione nellambito della bocca e sostanze ad azione antibatterica (IgA, lisozima, ecc)
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Corso di Anatomia topograca La parotide si presenta sia supercialmente che in sezione come una ghiandola lobulare, con volume e peso variabile (20-30 g). Si possono considerare: - parte superciale - Parte profonda.
Ghiandole parotidi
Le parotidi (destra e sinistra) sono le pi voluminose ghiandole salivari maggiori e si trovano nella regione parotidea, regione laterale del collo: - sotto il padiglione auricolare e il meato acustico esterno, - dietro il ramo della mandibola - Davanti al muscolo sternocleidomastoideo. Ciascuna ghiandola accolta nella loggia parotidea, cavit che si estende dal piano cutaneo, in profondit, no nei pressi della faringe. La parotide avvolta dalla fascia parotidea, in cui si possono distinguere: - parte superciale: a diretto contatto con la supercie della ghiandola e con la cute - Parte profonda: riveste le pareti della loggia, non a diretto contatto con lorgano per linterposizione di tessuto connettivo con cumuli adiposi, che sepimenta la parotide stessa.
A parte superciale corrisponde alla faccia esterna della ghiandola, con forma triangolare ad apice caudale, leggermente convessa: - ricoperta dal foglietto superciale della fascia parotidea - Possono considerare: - Margine anteriore: in rapporto con il muscolo massetere, a cui si sovrappone. - Margine posteriore: in rapporto con lo sternocleidomastoideo - Apice: volto inferiormente, si porta vicino alla ghiandola sottomandibolare - Base: parte cartilaginea del meato acustico esterno e allarcata zigomatica. - divisa dalla ghiandola sottomandibolare da un setto broso, nato per la fusione dei foglietti superciale e profondo della fascia parotidea, il setto interghiandolare. La parte profonda della parotide , meno aderente alle pareti della loggia di quella superciale, ha una forma prismatica triangolare. Offre a considerare: - faccia anteriore: concava, in rapporto con (esterno " interno) ! ! ! ! ! ! ! ! 29
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Corso di Anatomia topograca - Muscolo massetere - Margine posteriore del ramo della mandibola - Muscolo pterigoideo interno - Faccia posteriore: irregolare, in rapporto con (esterno " interno) - Processo mastoideo - Muscolo sternocleidomastoideo - Ventre posteriore del digastrico - Muscoli stiliani. - Faccia superiore: in rapporto con - Articolazione temporomandibolare - Meato acustico esterno. Profondamente, la parotide termina appuntita nel processo faringeo, che abbandona la loggia parotidea per portarsi nello spazio laterofaringeo, tra i legamenti stilomandibolare e sfenomandibolare: - passa davanti allarteria carotide interna e alla giugulare interna - Pu raggiungere la parete laterale della faringe. - penetra nella ghiandola e decorre davanti e lateralmente rispetto alla carotide esterna - Nella ghiandola si divide nei suoi rami - Cervicofacciale - Temporofacciale. Il nervo auricolotemporale, ramo del mandibolare (V3)penetra nella faccia anteriore della parotide a livello del collo del condilo mandibolare: - decorre in alto, in dietro e in fuori - Emerge dalla ghiandola sotto larcata zigomatica.
Vasi e nervi
Le arterie per la parotide provengono direttamente da: - carotide esterna - Auricolare posteriore (carotide esterna) - Rami auricolari della temporale superciale - Trasversa della faccia - Mascellare interna Le vene tributano nella facciale anteriore e nella giugulare esterna. I linfatici della ghiandola fanno capo ai linfonodi parotidei che, a loro volta, si connettono ai linfonodi giugulari esterni e cervicali profondi. Linnervazione eccitosecretrice (parasimpatica) della parotide data dal nervo glossofaringeo, le cui bre pregangliari raggiungono il ganglio otico attraverso: - ramo timpanico - Plesso timpanico - Nervo piccolo petroso superciale. Le bre postgangliari giungono alla parotide attraverso il nervo auricolotemporale.
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Corso di Anatomia topograca Fibre simpatiche per la parotide originano dal ganglio cervicale superiore della catena paravertebrale e si portano alla ghiandola lungo il plesso che si forma attorno alle arterie carotide esterna e meningea media. Le bre sensitive, attraverso il nervo auricolotemporale seguono la via del trigemino.
Dotto sottomandibolare.
Il dotto sottomandibolare lungo circa 4-5 cm ed emerge dalla faccia mediale della ghiandola per portarsi obliquamente in avanti, in alto e medialmente, assieme al prolungamento anteriore: - giunge al solco sottolinguale decorrendo sulla faccia mediale della ghiandola sottomandibolare - Sbocca nel solco sottolinguale, allapice della caruncola sottolinguale.
Vasi e nervi.
Le arterie per la sottomandibolare provengono dallarteria facciale e dal suo ramo sottomentale. Le vene sono afuenti della sottomentale e della facciale anteriore. I linfatici sono tributari dei linfonodi sottomandibolari (che efferiscono nei cervicali profondi) I nervi, le bre eccitosecretrice parasimpatiche hanno origine dal nucleo salivatorio superiore, che raggiungono il ganglio sottomandibolare posto sulla supercie della ghiandola attraverso: - nervo facciale - Corda del timpano - Nervo linguale Le bre simpatiche raggiungono la ghiandola sottomandibolare a partire dal ganglio cervicale superiore.
Ghiandole sottomandibolari
Le ghiandole sottomandibolari si trovano nelle regioni sopraioidee e sono accolte entro le logge sottomandibolari, avvolte da una capsula connettivale. Ciascuna ghiandola ha la forma di un prisma triangolare in cui si distinguono: - faccia laterale: in rapporto in avanti con la fossa sottomandibolare e indietro con il muscolo pterigoideo interno. Tra la ghiandola e la mandibola decorrono - Arteria e vena sottomentale - Linfonodi sottomandibolari - Arteria facciale (nella parte posteriore) - Faccia mediale: in rapporto con - M. Miloioideo - M. Ioglosso - M. Stiloioideo - Tendine intermedio del muscolo digastrico - Nervo ipoglosso, sulla faccia mediale del muscolo ioglosso - Faccia inferiore: in rapporto con la fascia cervicale superciale. Incrociata dalla vena facciale anteriore. Dalla faccia mediale sorge un prolungamento anteriore, che si porta tra i muscoli ioglosso e miloioideo. Talvolta entra in contatto con la ghiandola sottolinguale. www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 31
Ghiandole sottolinguali
Le ghiandole sottolinguali sono poste profondamente allomonimo solco nella loggia sottolinguale: - si presentano come un grumo di piccoli lobuli che mantengono spesso la loro individualit - Uno di tali lobuli di maggiori dimensioni e presenta un dotto di calibro superiore ai vari condottini, per questo detto ghiandola sottolinguale maggiore. - Nellinsieme la ghiandola ha forma ovoidale con asse maggiore anteroposteriore. - Si distinguono: - Faccia laterale: in rapporto con la fossetta sottolinguale della mandibola - Faccia mediale: in rapporto con i muscoli genioglosso e longitudinale inferiore, con il nervo linguale, con larteria sottolinguale, con il dotto sottomandibolare. - Margine superiore: solleva la mucosa del solco sottolinguale nella piega sottolinguale. - Margine inferiore: in rapporto con il muscolo miloioideo. - Polo anteriore: in rapporto con lorigine del muscolo genioglosso. - Polo posteriore: pu talvolta raggiungere il prolungamento anteriore della ghiandola sottomandibolare. I condotti escretori sono differenti e drenano ciascun lobulo della ghiandola: - I numerosi dotti minori si aprono lungo la piega sottolinguale - Il dotto linguale principale, che drena la ghiandola maggiore, emerge dalla faccia mediale dellorgano e sbocca sulla caruncola sottolinguale, a lato del dotto sottomandibolare.
Listmo delle fauci un breve tratto del canale alimentare che mette in comunicazione la bocca con la faringe. Vi si possono distinguere: - Pavimento: base della lingua - Volta: margine libero del palato molle e ugola - Pareti laterali: sono formate dai due archi palatini (glossopalatino e faringopalatino) che dal margine libero del palato molle si portano lateralmente divergendo - Delimitano la fossa tonsillare, che accoglie la tonsilla palatina.
Archi palatini.
Da ciascun lato si distinguono: - arco glossopalatino, anteriore - Arco faringopalatino, posteriore. Larco glossopalatino termina inferiormente sulla base della lingua, dietro lestremit laterale del solco terminale della lingua: - circoscrive lapertura anteriore dellistmo delle fauci - Accoglie nel proprio spessore il muscolo glossopalatino. Larco faringopalatino termina inferiormente in corrispondenza della parete laterale della faringe: - circoscrive lapertura posteriore dellistmo delle fauci - Contiene al proprio interno il muscolo faringopalatino.
Vasi e nervi
Le arterie sono rami delle arterie: - sottolinguale - Sottomentale Le vene conuiscono nelle vene: - sottolinguale - Sottomentale I linfatici vanno ai linfonodi sottomandibolari (tributari dei cervicali profondi) Linnervazione simile a quella della ghiandola sottomandibolari: - parasimpatiche: eccitosecretrice postgangliari dal ganglio sottomandibolare (nervo linguale) - Simpatiche: ganglio cervicale superiore.
Fosse tonsillari
Le fosse tonsillari sono depressioni di forma triangolare delimitate: - in basso dal margine laterale della base linguale - Anteriormente " arco glossopalatino - Inferiormente " arco faringopalatino. - Superiormente " convergenza dei due archi, margine libero del palato molle. Tali due fosse accolgono le tonsille palatine, che le occupano quasi interiormente:
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Corso di Anatomia topograca - superiormente alla tonsilla, rimane uno spazio vuoto tra lapice della fossa e il polo superiore della tonsilla, detto fossetta sovratonsillare. Anello linfatico di Waldeyer Posizione Lingua Faringe Laringe Istmo delle fauci Organo Tonsilla linguale Tonsilla faringea Tonsilla tubarica Tonsilla laringea Tonsilla palatina
Tonsille palatine
La tonsilla palatina o amigdala un organo linfoide pari accolto nella fossa tonsillare: - assieme ad altre formazioni (tabella) costituisce lanello linfatico di Waldeyer, un complesso linfoide che svolge funzioni difensive nel primo tratto delle vie aeree La tonsilla palatina ha forma di mandorla, con asse maggiore di circa 2-2,5 cm diretto dallalto in basso e posteriormente: - grande variabilit individuale e in rapporto con let - Pi voluminosa nel bambino - Atroca nel vecchio - Vi si possono considerare: - 2 facce " laterale e mediale - 2 poli " superiore e inferiore - 2 margini " anteriore e superiore
La faccia mediale, rivolta verso listmo delle fauci, piana o convessa: - presenta supercialmente differenti orizi, che immettono nelle cripte tonsillari - Cavit che, tappezzate da mucosa, si addentrano nello spessore della tonsilla. - Talvolta ricoperta parzialmente dalla piega triangolare, determinata dalla mucosa dellarco glossopalatino che si porta indietro. Il margine anteriore della tonsilla palatina in rapporto con larco glossopalatino e il relativo muscolo: - se manca la piega triangolare si osserva il solco pretonsillare tra il margine anteriore della tonsilla e larco glossopalatino Il margine posteriore della tonsilla in rapporto con larco faringopalatino, in corrispondenza del quale, si pu trovare un solco retrotonsillare. La faccia laterale della tonsilla presenta i rapporti pi importanti: - leggermente convessa - Avvolta da una capsula brosa - in rapporto con la fossa tonsillare. Il pavimento della fossa tonsillare, formato, dallinterno allesterno, da: - muscolo amigdaloglosso - Aponeurosi faringea - Muscoli costrittore superiore della faringe e stiloglosso. In rapporto con questo piano muscolare esterno si trovano: - nervo glossofaringeo - Arteria palatina ascendente (arteria facciale) da cui si distacca proprio il ramo tonsillare, che vascolarizza lorgano Attraverso i costituenti della parete faringea, la faccia laterale della tonsilla entra in rapporto con lo spazio faringomandibolare, compreso tra: - mandibola - Parete laterale della faringe. La tonsilla palatina corrisponde allo spazio anteriore o prestiloidea, dello spazio faringomandibolare. Il polo inferiore della tonsilla palatina diretto verso la base della lingua e si mette in rapporto con la tonsilla linguale. Il polo superiore corrisponde allangolo tra gli archi glossopalatino e faringopalatino.
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Vasi e nervi
Lirrorazione arteriosa effettuata da: - arteria tonsillare: raggiunge la faccia laterale dellorgano dopo essere nata dallarteria palatina ascendente, perfora la capsula brosa e si distribuisce allinterno. - Arterie minori provenienti da vasi per gli archi palatini. Le vene formano sulla faccia laterale un plesso tonsillare, drenato dalla vena palatina ascendente. I linfatici fanno capo ai linfonodi: - cervicali giugulodigastrici - Dellangolo mandibolare. I nervi per la tonsilla provengono dal plesso tonsillare, a cui partecipano: - nervo glossofaringeo - Nervo linguale.
Naso esterno
Struttura
La faccia mediale della tonsilla, che da sullistmo delle fauci, ricoperta da una tonaca mucosa che prosegue nella mucosa che tappezza le parti contigue dellistmo. La faccia laterale avvolta da tessuto broso che forma una capsula che separa la tonsilla dal piano muscolare profondo. La tonaca mucosa formata da: - epitelio pavimentoso straticato moderatamente cheratinizzato (faccia mediale della tonsilla) - In corrispondenza delle cripte lepitelio talmente inltrato di linfociti che risulta difcilmente distinguibile. Sono presenti anche granulociti e macrofagi. - Lamina propria: si solleva in papille nellepitelio della supercie libere - Nelle cripte occupata completamente da tessuto linfoide diffuso che, in pi punti, presenta numerosi follicoli secondari. I follicoli secondari presenti nel parenchima delle tonsille sono grandi al punto tale da dimostrare la grande capacit di trattenere antigeni e di rispondere mediante proliferazione di linfociti B. I linfociti T si trova nei territori linfoidi interfollicolari, dove sono anche presenti delle venule ad endotelio alto (HEV). Ciascuna piega che delimita una cripta ha nel suo asse un tralcio connettivale in cui decorrono vasi e nervi: - si pu considerare una dipendenza della sottomucosa La sottomucosa forma la capsula tonsillare in corrispondenza della faccia laterale della tonsilla. A livello dei poli della tonsilla, cos come in tutte le altre tonsille dellanello di Waldeyer, sono presenti delle ghiandole tonsillari a secrezione mucosa pura.
Il naso esterno o piramide nasale un rilievo piramidale formato da cartilagini e ossa posto al centro della faccia, tra il labbro superiore, la fronte e le guance. Nel naso si considerano: - 3 facce: laterali (dx e sx) e posteriore - 3 margini: laterali (dx e sx) e anteriore - Apice: posto anteriormente sulla punta del naso - Base: inferiore, dove si aprono le narici. La faccia posteriore ha forma triangolare: - corrisponde sullo scheletro osseo allapertura triangolare data dalle ossa mascellari e nasali Le facce laterali presentano: - parte superiore ssa, provvista di scheletro osseo dato dalle ossa nasali - Parte inferiore mobile, cartilaginea, che costituisce le ali del naso. I margini della piramide nasale sono: - margini laterali: delimitano, assieme al piano facciale, un solco longitudinale - Margine anteriore o dorso del naso: ha origine superiormente tra le arcate sopracciliari, in corrispondenza della radice del naso. Prosegue in basso inclinato in avanti con andatura convessa, rettilinea o concava. Lapice la sporgenza arrotondata situata al punto dincontro tra la base del naso con il dorso. La base del naso pu trovarsi su un piano orizzontale o su un piano inclinato (in alto o in basso): - sulla linea mediana si trova la parte mobile del setto - Questa separa le due aperture, narici, che danno sul vestibolo delle cavit nasali. - Lateralmente alle narici vi sono i margini inferiori delle ali del naso. Volume, forma e dimensioni del naso variano in base alla razza, al tipo somatico e allet in maniera molto estesa.
Vasi e nervi
Le arterie che irrorano il naso sono provenienti dallarteria facciale e si anastomizzano con larteria oftalmica. Le vene sono tributarie della vena facciale anteriore e comunicano con i grandi plessi situati allinterno delle cavit nasali. I linfatici seguono il decorso delle arterie, e si gettano nei linfonodi sottomandibolari: - I linfatici della radice possono portarsi ai linfonodi parotidei superiori. ! ! ! ! ! ! ! ! 34
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Corso di Anatomia topograca I nervi sono differenti per le componenti: - sensitiva " nervo mascellare (seconda branca del trigemino) - Motoria " facciale Lo scheletro costituito: - in parte dalle ossa nasali e mascellari - In parte dalle cartilagini: - Cartilagine del setto - Cartilagini laterali - Cartilagini alari maggiori (donano una certa mobilit alla parte distale del naso). La cartilagine del setto una lamina sagittale mediana di forma quadrangolare che posteriormente si pone a colmare langolo compreso tra: - lamina perpendicolare delletmoide - Vomere Le cartilagini laterali sono due lamine triangolari che si pongono in diretto contatto: - superiormente con le ossa nasali - medialmente con la cartilagine del setto - Inferiormente e lateralmente con le cartilagini alari Le cartilagini alari si presentano come due lamine cartilaginee a forma di ferro di cavallo, con la parte ricurva corrispondente al lobulo nasale: - un ramo mediale si addossa alla cartilagine del setto e al ramo del lato opposto - Un ramo laterale pi esteso che forma l scheletro dellala del naso.
Allangolo dellocchio la vena facciale, cos come larteria, si anastomizza con la vena oftalmica superiore, la quale drena il sangue attraverso il seno cavernoso della dura madre: - possibile diffusione di infezioni alle meningi!!! - In alcune posizioni il sangue pu deuire anche attraverso il sistema intracranico!!!
Struttura
Il naso formato da: - cute - Piano sottocutaneo - Muscoli - Scheletro osteocartilagineo. www.bluejayway.it ! I muscoli cutanei presenti a livello del naso sono muscoli mimici che servono a modicare lapertura delle narici, soprattutto durante lespirazione e linspirazione. La cute che riveste il naso mobile e sottile sul piano osseo da cui separata mediante tessuto connettivo lasso: ! ! ! ! ! ! ! ! 35
Corso di Anatomia topograca - spessa invece sullo scheletro cartilagineo, a cui congiunga da connettivo denso ricco di bre elastiche. - Nel lobulo e sulle ali sono presenti numerose ghiandole sebacee i cui dotti escretori si aprono nei follicoli di peli nissimi (punti neri) La cute in corrispondenza delle narici si riette per continuare in prossimit di quella che tappezza il vestibolo.
Le cavit nasali sono due condotti simmetrici, separati dal etto nasale, allungati sl piano sagittale e appiattiti su quello trasversale: - contenuti nel naso esterno e nella parte superiore mediale dello scheletro della faccia - Si aprono esternamente con le narici, - Si aprono posteriormente nel rinofaringe con le coane. Ogni cavit pu essere divisa in: - vestibolo del naso: parte cartilaginea del naso esterno - Cavit nasale propriamente detta: parte pi ampia, posteriore, in cui si aprono le cavit paranasali.
Struttura
Il vestibolo del naso rivestito da cute sottile, con ridotto strato corneo, da cui sporgono dei peli grossi e rigidi, detti vibrisse: - hanno la funzione di primo ltro contro lingresso di materiale di grosse dimensioni nelle vie respiratorie. www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 36
Corso di Anatomia topograca - Sono annesse grosse ghiandole sebacee e piccole ghiandole sudoripare La cute continua in alto e indietro con la mucosa respiratoria che tappezza la cavit nasale propriamente detta: - lepitelio perde prima lo strato corneo - Poi si trasforma in cilindrico pseudostraticato - Scompaiono i peli e le ghiandole sebacee sono sostituite da ghiandole tubuloacinose composte (proprie della mucosa respiratoria). - lamina perpendicolare delletmoide - Vomere - Cartilagine del setto
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La parete laterale presenta, dallalto al basso la sporgenza delle tre conche nasali (o cornetti nasali) superiore, media e inferiore, che costituiscono il tetto dei rispettivi meati: - la mucosa respiratoria riveste entrambe le facce delle conche e attraverso gli orizi di comunicazione, anche le cavit paranasali. - I seni paranasali sboccano: - Nel meato superiore si aprono gli orizio delle cellule etmoidali superiori. - Nel meato medio si aprono lorizio del seno mascellare e linfundibolo - Nel meato inferiore il canale nasolacrimale, che scarica continuamente il liquido lacrimale. Linfundibolo un condotto che continua in alto con il seno frontale e con le cellule etmoidali anteriori: - scendendo dal seno frontale si porta in basso e in dietro - Delimita una doccia con concavit superiore al di sopra della quale sporge la bolla etmoidale. Lorizio del seno mascellare presenta una notevole variabilit, in quanto suddiviso obliquamente dal processo uncinato (conca nasale media) delletmoide: - la mucosa che riveste le lamelle ossee pu lasciare pi di un orizio di comunicazione tra la fossa nasale e il seno mascellare. Le coane mettono in comunicazione le cavit nasali con la rinofaringe, segnando il conne tra le due regioni: - aperture dal contorno quadrangolare delimitate - superiormente dal corpo dello sfenoide, - Lateralmente dalle lamine mediali dei processi pterigoidei - Medialmente dal margine posteriore del vomere - Inferiormente dal margine posteriore della parte orizzontale dellosso palatino. Nelle fratture del naso, anche il setto nasale spesso coinvolto: - se la forza sufciente, il setto si deforma e si sposta verso una delle due parti laterali - Se non viene riportato nelloriginale posizione mediana, la riparazione della frattura avviene secondo la deformit post-traumatica Quando la forza particolarmente intensa, si pu trasmettere alletmoide e fratturare la lamina cribrosa: - frammenti vacanti sul versante intracranico possono ledere la dura madre encefalica - Visibile un gocciolamento di liquor attraverso le narici, nonch la diffusione di processi infettivi alle meningi
Vasi e nervi
Le arterie che provvedono allirrorazione delle cavit nasali sono: - palatina discendente - Sfenopalatino - Rami dellarteria mascellare - Le etmoidali anteriori e posteriori - I rami delloftalmica - Labiale superiore (ramo della facciale) Le vene sono numerose e terminano: - posteriormente nelle vene sfenopalatine, nelle vene del palato molle e della faringe - Superiormente nella vena oftalmica superiore - Anteriormente nella vena facciale anteriore I linfatici vanno: - anteriormente ai linfonodi sottomandibolari - Posteriormente ai linfonodi sternocleidomastoidei e retrofaringei I nervi provengono principalmente da: - nervo etmoidale: contiene solo bre sensitive - Rami nasali del ganglio sfenopalatino: possiedono anche bre efferenti, per leccitosecrezione delle ghiandole della mucosa respiratoria. Il setto nasale ampiamente vascolarizzato e riceve da ogni lato ben 6 arterie: - anteriormente: arterie labiali superiori e nasali laterali (facciale) - Dallalto: arterie etmoidali anteriori e posteriori (rami dellarteria sfenopalatina)
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Corso di Anatomia topograca - Dal basso: ramo settale dellarteria palatina maggiore, che sbocca nelle cavit nasali attraverso il canale incisivo. - Posteriormente: arteria settale posteriore (sfenopalatina) Tutte queste arterie, si anastomizzano formando una ricca rete di arteriole e capillari che si spingono no a ridosso dellepitelio, nel 1/3 anteriore del setto: - regione che la sede pi frequente delle epistassi, soprattutto negli adolescenti e negli ipertesi - Se lemorragia imponente pu essere complicato arrestarla, dato lampio ventaglio di arterie dello splancnocranio che contribuiscono a formarlo. Durante processi inammatori acuti e cronici, le vene si dilatano ulteriormente e assieme alledema della mucosa contribuiscono a ostacolare il passaggio dellaria attraverso le fosse nasali.
Mucosa olfattiva
La mucosa olfattiva tappezza la volta della cavit nasale in corrispondenza della lamina cribrosa delletmoide e si estende a rivestire: - parte alta del setto - Faccia superiore della conca superiore. formata da: - epitelio di rivestimento molto specializzato e spesso, formato da diversi tipi di cellule - Cellule olfattive - Cellule di sostegno - Cellule basali - Lamina propria.
Struttura
Le pareti delle cavit nasali propriamente dette sono tappezzate da due tipi di mucosa: - mucosa respiratoria: occupa la maggior parte della supercie, con funzione di riscaldare, depurare e umidicare laria - Mucosa olfattiva: specializzata per ricevere gli impulsi olfattivi. limitata alla volta delle cavit nasali.
Mucosa respiratoria
La mucosa respiratoria si presenta di colorito roseo lucente, poich ricoperta da uno strato di muco ed molto spessa. costituita da: - epitelio di rivestimento: cilindrico pseudostraticato cigliato con intercalate cellule caliciformi mucipare - Possono essere presenti in zone pi esposte delle chiazze di epitelio pavimentoso straticato - Lamina propria: connettivo povero di bre elastiche, lasso in supercie con alcuni linfociti raccolti in aggregati nodulari e pi denso profondamente. - Subito sotto lepitelio si trovano ghiandole tubuloacinose ramicate a secrezione mista. La vascolarizzazione ricca in tutta la mucosa respiratoria, ma in alcune zone, quali il meato inferiore e la parte media del setto, hanno un notevole sviluppo vascolare: - le arterie decorrono perpendicolarmente alla supercie della mucosa dopo essere partite da vasi pi grandi. - Formano un plesso intermedio nella lamina propria e si ramicano in una tta rete capillare sottoepiteliale - Si dipartono venule con muscolatura liscia molto sviluppata - Contraendosi pu bloccare il usso venoso. - Numerose anastomosi arterovenose che si presentano come vasi tortuosi con tonaca media molto spesso. Lazione costrittrice sulle vene della mucosa nasale operata da bre simpatiche (adrenergiche) provenienti dal ganglio cervicale superiore. Vasodilatazione e eccitosecrezione sono controllate dal bre colinergiche parasimpatiche che provengono dal ganglio pterigopalatina. www.bluejayway.it !
Cellule di sostegno.
Le cellule di sostegno sono intercalate alle cellule olfattive, con le quali si mettono in stretto rapporto: - cellule alte con parti basali irregolari a causa del corpo delle cellule olfattive - Dotate di microvilli che si intrecciano con i peliuzzi olfattivi.
Cellule basali
Le cellule basali sono piccoli elementi piramidali a contatto con la membrana basale dellepitelio: - contraggono rapporti con gli assoni delle cellule olfattive, attorno ai quali si avvolgono in maniera simile alle cellule si Schwann - Sono le cellule staminali di riserva che permettono il rinnovamento delle cellule olfattive.
Lamina propria.
La lamina propria formata da connettivo denso ricco di: - linfociti e plasmacellule - Ghiandole di Bowman
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Corso di Anatomia topograca I linfociti e le plasmacellule hanno funzione immunitaria nelle cavit nasali, in quanto secernono IgA e incontrano antigeni. Le ghiandole di Bowman sono ghiandole tubuloalveolari semplici a secrezione mista, formate da cellule disposte ad alveolo nella lamina propria che comunicano con la supercie epiteliale attraverso dotti escretori formati da cellule piatte: - secernono sostanze protettive quali il lisozima - Il secreto sieromucoso serve a catturare le sostanze odorose (solvente) - Contiene una OBP (odorant binding protein) che lega le sostanze odorose per poi presentarle ai recettori sui peluzzi olfattivi. - Una base La parete anteriore corrisponde alla regione sopracciliare: - in genere il limite laterale del seno dato dallincisura sovraorbitaria. La parete posteriore pi sottile di quella anteriore e si mette in rapporto con le meningi che rivestono i poli degli emisferi cerebrali. La parete mediale il setto che separa i due seni frontali: - pu essere che il setto non sia in posizione mediana e i due seni siano asimmetrici Lapice del seno dato dallunione delle pareti anteriore e posteriore. La base del seno viene distinta in due regioni: - laterale o orbitaria - Mediale o etmoidale - Pu accogliere sporgenze delle cellette etmoidali che sollevano il pavimento del seno frontale. Dalla regione mediale del pavimento ha origine il canale frontale, attraverso il quale il seno si apre nella volta del meato medio attraverso linfundibolo.
Cavit paranasali.
Le cavit paranasali sono in continuit con le cavit nasali e contengono aria. Sono scavate nelle seguenti ossa: - frontale - Sfenoide - Etmoide - Mascellari - Palatine Nello sviluppo postnatale si formano per processo di pneumatizzazione delle ossa del massiccio facciale. - la mucosa si dispone in seguito sulle zone erose durante i processi di ossicazione - Spesso si trovano cavit secondarie Si ritiene che le cavit nasali abbiano le seguenti funzioni: - modica dellaria inspirata - Alleggerimento del massiccio facciale - Fenomeni di risonanza legati allemissione della voce. Linammazione della mucosa che riveste i seni, la sinusite, si accompagna a edema che pu ostruire i condotti o fori: - impedito lo scarico dei secreti prodotti dalle ghiandole della mucosa - Si permette il ristagno e lo sviluppo dei batteri.
Seni mascellari.
Il seno mascellare contenuto nel corpo dellosso mascellare: - si apre nel meato medio a livello della doccia semilunare. - Ha forma di piramide triangolare con base mediale e apice laterale. - In avanti e in basso corrisponde al vestibolo della bocca, sopra larcata alveolodentale superiore - In alto al pavimento dellorbita - Medialmente al meato medio e inferiore, dietro alla fossa pterigopalatina. Il seno mascellare la pi ampia delle cavit paranasali e pu variare in rapporto a variazioni dellosso mascellare. Vi si distinguono: - parete anteriore: corrisponde alla guancia e alla fossa canina. - Parete posteriore: corrisponde alla parete anteriore della fossa pterigopalatina. - Parete superiore: sottile e forma gran parte del pavimento dellorbita - Base: corrisponde alla parete laterale delle cavit nasali - Divisa in due parti dallinserzione della conca inferiore. - La parte inferiore della base corrisponde al meato inferiore - La parte superiore quella in cui si trova lapertura del seno mascellare. La cavit del seno mascellare separata da quella degli alveoli dentali solo da una sottile lamina ossea: - estrazione dentaria o processo inammatorio della radice del dente possono ledere la lamina e creare una soluzione di continuit tra lalveolo e il seno mascellare - Si pu espandere un processo infettivo o un processo di sangue. Leventuale drenaggio di materiale purulento difcoltoso in quanto il seno mascellare si apre nella parte superiore a livello delle cavit nasali.
Seni frontali
I seni frontali sono scavati nellosso frontale subito sopra il tetto dellorbita. Hanno forma di piramide triangolare con apice superiore e base inferiore. Si distinguono pertanto: - 3 pareti - Mediale - Anteriore - Posteriore - Un apice www.bluejayway.it !
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Seni sfenoidali
I seni sfenoidali sono due cavit pari e simmetriche scavati nel corpo dello sfenoide: - separati da un setto non sempre mediano - Hanno le dimensioni di una nocciola e corrispondono - Davanti alla volta delle cavit nasali e in parte alla volta della faringe - In dietro alla sella turcica - Lateralmente e in avanti alletmoide e alla radice delle grande ali. - Lapertura di comunicazione con la cavit nasale in alto, nella parte posteriore della volta nasale. I seni sfenoidali hanno nel complesso una forma cuboide: - parete mediale: continua in direzione del setto nasale - Parete laterale: seno cavernoso della dura madre encefalica con le formazioni vascolonervose contenute - Parete superiore: corrisponde alla sella turcica e alliposi - Parete inferiore: entra in rapporto con la parte anteriore della volta della faringe e con la parte posteriore della volta delle cavit nasali
Cellule etmoidali.
Le cellette etmoidali sono piccole cavit comprese per la maggior parte nelle masse laterali dellosso etmoide e in piccola parte completate da altri ossi (es frontale): - sono separate le une dalle altre attraverso degli esili setti ossei - Si aprono - Meato medio: per la maggior parte, le cellule anteriori e medie - Meato superiore: cellule etmoidali posteriori e postreme. Nellinsieme, le cellule etmoidali sono situate lateralmente alle cavit nasali, medialmente a quelle orbitarie, inferiormente alle ossa frontali, sopra ai mascellari e anteriormente allo sfenoide.
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Ipofisi
Liposi stata per lungo tempo denita come la ghiandola che regola tutte le altre ghiandole endocrine attraverso la produzione di ormoni: - tale compito oggi noto essere di pertinenza dei nuclei ipotalamici iposiotropi (neuroni parvicellulari) che rappresentano il punto dincontro tra il sistema nervoso centrale e la funzione endocrina.
Liposi risulta formata da due lobi avvolti da una capsula brosa di derivazione della dura madre: - adenoiposi o lobo anteriore - Neuroiposi o lobo posteriore Ladenoiposi pu essere a sua volta distinta in: - Parte distale, parte anteriore, ghiandolare - Parte intermedia, formata da una stretta lamina verticale contigua alla neuroiposi separata da essa dalla fessura iposaria (cisti di Rathke) - Parte tuberale, adeso alla supercie anterolaterale dellinfundibolo, che concorre a formare il peduncolo iposario. La neuroiposi o lobo posteriore un rilievo rotondeggiante di volume decisamente inferiore a quello della adenoiposi. Si pu suddividere anchessa in 3 porzioni in senso caudocraniale: - lobo posteriore o nervoso - Infundibulo - Eminenza mediana, parte pi ventrale dellipofalamo. Liposi contenuta nel corpo dello sfenoide nella fossetta iposaria, al centro della sella turcica: - la dura madre a questo livello si sdoppia in due foglietti di cui - Uno riveste la supercie interna della sella - Laltro si porta sopra la ghiandola formando il diaframma della sella, che isola completamente lalloggiamento iposario dal resto della fossa cranica media. - Il diaframma attraversato centralmente dal peduncolo iposario, che unisce liposi allencefalo in corrispondenza dellipotalamo - La loggia completamente circondata dai seni cavernosi della dura madre, che si situano ai lati della sella turcica e dai due seni intercavernosi che li uniscono anteriormente e posteriormente - Attorno al peduncolo iposario si costituisce dunque un seno circolare.
Tramite queste formazioni, liposi entra in contatto con una serie di strutture che si devono tenere ben presente poich in caso di aumento patologico della ghiandola, possono risultare compresse. Seguendo il contorno dellorgano, si possono individuare 6 versanti: ! ! ! ! ! ! ! ! 42
Corso di Anatomia topograca - inferiore: tramite il pavimento osteobroso della sella, liposi conna con la cavit dei seni sfenoidali - Attraverso le cavit nasali si pu raggiungere chirurgicamente liposi seguendo questa via. - Superiore: attraverso il diaframma della sella, liposi corrisponde al tuber cinereum dellipotalamo, a cui connessa mediante il peduncolo. - Anteriore: in rapporto con il chiasma ottico, adagiato nel solco chiasmatico. - La compromissione visiva uno dei primi sintomi dellaumento di volume delliposi - Posteriormente: attraverso il dorso della sella, in rapporto con - Ponte - Arteria basilare - Arterie cerebrali posteriori - Laterali: attraverso il seno cavernoso, liposi in rapporto con - Arteria carotide interna - Nervo abducente (IV) - Nervo oculomotore (III) - Nervo trocleare (IV) - Nervi oftalmico e mascellare (V1 e V2) Deve essere tenuto presente che attorno alla sella turcica sono localizzati i rami arteriosi del poligono di Willis. - si dispongono a formare un gomitolo capillare, che riceve le terminazioni assoniche dei neuroni parvicellulari dellipofalamo - il plesso primario del sistema portale ipotalamo-iposario - Originano dopo una serie di venule che si portano allinterno delladenoiposi a formare il plesso secondario, costituito da sinusoidi nello stroma ghiandolare. - In seguito originano le vene preiposarie, tributarie dei seni cavernosi limitro. La neuroiposi riceve le arterie iposarie inferiori, rami della carotide interna, che raggiungono attraverso il seno cavernoso il lobo nervoso e si aprono in un letto capillare: - in seguito nascono le vene postiposarie, che sboccano nei seni durali. - In tal caso un circolo normale, ma del tutto indipendente dal sistema portale ipotalamo iposario I linfatici sono assenti, in quando liposi non possiede un sistema circolatorio linfatico. Linnervazione data da rami vasomotori del sistema simpatico e bre peptidergiche di varia provenienza.
Vasi e nervi
Nel complesso delliposi sono presenti 2 dispositivi arteriosi differenti, uno per ladenoiposi e uno per la neuroiposi. Ladenoiposi viene irrorata dalle arterie iposarie superiori, che originano dal circolo di Willis e si portano attraverso il peduncolo iposario nelleminenza mediana: www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 43
Epifisi
Vasi e nervi
Lirrorazione arteriosa data da una tta rete di capillari sopra linvolucro piale nati da arteriole provenienti da rami delle arterie: - coroidee posteriori - Cerebrali posteriori Le vene sono tributarie della grande vena cerebrale di Galeno. Linnervazione data da fonti anche molto differenti tra loro: - simpatica: attraverso i nervi conari, rami postgangliari provenienti dal ganglio cervicale superiore. - Parasimpatica: nervi provenienti dal nucleo salivatorio superiore attraverso il ganglio sfenopalatino. - Sensitiva: componenti provenienti dal ganglio semilunare del nervo trigemino. Tutta linnervazione ha attivit neuroendocrina attraverso numerosi peptidi, per cui i pinealociti (cellule dellepisi) possiedono i recettori. dimostrato anche che i vari animali e nelluomo nel periodo fetale esiste uninnervazione centrale proveniente da: - ipotalamo - Corpi genicolati mediali Queste bre raggiungono la ghiandola attraverso la commissura abenulare e la commissura posteriore: - indica che la ghiandola ha rapporto con la luce nei vertebrati inferiori
Lepisi o ghiandola pineale una ghiandola molto particolare che nel corso della logenesi ha subito importanti trasformazioni che ne hanno modicato: - morfologia - Modalit funzionali
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Attivit ormonale.
Il principale prodotto della secrezione pineale la melatonina, che le cellule sono in grado di sintetizzare a partire dalla serotonina, la quale sintetizzata partendo dal triptofano presente in circolo. Le attivit enzimatiche che producono rispettivamente serotonina e melanina variano nellarco delle 24 h, in relazione al ciclo di illuminazione-buio: - massima luce: sintesi di serotonina - Massimo buio: sintesi di melanina. Le informazioni inerenti la quantit e la qualit della luce giungono dallinnervazione simpatica: - a livello di C8 e T1 (neuromeri pregangliari) giungono bre dallorologio biologico, il nucleo prechiasmatico dellipotalamo. - A questo giungono bre retino-ipotalamiche del nervo ottico. La melatonina ha nelluomo un ruolo non del tutto chiarito, ma le ipotei prevedono: - azione inibitoria sulladenoiposi nel contro il GnRH, la trona che induce il rilascio di ormoni gonadici - Alcuni studi sulla popolazione nordica connettono lalto tassi di melanina con alcuni atteggiamenti psichici maniaco-depressivi - Contribuisce a risincronizzare lattivit dellorganismo nel caso di rapidi cambiamenti di fuso orario (jet-lag).
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Faringe
Le vie digestive e aerifere proseguono dalla testa nel collo, stabilendo un tramite tra queste due parti del corpo: - lorofaringe lultimo tratto comune tra queste vie e prosegue nella parte laringea della faringe e comunica con la laringe. - A livello del laringofaringe si ha lincrociamento delle vie aerifere e digestive, a seguito del quale i le vie aeree si fanno anteriori e inferiori rispetto a quelle digestive. Nel collo sono presenti anche due strutture endocrine: - tiroide - Paratiroidi I visceri del collo sono accolti in una loggia mediana, delimitata posteriormente dal rachide e anteriormente dalla fascia cervicale media: - ad una certa distanza, in logge distinte, si trovano le ghiandole salivari maggiori - Parotide - Sottolinguale - Sottomandibolare.
La faringe un tratto del canale digerente posto dietro alle cavit nasali, alla bocca e alla laringe: - segue listmo delle fauci - Prosegue nellesofago La duplice funzione della faringe prevede: - passaggio del bolo alimentare, che si forma nella bocca e giunge attraverso listmo delle fauci. - Ricevere aria delle cavit nasali e immetterla nella laringe La faringe anteriormente incompleta, in quanto in essa si aprono: - le cavit nasali tramite le coane - Listmo delle fauci - La laringe attraverso ladito della laringe - Tube uditive, che stabiliscono una comunicazione tra la cassa del timpano (orecchio medio) e la cavit della faringe.
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Corso di Anatomia topograca - Estremit inferiore. - Coane. La parte della parete faringea anteriore dietro alla faringe presenta una concavit anteriore e si trova in rapporto, in avanti, con: - la faccia posteriore delle cartilagini aritenoidi - Muscoli aritenoidi obliqui e trasverso - Muscolo cricoaritenoideo posteriore - Faccia posteriore della lamina cricoidea. La parete posteriore volge verso lo spazio retrofaringeo, occupato da connettivo lasso, attraverso il quale si mette in rapporto con la fascia cervicale profonda: - tale spazio continua inferiormente con lo spazio retroesofageo, che si porta nel mediastino posteriore. Contiene dei linfonodi. Le pareti laterali formano la parete mediale dello spaio faringomandibolare dove passano: - arteria carotide interna - Vena giugulare interna - Nervi glossofaringeo, vago, ipoglosso, catena del simpatico. Nel medesimo spazio, limitato esternamente dalla faccia mediale della mandibola (e dal muscolo pterigoideo interno che la riveste) pu giungere il prolungamento faringeo della parotide. Le pareti laterali della faringe entrano in rapporto anche con: - carotide esterna e alcune sue collaterali (linguale, tiroidea superiore, facciale, faringea ascendente) - Lamine della cartilagine tiroidea - Lobi della ghiandola tiroide - Grandi corni dellosso ioide. Lestremit superiore o volta della faringe in rapporto con la base cranica, a cui si unisce, secondo una linea concava in avanti che passa: - per il tubercolo faringeo - Congiunge le due spine angolari dello sfenoide - Va alla base della lamina interna dei processi pterigoidei. Nella mucosa della volta della faringe, presente la tonsilla faringea. Lestremit inferiore data da un piano che passa per il margine inferiore della cartilagine cricoide e incontra dorsalmente la C6.
La parete anteriore della faringe completa solo in corrispondenza della faccia posteriore della laringe, poich superiormente si trovano (basso " alto): - adito laringeo - Faccia posteriore dellepiglottide - Istmo delle fauci - Faccia posteriore del palato molle www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 47
Congurazione interna.
La parete anteriore ha una supercie interna molto pieghettata: - lateralmente ai rilievi prodotti dalle cartilagini cricoide e aritenoidi si trovano i recessi piriformi, due larghe docce che si restringono verso il basso. - Nel fondo di ciascun recesso visibile un rilievo, la piega del nervo laringeo superiore, determinata dal rapporto con questo nervo, che decorre in basso e medialmente. La parete posteriore della faringe ha alcuni rilievi dovuti alla presenza di ghiandole. Sulle pareti laterali, allaltezza delle estremit posteriori dei cornetti nasali inferiori e 7 mm dietro a questi si trovano gli orizi faringei delle tube uditive: - ciascun orizio ha forma triangolare con base inferiore e apice volto in alto - delimitato da - Labbro anteriore - Labbro posteriore: pi sporgente per la presenza della cartilagine tubarica - In presenza del labbro inferiore dellorizio, la mucosa si fa sporgente per la presenza del muscolo elevatore del palato - Il labbro anteriore prosegue con un rilievo, la piega salpingopalatina, che termina nella faccia posteriore del palato molle. - Il labbro posteriore prosegue con la piega salpingofaringea, che termina spegnendosi sulle pareti laterali. - Sopra lorizio tubarico si trova la fossetta sovratubarica - Dietro lorizio tubarico si trova unaltra depressione, il recesso faringeo. Nel contorno dellorizio tubarico, si trovano accumuli di tessuto linfoide, che nellinsieme costituiscono la tonsilla tubarica, parte dellanello di Waldeyer. La volta della faringe presenta una supercie concava internamente per la sporgenza data dalla tonsilla faringea: - formata da uninsieme di pieghe divise da solchi - Uno di questi solchi, solitamente emette una tasca, la borsa faringea. - La prominenza di queste pieghe si riduce con let adulta.
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Corso di Anatomia topograca - Rami provenienti dal ganglio cervicale superiore del simpatico. Il plesso faringeo fornisce: - bre efferenti motrici per muscoli e ghiandole - Fibre afferenti, in gran parte trasportate dal vago e in piccola parte dal glossofaringeo
Struttura.
Procedendo dallesterno allinterno, la faringe costituita dai seguenti strati: - tonaca avventizia: connettivo lasso che avvolge esternamente i muscoli. Si dispone anche sulle parti della fascia faringea che non sono ricoperte dallo strato muscolare. - Tonaca muscolare: formata da una serie di muscoli striati che formano attorno al condotto un involucro quasi continuo. - Tonaca broelastica: detta anche fascia faringea, uno strato della parete posto internamente alla tonaca muscolare, entro cui invia sepimenti. - Prende rapporti stretti con i muscoli faringei anteriormente e posteriormente - Lateralmente, dove meno aderente allo strato muscolare, prende le sembianze di una sottomucosa. - Tra la fascia faringea e la tonaca muscolare si situano numerose ghiandole faringee, tubuloacinose ramicate a secrezione mista. - I dotti attraversano la fascia faringea e la tonaca mucosa, per sboccare nella cavit faringea. - Tonaca mucosa: la tonaca mucosa presenta caratteristiche distinte nel rinofaringe rispetto alle altre due parti della cavit La tonaca sottomucosa non completa, in quanto manca nella parete faringea, ad eccezione delle parti laterali, in prossimit delle quali la mucosa poco aderente ai piani profondi. La mucosa del rinofaringe ha i caratteri di mucosa respiratoria, alla quale appartiene: - epitelio alto, prismatico pseudostraticato cigliato con intercalate cellule caliciformi mucipare. - Nel giovane tutto lepitelio del rinofaringe una mucosa respiratoria, mentre con lavanzare dellet, estese aree diventano rivestite da epitelio pavimentoso straticato non cheratinizzato. - Nella lamina propria della mucosa rinofaringea si trovano numerose ghiandole tubuloacinose ramicate a secrezione mista. A livello dellostio faringeo delle tube uditive, in corrispondenza della volta e di una piccola parte della parete posteriore, si trovano le due tonsille: - tonsilla faringea - Tonsille tubariche. Queste tonsille hanno caratteri pressoch identici alla tonsilla palatina: - tessuto linfoide che occupa la lamina propria della mucosa, che si organizza in follicoli con centri germinativi, rivestiti da territori T-dipendenti. - Lepitelio risulta anchesso inltrato di linfociti, neutroli e macrofagi. La parte buccale e la parte laringea della faringe sono rivestite da un epitelio pavimentoso straticato non cheratinizzato, che poggia su una lamina propria di connettivo denso: - rari calici gustativi nellepitelio. ! ! ! ! ! ! ! ! 49
Vasi e nervi.
Le arterie che irrorano la faringe sono tutti rami della arteria carotide esterna, quali: - principale: arteria faringea ascendente - Minori: arteria palatina ascendente, arteria tiroidea superiore. Le vene si organizzano in 2 plessi intramurali, uno superciale e uno profondo, che sono drenati da: - vene faringee, afuenti della giugulare interna. I linfatici si organizzano in 2 reti, una nella sottomucosa e una pi profonda nel piano muscolare. Si riuniscono in differenti collettori, che si distinguono in: - collettori anteroinferiori: versano nei linfonodi della catena giugulare dopo essere risaliti in alto e in avanti. - Collettori posteriori: sboccano nei linfonodi cervicali profondi, satelliti della vena giugulare interna. - Collettori laterali: giungono ai linfonodi cervicali profondi in rapporto con il ventre posteriore del muscolo digastrico (giugulodigastrici). I nervi della faringe provengono dal plesso faringeo, costituito dai nervi: - glossofaringeo - Vago - Accessorio www.bluejayway.it !
- Inserzioni: sono differenti punti di inserzione, per cui diversi fasci si portano: - Alla parte posteriore della fascia faringea - Al margine laterale dellepiglottide - Al margine superiore della cartilagine tiroidea - Al margine superiore dellarco della cricoide.
Muscolo stilofaringeo
Il muscolo stilofaringeo un piccolo muscolo elevatore della faringe: - origine: faccia mediale del processo stiloideo (osso temporale) - Decorso: si porta in basso obliquamente, dirigendosi in avanti, per raggiungere la parete laterale della faringe, dove si rapporta con i muscoli costrittore medio e costrittore superiore. www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 50
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Laringe
La laringe un condotto impari e mediano che inizia facendo seguito alla faringe, dietro la lingua, e continua nella trachea. Le sue funzioni prevedono: - passaggio daria - Emissione di suoni - Provvista di un dispositivo di chiusura che impedisce il passaggio del bolo alimentare durante la deglutizione.
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tale cambiamento responsabile delle modicazioni a livello vocale durante let dello sviluppo
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Corso di Anatomia topograca - attivamente durante la deglutizione, la respirazione e la fonazione - Passivamente con i movimenti della colonna cervicale. I mezzi di ssit della faringe sono dati da: - continuit con la trachea e con il faringe - Muscoli e legamenti che la connettono allosso ioide (superiormente) e al torace (inferiormente)
Struttura
La laringe formata da vari elementi cartilaginei articolati tra loro per contiguit e uniti a distanza tramite dei legamenti: - le cartilagini sono connesse anche ad organi contigui sempre mediante legamenti - La mobilit reciproca dei vari elementi dovuta alla presenza di un ricco corredo muscolare intrinseco e estrinseco Il complesso di cartilagini, muscoli e legamenti costituisce una cavit tappezzata da una tonaca mucosa: - sotto la tonaca mucosa si trova una membrana elastica che si ssa alle cartilagini.
Cartilagini.
Le principali cartilagini della laringe sono: - cartilagine tiroide: impari, mediana, a forma di scudo, costituita da due lamine che occupano le parti anterolaterali della faringe, nella sua porzione superiore. - Cartilagine cricoide: impari, in forma di anello, posta subito sopra la trachea. - Cartilagini aritenoidi: pari, in forma di piramidi, situate posteriormente al di sopra della cricoide. - Cartilagine epiglottide: impari, in forma di foglia, che sovrasta lapertura superiore della laringe. A queste cartilagini si aggiungono piccole cartilagini accessorie: - cartilagini corniculate - Cartilagini cuneiformi - Altre cartilagini minori.
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Cartilagine tiroide.
La cartilagine tiroide la pi grande delle cartilagini laringee. impari, situata nella parte anteriore e laterale della porzione superiore della laringe: - sopra larco della cricoide - Sotto losso ioide. Complessivamente ha la forma di uno scudo composto da due lamine quadrilatere verticali (dx e sx) che si fondono sulla linea mediana: - danno origine ad un angolo aperto posteriormente che - Retto nel maschio - Ottuso nella femmina e nel bambino - La parte pi sporgente dellangolo visibile dalla cute come pomo dAdamo (prominenza laringea) In ogni lamina si distingue: - faccia laterale: pianeggiante, percorsa da una cresta detta linea obliqua che - inizia posteriormente e in alto con il tubercolo tiroideo superiore - Termina inferiormente in basso con il tubercolo tiroideo inferiore. - Tale linea divide la faccia laterale della cartilagine tiroide in - Regione anteriore: ricoperta dal muscolo tiroideo - Regione posteriore: pi ristretta, coperta dai muscoli sternotiroideo e costrittore inferiore della faringe. - Faccia mediale: liscia e lievemente concava. - Margine superiore: orizzontale e ondulato - Risulta depresso sulla linea mediana dallincisura tiroidea superiore. - Margine inferiore: si trova un piccolo rilievo, il tubercolo tiroideo inferiore - Margine posteriore: rettilineo quasi verticale. Il margine posteriore prosegue con due prolungamenti verticali: - corno tiroideo superiore - Corno tiroideo inferiore. Il corno tiroideo superiore pi sviluppato di quello inferiore, in quanto pu raggiungere i 2 cm di altezza: - Danno inserzione al legamento tiroideo laterale. Il corno tiroideo inferiore pi corto (5-8 mm) e sulla faccia mediale della supercie libera presenta una supercie articolare attraverso la quale si articola con la cricoide (faccetta articolare cricoidea). La cartilagine tiroide di tipo ialino e pu presentare calcicazione con il progredire dellet.
Ha la forma di un anello con castone, in quanto: - davanti e ai lati costituita da un anello - Indietro costituita da una lamina o castone. Nella cartilagine cricoide si distinguono: - due superci (interna e esterna) - Due margini (superiore e inferiore) La supercie esterna convessa a livello dellarco: - nel punto in cui larco prosegue con la lamina, sono presenti le faccette articolari tiroidee, attraverso cui la cricoide si articola con le facce mediali dei corni inferiori della cartilagine tiroide - In corrispondenza della lamina, percorsa da un rilievo mediano verticale, la cresta della lamina, ai lati del quale si aprono due fosse. La supercie interna prevalentemente liscia e leggermente concava nella parte superiore della lamina. Il margine superiore nellarco da attacco alla membrana cricotiroidea mentre nella lamina presenta le due faccette articolari per le cartilagini aritenoidi. Il margine inferiore praticamente orizzontale. La cartilagine cricoide di tipo ialino e pu presentare calcicazione con il progredire dellet.
Cartilagini aritenoidi
Le cartilagini aritenoidi sono cartilagini pari poste nella parte superiore e posteriore della laringe, lateralmente alla linea mediana: - poggiano sulle faccette articolari aritenoidee della lamina della cartilagine cricoide - Sono molto mobili in quanto ricevono linserzione di numerosi muscoli. - Hanno forma di piramide triangolare con base in basso e apice in alto. La base presenta la faccia articolare per la cartilagine cricoide, e emana due processi: - processo muscolare: diretto in dietro e lateralmente, da attacco ai muscoli cricoaritenoideo. - Processo vocale: diretto indietro e allungato. Prosegue con il suo apice nel legamento vocale. La faccia posteriore concava e corrisponde al muscolo aritenoideo trasverso. La faccia anterolaterale percorsa da un rilievo concavo verso lalto che la divide in due fossette: - fossa triangolare: superiore, da attacco al legamento ventricolare - Fossa oblunga: inferiore, da attacco al muscolo vocale. La faccia mediale piana in basso e ridotta a un margine in alto. Lapice ricurvo in senso posteromediale e si unisce alla cartilagine corniculate di Santorini. Lapice e il processo vocale sono formati da cartilagine elastica e la restante parte da cartilagine ialina.
Cartilagine cricoide.
La cartilagine cricoide lelemento scheletrico fondamentale della laringe, in quanto sostiene le altre cartilagini e da attacco a numerosi muscoli. posta nella parte inferiore dellorgano: - sotto la cartilagine tiroide, con la quale si articola a livello dei corni inferiori - Sopra il primo anello tracheale, unita ad esso mediante il legamento cricotracheale che parte dal suo margine inferiore. www.bluejayway.it !
Cartilagine epiglottide
La cartilagine epiglottide una lamina di cartilagine rivestita di mucosa, impari e mediana, posta sopra la cartilagine tiroide e dietro allosso ioide: - lo scheletro della piega che separa la radice della lingua dalla cavit laringea - Ha la forma di foglia ovoidale, con picciuolo unito per mezzo di un legamento alla faccia interna dellangolo della cartilagine tiroide (legamento tireoepiglottico), appena sotto lincisura superiore. - Vista dalla faccia posteriore si presenta convessa in alto e concava in basso (ha prolo ad S) ! ! ! ! ! ! ! ! 54
Corso di Anatomia topograca - Allo stato di riposo, diretta in maniera obliqua dal basso allalto e dallavanti allindietro. Nella cartilagine epiglottide si distinguono due facce e un contorno. La faccia anteriore unita alla parete faringea della lingua mediante le pliche glossoepiglottiche: - nella met superiore libera e rivestita da mucosa in continuit con quella buccale - Nella sua met inferiore coperta da tessuto adiposo che riempie lo spazio tiroioepiglottico La faccia posteriore rivolta verso la cavit della laringe, e rivestita da mucosa laringea: - nella sua met inferiore presenta il tubercolo epiglottico, che continua nel picciuolo a cui si attacca il legamento tiroepiglottico. Il contorno della cartilagine epiglottide si descrivono: - margine superiore o base: convesso con una lieve depressione al centro, continua con i margini laterali. - Margini laterali: paiono dentellati per dare attacco alle pieghe ariepiglottiche. Le superci della cartilagine epiglottide sono cosparse di fossette dove si annidano le ghiandole della tonaca mucosa. La cartilagine dellepiglottide di tipo elastico. Funzionalmente, lepiglottide una piega valvolare che si abbassa a chiudere ladito laringeo durante la deglutizione. - Aricorniculate
Articolazioni cricotiroidea
Sono articolazioni pari, che mettono in rapporto: - faccette articolari poste sullarco della cartilagine cricoide - Faccette articolari dei corni inferiori della cartilagine tiroide Ogni capsula articolare cricotiroidea sottile e lassa, ma rinforzata da fasci brosi, i legamento ceratocricoidei. Movimento: - Le articolazioni cricotiroidea permettono alla cartilagine tiroide dei movimenti di inclinazione anteroposteriore attorno ad un asse trasversale latero-laterale passante per le faccette articolari. - Se la tiroide viene tenuta ferma, la lamina della cartilagine cricoide viene spinta posteriormente, mentre il suo arco si avvicina al margine inferiore della tiroide.
Articolazioni cricoaritenoidee
Sono articolazioni pari che si svolgono tra: - faccette articolari cricoidee della cartilagine aritenoide - Faccette articolari aritenoidee poste sul margine superiore della lamina della cartilagine cricoide. Ogni capsula articolare cricoaritenoidea rinforzata dai legamenti cricoaritenoidei che consentono un certo movimento. Movimento: - le cartilagini aritenoidi possono ruotare attorno al oro asse verticale, inclinarsi in avanti, in dietro e lateralmente. - La grande mobilit importante nel meccanismo della fonazione, in quanto i movimenti delle cartilagini aritenoidi regolano lapertura della rima glottide e il grado di tensione dei legamenti vocali.
Cartilagini corniculate.
Le cartilagini corniculate sono due piccoli coni con gli apici incurvati a uncino medialmente e indietro: - si connettono per la base con lapice delle cartilagini aritenoidi - Posteriormente sporgono sul contorno dellorizio laringeo Sono ritenute porzioni indipendenti delle cartilagini aritenoidi, formate da cartilagine elastica.
Cartilagini cuneiformi
Hanno la forma di due piccoli bastoncelli e sono contenute in ognuna delle pieghe ariepiglottiche, parallelamente al margine anteriore delle cartilagini aritenoidi. La loro estremit anteriore determina un rilievo delle pieghe ariepiglottiche, detto tubercolo cuneiforme. Sono considerate come frammenti distaccati della cartilagine epiglottide. Sono costanti e formati da cartilagine elastica.
Articolazioni aricorniculate.
Le articolazioni aricorniculate sono pari e si stabiliscono tra: - apice delle cartilagini aritenoidi - Base delle cartilagini corniculate Nellanziano, la base delle corniculate pu fondersi con lapice delle aritenoidi.
Articolazioni e legamenti
Le cartilagini laringee principali sono connesse tra loro mediante le articolazioni laringee o per mezzo di legamenti intrinseci11. Anche delle membrane elastiche interconnettono i vari segmenti di cartilagini laringee. Sono altres presenti dei legamenti estrinseci che le uniscono agli organi vicini.
Membrane elastiche
Le membrane elastiche sono tese subito al di sotto della mucosa. Le principali sono: - membrane quadrangolari - Membrane elastiche delle parti media e inferiore della laringe
Membrane quadrangolari
Le membrane quadrangolari sono pari e si estendono: - dai margini laterali dellepiglottide - Ai margini mediali delle cartilagini aritenoidi e alle cartilagini corniculate. Il margine superiore di ogni membrana libero e ispessito e forma il legamento ariepiglottico. Il margine inferiore anchesso ispessito e forma il legamento ventricolare:
Articolazioni.
Le articolazioni della laringe sono: - cricotiroidea - Cricoaritenoidee
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la distinzione in intrinseci e estrinseci prevede che i primi hanno origine e inserzione nellorgano stesso, mentre gli altri hanno un attacco su un organo differente.
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Corso di Anatomia topograca - questo limpalcatura di sostegno della corda vocale falsa (o piega ventricolare). - ramo interno del nervo laringeo superiore - Vasi laringei superiori
Legamento cricotracheale
Il legamento cricotracheale teso tra: - margine inferiore della cartilagine cricoide - margine superiore del primo anello tracheale.
Legamento ioepiglottico
Il legamento ioepiglottico teso tra: - corpo dellosso ioide - Faccia anteriore della cartilagine epiglottide. un legamento di natura elastica e favorisce il ritorno dellepiglottide dopo la deglutizione.
Legamento glossoepiglottico
Il legamento glossoepiglottico ssa lepiglottide alla lingua e solleva la plica glossoepiglottica mediana. di natura elastica
Legamenti intrinseci
I legamenti intrinseci sono: - legamento tiroepiglottico - Legamento cricocorniculato Il legamento tiroepiglottico elastico e ssa il picciuolo dellepiglottide allangolo della faccia interna anteriore della cartilagine tiroide Il legamento cricocorniculato o legamento giugale elastico: - inizia alla parte mediana del margine superiore della lamina cricoide - Si estende nellintervallo tra le due cartilagini aritenoidi e si biforca per raggiungere le due cartilagini corniculate.
Legamento faringoepiglottico.
Il legamento faringoepiglottico teso tra: - faringe - margine laterale della cartilagine epiglottide.
Muscoli
I muscoli laringei sono tutti striati volontari, e si distinguono in: - muscoli intrinseci: hanno entrambi i capi inseriti su cartilagini laringee - Muscoli estrinseci: hanno un capo di inserzione su parti ossee o su organi vicini. Sono intrinseci i muscoli: - cricotiroideo - Cricoaritenoideo posteriore - Cricoaritenoideo laterale - Tiroaritenoideo - Aritenoideo trasverso - Aritenoideo obliquo - Ariepiglottico Questi muscoli intrinseci sono tutti pari, salvo il muscolo aritenoideo che impari. I muscoli estrinseci sono: - sternotiroideo - Tiroioideo - Stilofaringeo (cfr. faringe) - Faringopalatino (cfr. palato) - Costrittore inferiore della faringe (cfr. faringe) I muscoli estrinseci sono gi stati descritti. ! ! ! ! ! ! ! ! 56
Legamenti estrinseci
I legamenti estrinseci, presenti come legamenti propri o come membrane, connettono la laringe a: - osso ioide - Lingua - Faringe - Primo anello tracheale
Membrana tiroioidea
La membrana tiroioidea una lamina broelastica tesa tra: - margine superiore del corpo e delle grandi corna dellosso ioide - Margine superiore della cartilagine tiroide e corni superiori. La membrana tiroidea ispessita nel mezzo e sui lati, formando: - il legamento tiroioideo mediano - Legamenti tiroioidei laterali. La membrana tiroioidea attraversata lateralmente da: www.bluejayway.it !
Muscoli intrinseci
I muscoli intrinseci possono allargare o restringere la rima della glottide: - allargare: consentono la respirazione - Restringere: consentono la fonazione
Muscolo cricotiroideo
Il muscolo cricotiroideo posto nella parte inferiore della faccia anterolaterale della laringe: - ha forma di triangolo, con apice tronco che si ssa allarco cricoideo e la base che raggiunge il margine inferiore della cartilagine tiroide - Origine: apice sullarco cricoideo - Decorso: si sdoppia in due fasci - Parte retta: fascio mediale, quasi orizzontale - Parte obliqua: si porta obliquamente dal basso in alto - Inserzione: margine inferiore della cartilagine tiroide - Azione: lazione quella di un muscolo fonatore, poich qualunque capo sso si prenda, tende i legamenti vocali (tensore delle corde vocali) - Cartilagine tiroide ssa: " sposta indietro la cartilagine cricoide - Cartilagine cricoide ssa " sposta avanti e in basso la cartilagine tiroide
Muscolo tiroaritenoideo
Il muscolo tiroaritenoideo un muscolo costrittore della glottide (fonatore) che prevede: - origine: faccia posteriore della lamina tiroidea, vicino allangolo. www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 57
Corso di Anatomia topograca - Decorso con due fasci (laterale e mediale) che si portano in dietro e in alto decorrendo nella corda vocale - Inserzione: margine laterale, fossa oblunga e processo vocale dellaritenoide. - Azione: la sua contrazione tende la corda vocale, quindi un muscolo fonatore.
Muscolo ariepiglottico
Il muscolo ariepiglottico uno dei muscoli costrittori della laringe: - origina: in parte dalla porzione alta del margine laterale dellaritenoide e in parte dallaritenoideo obliquo - Decorso: penetra nella plica ariepiglottica - Inserzione: margine laterale dellepiglottide - Azione: avvicina le pieghe ariepiglottiche sulla linea mediana e trae in basso lepiglottide - Concorre a chiudere ladito laringeo La chiusura delladito laringeo dovuta realmente a due principali meccanismi: - passaggio del bolo alimentare che spinge in basso e in dietro lepiglottide - Innalzamento della laringe durante la deglutizione ad opera dei muscoli della faringe.
Congurazione interna.
La laringe presenta una cavit che delimitata dalle varie formazioni cartilaginee, legamentose e muscolari, tutte rivestite da una tonaca mucosa. Alla cavit della laringe, con conformazione interna parecchio complessa, si giunge attraverso lapertura superiore o adito della laringe.
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Vestibolo laringeo
Il vestibolo laringeo la porzione compresa tra ladito della laringe e la rima del vestibolo, tra le pieghe ventricolari. limitato: - anteriormente dalla faccia posteriore dellepiglottide, - lateralmente dalla faccia mediale delle pieghe ariepiglottiche, - posteriormente dalla faccia anteriore della piega interaritenoidea.
Segmento medio
Il segmento medio della laringe presenta da ciascun lato due rilievi orizzontali diretti anteroposteriormente: - piega ventricolare - Piega vocale Tra le due pieghe si ha una fessura che immette in un diverticolo della cavit laringea, il ventricolo laringeo di Morgagni. Tra le pieghe ventricolari compresa la rima del vestibolo. Tra le pieghe vocali compresa la rima della glottide.
Pieghe ventricolari
Le pieghe ventricolari o corde vocali false, non coprono lintera lunghezza della faringe, poich si estendono: - dallangolo della cartilagine tiroide - Alle cartilagini cuneiformi Tali pieghe contengono nel proprio spessore: - legamento ventricolare - Ghiandole laringee medie
Pieghe vocali
Le pieghe vocali o corde vocali vere, si trovano sotto alle pieghe ventricolari e sono tese: - dallangolo della cartilagine tiroide - Al processo vocale delle cartilagini aritenoidi In sezione frontale mostrano tre facce: - faccia superiore: pressoch orizzontale, delimita laccesso al ventricolo laringeo www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 59
Corso di Anatomia topograca - Faccia mediale: rivolta in basso e verso il lume della laringe - Faccia laterale: aderente alla parete laterale della faringe. Il margine libero di ciascuna corda vocale vera sporge allinterno della cavit e delimita la rima della glottide. Le pieghe vocali contengono nel loro spessore: - nel tratto anteriore (parte membranosa): legamento vocale, muscolo vocale - Nel tratto posteriore (parte cartilaginea): processo vocale delle cartilagini aritenoidi Il ventricolo si prolunga superiormente e anteriormente in un diverticolo, lappendice del ventricolo, che si trova tra il muscolo tiroaritenoideo e: - esternamente " lamina tiroidea - Internamente " legamento ariepiglottico
Segmento inferiore
Il segmento inferiore, detto anche segmento sottoglottico, si estende tra: - la glottide - piano passante per il margine inferiore della cartilagine cricoide delimitato: - anteriormente " parte inferiore della cartilagine tiroide, legamento cricotiroideo, faccia interna dellarco cricoideo - Lateralmente " cono elastico - Posteriormente " lamina cricoidea A differenza della parte media della laringe, che era appiattita a fessura sagittale orizzontale, il segmento inferiore ha forma quasi cilindrica. In una reazione inammatoria acuta (es allergica) la mucosa laringea pu andare incontro a edema12 riducendo il passaggio daria. In caso di ostruzione completa, questa si realizza soltanto nel segmento superiore - il connettivo della lamina propria della piega ventricolare pi lasso e cede facilmente - Il connettivo della lamina propria delle corde vocali molto pi rigido e elastico, difcile da distendere.
Fonazione
La fonazione una funzione complessa che avviene con la partecipazione di vari organi: - polmoni: regolano la quantit di aria espirata e la pressione - Rima glottide: mette in vibrazione le corde vocali - Ampiezza e tensioni sono determinanti nel determinare il tipo di suono emesso, poich maggiore la tensione delle corde e pi il suono acuto. - La vibrazione tuttavia provoca suoni deboli in assenza di un consono apparato di risonanza. - Cavit faringea: primo apparato di risonanza - Cavit orale: secondo apparato di risonanza, accoppiato alla cavit faringea Gli apparati di risonanza agiscono in realt anche come ltri sonori, in quanto: - possono modicare le lunghezze donda, mascherare toni e aggiungere alcune fondamentali frequenze armoniche - La distanza tra la rima della glottide e la rima buccale molto importante - Linnalzamento e labbassamento della laringe contribuisce a produrre toni rispettivamente pi acuti o pi gravi
Ventricolo laringeo
Il ventricolo laringeo (di Morgagni) comunica con la cavit principale della laringe tramite una fessura ellittica, allungata dallavanti allindietro: - delimitata - Superiormente " faccia inferiore della piega ventricolare - Inferiormente " faccia superiore della corda vocale vera - Profondit varia con lo stato di contrazione della muscolatura
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per edema si intende la ritenzione dacqua e il rigonamento dei tessuti in seguito ad un processo inammatorio.
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Corso di Anatomia topograca - La lingua, le labbra e tutti gli altri organi o microcavit della bocca, sono fondamentali nellarticolazione dei suoni, permettendo il linguaggio.
Vasi e nervi
Le arterie della laringe sono per ogni lato: - arteria laringea superiore (tiroidea superiore) - Arteria cricoidea (tiroidea superiore) - Arteria laringea inferiore (tiroidea inferiore) Le vene fanno a capo, attraverso le vene tiroidee superiori alla giugulare interna e alle tiroidee inferiori. I linfatici sono molto numerosi e suddivisibili in due gruppi: - parte sopraglottica che drenano nei linfonodi giugulari interni - Parte sottoglottico, che attraverso lintermezzo dei linfonodi prelaringei e pretracheali terminano in - Linfonodi giugulari - Linfonodi sopraclaveari - Linfonodi sternocleidomastoidei I nervi della laringee provengono dai rami vagali: - nervo laringeo superiore - Nervo laringeo inferiore Il nervo laringeo superiore fornisce: - rami sensitivi a tutta la mucosa laringea - Rami motori per il muscolo cricotiroideo www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 61
Corso di Anatomia topograca Il nervo laringeo inferiore o ricorrente esclusivamente motore e innerva tutti gli altri muscoli della laringe: - per i suoi rapporti anatomici, il nervo laringeo ricorrente pu essere danneggiato o reciso durante interventi chirurgici sulla tiroide - Lesione di uno solo dei nervi laringei inferiori produce abbassamento della voce, in quanto la paralisi della muscolatura dallo stesso lato compensata in parte dal muscolo cricotiroideo.
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Tiroide
La tiroide una ghiandola endocrina situata in posizione ben apprezzabile al tatto nella regione anteriore mediana del collo.
circostanti; - dalla faccia posteriore della guaina si prolungano tralci connettivali che assicurano lorgano alle cartilagini retrostanti: - Legamento sospensore o mediano: lega alla cartilagine tiroide - Legamenti laterali interni: si portano alla cricoide e ai primi anelli tracheali - Legamenti laterali esterni: legano alla guaina brosa che riveste il fascio vascolonervoso del collo. - La carotide comune decorre molto vicino ai lobi laterali della tiroide, tanto da poter lasciare un piccolo solco. - La tiroide solidale alla laringe e trachea nei suoi movimenti. - Posteriormente il lobo sinistro viene i contatto con una piccola porzione della faccia anteriore del tubo faringoesofageo - In tale interstizio decorre il nervo laringeo inferiore o ricorrente. La guaina peritiroidea circoscrive un ambito allinterno del quale contenuta la ghiandola, rivestita dalla propria capsula connettivale: - le due membrane sono separate da un complicato intreccio vascolare a cui contribuiscono le arterie e vene dellorgano - Tale interstizio detto spazio pericoloso peritiroideo. Lungo il versante posteriore, nello spazio pericoloso o talvolta anche allinterno della ghiandola, sono situate le quattro ghiandole paratiroidi.
Vasi e nervi
La tiroide irrorata dalle seguenti arterie: - arterie tiroidee superiori: pari, rami delle carotidi esterne. Raggiungono lorgano dallalto - Arterie tiroidee inferiori: pari, giungono dal tronco tireocervicale della succlavia - Arteria tiroidea ima: incostante, nasce dalla brachiocefalica o dalla carotide comune e decorre sulla linea mediana della trachea, per giungere a vascolarizzare listmo. In prossimit del polo inferiore dei due lobi tiroidei, tra i rami di divisione della tiroidea inferiore, transita dal basso verso lalto il nervo laringeo inferiore o ricorrente: - questo passa in un occhiello vascolare tra i rami dellarteria tiroidea inferiore - In caso di tiroidectomia tale rapporto deve essere tenuto ben presente quando ci si accinge a legare questo vaso. Le vene provenienti dal circolo intratiroideo contribuiscono a formare un plesso nello spazio pericoloso, da cui originano: - vene tiroidee superiori: tributarie della giugulare interna - Vene tiroidee inferiori: sboccano nelle vene brachiocefaliche. I linfatici sono tributari:
questo lobo piramidale o piramide di Morgagni testimonia il percorso compiuto dalla ghiandola durante la sua organogenesi, ovvero una discesa
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Corso di Anatomia topograca - verso lalto " linfonodi della catena giugulare interna - Verso il basso " linfonodi pre e paratracheali La tiroide riceve nervi da: - simpatico cervicale - Nervi laringei (rami del vago)
La crescita e differenziazione normale degli organi dipendono dagli ormoni tiroidei: - ossa, capelli, tessuto connettivo e tessuto nervoso necessitano di T3 e T4. www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 64
Corso di Anatomia topograca - Gli ormoni tiroidei facilitano lazione dellormone della crescita (GH) Lipertiroidismo, ovvero un aumento della presenza di ormoni tiroidei in circolo, causa: - elevata temperatura corporea - Perdita di peso - Aumento dellappetito - Tachicardia e ipertensione - Aumento delle dimensioni della tiroide (gotta) Lipotiroidismo provoca una riduzione del metabolismo basale, i cui sintomi sono: - bassa temperatura corporea - Aumento di peso, riduzione dellappetito - Brachicardia, - Ipotensione - Apatia - Ipotonia muscolare. Se la ridotta secrezione tiroidea si manifesta nellinfanzia, si vericano anche: - anomalie dei tessuti - Ritardo nello sviluppo del sistema nervoso - Crescita alterata Il cretinismo una forma di ritardo mentale in persone di bassa statura causata da ipotiroidismo nellet dello sviluppo. Il quadro di iposecrezione degli ormoni tiroidei nelladulto detto mixedema. Il normale funzionamento della tiroide prevede un corretto apporto di iodio. In carenza di questo ione, la tiroide diviene ipertroca determinando il gozzo colloidale: - aumento di volume della ghiandola che sporge dal collo - Spesso non si accompagna a ipertiroidismo o ipotiroidismo
Paratiroidi
Le paratiroidi, normalmente quattro, due superiori e due inferiori, sono adese alla capsula connettivale, lungo il margine posteriore dei due lobi tiroidei, allinterno della guaina peritiroidea nello spazio pericoloso.
Vasi e nervi
Larteria che provvede allirrorazione la arteria tiroidea inferiore. Le vene sono tributarie del plesso peritiroideo, che deuisce nelle vene tiroidee. I nervi e i linfatici sono i medesimi della tiroide.
Struttura.
Ogni paratiroide ha un aspetto lobulare, sedimentata da esili tralci di connettivo che si dipartono da una capsula connettivale che funge da rivestimento esterno: - con il procedere dellet lo stroma si inltra di tessuto adiposo e relega il parenchima in piccoli nidi. Il parenchima ghiandolare risulta costituito da cordoni di cellule, in cui si distinguono due tipi: - cellule principali - Cellule ossile www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 65
Corso di Anatomia topograca Le cellule principali si possono presentare sotto diversi aspetti morfologici: - cellule principali scure: elementi attivi, leggermente basole e piuttosto piccole. - Cellule principali chiare: hanno diametro maggiore e sono poco colorabili. Ridotto il contenuto di granuli. Non hanno funzioni particolari. Le cellule ossile sono cellule debolmente acidole, assenti alla nascita: - compaiono attorno ai primi 6 anni di vita - Aumentano progressivamente di numero senza mai raggiungere il numero delle cellule principali. - Le cellule ossile possono rappresentare un particolare stadio funzionale delle cellule principali.
Paratormone
Il paratormone lormone di natura polipeptidica secreto dalle paratiroidi: - polimero di 84 aminoacidi derivante da un prormone pi grosso - Ha azione ipercalcemizzante, che si esplica a livello di - Osso " stimola il riassorbimento ad opera degli osteoclasti - Rene " agisce sullescrezione dei fosfati, con conseguente aumento della concentrazione degli ioni calcio nel sangue - Mucosa intestinale " favorisce lassorbimento del calcio attraverso il metabolismo della vitamina D3, la quale - Come 7-diidrocolesterolo viene sintetizzata a livello cutaneo - Passa nel rene dove subisce una prima trasformazione in vitamina D3. - Passa nel fegato dove viene idrossilata - Torna nel rene, dove per effetto del paratormone, viene nuovamente idrossilata a forma attiva della vitamina D (1,25-colecalciferolo), che agisce sulla mucosa intestinale stimolando lassorbimento del calcio introdotto con la dieta. Forme patologiche connesse alle paratiroidi sono: - iperparatiroidismo, primario o secondario - Ipoparatiroidismo, normalmente in seguito a ablazione delle ghiandole a seguito di tiroidectomia. Liperparatiroidismo si manifesta con fenomeni di osteoporosi e deposizioni di sali di calcio in vari tessuti o come calcoli renali. Lipoparatiroidismo ha una sintomatologia classica, detta tenia paratireopriva: - contrattura pi o meno generalizzata dellapparato muscolare per carenza di ioni calcio.
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Topograa
Anteriormente: in rapporto con i muscoli sternoioideo e sternotiroideo, con la vena brachiocefalica sinistra, con residui di timo, pleura e polmone sinistra. Tali strutture la separano dal manubrio dello sterno. Posteriormente. In rapporto con: - trachea - Arteria succlavia sinistra - Margine sinistro dellesofago - Nervo laringeo ricorrente di sinistra - Dotto toracico. A destra. In rapporto con il tronco brachiocefalico in basso. In alto contrae rapporti con: - trachea - Vene tiroidee inferiori - Residui del timo A sinistra. Prende rapporti con il nervo vago e il nervo frenico, con la pleura e con il polmone sinistro.
- Giungono a livello del margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe, dove si biforcano in - Carotide esterna: si distribuisce alla supercie esterna del cranio, alla faccia e alla parte alta del collo. - Carotide interna: irrora gli organi contenuti nelle cavit craniche e orbitarie. Il decorso delle carotidi, in proiezione superciale una linea che: - parte dallarticolazione sternoclavicolare - Giunge no al punto medio tra langolo della mandibola e il processo mastoideo del temporale. Le carotidi comuni risalgono nel collo nel fascicolo vascolonervoso, avvolte da una guaina connettivale che continua con la fascia cervicale media, assieme a: - vena giugulare interna - Nervo vago Ogni arteria carotide comune presenta, allestremit superiore nei pressi della biforcazione, una dilatazione detta seno carotideo: - In tal punto la tonaca media sottile e lavventizia molto spessa e ricca di barocettori, terminazioni nervose provenienti dal nervo glossofaringeo (IX) - rappresenta un barocettore, sensibile cio alle variazioni di pressione sanguigna. - Talvolta il seno carotideo pu essere presente soltanto nella carotide interna o estendersi in tutti e due i tratti (comune e interna) Nellangolo della biforcazione dellarteria carotide comune si trova il glomo carotideo: - corpuscolo bruno rossastro - Ha funzioni di chemocettore, sensibile a: - pO2 - pCO2 - pH
Topograa
Anteriormente. Larteria carotide comune incrociata in avanti dal tendine intermedio o dal ventre superiore del muscolo omoioideo, a livello della cartilagine cricoide. Sotto il muscolo omoioideo, la carotide coperta da: - fascia cervicale superciale - Platisma - Fascia cervicale media - Muscoli: sternocleidomastoideo, sternotiroideo, sternoioideo Sopra il muscolo omoioideo coperta da: - fascia cervicale superciale - Platisma - Fascia cervicale media - Muscolo sternocleidomastoideo. Prende rapporto anche con altri nervi: - Ramo discendente dellansa cervicale del nervo ipoglosso - Rami cardiaci superiori del vago. ! ! ! ! ! ! ! ! 67
Corso di Anatomia topograca Posteriormente. Larteria carotide comune, rivestita posteriormente dalla fascia cervicale profonda, entra i rapporto con: - catena cervicale del simpatico - Arteria cervicale ascendente - Muscoli lunghi del collo e della testa - Tratto tendineo del muscolo scaleno anteriore - Processi trasversi delle vertebre cervicali. Il tubercolo anteriore del processo trasverso della 6 vertebra cervicale (tubercolo di Chassignac) il punto di repere per la carotide comune. Medialmente. In posizione mediale alla carotide comune si trovano: - esofago - Trachea - Arteria tiroidea inferiore - Nervo laringeo ricorrente - Laringe e faringe Lateralmente. Lateralmente si collocano: - vena giugulare interna, che nel tratto terminale si porta davanti alla carotide - Nervo vago, posterolateralmente, tra arteria e vena.
Rami collaterali.
Normalmente non emette rami collaterali se non per la guaina carotidea. Tuttavia, raramente alcuni collaterali possono nascere dalla carotide comune: - arteria vertebrale - Arteria tiroidea superiore - Arteria faringea ascendente - Arteria linguale - Arteria tiroidea inferiore - Arteria occipitale.
Rami terminali.
I rami terminali, come gi accennato, sono i due rami carotidei successivi alla biforcazione: - arteria carotide esterna - Arteria carotide interna.
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Rami collaterali.
I rami collaterali della carotide esterna sono: - arteria tiroidea superiore - Arteria faringea ascendente - Arteria linguale - Arteria facciale - Arteria occipitale - Arteria auricolare posteriore.
Rami collaterali.
I rami collaterali dellarteria tiroidea superiore sono: - arteria sottoioidea - Arteria sternocleidomastoidea - Arteria laringea superiore - Arteria cricotiroidea Larteria sottoioidea decorre lungo il margine inferiore dellosso ioide, profondamente al muscolo tiroioideo: www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 69
Corso di Anatomia topograca - si anastomizza con quella del lato opposto - Si distribuisce ai muscoli sottoioidei Larteria sternocleidomastoidea si dirige in basso e lateralmente: - incrocia il fascio vascolonervoso del collo - Si porta alla faccia profonda del muscolo sternocleidomastoideo. Larteria laringea superiore decorre medialmente, assieme al nervo laringeo interno, tra i muscoli tiroioideo e la membrana tiroioidea: - perfora la parte inferiore di tale membrana e si divide in - Ramo ascendente per lepiglottide - Ramo discendente che si distribuisce al recesso piriforme e ai muscoli laterali posteriori della laringe. Larerai cricotiroidea un sottile ramo che si anastomizza con il controlaterale incrociando il legamento cricotiroideo. - si anastomizza con il controlaterale - Localizzato tra i muscoli genioglossi e genioioidei. Le arterie dorsali della lingua nascono profondamente al muscolo ioglosso, risalgono no al dorso della lingua e si distribuiscono: - alla parte posteriore della lingua, - allarco palatoglosso, - al palato molle - Alla tonsilla palatina - Allepiglottide Larteria sottolinguale origina presso il margine del muscolo ioglosso: - decorre tra i muscoli miloioideo e genioglosso - Si distribuisce alla ghiandola sottolinguale - Fornisce anche la mucosa della bocca e delle gengive.
Arteria linguale
Larteria linguale nasce dalla carotide esterna allaltezza del grande corno dellosso ioide: - pu originare in un tronco comune con la facciale o dallarteria mascellare. - Termina in corrispondenza dellapice della lingua, come arteria profonda della lingua. - Distribuzione: muscoli sopraioidei, tonsilla palatina, ghiandola sottolinguale e lingua.
Rami collaterali.
I rami collaterali dellarteria linguale sono: - arteria sopraioidea - Arterie dorsali della lingua - Arteria sottolinguale Larteria sopraioidea un ramo sottile che si porta lungo il margine superiore dellosso ioide: www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 70
Arteria facciale
Larteria facciale il pi voluminoso ramo collaterale della carotide esterna: - nasce sopra lorigine dellarteria linguale, immediatamente sopra il grande corno dellosso ioide. - Risale lungo la parete laterale della faringe, appoggiata al muscolo costrittore superiore - Incrocia il polo posteriore della ghiandola sottomandibolare e, profondamente ad essa si crea un solco sotto il muscolo pterigoideo interno. - Giunge al margine inferiore della mandibola e piega verso lalto, passando davanti al massetere - Con decorso sinuoso si dirige verso la commessura boccale - Risale nel solco nasolabiale tra guancia e naso - Nellorbita si anastomizza con le arterie rami delloftalmica. Il territorio di distribuzione costituito da: - palato molle - Tonsilla palatina - Ghiandola sottomandibolare - Cute - Muscoli del mento - Labbra - Naso esterno.
- nasce allaltezza della radice del naso - Decorre sulla supercie del naso esterno anastomizzandosi con larteria dorsale del naso - Pu continuare mediante un ramo sottile (arteria angolare), con larteria nasale dellarteria oftalmica.
Rami collaterali
I rami collaterali dellarteria facciale si dividono in: - cervicali - Facciali I rami cervicali sono: - arteria palatina ascendente: risale lungo la parete della faringe e si porta ai muscoli e alla mucosa del palato molle. - Arteria tonsillare: pu originare dalla facciale o dalla palatina ascendente. Decorre tra lo pterigoideo interno e lo stiloglosso. Attraversa il costrittore superiore della faringe e si porta a irrorare la tonsilla e la parte posteriore della lingua. - Rami ghiandolari sottomandibolari: irrorano lomonima ghiandola. - Arteria sottomentale: il ramo pi ampio. Decorre sul muscolo miloioideo, medialmente alla sottomandibolare e si anastomizza con larteria sottolinguale e con il ramo miloioideo delle arterie alveolari inferiori (mascellare). - A livello del mento si divide in rami superciali e profondi che si distribuiscono alla cute, ai muscoli e al labbro inferiore. - Arteria labiale inferiore: dallangolo della bocca si porta a irrorare i muscoli pellicciai e li labbro inferiore. Si anastomizza con quella del lato opposto. - Arteria labiale superiore: pi larga e tortuosa della inferiore. Decorre sul margine superiore del labbro in posizione sottomucosa. Si distribuisce al labbro superiore e alla parte inferiore del setto nasale.
Arteria occipitale.
Larteria occipitale nasce dalla faccia posteriore della carotide esterna, allo stesso livello delle arterie facciale e linguale: - si porta posteriormente, in alto e lateralmente, passando prima sotto al ventre posteriore del muscolo digastrico, poi nel solco dellarteria occipitale sul processo mastoideo - Decorre coperta dal muscolo splenio del collo, attraversa le intersezioni dello sternocleidomastoideo e trapezio - Risale con decorso ascendente sullaponeurosi cranica, irrorando le parti molli della regione occipitale. Il territorio di distribuzione prevede: - muscoli laterali e posteriori del collo - Padiglione auricolare ! ! ! ! ! ! ! ! 71
Rami terminali.
Il ramo terminale dellarteria facciale larteria nasale laterale: www.bluejayway.it !
Corso di Anatomia topograca - Dura madre della fossa cranica posteriore - Muscoli e cute della regione occipitale I rami collaterali dellarteria occipitale sono: - arteria mastoidea: attraversa il foro mastoideo per distribuirsi alle cellule pneumatiche mastoidee e alla dura madre - Ramo auricolare: parte mediale del padiglione auricolari. - Rami muscolari: muscoli sternocleidomastoideo, digastrico, stiloioideo, splenio, lungo e lunghissimo della testa - Ramo discendente: sono rami anastomotici che si anastomizzano con il ramo superciale dellarteria cervicale trasversa e una branca profonda che si colloca tra il seminale della testa e del collo. - Rami meningei: attraversano il canale condiloideo e il foro giugulare, per distribuirsi alla dura madre occipitale e ai nervi cranici (IX, X, XI, XII) Larteria da luogo a rami terminali occipitali che, decorrendo tra la cute e il muscolo occipitofrontale, si distribuiscono al muscolo occipitale e alla cute: - si anastomizzano con - Rami del lato opposto, - Arterie auricolare posteriore e temporale superciale. - Pu originare un ramo meningeo che attraversa il foro parietale. Il ramo auricolare il ramo terminale anteriore, che decorre tra il padiglione auricolare e il processo mastoideo: - irrora la supercie mediale del padiglione - Pu anastomizzarsi con larteria temporale superciale. Il ramo occipitale posto posteriormente al precedente e si distribuisce al muscolo occipitale e alla cute della regione circostante.
Corso di Anatomia topograca - accompagnata dalla vena temporale superciale e dal nervo auricolotemporale. Il territorio di distribuzione comprende: - ghiandola parotide - Articolazione temporomandibolare - Muscoli massetere, temporale e della regione frontale - Cute della faccia, del padiglione auricolare, della regione frontale, parietale. - Pterigoidea - Pterigopalatina.
Rami collaterali.
I rami collaterali dellarteria temporale superciale sono: - arteria trasversa della faccia - Rami auricolari anteriori - Arteria zigomaticorbitale - Arteria temporale media. Larteria trasversa della faccia origina dallarteria temporale superciale allinterno della ghiandola parotide: - la attraversa e decorre sulla supercie esterna del muscolo massetere, tra larcata zigomatica e il dotto parotideo, accompagnata dai rami del nervo facciale. - I suoi rami terminali si anastomizzano con le arterie - Facciale - Masseterina - Buccale - Lacrimale - Infraorbitaria Larteria zigomaticorbitale raggiunge langolo laterale dellorbita decorrendo sul bordo superiore dellarcata zigomatica. Larteria temporale media origina sopra la radice posteriore dellarcata zigomatica: - attraversa la fascia temporale e si distribuisce al muscolo temporale. - Si anastomizza con le arterie temporali profonde dellarteria mascellare.
Rami terminali
I rami terminali sono i due rami frontale e parietale. Il ramo frontale si dirige anteriormente e superiormente distribuendosi alla cute e ai muscoli della regione frontale. Il ramo parietale pi grosso e risale sui lati della testa, distribuendosi alla fascia temporale anastomizzandosi con gli altri rami controlaterali o occipitali.
Arteria mascellare
Larteria mascellare il ramo pi voluminoso della carotide esterna: - origine: dietro al collo della mandibola, nella ghiandola parotide. - Decorso: passa medialmente al collo della mandibola, attraversa la fossa infratemporale e si dirige supercialmente o profondamente al muscolo pterigoideo esterno - Termina: termina nella fossa pterigopalatina, dividendosi in tre porzioni - Mandibolare www.bluejayway.it !
Porzione mandibolare
Cavit del timpano, meato acustico esterno, dura madre della fossa cranica media, delle pareti e della volta cranica, arcata dentale inferiore, mento. Muscoli della fossa temporale, pterigoidei, massetere e buccinatore. sacco lacrimale, palato (duro e molle), tonsilla palatina, volta della faringe, tuba uditiva, parte posteriore ella cavit nasale, seni paranasali.
- Ramo mentale: fuoriesce dal foro mentoniero e si distribuisce al mento. Si anastomizza con le arterie sottomentoniera e labiale inferiore.
Porzione pterigoidea
I rami collaterali della porzione pterigoidea sono: - arterie temporali profonde - Rami pterigoidei - Arteria masseterina - Arteria buccinatoria o buccale Le arterie temporali profonde si suddividono in anteriore e posteriore e decorrono tra il muscolo e losso temporale: - si distribuiscono prevalentemente al muscolo temporale - Si anastomizzano con larteria temporale media. I rami perigoidei sono variabili per numero e origine e si distribuiscono ai due muscoli omonimi. Larteria masseterina decorre dietro il tendine del muscolo temporale: - dopo aver passato lincisura della mandibola si distribuisce alla faccia profonda (mediale) del muscolo massetere. Larteria buccinatoria assieme al nervo buccinatoria, decorre tra il muscolo pterigoideo interno e linserzione del temporale, per irrorare la supercie del muscolo buccinatore (muscolo interno alla guancia).
Porzione pterigoidea
Porzione mandibolare
La porzione mandibolare decorre orizzontalmente tra il collo e la mandibola, seguendo il margine inferiore del muscolo pterigoideo interno. I rami collaterali sono: - arteria auricolare profonda: nasce a livello della parotide e irrora la cute e la membrana del timpano. - Arteria timpanica anteriore: penetra nella cassa del timpano attraverso la fessura petrotimpanica e si distribuisce alla mucosa, al versante interno della membrana del timpano e agli ossicini dellorecchio. - Arteria meningea media: il pi grande dei rami che originano dallarteria mascellare. Risale lungo la faccia mediale del muscolo pterigoideo esterno e, passando tra le due radici del nervo auricolotemporale, penetra attraverso il foro spinoso nella fossa cranica media. - Decorre in un solco nella squama del temporale, dirigendosi lateralmente e in avanti - Si divide inne in numerosi rami terminali. - Rami gangliari: per il ganglio semilunare di Gasser (trigemino) - Ramo petroso: penetra nello hiatus del nervo grande petroso e irrora il nervo facciale con il suo ganglio - Arteria timpanica superiore: percorre il canale del muscolo tensore del timpano e lo irrora. - Rami temporali: si anastomizzano con le arterie temporali profonde. - Ramo anastomotico per larteria lacrimale: pu essere presente e penetrare attraverso la fessura orbitale superiore anastomizzandosi con larteria lacrimale. - Rami terminali anteriore e posteriore: si distribuiscono alla dura madre e allosso parietale e alla parte squamosa delle ossa frontale e temporale - Arteria alveolare inferiore: discende tra il ramo della mandibola e il legamento sfenomandibolare - Fornisce un ramo miloioideo che scende nellomonimo solco del ramo della mandibola e irrora lomonimo muscolo. - Larteria alveolare inferiore penetra assieme al nervo alveolare inferiore nel canale mandibolare - Allaltezza del primo premolare si divide in - Ramo incisivo: si anastomizza con il controlaterale irrorando gli incisivi www.bluejayway.it !
Porzione pterigopalatina
I rami collaterali della porzione pterigopalatina sono: - arteria alveolare superiore posteriore - Arteria infraorbitaria - Arteria palatina maggiore - Arteria faringea - Arteria del canale pterigoideo Larteria alveolare superiore posteriore scende in avanti e in basso sulla tuberosit mascellare: - si divide in piccoli rami che penetrano nei forami alveolari della mascella - irrorano le radici dei molari e premolari superiori, le gengive e la mucosa del seno mascellare. Larteria infraorbitaria origina frequentemente assieme allalveolare superiore posteriore: - penetra nella cavit orbitaria attraverso la fessura orbitaria inferiore - Percorre il solco e il canale infraorbitaria assieme allomonimo nervo - Emerge sulla faccia attraverso il forame infraorbitario e sotto al muscolo elevatore del labbro inferiore. Allinterno della cavit orbitaria fornisce: - rami orbitari per il muscolo retto inferiore e obliquo inferiore - Rami alveolari superiori anteriori, che si distribuiscono ai denti canini e incisivi superiori, alle gengive e alla mucosa del seno mascellare. I rami terminali dellarteria infraorbitaria risalgono in parte nella faccia, no allangolo interno dellocchio e del sacco lacrimale e in parte discendono per il labbro superiore, mentre si anastomizzano con: - i rami terminali dellarteria facciale ! ! ! ! ! ! ! ! 74
Corso di Anatomia topograca - Il ramo dorsale del naso dellarteria oftalmica - Le arterie trasversa della faccia e buccinatoria Larteria palatina maggiore o discendente discende il canale pterigopalatina assieme al nervo palatino anteriore: - fornisce arterie palatine minori che attraversano i canali palatini e si distribuiscono al palato molle e alla tonsilla - Dopo aver attraversato il canale pterigopalatina, emerge sulla volta del palato attraverso il foro palatino maggiore e si dirige in avanti in vicinanza del margine alveolare del palato duro. - Entra nel canale incisivo e si anastomizza con un ramo dellarteria sfenopalatina (ramo terminale dellarteria mascellare). Larteria faringea decorre nel canale faringeo con il ramo faringeo del ganglio pterigopalatina: - si distribuisce alla mucosa della volta della cavit nasale e della faringe, al seno sfenoidale e alla tuba uditiva Larteria del canale pterigoideo percorre il canale pterigoideo e irrora la mucosa del segmento superiore della faringe, la tuba uditiva e la cavit del timpano.
Rami terminali.
Il ramo terminale dellarteria mascellare larteria sfenopalatina: - attraversa il foro sfenopalatino e penetra nella cavit nasale, dove si divide in - Rami nasali posteriori laterali " cornetti nasali e conche, nonch seni paranasali. - Si anastomizzano con le arterie etmoidali e con i rami nasali dellarteria palatina maggiore. - Rami nasali posteriori mediali " irrorano il setto nasale. - Si anastomizzano con le arterie etmoidali.
Topograa
Nel collo, la carotide interna si trova: - inizialmente posteriore e laterale alla carotide esterna - Successivamente si colloca medialmente, dietro al muscolo stiloioideo e al ventre posteriore del muscolo digastrico14. A questo livello, la carotide in rapporto: - anteriormente: prolungamento faringeo della parotide - Posteriormente: fascia cervicale profonda, muscoli prevertebrali e catena cervicale del simpatico - Medialmente: con la parete laterale della faringe - Lateralmente: con i muscoli stiloglosso e stilofaringeo e con il nervo glossofaringeo (IX). Nel suo decorso, la carotide interna accompagnata dalla vena giugulare interna, che si pone allesterno e posteriormente. Il nervo vago si trova posteriormente nello spazio compreso tra larteria e la vena. Nel canale carotideo, la carotide interna si pone in rapporto con il plesso carotideo del simpatico, e con la cavit del timpano attraverso le pareti ossee: - lateralmente: con la tuba uditiva - Anteriormente: con la coclea
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il muscolo digastrico si inserisce sulla base del cranio a livello dellincisura digastrica sul processo mastoideo dellosso temporale.
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Corso di Anatomia topograca - Posteriormente: con il ganglio semilunare di Gasser. Nella cavit cranica allinterno del seno cavernoso, la carotide interna circondata da lamenti nervosi del simpatico, che costituiscono il plesso cavernoso: - ha anche rapporto con il nervo abducente - Con i nervi oculomotore, trocleare e oftalmico, che percorrono la parete laterale del seno cavernoso. Alluscita del seno cavernoso, la carotide incrocia lateralmente il nervo ottico, attraversa laracnoide e giunge ala sua terminazione.
Rami collaterali
Nel collo larteria carotide interna non fornisce rami collaterali. Nel canale carotideo fornisce: - arteria carotideotimpanica - Arteria pterigoidea - Rami cavernosi - Rami iposari - Ramo meningeo Nella cavit cranica da solo larteria oftalmica. Larteria carotideotimpanica attraversa la parete posteriore del canale carotideo e entra nel cavo del timpano: - si anastomizza con larteria stilomastoidea e con il ramo timpanico anteriore dellarteria mascellare. Larteria pterigoidea incostante: - entra assieme allomonimo nervo nel canale pterigoideo - Si anastomizza con larteria palatina maggiore I rami cavernosi sono piccoli e numerosi vasi sanguigni che originano allinterno del seno cavernoso: - irrorano il ganglio del trigemino, le pareti dei seni cavernoso e petroso inferiore e i nervi contenuti. Il ramo meningeo decorre sulla piccola ala dello sfenoide per vascolarizzare la dura madre e losso della fossa cranica anteriore.
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Arteria oftalmica.
Larteria oftalmica origina dallarteria carotide interna appena dopo che questa uscita dal seno cavernoso (livello del processo clinoideo anteriore): - attraversa il canale ottico e entra nella cavit orbitaria - Decorre lateralmente e sotto il nervo ottico - Nella cavit orbitaria si dirige in avanti e medialmente, circondando il nervo ottico - Si porta sullangolo interno dellorbita - Termina tra la troclea del muscolo obliquo superiore e il legamento palpebrale mediale, per dividersi nei suoi rami terminali: - Arterie palpebrali mediali - Arteria dorsale del naso - Arteria frontale
Nel suo decorso, larteria oftalmica accompagnata da: - vena oftalmica superiore - Nervo ottico Il territorio di distribuzione costituito da: - cavit orbitaria e suo contenuto - Palpebre - Dura madre della fossa cranica anteriore - Volta e pareti laterali delle cavit nasali
Rami collaterali
I rami collaterali dellarteria oftalmica sono: - arteria centrale della retina: primo e pi piccolo ramo. - Origina nel canale ottico e decorre nella guaina durale del nervo ottico. - A circa 1,5 cm dal bulbo oculare penetra nella supercie del nervo e vi decorre assialmente allinterno no alla papilla ottica. - Nella papilla larteria centrale della retina si divide un un ramo ascendente e uno discendente. - Ciascun ramo si divide poi in due rami, laterale e mediale. - Si risolvono in una rete vascolare nello strato delle bre ottiche della retina. - Arteria lacrimale: origina poco dopo lentrata dellarteria oftalmica nella cavit orbitale. - Decorre sul margine superiore del muscolo retto laterale, assieme al nervo lacrimale. - Irrora la ghiandola lacrimale, posta nella fossa lacrimale (lateralmente nellorbita). - Emette numerosi rami, che irrorano tutti le zone vicine: - Rami zigomatici: attraversano il foro zigomatico-orbitario e si distribuiscono alla fossa temporale - Ramo meningeo ricorrente: dalla parte laterale della fessura orbitaria superiore si distribuisce alla dura madre e si anastomizza con un ramo dellarteria meningea media. - Rami muscolari: si distribuiscono ai muscoli dellorbita assieme ai rami del nervo oculomotore. - Arterie palpebrali laterali: sono i rami terminali, che decorrono in ciascuna palpebra in direzione mediale, formando due archi tarsali (superiore e inferiore). - Arterie ciliari: si distinguono in posteriori lunghe, posteriori brevi e anteriori. - Arterie ciliari posteriori lunghe: originano dallarteria oftalmica sotto il nervo ottico e si distribuiscono alla tela coroidea e ai processi ciliari. Forniscono dei rami, le arterie ciliari brevi, che si distribuiscono alla coroidea. - Arterie ciliari anteriori: originano dai rami muscolari dellarteria oftalmica e si portano ad irrorare la supercie anteriore del bulbo. - I rami di divisione si anastomizzano a formare un anello attorno alliride (grande cerchio arterioso delliride) - Arteria sovraorbitaria: origina dal tratto dellarteria oftalmica che incrocia il nervo ottico. - Passa tra i muscoli retto superiore e elevatore della palpebra superiore e esce dallorbita attraverso il solco sovraorbitaria (assieme al nervo) ! ! ! ! ! ! ! ! 77
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Corso di Anatomia topograca - I suoi rami terminali si distribuiscono alla cute, ai muscoli e alle ossa della regione frontale. - Arterie etmoidali posteriore e anteriore: nel tratto in cui larteria oftalmica percorre la parte mediale dellorbita, vengono emesse due arterie etmoidali nei due canali etmoidali, assieme agli omonimi nervi.
Rami terminali.
I rami terminali dellarteria oftalmica sono: - arterie palpebrali mediali: passano dietro al sacco lacrimale e si distribuiscono alle parti mediali delle palpebre - Si anastomizzano con le arterie palpebrali laterali dellarteria lacrimale per formare le arcate tarsali. - Arteria frontale o sovratrocleare: emerge nellangolo superiore e mediale dellorbita e risale nella fronte distribuendosi alla cute e ai muscoli epicranici. - Arteria dorsale del naso: esce dallorbita passando tra il legamento palpebrale mediale e la troclea del muscolo obliquo superiore. - Irrora il sacco lacrimale (posto medialmente, nella parete del naso) e la supercie laterale del naso - Si anastomizza con - Arteria dorsale del naso controlaterale - Arteria nasale laterale (a. Facciale)
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Arterie vertebrali
Larteria vertebrale origina dalla parete superiore e posteriore della prima porzione dellarteria succlavia: - si dirige in dietro, in alto e lateralmente, passando attraverso i fori trasversari delle vertebre da C6 allatlante - In seguito si porta in dietro alla massa laterale dellatlante e perfora la membrana atlantoccipitale posteriore e la dura madre - Penetra attraverso il foro occipitale nella cavit cranica, dirigendosi in alto e in avanti, lateralmente al bulbo - A livello della supercie ventrale del bulbo si unisce con la controlaterale a formare il tronco basilare. Il territorio di distribuzione costituito da: - muscoli semispinali retti e obliqui della testa - Midollo spinale cervicale - Bulbo - Cervelletto - Dura madre della fossa cerebellare.
Rami collaterali.
I rami collaterali dellarteria vertebrale si distinguono in: - rami cervicali - Arterie spinali - Rami muscolari - Rami intracranici - Rami meningei - Arteria spinale posteriore - Arteria spinale anteriore - Arteria cerebellare inferiore posteriore.
Rami cervicali
Le arterie spinali penetrano nel canale vertebrale attraverso i fori intervertebrali e irrorano le vertebre, il canale, le meningi e il midollo spinale cervicale. I rami muscolari originano dallarteria vertebrale a livello del passaggio attorno alla massa laterale dellatlante: - si distribuiscono ai muscoli prevertebrali, spinodorsali e intertrasversari - Si possono anastomizzare con larteria occipitale e con le cervicali ascendente e profonda.
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Rami intracranici
I rami meningei originano in prossimit del grande foro occipitale e irrorano le strutture ossee e la dura madre della fossa cerebellare.
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Tronco basilare
Il tronco basilare il ramo terminale comune alle due arterie vertebrali, localizzato a livello del solco bulbopontino: - decorre nel solco basilare della supercie ventrale del ponte, no al margine superiore del ponte, dove si divide nei suoi rami pari, le arterie cerebrali posteriori. Il territorio di distribuzione costituito da: - ponte - Orecchio interno - Cervelletto - Corteccia temporale e occipitale - III ventricolo - Talamo - Ipotalamo - Mesencefalo
Rami collaterali.
I rami collaterali del tronco basilare sono: - arteria cerebellare inferiore anteriore: origina dalla parte inferiore dellarteria basilare e si porta indietro per distribuirsi alla regione anteriore degli emisferi cerebellari. - Arteria uditiva interna: pu originare dalla porzione inferiore dellarteria basilare o dallarteria cerebellare inferiore. Si distribuisce allorecchio interno - Rami pontini: si portano al ponte. Sono numerosi - Arteria cerebellare superiore: nasce in prossimit della terminazione dellarteria basilare. Contorna il peduncolo cerebrale e si distribuisce alla supercie superiore del cervelletto.
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possibile che, come per le arterie, esista una terza vena, la vena tiroidea ima, impari e mediana, che sbocca nel tronco venoso brachiocefalico sinistro.
Vena vertebrale
La vena vertebrale una vena pari che origina tra losso occipitale e latlante, anteriormente alla membrana atlantoccipitale, dai plessi venosi vertebrali interni: - discende per i forami trasversari delle prime 6 vertebre (come larteria vertebrale) - Dopo essere uscita dal forame trasversario della C6 si dirige anteriormente per sboccare nel tronco venoso brachiocefalico del suo lato. I rami afuenti sono: - alcuni rami muscolari - Plessi venosi vertebrali esterni - Vene intervertebrali - Vena cervicale ascendente: drena il sangue dal plesso vertebrale esterno anteriore e dai muscoli scaleni. - Vena cervicale profonda: origina inferiormente al processo mastoideo e drena il sangue del plesso sottoccipitale. Discende posteriormente ai processi trasversi delle vertebre.
Il drenaggio venoso della testa e del collo assicurato dalle vene giugulari interna e esterna. La giugulare interna raccoglie il sangue reuo dallencefalo e dalle strutture profonde della faccia e del collo. - Entra assieme alla carotide comune nel fascicolo vascolonervoso del collo. - Conuisce nella vena succlavia per costituire il tronco brachiocefalico venoso. - Riceve come collaterali le seguenti vene - Faringee - Linguale - Facciale (o facciale comune) - Vene tiroidee superiori, medie e inferiori. La vena facciale comune si costituisce dallunione di: - vena facciale anteriore - Vena facciale posteriore (o retromandibolare) Sono comunque possibili delle varianti anatomiche numerose: - ad esempio non raro che le vene tiroidee superiori si portino alla vena facciale posteriore La giugulare esterna drena invece le strutture superciali. Riceve numerosi rami afuenti tra i quali vale la pena di ricordare: - vene giugulari anteriori: anastomizzate (destra e sinistra) attraverso largo venoso del giugulo, contenuto nello spazio di Gruber15 . Le due circolazioni venose, superciale e profonda, sono ampiamente anastomizzate tra loro!
15
lo spazio di Gruber lo spazio che si viene a creare tra lo sdoppiamento della fascia cervicale superciale quando questa si inserisce sul manubrio dello sterno.
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Rami afuenti
Gli afuenti della vena giugulare esterna sono: - vena sottocutanea posteriore del collo: origina nella regione occipitale e decorre dietro al muscolo sternocleidomastoideo. Drena la regione superciale posteriore del collo. - Vena sovrascapolare e trasversa del collo: spesso si uniscono in un tronco comune che termina in corrispondenza della terminazione della giugulare esterna. Satelliti delle arterie omonime. - Vena occipitale: drena il sangue reuo dai tegumenti e muscoli superciali della regione occipitale e nucale.
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Seno retto
Il seno retto, impari e mediano, decorre lungo lattacco della falce cerebrale al tentorio del cervelletto, con decorso anteroposteriore e leggermente verso il basso: - origine: continuazione del seno sagittale inferiore - Termine: nel seno trasverso o nel conuente dei seni. Ha sezione triangolare con apice in alto, calibro di 4-5 mm crescente procedendo posteriormente. Nel suo decorso riceve: - grande vena cerebrale di Galeno - Piccole vene del tentorio
Seno trasverso
Il seno trasverso, pari, origina in modo molto variabile dalla congiunzione dei rami di biforcazione del seno sagittale superiore e del seno retto, oppure dal conuente dei seni16 : - decorre per ogni lato nel solco del seno trasverso sulla squama delloccipitale e del parietale, allinterno del margine aderente del tentorio del cervelletto - Piega poi inferiormente, anteriormente e medialmente, per decorrere nel solco del seno sigmoideo17 e giunge nel solco trasverso della parte laterale delloccipitale - Si porta al foro giugulare, per proseguire nella vena giugulare interna. Nella porzione orizzontale il seno trasverso presenza sezione triangolare mentre in quella discendente ha sezione semicilindrica. Solitamente il seno trasverso ha un calibro maggiore degli altri, giungendo nella parte terminale no a 1 cm. Nel suo decorso riceve: - vene cerebrali inferiori - Vene cerebellari - Vene uditive interne - Seni petroso superiore e occipitale - Rete venosa superciale della testa, attraverso - Vena emissaria mastoidea - Vena emissaria occipitale.
Seno occipitale
Il seno occipitale il seno venosi pi piccolo. spesso impari, ma pu anche essere pari o mancare: - origine: uno o entrambi i seni trasversi, dal seno retto o dal conuente dei seni. - Percorre il margine aderente della falce cerebellare e si biforca in due rami che seguono i margini del grande foro occipitale - Terminano agli estremi inferiori dei rispettivi seni trasversi
Seno cavernoso
Il seno cavernoso pari e situato lateralmente alla sella turcica dello sfenoide:
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talvolta origina a destra dal seno sagittale superiore e a sinistra dal seno retto in quel tratto il seno trasverso anche detto seno sigmoideo.
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Corso di Anatomia topograca - si estende tra lestremo mediale della fessura orbitaria superiore e lapice della piramide del temporale - Ha lunghezza di circa 2 cm e larghezza circa 1 cm - La sua cavit percorsa da numerose trabecole, variamente anastomizzate e orientate. - attraversata da strutture vascolari e nervose - Larteria carotide interna lo percorre in senso anteroposteriore circondata dal plesso carotideo del simpatico. - I nervo abducente si trova inferolateralmente alla carotide interna - Nella parete laterale decorrono i nervi trocleare, oculomotore comune e le branche oftalmica e mascellare del trigemino. I rami afuenti al seno cavernoso sono: - vene oftalmiche superiore e inferiore - Vene cerebrali - Seno sfenoparietale - Vena grande anastomotica (incostante) Il seno cavernoso drena in: - seni petrosi (superiore e inferiore) - Plesso venoso pterigoideo - Plesso basilare. I seni dei due lati comunicano attraverso due seni intercavernosi, anteriore e posteriore, che ricevono: - vene ossee dallo sfenoide - Vene durali - Vene iposarie - origina dal seno sagittale superiore - Termina aprendosi nella parte anteriore del seno cavernoso. Riceve: - vene diploiche - Vene meningee - Vene cerebrali anteriori - Vena cerebrale media superciale
Plesso basilare
Il plesso basilare una struttura venosa plessiforme impari localizzata sul clivo dellosso occipitale, tra i due strati di dura madre: - comunica con il seno cavernoso, con i seni petrosi inferiori e con il plesso venoso vertebrale interno - Le sue estremit anteriori possono essere in comunicazione anche con i seni petrosi superiori. - Riceve - Vene ossee - Vene del ponte e del bulbo ! ! ! ! ! ! ! ! 88
Seno sfenoparietale
Il seno sfenoparietale realizzato in un solco o canale osseo dellosso parietale, lungo il versante posteriore della sutura coronale e in un solco sulla piccola ala dello sfenoide, sul margine posteriore: www.bluejayway.it !
Vene diploiche
Le vene diploiche sono vene che decorrono nella diploe delle ossa craniche, soprattutto in quelle della volta, nei canali diploici: - costituiscono nel complesso una rete a maglie irregolari, molto variabile - Hanno pareti molto sottili, formate da endotelio rinforzato da uno strato broelastico - Possono presentare valvole. Le vene diploiche sboccano in: - seni della dura madre - Vene meningee - Vene pirenaiche.
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- Afuenti: vene muscolari, vene vorticose inferiori. Pu essere presente un ramo anastomotico con il ramo profondo della vena facciale anteriore.
Vene dellencefalo
Le vene dellencefalo, afuenti dei seni venosi della dura madre, comprendono: - vene cerebrali - Vene cerebellari - Vene del ponte - Vene del bulbo
Vene cerebrali
Le vene cerebrali hanno decorso indipendente rispetto alle arterie e sono pi numerose: - no hanno valvole - Parete pi sottile priva di componente muscolare - Si classicano in - Superciali - Profonde Le vene cerebrali superciali originano da venule che drenano la corteccia degli emisferi e la sottostante sostanza bianca: - decorrono sulla supercie delle circonvoluzioni cerebrali, nel contesto della pia madre - Conuiscono in tronchi che si aprono: - nei seni della dura madre della volta (vene cerebrali superiori) - Nei seni della base del cranio (vene cerebrali inferiori) Le vene cerebrali superiori sono 8-10 per emisfero e drenano le superci mediale e superolaterale degli emisferi. Sboccano nel seno sagittale superiore. Le vene cerebrali inferiori drenano le facce inferiori degli emisferi e la parte inferiore delle facce laterali: - vena dellinsula: decorre profondamente nella scissura di Silvio e sbocca nella vena basilare - Vena cerebrale media superciale: decorre supercialmente nella scissura laterale e si apre nel seno sfenoparietale o nel seno petroso superiore. La vena grande anastomotica un grosso ramo venoso che decorre nella scissura centrale che prosegue la vena cerebrale media superciale e si apre nel seno sagittale superiore: ! ! ! ! ! ! ! ! 90
Corso di Anatomia topograca - crea un anastomosi tra il seno sagittale superiore e i seni della base del cranio. Le vene cerebrali profonde drenano il sangue venoso dai nuclei della base, dalle pareti dei ventricoli e dalla parte centrale degli emisferi al seno retto: - hanno decorso pi costante rispetto alle superciali - Le principali sono - Vene cerebrali interne (dx e sx) - Grande vena cerebrale di Galeno. Le due vene cerebrali interne originano a livello dei forami interventricolari, dalla conuenza dei rami talamostriatali e coroidei: - decorrono anteroposteriormente tra i due foglietti della tela coroidea - Si uniscono alla base di questa per formare la grande vena di Galeno. La grande vena cerebrale di Galeno un tronco venoso impari e mediano, della lunghezza di circa 1 cm, posto nella fessura trasversa dellencefalo: - decorre tra il cervelletto e lo splenio del corpo calloso, che contorna verso lalto - Termine: nel seno retto, in maniera abbastanza diretta. La grande vena cerebrale riceve numerosi rami afuenti, tra cui: - vena del corno dammeno - Vene quadrigemine - Vena del corpo calloso - Vena basilare, che continua la vena dellinsula e riceve anchessa molti territori.
Rami afuenti.
Si possono dunque distinguere due gruppi, uno inferiore e uno superiore. Il gruppo inferiore comprende i vasi che si aprono nel tratto cervicale, ovvero: - Vena facciale - Vena linguale - Vena faringea - Vena tiroidea superiore e tiroidea media Il gruppo superiore comprende vasi che sboccano nel tratto iniziale della vena, quali: - seno petroso inferiore - Vena del canalicolo della chiocciola - Vene emissarie del plesso venoso carotideo interno Il territorio drenato dalle vene che si aprono nel tratto cervicale corrisponde in gran parte al territorio di distribuzione della carotide interna.
Vena faringea
La vena faringea la vena emissaria del plesso venoso faringeo posto sulla supercie esterna della faringe: - si porta normalmente nella vena giugulare interna - Talvolta pu terminare nelle vene facciale comune, linguale o tiroidea. Riceve degli emissari: - vene meiningee - Plesso venoso pterigoideo - Vena laringea superiore.
Vena linguale.
La vena linguale origina a livello del margine posteriore del muscolo ioglosso dalla conuenza delle diverse vene della lingua: - vena sottolinguale - Vene profonde della lingua - Vene dorsali della lingua - Vena satellite del nervo ipoglosso Alcuni rami venosi, talvolta rimangono indipendenti e sboccano nella giugulare interna o nella facciale comune. Pu anche accadere che si formi un tronco tirolinguofacciale che sbocca nella giugulare interna, formatosi dalla conuenza di: - vena linguale - Vena tiroidea superiore - Vena facciale comune
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- Vene parotidee posteriori - Vene articolari della mandibola - Vena stilomastoidea - Vena trasversa della faccia - Vena mascellare interna La vena mascellare interna origina dalla conuenza delle vene del plesso pterigoideo, un plesso venoso situato tra i muscoli temporale e pterigoideo esterno e in parte tra i due pterigoidei. Tale plesso riceve: - vena sfenopalatina - Vene meningee medie - Vene temporali profonde - Vene masseterine - Vena alveolare inferiore - Rete venosa del forame ovale, che lo collega al seno cavernoso.
Principali nervi
Rami cutanei
I rami cutanei del plesso cervicale sono sensitivi e si fanno superciali perforando la fascia cervicale superciale, dietro al muscolo sternocleidomastoideo: - nervo cutaneo trasverso del collo: decorre trasversalmente in avanti sopra il muscolo sternocleidomastoideo per innervare la cute anteriore del collo - Nervo piccolo occipitale: decorre obliquamente in alto, sul margine posteriore dello sternocleidomastoideo, no ad innervare la cute della regione occipitale e mastoidea. - Nervo grande auricolare: ascende no a sotto lorecchio verticalmente. Innerva la cute del padiglione auricolare - Nervi sopraclavicolari: anteriori, medi e posteriori, innervano la cute della pare superiore del torace e della spalla.
Plesso cervicale
Il plesso cervicale formato da rami anteriori dei nervi da C1 a C4, pi un anastomosi con C5: - i rami anteriori di C1-C4 formano 3 arcate anastomotiche sovrapposte in direzione verticale Anteriormente ai processi trasversi delle vertebre corrispondenti, i rami anteriori da C2 a C4 emanano due rami, ascendente e discendente: - sono anse anastomotiche con i corrispondenti rami degli altri nervi. Formano le anse cervicali, inferiore (C4-C5), media (C3-C4) e superiore (C2-C3) - Lansa cervicale inferiore data dallanastomosi con un ramo anteriore di C5 Il plesso cervicale situato profondamente nel collo, davanti ai processi trasversi delle vertebre, nellinterstizio tra: - anteriormente: scaleno anteriore e muscoli prevertebrali - Posteriormente: scaleno medio, splenio e elevatore della scapola. Rimuovendo il margine posteriore del muscolo sternocleidomastoideo si scopre subito il plesso cervicale: - anteriormente si trova il fascio vascolonervoso del collo e i linfonodi giugulari interni. - Superiormente e anteromedialmente, i nervi - Glossofaringeo - Vago - Ipoglosso - Ganglio cervicale superiore del simpatico
Rami muscolari.
I rami muscolari del plesso cervicale comprendono: - nervi a disposizione segmentale - Nervi per lo sternocleidomastoideo - Nervi per il trapezio - Nervo cervicale discendente - Nervo frenico
Nervo frenico.
Il nervo frenico il nervo pi grosso e pi lungo del plesso cervicale. costituito da: - bre motrici: per diaframma. - Fibre sensitive: pleura, pericardio, peritoneo aderente alla supercie inferiore del diaframma, parete posteriore delladdome. Origina con la radice principale da C4 e con radici accessorie incostanti da C3 e C5. Discende nel collo, nel torce e raggiunge il diaframma, dove si ramica nei suoi rami terminali. Il decorso prevede i seguenti passaggi: - nel collo inizialmente addossato alla faccia anteriore dello scaleno - A livello della clavicola si porta tra larteria succlavia (anteriore) e la vena succlavia - Entra nel torace sulla faccia anteromediale della cupola pleurica. - Nel torace scende applicandosi alla faccia mediastinica dei polmoni, lateralmente al nervo vago. - A destra: ancheggia la vena anonima di destra e la vena cava superiore. pi mediale rispetto al sinistro. - A sinistra: incrocia supercialmente larco dellaorta. Si porta caudalmente circondando il cuore con una curva a concavit mediale, per poi giungere al diaframma. - Sul diaframma si distribuisce con i suoi rami motori. I rami accessri sono bre sensitive per le pleure, il pericardio, peritoneo posteriore.
Rami anastomotici
I rami del plesso cervicale entrano in comunicazione con: - 4 o 5 rami comunicanti grigi della catena del simpatico - Nervo vago, con un esile luzzo - Nervo ipoglosso (XII), in tre occasioni - Dal ramo anteriore del 1 nervo cervicale conuisce con lipoglosso nel suo tratto discendente. Lo abbandona per costituire la radice superiore dellansa cervicale. - Il secondo e il terzo ramo si uniscono in un tronco detto nervo cervicale ascendente, che partecipa allansa dellipoglosso (ansa cervicale)
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Nervi encefalici
Nervo ottico (II paio)
Il nervo ottico formato dagli assoni delle cellule gangliari multipolari della retina, che in corrispondenza della papilla convergono in un unico fascio, che abbandona il bulbo oculare: - emergenza: chiasma ottico - Origine: cellule multipolari della retina. - Decorso: si porta dal bulbo oculare al chiasma ottico, passando per il foro ottico - A livello del chiasma ottico avviene lo scambio delle bre nasali e proseguono nei tratti ottici, che terminano ai corpi genicolati laterali. - Alcune bre si portano al tubercolo quadrigemino superiore.
- Decorso: il nervo si porta dal mesencefalo allocchio, passando per il seno cavernoso e per il foro ottico. - Il nervo si dirige dalla sua emergenza ventralmente - Giunge al processo clinoideo superiore per penetrare nella parete laterale seno cavernoso della dura madre. - Giunge alla fessura orbitaria superiore, dove si divide in due rami (superiore e inferiore) che penetrano nella cavit orbitaria attraverso lanello tendineo comune di Zinn. Linnervazione prevede: - muscolo retto superiore - Muscolo elevatore della palpebra superiore - Obliquo inferiore - Retto inferiore - Retto mediale. Possiede anche bre che entrano nel ganglio cigliare e si portano nel nucleo di Edinger-Westphal, per i riessi oculomotori.
Nervo oftalmico
Il nervo oftalmico il nervo che si distribuisce alla porzione superiore della faccia ed il pi piccolo dei rami trigeminali: - componenti: sensitiva - Origine: ganglio semilunare - Decorso: decorre dal ganglio semilunare al bulbo oculare, dove si dirama nei suoi rami terminali - Abbandona il cavo di meckel e si porta nel seno cavernoso sulla parete laterale - Prima di penetrare nella cavit orbitaria si divide in tre rami - Nervo nasociliare - Nervo frontale www.bluejayway.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! 96
Corso di Anatomia topograca - Nervo lacrimale - Cede rami anastomotici ai nervi oculomotore comune, trocleare e abducente per dare bre propriocettive per i muscoli degli occhio. - Territorio dinnervazione: cute della fronte, volta cranica, parte superiore del naso, bulbo oculare e congiuntiva, parete della mucosa della cavit nasale. Lungo il decorso del nervo oftalmico si trova il ganglio ciliare, da cui originano bre postgangliari per i muscoli intrinseci del bulbo oculare (ciliare e sntere della pupilla) - Attraversato da bre simpatiche postgangliari e sensitive della branca oftalmica.
Nervo nasociliare.
il ramo mediale di divisione del nervo oftalmico: - origine: nervo oftalmico, prima della fessura orbitaria superiore. - Decorso: entra nella cavit oculare attraverso lanello tendineo di Zinn e si porta tra i muscoli obliquo superiore e retto mediale dellocchio, accostandosi alla parete mediale dellorbita. Si divide poi in - Nervo infratrocleare: raggiunge il contorno mediale dellorbita, sotto la troclea dellobliquo superiore e si distribuisce alle vie lacrimali, alla parete della congiuntiva e della palpebra superiore, alla radice del naso. - Nervo etmoidale anteriore: si porta sopra letmoide per innervare la dura madre della fossa cranica anteriore e la mucosa della cavit nasale. - Territorio dinnervazione: innerva la cute della radice del naso, della palpebra, delle vie lacrimali, la dura madre della fossa anteriore, parte della mucosa della volta delle cavit nasali. Emana alcuni collaterali, quali: - radice lunga del ganglio ciliare " bulbo oculare - Nervi ciliari lunghi " bulbo oculare - Nervo etmoidale posteriore: mucosa delle cellule etmoidali posteriori e del seno sfenoidale.
Nervo mascellare
Il nervo mascellare il secondo ramo di divisione trigeminale, ed ha dimensioni intermedie: - decorso: fuoriesce dal contorno del ganglio semilunare - Raggiunge il foro rotondo della grande ala dello sfenoide per portarsi nella fossa pterigopalatina. - Percorre in senso posteroanteriore tale fossa e si porta alla fessura orbitaria inferiore, da dove entra nella cavit orbitale - Passa ne solco infraorbitale, scavato alla base della cavit oculare - Si divide in rami collaterali e una unica radice terminale, il nervo infraorbitale. I rami collaterali del nervo mascellare sono: - nervo meningeo medio: origina nella porzione intracranica del nervo mascellare. Accompagna larteria meningea media. - Nervo zigomatico: nasce nella fossa pterigopalatina, passa nella fessura orbitaria inferiore e giunge nel canale zigomatico, per dividersi in - Nervo zigomatico-temporale: si distribuisce alla cute della parte anteriore della regione temporale - Nervo zigomatico-facciale: cute della regione zigomatica. - Nervi sfenopalatini: molto corti e sottili. Nascono nella fossa pterigopalatina e si portano nel ganglio sfenopalatino, da cui escono vari rami che innervano - Mucosa del palato duro e della fossa nasale - Palato molle ! ! ! ! ! ! ! ! 97
Nervo frontale
Il nervo frontale il pi voluminoso tra i rami delloftalmico: - decorso: penetra nella cavit orbitaria sopra lanello di Zinn - Prima del margine sovraorbitario si divide in due rami - Nervo sovraorbitaria: " cute della fronte laterale - Nervo sovratrocleare " fronte e cuoio capelluto della parte mediale.
Nervo lacrimale
Il nero lacrimale il pi sottile tra i rami del nervo oftalmico: - decorso: entra nella cavit orbitaria passando lateralmente allanello di Zinn per raggiungere la ghiandola lacrimale - Territorio dinnervazione: ghiandola lacrimale. Riceve anche bre parasimpatiche date dal ganglio sfenopalatino.
Ganglio ciliare
Il ganglio ciliare parasimpatico, piccolo e appiattito, situato nella massa adiposa della parte posteriore delle cavit orbitarie: - afferenze: radici del ganglio ciliare - Efferenze: rami ciliari brevi www.bluejayway.it !
Corso di Anatomia topograca - Ghiandola lacrimale (via zigomatico " lacrimale) - Nervi alveolari supero-posteriori: nascono nella fossa pterigopalatina e penetrano nel mascellare in canalicoli ossei, puntando indietro, no ad arrivare ai denti Il nervo infraorbitale la diretta prosecuzione del mascellare nella cavit orbitaria: - origine: solco infraorbitale nella parte inferiore dellorbita - Decorso: passa nel canale infraorbitale, emergendo dal foro infraorbitale dell'osso mascellare, per soccare in rami cutanei per la guancia. - Dona, nella cavit orbitaria, i nervi alveolari superioanteriori.
Nervo mandibolare
Il nervo mandibolare la III branca del nervo trigemino ed la pi voluminosa. lunica ad avere componente motoria: - origine: origina dallestremit laterale del ganglio semilunare e si completa con lunione della radice motoria del nervo trigemino. - Decorso: decorre in un diverticolo del cavo di Meckel della dura madre, raggiunge il foro ovale e vi si immette. Si divide subito in: - Rami principali: anteriore e posteriore. - Ramo collaterale: nervo spinoso Il nervo spinoso rientra nella cavit cranica attraverso il foro spinoso, per portarsi ad innervare la dura madre della fossa cranica media. I rami terminali originano dai tronchi anteriore e posteriore. Dal tronco anteriore: - nervo temporale profondo: sono tre nervi (anteriore, medio e posteriore) motori, che passano sulla faccia inferiore dello sfenoide e piegano sulla parete laterale del cranio per innervare il muscolo temporale. - Nervo masseterino: un nervo motore che si porta lateralmente a innervare la faccia profonda del massetere. - Nervo buccinatore: si porta anteriormente a innervare sensitivamente il muscolo buccinatore, oltre che la cute della guancia e la tonaca mucosa della parete interna. - Possiede bre eccitosecretrice per le ghiandole geniene e labiali. - Nervo pterigoideo esterno: nervo motore per lomonimo muscolo Dal tronco posteriore originano: - nervo auricolo-temporale: nervo prevalentemente sensitivo, contenente anche bre eccitosecretrici parasimpatiche per la parotide. Si porta posteriormente piegando in alto - Innerva la cute della regione temporale - Provvede agli stimoli secretori per la parotide. - Nervo linguale: voluminoso nervo sensitivo e gustativo. Possiede bre pregangliari dategli dalla corda del timpano. - Decorre tra i due muscoli pterigoidei e poi tra il pterigoideo interno e la faccia mediale della mandibola - Giunge al pavimento della bocca e si porta alla punta della lingua, passando dal basso, dove cede i suoi rami. - Nervo alveolare inferiore: un nervo prevalentemente sensitivo, ma con alcune bre motrici per il muscolo miloioideo e il ventre anteriore del digastrico. - Come il nervo linguae, descrive una curva a concavit anterosuperiore per raggiungere il ramo della mandibola - Entra nel canale mandibolare e emette i vari rami per gli alveoli. - Fuoriesce anteriormente con il nervo mentale, che innerva la cute del mento e del labbro inferiore. - Nervo pterigoideo interno: per il muscolo pterigoideo interno - Nervo del muscolo tensore del velo palatino ! ! ! ! ! ! ! ! 98
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Rami collaterali
Nel suo decorso nel canale facciale, emette rami collaterali: - nervo grande petroso superciale - Nervo stapedio - Corda del timpano
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Corso di Anatomia topograca - origine: dal nervo facciale propriamente detto a livello del ginocchio del nervo facciale (ganglio genicolato) - Decorso: passa nello iato del canale facciale e si porta sulla faccia anterosuperiore della rocca petrosa - Si porta allapice della piramide e esce dal foro lacero, fondendosi con il nervo petroso profondo - Tale fusione forma il nervo vidiano, che si reca al ganglio sfenopalatino. - Territorio: le componenti innervano zone differenti, dopo essere giunti nella fossa pterigomascellare: - Visceroeffettrici: dal ganglio sfenopalatino si portano alla ghiandola lacrimale, alle ghiandole palatine e della fossa nasale - Motorie: muscolo elevatore del velo del palato e dellugola.
Nervo stapedio
Il nervo stapedio origina dal facciale dietro la cavit timpanica e dopo aver percorso un canalicolo nel temporale si porta al muscolo stapedio, per linnervazione motoria.
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Nervo vestibolare
Il nervo vestibolare origina assieme al nervo cocleare ed deputato alla conduzione degli impulsi sensoriali per lequilibrio e il senso statico. - si porta nel meato acustico interno - Decorre nel meato e incontra il ganglio vestibolare di Scarpa - Dopo il ganglio si divide in due rami (superiore e inferiore) che terminano nel fondo del meato acustico interno. - Si suddividono in bre di minor calibro, per penetrare in canalicoli scavati nelle aree medesime allinterno dellapparato vestibolare. - Territorio dinnervazione: apparato vestibolare (creste ampollari, acculo, macula acustica dellurticolo.
Nervo cocleare
Il nervo cocleare il ramo che porta la sensibilit uditiva ai nuclei cocleari del tronco encefalico: - origine: nel meato acustico interno, come ramo di divisione del nervo statoacustico, nel ganglio spirale di Corti. - nel fondo del meato acustico nascono fascetti che entrano nel tractus spiralis foraminosus che percorrono il midollo della chiocciola - Giungono al ganglio di Corti, dal quale nascono i rami periferici che terminano nel labirinto membranoso - Territorio: spirale di Corti.
Corso di Anatomia topograca - Sensitiva somatica: cute del padiglione auricolare (parziale) - Sensitive viscerali: tonaca mucosa dellistmo delle fauci, con la tonsilla palatina, tonaca mucosa della faringe e mucosa dellorecchio medio. - Sensitive speciche: gusto della regione del V linguale. Il glossofaringeo emerge dal solco laterale posteriore del bulbo, appena sopra la radice del nervo vago: - esce dal cranio attraverso il foro giugulare. - A livello del foro presente il ganglio superiore (di Ehrenritter) - Oltre il foro giugulare presente un secondo rigonamento pi voluminoso, il ganglio petroso superiore. - Fuori dalla cavit del cranio, il nervo glossofaringeo si porta in avanti, descrivendo una concavit aperta un alto - Passa tra la giugulare interna e la carotide interna - Si pone tra i muscoli stiloglosso e stilofaringeo costeggiando lateralmente la faringe - Raggiunge la base della lingua I rami terminali del nervo glossofaringeo si portano nello spessore della base della lingua: - si diramano nei nervi linguali, che innervano la parte posteriore della lingua
Rami collaterali
I principali collaterali del nervo glossofaringeo (IX) sono: - nervo timpanico di Jacobson: origina livello del ganglio petroso, attraversa il canale timpanico della piramide del temporale e entra nella cavit del timpano, per tappezzarne le mucose. - Nervo piccolo petroso: la continuazione del nervo timpanico, che si porta sulla supercie anterosuperiore della piramide petrosa, sotto la dura madre. Esce dal foro lacero per terminare nel ganglio otico di Arnold. - Rami faringei: assieme al vago e alti nervi dellortosimpatico partecipano al plesso faringeo. - Ramo stilo-faringeo: innerva il muscolo omonimo - Rami tonsillari: formano il plesso tonsillare, che innerva la tonsilla palatina e listmo delle fauci.
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Corso di Anatomia topograca - Emerge dal bulbo sotto lemergenza del vago, - Nervo accessorio spinale: nervo motore che innerva il trapezio e lo sternocleidomastoideo. - Emerge dal contorno laterale del tratto superiore della parte cervicale del midollo spinale. Il nervo accessorio esce dal cranio attraverso il foro giugulare e si divide subito in due rami: - ramo interno: bre pertinenti al nervo accessorio del vago, con le medesime destinazioni delle bre pregangliari del vago. - Ramo esterno: si dirigono in basso per innervare lo sternocleidomastoideo e il trapezio.
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I linfatici della testa e del collo sono raggruppati in 5 catene, in cui sono presenti linfonodi superciali e profondi: - orizzontale superiore - Orizzontale inferiore - Verticale anteriore - Giugulare - Verticale posteriore Oltre a questi 5 gruppi linfonodali sono da ricordare i linfonodi: - retrofaringei - Facciali (guancia) - Preauricolari
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