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Muhammad ibn Muhammad al-Nafzawi

IL GIARDINO PROFUMATO DELLE DELIZIE SENSUALI


Trattato sull'amore del XV secolo

Testo integrale in italiano

PREFAZIONE

Fu Guy de Maupassant, con una lettera al suo editore dall'Algeria, che nel 1884 fece conoscere all'Occidente questo delizioso libro arabo, che era stato scoperto nel 1850 da un ufficiale francese della locale guarnigione, il quale l'aveva tradotto in francese, senza per trovare una tipografia disposta a stamparlo (non dimentichiamo com'era puritana l'Europa nella seconda met del XIX secolo!). L'ostacolo era stato coraggiosamente superato da quattro ufficiali francesi appassionati di cultura araba, che avevano litografato di nascosto l'opera con le macchine dell'amministrazione francese, ma che furono scoperti quando erano riusciti a stampare solo 35 copie. Fu una di esse che capit nelle mani di Maupassant, un anno prima che quelle preziose litografie che oggi costituiscono una delizia per gli antiquari, anche per la presenza di 56 illustrazioni erotiche, di cui 13 fuori testo fossero riprodotte in facsimile da un'edizione pirata. Tuttavia, le copie stampate da Liseux, l'editore di Maupassant, non furono molte di pi: 220. Un'opera come quella non poteva non attirare l'attenzione del grande esploratore e studioso di cose orientali Richard Burton, che la tradusse dal francese e la fece conoscere al mondo anglosassone. Anche se, come abbiamo visto, giunse in Europa con credenziali di tutto rispetto, solo da poco questo trattato arabo sull'amore fisico uscito dal limbo delle opere proibite, stampate sempre in un numero limitato di copie, accessibili quindi solo a pochi fortunati, che non sempre erano quelli pi in grado di capirle, anzi erano spesso solo dei collezionisti di opere pornografiche! Ora il concetto di pornografia strettamente collegato a quello di peccato, ne anzi, in pratica, il rovescio della medaglia. Essa, di conseguenza, esiste solo dove e per chi il sesso peccato. Giustamente, perci, nessuno si sogna di definire pornografica l'Ars Amandi di Ovidio o il Decameron o i romanzi di Henry Miller, ma a maggior ragione dovrebbe essere cos anche per libri, appartenenti a culture lontanissime dalla nostra, che ci sembrano osceni solo perch atti e organi sessuali vi sono nominati con il linguaggio esplicito di chi ignora il peccato. Si pu discutere se l'Islam abbia il concetto di peccato come il Cristianesimo e l'Ebraismo, ma ci limitiamo a invitare il lettore a soffermarsi sull'inizio del Giardino profumato: Sia lodato Dio che ha messo il piacere dell'uomo nelle parti naturali della donna e ha assegnato alle parti naturali dell'uomo il compito di dare alla donna il massimo godimento.

Questo il contrario del peccato, l'esaltazione del sesso come opera meritoria di Dio! Anche se da un punto di vista maschilista, di un maschilismo cos integrale che, pi che indignarci, ci fa sorridere. Non si sa molto dello sceicco Nefzaui, l'autore del Giardino profumato, vissuto probabilmente a Tunisi nel XVI secolo. Il cognome.con cui si firma dev'essere derivato dal suo luogo natale, la cittadina di Nefzua nel Sud della Tunisia. C' anche una leggenda su di lui: essendo Nefzaui molto rinomato come giurista, letterato e medico, il bey di Tunisi volle dargli la carica di cad, ma il nostro era un uomo schivo che voleva rimanere fuori dalla politica, e chiese al sovrano di rimandare la sua nomina per permettergli di finire il libro che stava scrivendo. Incuriosito, il bey volle sapere come fosse questo libro e, saputolo, decise che non era il caso di nominare cad il suo autore. Gli studiosi, veri frantumatori di leggende, hanno naturalmente distrutto anche questa, mettendo in evidenza un sacco di contraddizioni. Peccato, perch con un libro come questo una leggenda ci stava proprio bene! G. GELATO

INTRODUZIONE OSSERVAZIONI GENERALI SUL COITO


Sia lodato Dio che ha messo il piacere dell'uomo nelle parti naturali della donna e ha assegnato alle parti naturali dell'uomo il compito di dare alla donna il massimo godimento. Egli non ha permesso alle parti della donna alcuna sensazione piacevole o soddisfacente se non quando esse non sono state penetrate dall'organo del maschio; e allo stesso modo gli organi sessuali dell'uomo non conoscono riposo n quiete finch non hanno penetrato quelli della donna. Da qui la mutua operazione. Essa si svolge tra i due attori che lottano, si allacciano, in una specie di animato conflitto. Grazie al contatto delle parti inferiori dei due ventri, il piacere divampa subito. L'uomo all'opera come un pestello, mentre la donna lo asseconda con movimenti voluttuosi; infine giunge l'eiaculazione. Il bacio sulla bocca, sulle guance, sul collo, come pure il succhiare fresche labbra, sono doni di Dio, destinati a causare l'erezione al momento favorevole. E stato ancora Dio che ha abbellito il petto della donna con i seni e ha dato colori vivi alle sue guance. Le ha anche dato degli occhi che ispirano amore e ciglia simili a lame lucenti. Le ha fornito un ventre rotondo, un bell'ombelico, delle maestose natiche; e tutte queste meraviglie sono sostenute dalle cosce. E tra queste che Dio ha messo l'arena del combattimento; quando essa di forme abbondanti, somiglia alla testa di un leone. E chiamata vulva. O, quanti eroi! Dio ha dato a questo oggetto una bocca, una lingua, due labbra; sembra l'orma dello zoccolo della gazzella sulla sabbia del deserto. Il tutto sorretto da due stupende colonne, che dimostrano la potenza e la saggezza di Dio; esse non sono n troppo lunghe n troppo corte; e sono abbellite da ginocchia, polpacci, caviglie e calcagni, su cui si mettono ricchi monili. Poi l'Onnipotente ha immerso la donna in un mare di splendori, volutt e delizie, di preziosi indumenti, con cinture scintillanti e vesti che suscitano il sorriso. Dunque lodiamoLo ed esaltiamoLo per aver creato la donna, con le sue bellezze e il suo corpo appetitoso; Egli le ha dato la lunga chioma, un petto con i seni rigonfi e modi amorosi, che risvegliano il desiderio. Il Signore dell'Universo ha dato loro l'impero della seduzione; tutti gli uomini, deboli o forti, sono soggetti alla debolezza dell'amore per la donna. Lo stato di malinconia in cui versano gli animi di coloro che amano e sono separati dall'oggetto amato fa ardere i loro cuori del fuoco amoroso; sono oppressi da un

senso di avvilimento e infelicit; soffrono nelle vicissitudini della passione; e tutto ci a causa del loro ardente desiderio di contatto. Io, servo di Dio, lo ringrazio che nessuno possa evitare d'innamorarsi delle belle donne n sfuggire al desiderio di possederle, n con il mutamento, n con la fuga, n con la separazione. Testimonio che esiste un solo Dio e che non ha nessuno al suo fianco. Compir questa testimonianza il giorno dell'ultimo giudizio. Testimonio anche al nostro signore e padrone, Maometto, servo e ambasciatore di Dio, il maggiore dei profeti (la benedizione e la piet del Signore siano su di lui, sui suoi discendenti e i suoi discepoli!) che io serbo preghiere e benedizioni per il giorno del giudizio, quel momento terribile. Ho scritto questa magnifica opera dopo un libretto intitolato La torcia del mondo, che tratta i misteri della procreazione. Quest'ultima opera venne a conoscenza del Visir del nostro signore Abd-elAziz, sovrano di Tunisi. L'illustre Visir era il suo poeta, il suo compagno, il suo amico e il suo segretario privato. Dava buoni consigli, era sincero, sagace e saggio, l'uomo pi colto del suo tempo e ben edotto in tutte le cose. Si chiamava Mohammed ben Ouana ez Zonaoui ed era originario di Zanaoua. Era stato allevato ad Algeri ed era in quella citt che il nostro signore Abd-el-Aziz el Mafsi l'aveva conosciuto. Il giorno in cui Algeri fu conquistata il sovrano ripar con lui a Tunisi (possa Iddio conservare questa terra in suo potere fino al giorno della resurrezione) e lo nomin suo Gran Visir. Quando il libro citato giunse nelle sue mani, egli mi mand a chiamare, sollecitandomi ad andare da lui. Io andai subito a casa sua ed egli mi ricevette molto onorevolmente. Tre giorni dopo venne da me e, mostrandomi il mio libro, disse: Questa opera tua. Io arrossii ed, essendosene accorto, egli aggiunse: Non devi vergognarti; tutto ci che dici qui vero; nessuno pu scandalizzarsi delle tue parole. Inoltre, non sei il primo ad avere trattato questa materia; e io giuro su Dio che necessario conoscere questo libro. Solamente il pedante senza vergogna e il nemico di tutta la scienza non lo leggera o lo derider. Ma vi sono altre cose di cui tu devi ancora scrivere. Io gli domandai quali fossero ed egli rispose: Vorrei che tu aggiungessi all'opera un supplemento, in cui si parli dei rimedi non trattati e aggiungendo tutti i fatti rilevanti, senza omettere nulla. Descriverai in esso i motivi dell'atto della procreazione, come pure ci che lo impedisce. Parlerai dei mezzi per rimuovere gli ostacoli e il modo di aumentare la grossezza del membro virile, quando troppo piccolo, e di renderlo splendido. Citerai poi i mezzi per eliminare gli odori sgradevoli dalle ascelle e dalle parti naturali delle donne, e quelli per restringere l'organo femminile. Inoltre parlerai della gravidanza, cos da rendere il tuo libro perfetto e in nulla manchevole. E, infine, tu avrai compiuto la tua opera, se il tuo libro soddisfer tutti i desideri. Io risposi al Visir: O, mio signore, tutto ci che ora hai detto non difficile da fare, se piace a Dio nell'alto dei cieli.

Quindi mi accinsi immediatamente a scrivere questo libro, implorando l'assistenza dell'Onnipotente (possa egli riversare le sue benedizioni sul suo profeta e possano la felicit e la piet essere con lui). Ho intitolato quest'opera per la ricreazione dell'anima (Er Roud el Ater p'nezaha el Khater). E preghiamo il Signore dell'Universo (ed egli il solo Dio e non v' nulla di buono che non venga da lui) di concederci il Suo aiuto e di guidarci sulla buona strada; poich non c' potere n gioia che nell'alto e potente Iddio. Ho diviso questo libro in ventun capitoli, per agevolarne la lettura al taleb (studente) che desidera imparare e per facilitare la sua ricerca. Ogni capitolo tratta di un argomento particolare che pu essere anatomico, o aneddotico, o riguardare le astuzie e gli inganni delle donne.

CAPITOLO I DEGLI UOMINI DEGNI DI LODE


Sappi, o Visir (la benedizione di Dio sia su dite), che esistono diversi generi di uomini e donne; e fra questi alcuni sono degni di lode, mentre altri sono da biasimare. Quando un uomo degno di lode si trova vicino alle donne, il suo membro s'ingrossa, diventa forte, vigoroso e duro; non eiacula rapidamente e, dopo la tempesta provocata dall'emissione dello sperma, presto s'indurisce ancora. Un uomo simile piace ed apprezzato dal sesso femminile, perch la donna ama l'uomo soltanto in funzione del coito. Per questo il suo membro dovrebbe essere di notevoli dimensioni e lunghezza. Quest'uomo dovrebbe avere il petto largo e le natiche grosse; dovrebbe essere capace di regolare la sua emissione e venir facilmente eccitato; il suo membro dovrebbe raggiungere il fondo del canale femminile e riempirlo completamente in ogni sua parte. Costui sarebbe amato dalle donne, poich, come dice il poeta: Ho visto le donne cercare nei giovani Le durevoli doti che danno all'uomo una piena potenza, La bellezza, il piacere, la riservatezza, la forza, Il membro ben fatto che assicura un coito prolungato, Natiche pesanti, un'emissione lenta a venire, Petto leggero, come se fluttuasse su di esse; Tarda l'eiaculazione dello sperma, Cos da permettere un lungo godimento. Il membro subito pronto per una nuova erezione, Per riempire ancora e ancora le loro vulve, Questo l'uomo la cui devozione d piacere alle donne E che sar sempre alto nella loro stima. LE QUALIT CHE LE DONNE CERCANO NEGLI UOMINI Si racconta che, un giorno, Abd-el-Melik ben Merouane and a trovare Leila, la sua amante, e le fece svariate domande. Fra l'altro, le chiese quali fossero le doti che le donne cercano negli uomini. Leila rispose:

O, mio signore, dovrebbero avere guance come le tue, e capelli come i tuoi, e insomma essere come te, principe dei credenti, poich, di certo, l'uomo che non forte e ricco non otterr nulla dalle donne. VARIE LUNGHEZZE DEL MEMBRO VIRILE Il membro virile, per piacere alle donne, deve essere lungo non pi di dodici pollici, o tre palmi, e non meno di sei pollici, o un palmo e mezzo. Vi sono uomini con membri di dodici pollici, o tre palmi; altri con membri di dieci pollici, o due palmi e mezzo. Altri ancora di otto pollici, o due palmi. Un uomo col membro di dimensioni inferiori non pu soddisfare le donne. L'USO DEI PROFUMI NEL COITO. LA STORIA DI MOSSAILAMA L'uso dei profumi, sia da parte dell'uomo sia da parte della donna, eccita l'atto della copulazione. La donna sentendo quelli usati dall'uomo, se ne inebrier; ed essi hanno spesso fornito un forte appoggio all'uomo, favorendolo nel prendere possesso di una donna. A questo proposito si racconta di Mossailama, l'impostore, figlio di Kaiss (che Dio lo maledica!), il quale pretendeva d'avere il dono della profezia e imitava il Profeta di Dio (benedizioni e salve a lui). Per questo egli e un gran numero di arabi incorsero nell'ira dell'Onnipotente. Mossailama, figlio di Kaiss, l'impostore, maliterpret il Corano con le sue menzogne e i suoi inganni riguardo a un capitolo del Libro, che l'angelo Gabriele (Ave!) aveva rivelato al Profeta (la misericordia di Dio e salute a lui), gente di cattiva fede and a trovare Mossailama, il quale disse: Anche a me l'angelo Gabriele ha rivelato un capitolo simile. Egli derideva ii capitolo intitolato L'Elefante, dicendo: Nel capitolo 'L'Elefante' io vedo l'elefante. Cos' l'elefante? Cosa significa? Cos' questo animale? Ha una coda e un lungo tronco. Certamente una creazione del nostro Dio, il magnifico. Anche il capitolo dal titolo Kouter fu oggetto di controversia. Egli disse: Ti abbiamo dato pietre preziose e la preferenza su ogni altro uomo, ma bada di non inorgoglirtene. Cos Mossailama pervert vari capitoli del Corano con le sue menzogne e imposture. Stava facendo il suo lavoro quando sent parlare del Profeta (salute e la misericordia di Dio a lui). Seppe che, quando metteva le sue venerabili mani su una testa calva, i capelli crescevano immediatamente; quando sputava in un pozzo, l'acqua veniva in abbondanza, mentre l'acqua sporca diventava subito chiara e buona da bere; quando sputava in un occhio cieco ed offuscato, esso riacquistava subito la vista e quando poneva le mani sul capo d'un bambino, dicendo: Vivi un secolo, il piccolo viveva per raggiungere i cento anni. Quando i discepoli di Mossailama videro queste cose o ne sentirono parlare,

andarono da lui e dissero: Hai saputo di Maometto e delle sue imprese? Egli ribatt: Io far meglio. Ma Mossailama era un nemico di Dio e, quando mise la sua infausta mano sulla testa di un uomo con pochi capelli, questi divenne subito completamente calvo; quando sput in un pozzo con poca acqua, ma dolce questa divenne subito sporca per volont dell'Onnipotente; quando sput in un occhio malato, esso perdette subito la vista e quando mise la mano sulla testa di un bambino dicendo: Vivi cento anni, il piccino mor entro un'ora. Vedete, fratelli, cosa succede a coloro che chiudono gli occhi alla luce, venendo privati dell'aiuto dell'Onnipotente! E queste furono le azioni di una donna chiamata Chedj el Temimia, della trib Beni-Temim, la quale pretendeva di essere una profetessa. Ella aveva sentito parlare di Mossailama, e lui di lei. Quella donna era potente, perch i BeniTemim formano una trib numerosa. Ella disse: Il dono della profezia non pu appartenere a due persone. O costui un profeta, e allora io e i miei discepoli seguiremo le sue leggi, o io sono una profetessa, e allora egli e i suoi discepoli seguiranno le mie. Questo avveniva dopo la morte del Profeta (salve e misericordia di Dio a lui). Quindi Chedj scrisse a Mossailama una lettera, in cui gli diceva: Non conveniente che due persone contemporaneamente professino la profezia; a uno solo dato di essere profeta. Dunque c'incontreremo, noi e i nostri discepoli, per esaminarci l'un l'altra. Discuteremo su ci che ci viene da Dio (il Corano) e ubbidiremo le leggi di quello che sar riconosciuto il vero profeta. Poi chiuse la lettera e la diede a un messaggero, dicendogli: Porta questa lettera a Yamama e consegnala a Mossailama ben Kaiss. Io ti seguir con l'esercito. L'indomani Chedj mont in sella, con la sua cavalleria, e segu le ombre del suo inviato. Quando quest'ultimo giunse da Mossailama, gli rese omaggio e gli consegn la lettera. Mossailama l'apr e la lesse, comprendendone il contenuto. Ne fu molto stupito e cominci a discutere con gli uomini del suo gum, uno dopo l'altro, ma non trov nulla nel loro consiglio e nelle loro opinioni che potesse trarlo d'impaccio. Mentre era cos perplesso, uno dei superiori del suo gum si fece avanti e gli disse: Oh Mossailama, calma la tua anima e raffredda i tuoi occhi. Io ti dar il consiglio d'un padre al figlio. Mossailama disse: Parla, e possano le tue parole essere sincere. E l'altro riprese: Domattina pianta fuori della citt una tenda di broccato multicolore e forniscila con arredi di seta d'ogni sorta. Riempila di molti profumi diversi, rosa, fior d'arancio, giunchiglia, gelsomino, giacinto, garofano, e di piante fragranti. Quindi facci portare parecchi incensieri d'oro pieni di aloe verde, ambra grigia, nedde e cos via. Appendili in modo che nemmeno un alito di questi profumi possa uscire dalla tenda. Quando ti pare che il vapore sia abbastanza forte da impregnare l'acqua, siediti sul tuo trono, manda a chiamare la profetessa e falla entrare nella tenda, dove rester sola con te. Quando sarete cos insieme e lei inaler i tuoi profumi, ne trarr grande diletto, tutto il suo

corpo si rilascer dolcemente e infine sentir un grande languore. Quando la vedrai in questo stato, chiedile di concederti i suoi favori. Ella non esiter a offrirsi e, una volta che l'avrai posseduta, ti sarai tolto dall'imbarazzo causato da lei e dal suo gum. Mossailama esclam: Hai parlato bene! Com' vero che Dio vive, il tuo consiglio buono e ben pensato. Quindi organizz ogni cosa. Quando vide che il vapore profumato era abbastanza denso nella tenda da impregnare l'acqua, sedette in trono e mand a chiamare la profetessa. Quando questa arriv, diede ordine di farla entrare; lei entr e rimase sola con lui. Egli la fece conversare. Mentre Mossailama parlava, Chedj perdette tutta la sua presenza di spirito, diventando impacciata e confusa. Quando la vide in questo stato, egli cap che desiderava l'amplesso e disse: Vieni, alzati e lascia che io ti possieda; questo posto stato preparato proprio per questo. Se vuoi puoi giacere sulla schiena, oppure metterti carponi, o inginocchiarti come in preghiera, con la fronte che tocca il suolo e le natiche all'aria, formando un tripode. Di' quale posizione preferisci e sarai soddisfatta. La profetessa rispose: Voglio farlo in tutti i modi. Lascia che la rivelazione divina scenda su di me, o Profeta dell'Onnipotente. Subito egli si butt su di lei e se la godette come voleva. Dopo ella gli disse: Quando me ne sar andata di qui chiedimi in matrimonio al mio gum. Quando usc dalla tenda e incontr i suoi discepoli, questi le domandarono: Qual l'esito del colloquio, profetessa di Dio? ed ella rispose: Mossailama mi ha mostrato la rivelazione che ha avuto e io reputo che sia la verit, quindi obbeditelo. Poi Mossailama chiese Chejd al suo gum in matrimonio, che gli fu concesso. Quando il gum s'inform riguardo alla dote della futura sposa, egli rispose: Vi esimo dal dire la preghiera del pomeriggio 'aceur'. Ed da quel tempo che i Beni-Temim non pregano a quest'ora; se li si interroga in proposito, rispondono: per la nostra poetessa, ella sola conosce la via della verit, poich non hanno riconosciuto nessun altro profeta. A questo proposito un poeta ha detto: Per noi sorto un profeta femmina; Solo le sue leggi seguiamo; per il resto dell'umanit Sono apparsi soltanto profeti maschi. La morte di Mossailama era stata predetta nella profezia di Abou Beker (che Dio sia buono con lui). Infatti egli fu ucciso da Zeid ben Khettab. Altri dicono che a togliergli la vita fu Uhcha, uno dei suoi discepoli. Dio solo sa se fu quest'ultimo. Egli stesso dice: Nella mia ignoranza ho tolto la vita al migliore degli uomini, Haman ben Abd el Mosaleb, poi ho ucciso il peggiore. Spero che Dio perdoner una di queste azioni grazie all'altra. Il significato delle parole ho tolto la vita al migliore degli uomini che Uhcha, prima di conoscere il Profeta, aveva ucciso Hamza (che Dio sia buono con lui) e, avendo in seguito

abbracciato l'islamismo, uccise Mossailama. Quanto a Chedj el Temimia, per grazia di Dio si pent ed accolse la fede islamica; spos uno dei seguaci del Profeta (che Dio sia buono con suo marito). Cos termina la storia. L'uomo che merita favori , agli occhi delle donne, quello ansioso di soddisfarle. Deve essere di bella presenza, superare in attrattiva tutti quelli che lo circondano, essere ben formato e proporzionato; sincero nel parlare alle donne; inoltre generoso e pieno di coraggio, non vanaglorioso e di piacevole conversazione. Vincolato alla sua parola, deve sempre mantenere le sue promesse, dire la verit e fare ci che ha detto. L'uomo che si vanta delle sue relazioni con le donne, della loro familiarit e simpatia verso di lui, un vigliacco. Di questo tipo parleremo nel prossimo capitolo. Si narra che un tempo vivesse un sovrano di nome Mamun, che aveva un buffone di corte chiamato Bahlul, il cui compito era di divertire i principi e i Visir. Un giorno questo buffone apparve dinnanzi al re, il quale si stava svagando. Il re lo invit a sedersi, poi gli chiese: Come mai sei venuto, figlio d'una donna di malaffare? Bahul rispose: Vengo a vedere come sta il nostro Signore, che Dio gli dia la vittoria. E tu come te la passi, replic il re, e come vanno le cose con la tua vecchia e la tua nuova moglie? Poich Bahlul , non contento di una sola consorte, ne aveva preso una seconda. Non sono felice, egli rispose, n con la vecchia, n con la nuova; inoltre la povert mi opprime. Il re disse: Conosci qualche verso in proposito? Il buffone rispose di s, e Mamun gli ordin di recitare quelli che conosceva e Bahlul cominci come segue: La povert mi tiene in catene; la miseria mi tormenta: Sono oppresso da tutte le sventure; La sfortuna mi getta in avversit e pericoli, E attira su di me il disprezzo degli uomini. Dio non aiuta una povert come la mia, Che riprovevole agli occhi di tutti. Da molto tempo sventura e miseria Mi tengono stretto; e per certo La mia crescente famiglia presto non mi vedr pi. Dove te ne andrai? domand Mamun. Il buffone rispose: Da Dio e dal suo Profeta, o principe dei credenti. Questo bene, disse il re, quelli che cercano rifugio in Dio e nel suo Profeta, e poi in noi, saranno i benvenuti. Ma adesso sai dirmi qualche altro verso sulle tue due moglie e come te la passi con loro? Certo disse Bahlul . Facci dunque sentire ci che hai da dire! Allora Bahlul cominci:

A causa della mia ignoranza ho sposato due mogli... E perch ti lamenti, o marito di due mogli? Dicevo a me stesso, sar tra loro come un agnello; Prender il mio piacere sui seni di due pecore. Ma ora sono diventato un montone tra due fernmine di sciacallo, I giorni seguono ai giorni, le notti alle notti, E giorno e notte il loro giogo mi schiaccia. Se sono gentile con una, l'altra s'adira. Cos a quelle furie io non posso sfuggire. Se vuoi vivere bene e col cuore libero, Non a pugni stretti, allora non sposarti. Ma se devi farlo, non prendere pi di una moglie: Una sola basta a soddisfare due eserciti. Udendo queste parole, Mamun scoppi a ridere, fin quasi a rovesciarsi sui cuscini. Poi, come prova della sua gentilezza, diede a Bahlul la sua veste d'oro, un indumento bellissimo. Di ottimo umore, Bahlul and a casa del Gran Visir. Proprio allora Hamdonna guard dall'alto del suo palazzo in quella direzione e lo vide. Per il Dio del tempio della Mecca! disse alla sua negra. C' Bahlul con una bellissima veste intessuta d'oro! Come posso venirne in possesso? Ah, padrona, disse la negra, non potete pensare di riuscirci! Hamdonna replic: Mi venuto in mente un trucco per riuscire nel mio scopo e avr quella veste da lui. Bahlul un uomo scaltro, ribatt la negra. La gente in genere crede di poterlo ingannare, ma, per Dio, in realt Bahlul a prenderli in giro. Rinunciate all'idea, padrona mia, e state attenta a non cadere nella trappola che intendete disporre per lui. Ma Hamdonna disse di nuovo: Devo provarci!. Poi mand la sua negra da Bahlul, con l'invito a recarsi da lei. Egli disse: Per la benedizione dell'Onnipotente, se qualcuno ti chiama, tu devi rispondere e and da Hamdonna. Ella gli diede il benvenuto e disse: O, Bahlul , immagino tu venga per sentirmi cantare. Certamente, mia signora! disse lui. Voi avete un dono meraviglioso per il canto. Penso anche che dopo aver ascoltato le mie canzoni, ti piacer un rinfresco. S disse Bahlul. Allora ella cominci a cantare cos bene, da far morire d'amore quanti l'ascoltavano. Dopo che Bahlul ebbe udito il suo canto, fu servito il rinfresco, ed egli mangi e bevve. Poi lei gli disse: Non so perch, ma penso che saresti contento di toglierli la veste, per donarmela. E Bahlul rispose: O, mia signora! Io ho giurato di darla a quella con cui avrei fatto quello che un uomo fa con una donna. Ma lo sai cos', Bahlul? disse Hamdonna. Se lo so? replic lui. Io, che istruisco le creature di Dio in quell'arte? E il sottoscritto che li fa accoppiare nell'amore, li inizia ai piaceri che una femmina

pu dare, insegna loro come bisogna accarezzare una donna, cosa che la ecciter e la soddisfer. Oh, mia signora, chi dovrebbe conoscere l'arte del coito, se non Bahlul? Hamdonna era figlia di Mamun e moglie del Gran Visir. Era dotata della pi perfetta bellezza; una figura superba e forme armoniose. Nessuna nel suo tempo la superava in grazia e perfezione. Degli eroi, avendola vista, diventavano umili e sottomessi, e abbassavano lo sguardo al suolo per paura della tentazione, tanti erano gli incanti e le attrattive che Dio aveva riversato su di lei. Quelli che osavano guardarla rimanevano turbati nella mente e, o, quanti eroi si misero in pericolo per lei. Proprio per questa ragione Bahlul aveva sempre evitato d'incontrarla, temendo di soccombere alla tentazione; e, per paura di perdere la serenit della sua mente, fino ad allora non era mai stato in sua presenza. Bahlul cominci a conversare con lei. La guard e ben presto abbass gli occhi a terra, temendo di non poter controllare la sua passione. Hamdonna ardeva dal desiderio di avere la veste e lui non l'avrebbe ceduta senza che gli venisse pagata. Che prezzo chiedi? domand Hamdonna. Ed egli rispose: L'amplesso, o pupilla dei miei occhi. Ma tu lo sai cos', Bahlul? ella disse. Per Dio, grid lui, nessuno conosce le donne meglio di me; esse sono l'occupazione della mia vita. Nessuno ha studiato pi di me tutto quanto le riguarda; poich sappi, mia signora, che gli uomini scelgono occupazioni diverse a seconda delle loro inclinazioni. L'uno prende, l'altro d; questo vende, quello compra. Il mio unico pensiero l'amore e il possesso delle belle donne. Io curo quelle che sono malate d'amore e do sollievo alle loro vagine assetate. Hamdonna rimase sorpresa da queste parole e dalla dolcezza del linguaggio di lui. Conosci qua!che verso su questo argomento? domand. Certamente, egli rispose. Molto bene, Bahlul, fammeli sentire. E Bahlul cominci come segue: Gli uomini si dividono secondo le loro faccende e attivit; Alcuni sono sempre lieti e di buon umore, altri in lacrime. Vi sono quelli la cui vita inquieta e piena d'infelicit, E quelli che, invece, sono immersi nella buona fortuna, Sempre sulla via della fortuna e favoriti in ogni cosa. Io solo a tutto ci sono indifferente. Che m'importa dei turcomanni, dei persiani e degli arabi? La mia sola ambizione sta nell'amore e nel coito con le donne, Non v' dubbio, no, n errore in questo! Quando il mio membro senza vulva, il mio stato diventa terribile E il mio cuore brucia d'un fuoco inestinguibile. Guarda il mio membro eretto! Eccolo qua: ammira la sua bellezza!

Esso placa la vampa d'amore e spegne le fiamme pi ardenti Col suo movimento, dentro e fuori, fra le tue cosce. O, mia speranza e mia luce, o, mia nobile e generosa signora, Se una volta non basta a spegnere la tua fiamma, Io lo far di nuovo, fino a darti soddisfazione; Nessuno potrebbe rimproverarti, poich tutti lo fanno. Ma se decidi di respingi rmi, allora mandami via! Cacciami dalla tua presenza senza timore o rimorso! Rifletti invece e parla, non aumentare la mia pena, Ma, in nome di Dio, perdonami e non sgridarmi. Finch sono qui, le tue parole siano gentili e clementi. Non farle cadere su di me, appuntite e taglienti come spade. Lascia che io mi avvicini a te e non respingermi. Lascia che io venga a te come chi porta da bere all'assetato; Affrettati a offrire ai miei occhi la vista dei tuoi seni. Non negarmi le gioie d'amore e non far la scontrosa. Datti a me: non ti metter mai nei guai, Neppure se tu dovessi riempirmi di malanni. Sempre rimarr quale sono, e tu quale sei, Sapendo ch'io sono il servo e tu la signora. E il nostro amore sar velato? Esso rimarr sempre nascosto, Poich io manterr il segreto e sar muto quasi avessi un bavaglio. Ogni cosa avviene per volont di Dio. Ed Egli mi ha riempito d'amore; ma oggi La mia fortuna contraria. Ascoltandolo, Hamdonna quasi sveniva e non poteva staccare gli occhi dal membro di Bahlul , che si rizzava come una colonna tra le sue cosce. Ora si diceva: Mi dar a lui, ora: No, non lo far. In quest'incertezza, sentiva un gran desiderio di piacere nel profondo delle parti intime ed esse secernevano un fluido che il battistrada dell'amore. Allora lei non lott pi contro il proprio desiderio di accoppiarsi con lui e si rassicur pensando: Se questo Bahlul , dopo aver goduto con me, dovesse divulgare la cosa, nessuno crederebbe alle sue parole. Dunque gli chiese di togliersi la veste e di andare in camera sua, ma Bahlul rispose: Non mi svestir finch non avr soddisfatto il mio desiderio, o pupilla dei miei occhi. Allora Hamdonna si alz, tremando d'eccitazione per ci che sarebbe avvenuto; si slacci la cintura e lasci la stanza, con Bahlul dietro a lei che pensava: Sono davvero sveglio, oppure questo un sogno? Egli segu Hamdonna fino al suo boudoir, dove lei si gett su un divano di seta, che era arrotondato alla sommit come una volta, sollev le vesti sulle cosce, tremando in ogni fibra, e tutta la bellezza che Dio le aveva dato fu tra le braccia di Bahlul. Bahlul guard il ventre di Hamdonna, rotondo come un'elegante cupola, i suoi

occhi indugiarono sull'ombelico che era come una perla in una coppa d'oro; e scendendo pi in basso c'era un mirabile capolavoro di natura ed egli fu sbalordito dalla bianchezza e dalla forma delle sue cosce. Quindi strinse Hamdonna in un appassionato abbraccio e ben presto vide il volto di lei perdere ogni vivacit, tanto da sembrare quasi priva di sensi. Aveva perduto la testa. Tenendo il membro di Bahlul tra le mani, lo stimolava ed eccitava sempre di pi. Bahlul le disse: Come mai ti vedo cos turbata e fuori dite? E lei rispose: Lasciami, figlio di donna scostumata! Dio, sono come una cavalla in calore e tu continui a eccitarmi sempre di pi con le tue parole, e che parole! Metterebbero il fuoco in corpo a qualsiasi donna, fosse anche l'essere pi puro del mondo. Vuoi proprio farmi morire con i tuoi discorsi e i tuoi versi. Bahlul replic: Allora non sono come tuo marito? S, disse lei, ma una donna si eccita per l'uomo, come una giumenta per il cavallo, che egli sia suo marito o no; con la differenza, per, che la giumenta va in calore soltanto in certi periodi dell'anno e soltanto allora si fa montare dallo stallone, mentre una donna pu sempre essere eccitata da parole amorose. Entrambe queste cose si sono verificate in me e, dato che mio marito assente, fai in fretta, poich presto sar di ritorno. Bahlul rispose: Oh, mia signora, i lombi mi fanno male e m'impediscono di venirti sopra. Assumi la posizione dell'uomo, poi prendi la mia veste e lasciami andare. Quindi egli si distese nella posizione che assume la donna quando si fa possedere da un uomo; e il suo membro si rizzava come una colonna. Hamdonna si gett su Bahlul, prese il membro in mano e cominci a guardarlo. Rimase stupefatta dalle sue dimensioni, dalla sua forza, dalla sua durezza ed esclam: Ecco qui la rovina di tutte la donne e la causa di molti malanni. Oh, Bahlul! Non ho mai visto un membro pi bello del tuo! Continu a tenerlo in mano e a strofinare la punta contro le labbra della vulva, finch questa sembr gridare: O membro, vieni dentro di me. Allora Bahlul lo inser nella vagina della figlia del Sultano, e Hamdonna, sistemandosi sul membro di lui, gli permise di penetrare interamente nella sua fornace, finch non si pot vedere nulla di esso, non la minima traccia, e disse: Quanto lussuriosa Dio ha fatto la donna, e com'essa infaticabile nella ricerca dei suoi piaceri! Poi cominci a danzare su e gi, muovendo il sedere come un setaccio, a destra e a sinistra, avanti e indietro; non ci fu mai una danza come quella. La figlia del sultano continu la sua cavalcata sul membro di Bahlul finch venne il momento del piacere e la contrazione della vulva parve pompare il membro come per suzione; proprio al modo in cui un neonato succhia il capezzolo della madre. L'orgasmo giunse per entrambi contemporaneamente e ciascuno si prese il suo piacere con avidit. Poi Hamdonna afferr il membro e lentamente lo tir fuori, dicendo: Questa stata l'impresa di un uomo vigoroso. Poi si asciug le parti intime con un fazzoletto di seta e si lev.

Anche Bahlul si alz, preparandosi ad andarsene, ma lei disse: E la veste? Come, mia signora! ribatt lui. Tu mi hai montato e adesso vuoi un regalo? Ma, disse lei, non mi avevi detto di non potermi montare perch ti dolevano i lombi? Non importa, disse Bahlul. La prima volta stato il tuo turno, la seconda sar il mio, il prezzo sar la veste e io poi me ne andr. Hamdonna pens fra s: Dato che ha cominciato pu anche continuare; poi andr via. Quindi si distese, ma Bahlul disse: Non mi congiunger a te a meno che non ti svesti completamente. Allora si denud e Bahlul and in estasi vedendo la bellezza e la perfezione delle sue forme. Guard le sue magnifiche cosce e il suo ombelico incavato, il ventre a volta, i seni opulenti che si ergevano come giacinti. Il collo era come quello di una gazzella, l'apertura della bocca come un anello, le labbra fresche e rosse erano simili a una sciabola insanguinata. I denti si sarebbero confusi con delle perle e le guance con delle rose. Gli occhi erano neri e dal bel taglio, le sopracciglia d'ebano sembravano degli arabeschi tracciati dalla mano di un abile calligrafo. La fronte era come la luna piena nella notte. Bahlul cominci ad abbracciarla, a succhiare le sue labbra e baciare i suoi seni; prese dalla sua bocca la saliva fresca, le morse le cosce. E and avanti cos finch lei parve quasi venire e riusciva a stento a balbettare, e i suoi occhi si velarono. Allora le baci la vulva, mentre lei se ne stava completamente immobile. Egli guard con amore le parti segrete di Hamdonna, abbastanza belle per attirare ogni sguardo sul loro centro purpureo. O, la tentazione dell'uomo! esclam, e di nuovo la copri di morsi e baci, finch il desiderio di lei raggiunse l'apice. Respirando affannosamente, ella afferr il membro e lo fece sparire nella sua vagina. Allora egli si mosse rapido ed ella rispose ardentemente, finch un travolgente orgasmo calm nello stesso istante il loro fervore. Quindi Bahlul usc da lei e asciug il proprio pestello e il suo mortaio, preparandosi ad andarsene. Ma Hamdonna disse: Dov' la veste? Mi prendi in giro, Bahlul? E questi replic: O, mia signora, mi separer da essa soltanto a una condizione. Tu hai avuto il tuo ed io il mio. La prima volta stata per te, la seconda per me; adesso la terza volta sar per la veste. Detto questo, se la tolse, la pieg e la mise nelle mani di Hamdonna, la quale essendosi alzata, si sdrai di nuovo sul divano e disse: Fai ci che vuoi! Allora Bahlul si gett su di lei e con una sola spinta seppell completamente il membro nella sua vagina; poi cominci a lavorarla come un pestello ed ella mosse le natiche, finch di nuovo entrambi furono travolti contemporaneamente dal piacere. Allora si alz, lasci la veste e se ne and. La negra disse ad Hamdonna: Ah, mia signora, non come vi avevo detto? Bahlul un uomo perfido e voi non potevate avere la meglio su di lui. Lo considerano uno di cui beffarsi, ma, davanti a Dio, lui a beffarsi di loro. Perch non avete voluto credermi? Hamdonna si volse verso di lei e disse: Non seccarmi con i tuoi commenti. E

successo quel che doveva succedere e sull'apertura di ogni vulva scritto il nome dell'uomo che vi entrer, a ragione o a torto, per amore o per odio. Se il nome di Bahlul non fosse stato scritto sulla mia vulva, lui non vi sarebbe mai entrato, anche se mi avesse offerto l'universo con tutto ci che contiene. Mentre cos parlavano, qualcuno buss alla porta. La negra chiese chi fosse e rispose la voce di Bahlul: Sono io. In dubbio su cosa potesse volere il buffone, Hamdonna si spavent. La negra chiese a Bahlul cosa voleva ed egli rispose. Portami un po' d'acqua. Ella usc con una tazza piena d'acqua. Bahlul bevve, poi si lasci scivolare la tazza di mano, rompendola. La negra chiuse la porta e Bahlul si sedette sulla soglia. Mentre cos se ne stava, il marito di Hamdonna, il Visir, arriv e gli disse: Come mai ti vedo qui, Bahlul ? Ed egli rispose: Ah, mio signore, stavo attraversando la strada quando mi venuta molta sete. Una negra venuta alla porta e mi ha portato una tazza d'acqua. La tazza mi scivolata di mano e si rotta. Allora, in pagamento, madama Hamdonna ha preso la veste che mi aveva dato il sultano nostro Signore. Il Gran Visir allora disse: Che egli abbia la sua veste! In quel momento Hamdonna venne fuori e il marito le chiese se era vero che aveva preso la veste in pagamento della tazza. Hamdonna gli chiese: Cos'hai fatto, BahluI? Ed egli rispose: Ho parlato a tuo marito col linguaggio della mia follia; ora parlagli tu col linguaggio della saggezza. La donna, rapita dall'astuzia da lui dimostrata, gli ridiede la veste e Bahlul se ne and.

CAPITOLO II DELLE DONNE DEGNE DI LODE


Sappi, o Visir (e Dio sia misericordioso con te!) che vi sono donne d'ogni tipo; e alcune sono degne di lode, mentre altre non meritano che disprezzo. Per essere gradita agli uomini, una donna deve avere una vita perfetta, essere grassottella e voluttuosa. I suoi capelli devono essere neri, la fronte spaziosa, avr sopracciglia d'una nerezza etiope, grandi occhi neri, con il bianco di essi molto limpido. Le guance devono essere perfettamente ovali, avr un naso elegante e una bocca piena di grazia; labbra e lingua vermiglie; il fiato sar d'odore gradevole, la gola lunga, il collo forte, il busto e il ventre larghi; i seni devono essere pieni ed eretti, la pancia di buone proporzioni, l'ombelico ben sviluppato e marcato; la parte inferiore del ventre deve essere ampia, la vulva sporgente e carnosa, dal punto in cui crescono i peli alle natiche; il canale deve essere stretto e non madido, morbido al tocco, emettere un forte calore e nessun cattivo odore; deve avere cosce e natiche sode, fianchi larghi.e pieni, una cintola di bella forma, mani e piedi di grande eleganza, braccia piene e spalle ben sviluppate. Se si guarda una donna dotata ditali qualit di fronte, si rimane affascinati; se la si guarda da dietro, si muore di piacere. Seduta, come una cupola rotonda; sdraiata, un morbido letto; in piedi, l'asta d'uno stendardo. Quando cammina, le sue parti naturali sporgono da sotto le vesti. Parla e ride raramente, e mai senza ragione. Non lascia mai la casa, nemmeno per andare a trovare vicini di sua conoscenza. Non ha amiche, non d confidenza a nessuno e si fida soltanto del consorte. Non prende nulla da nessuno, salvo il marito e i genitori. Se s'incontra con i parenti, non s'immischia nei loro affari. Non traditrice, non ha colpe da nascondere, n false scuse, Non mette zizzania tra le persone. Se il marito mostra l'intenzione di compiere il rito coniugale, si mostra consenziente ai suoi desideri e occasionalmente li provoca. Aiuta sempre il marito nei suoi affari, avara di lamentele e di lacrime; non ride n si mostra allegra se vede il marito addolorato o di malumore, ma condivide le sue pene e ne solleva lo spirito, finch egli sia di nuovo del tutto contento. Non si concede ad altri che al consorte, anche se l'astinenza dovesse ucciderla. Nasconde le sue parti segrete, non permettendo che siano viste; sempre vestita con eleganza e con la massima propriet personale e ha cura che il marito non veda quanto potrebbe ripugnargli. Si profuma, usa antimonio per la sua toeletta e si pulisce i denti con il souak. Una donna simile piace a tutti gli uomini. LA STORIA DEL NEGRO DORERAM

Si racconta, e Dio sa ch' vero, che c'era una volta un potente re che aveva un vasto regno, grandi armate e forti alleati. Il suo nome era Ali ben Direm. Una notte, non riuscendo a prendere sonno, chiam il Visir, il capo della polizia e il comandante delle sue guardie. Questi si presentarono senza indugio davanti a lui ed egli ordin loro d'armarsi delle loro sciabole. Essi lo fecero subito e gli domandarono: Cosa desideri? Egli allora disse: Non riesco, a dormire; desidero andare in giro per la citt stanotte e devo avervi a disposizione durante la mia scorribanda. Udire obbedire risposero essi. Allora il re si avvi, dicendo: Nel nome di Dio! E possa la benedizione del Profeta essere con noi e la benevolenza e la misericordia di Dio con lui. Gli altri lo seguirono, accompagnandolo dovunque di strada in strada. Cos andarono, finch udirono un rumore in una delle vie e videro un uomo in preda alla pi violenta passione che, disteso prono a terra, si batteva il petto con una pietra e gridava: Ah, non c' pi giustizia su questa terra! Non c' proprio nessuno che dica al re ci che succede nei suoi stati? E ripeteva incessantemente: Non c' pi giustizia? scomparsa e l'intero mondo in lutto. Il re disse ai suoi compagni: Portatemi quell'uomo, senza chiasso, e badate di non spaventano. Essi andarono e presero l'uomo per mano, dicendogli: Alzati e non avere paura: non ti succeder niente di male. Al che l'uomo ribatt: Voi dite che non mi succeder niente di male e che non c' da aver paura, per non mi date il benvenuto di prammatica! Certamente sapete che il benvenuto di un credente una garanzia di sicurezza e clemenza. Ma se il credente non d il benvenuto al credente, c' veramente motivo di temere. Poi si alz e and con gli altri verso il re. Il re stava immobile, nascondendosi il volto con il kak, come i suoi compagni. Questi ultimi avevano le sciabole in mano e si appoggiarono su di esse. Quando fu davanti al sovrano, lo sconosciuto disse: Salute a te, uomo! Il Re rispose: Ricambio i tuoi saluti, uomo! Allora il primo: Perch dici uomo? Il re: E perch tu hai detto 'uomo'? Perch non conosco il tuo nome. E neppure io conosco il tuo! Quindi il re domand all'altro: Cosa significano le parole che ho udito: 'Non c' pi giustizia su questa terra! Non c' proprio nessuno che dica al re quello che avviene nei suoi stati? Dimmi cosa ti successo. Lo sveler solo all'uomo capace di vendicarmi e liberarmi dall'oppressione e dalla vergogna, se cos piace a Dio Onnipotente! Il re allora gli disse: Pu Iddio mettermi a tua disposizione per vendicarti e liberarti dall'oppressione e dalla vergogna? Quello che ora ti racconter, attacc l'uomo, straordinario e stupefacente. Amavo una donna, che mi ricambiava, ed eravamo uniti nell'amore. La nostra relazione dur a lungo, finch una vecchia adesc la mia amante e la port via, in una casa di sventura, vergogna e sregolatezza. Da allora il sonno mi ha abbandonato; ho perduto tutta la mia felicit e sono caduto in un abisso di sventura. Il re allora gli chiese: Qual quella casa di malaffare e con chi vive la

donna? L'uomo rispose: Sta con un negro di nome Doreram, che si tiene in casa donne belle come la luna, quali neppure il re ha nel suo palazzo. Ha anche un'amante che nutre per lui un amore profondo, gli interamente devota e gli manda tutto quello che vuole in fatto di argento, bevande e vestiti. L'uomo smise di parlare. Il re era molto sorpreso da ci che aveva udito, ma il Visir, che non aveva perduto una parola della conversazione, aveva certamente capito, da quanto l'uomo aveva detto, che il negro in questione era il suo. Il re chiese all'uomo di mostrargli la casa. Se te la mostro, cosa intendi fare? domand l'uomo. Lo vedrai disse il re. Non potrai fare nulla, replic l'uomo, perch il posto in questione deve essere rispettato e temuto. Se vuoi entrare con la forza, rischierai la vita, poich il suo padrone un uomo formidabile per forza e coraggio. Mostrami il luogo e non avere timore, disse il re. E l'uomo rispose: Sia fatta la volont di Dio! Quindi si alz e cammin davanti agli altri. Questi lo seguirono fino a una larga strada, dove l'uomo si ferm davanti a una casa con alte porte e muri inaccessibili da tutti i lati. Essi li esaminarono, cercando un punto che potesse essere scalato. Con grande stupore, scoprirono che la casa era sigillata come il pettorale di una corazza. Il re, rivolgendosi all'uomo, gli domand: Come ti chiami? Omar ben Isad rispose l'altro. Allora il re gli chiese: Omar, sei abbastanza folle? S, fratello, fu la risposta dell'uomo, se piace a Dio lass! E rivolgendosi al re aggiunse: L'Onnipotente ti assista stanotte! Poi il re disse ai suoi compagni: Avete deciso? C' uno fra voi in grado di scalare questi muri? Impossibile! risposero tutti. Allora il re replic: Io stesso lo far, se piace a Dio lass! Ma con un sistema per il quale ho bisogno del vostro aiuto, e se me lo date io scaler il muro, se cos piace all'Onnipotente. Cosa dobbiamo fare? fu la risposta degli altri. Ditemi chi il pi forte fra voi chiese il re ed essi risposero: Il capo della polizia, che il vostro Chauch. Il re disse: E dopo di lui? Ilcomandante delle guardie. E dopo ancora, chi? domand il re. Il Gran Visir. Omar ascoltava con sbalordimento. Ora sapeva che il quarto uomo era il re e la sua gioia fu grande. Il re chiese: Chi c' ancora? Omar rispose: Io, mio signore. Il re allora gli disse: Omar, adesso hai scoperto chi siamo; ma non tradire il nostro incognito e sarai esente da ogni rimprovero. Udire obbedire disse Omar. Allora il re ordin allo Chauch: Piegati in avanti e posa le mani contro il

muro. Lo Chauch fece quanto gli era stato ordinato. Quindi il re disse al comandante delle guardie: Sali sul dorso dello Chauch. Questi obbed e si rizz in piedi sulle spalle dell'altro uomo. Poi il re diede lo stesso ordine al Visir, che sal sulle spalle del comandante delle guardie e pos le mani contro il muro. Infine il re disse: Omar, sali sopra a tutti! e Omar, sorpreso da quel sistema, esclam: Possa Dio concedervi il suo aiuto, signore nostro, e assistervi nella vostra giusta impresa! Quindi sal sulle spalle dello Chauch, di qui sul dorso del comandante delle guardie, poi sul Gran Visir e, ritto sulle spalle di quest'ultimo, prese la medesima posizione degli altri. Adesso restava soltanto il re. Questi allora disse: Nel nome di Dio! E che Egli benedica il Profeta, in cui riposano la misericordia e la salutazione divine! e, mettendo una mano sul dorso dello Chauch, aggiunse: Abbi pazienza per un momento; se riesco sarai ricompensato. Poi fece lo stesso con gli altri, finch fu sul dorso di Omar e anche a lui disse: Abbi pazienza per un momento, io ti nominer mio segretario privato. E, soprattutto, non muoverti! Quindi, ritto sulle spalle di Omar, il re pot afferrare il bordo del tetto a terrazza ed esclamando: Nel nome di Dio! E possa Egli riversare le sue benedizioni sul Profeta, in cui riposano la misericordia e la salutazione divine! fece un salto e si trov sul tetto della casa. Allora egli disse ai compagni: Scendete dalle spalle l'uno dell'altro. Essi fecero quanto aveva ordinato e non poterono che ammirare l'ingegnosa idea del re, come pure la forza dello Chauch, che aveva sorretto quattro uomini a un tempo. Il re si mise a cercare un punto adatto a scendere, ma non ne trov. Allora srotol il suo turbante, ne fiss un'estremit con un solido nodo e si cal nel cortile interno, che si mise ad esplorare finch non trov il portone d'ingresso che era chiuso da un enorme lucchetto. La solidit di questo fu per lui una sgradita sorpresa. Per si disse: Ora sono in difficolt, ma tutto ci viene da Dio; lui mi ha dato l'idea e la forza necessarie ad arrivare fin qui; mi dar anche il modo di tornare dai miei compagni. Cominci dunque a esaminare il posto in cui si trovava, contando i locali l'uno dopo l'altro. Trov diciassette stanze, arredate in stili diversi, tutte con arazzi e tendaggi di velluto variamente colorato. Guardandosi attorno, scopr una sala in cui si entrava salendo sette gradini e dalla quale usciva il suono di molte voci. Egli and verso la scala, dicendo: O, Dio, favorisci la mia impresa e fa' che io esca sano e salvo di qui! Sal il primo scalino, dicendo: Nel nome di Dio misericordioso e benigno! Poi osserv che i gradini erano di marmo variamente colorato: nero, rosso, bianco, giallo, verde e altre tinte. Salendo il secondo, disse: Colui che Dio aiuta invincibile. Sul terzo: Con l'aiuto di Dio la vittoria vicina. Sul quarto: Ho chiesto la vittoria a Dio, che il pi forte aiutante. Infine sal il quinto, il sesto e il settimo, invocando il Profeta (col quale siano la

misericordia e la salvazione dell'Onnipotente). Giunse cos alla tenda appesa all'ingresso, che era di broccato rosso e di l vide la stanza immersa da molte lampade, con candele accese in candelieri d'oro. Al centro giocava uno zampillo d'acqua profumata di muschio. Da una parete all'altra si stendeva una tovaglia coperta di carni e frutta. Lo splendore del mobilio dorato abbagliava gli occhi. Ornamenti d'ogni sorta erano dovunque. Dopo la prima occhiata, il re not che intorno alla tovaglia c'erano dodici serve e sette altre donne, tutte belle come la luna; rimase sbarlordito dalla loro grazia e dalla loro bellezza. C'erano anche sette negri e questa vista lo. riemp di stupore. La sua attenzione fu attirata soprattutto da una donna simile alla luna piena, di una bellezza perfetta, con occhi neri, guance ovali e una vita meravigliosamente sottile; ella umiliava i cuori di quelli che s'innamoravano di lei. Stupefatto dalla sua bellezza, il re era come instupidito. Poi per si disse: C' qualche modo d'uscire di qui? O, spirito mio, non aprirti all'amore! E, continuando a ispezionare la stanza, not che i presenti tenevano in mano bicchieri colmi di vino. Essi mangiavano e bevevano, ed era facile vedere ch'erano in preda ai fumi dell'alcool. Mentre il re rifletteva su come trarsi d'impaccio, ud una delle donne dire a una delle sue compagne, chiamandola per nome: Mia cara..., alzati e accendi una torcia. Sar meglio mettersi a letto, perch il sonno sta avendo la meglio. Su, accendi una torcia e ritiriamoci nell'altra stanza. Le due si alzarono e scostarono la cortina per uscire dalla sala. Il re si nascose per lasciarle passare; poi, sentendo che avevano lasciato la loro camera per soddisfare una necessit comune a tutti gli esseri umani, approfitt della loro assenza per entrare nel loro appartamento e nascondersi in un armadio. Poco dopo le donne tornarono e chiusero la porta. Le loro menti erano oscurate dall'effetto del vino; si tolsero tutti gli indumenti e si misero ad accarezzarsi l'un l'altra. Il re si disse: Omar mi ha detto la verit, presentandomi questa casa come un abisso di sregolatezza. Quando le donne si furono addormentate, il re usc dall'armadio, si svest e si distese in mezzo a loro. Aveva avuto cura, durante la loro conversazione, di imparare a memoria i loro nomi. Cos pot dire a una di esse: Mia cara..., dove hai messo le chiavi? parlando a voce bassissima. La donna rispose: Dormi, puttana, le chiavi sono al solito posto. Il re si disse: Non v' luce e forza che nel Benevolo e Onnipotente Iddio ed era molto preoccupato. Di nuovo chiese alla donna delle chiavi, dicendo: Si sta facendo giorno. Devo aprire le porte. C' il sole. Vado ad aprire la casa. Ed ella rispose: Le chiavi sono al solito posto. Perch mi secchi? Dormi, dico, fino a giorno fatto. Di nuovo il re si disse: Non c' luce e forza che nel Benevolo e Onnipotente Iddio, e certo, se non fosse per il timore di Lui, infilzerei questa donna con la spada. Poi torn a chiamarla: Ehi...! Che vuoi? disse lei.

Sono preoccupata per le chiavi bisbigli il re; mi dici dove sono? E l'altra rispose: Tu, donnaccia! Ti prude la vulva per il coito? Non puoi farne senza per una sola notte? Senti, la moglie del Visir ha resistito a tutte le suppliche del negro, respingendolo per sei mesi! Va', le chiavi le ha lui in tasca. Non dirgli 'Dammi le chiavi' ma digli invece: 'Dammi il tuo membro'. Sai che il suo nome Doreram. Allora il re tacque, perch sapeva cosa fare. Attese un poco, finch la donna si fu addormentata; quindi indoss le sue vesti, nascose la spada sotto di esse e si copr il viso con un velo rosso. Poi, aperta la porta e uscito, si mise dietro il tendaggio all'ingresso del salone. C'erano soltanto poche persone sedute; tutti gli altri dormivano. Il re recit una silenziosa preghiera: O, anima mia, fa che io segua la strada giusta e che tutte quelle persone fra le quali mi trover siano intontite dall'ubriachezza,:: cos che non possano riconoscere il re dai suoi sudditi, e Dio mi dia la forza. Poi entr nella sala dicendo: Nel nome di Dio! e and vacillando verso il letto del negro, come se fosse in preda all'ebbrezza. I negri e le loro compagne lo presero per la donna di cui aveva indossato le vesti. Doreram aveva un gran desiderio di prendersi il suo piacere con quella giovane, e quando la vide sedersi accanto al letto, pens che avesse interrotto il suo sonno per venire da lui, forse per i giochi d'amore. Quindi disse: O, mia bellissima.., svestiti e mettiti a letto, io torno subito. Il re pens: Non c' luce e forza che nell'Altissimo e Benevolo Iddio! Poi cerc le chiavi nelle tasche e tra le vesti del negro, ma non le trov. Sia fatta la volont di Dio! si disse. Quindi, sollevando gli occhi, vide un'alta finestra; alz un braccio e sul davanzale trov indumenti ricamati d'oro; il re infil le mani nelle tasche e, con sua sorpresa, trov le chiavi. Le esamin, contandone sette, quante erano le stanze della casa, e al colmo della gioia esclam: Sia lodato e glorificato Dio! Poi si disse: Posso uscire di qui soltanto con un trucco quindi finse di avere la nausea, come se stesse per vomitare, si mise una mano davanti alla bocca e corse in cortile. Il negro gli disse: Dio ti benedica, mia bellissima..., qualsiasi altra donna avrebbe dato di stomaco nel letto! Quindi il re chiuse tutte le porte di casa, finch giunse alla settima che dava sulla strada. Qui ritrov i suoi compagni, che erano stati fortemente in ansia e gli chiesero cosa avesse visto. Non c' tempo di rispondere, disse il re. Entriamo in casa, con la benedizione e l'aiuto di Dio. Tutti decisero di stare in guardia, perch dentro c'erano sette negre, dodici serve e sette donne belle come la luna. Il Visir chiese al re: Sono riccamente vestiti? e il sovrano rispose: Taci, senza quelle ricche vesti non avrei messo le mani sulle chiavi. Poi and nella stanza dove stavano le due donne fra cui si era disteso, si tolse le vesti femminili e indoss le proprie, non dimenticando la spada. Quindi tutti salirono i sette gradini e si appostarono dietro la tenda. Quando guardarono dentro, concordarono nell'osservare: Fra tutte quelle donne, non ce n' una

cos splendida come quella seduta sull'undicesimo cuscino! e il re disse: La riservo per me, se non appartiene a qualcun altro. Mentre essi osservavano la sala, Doreram scese dal letto, e dietro a lui una di quelle bellissime donne. Allora un altro negro prese il suo posto con un'altra donna e si avvicendarono cos, fino all'ultimo, montando tutte le loro compagne eccetto la bellissima donna citata sopra, e le serve. Ognuna di queste donne sembrava salire sul letto con riluttanza e, quando il coito era finito, ne scendeva a testa bassa. I negri, d'altro canto, concupivano e l'uno dopo l'altro cercavano di conquistare la donna bellissima. Ma lei li respinse tutti, dicendo: Non acconsentir mai e, quanto a queste vergini, prendo anche loro sotto la mia protezione. Allora Doreram si alz e and da lei, tenendo nelle mani il suo membro in piena erezione, rigido e duro come un pilastro. La colp con esso sul viso e sul capo, dicendo: Sei volte stanotte ti ho pregata di cedere ai miei desideri e tu continui a rifiutare, ma adesso devo averti, devo averti subito. Quando la donna vide l'ostinazione del negro e lo stato d'ubriachezza in cui si trovava, cerc di ammansirlo con le promesse. Siediti accanto a me disse e stanotte i tuoi desideri saranno soddisfatti. Il negro obbed, col membro ancora eretto come una colonna. Il re pot a stento dominare il suo stupore. Poi la donna si mise a cantare i versi che seguono, salmodiandoli dal profondo del cuore: L'uomo giovane preferisco peril coito, e lui solo: L'animo ha pieno di coraggio: la mia sola ambizione, Il suo membro tanto forte da deflorare la vergine E riccamente proporzionato in ogni dimensione; La sua punta come un braciere. Enorme, e nel creato non v' nulla di uguale, Forte e duro , con la punta arrotondata. Sempre pronto all'azione lo trovi e il suo ardore non si spegne; La violenza del suo amore tale ch 'esso mai non dorme. Sospira per immergersi nella mia vulva e sul mio ventre lacrime sparge; Non chiede aiuto, poich non ne ha bisogno; Non gli occorre alcun alleato, da solo compie le pi grandi fatiche. E nessuno pu sapere con certezza cosa risulter dai suoi sforzi. Pieno di forza e di vita, penetra nella mia vagina E la lavora con azione costante e splendida. Prima avanti e indietro, poi da destra a sinistra. Ora mi affonda dentro con pressione vigorosa, Ora strofina la punta sull'orifizio della mia vagina. Ed egli la mia schiena accarezza, il mio ventre, i miei fianchi, Bacia le guance, ecco adesso mi succhia le labbra. Mi stringe forte, facendomi rotolare sul letto,

E fra le sue braccia io sono come senza vita. Ogni parte del mio corpo riceve a turno i suoi morsi amorosi. E tutta mi copre di baci infuocati; Quando mi vede eccitata, subito viene da me, Mi apre le cosce, bacia il mio ventre E in mano il suo membro mi pone, per farlo bussare alla mia porta. Ecco che nella caverna e io sento che s'avvicina il piacere. Egli mi scuote e mi eccita, entrambi lavoriamo con passione, Poi egli dice: Ricevi il mio seme! ed io rispondo: O, luce dei miei occhi, sar in me il benvenuto! Ma, anima della mia anima, non devi ancora uscire, Lascialo e questo giorno sar libero da ogni pena. Giurato egli aveva a Dio di avermi per settanta notti E ci che voleva ha fatto, fra mille baci e abbracci, Fino alla settantesima alba. Quando ebbe finito, il re, enormemente sorpreso, disse: Quanto lasciva Dio ha fatto la donna! e, rivolgendosi ai compagni, aggiunse: Non c' dubbio che questa donna non sposata e non stata corrotta, poich certamente il negro innamorato di lei, eppure ella l'ha respinto. Omar ben Isad prese la parola: E vero, mio re! Suo marito assente ormai da quasi un anno e molti uomini hanno tentato di corromperla, ma lei ha resistito. Il re domand: Chi suo marito? E i suoi compagni risposero: Quella donna la moglie del figlio del Visir di vostro padre. Dite il vero, osserv il re; infatti, avevo sentito dire che il figlio del Visir di mio padre aveva una moglie perfetta, dotata di ogni bellezza, non adultera e del tutto innocente da ogni sregolatezza. E la stessa donna dissero gli altri. Allora il re dichiar: Non importa come, ma io devo averla, poi, rivolgendosi a Omar, aggiunse: Chi tra quelle donne, la tua amante? Omar rispose: Non la vedo, mio re! Al che il re disse: Abbi pazienza, te la mostrer. Omar fu molto stupito che il re sapesse tante cose. E quello, dunque, il negro Doreram? disse il re. S, ed un mio schiavo rispose il Visir. Taci, non tempo di parlare disse il re. Durante questa conversazione, il negro Doreram, ancora desideroso d'ottenere i favori della bellissima donna, le disse: Sono stanco delle tue bugie, Beder e! Bedur (luna piena delle lune piene), poich tale era il suo nome. Il re osserv: Chi l'ha chiamata cos le ha dato il suo vero nome, poich davanti a Dio, ella davvero la luna piena delle lune piene! Comunque, il negro volle trascinare la donna con s e la colp in viso. Il re, folle di gelosia e con il cuore colmo di rabbia, disse al Visir: Guarda cosa sta facendo il tuo negro! Per Dio! Far la morte dello scellerato, poich io far di lui un esempio e un avvertimento per quanti volessero imitarlo!

In quel momento il re ud la donna dire al negro: Tu tradisci il tuo padrone, il Visir, con sua moglie e ora tradisci lei, nonostante la vostra intimit e i favori che lei ti concede. Certamente lei ti ama appassionatamente e tu dai la caccia a un'altra donna! Il re ordin al Visir: Ascolta, e non dire una parola. Poi Beder el Bedur si alz e, tornata al posto in cui era stata prima, cominci a recitare: O, uomini! ascoltate ci che dico riguardo alla donna, La sua sete di amplessi scritta nei suoi occhi. Non prestate fede ai suoi giuramenti, fosse anche la figlia del Sultano La malizia della donna senza fine, neppure il re dei re Riuscirebbe a sconfiggerla, per quanto grande fosse la sua potenza. Uomini, state attenti e fuggite l'amore per la donna! Non dite: Questa la diletta del mio cuore, Non dite: E la compagna della mia vita. Se v'inganno, allora dite che le mie parole mentono. Finch sta con voi nel letto, lei vi ama, Ma l'amore di una donna dura, credetemi. Quando vi stringete al suo seno, siete il suo tesoro; Povero sciocco, ti adora per il tempo del coito, Ma presto ti guarda come un diavolo; E questo un fatto certo fuor d'ogni dubbio. La moglie riceve lo schiavo nel letto del padrone E i servi sfogano su di lei la loro libidine. Certo, una condotta simile non la si pu lodare e onorare Ma la virt delle donne fragile e incostante, E il maschio cos tradito guardato con disprezzo. Dunque un uomo di cuore non deve fidarsi Di chi appartiene al sesso femminile. A queste parole il Visir si mise a piangere, ma il re gli ordin di non fare rumore. Allora il negro Doreram recit i versi che seguono, in risposta a quelli di Beder el Bedur: Noi negri abbiamo avuto la nostra parte di donne, Non temiamo i loro trucchi per quanto astuti siano. Gli uomini si fidano di noi per ci che hanno di pi caro. Questa non una menzogna, bada, ma la verit, come sai. Ah, tutte voi donne! Non avete pazienza Quando il membro virile vi manca, Poich in esso risiedono la vita e la morte vostre; E il fine d'ogni vostro desiderio, segreto e scoperto. Se v'adirate e infuriate contro i vostri mariti, Essi vi calmano semplicemente introducendo il membro.

La vostra religione nella vostra vulva E il membro maschile la vostra anima. Tale sar sempre la natura femminile. Al che, il negro si gett sulla donna, che lo spinse indietro. In quel momento il re si sent opprimere il cuore; trasse la spada, come i suoi compagni, e insieme irruppero nella stanza. I negri e le donne non videro altro che le armi impugnate. Uno dei negri si alz, gettandosi sul re e gli altri, ma lo Chauch gli stacc con un colpo la testa dal corpo. Il re esclam. La benedizione di Dio su di te! Il tuo braccio non disseccato e tua madre non ha partorito un bambino gracile. Hai sconfitto i tuoi nemici e il paradiso sar la tua dimora e il tuo luogo di riposo. Un altro negro balz in piedi e sferr un colpo contro lo Chauch, spezzandogli la spada in due. Era stata una bellissima arma e lo Chauch, vedendola rovinata, fu accecato dalla collera pi violenta; afferr il negro per il braccio, lo sollev e lo sbatt contro la parete, rompendogli le ossa. Allora il re esclam: Dio grande. Egli non ti ha disseccato la mano. O, che Chauch! Tu sei benedetto dall'Onnipotente. Gli altri negri, vedendo questo, erano rimasti spaventati e muti, e il re, ora padrone delle loro vite, disse: Soltanto il negro che ha alzato la mano sar decapitato. Poi ordin che agli altri cinque fossero legate le mani dietro la schiena. Dopo che ci fu fatto, egli si rivolse a Beder e! Bedur e le domand: Di chi sei moglie e chi questo negro? La donna gli disse ci che aveva gi saputo da Omar. Il re la ringrazi dicendole: Dio ti benedica, poi le chiese: Per quanto tempo una donna pu pazientemente fare a meno del coito? Lei parve vergognarsi, ma il re le disse: Parla, e non sentirti imbarazzata. Allora ella rispose: Una donna bennata, di buona famiglia, pu rimanere senza per sei mesi; ma una donna umile di nessuna educazione, che non rispetta se stessa, appena potr mettere la mano su un uomo, lo far venire sopra di s; il ventre e il membro di lui conosceranno la sua vagina. Il re allora disse, indicando una delle donne: Chi costei? Beder el Bedur rispose: la moglie del Kad. E questa? La moglie del secondo Visir. E quest'altra? La moglie del capo dei Muft. E quella? La moglie del Tesoriere. E le due donne che stanno nell'altra stanza? chiese ancora il re. E Beder e! Bedur rispose: Hanno ricevuto ospitalit in questa casa e una di esse stata portata qui ieri da una vecchia; il negro non l'ha ancora posseduta. Al che Omar intervenne: Costei quella di cui vi parlavo, mio Signore. E l'altra a chi appartiene? domand il re. Suo marito l'Amin dei carpentieri. E queste ragazze chi sono? Quella la figlia dell'impiegato al Tesoro; quell'altra la figlia del Mohtesib; la terza la figlia del Bouab; la quarta la figlia dell'Amin dei Moueddin; la quinta la figlia del funzionario che controlla la qualit della merce messa in vendita al mercato... e cos via. Su invito del re, Beder e! Bedur le pass tutte in rassegna, indicandogliele.

Il re domand come mai tante donne fossero state condotte insieme in quella casa. Beder el Bedur rispose: O, mio signore, il negro non ha altre passioni che il coito e il buon vino. Fa l'amore giorno e notte e il suo membro riposa soltanto quanto lui stesso immerso nel sonno. Il re chiese ancora: Cosa mangia? Ella disse: Tuorli d'uovo fritti nel grasso, poi abbondantemente cosparsi di miele, e pane bianco; non beve altro che vecchio vino moscato. Chi ha portato qui queste donne, che appartengono tutte a funzionari dello Stato? O, signore, ha al suo servizio una vecchia che gira per le case della citt, e sceglie e gli porta ogni donna di superiore bellezza e perfezione; ma lo fa soltanto contro un buon compenso di denaro, vesti, gemme, rubini e altri oggetti di valore. E da dove prende il negro quel denaro? domand il re. Poich la donna taceva, aggiunse: Di grazia, non tenermi all'oscuro. Allora lei fece capire con un'occhiata in tralice che il negro aveva tutto dalla moglie del Gran Visir. Il re cap e disse: O, Beder e! Bedour! Ho fede e fiducia in te, e la tua testimonianza avr ai miei occhi il valore di quella dei due Adel. Parlami senza riserve dite stessa. Lei allora dichiar: Io non sono stata toccata e, per quanto a lungo potesse durare tale situazione, il negro non avrebbe soddisfatto i suoi desideri. E cos? domand il re. cos! rispose lei. Aveva capito cosa il sovrano voleva dire e questi aveva afferrato il significato delle sue parole. Ma il negro ha rispettato il mio onore? Informami di questo disse il re. Lei rispose: Ha rispettato il tuo onore per quanto riguarda le tue mogli. Non ha spinto tanto oltre le sue gesta criminali; ma se Dio gli avesse concesso pi tempo non so se non avrebbe tentato d'insozzare ci per cui avrebbe dovuto nutrire rispetto. Poi, il re le chiese chi fossero gli altri negri, ed ella riprese: Sono i suoi compagni. Dopo che egli si era preso il suo piacere con le donne che gli avevano portate, le passava a loro, come avete visto. Se non fosse per la protezione di una donna, dove sarebbe un uomo simile? Allora il re disse: Bedel el Bedur, perch tuo marito non ha chiesto il mio aiuto in questa faccenda? Perch non ti sei lamentata? O re del tempo, rispose lei, beneamato Sultano, signore di numerosi eserciti e alleati! Quanto a mio marito, non sono ancora riuscita a informarlo della mia sorte; quanto a me stessa, non ho altro da dire se non ci che sai dai versi che ho appena cantato. Dalla prima parola all'ultima, ho dato buoni consigli agli uomini riguardo alle donne. Il re rispose: O Beder el Bedur! Tu mi piaci e io t'interrogo nel nome dell'eletto Profeta (che la benedizione e la misericordia di Dio siano con lui!). Informami di ogni cosa; non devi temere di nulla; ti concedo un completo

perdono. Quel negro ha goduto dite? Poich presumo che nessuna di voi sia stata esente dai suoi tentativi e abbia salvato l'onore. Ella rispose: O re del nostro tempo, nel nome del tuo rango e del tuo potere! Quello di cui mi chiedi, io non l'avrei mai accettato per marito; come avrei potuto acconsentire a concedergli il favore di un amore illecito? Il re disse: Sembri sincera, ma i versi che ti ho sentito cantare hanno suscitato dubbi nel mio animo. Ella ribatt: Avevo tre motivi per usare quel linguaggio. Prima di tutto, in quel momento ero in calore, come una giovane giumenta; in secondo luogo, Eblis aveva eccitato le mie parti naturali; e, infine, volevo calmare il negro e indurlo ad avere pazienza, e mi desse cos una dilazione e mi lasciasse in pace finch Dio non mi avesse liberata di lui. Il re comment: Dici sul serio? Ella rimase in silenzio. Allora il re esclam: O Beder e! Bedur, tu sola sarai perdonata! Ella cap che il re avrebbe risparmiato soltanto a lei la pena di morte. Egli le ingiunse di mantenere il segreto e disse che adesso voleva andarsene. Allora tutte le donne e le vergini si avvicinarono a Beder ci Bedur e l'implorarono, dicendo: Aiutaci, poich hai del potere sul re e sparsero lacrime sulle sue mani, gettandosi disperate a terra. Beder ci Bedur richiam il re, che se ne stava andando, e gli disse: O mio signore, tu non mi hai ancora concesso alcuna grazia!. Come protest lui, ho mandato a prendere per te una bellissima mula; tu la monterai e verrai con noi. Quanto a queste donne, devono tutte morire. Lei disse: O, mio signore, ti chiedo d'autorizzarmi a proporti un patto, che t'imploro di accettare. Il re giur che l'avrebbe soddisfatta. Allora disse: Ti chiedo in dono la grazia per tutte queste donne e queste ragazze. Per di pi, la loro morte causerebbe la pi terribile costernazione nell'intera citt. Il re rispose: Non c' luce e potenza che in Dio, il misericordioso! Poi ordin che i negri venissero condotti fuori e decapitati. L'unica eccezione fu il negro Doreram, che era particolarmente robusto e aveva un collo da toro. A questo tagliarono gli orecchi, il naso e le labbra; lo stesso fecero con il membro virile, ficcandoglielo in bocca, e lo appesero a una forca. Quindi il re ordin che le sette porte della casa venissero chiuse e torn al suo palazzo. All'alba mand una mula a Beder el Bedur, perch fosse condotta da lui. La prese a vivere con s e la trov eccellente fra quante eccellono. Volle anche che a Omar ben Isad venisse restituita la moglie e lo nomin suo segretario privato. Poi ordin che il Visir ripudiasse la sua consorte. N dimentic lo Chauch e il comandante delle guardie, ai quali fece grandi regali, come aveva promesso, usando a questo scopo le ricchezze del negro. Volle che la vecchia venisse portata in sua presenza e le domand: Forniscimi tutti i particolari sulla condotta del negro e dimmi se una cosa giusta procurare in tal modo le donne agli uomini. La donna rispose: Questa l'attivit di quasi tutte le vecchie. Al che il re la fece giustiziare, assieme a tutte le altre vecchie che svolgevano quell'attivit, tagliando cos alla radice, nel suo stato, l'albero del lenocinio e facendone

seppellire il tronco. Infine rimand alle famiglie tutte le donne e le ragazze, ordinando loro di pentirsi nel nome di Dio. Questa storia descrive soltanto una piccola parte dei trucchi e stratagemmi usati dalle donne contro i loro mariti. La morale che un uomo che s'innamora di una femmina si mette in pericolo, esponendosi ai pi grandi malanni.

CAPITOLO III DEGLI UOMINI CHE MERITANO DISPREZZO


Sappi, o fratello (con cui Dio sia misericordioso), che un uomo mal conformato, di aspetto rozzo e che abbia il membro corto, sottile e flaccido, merita disprezzo agli occhi delle donne. Quando un uomo simile ha rapporti con una donna, non opera con vigore e in modo da darle piacere. Si stende sopra di lei senza preliminari, non la bacia, non la stringe, non la morde, non succhia le sue labbra n cerca in alcun modo di eccitarla. Le sopra prima che lei abbia cominciato a desiderare il piacere e poi introduce con infinita difficolt un membro tenero e debole. Ha appena cominciato che gi fuori gioco; fa un paio di movimenti, poi affonda sul petto della donna per emettere il suo sperma; e non pu fare pi di cos. Quindi ritira il suo membro e in tutta fretta scende da lei. Un tale uomo, come ha detto uno scrittore, rapido nell'eiaculazione e lento nell'erezione; dopo il tremito che segue l'eiaculazione del seme, ha il petto pesante e gli dolgono i fianchi. Qualit simili non lo rendono bene accetto alle donne. Degno di disprezzo viene anche considerato l'uomo che falso nelle sue parole; non mantiene le promesse; non apre mai bocca se non per dire bugie e nasconde alla moglie tutto ci che fa, salvo le sue gesta adulterine. Le donne non possono stimare uomini cos, perch non riescono a dar loro alcun piacere. Si racconta che un uomo di nome Abbs, il cui membro era estremamente piccolo e debole, aveva una moglie dalle forme opulente, che non riusciva proprio a soddisfare nell'amplesso, tanto che ben presto la donna cominci a lamentarsi con le amiche. Ora, costei possedeva una notevole fortuna. Abbs invece era poverissimo e, quando voleva qualcosa, lei si guardava bene dal dargliela. Un giorno Abbs and da un saggio e gli espose il suo caso. Il saggio disse: Se tu avessi un bel membro potresti avere la sua fortuna. Non sai che la religione delle donne sta nella vulva? Ma io ti prescriver un rimedio che porr termine a tutte le tue difficolt. Abbs si affrett a preparare il rimedio secondo la ricetta datagli dal saggio e, dopo che lo ebbe usato, il suo membro crebbe, diventando lungo e grosso. Quando la moglie lo vide cos, si stup molto; ma fu ancora meglio quando egli le fece provare quel piacere al quale non era abituata; infatti cominci ad eccitarla in modo davvero pregevole, tanto che tremava, sospirava, singhiozzava e gridava durante l'amplesso. Appena la moglie ebbe trovato nel marito qualit cos eccelse, gli diede la sua fortuna, mettendo a disposizione di lui la sua persona e tutto quanto aveva in possesso.

CAPITOLO IV DELLE DONNE CHE MERITANO DISPREZZO


Sappi, o Visir (con cui Dio sia misericordioso), che le donne differiscono tra loro nelle disposizioni naturali: ve ne sono alcune che sono degne d'ogni lode; e ve ne sono altre, invece, le quali non meritano che disprezzo. La donna che merita il disprezzo degli uomini brutta e garrula; ha i capelli lanosi e la fronte sporgente, gli occhi sono piccoli e foschi, il suo naso enorme, le labbra hanno il colore del piombo, la bocca larga, le guance sono di un color porpora lucido e spuntano delle setole sul suo mento; la testa posa su un collo esile, con tendini ipersviluppati; le spalle sono contratte e il petto stretto, con seni flaccidi, penduli, e il ventre sembra un otre di pelle vuoto, con l'ombelico che sporge come un mucchio di pietre; i fianchi hanno la forma di archi; si possono contare le ossa della spina dorsale; non c' carne nelle sue natiche; la vulva larga e fredda. Infine, una simile donna ha ginocchia e piedi larghi, mani grosse e gambe emaciate. Una donna con questi difetti non pu dare alcun piacere agli uomini in generale e meno che mai a suo marito o a colui che gode dei suoi favori. L'uomo che accosta una donna cos con il membro in erezione, se lo ritrover subito molle e rilassato, come se fosse accanto a una bestia da soma. Dio ci tenga lontani da una donna come quella che abbiamo descritto! Spregevole anche quella che ride continuamente, poich, come ha scritto un autore: Se vedi una donna che ride sempre, ama gli scherzi e i divertimenti, corre di continuo dalle vicine, s'immischia in faccende che non la riguardano, tormenta il marito con lamentele incessanti, si allea con altre donne contro di lui, si atteggia a gran dama, accetta doni da chiunque, sappi che una sgualdrina senza vergogna. Anche degna di disprezzo la donna di carattere tetro e accigliato e quella prolifica di chiacchiere; la donna leggera nei suoi rapporti con gli uomini, o sprezzante, o amante delle chiacchiere e incapace di mantenere i segreti del marito, o malevola. La donna di carattere malevolo non apre bocca senza dire bugie, fa promesse soltanto per non mantenerle e, se un uomo si fida di lei, lo tradisce; scostumata, disonesta, indecente, grossolana e violenta; non sa dare un buon consiglio; sempre occupata nelle faccende degli altri e in cose che fanno danno, sempre all'erta per conoscere notizie frivole; le piace il riposo, ma non il lavoro; usa parole sconvenienti rivolgendosi a un musulmano, persino al

marito; le invettive sono sempre sulla punta della sua lingua; emana un cattivo odore che t'infetta e ti rimane addosso anche dopo che l'hai lasciata. E non meno degna di disprezzo la donna che parla senza scopo, ipocrita e non fa nulla di buono; quella che, quando il marito le chiede di adempiere ai doveri coniugali, non lo ascolta; la donna che non assiste il consorte nei suoi affari; e, infine, quella che lo tormenta con incessanti lamentele e lacrime. Una donna di questo genere, vedendo il marito irritato o in pena, non condivide il suo affanno; al contrario, ride e scherza ancora di pi e non cerca di scacciare il suo malumore con gesti e parole affettuosi. pi generosa del proprio corpo con gli altri uomini che col legittimo consorte; non per lui che si adorna, n per piacergli che cerca di avere un bell'aspetto. Tutt'altro: con il marito molto sciatta, n si cura di nascondergli cose e abitudini riguardo alla sua persona che possono soltanto disgustarlo. Nessuna felicit si pu sperare per un uomo con una simile moglie. Dio ce ne liberi!

CAPITOLO V DELL'AMPLESSO
Sappi, o Visir (e Dio ti protegga!), che se hai desiderio del coito, unendoti alla donna non devi avere lo stomaco pieno di cibo e bevande, poich solo cos l'amplesso sar sano e bello. Se il tuo stomaco pieno pu venirne solo danno a entrambi; avrai minacciosi sintomi di apoplessia e podagra, e il male minore che pu risultarne l'incapacit di passare l'urina o una debolezza della vista. Che il tuo stomaco sia libero da un eccesso di cibo e bevande, e non avrai a temere alcun malanno fisico. Prima di copulare con tua moglie, eccitala con giochi amorosi, cos che il coito termini con mutua soddisfazione. Dunque sar bene indugiare nei preliminari prima d'introdurre il membro per compiere l'atto. La ecciterai baciandole le guance, succhiandole le labbra e mordicchiandole i seni. Riempirai di baci il suo ombelico e le sue cosce, e titillerai le parti inferiori. Mordile le braccia e non trascurare nessuna parte del suo corpo; accarezza il suo petto, e mostrale il tuo amore e la tua sottomissione. Allaccia le tue gambe alle sue e stringila forte fra le braccia, poich come ha detto il poeta: Sotto il suo collo la mia mano destra le ha fatto da cuscino, e per attirarla a me La mano sinistra, sotto di lei ho infilato Che la sosteneva come un giaciglio. Quando, stando con una donna, vedi i suoi occhi velarsi e la senti ansimare, desiderando il coito, allora fa' che il tuo e il suo desiderio si fondano in uno e che la tua libidine raggiunga il massimo; poich questo sar il momento pi favorevole per l'atto d'amore. Il piacere della donna, sar estremo; tu l'avrai ancora pi cara e il suo affetto per te non si affievolir, poich stato detto: Se vedi una donna sospirare profondamente, con le labbra che diventano rosse e gli occhi che s'illanguidiscono; quando la sua bocca si socchiude e i suoi movimenti diventano istintivi; quando sembra sul punto di addormentarsi, cammina in modo esitante e sbadiglia molto, allora sappi che questo il momento per il coito; e se tu seduta stante entri in lei, le procurerai un sicuro godimento. Quanto a te, sentirai la bocca dell'utero stringere il tuo membro, ci che senza dubbio per entrambi il piacere supremo, poich questo prima di ogni altra cosa genera affetto e amore.

I seguenti precetti, provenienti da un profondo conoscitore delle faccende d'amore, sono ben noti: La donna come un frutto, che non concede la sua dolcezza finch non lo toccate con le mani: guardate il basilico; se non lo scaldi strofinandolo tra le dita non emette alcun profumo. Non sapete che l'ambra, se non manipolata e scaldata, tiene nascosto nei suoi pori il suo profumo? Con la donna lo stesso. Se non l'animi con i tuoi giochi amorosi, baciandola, mordicchiandola e toccandola, non otterrai da lei ci che desideri; non proverai alcun godimento quando dividi il suo letto e non sveglierai nel suo cuore n inclinazione, n affetto, n amore per te: tutte le sue qualit resteranno nascoste. Si racconta che un uomo, avendo chiesto a una donna quali mezzi fossero i pi idonei a far nascere l'affetto nel cuore femminile, per quanto riguarda i'..' piaceri del coito, ricevette la seguente risposta: Tu che m'interroghi, le cose che creano il gusto per il coito sono i giochi amorosi e i contatti che lo precedono, e poi lo stretto amplesso al momento dell'eiaculazione. Credetemi: baciare, mordicchiare, abbracciare forte, prendere in bocca i capezzoli e sorseggiare la fresca saliva, queste sono le cose che fanno durare l'amore. Agendo cos, i due orgasmi hanno luogo contemporaneamente e il piacere viene all'uomo e alla donnna nello stesso momento. Allora l'uomo sente l'utero stringere il suo membro e questo d ad entrambi il piacere pi squisito. questo piacere a far nascere l'amore e, se le cose non sono state fatte in questo modo, la donna non ha avuto tutta la sua parte di godimento. Quindi non si sentir soddisfatta e non amer l'uomo, che la possiede, se egli non capace di svegliare il suo utero; ma quando l'utero viene messo in azione ella prover il pi violento amore per il suo compagno, fosse pure bruttissimo. Dunque, fa' tutto quello che puoi per provocare una scarica simultanea dei due liquidi seminali; qui sta il segreto dell'amore. Uno degli autori che si sono occupati di quest, materia si esprime come segue: Voi uomini, tutti e ognuno, che desiderate l'amore della donna, il suo affetto, e desiderate che questo sentimento nel suo cuore sia di natura dure. vole, giocate con lei prima del coito; preparatela al godimento e non trascurate nulla per raggiungere questo fine. Esploratela con la massima attenzione e, interamente assorti in lei, non lasciate che nient'altro occupi i vostri pensieri. Non permettete che il momento propizio al piacere passi; questo momento sar quando vedrete i suoi occhi umidi e socchiusi. Allora mettetevi all'opera, ma, ricordate, non prima che i vostri baci e giochi amorosi abbiano fatto effetto. Dopo aver portato la donna al giusto stato di eccitazione, o uomini, penetratela

con il vostro membro e, se eseguirete i movimenti opportuni, prover un piacere che soddisfer tutti i suoi desideri. Rimanete distesi sul suo petto, fate piovere baci. sulle sue guance, e non fate uscire il vostro membro dalla vagina. Questo coroner le vostre fatiche. Se, con il favore di Dio, arriverete a questo diletto, cercate di non ritirare il membro, ma lasciatelo dov' e avrete un piacere infinito! Ascoltate i sospiri e l'ansimare della donna. Essi provano l'intensit del piacere che le avete dato. Poi, quando il godimento finito e la vostra lotta giunta a termine, non alzatevi subito, ma ritirate cautamente il vostro membro. Rimanete vicino alla donna, sul lato destro del letto che stato testimone della vostra gioia. Lo troverete piacevole e non sarete come quello che monta una donna come una mula, senza alcun riguardo per la finezza, e che, dopo l'eiaculazione, tira subito fuori il membro e si alza. Evitate queste maniere, che derubano la donna di tutto il suo durevole piacere. In breve, il vero amante del coito non mancher di seguire le mie raccomandazioni, poich da ci risulta il piacere della donna, e queste regole comprendono tutto quanto essenziale sotto questo aspetto. Dio ha fatto ogni cosa per il meglio!

CAPITOLO VI DI TUTTO QUANTO E FAVOREVOLE ALL'ATTO DEL COITO


Sappi, o Visir (Dio sia buono con te!), se vuoi un coito dilettevole, che dia una parte uguale di felicit ai due partecipanti e sia soddisfacente per entrambi, devi prima di tutto preparare la donna, eccitarla baciandola, mordicchiando e succhiando le sue labbra, accarezzandole il collo e le guance. Girala sul letto, ora sul dorso, ora sul ventre, finch non vedi dai suoi occhi che il tempo del piacere vicino, come ho detto nel precedente capitolo, e certo non ho risparmiato le mie osservazioni. Poi, quando vedi che le sue labbra tremano e diventano rosse, ha gli occhi languidi e il suo respiro si accelera, sappi che bramosa del coito; allora mettiti fra le sue cosce, cos che il tuo membro possa entrare nella sua vagina. Se seguirai il mio consiglio godrai un piacevole amplesso, che ti dar la pi grande soddisfazione e ti lascer deliziosi ricordi. Qualcuno ha detto: Se desideri il coito fai distendere la donna e aderisci al suo petto, con le sue labbra vicino alle tue; poi stringila a te, succhia il suo fiato, mordila; bacia i suoi seni, il suo ventre, i suoi fianchi, abbracciala forte, facendola quasi svenire dal piacere; quando la vedi in tale stato, penetrala con il tuo membro. Se hai fatto come ho detto, il piacere verr a entrambi insieme. E questo che rende cos dolce il godimento della donna. Se, invece, non segui il mio consiglio, ella non sar soddisfatta e tu non le avrai dato alcun piacere. Finito il coito, non alzarti subito, ma coricati dolcemente sul suo fianco destro e, se ella ha concepito, a Dio piacendo partorir un maschio. Saggi e studiosi (Dio sia clemente con loro!) hanno detto: Se un uomo, mettendo la mano destra sulla vulva d'una donna incinta, pronuncia le parole: Nel nome di Dio, possa Egli benedire e concedere misericordia al suo Profeta (la bont e la clemenza divine siano con lui!). O, mio Dio, nel nome di Maometto ti prego che il frutto di questo concepimento sia un maschio questa preghiera giunger all'Onnipotente e, in considerazione del Profeta (la benedizione e la grazia divine siano con lui), Egli far s che la donna partorisca un bimbo di sesso maschile. Non bere acqua piovana direttamente dopo l'amplesso perch questo liquido indebolisce i reni. Se vuoi ripetere il coito, aspergiti di dolci profumi e raggiungi la donna, l'esito sar felice. Non lasciare che la tua compagna venga sopra dite durante l'atto, per timore che in tale posizione alcune gocce del suo fluido seminale possano entrare nel

canale del tuo membro, causando una grave uretrite. Non metterti a lavorare sodo subito dopo il coito, poich questo potrebbe nuocere alla tua salute, ma va' a riposare per qualche tempo. Non lavare il membro subito dopo averlo ritirato dalla vagina, bens aspetta che l'irritazione sia un po' diminuita; poi lava accuratamente la verga e la sua apertura. Altrimenti, non lavare spesso il pene. E non uscire dalla vulva subito dopo aver eiaculato, poich questo pu causare infiammazioni. I modi di compiere l'atto sono numerosi e variabili. Ora tempo di farti conoscere le diverse posizioni pi in uso. Dio il magnifico ha detto: Le donne sono il tuo campo. Vai sul tuo campo come ti piace. Secondo il tuo desiderio puoi scegliere la posizione che preferisci, purch, s'intende, esso avvenga nel luogo a esso destinato, cio nella vulva. Prima maniera. Fa stendere la donna sul dorso, con le cosce sollevate, poi, scivolando tra le sue gambe, introduci il membro nella vagina. Premendo sul suolo o sul letto le punte dei piedi, puoi muoverti dentro di lei in modo misurato. Questa posizione buona per l'uomo che ha una lunga verga. Seconda maniera. Se il tuo membro corto, fa' sdraiare la donna sul dorso, con le gambe in aria, cos che la destra sia vicina al suo orecchio destro e la sinistra vicina all'orecchio sinistro. In questa posizione, con le natiche della donna sollevate, la vulva si proietta in fuori. Allora inserisci il membro. Terza maniera. Fa sdraiare la donna e mettiti tra le sue cosce; quindi, appoggiando una delle sue gambe sulla tua spalla e l'altra sotto il braccio, vicino all'ascella, entra in lei. Quarta maniera. Falla sdraiare e mettiti le sue gambe sulle tue spalle; in questa posizione il tuo membro si trova proprio davanti alla vulva, che non deve toccare il letto. Allora penetrala. Quinta maniera. Falla sdraiare su un fianco, quindi stenditi nella stessa posizione e, infilandoti tra le sue cosce, introduci il membro nella vagina. Questo coito sul fianco, per, predispone ai dolori reumatici e alla sciatica. Sesta maniera. Fa' acquattare la donna sulle ginocchia e i gomiti, come se stesse pregando. In questa posizione la vulva viene proiettata all'indietro. Allora attaccala da quella parte e metti il tuo membro dentro di lei.

Settima maniera. Fa' stendere la donna su un fianco e accovacciati tra le sue cosce, con una delle sue gambe sulla tua spalla e l'altra tra le tue cosce, mentre lei resta sdraiata su un fianco. Poi entra nella sua vagina e muovila attirandola verso il tuo petto. Ottava maniera. Falla sdraiare sul dorso, con le gambe incrociate; poi valle sopra come un cavaliere monta il suo cavallo, stando in ginocchio, mentre lei tiene le gambe sotto le cosce, e introduci il membro nella vagina. Nona maniera. Fa' piegare la donna in avanti o all'indietro contro qualcosa di moderatamente alto, con i piedi a terra. La vulva cos offerta all'introduzione del tuo membro. Decima maniera. Metti la donna vicino a un divano basso, al cui schienale lei si possa afferrare; quindi, ponendoti dietro di lei, solleva le sue gambe all'altezza del tuo ombelico e fa' che con quelle lei ti stringa ai lati del corpo; in questa posizione infila il tuo membro dentro di lei, appoggiandoti con le mani allo schienale del divano. Quando cominci l'azione, i tuoi movimenti devono essere in armonia con quelli della donna. Undicesima maniera. Falla sdraiare sul dorso con un cuscino sotto le natiche: poi, mettendoti tra le sue gambe e istruendola e mettendo la pianta del piede destro contro quella del piede sinistro, introduci il membro. Vi sono altre posizioni, oltre a quelle sopra descritte, in uso tra i popoli dell'India. E bene che tu sappia, infatti, che gli abitanti di quel paese conoscono numerosissimi modi di unirsi alle donne, progredendo pi di noi nella conoscenza e studio del coito. Tra tali maniere citiamo le seguenti: 1. El asemeud, il tappo. 2. El mode feda, la rana. 3. El mokefa, con le punte dei piedi unite. 4. El mokermeutt, con le gambe in aria. 5. El setouri, il capro. 6. El loulabi, la vite. 7. El kelouci, la capriola. 8. Hachou en nekanok, la coda dello struzzo. 9. Lebeuss el djureb, infilare la calza. 10. Kechef el astine, vista reciproca dei posteriori. 11. Nez el kouss, l'arcobaleno. 12. Nesedj el kheuzz, penetrazione alternativa. 13. Dok el arz, colpo su colpo.

14. Nik el kohoul, coito da dietro. 15. El keurchi, ventre a ventre. 16. El kebachi, l'ariete. 17. Dok el outed, conficcare il piolo. 18. Sebek el heub, la fusione d'amore. 19. Tred ech chat, la pecora. 20. Kalen el mich, lo scambio nel coito. 21. Rekeud el air, la corsa del pene. 22. El modakheli, il mettidentro. 23. El khouariki, quello che si ferma nella casa. 24. Nik e! kaddadi, il coito del fabbro. 25. El moheundi, il seduttore. El asemeud (il tappo). Metti la donna supina, con un cuscino sotto le natiche, poi sistemati fra le sue gambe, appoggiando al suolo le punte dei piedi; piega pi che puoi le cosce contro il petto; metti le tue mani sotto le sue braccia o stringile le spalle. Poi introduci il membro e, al momento dell'eiaculazione, attirala verso dite. Questa posizione dolorosa per la donna, poich essendo le cosce piegate verso l'alto e le natiche sollevate dal cuscino, le pareti della vagina si stringono, e l'utero proteso in avanti, non c' molto spazio per il movimento e appena abbastanza per il pene, per cui quest'ultimo entra con difficolt e colpisce l'utero. Dunque questa posizione non dovrebbe essere adottata, a meno che il membro dell'uomo sia corto o molle. El mode feda (la rana). Distendi la donna supina e disponi le sue cosce in modo che tocchino i talloni, i quali vengono cos a trovarsi vicino alle natiche; quindi sistemati opportunamente di fronte alla vu!va inserendovi il membro: infine metti le ascelle sulle sue ginocchia e, afferrandola saldamente per la parte superiore delle braccia, attirala verso dite al momento dell'orgasmo. El mokefa (con le punte dei piedi unite). Distendi la donna supina e inginocchiati tra le sue cosce, toccando il suolo con le punte dei piedi; quindi sollevale le ginocchia all'altezza dei tuoi fianchi, in modo che lei possa incrociare le gambe sul tuo dorso, e metti le sue braccia intorno al collo. El mokermeutt (con le gambe in aria). Con la donna sdraiata sul dorso, unisci le sue cosce e sollevale le gambe finch le piante dei suoi piedi sono rivolte al soffitto; poi, tenendola fra le cosce, inserisci il membro, tenendo alte le sue gambe con le mani. El setouri (il capro). La donna essendo raggomitolata su un fianco, falle stendere in fuori la gamba su cui posa e accoccolati fra le sue cosce, con le

caviglie piegate sotto dite. Quindi solleva la gamba che sta di sopra in modo che si appoggia sulla tua schiena e introduci il membro. Durante l'atto tieni la tua compagna per le spalle o, se preferisci, per le braccia. El loulabi (la vite). L'uomo sta disteso sulla schiena, e la donna si siede sul suo membro, rivolta verso di lui; poi, puntate le mani sul letto in modo che il suo stomaco non tocchi quello del compagno, si muove su e gi e se l'uomo agile l'aiuta da sotto. Se, in questa posizione, lei vuole baciarlo, non ha che da allungare le braccia sul letto. El kelouci (la capriola). La donna deve indossare un paio di pantaloni, che lascia cedere sui talloni: poi si piega, mettendo la testa fra i piedi, cos che la testa sia nell'apertura dei pantaloni. Allora l'uomo, afferrandole le gambe, la gira sulla schiena, facendole fare una capriola; poi, con le gambe piegate sotto di s mette il suo membro direttamente contro la vulva e, facendolo scivolare tra le gambe di lei, lo inserisce. Si dice vi siano donne che, sdraiate sul dorso, riescono a mettersi i piedi dietro la testa senza l'aiuto dei pantaloni o delle mani. Hachou en nekanok (la coda dello struzzo). Con la donna supina, l'uomo s'inginocchia davanti a lei, sollevandole le gambe finch soltanto la testa e le spalle toccano il letto; quindi, inserito il membro nella vagina, afferra e muove le natiche della donna, la quale, da parte sua, gli allaccia le gambe intorno al collo. Lebeuss el djureb (infilare la calza). La donna distesa sul dorso. Tu sistemati tra le sue gambe e metti il pene tra le labbra della vulva, che tieni aperte con il pollice e l'indice; poi muoviti in modo da procurare al tuo membro, nella misura in cui a contatto con l'organo femminile, una vivace frizione e continua finch la vulva non bagnata dal liquido emesso dal tuo pene. Quando lei cos preparata al piacere dall'alterno andare e venire della tua arma nel suo fodero, introducila in tutta la sua lunghezza. Kechef el astin (vista reciproca dei posteriori). L'uomo supino, e la donna si siede sul membro con la schiena verso il viso del compagno, che tiene i fianchi di lei tra le cosce e le gambe, mentre la donna appoggia le mani sul letto, come sostegno ai suoi movimenti e, se abbassa la testa, i suoi occhi sono rivolti verso le natiche dell'uomo. Nez el kouss (l'arcobaleno). La donna distesa su un fianco; anche l'uomo in tale posizione, con il viso verso il dorso di lei, e, spintosi fra le sue gambe,

introduce il membro, mettendo le mani sulla sommit della sua schiena. La donna, intanto, prende i piedi dell'uomo e li solleva pi che pu, attirandolo vicino a s; cos lei forma con il corpo dell'uomo un arco. Nesedj el kheuzz (il movimento alternato di penetrazione). L'uomo, in posizione seduta, unisce le piante dei piedi e, abbassando le cosce, porta i piedi pi vicini al membro; la donna si siede sui suoi piedi, che egli deve tenere saldamente uniti. In questa posizione, le cosce della donna premono contro i fianchi dell'uomo e lei gli mette le braccia intorno al collo. Allora l'uomo afferra le caviglie della compagna e, spingendo i piedi pi vicino al corpo, porta la donna, che sta seduta su di essi, alla portata del suo membro, che entra nella vagina. Quindi, muovendo i piedi, la manda indietro e di nuovo la porta avanti senza mai ritrarre interamente il membro. La donna si fa pi leggera che pu e fa del suo meglio per aiutarlo in questo movimento di va-e-vieni, e la sua cooperazione veramente indispensabile. Se l'uomo ha l'impressione che il pene possa uscire interamente, non ha che da cingerla alla vita. Dok el arz (colpo su colpo). L'uomo seduto con le gambe stese; la donna si mette a cavalcioni delle sue cosce, incrociando le gambe sulla sua schiena, e pone la vagina di fronte al membro, che guida dentro la propria vagina; poi gli cinge il collo con le braccia, mentre l'uomo l'abbraccia ai fianchi e alla vita, aiutandola a salire e scendere sul suo membro. Lei lo deve aiutare nel suo lavoro. Nik el kohoul (coito da dietro). La donna sdraiata sul ventre e tiene le natiche sollevate grazie a un cuscino: l'uomo le sale sopra da dietro, le si stende sul dorso e inserisce il membro, mentre la donna allaccia le braccia intorno ai gomiti dell'uomo. Questo il pi facile di tutti i metodi. El keurchj (ventre a ventre). L'uomo e la donna sono in piedi; lei apre le cosce; allora l'uomo porta i piedi avanti, tra quelli della compagna, che a sua volta avanza un poco i propri. In questa posizione, un piede dell'uomo deve essere un p0' pi avanti dell'altro. Ciascuno dei due circonda con le braccia i fianchi del compagno. L'uomo introduce il membro e i due si muovono cos allacciati in una maniera chiamata neza' el dela, che spiegher pi avanti, se cos piace a Dio Onnipotente. El kebachi (l'ariete). La donna in ginocchio, con gli avambracci sul letto; l'uomo le si mette dietro, s'inginocchia e introduce il membro nella vagina, che ella protende il pi possibile; si consiglia l'uomo di tenere le mani sulle spalle

della compagna. Dok el outed (conficcare il piolo). La donna allaccia con le gambe la vita dell'uomo, che sta in piedi, le braccia di lei intorno al collo e si sorregge appoggiando la schiena alla parete. Mentre lei cos sospesa, l'uomo inserisce il membro nella sua vulva. Sebek el heub (fusione d'amore). Mentre la donna sdraiata sul fianco destro, tu sdraiati sul sinistro; la tua gamba sinistra rimane tesa e la destra si solleva sul fianco di lei, che a sua volta fa lo stesso con la gamba che sta di sopra. In tal modo quest'ultima fa da sostegno per la schiena della donna. Dopo aver introdotto il membro, muoviti come ti piace e lei risponder alla tua azione come le piace. Tred ech chat (il coito della pecora). La donna sta sulle mani e le ginocchia; l'uomo, dietro di lei, le alza le cosce finch la vulva al livello del suo membro, che egli allora inserisce. In questa posizione la donna dovrebbe tenere la testa tra le braccia. Kalen el mich (lo scambio nel coito). L'uomo steso sul dorso. La donna, scivolando tra le sue gambe, si mette sopra di lui con le unghie dei piedi contro il letto; poi solleva le cosce del compagno, girandole contro il proprio corpo, in modo che il membro virile sia di fronte alla sua vulva, entro la quale lo guida; infine posa le mani sul letto ai lati dell'uomo. E necessario, per, che i piedi della donna poggino su un cuscino, per permetterle di tenere la vulva in linea con il membro. In questa posizione i ruoli sono rovesciati, la donna effettuando quello dell'uomo e viceversa. C' una variazione a questa posizione. L'uomo si stende sul dorso, mentre la donna s'inginocchia con le gambe sotto di s, ma tra le gambe di lui. Il resto si conforma esattamente a quanto stato detto sopra. Rekeud el ar (la corsa del pene). L'uomo, steso sul dorso, si sostiene con un cuscino sotto le spalle, ma le natiche devono restare a contatto con il letto. In tale posizione, solleva le cosce finch le ginocchia sono al livello del viso; allora la donna si siede, infilandosi sul membro; non deve sdraiarsi, ma restare seduta come a cavallo, con la sella rappresentata dalle ginocchia e dallo stomaco dell'uomo. In questa posizione lei pu, con il gioco delle proprie ginocchia, muoversi su e gi, su e gi. Pu anche posare le ginocchia sul letto, nel qual caso l'uomo accentua il movimento usando le cosce, mentre la donna si tiene con la mano sinistra alla spalla destra

di lui. El modakheli (il metti dentro). La donna seduta sul coccige, con solo la punta delle natiche posate sul letto; l'uomo assume la stessa posizione, con la vulva di lei davanti al proprio membro. Allora la donna mette la coscia destra su quella sinistra dell'uomo, il quale fa la medesima cosa. La donna, stringendo le braccia dell'uomo, accoglie il membro nella vulva e ciascuno di loro piegandosi alternativamente un poco all'indietro, mentre si tengono l'un l'altra per le braccia, comincia un movimento oscillante, il cui esatto ritmo mantenuto con l'aiuto dei talloni posati sul letto. El khuariki (quello che si ferma nella casa). La donna adagiata sul dorso, e l'uomo si stende sopra di lei, tenendo in mano dei cuscini. Quando il membro nella vulva, la donna alza il pi possibile le natiche dal letto. e l'uomo la segue in su, con il pene ben dentro; quindi la donna si abbassa di nuovo, effettuando alcune rapide scosse, e, bench i due non si abbraccino, egli deve restare come incollato a lei. I due continuano questo movimento, ma bisogna che l'uomo si tenga leggero e non sia troppo grosso, come pure che il letto sia morbido, altrimenti l'esercizio non pu essere ripetuto fino all'orgasmo senza una pausa. Nik el kaddadi (il coito del fabbro). La donna supina con un cuscino sotto le natiche e le ginocchia alzate il pi possibile verso il petto, esponendo cos la vulva come un bersaglio; quindi guida il membro di lui dentro di s. L'uomo compie per un certo tempo il movimento usuale del coito, poi ritira il membro e lo fa scivolare per un momento tra le cosce della donna, come il fabbro ritira il ferro arroventato dalla fornace per immergerlo nell'acqua fredda. Questo metodo chiamato sferdgeli, posizione del cotogno. El moheundi (il seduttore). La donna sta supina, e l'uomo si siede tra le sue gambe, con il posteriore sui propri piedi; poi egli alza e separa le cosce della donna, mettendosi le gambe di lei sotto le braccia, oppure sulle spalle, e introduce il membro, abbracciando la compagna alla vita e tenendola per le spalle. Le descrizioni precedenti presentano un gran numero di posizioni, non tutte facili da mettere in pratica; d'altra parte, con una tale variet fra cui scegliere, l'uomo che ha difficolt a praticarne una ne trover certamente molte altre a lui convenienti. Non ho menzionato le posizioni che mi sembrano impossibili da realizzare e se c' qualcuno il quale ritiene che il mio elenco sia incompleto, non ha che da cercarne di nuove. Non posso negare che gli indiani hanno superato le pi enormi difficolt

rispetto al coito. Come esempio di grande impresa, prendiamo la seguente procedura. La donna sta supina, e l'uomo si siede sul suo petto, con la schiena al suo viso, le ginocchia in avanti e le dita dei piedi che afferrano il letto; quindi solleva i fianchi della compagna, arcuandole la schiena finch ha portato la vulva di fronte al proprio membro, che allora inserisce, raggiungendo in tal modo lo scopo. Questa posizione, come certo vi rendete conto, molto faticosa e difficile. Io credo persino che la sua realizzazione sia solo a parole e disegni. Quanto alle altre posizioni descritte sopra, possono essere praticate soltanto se sia l'uomo sia la donna non hanno difetti fisici e sono di corporatura simile; per esempio, nessuno dei due deve essere gobbo, o troppo alto, o troppo basso, o troppo obeso. E, ripeto, entrambi devono essere in perfetta salute. Ora mi occuper del coito fra due persone di corporatura differente. Preciser le posizioni che si confanno loro, trattandole una per una. Prima di tutto, parler del coito d'un uomo magro con una donna formosa e delle diverse posture che essi possono assumere per compiere l'atto, supponendo che la donna sia distesa supina, prona o su un fianco. Se l'uomo vuole agire di fianco, prende la coscia della donna che sta di sopra e la alza il pi possibile sul proprio corpo, in modo che gli si appoggi alla vita; egli usa il braccio sottostante di lei come un pilastro per sostenere il capo e ha cura di sistemare uno spesso cuscino sotto il fianco su cui sta disteso per sollevare il membro all'altezza necessaria, cosa indispensabile data la grossezza delle cosce della compagna. Ma se la donna ha un ventre enorme, che a causa della sua obesit sporge sulle cosce e sui fianchi, sar meglio farla stendere sul dorso e alzarle le cosce verso il ventre; l'uomo s'inginocchia tra di esse, prendendola alla vita con le mani e attirandola a s; se non ci riesce, a causa dell'obesit del ventre e delle cosce, deve circondarle le natiche con le due braccia, ma cos gli impossibile operare come si deve per la mancanza di movimento delle cosce di lei, ostacolate dal ventre. Certo, egli pu sorreggerla con le mani, ma deve badare a non posarle sulle proprie, poich a causa del loro peso, non avrebbe la possibilit di muoversi. Come ha detto il poeta: Se vuoi esplorarla, solleva le sue natiche, Per operare come la corda buttata all'uomo che annega. Allora tu sembrerai tra le sue cosce Simile al rematore seduto all'estremit della barca. L'uomo pu anche far sdraiare la donna su un fianco, con la gamba sottostante di fronte; quindi egli si siede sulla coscia e le fa alzare la gamba di sopra, che ella deve piegare al ginocchio. Infine, afferrando le gambe di lei, introduce il membro, con il corpo tra le cosce della compagna, le ginocchia piegate e le punte dei piedi sul letto, per poter sollevare il sedere e impedire che le cosce di lei ostacolino la penetrazione. In questa postura i due possono entrare in azione.

Se la donna incinta, l'uomo la fa coricare su un fianco, poi mette le sue cosce una sull'altra e le solleva verso lo stomaco, non per fino a toccarlo; infine si stende dietro di lei e inserisce il membro. In questo modo pu spingere dentro interamente il pene, soprattutto se alza il piede che sta sotto la gamba della compagna all'altezza della coscia di lei. Questo si pu fare anche con una donna che non aspetta un bambino; ma una posizione particolarmente raccomandata nel caso in cui la donna sia incinta, poich offre il vantaggio di procurarle il piacere che desidera, senza esporla ad alcun pericolo. Nel caso in cui sia l'uomo a essere obeso, con una rotondit molto pronunciata dello stomaco, e la donna invece sottile, la cosa migliore che sia lei ad assumere la parte attiva. Cos l'uomo giace sul dorso con le gambe chiuse e la donna si abbassa sul membro, stando a cavalcioni del compagno; lei appoggia le mani sul letto e l'uomo la tiene per le braccia. Se la donna sa come muoversi, pu cos, alternativamente, sollevarsi e abbassarsi sul membro; se invece non abbastanza abile, il compagno, con una coscia, imprime il giusto movimento alle sue natiche. Tuttavia, a volte questa posizione pu essere nociva per l'uomo perch possibile che un po' di fluido seminale femminile penetri nella sua uretra, causando una grave malattia. Pu anche accadere - ed altrettanto male - che il suo sperma non possa uscire e ritorni nell'uretra. Se l'uomo preferisce che la donna sia supina, egli si mette, con le gambe piegate sotto di s, tra le gambe di lei, che lei apre soltanto moderatamente. Cos le natiche sono tra le gambe della donna, a contatto con i suoi talloni. Operando in questo modo, per, egli sentir fatica per la scomodit della posizione del suo stomaco che si appoggia su quello della donna; inoltre, non potr inserire l'intero membro nella vulva. Lo stesso avviene quando stanno ambedue su un fianco, come abbiamo descritto sopra per il caso in cui la donna incinta. Quando sia l'uomo sia la donna sono grassi e desiderano unirsi nel coito, non possono riuscirci senza difficolt, soprattutto se entrambi hanno ventri prominenti. In tali circostanze, il sistema migliore che la donna stia sulle mani e le ginocchia, in modo da tenere sollevato il sedere; l'uomo le apre le gambe, lasciando le punte dei piedi uniti e i talloni invece separati; quindi la prende da dietro, in ginocchio, tenendosi su il ventre con le mani, e inserisce il membro. Durante l'azione appoggia il ventre alle natiche di lei e la tiene alle cosce o alla vita. Se il sedere della donna troppo basso perch egli possa appoggiarvi il ventre, le metter un cuscino sotto le ginocchia. Non conosco un'altra posizione altrettanto favorevole per il coito tra un uomo e una donna obesi. Infatti, se l'uomo si mette fra le gambe della donna, il suo ventre, toccando le cosce della compagna, non gli permetter il libero uso del membro. Non vedr neppure la vulva, o solamente in parte. Si pu quasi dire che gli sar impossibile compiere l'atto. D'altra parte, se fa coricare la donna su un fianco e le si mette dietro con le gambe piegate, deve alzare le gambe e le cosce di lei verso lo stomaco per scoprire la vulva e permettere l'introduzione del membro; ma se la donna non pu piegare sufficientemente le ginocchia, non gli sar

possibile n vedere la vulva, n esplorarla. Se, invece, il ventre di entrambi non esageratamente grosso, possono operare benissimo in tutte le posizioni. Soltanto, non devono impiegare molto tempo per arrivare all'orgasmo, poich si sentiranno presto stanchi e senza fiato. Nel caso di un uomo molto alto e di una donna molto piccola, la difficolt da risolvere come fare in modo che gli organi sessuali e le bocche s'incontrino contemporaneamente. Il sistema migliore che la donna stia supina; l'uomo, distesosi di fianco, le mette una mano sotto il collo e con l'altra le solleva le cosce finch il suo membro viene a contatto con la vulva da dietro, mentre la donna resta distesa sulla schiena. In questa posizione, dunque, egli la tiene sollevata per il collo e le cosce. Cos pu penetrarla, mentre la donna gli mette le braccia intorno al collo e avvicina le labbra alle sue. Se l'uomo vuole che la donna stia su un fianco, le si mette fra le gambe e, sistemandole le cosce in modo che siano a contatto con i suoi fianchi, una sopra e una sotto, si insinua fra esse finch il membro si trova di fronte alla vulva, da dietro; quindi preme le cosce contro le natiche di lei, che muove con una mano, mentre l'altra gliela tiene intorno al collo. Se vuole, l'uomo pu anche mettere le cosce sopra quelle della compagna e premere il suo corpo contro il proprio, rendendo cos pi facili i propri movimenti. Quanto al coito tra un uomo molto piccolo e una donna alta, i due non possono baciarsi durante l'atto a meno che non assumano le tre posizioni che ora descriveremo e anche cos si stancheranno presto. Prima posizione. La donna coricata sul dorso con uno spesso cuscino sotto le natiche e un altro simile sotto la testa, quindi solleva il pi possibile le cosce verso il petto. L'uomo si stende su di lei, introduce il membro e la prende per le spalle, tirandosi su verso di esse. La donna allaccia gambe e braccia sul dorso di lui, mentre egli la tiene per le spalle o, se pu, per il collo. Seconda posizione. I due stanno entrambi di fianco, faccia a faccia; la donna fa scivolare la coscia sulla quale appoggiata sotto il fianco dell'uomo, mettendola nel contempo pi in alto; fa lo stesso con l'altra coscia sopra il fianco di lui; poi s'inarca, spingendo in fuori il ventre, mentre il membro dell'uomo la penetra. Si tengono abbracciati per il collo e la donna, incrociando le gambe sul dorso del compagno, lo stringe contro di s. Terza posizione. L'uomo supino, con le gambe allungate; la donna si abbassa sul membro e, stendendosi sopra il compagno, alza le ginocchia all'altezza dello stomaco; poi, posate le mani sulle spalle di lui, si tira su e gli preme le labbra sulle labbra. Tutte e tre queste posture sono pi o meno faticose per entrambi. Certo, le coppie possono scegliere qualsiasi altra posizione vogliano, ma devono poter baciarsi durante l'atto. Ora ti parler delle persone che sono piccole, perch hanno malformazioni alla schiena. Di queste ve ne sono di parecchi tipi.

Innanzi tutto, c' l'uomo che ha la schiena curva, ma la spina dorsale e il collo diritti. Per lui la cosa migliore unirsi, ma soltanto da dietro, con una donna. piccola. Si stende contro il dorso di lei, e introduce il membro. Ancora meglio sar se la donna in posizione china, sulle mani e sui piedi. La stessa posizione consigliabile nel caso che la donna sia gobba e l'uomo no. Se entrambi sono gobbi, possono prendere qualsiasi posizione vogliano per il coito. Per non possono abbracciarsi; e se stanno distesi su un fianco, faccia a faccia, rester uno spazio vuoto tra loro. Nel caso l'una o l'altro sia sdraiata sul dorso, bisogna mettergli o metterle un cuscino sotto la testa e le spalle, per sollevarle e riempire il vuoto. Nel caso dell'uomo la cui malformazione riguarda soltanto il collo, cos da premergli il mento verso il petto, ma per il resto normale, pu assumere qualsiasi posizione ed effettuare qualsiasi abbraccio o carezza, eccetto sempre il bacio sulla bocca. Se la donna supina, sembrer che l'uomo cozzi contro di lei come un ariete. Se entrambi hanno il collo cos malformato, il loro coito somiglier al mutuo assalto di due animali cornuti. La posizione migliore per loro sar che la donna si chini in avanti e il suo compagno l'attacchi da dietro. L'uomo la cui gobba appare sulla schiena nella forma di solo mezza giara non tanto sfigurato come quello di cui il poeta ha detto: Disteso sul dorso un piatto; Giralo e avrai un copripiatto. Nel suo caso il coito pu avvenire come per qualsiasi altro uomo di bassa statura e diritto. Se una donna piccola sta distesa sul dorso, con un gobbo sopra di s, egli far pensare al coperchio di un vaso. Se, al contrario, la donna alta, l'uomo sembrer una pialla da falegname in azione. A questo riguardo io ho composto i versi che seguono: Il gobbo curvo come un arco E vedendolo esclami: Sia gloria al Signore! Poi gli chiedi come se la cava nel coito Ed egli risponde: E il castigo per i miei peccati. La donna sotto di lui come un'asse di legno E il gobbo che la esplora la pialla. Ho anche detto in versi: La spina dorsale del gobbo legata in nodi, Gli angeli si spossano ad annotarne i peccati. Per goderne i favori cerca una donna di corporatura adatta, Ma lei lo respinge dicendo. Chi mai reggerebbe ai peccati Che commetteremo insieme? Benissimo li regger sulla mia gobba! ribatte lui,

Ed ella lo deride dicendo: O tu, pialla destinata a lisciare! Prenditi piuttosto un'asse di abete! Se anche la donna ha la gobba, la coppia pu assumere qualsiasi posizione, sempre tenendo conto che se uno dei due sta supino la gobba deve essere circondata di cuscini, come con un turbante, in modo da avere un nido in cui affondare e proteggere la propria sommit, che molto tenera. In questo modo possono abbracciarsi normalmente. Se l'uomo gobbo sia sulla schiena sia sul petto, deve rinunciare ad abbracciare e stringere a s la donna. A parte questo, pu assumere qualsiasi posizione, ma in generale, l'atto non pu che essere difficoltoso tanto per lui quanto per la sua compagna. Io ho scritto a questo proposito: Il gobbo impegnato nell'atto del coito Sembra un vaso provvisto di due manici. Se per una donna arde d'amore, costei gli dir: La tua gobba d'intralcio. Come puoi farlo? Il tuo membro troverebbe un posto in cui ficcarsi, Ma la gobba sul petto, dove starebbe? Se tutti e due hanno una doppia gobba, la posizione migliore la seguente. Mentre la donna distesa sul fianco, l'uomo inserisce il membro nella maniera descritta prima rispetto alle donne incinte. Cos le due gobbe non s'incontrano. Entrambi stanno su un fianco e l'uomo attacca da dietro. Se la donna fosse supina, la sua gobba dovrebbe essere sostenuta da un cuscino, mentre l'uomo s'inginocchia fra le sue gambe e lei solleva il posteriore. In tal modo, le due gobbe non sono vicine l'una all'altra e si evita ogni inconveniente. Lo stesso nel caso che la donna si pieghi in avanti, con il sedere nell'aria, nella maniera chiamata El kouri, posizione che andr bene per entrambi se hanno il petto malformato, ma non la schiena. Uno di essi allora compie l'azione di andare-e-venire. Ma la descrizione pi curiosa e divertente che io abbia mai trovato a questo riguardo, contenuta nei versi che seguono: Le loro estremit sono strettamente unite E la natura fa di loro un oggetto di riso; Disegnato di scorcio egli sembra Come se avessero tagliato via un pezzo. Pare un uomo che si piega per sfuggire a un colpo O il colpo ha ricevuto e ratto si abbassa Per evitarne un secondo. Se la spina dorsale di un uomo curva all'altezza dei fianchi, cos che pare come in preghiera, mezzo prostrato, il coito per lui molto difficile. Date le posizioni reciproche delle cosce e del ventre, il pene sta troppo indietro perch

egli possa inserirlo interamente. Il sistema migliore per lui di stare in piedi. La donna si china davanti a lui con le mani a terra e il sedere all'aria: cos egli pu introdurre il membro come un perno su cui la vulva scivola avanti e indietro, poich, si noti, per lui non facile muoversi. Si tratta ancora della posizione El kouri, con la differenza che la donna a compiere il movimento. Un uomo pu poi essere attaccato dalla malattia chiamata ikaad, o zomana (paralisi), che lo costringe a stare costantemente seduto. Se il male affligge soltanto le ginocchia e le gambe, mentre le cosce e la spina dorsale sono sane, pu usare tutte le diverse posizioni per il coito, eccetto quelle in cui dovrebbe stare in piedi. Nel caso invece che le natiche siano paralizzate, anche se per il resto perfettamente sano, sar la donna a dover fare tutti i movimenti. Sappi, comunque, che il coito pi piacevole non ha sempre luogo nei modi qui descritti; io li ho presentati soltanto per rendere quest'opera pi completa possibile. A volte esso ha luogo tra amanti, che pur non essendo proprio perfetti nelle loro proporzioni, trovano da s i mezzi per darsi un reciproco godimento. Si dice vi siano donne di grande esperienza che, giacendo con un uomo, alzano un piede verticalmente nell'aria e su quel piede tengono una lampada piena d'olio, con il lucignolo acceso. Mentre l'uomo le penetra, la lampada resta ferma e l'olio non si versa. Il loro coito non in alcun modo intralciato da questa esibizione, ma certo necessaria una grande pratica da parte di entrambi. Senza dubbio gli autori indiani hanno descritto nelle loro opere moltissimi modi di fare l'amore, per la maggioranza di questi non procura godimento e d pi dolore che piacere. Ci che bisogna cercare nel coito, il suo punto supremo, sono il godimento, l'abbraccio, i baci. questo che distingue il coito degli uomini d quello degli animali. Nessuno indifferente al godimento che deriva dalla differenza tra i sessi e l'uomo trova in esso la sua pi grande gioia. Se il desiderio d'amore nell'uomo al massimo grado, tutto il piacere dell'amplesso diviene facile per lui ed egli soddisfa la sua brama in ogni modo. bene per l'amante del coito provare tutte le maniere, per stabilire cos quale posizione d il massimo piacere sia a lui sia alla donna. Allora sapr quale scegliere per l'amplesso e, soddisfacendo i propri desideri, conserver l'affetto della compagna. Molti hanno provato tutte le posizioni da me descritte, ma nessuna stata tanto approvata quando pi elogiata della Dok el arz. A questo riguardo si racconta la storia di un uomo che aveva una moglie d'incomparabile bellezza, aggraziata e compita. Egli usava far l'amore con lei nella maniera ordinaria, senza mai ricorrere a nessun'altra. La donna non provava nulla del piacere che dovrebbe accompagnare l'atto, per cui era in genere di pessimo umore quando il coito era finito. L'uomo si lagn di questo con una vecchia matrona, la quale gli disse: Prova modi diversi di unirti a lei, finch non trovi quello che le d pi soddisfazione. Poi amala soltanto in quella maniera e il suo affetto per te non avr limiti. Egli allora tent varie posizioni e quando giunse a quella chiamata Dok el arz, vide la moglie sopraffatta da violenti impeti di godimento e, nell'orgasmo, sent

l'utero di lei stringere energicamente il membro; e la moglie disse, mordendogi le labbra: Questo il vero modo di fare l'amore! Tali dimostrazioni provarono all'amante che in quella posizione la sua donna sentiva il piacere pi vivo e quindi l'us sempre. Cos raggiunse il suo scopo, facendo in modo che la moglie lo amasse follemente. Dunque, Visir, prova maniere diverse, poich ogni donna ne preferisce una a tutte le altre per il suo piacere. La maggioranza di esse, per, ha una predilezione per la Dok el arz, perch in essa il ventre premuto contro il ventre, la bocca incollata alla bocca e di rado l'utero non entra in azione. Ora devo parlare soltanto dei vari movimenti praticati durante il coito, descrivendone alcuni. Primo movimento: Neza el dela (ii secchio nel pozzo). I due si serrano in uno stretto abbraccio dopo l'introduzione. Poi l'uomo effettua una spinta e si ritira un poco; a sua volta la donna spinge e anch'essa si ritrae. Cos continuano il loro movimento alternato, mantenendo il ritmo. Mettendo piede contro piede e mano contro mano, ripetono il moto di un secchio in un pozzo. Secondo movimento: El netahi (il mutuo urto). Dopo l'introduzione, sia l'uomo sia la donna si tirano indietro, ma senza far uscire completamente il membro. Poi entrambi spingono forte, e cos continuano, tenendo il ritmo. Terzo movimento: El motadani (l'approccio). L'uomo si muove come al solito, poi si ferma. La donna, con il membro nella vulva, comincia a muoversi come l'uomo, poi si ferma. E continuano cos finch ha luogo i'eiacuiazione. Quarto movimento: Khiat el heub (il sarto). L'uomo, con il membro solo in parte dentro la vulva, effettua una sorta di rapida frizione con la parte inserita, poi di colpo affonda tutto il pene fino all'elsa. E il movimento dell'ago nelle mani dei sarto che l'uomo e la donna devono tener presente. Il khiat et heub si adatta agli amanti, maschi e femmine, che possono rimandare a volont l'orgasmo. Per quelli che non ne sono capaci, esso finisce troppo presto. Quinto movimento: Souak el feurdj (io stuzzicadenti). L'uomo introduce il membro tra le pareti della vulva, muovendolo prima avanti indietro, poi a destra e a sinistra. Solo chi ha un membro molto vigoroso pu compiere questo movimento. Sesto movimento: Tachik el heub (la compressione). L'uomo introduce tutto il membro nella vagina, cos a fondo che il suo pelo si mischia completamente con quello della donna. In questa posizione egli deve poi muoversi con grande energia, senza ritirare minimamente il pene. Questo il movimento migliore di tutti, ed particolarmente adatto alla posizione Dok e! arz. Le donne io preferiscono a ogni altro, in quanto esso

procura loro il piacere supremo di afferrare il membro con l'utero, soddisfacendole nel modo pi completo. Le donne chiamate tribadi usano sempre questo movimento nelle loro mutue carezze. Esso provoca un pronto orgasmo sia nell'uomo sia nella donna. Senza baci, nessuna posizione o movimento procura il piacere pi pieno; e le posizioni in cui il bacio non praticabile non sono del tutto soddisfacenti, poich esso uno dei pi potenti stimolanti all'atto d'amore. Io ho detto in versi: L'occhio languido Mette l'anima in contatto con l'anima E il tenero bacio Porta il messaggio del membro alla vulva. Il bacio va considerato una parte integrante del coito. Il migliore quello impresso su labbra umide combinato con la suzione delle labbra e della lingua, che particolarmente provoca il fluire della saliva. Sta all'uomo mordicchiare leggermente la lingua della compagna, in modo che la saliva di lei passi fresca e squisita nella sua bocca, pi dolce del puro miele. Quest'atto gli dar un tremito, che percorre tutto il corpo ed pi inebriante del vino bevuto in eccesso. Un poeta ha detto: Baciandola, ho bevuto alle sue labbra Come un cammello alla fonte di un'oasi, Il suo abbraccio e la freschezza della sua bocca Mi danno un languore che giunge al midollo. Il bacio dovrebbe essere melodioso; questo si ha con la lingua che tocca il palato, lubrificato dalla saliva. E prodotto dal movimento della lingua e dallo spostamento della saliva, causato dalla suzione. Il bacio dato sulla parte esterna, superficiale delle labbra, producendo un suono paragonabile a quello con cui si chiama il gatto, non procura piacere. Dunque bene riservano ai bambini e alle mani. Il bacio che ho descritto sopra quello adatto al coito ed pieno di volutt. Un proverbio popolare dice: Un bacio bagnato meglio d'un coito frettoloso. A tale proposito ho composto i versi che seguono: Mi baci la mano - la mia bocca dovresti baciare, O donna, tu che sei il mio idolo! D'amore era il tuo atto, ma andato perduto.

La mano non sa apprezzare la natura d'un bacio. Le tre parole kobla, letsem, e buss sono usate indifferentemente per indicare il bacio sulla mano o sulla bocca. La parola feram indica specificamente il secondo. Un poeta arabo ha detto: Il cuore innamorato non ha sollievo In incanti di strega o amuleti, N in un ardente abbraccio senza bacio, N in un bacio senza l'amplesso. E l'autore dell'opera I gioielli della sposa e la gioia delle anime ha aggiunto a quanto sopra, come complemento e commentario, i due versi che seguono: Non nel dialogo, per quanto aperto e libero, Ma nel mettere le gambe sulle gambe (coito). Ricorda che tutte le carezze e ogni specie di baci non contano nulla, senza l'introduzione del membro. Dunque astieniti da essi, se non vuoi passare all'azione; attizzano soltanto il fuoco senza scopo. La passione cos eccitata somiglia infatti a un fuoco che divampa e, come questo, soltanto l'acqua pu spegnerlo, null'altro che l'emissione dello sperma calma la libidine e soddisfa il desiderio. La donna non ci guadagna pi dell'uomo dalle carezze senza coito. Si racconta che una certa Dahama bent Mesedjel apparve davanti al governatore della provincia di Yamama, con suo padre e suo marito, El Adjadje, dichiarando che quest'ultimo era impotente e non faceva l'amore con lei n l'avvicinava come un maschio avvicina una femmina. Suo padre, che l'assisteva nella sua causa, fu accusato d'interferenza dagli abitanti di Yamama, i quali gli dissero: Non ti vergogni di aiutare tua figlia a esigere il coito? Al che egli rispose: mio desiderio che abbia dei figli; se li perde, sar la volont di Dio; se li cresce, da grandi le saranno utili. Dahama espose cos la sua lagnanza davanti al governatore: Ecco, questo mio marito, e finora egli non mi ha mai toccato. Il governatore obiett: Senza dubbio perch tu non eri disposta. Al contrario rispose Dahama, per lui che mi stendo supina ed apro le cosce! Al che il marito grid: Mente, o Emiro! Per possederla devo lottare con lei. L'Emiro pronunci il seguente giudizio: Ti do un anno di tempo disse, per provare che la dichiarazione di tua moglie falsa. Prese questa decisione per riguardo a El Adjadje, che se ne and recitando i seguenti versi: Dahama e suo padre credevano Che l'Emiro mi avrebbe giudicato impotente.

A volte, non pigro lo stallone? Eppure cos grosso e pieno di vigore! Ritornato a casa, cominci a baciare e accarezzare la moglie; ma i suoi sforzi non andarono oltre, egli rimase incapace di dar prova della sua virilit. Dahama allora gli disse: Risparmia le tue carezze e i tuoi abbracci; essi non soddisfano la passione d'amore. Ci che desidero un forte e duro membro, il cui sperma fluisca nel mio utero. Egli recit questi versi: Davanti a Dio, invano tu tenti soddisfarmi Con baci e abbracci solamente! Per placare il mio tormento devo sentire un pene Eiaculare sperma nel mio utero! El Adjadje, disperato, la riport alla sua famiglia e, per nascondere la sua vergogna, la ripudi quella sera stessa. Un poeta scrisse in quell'occasione: Che sono le carezze per una donna ardente O le ricche vesti e i bei gioielli, Se il pene dell'uomo non si unisce al suo Ed ella langue peril membro virile? Sappi, dunque, che la maggior parte delle donne non trova piena soddisfazione nei baci e negli abbracci, senza il coito. Solo il membro le soddisfa e a esse piace colui che le penetra, anche se brutto e mal fatto. Si racconta, a questo proposito, che un giorno Mussa ben Mesb and da una donna della citt che possedeva una schiava, un'eccellente cantante, che egli desiderava comprare. La donna era stupendamente bella e, oltre alla grazia e al fascino, disponeva di una grossa fortuna. Mussa vide in casa anche un giovane mal conformato e dal volto sgradevole, che andava e veniva dando ordini. Chiese chi fosse alla donna, la quale rispose: mio marito e io darei la vita per lui. Mussa si stup e disse: E una dura schiavit quella a cui sei ridotta e mi dispiace per te. Tutti apparteniamo a Dio e ritorneremo a lui. Ma quale sventura che una bellezza tanto incomparabile e forme tanto deliziose debbano appartenere ,a un uomo simile! O figlio di tua madre, replic la donna, se egli potesse fare per te di dietro quello che fa per me davanti, venderesti tutti i tuoi beni da poco acquisiti e rinunceresti al tuo intero patrimonio. Poich ti apparirebbe bellissimo e la sua bruttezza si trasformerebbe in prestanza! Al che Mussa esclam: Dio te lo conservi! Si racconta anche che il poeta Farzdak incontr un giorno una donna sulla quale i suoi occhi si fissarono, ardenti d'amore, e che per tale ragione gli disse: Perch mi guardi in quel modo? Avessi anche mille vulve, non ci sarebbe

nulla da sperare per te. E perch mai? domand il poeta. Perch non sei attraente, disse la donna, e certo quello che tieni nascosto non meglio di ci che si vede. Al che egli ribatt: Se mi mettessi alla prova, scopriresti che le mie qualit interiori sono tali da far dimenticare il mio aspetto esteriore! Poi si scopr, mostrandole un membro lungo e grosso come il braccio di una bambina. A quello spettacolo la donna si sent ardere dal desiderio. Egli se ne accorse e le chiese di lasciarsi accarezzare. La donna si scopr, mettendo a nudo un monte di Venere rotondo come una cupola. Allora egli comp l'atto con lei e recit questi versi: Ho introdotto in lei il mio membro, Grosso come il braccio di una vergine; Un membro dalla punta rotonda, pronto all'attacco, Che misura in lunghezza un palmo e mezzo; Ed stato come affondano in un braciere! Chi cerca il piacere che la donna pu dare, deve eccitarla e soddisfare il desiderio di lei, nei modi che ho descritto. Cos la vedr venir meno dalla passione, la sua vulva si bagner, l'utero si spinger in avanti e i due fluidi seminali si mischieranno.

CAPITOLO VII DELLE COSE CHE SONO DANNOSE NELL'AMPLESSO


Sappi, o Visir (Dio sia buono con te!), che sono molte le malattie causate dal coito. Ora io te ne elencher alcune, poich, per poterle evitare, essenziale conoscerle. Lasciati dire innanzi tutto che il coito, se compiuto in piedi, nuoce alle giunture delle ginocchia e causa tremiti nervosi; se invece effettuato di fianco, predispone alla gotta e alla sciatica, che colpisce principalmente le giunture delle anche. Non amare una donna a digiuno o immediatamente prima di un pasto, altrimenti avrai dolori alla schiena, perderai il tuo vigore e ti s'indebolir la vista. Se ti accoppi con la donna a cavalcioni su dite, la tua spina dorsale ne soffrir e ne avrai danno al cuore; inoltre, se la pi piccola goccia delle usuali secrezioni della vagina entra nel tuo canale uretrale, pu derivarne una dolorosa strozzatura dello stesso. Non lasciare il membro nella vulva dopo l'eiaculazione, poich ci pu causare la renella, o un ammorbidimento della colonna vertebrale, o la rottura di vasi sanguigni o, infine, l'infiammazione dei polmoni. nocivo anche fare troppo esercizio fisico dopo il coito. Evita di lavare il membro immediatamente dopo la copula, poich questo pu causare infiammazioni. Quanto al coito con una vecchia, esso come un veleno ed stato detto: Non accoppiarti con vecchie, fossero anche ricche come Karun. E ancora: Guardati dall'accoppiarti con una vecchia, anche se ti sommergesse di favori. Oppure: Il coito delle vecchie cibo velenoso. Sappi che chi si unisce con una donna pi giovane acquista nuovo vigore; se la compagna ha la sua stessa et, egli non trarr alcun vantaggio dal coito; mentre, se pi vecchia, la donna prender tutta la forza dell'uomo per s. A questo proposito meditate sui seguenti versi: Evita di unirti con donne vecchie; Nel loro seno c' il veleno dell'arakim. Un proverbio dice inoltre: Non servire una donna vecchia, nemmeno se si offrisse di mantenerti a semolino e pane di mandorle. La pratica eccessiva del coito nuoce alla salute, perch si emette troppo sperma.

Come il burro ricavato dalla panna rappresenta la quintessenza del latte e, una volta scremato, il latte perde le sue qualit, cos lo sperma la quintessenza del nutrimento e la sua perdita debilitante. Inoltre le condizioni del corpo e, per conseguenza, la qualit dello sperma, dipendono direttamente da ci che mangi. Quindi, se un uomo si dedica con passione alle gioie del coito, senza affaticarsi troppo, pu sostenersi con alimenti che danno forza, come dolciumi, aromi, carne, miele, uova e simili. Chi segue questo regime protetto contro i seguenti mali, che possono derivare dal coito eccessivo. Primo, perdita del potere generativo. Secondo, deterioramento della vista. Anche se puoi non diventare cieco, sarai almeno colpito da malattie agli occhi, se non seguii miei consigli. Terzo, perdita della forza fisica. Puoi diventare come l'uomo che vuole volare ma non pu; che inseguendo qualcuno non riesce a prenderlo o che portando un peso, o lavorando, si sente presto stanco e prostrato. Chi non vuole sentire la sofferenza per la mancanza del coito usi la canfora. Mezzo mitskal di questa sostanza sciolta nell'acqua, rende l'uomo che la beve insensibile ai piaceri dell'amplesso. Molte donne usano questo preparato quando sono gelose di una rivale o hanno bisogno di riposo dopo grandi eccessi. Allora cercano di procurarsi la canfora rimasta dopo un funerale e non esitano a spendere denaro per ottenerla dalle vecchie che si occupano dei cadaveri. Esse usano anche il fiore dell'enn, che chiamato faria; l'immergono nell'acqua, finch questa diventa gialla, ottenendo cos un'infusione che ha quasi lo stesso effetto della canfora. Il presente capitolo non sarebbe il luogo pi adatto per far conoscere questi rimedi; ma ho pensato che tale informazione, come data qui, possa essere utile a molte persone. Vi sono cose che possono diventare nocive, finendo col far male alla salute. Esse sono: il troppo sonno, i lunghi viaggi in periodi sfavorevoli, che, soprattutto nei paesi freddi, possono indebolire il corpo e provocare malattie alla spina dorsale; gli stessi effetti sono possibili se si maneggiano abitualmente materiali che causano freddo e umidit, come gesso, intonaco e simili. Il coito inoltre pericoloso per gli individui che hanno difficolt a orinare. L'abitudine di mangiare cibi acidi debilitante. Lasciare il membro nella vulva dopo l'eiaculazione, sia per lungo sia per breve tempo, indebolisce l'organo e lo rende meno abile al coito. Giacendo con una donna, fai l'amore parecchie volte se te ne senti disposto, ma bada di non eccedere, perch vero che: L'uomo che si dedica al gioco d'amore per soddisfare i propri bisogni e i propri desideri, prova il piacere pi intenso e durevole; ma chi lo fa per accondiscendere alla lussuria altrui, languir, perder tutto il suo desiderio e finir col diventare impotente al coito. Il senso di queste parole che un uomo, quando se ne sente disposto, pu dedicarsi alla pratica del coito con pi o meno ardore, secondo il suo desiderio, e in qualsiasi momento voglia, senza alcun timore di futura impotenza, se spinto soltanto dal suo desiderio di giacere con una donna. Ma chi fa l'amore nell'interesse altrui, vale a dire soltanto per soddisfare la

passione della sua compagna, e si spinge a ogni eccesso per raggiungere questo fine impossibile, agisce contro se stesso e mette in pericolo la propria salute per compiacere un'altra persona. Altrettanto nocivo si pu considerare il coito nel bagno, o immediatamente dopo essere usciti dal bagno; come pure se ci si appena purgati, osi subito da poco un salasso e simili. Bisogna evitare anche di accoppiarsi dopo una grossa bevuta. Fare l'amore con una donna durante le sue mestruazioni nocivo sia all'uomo sia alla donna stessa, perch in quel periodo il suo utero freddo e il suo sangue impuro, e se la pi piccola goccia di esso dovesse entrare nel canale urinario dell'uomo, ne potrebbero derivare molti malanni. Quanto alla donna, essa non prova alcun piacere durante il mestruo e in quei giorni detesta il coito. Quanto all'amplesso nel bagno, alcuni dicono che non se ne trae piacere, se, come si crede, l'intensit del godimento dipende dal calore della vulva, poich nel bagno essa non pu che essere fredda e quindi inadatta a dare piacere. Inoltre non bisogna dimenticare che l'acqua, penetrando negli organi sessuali dell'uomo o della donna, pu portare a gravi conseguenze. Il coito dopo un pasto abbondante pu provocare la rottura degli intestini. Va anche evitato dopo una grossa fatica fisica e in un periodo di gran freddo o di gran caldo. Tra gli incidenti che possono derivare dal coito nei paesi caldi si pu citare la cecit improvvisa, senza sintomi precedenti. Bisogna evitare di ripetere l'atto senza lavare le parti, poich questo pu indebolire la potenza virile. L'uomo deve anche evitare di accoppiarsi con la moglie quando questa in stato d'impurit legale, perch, se dovesse restare incinta, il bambino potrebbe non essere sano. Non rimanete vicino alla donna dopo aver eiaculato, perch la disposizione a ricominciare ne verr diminuita. Bisogna aver cura di non portare grossi pesi sulla schiena o sforzare troppo la mente, se non si vuole ostacolare l'attivit sessuale. Non va nemmeno bene indossare sempre indumenti di seta, poich questi diminuiscono l'energia per la copula. Anche le vesti di seta indossate dalla donna nuocciono alla capacit d'erezione del membro virile. Il digiuno, se prolungato, calma il desiderio sessuale, ma all'inizio lo eccita. Astieniti dai liquidi oleosi, poich con l'andare del tempo essi diminuiscono la forza fisica necessaria al coito. Il tabacco, normale o aromatizzato, ha un effetto analogo. male lavare gli organi sessuali con acqua fredda subito dopo il coito; in generale, l'acqua fredda placa il desiderio, mentre quella calda lo rafforza. La conversazione con una giovane donna eccita nell'uomo un'erezione e una passione proporzionale alla giovinezza della medesima. Un arabo fece questa raccomandazione alla figlia, mentre la portava dal marito: Profumati con l'acqua! intendendo che doveva lavarsi spesso, piuttosto che cospargersi di profumi; questi ultimi, inoltre, non vanno bene per tutti.

Si racconta anche che, avendo una donna detto al marito: Sei proprio un uomo da nulla, non ti profumi nemmeno! egli ribatt: Sudiciona, sta alla donna emanare un buon odore! Abusando del coito si perde il gusto per i suoi piaceri; come rimedio a questo male, chi ne soffre deve spalmare sul membro un miscuglio di miele e sangue di caprone. Questo avr un effetto meraviglioso sulla sua capacit di fare l'amore. Anche la lettura del Corano, si dice, predispone al coito. Ricorda che un uomo prudente si guarder dall'abusare del coito. Lo sperma l'acqua della vita; se lo usi con parsimonia, sarai sempre pronto al piacere sessuale; esso la luce dei tuoi occhi; non sprecano ogni qual volta hai voglia di godere, perch altrimenti rischi molti mali. I medici saggi dicono: Una costituzione robusta indispensabile per l'amplesso e chi ne dotato pu dedicarsi al piacere senza pericolo; ma questo non vale per l'uomo debole, che corre un grave rischio indulgendo liberamente al piacere sessuale. Il saggio Es Sakli elenca i limiti che un uomo deve osservare in questo campo: gli uomini flemmatici o sanguigni non dovrebbero fare l'amore pi di due o tre volte al mese; quelli collerici o ipocondriaci, soltanto una o due volte. Eppure un fatto che, al giorno d'oggi, molti uomini dotati di questi quattro temperamenti sono insaziabili riguardo all'amplesso e vi si dedicano giorno e notte, senza curarsi di esporsi a gravi malattie, sia interne sia esterne. Le donne sono pi favorite degli uomini, per quanto riguarda l'indulgere alla loro passione per il coito. Questa in effetti la loro specialit e per loro tutto godimento, mentre gli uomini corrono molti rischi abbandonandosi senza freni ai piaceri d'amore. Avendo cos presentato i pericoli che possono derivare dal coito, mi sembra utile farti conoscere i versi seguenti, che contengono consigli igienici a questo riguardo. Essi sono stati scritti per ordine di Harun ci Raschid dai pi celebri medici dei suo tempo, ai quali egli aveva chiesto d'informarlo sui rimedi per combattere con successo i mali causati dal coito. Mangia lentamente, se vuoi che il cibo ti giovi, E bada che la tua digestione sia buona. Attento ai cibi duri da masticare; Sono un cattivo nutrimento ed bene astenersene. Non bere subito dopo la fine del pasto O sarai a mezza strada per incontrare una malattia. Non tenerti dentro il cibo in eccesso E, se sei in troppo schizzinosa compagnia, Liberati qualche tempo prima di metterti a letto Poich per il riposo questa la prima necessit. Sta' lontano da droghe e medicine Ricorrendovi soltanto se sei molto malato. Usa tutte le opportune precauzioni, Poich esse mantengono il tuo corpo in salute

E sono il tuo miglior sostegno. Non bramare troppo le donne dai seni rotondi; Ben presto l'eccesso di piacere ti render debole, Nel coito troverai una malattia E troppo tardi allora scoprirai Che nella copula la tua acqua di vita Si riversa nella vulva della donna. Soprattutto guardati dalla femmina anziana Poich veleno per te saranno i suoi amplessi. A giorni alterni con un bagno monda il tuo corpo. Ricorda questi precetti e seguili. Queste furono le regole date dai saggi al Signore di benevolenza e bont, al generoso tra i generosi. Tutti i saggi e i medici concordemente affermano che molti dei malanni che affliggono l'uomo derivano dall'abuso del coito. Dunque, chi desidera preservare la sua salute, in particolare la vista, e condurre una vita piacevole, goda con moderazione delle gioie d'amore, sapendo che da esse possono derivare i mali pi grandi.

CAPITOLO VIII I VARI NOMI DATI ALL'ORGANO SESSUALE MASCHILE


Sappi, o Visir (Dio ti sia benigno!), che l'organo sessuale dell'uomo ha numerosi nomi, quali: El dekeur, il membro virile. El kamera, il pene. El air, l'organo della generazione. El hamama, il piccione. El teunnana, il campanellino. El heurmak, l'indomabile. El ahlil, il liberatore. El zeub, la verga. El hammach, l'eccitante. El nass, il dormiente. El zodam, il piede di porco. El khiad, il sarto. Mochefi el relil, quello che estingue la passione. El khorrat, quello che si aggira. El deukkak, il batacchio. El ouam, il nuotatore. El dekhal, quello che irrompe nella casa. El aurar, il monocolo. El fortass, il calvo. Abou am, quello con un occhio solo. El atsar, quello che inciampa. El dommar, quello con la testa strana. Abou rokba, quello con il collo. Abou quetala, quello dalla folta chioma. El besiss, l'impudente. El mostahi, il pudico. El bekkai, il piangente. El hezzaz, quello che si agita. El lezzaz, quello che vuoi essere uno [con la vulva]. Abou laba, quello che sputa. El fattach, ii cercatore. El hakkak, lo strofinatore. El mourekhi, il flaccido. El motel, il rovistatore.

El mokcheuf, lo scopritore. Per quanto riguarda i nomi kamera e dekeur, il loro significato ovvio. Dekeur una parola che indica il maschio di tutti gli animali ed anche usata nel senso di menzione e memoria. Quando un uomo ha un incidente al membro, quando esso viene amputato o diventa debole e, quindi, egli non pu pi ottemperare ai doveri coniugali, si dice di lui: Il membro del tale morto, il che significa: Il ricordo di lui andr perduto e la sua generazione tagliata alla radice. E alla sua morte si dir: Il suo membro stato tagliato, significando: La sua memoria scomparsa dal mondo. Il dekeur svolge anche una parte importante nei sogni. L'uomo che sogna che il suo membro stato tagliato sicuro di non vivere ancora per molto, perch, come si detto sopra, esso presagisce la perdita della sua memoria e l'estinzione della sua razza. Tratter questo soggetto pi dettagliatamente nel capitolo sull'interpretazione dei sogni. I denti (seman) rappresentano gli anni (semin); quindi se un uomo sogna una bella dentatura, questo per lui un segno di lunga vita. Se vede una sua unghia (defeur) rovesciata, questo indica che la vittoria (defeur) da lui conquistata contro i suoi nemici cambier di parte e da vincitore diventer il vinto; inversamente, se vede l'unghia del nemico girata al rovescio, pu dedurre che la vittoria che era passata dalla parte avversa torner presto dalla sua. La vista di un giglio (sonsana) il pronostico d'una sfortuna che durer un anno (son, sfortuna; sana, anno). L'apparizione di ostriche (nmat) nei sogni di cattivo auspicio, perch il loro nome, essendo formato da na e mat, significa notizia di morte, cio pericolo. Sognare uno scudo (henaga) significa che avverranno ogni sorta di disgrazie, poich questa parola, cambiando poche lettere, diventa koul afa, tutta cattiva ventura. Una rosa fresca (ouard) annuncia l'arrivo (ouround) di un evento piacevole che vi far vibrare il cuore di gioia; mentre una rosa avvizzita indica una notizia ingannevole. Lo stesso vale per la calvizie delle tempie e cose simili. Il gelsomino (yasmin) formato da yas, che signi-, fica inganno, o l'avvenire di un fatto contrario ai vostri desideri, e mm, cio falsit. L'uomo che sogna un gelsomino, dunque, deve concluderne che l'inganno, yas, contenuto nel nome yasmin, una falsit e quindi essere certo del successo della sua impresa. I pronostici forniti dal gelsomino, per, non hanno lo stesso grado di certezza di quelli dati dalla rosa. Esso differisce infatti enormemente da quest'ultima, poich il pi lieve soffio di vento lo scompiglia. La vista di una casseruola (beurma) annuncia la conclusione (anuberam) degli affari in cui si impegnati. Abou Djahel (la maledizione di Dio sia su di lui!) aggiunge che tale conclusione avr luogo di notte. Una giara (khabia) segno di perfidia (khebets) in ogni campo, a meno che non sia caduta in una fossa o in un fiume e si sia rotta, facendo uscire tutte le

calamit che contiene. Il legno (nechara) significa buone notizie (bechara). Il calamaio (douaia) indica un rimedio (doua), cio la cura di una malattia, a meno che non sia bruciato, rotto o perduto, nel qual caso significa il contrario. Il turbante (mama), se nel sogno ricade sul viso e copre gli occhi, previsione di cecit (ama), che Dio ce ne preservi! Ritrovare intatto un gioiello perduto o dimenticato un segno di successo. Se un uomo sogna di uscire da una finestra (taga), pu essere sicuro che concluder con vantaggio tutti gli affari che ha in corso, siano essi importanti o no. Ma se la finestra stretta, cos che non gli facile uscire, significa che per riuscire nel suo intento dovr impegnarsi in proporzione alla difficolt trovata in sogno. L'arancia amara significa che dal luogo dove la si vista in sogno verranno affermazioni maligne. Gli alberi (ached jar) significano discussioni (machadejra). La carota (asefnaria) indica sfortuna (asef) e dolore. La rapa (cuft) significa per l'uomo che la vede in sogno una faccenda passata e finita (ameur fat), del tutto senza ritorno. Essa importante se la rapa grossa, trascurabile se piccola: insomma, l'importanza in proporzione alle dimensioni. Un moschetto che non spara significa una cospirazione, ma di nessuna importanza. Se l'arma invece spara, segno che venuto il momento di realizzare il complotto ordito. La vista del fuoco di cattivo auspicio. Se la brocca (brik) di un uomo che si volto a Dio si rompe, segno che il suo pentimento inutile, ma se a rompersi il bicchiere da cui beve il vino, significa che ritorna a Dio. Se hai sognato festini e sontuosi banchetti, sicuro che avverranno cose del tutto contrarie. Se hai visto una persona salutarne un'altra che parte, puoi essere sicuro che presto sar quest'ultima ad augurare buon viaggio alla prima; poich il poeta dice: Se hai visto il tuo amico dirti addio, gioisci; La tua anima sia lieta per colui che lontano Perch puoi attenderti di riverderlo presto. E il cuore dell'amico che ti ha lasciato torner a te. Il coriandolo (keusbeur) significa che la vulva (keuss) a posto. A questo proposito si racconta che il sultano Harun el Rachid, mentre si trovava con molte altre personalit, si alz e le lasci per andare da una delle sue mogli, della quale gli era venuto desiderio. Ma la trov con le mestruazioni e torn dai compagni, rassegnato alla sua delusione. Senonch un momento dopo la donna scopr che il flusso era finito. Quando se ne fu assicurata, si alz e mand al sultano, per una delle sue negre, un piatto di

coriandolo. Harun el Rachid sedeva tra i suoi amici quando la schiava glielo consegn. Egli lo prese e lo esamin, ma non cap perch la moglie glielo avesse fatto avere. Infine lo porse a uno dei suoi poeti, che, dopo averlo guardato attentamente, gli recit questi versi: Ella ti manda coriandolo (keusbeur) Bianco come zucchero; Io l'ho messo sul mio palmo E vi ho concentrato tutti i miei pensieri Per scoprire il suo significato; E l'ho capito. Ci ch'ella vuole dire E: La mia vulva tornata in salute (keussi beuri). El Rachid si stup molto per lo spirito mostrato dalla donna e la perspicacia del poeta. Cos scopr ci che voleva sapere senza che fosse divulgato ci che doveva rimanere segreto. Una spada sguainata significa guerra e la vittoria sar di chi l'impugna. Una briglia significa servit e oppressione. Una lunga barba indica fortuna e prosperit; ma si dice sia un segno di morte se arriva fino a terra. C' anche chi ritiene che l'intelligenza di un uomo sia in proporzione inversa alla lunghezza della sua barba; cio una lunga barba denota un'intelligenza corta. A questo proposito si racconta che un giorno un uomo con una barba lunghissima vide un libro sul cui dorso era scritta la seguente sentenza: L'uomo il cui mento adorno di barba tanto pi sciocco quanto pi la sua barba lunga. Temendo d'esser considerato uno stupido dai suoi conoscenti, decise di eliminare il pelo di troppo e, impugnata la barba proprio sotto il mento, diede fuoco al resto, con la lampada poich era sera. La fiamma corse velocemente su per il pelo e raggiunse la mano, ch'egli dovette ritirare di scatto per via del calore. Cos la barba bruci completamente. Allora egli scrisse sul dorso del libro, sotto la frase citata sopra: Queste parole sono verissime. Io, che scrivo questo, ne ho provato la verit. Infatti, egli stesso si era convinto che la debolezza dell'intelletto proporzionata alla lunghezza della barba. Si narra anche che Harun el Rachid, trovandosi in un chiosco, vide un uomo con un formidabile onor del mento. Ordin che lo portassero da lui e, quando gli fu dinanzi, gli domand: Come ti chiami? Abou Aruba, rispose l'uomo. Qua! la tua professione? Sono un maestro di dialettica. Allora Harun gli diede i! seguente caso da risolvere. Un uomo compra un caprone, che espellendo i suoi escrementi, lo colpisce con essi in un occhio e lo ferisce. Chi deve pagare i danni?. Il venditore, rispose prontamente Abou Aruba. E perch? chiese il califfo. Perch ha venduto il caprone senza avvertire il compratore che aveva una catapulta nell'ano, argoment il maestro

di dialettica. Al che Harun e! Rachid rise a crepapelle e recit i seguenti versi: Quando la barba di un giovane Giunge fino all'ombelico, La cortezza del suo intelletto, a mio giudizio, proporzionata alla lunghezza di essa. Molti autori affermano che tra i nomi propri ve ne sono alcuni che portano fortuna e altri che portano disgrazia, a seconda del loro significato. I nomi Ahmed, Mohammed, Hamdonna, Hamdun indicano, sia nella realt sia in sogno, l'esito propizio di una transazione. Ali e Alia indicano altezza ed elevazione di rango. Naserouna, Naseur, Mansur, Naseur Allah indicano successo in tutti i campi e salvezza per chi in pericolo. Fetah e Fetah Allah indicano vittoria, come tutti gli altri nomi che nel loro significato parlano di cose fortunate. I nomi Rd e Rada significano tuono, tumulto e comprendono tutto quanto connesso a tale significato. Abou el Feurdj e Ferendj indicano gioia, Ranem e Renim successo, Khalf Allah e Khaleuf compensazione per una perdita e benedizione. Il senso di Abder Rassi, Hafid e Mahfond favorevole. I nomi che includono le parole latif (benevolo), mounts (servizievole), hanin (compassionevole), aziz (amato), portano in s, conformemente al senso di questi termini, le idee di benevolenza, lateuf (carit), iratsa (compassione), hanana e aiz (favore). Fra le parole di cattivo auspicio, per esempio, cito el ouar ed el ouara, che implicano l'idea di difficolt. Per sostenere la verit delle precedenti osservazioni citer questa massima del Profeta (Il saluto e la benevolenza di Dio a lui!): Confronta i nomi che compaiono nei tuoi sogni con il loro significato, per poterne trarre le tue conclusioni. Devo ammettere che questo non era il luogo per trattare tale soggetto, ma una parola tira l'altra. Ora torner all'argomento di questo capitolo, cio i vari nomi dell'organo sessuale maschile. Il nome el air deriva da el kir (il mantice del fabbro). Infatti, se giri in quest'ultima parola la lettera k, kef, in modo che guardi dalla parte opposta, leggerai el air. Il membro viene chiamato per il suo alterno gonfiarsi e sgonfiarsi. Se gonfio, sta eretto, se no, ricade molle. El hamama (il piccione). Perch nel momento in cui ritorna in riposo, dopo l'erezione, somiglia a un piccione femmina che si siede sulle sue uova. El teunnana (il campanellino). Perch quando entra o esce dalla vulva, nel coito, produce un suono. El heurmak (l'indomabile). Perch, quando in erezione, comincia a muovere la testa, cercando l'ingresso della vulva finch non l'ha trovato e allora entra con grande insolenza, senza chiedere permesso.

El ahlil (il liberatore). Perch, entrando nella vulva di una donna tre volte ripudiata, le d la libert di tornare dal primo marito. El zeub (la verga). Dalla parola deub, che vuol dire strisciare. Questo nome stato dato al membro perch, quando s'introduce tra le gambe di una donna e sente una ghiotta vulva, comincia a strisciare su per le cosce e il Monte di Venere, poi si avvicina all'entrata della vagina e continua a strisciare finch non si trova al punto giusto, dopo di che la penetra, pronto a eiaculare. El ham mach (l'eccitante). Perch eccita la vulva, con il suo continuo entrare e uscire. El nass (il dormiente). Per la sua apparenza ingannevole. Quando eretto, si allunga e s'indurisce tanto da far pensare che non torner mai molle. Ma quando ha lasciato la vulva, dopo aver soddisfatto la sua passione, si mette a dormire. Vi sono membri che si addormentano mentre sono nell'organo sessuale femminile, ma la maggioranza ne esce ancora duro. In quel momento, per, diventano sonnolenti e a poco a poco si addormentano. El zoddam (il piede di porco). Perch, quando incontra la vulva e questa non lo lascia passare subito, forza l'entrata con la testa, rompendo e lacerando ogni cosa, come un animale selvaggio in calore. El khiad (il sarto). Perch non entra nella vulva prima d'aver manovrato all'entrata, come un ago nella mano di un sarto, strisciando contro di essa e strofinandola finch non sufficientemente eccitata, dopo di che vi penetra. Mochefi el relil (quello che estingue la passione). Questo nome dato a un membro grosso, forte e lento a eiaculare. Esso soddisfa nel modo pi completo i desideri amorosi di una donna, perch, dopo che l'ha eccitata al massimo, placa questa eccitazione meglio di ogni altro. E nello stesso tempo calma l'ardore dell'uomo. Quando vuole entrare in una vulva e, giunto all'entrata, la trova chiusa, si lamenta, supplica e promette: Oh, amore mio, lasciami entrare, non rester a lungo! Ma, quando ammesso, non mantiene la sua parola e non se ne va finch non ha soddisfatto il suo ardore con l'eiaculazione dello sperma, andando e venendo, spingendosi avanti e ritraendosi, muovendosi a destra e a sinistra. La vulva protesta: Che ne della tua parola, ingannatore? Non avevi detto che ti saresti fermato soltanto un momento? E il membro risponde: Ah, non me ne andr finch non avr incontrato il tuo utero; ma appena l'avr trovato, mi ritirer subito. A queste parole, la vulva sente piet di lui e spinge avanti l'utero, che lo stringe e gli bacia la punta, come per salutarlo. Allora il

membro si ritira, perch la sua passione soddisfatta. El khorrat (quello che si aggira). Perch, arrivato davanti alla vulva, dice di venire per affari importanti, bussa alla porta, si aggira dappertutto, senza alcuna vergogna o timidezza, frugando in ogni angolo a destra e a sinistra, avanti e indietro, poi d'un tratto scatta in fondo alla vagina per eiaculare. El deukkak (il batacchio). Perch, quando arriva all'entrata della vulva, vi d un colpetto. Se la vulva apre la porta, entra; se non c' risposta, bussa ancora e continua finch non viene ammesso. Cos fa il parassita che vuole entrare nella casa di un ricco per partecipare a un festino: bussa alla porta e, se gli aprono, entra, altrimenti continua a bussare finch non riceve risposta. Lo stesso fa il deukkak alla porta della vulva. Per bussare alla porta s'intende la frizione del membro contro l'entrata della vagina, finch non diventa umida. La comparsa di questo umore il fenomeno cui si allude con l'espressione aprire la porta. El ouam (il nuotatore). Perch, quando entra nella vulva, non rimane in un posto solo, ma gira a destra e a sinistra, avanti e indietro, e infine si muove come un nuotatore in mezzo al proprio sperma e al fluido emesso dalla vulva, come se temesse di annegare e cercasse di salvarsi. El dekhal (quello che irrompe nella casa). Perch, quando arriva alla porta della vulva, questa gli chiede: Cosa vuoi? Voglio entrare!, Impossibile! Non ti posso accogliere per via delle tue dimensioni. Allora il membro insiste perch la vulva gli lasci mettere dentro soltanto la testa, promettendo di non entrare interamente; poi si fa avanti, strofina due o tre volte la punta tra le labbra della vulva, finch non diventano umide e cos si lubrificano, allora introduce prima la testa, poi, con una spinta, affonda fino ai testicoli. El aurar (il monocolo). Perch ha un occhio solo, che non come gli altri, e non vede chiaramente. El fortass (il calvo). Perch non ci sono peli sulla sua testa, il che lo fa apparire calvo. Abou ane (quello con un occhio solo). Perch il suo unico occhio ha la singolarit di essere senza pupilla e senza ciglia.

El tsar (quello che inciampa). Perch, se vuole penetrare nella vulva e non trova la porta, picchia sopra e sotto, continuando cos ad inciampare come sulle pietre della strada, finch le labbra della vulva diventano umide ed esso riesce a entrare. Allora la vulva chiede: Cos' successo, hai inciampato tanto? E il membro risponde: O, amore mio, c'erano delle pietre sulla strada. El dommar (quello con la testa strana). Perch la sua testa diversa da tutte le altre. Abou rokba (quello con il collo). infatti l'essere che ha un collo corto, una gola ben sviluppata e grossa all'estremit, una testa calva e pelo ispido, crespo, dall'ombelico al pube. Abou quetala (quello dalla folta chioma). Ha questo nome quando il pelo intorno ad esso molto abbondante. El beiss (l'indipendente). Ha ricevuto questo nome perch dal momento in cui diventa duro e lungo non si cura di nessuno, solleva con la massima impudenza gli indumenti del suo padrone, alzando fieramente la testa, e lo fa vergognare, mentre esso non si vergogna affatto. Allo stesso modo sfrontato agisce con le donne, sollevando le loro vesti e denudandone le cosce. Il suo padrone pu arrossire di questa condotta, ma, quanto al membro, la sua durezza e determinazione ad entrare nella vulva non fanno che aumentare. El mostahi (il pudico). Questo tipo di membro, che s'incontra qualche volta, capace di provare vergogna e timidezza quando si trova davanti a una vulva che non conosce ed soltanto dopo un po' che diventa pi audace e s'indurisce. Talvolta cos turbato che rimane incapace di effettuare il coito, soprattutto quando presente un estraneo, nel qua! caso del tutto impossibilitato a muoversi. El bekkai (il piangente). Cos chiamato per le molte lacrime che versa; appena in erezione, piange; quando vede un bel viso, piange; quando tocca una donna, piange. Arriva persino a versare lacrime in memoria. El hezzaz (quello che si agita). Perch, appena penetra nella vulva, comincia ad agitarsi vigorosamente, finch non ha placato la sua passione.

El lezzaz (quello che vuole essere uno con la vulva). Gli hanno dato questo nome perch, appena entrato nella vulva, spinge e spinge finch il pelo incontra il pelo, sforzandosi di metter dentro persino i testicoli. Abou laba (quello che sputa). Perch quando si trova vicino a una vulva, o ne vede una, o anche soltanto ci pensa, o il suo padrone tocca e si diverte con essa e la bacia, la sua saliva comincia a muoversi e ha le lacrime all'unico occhio; questa saliva particolarmente abbondante quando esso stato per qualche tempo in ozio e allora pu persino bagnare la veste del padrone. Questo tipo di membro molto comune e sono pochi quelli che non l'hanno. Il liquido che sparge chiamato dagli uomini di legge medi. La sua produzione il risultato di giochi amorosi e lascivi pensieri. In certi giochi cos abbondante da riempire la vulva, tanto che si pu erroneamente credere sia la donna a emetterlo. El fattach (il cercatore). Dalla sua abitudine, quando nella vulva, di girarsi in tutte le direzioni, come se cercasse qualcosa. Quel qualcosa l'utero ed esso non ha riposo finch non l'ha trovato. El hakkak (lo strofinatore). Ha avuto questo nome perch non entra nella vagina prima d'aver strofinato con la testa l'entrata e la parte inferiore del ventre. Lo si scambia di frequente con il successivo. El mourekhi (il flaccido). chiamato cos quello che non riesce mai a entrare perch troppo molle, quindi si accontenta di strofinare la testa contro l'entrata della vulva, finch eiacula. Non d alcun piacere alla donna, perch ne eccita la passione, senza essere capace di soddisfarla. El motel (il rovistatore). Cos chiamato perch si ficca in tutti gli angoli, per conoscere bene lo stato della vulva, distinguendone le qualit e i difetti. El mokcheuf (lo scopritore). Detto cos perch, quando si eregge e rizza la testa, solleva gli indumenti che lo celano, scoprendo la nudit del suo padrone, e anche perch non ha paura di denudare le vulve che non conosce ancora, alzando senza vergogna le vesti che le nascondono. Non assolutamente timido, non si cura di nulla e nulla rispetta. Niente di ci che riguarda il coito gli estraneo; ha una profonda conoscenza dello stato di umidit, freschezza, asciuttezza, morbidezza o calore delle vulve, che esplora con assiduit. Infatti, vi sono vulve esteriormente squisite, attraenti e belle di fuori, che all'interno lasciano molto a desiderare e non danno piacere perch non sono calde, ma umidissime, e hanno altri difetti simili. E perci che il mokcheuf cerca di

scoprire qualsiasi cosa riguardi il coito e gli stato dato questo nome. Questi sono i nomi principali che sono stati dati al membro virile, a seconda delle sue qualit. Se qualcuno pensa che l'elenco sia incompleto, pu cercarne altri; ma io credo d'aver fornito un elenco abbastanza lungo da soddisfare i lettori.

CAPITOLO IX I VARI NOMI DATI ALL'ORGANO SESSUALE FEMMINILE

El feurdj, la fessura. El keuss, la vulva. El kelmoun, la voluttuosa. El ass, la primitiva. El zerzour, la protetta. El cheukk, la crepa. Abu tertour, quella con la cresta. Abu khochim, quella con il naso all'ins. El gueun fond, l'istrice. El sakouti, la taciturna. El deukkak, quella che schiaccia. El tseguil, l'insistente. El taleb, la bramosa. El hacen, la bellissima. El neuffakh, quella che gonfia. Abu djebaha, quella con una proiezione. El ouas, la vasta. El dride, la larga. Abu beldum, la golosa. El mokur, la senza fondo. Abu ungra, la gobba. El rorbal, lo staccio. El hezzaz, l'irrequieta. El lezzaz, quella che vuole essere uno. El moudd, l'accomodante. El moudmn, quella che aiuta. El meusboul, la lunga. El molki, la duellatrice. El harrab, la fuggitiva. El sabeur, la rassegnata. El moseuffah, la sbarrata.

El mezour, la profonda. El ddad, quella che morde. El meussas, quella che succhia. El zeunbur, la vespa. El harr, la calda. El ladid, la deliziosa. Per quanto riguarda la vulva chiamata el feurdj, la fessura, ha questo nome perch si apre e si richiude quando desidera ardentemente il coito, come quella di una giumenta in calore quando montata dallo stallone. Questa parola, comunque, si applica indistintamente agli organi sessuali dell'uomo e della donna, poich Dio il Supremo ha usato questa espressione nel Corano, cap. XXXIII, v. 35: El hafidin feurodjahoum u el hafidat. Il significato esatto di feurdj fessura, apertura, passaggio; si dice ho trovato un feurdj nelle montagne, vale a dire, un passaggio; c' poi un soukoun sul ra e un fatcha sul djin, e in questo significato indica anche l'organo sessuale femminile. Ma se il ra segnato da un fatcha significa liberazione dalle disgrazie. Dunque chi sogna la vulva, feurdj, di una donna, pu dedurne che se si trova in qualche difficolt, Dio lo liberer presto da essa; se in dubbio, uscir presto dalla sua perplessit; e, infine, se in miseria, divrr presto ricco, perch feurdj, trasponendo le vocali, significa liberazione dal male. Analogamente, se desidera qualcosa, la otterr; se ha dei debiti, questi saranno pagati. Si ritiene di miglior auspicio sognare la vulva aperta. Infatti, se si vista quella di una giovane vergine, ci significa che la porta della consolazione rester chiusa e che non si pu ottenere la cosa desiderata. E dimostrato che l'uomo che vede in sogno la vulva di una vergine, ancora mai toccata, si trover certamente in difficolt e non sar fortunato nei suoi affari. Ma se vede una vulva aperta, in cui pu guardare dentro, o anche se nascosta, ma egli libero di entrarvi, porter a buon fine le imprese pi difficili, dopo aver prima fallito, e questo entro breve tempo, con l'aiuto di una persona cui non avrebbe mai pensato. Chi sogna un uomo che fa l'amore con una ragazza giovanissima e, quando questi esce da lei, ne vede la vulva, porter a buon fine un affare, dopo un primo insuccesso, con l'aiuto dell'uomo che ha sognato. Se lui stesso ad accoppiarsi con la ragazza e ne vede la vulva, riuscir con i suoi soli sforzi a superare i problemi pi ardui e avr successo in ogni cosa. Generalmente parlando, sognare la vulva un segno favorevole; e di buon auspicio anche sognare il coito e chi si vede nell'atto, finendo con l'eiaculazione, avr successo in tutti i suoi affari. Ma non la stessa cosa per l'uomo che inizia soltanto il coito, senza concluderlo. Questi, al contrario, sar sfortunato in ogni iniziativa. L'uomo che sogna di fare l'amore con una certa donna, si suppone che, in seguito, avr da lei quello che vuole. Chi sogna di unirsi a donne con cui avere rapporti sessuali proibito dalla religione, come per esempio la madre, la sorella ecc. (maharin), deve considerarlo un presagio che si recher in luoghi sacri (moharrem); forse andr persino alla Casa di Dio e vedr la tomba del Profeta.

Per quanto riguarda il membro virile, abbiamo gi detto come sognare che gli avvenga qualche incidente significhi la perdita di ogni rimembranza e l'estinzione della razza. Vedere un paio di pantaloni (seronal) indica la nomina a una carica (oulala), per l'analogia tra le lettere che compongono la parola seronal e quelle che, per trasposizione formano sir, vai, e ouali, nominato: Vai al posto cui sei stato nominato. Si racconta che un uomo il quale sogn che l'emiro gli dava un paio di calzoni, in seguito divenne cad. Sognare pantaloni anche un segno di protezione per gli organi sessuali e preannuncia successo negli affari. La mandorla (louz), parola composta dalle stesse lettere di zal, cessare, vista in sogno da un uomo in difficolt significa che presto queste finiranno; da un uomo malato, che riacquister la salute; in breve, che tutte le sventure finiranno. Un tale che aveva sognato di mangiare mandorle chiese a un saggio cosa significasse; gli fu risposto che, per l'analogia delle lettere che formano le parole iouz e zal, tutte le sue pene sarebbero scomparse; e i fatti confermarono questa interpretazione. Vedere in sogno un molare (deurss) un segno d'inimicizia. Pertanto, chi sogna di perdere un molare pu star certo che il suo nemico morto. Lo dice la parola deurss, che significa tanto nemico quanto molare, per cui possiamo dire a un tempo questo il molare e questo il mio nemico. Una finestra (taga) e una scarpa (medassa) fanno pensare alle donne. La vulva, infatti, quando penetrata dal membro, assomiglia a una finestra in cui un uomo mette dentro la testa per dare un'occhiata, o a una calzatura che viene infilata. Quindi, chi sogna di guardare in una casa da una finestra o d'infilarsi una scarpa, sicuro di possedere una donna giovane o una vergine, se la casa in cui si trova la finestra stata appena costruita, o la scarpa nuova e in buone condizioni; insomma, l'et della sua compagna dipender dallo stato della finestra e della scarpa. Perdere una scarpa , per un uomo, il presagio della perdita della moglie. Sognare che una cosa piegata in due si apre, significa che un segreto sar divulgato e reso pubblico. Se invece rimane piegata, il segreto verr mantenuto. Se sogni di leggere una lettera, puoi essere sicuro che riceverai notizie, le quali saranno buone o cattive, a seconda del contenuto della missiva. L'uomo che sogna passi del Corano o delle Tradizioni, Hadits, trarr le sue conclusioni dal loro argomento. Per esempio, il passo: Egli ti conceder l'aiuto di Dio e un'immediata vittoria, significher per lui successo e trionfo. Come pure: Egli (Dio) ha la decisione nelle sue mani, Il paradiso ti dar accesso aprendoti le sue molte porte e altri passi simili. Una passo che tratta di castighi indica che si ricever una punizione; da quelli che trattano di benefici si pu presagire un evento fortunato. Del primo tipo il passo del Corano: Colui che perdona i peccati terribile nelle sue punizioni. I sogni su poesie o canzoni si spiegano con il contenuto di esse. Chi sogna cavalli, muli o asini pu sperare per il meglio, poich il Profeta (il riconoscimento e la bont di Dio siano con lui!) ha detto: Le fortune degli uomini sono attaccate ai ciuffi dei loro cavalli fino al giorno della resurrezione

e nel Corano scritto: Dio l'Altissimo ha voluto che essi vi servissero da montatura e per lusso. L'esattezza di questi sogni fuori d'ogni dubbio. Chi si vede cavalcare un asino, come un corriere, e arriva a destinazione, sar fortunato in tutte le cose; ma chi cade di sella, durante il tragitto, avvertito che sar soggetto a incidenti e disgrazie. La caduta del turbante dalla testa predice disonore, perch il turbante la corona dell'arabo. Vedersi in sogno a piedi nudi significa una perdita; e ha lo stesso significato la testa nuda. Trasponendo le lettere si pu giungere ad altre analogie. Tali interpretazioni non sarebbero al loro posto qui; ma mi sono deciso a presentarle in questo capitolo per via dell'uso che se ne pu fare. Chi volesse saperne di pi sull'argomento non ha che da consultare l'opera di Ben Sirine. Io torno ora ai nomi dati all'organo sessuale femminile. El keuss (la vulva). Questo il nome che si d all'organo di una donna giovane, molto carnosa e rotonda in ogni punto, con lunghe labbra, una grande fessura, bordi ben divisi, simmetrici e arrotondati; morbida, seducente, perfetta in tutto e per tutto. Essa d il massimo piacere ed senza dubbio la migliore. Ci conceda Iddio il possesso di una simile vulva! Amen. E calda, stretta e asciutta, tanto che ti aspetteresti di vederne sprizzare scintille. La sua forma graziosa, il suo odore piacevole; la bianchezza del suo esterno fa contrasto con il rosso carminio del suo centro. Non c' in essa alcuna imperfezione. El kelmoun (la voluttuosa). Questo il nome dato alla vulva di una giovane vergine. El ass (la primitiva). Questo adatto a ogni tipo di vulva. El zerzour (la protetta). La vulva di una ragazza giovanissima; oppure, come altri sostengono, a mio avviso falsamente, di una donna bruna. El cheukk (la crepa). La vulva di una donna magra, tutta ossa. simile a una crepa in un muro, senza ombra di carne. Dio ce ne scampi! Abu tertour (quella con la cresta). la vulva che ha una cresta rossa, come quella di un gallo, che si rizza nel momento del piacere.

Abu khochim (quella con il naso all'ins). la vulva con labbra sottili e un piccolo naso camuso. El gueunfond (l'istrice). La vulva della donna vecchia decrepita, rinsecchita dall'et, con il pelo ispido. El sakouti (la taciturna). E il nome della vulva che non si esprime mai. Il membro pu penetrarla cento volte al giorno ed ella non dir una parola, accontentandosi di stare a vedere, senza un mormorio. El deukkak (quella che schiaccia). Cos chiamata per i suoi. movimenti di compressione sul membro. Di solito comincia con lo spingere il pene, appena entrato, a destra e a sinistra, poi lo afferra con l'utero e, se potesse, assorbirebbe anche i testicoli. El tseguil (l'insistente). la vulva che non si stanca mai di prendere il membro. Questo potrebbe passare con lei cento notti di seguito e penetrarla cento volte per notte, ch'essa non sarebbe ancora soddisfatta. Con un simile organo femminile i ruoli sono scambiati: la vulva cacciatore, il membro la preda. Per fortuna una rarit ed esiste soltanto in un piccolo numero di donne, che sono selvaggiamente appassionate, ardenti, tutte fuoco. El taleb (la bramosa). Anche questa vulva si trova solo in poche donne. In alcune cos di natura; in altre il risultato di una lunga astinenza. Essa arde dal desiderio di un membro e, quando ne stringe uno, si rifiuta di lasciarlo andare finch il suo fuoco non sia completamente estinto. El hacen (la bellissima). la vulva bianca, carnosa, rotonda come una cupola, salda e senza alcuna deformit. Non puoi staccare gli occhi da essa e il guardarla cambia una debole erezione in una forte. El neuffakh (quella che gonfia). Cos chiamata perch un membro molle, avvicinandosi ad essa e strofinando qualche volta la propria punta contro l'entrata, si indurisce e si rizza immediatamente. Questa vulva d alla donna un enorme piacere, perch al momento dell'orgasmo si apre e si chiude convulsamente, come quella di una giumenta. Abu djebaha (quella con una proiezione). Alcune donne hanno questo tipo di vulva, che molto grande, con un pube che sporge in fuori come una fronte

carnosa e prominente. El ouasa (la vasta). Una vulva circondata da un pube molto grande. Le donne cos fatte sono dette di vagina larga, perch, anche se all'accostarsi del membro essa sembra tanto chiusa e impenetrabile che nemmeno un meroud potrebbe passarvi, non appena sente il contatto del pene contro il proprio centro si spalanca immediatamente. Ed dride (la larga). Viene chiamata cos la vulva che tanto larga quanto lunga, vale a dire, sviluppata tutta in tondo, da un lato all'altro, dal pube al perineo. la pi bella da guardare. Come ha detto il poeta: Essa ha lo splendido biancore di una fronte, Simile alla luna nelle sue dimensioni, Il calore che irradia pare vampa di sole E sembra che bruci il membro che l'accosta; Questo non pu penetrarla Se non prima inumidito con saliva E l'odore che emette pieno d'incanti! Cos viene chiamata anche la vagina della donna opulenta. Quando accavalla le cosce, la sua vulva spicca come la testa di un vitello. Nuda, essa sembra un sa di grano posto tra le sue cosce e, quando la donna cammina, si evidenzia anche sotto le vesti per il movimento ondeggiante che compie a ogni passo. Possa Iddio, nella sua bont e generosit, farci godere di una vagina simile! Essa di tutte la pi piacevole, celebrata e desiderata. Abu beldum (la golosa). E la vulva con una grande capacit di trangugiamento. Se una simile vagina stata senza coito pr un certo tempo, inghiotte il membro che vi penetra senza lasciare traccia all'esterno, proprio come un uomo affamato si getta sul cibo che gli viene offerto, buttandolo gi quasi senza masticarlo. El rnokur (la senza fondo). Questa la vulva di lunghezza straordinaria, che pertanto ha l'utero situato molto indietro. Essa richiede un membro di dimensioni eccezionali, poich nessun altro potrebbe risvegliare la sua sensibilit amorosa. Abu ungra (la gobba). Questa vulva ha un monte di Venere prominente e duro, che si solleva come la gobba sul dorso del cammello e si allunga in basso tra le cosce come la testa di un vitello. Possa Dio farci godere di una simile

vulva! Amen! El rorbal (lo staccio). E la vulva che, ricevendo il membro, si scuote da tutte le parti, in su e in gi, a destra e a sinistra, avanti e indietro, finch giunge il momento del piacere. El hezzaz (l'irrequieta). Quando questa vagina ha ricevuto il membro, comincia a muoversi violentemente e senza interruzione finch il pene non tocca l'utero, poi non conosce riposo prima d'aver goduto tutto il suo piacere e compiuto l'opera. El lezzaz (quella che vuole essere uno). E la vagina che, avendo accolto il membro, si spinge su di esso e vi aderisce cos strettamente che, se fosse possibile, avvolgerebbe anche i testicoli. El moudd (l'accomodante). Cos viene chiamata la vulva di una donna che ha provato per molto tempo un ardente desiderio del coito. In estasi per il membro che entra in lei, felice di assecondare i suoi movimenti e spinge in avanti l'utero alla sua portata, il che, dopo tutto, il dono pi bello che pu fargli. Qualunque posto esso voglia esplorare al suo interno, questa vulva gli dar il benvenuto, graziosamente esaudendo il suo desiderio; non c' cantuccio che non lo aiuter a raggiungere. El moudin (quella che aiuta). Cos chiamata perch assiste il membro nel suo spingersi avanti e indietro, nel suo andare su e gi, insomma, in tutti i suoi movimenti, per ci che esso desidera fare: entrare o ritirarsi, muoversi da una parte e dall'altra, ecc., la vulva ansiosa di aiutarlo, rispondendo al suo appello. Con questo aiuto l'eiaculazione facilitata e il piacere reso pi intenso. El meusboul (la lunga). Questo nome si d soltanto ad alcune vulve. Tutti sanno che gli organi sessuali femminili sono ben lungi dall'avere tutti la stessa forma e lo stesso aspetto. Questa vulva si estende dal pube all'ano. Si allunga quando la donna in piedi o sdraiata e si contrae quando la donna seduta, e in questo differisce dalla vulva rotonda. Sembra una splendida fetta di cocomero posta tra le cosce. In alcune donne sporge sotto una veste leggera o quando la donna si piega all'indietro. El molki (la duellatrice). Questa la vulva che, quando vi entra il membro, effettua il movimento avanti e indietro, spingendosi su di esso per timore che si ritragga prima che arrivi il piacere. Non c' altro godimento per essa che il

colpo dato all'utero dal membro ed per questo che proietta l'utero per stringere e succhiare la ghiandola del pene quando ha luogo l'eiaculazione. Certe vulve, pazze di desiderio e di libidine, sia perch sono cos di natura, sia a causa di una lunga astinenza, si gettano sul membro che si accosta, aprendo la bocca come un infante affamato al quale la madre offre il seno. Allo stesso modo questa vulva avanza e si ritrae sul membro per portarlo di fronte all'utero, quasi temesse che, senza aiuto, non riuscirebbe a trovarlo. La vulva e il membro sembrano cos due abili duellanti. Ogni volta che uno di essi si lancia contro l'antagonista, quest'ultimo mette avanti lo scudo per parare il colpo e respingere l'assalto. Il membro rappresenta la spada e l'utero lo scudo. Quello che eiacula per primo il vinto, mentre il pi lento il vincitore e, senza dubbio, un bel combattimento! Io mi batterei cos senza fermarmi fino al giorno della mia morte. Come dice il poeta: Ho mostrato loro l'effetto di uno spirito sottile Tessendo come un ragno sempre all'opra. Esse m han detto: Per quanto continuerai? Io ho risposto: Fino alla morte. El harrab (la fuggitiva). Questa la vulva che, essendo molto stretta e corta, prova dolore quando viene penetrata da un membro molto grosso e duro, e cerca di sfuggirgli come pu. Questo accade, sidice, con la vulva di quasi tutte le vergini, che, non avendo ancora fatto conoscenza con il membro e temendo il suo ingresso, cerca di togliersi dalla sua strada, quando scivola tra le cosce e vuole essere ammesso. El sabeur (la rassegnata). Questa la vulva che, avendo accolto il membro, si sottomette a tutti i suoi capricci e movimenti. Si dice sia abbastanza forte da subire con rassegnazione i coiti pi violenti e prolungati. Fosse assalita anche cento volte, non ne sarebbe minimamente infastidita o irritata, anzi, invece di protestare, renderebbe grazia a Dio, e mostrerebbe la stessa pazienza se la visitassero uno dopo l'altro molti membri. Questo tipo di vulva si trova nelle donne di temperamento appassionato. Se solo sapessero come riuscirci, non permetterebbero all'uomo di staccarsi n al suo membro di ritirarsi da loro neppure per un momento. El moseuffah (la sbarrata). Questa non s'incontra spesso. Il difetto che la distingue a volte naturale, a volte il risultato di una circoncisione eseguita senza abilit. Pu accadere che il chirurgo faccia un falso movimento con il suo strumento e ferisca le labbra della vulva, o anche soltanto una. Rimarginandosi, si forma s una spessa cicatrice che sbarra il passaggio, e quindi, per rendere la vagina accessibile al membro, si deve ricorrere al bisturi, eseguendo

un'operazione chirurgica. El mezour (la profonda). La vulva che ha sempre la bocca aperta e di cui non si vede il fondo. Solo i membri pi lunghi possono raggiungerlo. El ddad (quella che morde). La vulva che, quando il membro entrato e arde di passione, si apre e si richiude su di esso ferocemente. E soprattutto quando sta per avvenire l'eiaculazione che l'uomo si sente mordere la punta del membro dalla bocca dell'utero. E senza dubbio c' una forza di attrazione in essa, quando si attacca alla ghiandola, bramando lo sperma, e la tira dentro pi che pu. Se Dio, nella sua potenza, ha decretato che la donna rimanga incinta, lo sperma si concentra nell'utero, dove gradualmente prende vita; se invece l'Onnipotente non permette il concepimento, l'utero espelle il seme, che allora si spande nella vagina. El meussas (quella che succhia). Questa la vagina che, ardendo di passione a causa di voluttuosi preliminari o di una lunga astinenza, comincia a succhiare il membro che l'ha penetrata con tanta forza da togliergli tutto il suo sperma, trattando l'organo sessuale maschile come un bambino che poppa il seno materno. Un poeta lo ha descritto nei versi che seguono: Ella la donna mostra alzando la veste Una cosa - la vulva - ben sviluppata e tonda A una tazza capovolta somigliante. Mettendovi la mano, ti sembra di toccare Un ben formato seno, elastico, saldo e pieno. Quando affondi la tua lancia, essa vien morsa E tirata dentro per suzione, Come da un bimbo una mammella. E quando hai finito, se vuoi ricominciare, La trovi ancora ardente come un forno. Un altro poeta (Dio esaudisca tutti i suoi desideri in Paradiso!) ha composto sullo stesso tema la seguente poesia: Dell'uomo sdraiato sulla donna Essa el meussas riempie la mano Che deve essere ben distesa per coprirla. Nella sua sede tra le cosce sporge Come di palma un chiuso bocciolo. Certo liscia la sua pelle Come d'adolescente guancia imberbe, Stretto il canale, non facile l'accesso, A chi entrare cerca, sembra di battere Contro una cotta di maglia

E quand' penetrata un suono emette Simile a quello di lacerata stoffa. Il membro avendola riempita, Avverte il vivo benvenuto d'un morso Come quel che il capezzolo della nutrice riceve Quando vien messo nella bocca del bimbo. Le sue labbra ardono Come vivo fuoco divampante E quanto dolce questa rossa fiamma, Quanto per me deliziosa! El zeunbur (la vespa). Questa vulva caratterizzata dal pelo folto e ispido. Quando il membro si accosta e cerca di entrare, viene punto dai peli come da una vespa. El harr (la calda). Questa una delle vulve pi pregevoli. Il calore, infatti, molto apprezzato nell'organo sessuale femminile e si pu dire che l'intensit del godimento che esso d proporzionato al calore che sviluppa. Un poeta ha lodato questa vulva nei versi che seguono: La vulva possiede un calore intrinseco, Racchiuso nel suo cuore e nel suo seno. La vampata si trasmette a chi la penetra Ed intensa come il fuoco dell'amore. Strettamente ti calza, come una scarpa Fatta per il tuo piede, poich pi piccola Del nero cerchio della tua pupilla. El ladid (la deliziosa). Questa ha la reputazione di dare all'uomo uh piacere senza pari, paragonabile soltanto a quello delle fiere e degli uccelli da preda, per il quale essi si scontrano in sanguinosi combattimenti. E se un simile effetto prodotto sugli animali, cosa dev'essere per l'uomo? Cos avviene che tutte le guerre hanno origine dalla ricerca del voluttuoso piacere che la vulva d, e che una delle cose pi belle di questo mondo; esso fa parte delle delizie del paradiso, concessoci da Dio come un'anticipazione di ci che ci attende, vale a dire, delizie mille volte superiori, sopra le quali va posta soltanto la vista del Benevolo. Senza dubbio si possono trovare altri nomi dell'organo sessuale femminile, ma il numero di quelli menzionati sopra mi sembra abbastanza grande. Lo scopo principale di questo libro raccogliere tutte le informazioni dilettevoli e degne di nota riguardo al coito, cos che l'uomo con un'erezione difficile possa cercarvi un rimedio contro la sua debolezza. Dotti medici hanno scritto che gli uomini i cui membri hanno perduto la loro forza e sono afflitti da impotenza dovrebbero leggere assiduamente libri che trattano del coito e studiare con attenzione i vari modi di fare l'amore, per recuperare l'antico vigore. Un mezzo

sicuro per ottenere l'erezione guardare animali che si accoppiano. Siccome questo non sempre possibile, ecco che diventano indispensabili i libri sul coito. In ogni paese, grande o piccolo, sia il ricco sia il povero ha il gusto di questi libri, che possono paragonarsi alla pietra filosofale, che trasforma i metalli vili in oro. Si racconta (e Dio penetra le questioni pi oscure, poich Egli la saggezza stessa!) che c'era una volta, prima del regno del grande califfo Harun el Rachid, un buffone, che era il gran divertimento delle donne, dei vecchi e dei bambini. Il suo nome era Djoidi. Molte donne gli concedevano liberamente i loro favori ed era bene accolto da tutte. Anche principi, visir e caid lo trattavano bene; in generale, tutto il mondo lo viziava; a quel tempo, infatti, i buffoni godevano del pi grande rispetto, ragion per cui un poeta ha scritto: O, Tempo! Di tutti gli abitanti di questo mondo Tu innalzi soltanto i buffoni e gli sciocchi, O quello che aveva per madre una prostituta, O quello il cui ano serve da calamaio, O quello che stato fin da giovane un ruffiano E altro lavoro non ha che mettere insieme i due sessi. Djoidi raccont un giorno la seguente storia.

STORIA DI DJOIDI E FADEHAT EL DJEMAL Ci fu un tempo in cui ero innamorato di una donna che era tutta grazia e perfezione, con forme bellissime e dotata di ogni immaginabile incanto. Le sue guance erano simili a rose, la sua fronte aveva il candore dei gigli; aveva denti come perle e seni come melograni. Quando si apriva, la sua bocca era rotonda come un anello; la sua lingua sembrava incrostata di pietre preziose; i suoi occhi, neri e mirabilmente tagliati, sembravano sempre illanguiditi dal sonno e la sua voce aveva la dolcezza dello zucchero. Di forme piacevolmente piene, la sua carne era morbida come il burro fresco e pura come il diamante. Quanto alla sua vulva, essa era bianca, prominente, rotonda come un arco; il suo centro era rosso e alitava fuoco, senza traccia d'umidit; poich, dolce al tocco, era del tutto asciutta. Quando camminava, appariva in rilievo come una cupola o una tazza capovolta. Quando si abbassava, era visibile tra le sue cosce, simile a un bambino sdraiato su un poggio. Questa donna era una mia vicina. Tutte le altre ridevano e scherzavano con me, tutte seguivano con gran piacere i miei suggerimenti. Io mi beavo dei loro baci, dei loro stretti abbracci e dei loro piccoli morsi, e di succhiare le loro labbra, i seni, i colli. Con tutte feci l'amore, eccetto che con la mia vicina, ed era proprio lei che desideravo possedere pi di ogni altra; ma invece di essere gentile con me, lei piuttosto mi evitava. Un giorno in cui cercai di appartarmi con lei, per

divertirci insieme, e parlare dei miei desideri, ella mi recit i seguenti versi, il cui senso era un mistero per me: Fra le cime dei monti c'era una tenda saldamente piantata, Visibile a tutti gli sguardi lass a mezz'aria. Ma cadde il palo che la sosteneva E come un secchio senza manico essa rimase, Con tutte le funi slacciate e il centro infossato, Che formava una cavit simile a quella di una pentola. Ogni volta che le parlavo del mio amore, lei mi rispondeva con questi versi, che per me erano privi di significato, per cui non potevo replicare, ma questo, d'altra parte, non faceva che eccitare la mia passione. Allora interrogai tutti i miei conoscenti - fra cui dotti, filosofi e studiosi - ma nessuno riusc a risolvere questo indovinello in modo che io potessi soddisfare il mio desiderio e acquetare la mia passione. Tuttavia continuai le ricerche e, infine, seppi di uno studioso chiamato Abu Nuass, che viveva in un paese lontano ed era, mi dissero, l'unico uomo capace di risolvere l'enigma. Allora andai da lui, gli parlai delle conversazioni che avevo avuto con la donna e gli recitai quei misteriosi versi. Allora Abu Nuass mi disse: Quella donna ti ama pi di ogni altro uomo. Ella di forme piene e opulente. Hai perfettamente ragione, dissi io. L'hai descritta come se fosse davanti a te, salvo per quanto dici riguardo al suo amore per me, perch finora non me ne ha dato alcuna prova. Ella non ha marito. cos. Allora Abu Nuassa aggiunse: Devo supporre che il tuo pene di piccole dimensioni e un simile membro non pu darle piacere n soddisfare la sua passione, poich ci che ella vuole un amante con un membro grosso come quello di un asino. Per io posso sbagliarmi. Dimmi la verit al riguardo. Quando lo ebbi rassicurato su questo punto, affermando che il mio pene, che cominciava a rizzarsi sentendo mettere in dubbio la sua validit, era di dimensioni pi che rispettabili, egli mi disse che in tal caso ogni difficolt sarebbe scomparsa e mi spieg quei versi come segue: La tenda, saldamente piantata, rappresenta una vulva di grandi dimensioni e protesa molto in avanti, e i monti sui quali sorge sono le cosce. Il palo che ne sostiene il centro rappresenta il membro virile piantato tra le labbra della vulva e il fatto che venga strappato dal suolo significa che la donna non ha marito. Ella come un secchio senza manico. Un secchio senza manico per reggerlo non serve a nulla, il secchio rappresentando la vulva, il manico il membro. Le funi sono slacciate e il centro infossato. Ci significa che, come la tenda senza un palo di sostegno s'incava al centro, inferiore in questo alla vulva che resta su anche senza aiuto, cos la donna che non ha marito non pu godere di una felicit completa. Dalle parole forma una cavit simile a quella di una

pentola, poi, puoi giudicare quanto lasciva Dio ha fatto quella donna: ella paragona la sua vulva a una pentola, nella quale si cuoce lo tserid. Ascolta: quando lo tserid viene messo nella pentola, per essere buono deve essere mescolato con un lungo e robusto bastone, mentre la pentola viene tenuta ferma con i piedi e la mano libera. Solo cos si pu prepararlo come si deve. Un semplice cucchiaio non andrebbe bene: la cuoca si brucerebbe la mano, perch ha il manico troppo corto, e lo tserid non sarebbe buono. Questo, o Djoidi, simboleggia la natura di quella donna. Se il tuo membro non ha le dimensioni di un rispettabile bastone, adatto a mescolare bene lo tserid, non potrai soddisfarla, e, inoltre, se non la stringi forte al tuo petto, tenendola ferma con le mani e i piedi, inutile che cerchi i suoi favori. Infatti, se lasci che si consumi nella passione, come il fondo della pentola si brucia quando non si mescola lo tserid col bastone, non soddisferai le sue voglie. Capisci ora cosa le ha impedito di accondiscendere ai tuoi desideri: temeva che tu non fossi capace di estinguere la sua fiamma, dopo averla attizzata. Ma dimmi, Djoidi, come si chiama quella donna? Fadehat e! Djemal (il sorriso della bellezza), risposi. Va' da lei disse il saggio, recitale questi versi e avrai ci che desideri, a Dio piacendo! Poi torna da me per raccontarmi come sono andate le cose tra voi due. Io promisi che l'avrei fatto e Abou Nuass mi recit i versi che seguono: Abbi pazienza ora, o Fadehat el Djemal, Le tue parole ho capito E ognun vedr come vi obbedisco. O, tu, amata e cercata da tutti, Possa io bearmi e gloriarmi dei tuoi incanti! O, pupilla dei miei occhi! Pensavi non sapessi Come dovevo rispondere ai tuoi versi. S, certo! L'amore che ti porto Mi ha reso sciocco agli occhi di quanti conosco. Pensavano che mi possedesse un demone Mi chiamavano grullo e buffone. Per Dio! La vedranno se sono un giullare, Perch chi pu vantare un membro come il mio? Ecco! Guardalo, misuralo! Qualunque donna lo provi s'innamora di me, S, da violento amore presa. un fatto Che puoi vederlo da lontano, come una colonna. Quando si erge, solleva la mia veste e mi fa vergognare. Ora prendilo gentilmente, mettilo nella tua tenda, Situata tra le ben note montagne. Esso vi star come a casa sua, ammorbidirsi Non lo sentirai, ma conficcarsi in te duro come un chiodo. Prendilo per dare un manico al tuo secchio.

Vieni, guardalo, e nota bene Quanto vigorosa e lunga la sua erezione! Se un buon bastone che tu desideri, Un bastone da usare tra le tue cosce, Prendilo per mescolare lo tsedir nella tua pentola. Ti far contenta, o mia signora! Fosse pur placcata d'oro, La tua pentola sar soddisfatta! Avendo imparato a memoria questi versi, salutai Abu Nuass e tornai da Fadehat e! Djemal. Come al solito, la mia amata era sola. Bussai piano alla porta; lei usc subito, bella come il sole sorgente, e avvicinandosi a me disse: O tu, nemico di Dio, cosa ti porta da me a quest'ora? Una faccenda di grande importanza, mia signora, risposi. Spiegati e vedr se posso aiutarti. Non te ne parler finch non saremo in casa, con la porta sbarrata. La tua audacia oggi grandissima, lei disse. Ed io: Vero, mia signora! L'audacia una delle mie qualit. Allora lei mi disse: Nemico dite stesso! Il pi miserabile della tua specie! Se io sbarrassi la porta e tu non avessi di che soddisfare i miei desideri, cosa potrei farne dite, faccia di giudeo? Mi lascerai dividere il tuo letto e mi concederai i tuoi favori. Ella scoppi a ridere e, dopo che fummo entrati in casa, disse a una schiava di sbarrare la porta. Come al solito, la pregai di accettare le mie proposte; allora lei mi recit ancora una volta i suoi versi. Quando ebbe finito, cominciai a recitarle quelli che mi aveva insegnato Abu Nuass. A mano a mano che procedevo, la vidi sempre pi turbata. Sembrava venir meno, sbadigliava, si stirava, faceva gran sospiri. Ora sapevo che avrei ottenuto lo scopo. Quando ebbi finito, il mio membro era cos duro che sembrava un pilastro, e si stava ancora allungando. Quando Fadehat el Djemal se ne accorse, si gett su di esso, lo prese in mano e se lo tir verso le cosce. Allora io dissi: Pupilla dei miei occhi, non possiamo farlo qui, andiamo in camera tua. Ma ella replic: O tu, figlio di una donna di malaffare! Davanti a Dio, mi sento venir meno a veder il tuo membro diventare sempre pi lungo e sollevarti la veste. O, che membro! Non ne ho mai visto uno pi bello! Introducilo in questa carnosa, deliziosa vulva, che fa impazzire chiunque l'ha sentita descrivere, per la quale tanti sono morti d'amore, e che uomini pi importanti dite e i tuoi stessi padroni non potrebbero possedere. Io ripetei: Non lo far in nessun altro luogo che la tua camera. Lei allora disse: Se non entri in questo stesso momento nella mia morbida vulva, morir, e, siccome io insistevo sull'andare in camera sua, ella grid: No, insopportabile; non posso aspettare oltre! E infatti io vidi le sue labbra tremare, i suoi occhi riempirsi di lacrime. Un brivido la percorse tutta, cambi colore e si distese supina, scoprendo le cosce, la bianchezza delle quali faceva sembrare la sua carne cristallo colorato col

carminio. Allora guardai la sua vulva: una cupola bianca con un centro di porpora, morbida e piena d'incanto, che si apr come quella di una giumenta all'accostarsi dello stallone. In quel momento ella afferr il mio membro e lo baci, dicendo: Per la religione di mio padre, questo deve penetrare nella mia vulva e accostatasi di pi a me, lo spinse verso la sua vagina. Allora non esitai pi e misi il membro contro l'entrata della vulva. Appena la punta tocc le labbra, l'intero corpo di Fadehat el Djemal trem d'eccitazione. Ansimando e gemendo, mi strinse al suo petto. Approfittai di quel momento per ammirare di nuovo la bellezza della sua vulva. Era magnifica, il suo centro purpureo spiccava nel candore del resto. -Rotonda e senza alcuna imperfezione si protendeva come una cupola splendidamente ricurva tra le sue cosce. In breve, era un capolavoro del creato, bella quanto si pu esserlo. La benedizione di Dio, che il creatore pi grande, sia su di essa! E la donna che possedeva una simile meraviglia non aveva al suo tempo chi la superasse in splendore.Poi, vedendola cos in estasi, tremante come un uccello di cui si sta tagliando la gola, spinsi il mio dardo dentro di lei. Tuttavia, pensando che potesse non essere in grado di accogliere tutto il mio membro, ero entrato con cautela, ma ella dimen furiosamente le natiche, dicendo: Questo non basta per soddisfarmi. Allora, con una forte spinta, immersi completamente il mio membro in lei, che lanci un grido di dolore, ma un momento dopo prese a muoversi con una furia maggiore di prima. Non dimenticare gli angoli, grid, n in alto n in basso, ma soprattutto non trascurare il centro! Il centro! ripet. Se ti senti venire, spingilo dentro l'utero, ed estinguerai cos la mia passione. Poi ci muovemmo alternativamente all'indietro e all'infuori, e fu delizioso. Le nostre gambe erano allacciate, i muscoli tesi e continuammo cos, baciandoci e stringendoci, finch l'orgasmo venne per entrambi contemporaneamente. Allora ci fermammo a riposare dopo il nostro amoroso conflitto. Io volevo ritirare il membro, ma lei non lo permise e mi supplic di lasciarlo dov'era. Esaudii il suo desiderio, ma un momento dopo ella stessa lo tir fuori, lo asciug e lo rimise nella vulva. Rinnovammo allora il nostro gioco, baciandoci, stringendoci e muovendoci ritmicamente. Poi, dopo un po', ci alzammo e andammo in camera sua, questa volta senza aver concluso. Lei mi diede un pezzetto di radice aromatica, raccomandandomi di tenerlo in bocca e assicurandomi che, finch l'avessi masticato, il mio membro sarebbe rimasto eretto. Poi mi chiese di sdraiarmi supino, cosa che feci. Lei allora si mise sopra di me e, preso il pene, lo introdusse completamente nella vagina. Rimasi sbalordito dal vigore della sua vulva e dal calore che emetteva. L'apertura del suo utero, in particolare, suscitava la mia ammirazione. Non avevo mai provato nulla di simile al piacere che provai quando afferr il mio membro e strinse la ghiandola. Prima di Fedehat el Djemal, nessuna donna aveva mai accolto il mio membro in tutta la sua lunghezza. lei pot farlo, credo, perch era di corporatura

opulenta, con una vulva ampia e profonda. A cavalcioni su di me, cominci a muoversi su e gi. Gridava, gemeva, a un certo punto rallent il movimento, poi lo acceler di nuovo, si ferm del tutto; quando parte del mio membro divenne visibile, lei lo guard, quindi lo tir fuori completamente per esaminano con attenzione, poi se lo mise di nuovo tutto dentro. Continu cos finch fu di nuovo sopraffatta dal piacere. Infine, essendo smontata da me, si stese supina e mi chiese di mettermi io adesso sopra di lei. Cos feci, e lei introdusse completamente il mio pene nella sua vulva. Continuammo dunque le nostre carezze, cambiando di volta in volta posizione, fino al calar della notte. Io allora ritenni che fosse il momento di dirle che dovevo andare, ma non fu d'accordo e dovetti darle la mia parola che sarei rimasto. Questa donna non mi lascer andare via a nessun costo pensai, ma quando far giorno Dio mi consigliera. Dunque rimasi con lei e continuammo ad accarezzarci l'un l'altra, prendendoci ben poco riposo, fino al mattino. Calcolai che, in quel giorno e quella notte, compii l'atto del coito ventisette volte e cominciai a temere che non avrei mai potuto lasciare quella casa. Essendo infine riuscito 'ad andarmene, tornai a trovare Abu Nuass e lo informai di quanto era avvenuto. Egli ne fu stupito e le sue prime parole furono: O Djoidi, tu non puoi avere alcun potere n autorit su quella donna ed ella ti far fare penitenza per tutto il piacere che hai avuto dalle altre. Poco dopo, Fadehat el Djemal mi propose di sposarla, per porre fine alle voci sgradevoli che circolavano sulla sua condotta. Io, d'altro canto, cercavo soltanto una relazione adulterina. Chiesi consiglio ad Abu Nuass, che rispose: Se sposi Fadehat el Djemal, ti rovinerai la salute, Dio ti toglier la sua protezione e, cosa peggiore di tutte lei ti sar infedele, poich insaziabile riguardo al coito, e ti riempir di vergogna. Al che io dissi: Questa la natura delle donne; sono insaziabili, quando si tratta della vu!va, e finch la loro lussuria viene soddisfatta, non si curano se sia con un buffone, un negro, un servo o persino un uomo disprezzato e condannato dalla societ. Allora Abu Nuass dipinse il carattere delle femmine nei versi che seguono: Le donne sono demoni e nascono tali, Come ognun sa, degne non son di fiducia; Se amano un uomo, solo per capriccio, E quanto pi tu le ami, tanto pi sono crudeli con te. Esseri pieni d'inganno e tradimento, io affermo Che chi le ama proprio un uomo perduto; Se c' chi non crede alle mie parole, le metta alla prova, Amando una donna per anni! Se, nella tua generosit, tutto le hai dato Un anno dopo l'altro, lei poi dir: Lo giuro su Dio! I miei occhi non hanno mai visto Nulla che mi venisse da lui!

Dopo che ti sei impoverito per lei, Ogni giorno, per sempre il suo grido sar: D, uomo, d. Alzati e compra e prendi a prestito. Se cos dite non pu approfittarsi, ti si volge contro, Raccontando menzogne sul tuo conto e calunniandoti. In assenza del padrone, dall'usare lo schiavo non disdegna, Quando la sua passione sia eccitata, ed piena d'inganni. Certamente, quando in calore la sua vulva, Non pensa che a colmarla con un membro eretto. Guardaci, Dio, dalla malizia delle femmine E in particolare delle donne vecchie! Cos sia.

CAPITOLO X GLI ORGANI SESSUALI DEGLI ANIMALI


Sappi, o Visir (la benedizione di Dio sia con te!) che gli organi sessuali dei vari animali maschi non sono simili alle diverse nature dei membri virili che ho elencato. I membri degli animali sono classificati secondo le specie cui appartengono, che sono quattro. 1. I membri degli animali provvisti di zoccoli, come il cavallo, il mulo, l'asino, che sono di grandi dimensioni. El rermul, il colosso. El kass, il serpente arrotolato. El fellag, lo spaccatutto. El zellate, la mazza. El heurmak, l'indomabile. El meunefukh, il gonfio. Abu dommar, quello che ha la testa. Abu beurnita, quello con il cappello. El keurkite, il membro a punta. El keuntra, il ponte. El rezama, il maglio. Abu sella, il lottatore. 2. I membri degli animali che hanno il tipo di zoccolo chiamato akhfaf, come, per esempio, il cammello. El mlum, il famoso. El tonil, il lungo. El che rita, il lussurioso El moustakime, il fermo. El heurkal, il dondolante. El mokheubbi, il nascosto. El chaaf, la barba a punta. Tsequil el ifaha, quello che si muove lentamente. 3. I membri degli animali con zoccoli fessi, come il bue, la pecora, ecc. El aceub, il cervo. El heurbadj, la bacchetta.

El sont, la frusta. Requig er ras, la piccola testa. El tonil, il lungo. Per il montone: El aoub, il nervoso. Infine, i membri degli animali che hanno zampe con unghie, come il leone, la volpe, il cane e altre specie. El kebib, la verga. El kibuss, la grande ghiandola. El metemerole, quello che si allunga. Si ritiene che, di tutti gli animali creati da Dio, il leone il pi esperto nel coito. Quando incontra una leonessa, la osserva prima di montarla e scopre cos se gi stata coperta da un maschio. Quando la femmina gli si avvicina, il leone la fiuta e, se si lasciata coprire da un altro, lo capisce immediatamente dall'odore che quell'animale ha lasciato su di essa. Quindi fiuta la sua urina e, se l'esame risulta sfavorevole, s'infuria e comincia ad agitare rabbiosamente la coda. Guai all'animale che allora gli si avvicini, pu essere sicuro che sar sbranato, fatto a brandelli. Poi il leone torna dalla femmina, la quale, vedendo che sa tutto, trema di terrore. La fiuta di nuovo, lancia un ruggito tale da scuotere le montagne e, scagliandosi su di lei, le lacera il dorso i con gli artigli. Pu arrivare addirittura ad ucciderla, per poi insozzarne il corpo con l'urina. Si dice che il leone sia il pi geloso e il pi intelligente degli animali. Pare anche che sia generoso e che risparmi chi lo circuisce con belle parole. L'uomo che, incontrando un leone, si scopre il membro, lo fa fuggire. Anche pronunciando davanti a un leone il nome di Daniele (saluti a lui!) lo si fa scappare, perch il profeta (Ave!) ha ordinato che cos facesse, udendo il suo nome. Dunque, quando lo si pronuncia, il leone se ne va senza fare alcun danno. Si citano molti casi che lo provano.

CAPITOLO XI DEGLI INGANNI E I TRADIMENTI DELLA DONNA


Sappi o Visir (Dio sia buono con te!) che gli intrighi delle donne sono numerosi e ingegnosi. I loro trucchi ingannerebbero lo stesso Satana, poich l'Altissimo ha detto (Corano, cap. XII, v. 28) che le capacit ingannatrici delle donne sono grandi e anche (Corano, cap. VI, v. 38) che le trame di Satana sono deboli. Confrontando il verbo di Dio, sugli inganni della donna e di Satana, contenuto in quei due versi facile capire quanto grandi siano i primi.

STORIA DI UN MARITO INGANNATO E CONVINTO D'ESSERE STATO EGLI STESSO INFEDELE Si narra che un uomo s'innamor di una donna che possedeva tutte le perfezioni immaginabili. Egli le fece proposte che furono respinte; poi cerc di sedurla con ricchi doni, ma furono anch'essi rifiutati. L'uomo si lamentava, protestava ed era prodigo con il suo danaro per conquistarla, ma senza alcun risultato, e divenne magro come uno spettro. Tutto ci and avanti per qualche tempo, finch conobbe una vecchia con la quale si confid, lamentandosi amaramente del suo amore infelice. Allora lei gli disse: Ti aiuter io, se cos piace all'Altissimo. Immediatamente la vecchia and a casa della donna, per avere un colloquio con lei; ma, quando vi arriv, le vicine le dissero che non vi avrebbe potuto entrare, perch la casa era guardata da una ferocissima cagna, che non permetteva a nessuno di entrare o di uscire e che, nel suo odio bestiale, saltava sempre alla faccia della gente. Udendo questo, la vecchia fu contenta e si disse: A Dio piacendo, ci riuscir. Poi and a casa e riemp una cesta con pezzi di carne. Cos provvista, torn alla casa della donna ed entr. La cagna, vedendola, s'alz di scatto per balzare su di lei; ma la vecchia tese davanti a s la cesta e gliene mostr il contenuto. Appena la bestia vide il cibo, mostr la propria soddisfazione dimenando la coda e dilatando le narici. Allora la vecchia, mettendo la cesta davanti alla cagna, parl come segue: Mangia, sorella mia. La tua assenza mi ha dato molto dolore. Non sapevo cosa ne fosse stato dite e ti ho cercato a lungo. Prendi, acqueta la tua fame.

Mentre l'animale mangiava e la vecchia l'accarezzava sul dorso, la padrona di casa venne a vedere chi fosse entrato in cortile e fu piuttosto sorpresa nel vedere la cagna, che non permetteva a nessuno di avvicinarla, condursi in modo cos amichevole con un'estranea. Vecchia, disse, come mai conosci il nostro cane? L'altra non rispose, ma continu a carezzare l'animale, dando voce ai suoi lamenti. Allora la padrona di casa disse. Il mio cuore duole nel vederti cos. Rivelami la causa della tua pena. Questa cagna spieg amaramente la vecchia, era un tempo una donna, e la mia migliore amica. Un bel giorno ella fu invitata insieme a me a un matrimonio. Lei indoss le sue vesti migliori e si adorn con le gioie pi belle. Poi ci avviammo insieme. Per la strada fummo avvicinate da un uomo che, alla vista della mia amica, fu preso dal pi violento amore. Ma lei non gli diede ascolto. L'uomo le offr degli splendidi regali, ma la mia amica respinse anche quelli. Incontrandola qualche giorno dopo, l'uomo le disse: 'Cedi alla mia passione, altrimenti io pregher Dio che ti trasformi in una cagna!'. 'Prega finch ti pare,' rispose la mia amica. Allora egli richiam su di lei la maledizione celeste e, come vedi qui, fu tramutata in cagna. A queste parole, la padrona di casa cominci a piangere e a lamentarsi, dicendo: Ah, madre mia, temo che andr incontro alla stessa sorte!. Perch, cos'hai fatto? le domand la vecchia. C' un uomo che mi ama da molto tempo, spieg la donna, ma io ho sempre rifiutato di soddisfare i suoi desideri, n gli ho mai dato ascolto, bench la saliva gli si seccasse in bocca a forza di suppliche; e a dispetto delle grandi spese che ha fatto per conquistarmi, io ho insistito nel dirgli di no e ora temo, madre, che possa richiamare la maledizione di Dio su di me. Dimmi come posso riconoscere quell'uomo fece la vecchia. Devi fargli sapere che accetti d'incontrarlo, se non vuoi diventare come questo animale. Ma come riuscirai a trovano, e chi mai potrei mandargli? Me, figliola mia! rispose la vecchia. Io lo trover e ti render questo servizio. Fa' presto, madre, e parlagli prima che preghi Dio contro di me. Lo trover oggi stesso, promise la vecchia, e, a Dio piacendo, tu lo incontrerai domani. Quindi la vecchia si conged, and dall'uomo che l'aveva presa come sua confidente e gli disse che l'incontro era fissato per l'indomani. Cos, il giorno dopo la donna and a casa della vecchia, poich erano rimaste d'accordo che l'incontro avesse luogo l. Quando vi fu arrivata, aspett per un certo tempo, ma l'amante non comparve. Senza dubbio un'affare di grande importanza gli aveva impedito di venire. Riflettendo su quel contrattempo, la vecchia disse a se stessa: Non c' sapere e potere che in Dio, il Grande. Ma non riusciva proprio a immaginare cosa potesse averlo tenuto lontano. Guardando la donna, vide che era molto agitata, per cui era chiaro che desiderava ardentemente il coito. Diventava sempre pi irrequieta, finch a un certo punto domando: Perch non viene?. Figlia mia, rispose la vecchia, deve trattarsi di una

faccenda seria, che probabilmente richiedeva un viaggio. Ma ti aiuter, anche in questa circostanza rispose la vecchia. Poi si mise la melahfa e usc alla ricerca del giovane. Ma invano, poich non riusc a saperne nulla. Mentre continuava le sue ricerche, la vecchia si disse: In questo momento quella donna desidera ardentemente un uomo. Perch non portarle oggi un altro giovane, capace di calmare il suo ardore? Domani trover quello giusto. Mentre cos rifletteva, camminando, incontr un giovane di aspetto molto piacente. Cap subito che era il tipo giusto che, con ogni probabilit, sarebbe stato lieto di aiutarla a risolvere il suo problema, quindi gli disse: Figliolo, se ti presentassi una donna bellissima, piena d'ogni grazia e perfezione, lo faresti l'amore con lei?. Se dici il vero, ti dar questo dinaro d'oro! rispose lui. La vecchia, incantata, prese la moneta e lo condusse a casa sua. Bene, quel giovane era il marito della donna, che la vecchia non conosceva prima di portarlo da lei. Ed ecco come lo scopr. Entr per prima in casa e disse alla donna: Non sono riuscita a trovare la minima traccia del tuo innamorato; ma, in sua mancanza, ti ho portato qualcuno che possa acquetare la tua passione per oggi. Serberemo l'altro per domani. Dio mi ha ispirato ad agire cos. La donna and alla finestra per dare un'occhiata all'uomo che la vecchia voleva darle e, appena lo vide, riconobbe il marito, che era proprio sul punto di entrare. Allora non esit, ma, indossata in gran fretta la sua melahfa, and diritta incontro al marito e lo colp sul viso, gridando: Cosa ci fai qui, nemico di Dio e dite stesso? Sei venuto di certo per commettere adulterio. Io ti sospettavo da un pezzo e ti ho aspettato qui ogni giorno, dopo aver mandato fuori la vecchia ad adescarti. Oggi ti ho scoperto, inutile che neghi. E mi dicevi sempre di non essere un uomo dissoluto! Chieder il divorzio oggi stesso, ora che la tua condotta conosco! Il marito, pensando che la moglie dicesse la verit, rest senza parole, in preda alla pi grande confusione. Impara da questo la falsit della donna, e di cosa essa sia capace.

STORIA DELL'AMANTE SUO MALGRADO C'era una volta una donna disperatamente innamorata d'uno dei suoi vicini, noto per la sua virt e la sua piet. Ella gli dichiar la sua passione; ma, vedendo continuamente respinti i suoi approcci, malgrado tutte le sue arti, decise che avrebbe avuto lo stesso la sua soddisfazione, ed ecco come vi riusc. Una sera inform la sua negra che intendeva tendere una trappola a quell'uomo e le ordin di lasciare aperta la porta di strada poi, nel cuor della notte, chiam la schiava e cos la istru: Va' fuori e batti questa pietra contro la nostra porta esterna pi forte che puoi, senza badare alle mie grida o al chiasso che far; appena senti il vicino aprire la porta, torna dentro e picchia allo stesso modo sull'uscio interno. Bada bene che lui non ti veda e rientra subito in casa se ti accorgi che arriva qualcuno. La negra esegu immediatamente quest'ordine.

Ora, il vicino era per natura un uomo compassionevole, sempre disposto ad aiutare le persone in difficolt e il suo aiuto non era mai chiesto invano. Udendo il rumore dei colpi battuti sulla porta e le grida della donna, chiese alla moglie cosa stesse succedendo e questa rispose: E la nostra vicina tal dei tali, che viene assalita in casa sua dai ladri. Egli allora si precipit in suo aiuto; ma aveva appena messo piede in casa che la negra chiuse la porta alle sue spalle e la donna lo afferr, lanciando alte grida. Egli protest, ma la padrona di casa gli pose, ora con calma, le sue condizioni. Se non fai con me questo e questo, dir che ti sei introdotto in casa mia per violentarmi, come prova tutto questo trambusto. Sia fatta la volont di Dio! disse l'uomo. Nessuno pu andare contro di Lui, n sottrarsi al suo potere. Poi tent vari trucchi per scappare, ma invano, perch la padrona di casa incominci a urtare e fece un chiasso tale, da richiamare sul posto molte persone. Egli cap che la sua reputazione sarebbe stata compromessa, se avesse continuato a resistere, quindi si arrese dicendo: Salvami e ti soddisfer! E lei ribatt: Entra in quella camera e chiudi la porta, se vuoi lasciare questa casa con onore, e non tentare di fuggire, o quella gente sapr che tu sei la causa di tutta questa agitazione. Vedendo quanto la donna fosse determinata a ottenere ci che desiderava, fece come lei gli aveva detto. La donna, dal canto suo, and a parlare coi vicini accorsi in suo aiuto e, fornendo loro una specie di spiegazione, disse loro di tornare a casa, ed essi se ne andarono. Rimasta sola, chiuse le porte e torn dal suo amante contro voglia, che tenne rinchiuso in casa sua per un'intera settimana, lasciandolo andare solo dopo averlo completamente prosciugato. Impara da questo la falsit delle donne e di cosa esse siano capaci.

LADRA D'AMORE La storia che segue riguarda due donne che abitavano nella stessa casa. Il marito d'una di esse aveva un membro lungo, grosso e duro; mentre quello dell'altra lo aveva piccolo, insignificante e molle. La prima si alzava sempre gioiosa e sorridente; la seconda scendeva dal letto ogni mattino triste e in lacrime. Un giorno le due donne stavano insieme e parlavano dei loro mariti. La prima disse: Io vivo nella pi grande felicit. Il mio un letto di beatitudine. Quando mio marito e io vi stiamo insieme, esso testimone del nostro supremo piacere, dei nostri baci e abbracci, gioie e amorosi sospiri. Quando il suo membro entra nella mia vulva, la riempie completamente; e si spinge avanti fino a toccare il fondo della mia vagina e non la lascia prima d'averne visitato ogni angolo: la soglia, il vestibolo, il soffitto e il centro. Quando arriva l'orgasmo, si piazza proprio nel mezzo, che inonda delle sue lacrime. Cos noi spegniamo il nostro fuoco e soddisfiamo la nostra passione. La seconda disse invece: Io vivo nella pi grande afflizione. Il mio un letto di sventura e il nostro coito un'unione di pena e fatica, odio e maledizione.

Quando il membro di mio marito entra nella mia vulva, non ne blocca l'ingresso ed cos corto che non riesce a toccare il fondo. Quando eretto si torce da tutte le parti e non pu procurare alcun piacere. Piccolo e debole, eiacula a stento una goccia di sperma e la sua prestazione non pu soddisfare nessuna donna. Questo era ci che le due donne si dicevano quasi ogni giorno. Ma successe che quella che aveva tanto motivo di lagnarsi pens in cuor suo a quanto sarebbe stato delizioso commettere adulterio con il marito dell'altra. Devo riuscirci, si disse sia pure per una volta sola. Poi aspett la sua occasione, che si present quando il marito dovette passare una notte fuori casa. La sera si prepar a realizzare il suo piano, cospargendosi di dolci profumi ed essenze. Poi, quando la notte fu a circa un terzo della sua lunghezza, entr silenziosamente nella camera dove l'altra dormiva col marito e avanz a tentoni fino al loro letto. Notando che fra i due c'era una certa distanza, cerc di scivolare in mezzo. Lo spazio era piccolissimo, ma ciascuno dei due sposi pens che fosse la pressione dell'altro e si scost un poco, cos lei riusc a insinuarsi tra loro. Allora attese quietamente che l'altra fosse profondamente addormentata, poi, accostandosi all'uomo, mise la sua carne a contatto con quella di lui. Lui si svegli e, sentendo i profumi che esalava, fu subito in erezione. Allora la tir a s, ma ella disse a voce bassissima: Via, lasciami dormire! Al che egli replic: Sta' zitta e lasciami fare! I bambini non sentiranno niente! Allora lei si premette contro di lui, cos da allontanarlo di pi dalla moglie, e disse: Fa' quello che vuoi, ma non svegliare i piccini, che sono qui accanto. In realt, prese questa precauzione per timore che l'altra dovesse destarsi. L'uomo, eccitato dai profumi, la trasse ardentemente a s. Era mobida e opulenta, con una bella vulva sporgente. Egli si stese sopra di lei e disse: Prendilo come al solito! Ella obbed, restando sbalordita dalle dimensioni e dalla bellezza di quel membro, poi lo introdusse nella vulva. L'uomo, dal canto suo, osserv che il suo membro era entrato completamente nella vagina di lei, cosa che non aveva mai potuto fare con la moglie. La donna trov che suo marito non le aveva mai dato un simile piacere. L'uomo era davvero sbalordito. La godette a suo piacimento una seconda e una terza volta, ma il suo stupore non faceva che aumentare. Infine la lasci e si stese al suo fianco. Quando sent che si era addormentato, la donna sgusci fuori dal letto e lasci la camera, tornando nella propria. Il mattino, alzandosi, il marito disse alla moglie: I tuoi abbracci non mi sono parsi mai tanto deliziosi, n avevo mai sentito profumi cos dolci come quelli che esalavi tu. Di che abbracci e profumi stai parlando? chiese la moglie. Non ho in casa una sola goccia di essenza! Poi gli diede del bugiardo e aggiunse che certo aveva sognato. Al che l'uomo accett l'idea di essersi potuto ingannare e che in realt si era trattato di un sogno. Vedete da questo quanto siano false le donne, e di che cosa esse siano capaci.

STORIA DELLA DONNA CON DUE MARITI Si racconta che un uomo, dopo aver vissuto per qualche tempo nel paese in cui si era trasferito, desider sposarsi. Si rivolse allora a una vecchia esperta in queste cose, chiedendole se poteva trovargli una moglie, e lei rispose: Posso proporti una ragazza dotata di grande bellezza, grazia squisita e forme perfette. Ti andr certamente bene, perch, oltre a possedere queste doti, anche virtuosa e pura. C' solo che i suoi affari la occupano dal mattino alla sera, ma di notte sar tutta tua. E per questo che conduce una vita molto riservata, poich sa bene che un marito potrebbe non essere d'accordo su questo. La ragazza non abbia paure, rispose l'uomo. Anch'io non sono libero di giorno e la voglio soltanto per la notte. Quindi l'uomo la chiese in matrimonio. La vecchia gliela port ed egli la trov di suo gradimento, e quindi essi vissero insieme, osservando le condizioni in base alle quali si erano uniti. Ora, l'uomo aveva un amico intimo, che egli present alla vecchia che aveva combinato il suo matrimonio e che desiderava lo stesso servizio. I due andarono da lei e chiesero il suo aiuto. Questa una cosa facilissima, rispose la vecchia. Conosco una ragazza di grande bellezza, che ti consoler dei tuoi pi grevi affanni. Solo, i suoi affari la tengono occupata per tutta la notte, ma passer con te l'intera giornata. Questo non un ostacolo disse l'amico. Dopo di che la vecchia gli port la fanciulla. Egli la trov di suo gradimento e la spos alle condizioni concordate. Ma non pass molto che i due amici scoprirono che le belle mogli procurate loro dalla vecchia mezzana erano la medesima persona. Vedete da questo quanto siano false le donne, e di cosa esse siano capaci.

STORIA DI BAHIA Si racconta che una donna sposata di nome Bahia (splendore di bellezza) si prese un amante, i cui rapporti con lei ben presto furono noti a tutti, per cui dovette lasciarlo. La mancanza di lei afflisse l'uomo a un grado tale, che si ammal per non poterla vedere. Un giorno egli and a trovare un amico e gli disse: Ah, fratello mio, sono in preda a un desiderio incontrollabile e non posso pi attendere. Puoi accompagnarmi in una visita che sto per fare a Bahia, la diletta del mio cuore? E l'amico rispose che era disposto a farlo. Il giorno dopo montarono a cavallo e, dopo un viaggio di due giorni, giunsero presso la casa di Bahia. Qui si fermarono. L'amante disse all'amico: Va' dalla gente che abita qui intorno e chiedi ospitalit; ma fai attenzione di non

divulgare le nostre intenzioni e, soprattutto, cerca la giovane serva di Bahia, alla quale puoi rivelare che sono qui, incaricandola di avvertire la sua padrona che desidero ardentemente vederla. L'amico and, trov la serva e le disse quanto bastava. La fanciulla corse immediatamente da Bahia e le rifer il messaggio. Bahia allora mand a dire all'amico: Informa chi t'invia che potremo incontrarci stasera, vicino al tal albero, all'ora tale. L'amico torn dall'amante e rifer ogni cosa. All'ora fissata, i due uomini erano presso l'albero. Non dovettero attendere a lungo Bahia. Appena la vide arrivare, l'amante le si precipit incontro, la baci, la strinse forte al cuore e i due presero ad abbracciarsi e accarezzarsi. A un certo punto l'amante disse: O, mia Bahia, non c' modo di passare la notte insieme, senza destare i sospetti di tuo marito?. Davanti a Dio, se ti fa piacere, i mezzi per riuscirvi non mancano! Avanti, la incalz lui, affrettati a dirmi come Possiamo fare! Ella allora gli chiese: Questo tuo amico ti devoto, ed intelligente?. S rispose l'amante. Allora Bahia si alz, si tolse le vesti e le porse all'amico, facendosi dare le sue. Poi le indoss e invit l'amico a imitarla. Stupito, l'amante le domand: Cosa vuoi fare? lei disse: Taci e, rivolgendosi all'amico, gli ordin: Va' a casa mia e coricati nel mio letto. Quando sar passato un terzo della notte, mio marito verr da te e ti chieder la pentola per mungere le cammelle. Tu raccogli il recipiente, ma devi tenerlo finch egli non te lo toglie dalle mani. E cos che facciamo di solito. Poi egli se ne andr, tornando col recipiente pieno di latte, e ti dir: 'Ecco la pentola.' Tu per non prenderla finch lui non avr ripetuto queste parole. Soltanto allora togliglielo dalle mani, oppure lascia che lo metta per terra da s. Dopo questo, non lo rivedrai fino al mattino. Quando se ne sar andato, bevi un terzo del latte e rimetti la pentola al suo posto. L'amico and, segu tutte queste raccomandazioni e, quando il marito torn col latte, non prese il recipiente finch non ebbe detto due volte: Ecco la pentola. Ma disgraziatamente ritir le mani mentre il marito lo stava posando a terra. Questi, credendo che la moglie lo tenesse, lasci la presa e la pentola cadde, rompendosi. Convinto di parlare alla moglie, l'uomo sbrait: A che pensi? e la batt con il coccio pi grosso finch questo si ruppe; allora ne prese un altro e continu a dargli colpo su colpo, con tanta forza da spezzargli la schiena. La madre e la sorella di Bahia accorsero a toglierglielo dalle mani. Egli intanto era svenuto. Ma per fortuna le due donne riuscirono a portar via il marito. Presto la madre di Bahia torn e gli parl cos a lungo ch'egli non reggeva pi a tutte quelle ciance; ma non poteva far altro che tacere e piangere. Infine lei concluse, dicendo: Abbi fede in Dio e obbedisci a tuo marito. Quanto al tuo amante, ora non pu venire a trovarti e consolarti, ma mander tua sorella a tenerti compagnia. Poi se ne and. In effetti, la madre di Bahia mand l'altra figlia, che cominci a consolare la sorella e a maledire il marito che l'aveva picchiata. Egli sent il suo cuore accendersi per lei, poich aveva veduto che era di una bellezza risplendente, dotata di tutte le perfezioni e simile alla luna piena nel cielo notturno. Allora le

mise una mano sulla bocca, per farla tacere, e le disse: Mia signora, non sono la persona che pensi. In questo momento tua sorella Bahia a letto col suo amante e io mi sono messo in pericolo per renderle un servigio. Vuoi prendermi sotto la tua protezione? Se mi denunci, tua sorella sar coperta di vergogna; quanto a me, ho fatto la mia parte, ma possa qualunque male mi colpisca ricadere su di te! La ragazza allora cominci a tremare come una foglia, pensando alle conseguenze di ci che aveva fatto la sorella, poi scoppi a ridere e cedette all'uomo che si era dimostrato un amico cos sincero. I due passarono la notte in beatitudine, baciandosi, abbracciandosi e godendo l'uno dell'altra. Per lui, lei fu la migliore tra le migliori. Nelle sue braccia, scord le percosse che aveva ricevuto e i due continuarono a vezzeggiarsi, trastullarsi e fare l'amore fino allo spuntar del giorno. Poi egli torn dal suo compagno. Bahia gli chiese come se la fosse passata e l'amico rispose: Chiedilo a tua sorella. In fede mia, lei sa ogni cosa. Sappi, comunque, che abbiamo passato la notte abbandonandoci a vicendevoli piaceri, baciandoci e godendo fino ad ora l'uno dell'altra. Quindi si scambiarono di nuovo gli abiti, ciascuno indossando il proprio, e l'amico rifer a Bahia in tutti i particolari quanto gli era successo. Vedete da questo quanto siano false le donne, e di cosa esse siano capaci.

STORIA DELL'UOMO ESPERTO IN RAGGIRI CHE VENNE BEFFATO DA UNA DONNA Si racconta che esisteva un uomo, che aveva studiato tutte le astuzie e i raggiri inventati dalle donne per ingannare gli uomini e riteneva che nessuna femmina sarebbe riuscita a gabbarlo. Una donna molto bella e veramente incantevole venne a sapere di questa convinzione. Allora prepar per lui nel medjls, un pasto che comprendeva molti tipi di vini e tutto ci che si poteva desiderare in fatto di cibi rari e scelti. Poi mand qualcuno da lui, invitandolo ad andarla a trovare. Siccome era famosa per la sua grande bellezza e la perfezione rara della sua persona, aveva suscitato il desiderio di lui, che si affrett ad accettare l'invito. Lei indossava le vesti pi belle ed esalava i profumi pi scelti, tanto che chiunque l'avesse vista avrebbe certamente perso la testa. Cos, quando fu ammesso alla sua presenza, rimase affascinato dalla sua bellezza e fu sopraffatto dall'ammirazione. La donna, per, sembrava preoccupata per via del consorte, di cui lasci capire che temeva il ritorno da un momento all'altro. Bisogna dire che questo marito era un uomo orgogliosissimo, molto geloso e violento, che non avrebbe esitato a spargere il sangue di chiunque avesse scoperto aggirarsi attorno alla sua casa. Cosa non avrebbe fatto, a maggior ragione, all'uomo che vi avesse trovato dentro! Mentre la donna e il suo ospite, che si vantava di poterla possedere, si

divertivano nel med jls, alcuni colpi alla porta di strada riempirono l'uomo di paura e angoscia, specialmente quando lei grid: Questo mio marito che ritorna! Tutta tremante, la donna lo nascose in un grande armadio che si trovava nella stanza, lo chiuse a chiave e, lasciata quest'ultima nel medjls, and ad aprire la porta. Suo marito, poich era proprio lui, vide, entrando, il vino e tutte le buone cose che erano state preparate. Sorpreso, volle sapere di cosa si trattava. Significa quello che vedi rispose la donna. Ma per chi tutto ci? Per il mio amante, che ho accolto in questa casa. E dov' adesso? L dentro, rispose lei, puntando l'indice verso l'armadio in cui la sua vittima era rinchiusa. A queste parole, il marito sussult. Balz in piedi e and all'armadio, ma lo trov chiuso. Dov' la chiave? domand. Lei rispose: Qui! e gliela getto. Ma, quando il marito l'infil nella serratura, la donna scoppi in una gran risata. L'uomo si gir verso di lei e disse: Perch ridi?. Rido, spieg lei, per la debolezza del tuo giudizio, perch tu non ragioni e non rifletti. Ah, uomo senza buon senso, credi proprio che se avessi davvero un amante e l'avessi accolto in questa stanza, ti avrei detto che si trovava qui e dov'era nascosto? L'avrei detto proprio a te? Volevo soltanto offrirti un buon pasto, quando saresti tornato, e ho pensato di farti uno scherzo. Se avessi un amante, non prenderei certo te come confidente! Il marito lasci la chiave nella serratura, senza averla girata, torn al tavolo e disse: vero, mi saltato il sangue alla testa. Ma non avevo il minimo dubbio sulla sincerit delle tue parole! Quindi mangiarono e bevvero insieme, e poi fecero l'amore. L'uomo nascosto nell'armadio dovette restarvi finch il marito non usc di casa. Allora la donna and a liberarlo, trovandolo in pessime condizioni, proprio distrutto. Quando fu uscito, scampato a un grave pericolo, ella gli disse: Bene, signor so-tutto, cos erudito sugli inganni delle donne, fra tutti quelli che conosci ve n' uno simile a questo?, No, rispose lui, ora sono convinto che i vostri raggiri sono infiniti! Vedete da questo quanto siano false le donne, e di cosa esse siano capaci.

STORIA DELL'AMANTE CHE FU SORPRESO DALL'ARRIVO INASPETTATO DEL MARITO Si racconta che una donna, sposata a un uomo brutale e violento, si trovava col suo amante quando arriv inaspettatamente il marito, di ritorno da un viaggio, ed ebbe soltanto il tempo di nascondere l'amico sotto il letto. Non riuscendo a escogitare un espediente per farlo uscire di casa, fu costretta a lasciarlo in quella posizione ingrata e pericolosa. Nella sua agitazione, si aggirava senza posa da una stanza all'altra, e, essendo andata sulla porta di strada, una vicina

vide che era angosciata e gliene domand la ragione. Ella le raccont quello che era successo. Al che l'altra disse: Torna dentro. Ci penso io a salvare il tuo amante e ti prometto che uscir incolume. La donna allora rientr in casa. La vicina non tard a raggiungerla e insieme prepararono il pasto, poi si misero a tavola. La donna: sedette di fronte al marito e la vicina di fronte al letto. Questa cominci allora a raccontare storie e aneddoti sugli inganni delle donne e l'amante nascosto sotto il letto sentiva ogni cosa. Continuando i suoi racconti, a un certo punto la vicina cominci il seguente: Una donna sposata aveva un amante, che ella amava teneramente e dal quale era altrettanto amata. Un giorno egli and a trovarla in assenza del marito. Una volta quest'ultimo torn inaspettatamente a casa, proprio mentre i due erano insieme. La donna, non conoscendo un posto migliore, nascose l'amante sotto il letto, poi si sedette accanto al marito, mettendosi a ridere e scherzare con lui. Uno dei giochi fu di coprire gli occhi del marito con un tovagliolo e l'amante colse quest'occasione per uscire dal suo nascondiglio e filarsela inosservato. La moglie cap immediatamente come approfittare di quel racconto; prendendo un tovagliolo e coprendo con esso gli occhi del marito, disse: Cos fu con questa astuzia che la donna aiut l'amico a togliersi d'impaccio. E il suo amante, cogliendo l'occasione, riusc a fuggire senza essere visto dal marito. Ignaro di ci che era accaduto, quest'ultimo rise della storia e la sua allegria fu addirittura aumentata dalle parole e dall'atto della moglie. Vedete da questo quanto siano false le donne, e di cosa esse siano capaci.

CAPITOLO XII OSSERVAZIONI UTILI SIA AGLI UOMONI SIA ALLE DONNE
Sappi, o Visir (Dio sia buono con te!), che le informazioni contenute nel presente capitolo sono della pi grande utilit e si possono trovare soltanto in questo libro. Certamente conoscere le cose meglio che ignorarle. La conoscenza pu essere cattiva, ma l'ignoranza lo molto di pi. Le nozioni in questione concernono materie che ti sono ignote, riguardanti il sesso femminile. Visse un tempo una donna, di nome Morbeda, che era considerata la persona pi dotta e saggia della sua epoca. Era una filosofa. Un giorno le furono fatte diverse domande, tra cui le seguenti, che ora presento qui con le sue risposte. In quale parte del corpo di una donna si trova la sua mente? Fra le cosce. E il loro piacere? Nello stesso posto. E l'amore e l'odio verso gli uomini? Nella vulva, lei disse, aggiungendo: All'uomo che amiamo diamo la nostra vulva e la rifiutiamo a quello che detestiamo. Dividiamo i nostri beni con l'oggetto del nostro amore e ci accontentiamo di quanto pu darci, per poco che sia; se non ricco, lo prendiamo com'. Ma teniamo a distanza l'uomo che odiamo, pur se ci offrisse tutti i tesori del mondo. Dove si trovano, nella donna, la conoscenza, l'amore e il gusto? Negli occhi, nel cuore e nella vulva. Quando le chiesero spiegazioni al riguardo, lei rispose: La conoscenza ha sede negli occhi, poich l'occhio della donna ad apprezzare la bellezza delle forme umane. Attraverso quest'organo l'amore entra nel cuore e vi prende dimora, asservendolo. La donna innamorata d la caccia all'oggetto del suo amore e gli tende trappole. Se riesce nel suo proposito, allora vi sar un incontro fra l'oggetto amato e la sua vulva. Questa lo assaggia e scopre cos se il suo sapore sia amaro o dolce. E la vulva, infatti, che sa distinguere il buono dal cattivo. Quali membri virili sono preferiti dalle donne? Quali donne sono pi vogliose del coito e quali invece lo detestano? Quali uomini esse prediligono e quali aborriscono? Morbeda rispose: Non tutte le donne hanno la vulva della stessa forma, per cui esse differiscono anche nel modo di fare l'amore, oltre che nelle loro predilezioni e avversioni. Le stesse differenze esistono anche negli uomini, riguardo sia ai loro membri sia ai loro gusti. Una donna dalle forme abbondanti e con un utero poco profondo cercher un membro corto e grosso, che riempia completamente la sua vagina senza toccarne il fondo; un membro lungo non sarebbe adatto a lei.

Una donna con un utero molto profondo e quindi una vagina di lunghezza notevole, brama soltanto un membro di grandi dimensioni, che riempia la vagina in tutta la sua estensione; lei disprezzer l'uomo col pene corto e sottile, perch non potrebbe mai soddisfarla nel coito. Nei temperamenti delle donne troviamo le seguenti distinzioni: bilioso, malinconico, sanguigno, flemmatico e misto. Le donne biliose o malinconiche non amano molto il coito e, per averne piacere, devono unirsi a uomini della medesima disposizione. Quelle sanguigne e flemmatiche amano il coito all'eccsso e, quando incontrano un membro, non lo lascerebbero pi uscire dalla vulva, se solo potessero impedirlo. Anche nel loro caso soltanto gli uomini dello stesso temperamento possono soddisfarle e, se una di queste donne fosse sposata a un bilioso o a un malinconico, essi condurrebbero insieme una vita infelice. Quanto ai temperamenti misti, non mostrano n una predilezione n un'avversione marcate per l'atto sessuale. stato notato che, in ogni caso, le donne piccole amano di pi il coito e mostrano una maggiore passione per il membro virile che le donne di alta statura. Soltanto i membri lunghi e vigorosi vanno bene per loro; in essi tali donne trovano la delizia del loro letto e della loro esistenza. Vi sono anche donne che amano soltanto il coito sul bordo della vulva e quando un uomo, giacendo su di loro, vuole introdurre il membro della vagina, lo tirano fuori con la mano e mettono il glande tra le labbra della vulva. Io ho tutte le ragioni di credere che questo sia il caso soltanto di ragazze giovanissime o di donne non abituate all'uomo. Dio ci scampi da esse, o dalle donne per le quali l'atto sessuale materialmente impossibile. Vi sono donne che si assoggettano alle esigenze dei mariti, li soddisfano e danno loro il delizioso, piacere del coito soltanto se costrette con percosse e maltrattamenti. Alcuni attribuiscono questa condotta all'avversione che esse proverebbero sia per il coito, sia per il marito; ma non cos; semplicemente una questione di temperamento e di carattere. Abbiamo poi le donne che non si curano del coito perch pensano soltanto alla grandezza, all'ambizione, all'accumulo di ricchezze. In altre tale indifferenza deriva, com' pure possibile, dalla purezza del cuore, o dalla gelosia, o da una pronunciata tendenza dei loro animi verso il mondo spirituale, o, infine, da grandi pene subite. Comunque, il piacere che le donne provano nel coito dipende non solo dalle dimensioni del membro, ma anche dalla particolare configurazione dei loro organi sessuali. Tra questi, la vulva chiamata dalla sua forma el morteb, la quadrata, o el mortaf, la sporgente, proprio notevole. Essa ha la peculiarit di proiettarsi tutt'intorno quando la donna sta in piedi e chiude le cosce. Questa vulva brama per il coito, ha la fessura stretta e viene anche chiamata el keulihimi, la compressa. La donna che la possiede gradisce soltanto i membri di grandi dimensioni e questi non devono lasciarle attendere a lungo l'orgasmo. Ma questa una caratteristica generale delle donne. Quanto al desiderio del coito da parte degli uomini, devo dire che anch'essi vi sono pi o meno inclini a seconda dei loro temperamenti, che sono cinque, come quelli delle donne, con la differenza che la brama della donna per il

membro pi forte di quella dell'uomo per la vulva. Quali sono i difetti delle donne? La peggiore delle mogli quella che si mette immediatamente a sbraitare non appena il marito mostra l'intenzione di toccare la pi piccola parte della di lei propriet per i propri bisogni. Sullo stesso piano sta la donna che divulga cose che il marito vuole rimangano segrete. Ce ne sono altre? La compagna di temperamento geloso; la donna che alza la voce per superare quella del marito; la donna che semina scandalo; la donna che tiene il broncio; quella che vuole continuamente mostrare agli uomini la sua bellezza e non pu stare in casa; a proposito di quest'ultima, permettetemi di aggiungere che una donna che ride troppo e si vede sempre sulla porta di strada, pu essere scambiata con una prostituta. Ma ci sono anche le donne che s'immischiano degli affari altrui; quelle che si lamentano sempre; quelle che rubano cose che appartengono al marito; quelle di carattere sgradevole e imperioso; quelle che non ti sono grate per le gentilezze ricevute; quelle che non vogliono compiere il dovere coniugale o che infastidiscono i loro mariti con le posizioni scomode che assumono compiendoli; quelle che sono inclini all'inganno, al tradimento, alla calunnia e all'astuzia. Infine vi sono le donne che hanno sfortuna in tutto quanto intraprendono; le donne che sono sempre inclini a comandare e censurare; quelle che invitano i loro mariti ad assolvere il dovere coniugale so!tanto quando fa comodo a loro; quelle che fanno rumori a letto; e, infine, quelle che sono sfacciate, senza intelligenza, pettegole e curiose. Queste sono le peggiori tra le donne.

CAPITOLO XIII DELLE CAUSE DEL PIACERE NELL'ATTO DEL COITO


Sappi, o Visir (Dio sia buono con te!), che le cause le quali tendono a sviluppare la passione per il coito sono sei: il fuoco di un ardente amore, la sovrabbondanza di sperma, la vicinanza della persona amata il cui possesso desiderato ardentemente, la bellezza del viso, i cibi afrodisiaci, il contatto. Sappi anche che le cause del piacere e le condizioni per provare godimento sono numerose, ma le ottime e principali sono: il calore della vulva; la strettezza, l'asciuttezza e il buon odore della stessa. Se una qualunque ditali condizioni manca, c' qualcosa che manca nel piacere. Se invece la vagina riunisce tutte le qualit richieste, il piacere completo. Infatti, una vulva bagnata rilassa i nervi, una vulva fredda toglie al membro tutto il suo vigore e i cattivi odori della vagina diminuiscono moltissimo il piacere, come anche se la stessa molto larga. L'apice del godimento, prodotto dall'abbondante e impetuosa eiaculazione dello sperma, dipende dalla circostanza che la vulva sia fornita di una pompa aspirante (orifizio dell'utero), che stringer il membro virile e succhier lo sperma con forza irresistibile. Una volta che il pene afferrato dall'orifizio, l'amante non pu trattenere il seme, perch l'orifizio non lascia la presa finch non ha spremuto ogni goccia di sperma e, certo, se l'orgasmo arriva prima che si abbia questa stretta del glande, il piacere dell'eiaculazione non completo. Vi sono otto cose che favoriscono e rafforzano l'eiaculazione: la salute fisica, l'assenza di qualsiasi preoccupazione e angoscia, una mente sgombra, la naturale gaiezza di spirito, il buon nutrimento, il benessere economico, la variet dei volti e dei corpi femminili. Se desideri acquistare forza per il coito, prendi i frutti dell'albero della gomma (derou), pestali e mischiali a olio e miele; bevi questo liquido il mattino per prima cosa; diventerai cos vigoroso per il coito e produrrai sperma in abbondanza. Lo stesso otterrai strofinando il membro virile e la vulva con fiele di sciacallo. Questo massaggio stimola le parti sensibili e aumenta il loro vigore. Uno studioso di nome Djelinouss ha detto: Chi si sente debole per il coito, beva prima di andare a letto un bicchiere di miele molto denso, mangiando venti mandorle e cento pinoli. Segua questa dieta per tre giorni. Oppure pesti dei semi di cipolla, li passi al setaccio, li unisca al miele, mescolando bene, e consumi la mistura a digiuno. Un uomo che vuole acquistare forza per il coito pu anche struggere il grasso

ricavato dalla gobba del cammello e strofinare con esso il membro, appena prima dell'atto; allora far meraviglie e la donna sar soddisfatta. Se vuoi rendere il godimento ancora pi voluttuoso prendi un piccolo cuber o seme di cardamomo del tipo grosso; metti una certa quantit di questa pasta sulla punta del membro, poi mettiti all'opera. Questo procurer sia a te sia alla donna un godimento senza pari. Anche ungere il membro con balsamo di Giudea o della Mecca produce un effetto simile. Se vuoi renderti fortissimo per l'atto sessuale, pesta molto bene insieme piretro e zenzero, mischiali, mentre li pesti, a unguento di lill, poi strofina questo composto sull'addome, i testicoli e il pene. Questo ti render potente per il coito. Ti predisporrai parimenti all'amplesso, aumenterai sensibilmente il volume dello sperma, acquisterai maggior vigore per l'azione e ti procurerai erezioni straordinarie, mangiando crisonella della misura d'un grano di mostarda. L'eccitazione prodotta dall'uso di questo afrodisiaco senza confronti e aumenteranno tutte le tue qualit sessuali. Se vuoi che la tua donna provi un grande desiderio di copulare con te, prendi un po' di cubeb, piretro, zenzero e cinnamomo, che mangerai appena prima di unirti a lei; poi inumidisci il membro con la tua saliva e fa' l'amore con lei. Da quel momento ella ti sar cos attaccata che non riuscir a stare un minuto senza te. Il membro virile diverr straordinariamente forte e vigoroso se strofinato con latte di asina. I piselli freschi, bolliti con cipolla e poi cosparsi di cinnamomo, zenzero e cardomomo e pestati per bene, procurano a chi li mangia una considerevole passionalit amorosa e forza nel coito.

CAPITOLO XIV DESCRIZIONE DELL'UTERO DELLE DONNE STERILI E TRATTAMENTO DELLO STESSO
Sappi, o Visir (che Dio sia buono con te!), che dotti medici hanno tentato di risolvere questo difficile problema con ben pochi risultati. Ognuno ha guardato la questione dal suo proprio punto di vista e alla fine essa rimasta oscura. Tra le cause che determinano la sterilit delle donne possiamo citare l'ostruzione dell'utero da parte di grumi di sangue, l'accumulazione di acqua, la mancanza di sperma nell'uomo oppure uno sperma difettoso, una malformazione organica dell'organo sessuale maschile, difetti interni dell'utero, il ristagno del sangue mestruale e l'impurit del suo flusso, l'ordinaria presenza di aria nell'utero. Altri studiosi attribuiscono la sterilit delle donne all'azione di spiriti, a sortilegi e influssi maligni. La sterilit comune nelle donne molto opulente, per cui il loro utero viene compresso e non pu concepire, non essendo in grado di risucchiare lo sperma, specialmente se il membro del marito corto e i suoi testicoli sono molto grossi; in questo caso la conclusione del coito pu essere soltanto imperfetta. Un rimedio contro la sterilit il midollo della gobba del cammello, che la donna deve spalmare su una pezza per poi strofinare con essa il proprio organo sessuale, dopo essersi purificata del mestruo. A completamento della cura, deve prendere alcuni frutti della pianta chiamata uva dello sciacallo, spremerne il succo in un vaso e aggiungervi un po' di aceto; la donna berr questo liquido, digiunando per sette giorni, durante i quali il marito avr cura di avere amplessi con lei. La donna pu inoltre pestare una piccola quantit di sesamo e mischiarne il succo con polvere di sandracca del peso d'un fagiolo; berr questa mistura tre giorni dopo il suo periodo e allora sar pronta per ricevere il marito. La prima di queste medicine deve essere presa da sola, all'inizio della cura; poi si prenda la seconda, che, se cos piace a Dio Onnipotente, avr l'effetto desiderato. C' anche un altro medicamento. Si fa un miscuglio di nitro, fiele di pecora e cornacchia e una piccola quantit della pianta chiamata el meusk, insieme a pochi grani della stessa. La donna deve impregnare un tampone di lana morbida con questo liquido e servirsene per strofinare la vulva dopo la mestruazione; quindi riceva le carezze del marito e, se volont dell'Altissimo, rester incinta.

CAPITOLO XV DELLE CAUSE DELL'IMPOTENZA NELL'UOMO


Sappi, o Visir (Dio sia buono con te!), che vi sono uomini il cui sperma sparso a terra dalla freddezza innata della loro natura, da malattie organiche, da emissioni purulente e febbri. Vi sono anche uomini con il canale urinario deviato, che forma una curva verso il basso per cui il liquido seminale non pu essere eiaculato diritto in avanti, ma si riversa in gi. Altri hanno il membro troppo corto o troppo piccolo per raggiungere il collo dell'utero, oppure la loro vescica ulcerata, o hanno altre infermit, che rendono loro impossibile effettuare il coito. Infine, vi sono uomini che giungono all'orgasmo pi rapidamente delle donne, per cui le due emissioni non sono simultanee; in questo caso non c' concepimento. Tutte queste condizioni servono a spiegare la mancanza di concepimento nella donna; ma la causa principale la poca lunghezza del membro virile. L'impotenza pu anche essere causata da un improvviso passaggio dal caldo al freddo e dal freddo al caldo, nonch da un gran numero di ragioni analoghe. Gli uomini che non possono generare per l'impurit del loro sperma, dovuta alla freddezza della loro natura, a malattie organiche, a emissioni purulente, febbri e simili, oppure per l'eccessiva rapidit nell'eiaculazione, si possono curare. Essi dovrebbero mangiare dolci stimolanti, contenenti miele, zenzero, piretro, sciroppo d'aceto, elleboro, aglio, cinnamomo, noce moscata, cardamomo, lingue di passero, cinnamomo cinese, pepe lungo e altre spezie. Cos guariranno. Quanto agli altri mali che abbiamo indicato la curvatura dell'uretra, le piccole dimensioni del membro, un'ulcera alla vescica e altre infermit che impediscono il coito soltanto Dio pu curarli.

CAPITOLO XVI IMPOTENZA TEMPORANEA


Sappi, o Visir (Dio sia buono con te!), che l'impotenza deriva da tre cause: prima, l'impotenza temporanea; seconda, una costituzione debole e fiacca; terza, l'eiaculazione precoce. Per curare l'impotenza temporanea dovete prendere cinnamomo della Mecca, galanga, chiodi di garofano, catec indiano, noce moscata, erba passerina, cinnamomo, pepe persiano, cardo indiano, cardamomo, piretro, semi di lauro e petali di garofano. Tutti questi ingredienti vanno accuratamente pestati insieme e messi in un brodo, meglio se di piccione, che va bevuto quanto pi si pu mattina e sera; il brodo di piccione, comunque, pu essere sostituito a piacere. Prima e dopo bevete un bicchiere d'acqua. Il composto pu anche essere preso con il miele, che il modo migliore e d ottimi risultati. Chi eiacula troppo presto deve prendere noce moscata e incenso (oliban) mescolati nel miele. Se l'impotenza deriva da debolezza, si uniscono al miele i seguenti ingredienti: piretro, semi di ortica, euforbia, zenzero, cinnamomo della Mecca e cardamomo. Questo preparato far sparire la debolezza, con il permesso dell'Altissimo. Non posso garantire, comunque, l'efficacia dei medicamenti presentati, la virt dei quali non stata messa alla prova. L'impossibilit di compiere il coito, a causa della mancanza di durezza del membro, dovuta anche ad altri fattori. Poniamo il caso che un uomo con il membro in erezione se lo ritrovi flaccido proprio quando sta per inserirlo tra le cosce della donna. Egli pensa che sia impotenza, mentre forse semplicemente il risultato di un eccessivo rispetto per la compagna, o di un'inopportuna timidezza, oppure ci avviene perch ha visto qualcosa di sgradevole, o ha sentito un cattivo odore; infine, pu anche essere dovuto a gelosia, ispirata dal pensiero che la compagna non pi vergine ed servita al piacere di altri uomini.

CAPITOLO XVII PRESCRIZIONI PER AUMENTARE LE DIMENSIONI DEI MEMBRI PICCOLI E RENDERLI SPLENDIDI
Sappi, o Visir (Dio sia buono con te!), che questo capitolo, in cui si tratta delle dimensioni del membro virile, di grandissima importanza sia per gli uomini sia per le donne. Per gli uomini, perch da un membro vigoroso e di buone dimensioni che derivano l'amore e l'attaccamento delle donne; per le donne, perch da tali membri che la loro passione amorosa viene appagata ed esse ricevono il maggior piacere. Questo risulta chiaramente dal fatto che molti uomini, per il solo fatto di avere membri insignificanti, sono, per quel che riguarda il coito, detestati dalle donne, che nutrono avversione anche per quanti hanno membri molli, torpidi e rilassati. Tutta la loro felicit consiste nell'uso di membri robusti e vigorosi. Dunque, un uomo che ha un pene piccolo e vuole aumentarne le dimensioni e renderlo pi vigoroso, deve frizionarlo prima del coito con acqua tiepida, finch diventa rosso e si allunga per l'afflusso di sangue prodotto dal calore; quindi applicarvi un miscuglio di miele e zenzero, strofinandolo bene perch venga assorbito. Poi darlo alla donna; esso la far godere tanto da farle desiderare che non esca pi da lei. Un altro medicamento consiste d'un composto fatto con una moderata quantit di pepe, lavanda, galanga e muschio, ridotti in polvere, passati al setaccio e mescolati con miele e zenzero conservato. Il membro, dopo essere stato prima lavato in acqua calda, dev'essere vigorosamente massaggiato con il miscuglio; allora diverr grosso e vigoroso, dando alla donna una meravigliosa sensazione di volutt. Un terzo rimedio il seguente: lavate il membro con acqua calda finch si arrossa e diventa eretto, poi avvolgetelo in un pezzo di pelle morbida spalmata di pece calda. Non ci vorr molto perch il membro alzi la testa, tremando di passione. Tenete la pelle finch la pece si raffredda e il membro di nuovo in riposo. Questa operazione, ripetuta parecchie volte, avr l'effetto di rendere il pene forte e grosso. Un quarto rimedio basato sull'uso delle sanguisughe, ma soltanto quelle che vivono nell'acqua. Mettetene molte in una bottiglia, quante ce ne stanno, e riempitela d'olio. Poi esponete la bottiglia al sole, finch il calore dello stesso le abbia spappolate riducendole a un miscuglio. Con il fluido cos ottenuto strofinate il membro per parecchi giorni consecutivi e, con questo trattamento, diverr di rispettabili dimensioni. Per un altro metodo di cura necessario il membro di un asino. Procuratevene uno e bollitelo insieme a cipolla e a una grande quantit di grano. Con esso

nutrite del pollame, che in seguito mangerete Si pu anche lasciar macerare il membro dell'asino nell'olio, poi mettere parte del fluido cos ottenuto sul proprio membro e bere il resto. Ancora, si possono schiacciare delle sanguisughe nell'olio e strofinare il membro con questo unguento; oppure si possono mettere le sanguisughe in una bottiglia e seppellire quest'ultima in un letamaio caldo finch le sanguisughe si sono dissolte in un fluido pastoso, formando una specie di linimento, da applicare ripetutamente sul membro. Questo ne trarr grande beneficio. Si pu anche mischiare resina e cera con asfodelo e colla da calzolaio, e con questo composto strofinare il membro, che aumenter di dimensioni. L'efficacia di questi trattamenti ben nota e io stesso li ho provati.

CAPITOLO XVIII DELLE COSE CHE ELIMINANO IL CATTIVO ODORE DALLE ASCELLE E DALL'ORGANO SESSUALE FEMMINILE E CHE RESTRINGONO QUEST'ULTIMO
Sappi, o Visir (Dio ti sia benigno!), che vulva e ascelle maleodoranti sono, insieme alla vagina larga, il peggiore dei mali. La donna che vuole eliminare questo inconveniente deve pestare della mirra rossa, setacciarla, mescolare questa polvere in acqua di mirto e col miscuglio cos ottenuto frizionare l'organo sessuale. Tutti i cattivi odori spariranno. Un altro rimedio consiste nel pestare della lavanda e mescolarla ad acqua di muschio e rosa. Imbevetene uno straccio di lana e strofinate la vulva finch ve la sentite molto calda. Cos non emaner pi alcun odore. Se una donna vuole stringere la vagina, deve soltanto sciogliere in acqua dell'allume e lavare l'organo sessuale con questa soluzione, che diventa ancora pi efficace con l'aggiunta d'un po' di corteccia di noce, che una sostanza molto astringente. Un altro rimedio ben noto per la sua efficacia il seguente. Si fanno bollire in acqua carrube snocciolate e corteccia di melograno. Poi la donna faccia un semicupio nell'estratto cos ottenuto, che deve essere tanto caldo quanto ella pu sopportare; quando si raffredda, deve essere riscaldato e usato di nuovo, per molte immersioni ripetute. Lo stesso risultato si pu ottenere suffumigando la vulva con sterco di vacca. Per eliminare il cattivo odore dalle ascelle, prendete antimonio e mastice, pestateli insieme e metteteli in acqua in un vaso di terracotta. Strofinate il composto contro la terracotta finch diventa rosso; quando pronto all'uso, passatelo sotto le ascelle e il cattivo odore scomparir. Per una cura radicale, ripetere l'operazione. Lo stesso risultato si pu ottenere se si pestano insieme antimonio e mastice, e poi si mette questo composto sulla stufa, a fuoco basso, finch non prende la consistenza del pane. Sfregatelo con una pietra per togliere la pellicola che si sar formata. Quindi strofinatelo sotto le ascelle e potete star sicuri che il cattivo odore sar presto sparito.

CAPITOLO XIX INFORMAZIONI SULLA GRAVIDANZA E SU COME SI PU SAPERE SE IL NASCITURO SAR MASCHIO O FEMMINA
Sappi, o Visir (Dio ti sia benigno!), che i segni sicuri di gravidanza sono i seguenti: la vulva della donna molto asciutta subito dopo il coito, lei tende a stirarsi, ha frequenti attacchi di sonnolenza, il suo sonno pesante e profondo, la sua vulva si contrae spesso a un grado tale che nemmeno un meroud potrebbe penetrarvi, i capezzoli si scuriscono e, infine, segno pi sicuro di tutti, la sue mestruazioni cessano. Se la donna rimane sempre in buona salute dopo l'accertamento della gravidanza, se il suo viso rimane bello e la carnagione chiara, se non le vengono lentiggini, allora si pu prendere tutto ci come un segno che il nascituro sar un maschio. Anche i capezzoli molto rossi indicano che il piccolo sar di sesso maschile. Lo stesso significato hanno il grande sviluppo dei seni e le emorragie dalla narice destra. I segni che il nascituro di sesso femminile sono molti. Li elenco qui: frequenti malesseri durante la gravidanza, colorito pallido, lentiggini e macchie sulla pelle, dolori all'utero, numerosi incubi, capezzoli neri, un senso di pesantezza sul lato sinistro, emorragie nasali dalla stessa parte. Nel caso che vi sia qualche dubbio sulla gravidanza, fate bere alla donna acqua di miele, quando si conca, e, se ha un senso di pesantezza all'addome, segno che aspetta un bambino. Se si sente pi pesante sul lato destro che sul sinistro, il bimbo sar un maschio. Anche il fatto che i seni si gonfino di latte indica che il nascituro di sesso maschile. Ho ricevuto queste informazioni da studiosi e sono tutte accertate e provate.

CAPITOLO XX CHE COSTITUISCE LA CONCLUSIONE DELL'OPERA E TRATTA DEI BUONI EFFETTI DEL MANGIARE UOVA PER FAVORIRE IL COITO
Sappi, o Visir (Dio ti sia benigno!), che questo capitolo contiene informazioni importantissime su come aumentare l'intesa nel coito, ed di grande utilit tanto al vecchio quanto al giovane e all'uomo nel fiore degli anni. Lo sceicco, che d buoni consigli alle creature di Dio il Grande, il saggio, il sapiente, il migliore degli uomini del suo tempo, dice su questo argomento le cose che seguono; ascolta dunque le sue parole. Chi usa mangiare ogni giorno a digiuno tuorli d'uova, senza la parte bianca, trover in questo cibo un ottimo stimolante energetico per l'atto sessuale. Lo stesso effetto si ottiene mangiando per tre giorni tuorli d'uova mescolati con cipolla tritata. Chi fa bollire asparagi, li frigge in olio o altro grasso, poi versa su di essi tuorli d'uova con sale pestato e ne mangia ogni giorno, diventer fortissimo per il coito, trovando in questo piatto uno stimolante al suo desiderio amoroso. Chi, pelate alcune cipolle, le mette in una casseruola con sale, aromi e tuorli d'uova, e frigge il tutto in olio, acquister un sorprendente e inestimabile vigore sessuale, se ne manger per parecchi giorni di seguito. Il latte di cammella mescolato al miele e preso regolarmente, infonde un vigore senza pari per l'atto sessuale, facendo s che il membro virile sia pronto notte e giorno. Chi per molti giorni mangia uova bollite con mirra, cinnamomo e pepe far enormemente aumentare il suo vigore per il coito e il numero delle sue erezioni, tanto da fargli pensare che il suo membro non torner pi a riposo. Un uomo che desideri fare l'amore per tutta la notte e, siccome questo desiderio gli venuto all'improvviso, non ha avuto il tempo di prepararsi seguendo una delle diete descritte sopra, pu ricorrere alla ricetta che ora dir. Prenda una grande quantit di uova, cos da poterne mangiare all'eccesso, e le frigga con grasso fresco e burro; poi le immerga nel miele e mescoli per bene il tutto. Deve mangiarne quanto pi pu con un po' di pane e il suo membro non gli dar riposo per tutta la notte. Su questo argomento sono stati composti i seguenti versi: Il membro di Abu el Meilukh rimasto eretto Per trenta giorni di seguito, perch ha mangiato cipolle. Abu el Mejdia ha deflorato in una sola notte

Ottanta vergini, senza mangiare n bere nulla nel frattempo, Perch prima aveva mangiato ceci e latte di cammella misto a miele Mimun, il negro, non finiva mai di versare il suo sperma, Per cinquanta giorni il suo membro oper senza sosta. Quanto orgoglio prov per questa impresa. Ancora dieci giorni lavor, n era ancora appagato. Ma per tutto questo tempo mangi soltanto uova e pane. Le gesta di Abu el Meilukh, Abu e! Meidja e Mimun sono state giustamente lodate e la loro storia proprio meravigliosa. Dunque la presento qui, se a Dio piace, completando cos il notevole servizio che questo libro destinato a fare all'umanit.

STORIA DI ZOHRA Lo sceicco, il protettore della religione (Dio l'Altissimo sia benigno con lui!), riferisce che nella remota antichit viveva un illustre re, che aveva molte armate e immense ricchezze. Questo re aveva sette figlie, notevoli per la loro bellezza e perfezione, che erano nate una dopo l'altra, senza alcun maschio tra di loro. Molti re di quel tempo le volevano in matrimonio, ma esse si rifiutavano di sposarsi. Portavano abiti maschili, montavano magnifici cavalli con bardature ricamate d'oro, sapevano maneggiare la spada e la lancia, e a singolar tenzone sconfiggevano gli uomini. Ognuna di esse possedeva uno splendido palazzo, con la servit e gli schiavi necessari per mandarlo avanti. Ogni volta che una proposta di matrimonio per una di esse veniva presentata al re, questi non mancava mai di consultare la figlia in questione; ma esse rispondevano sempre: Non sar mai. Diverse conclusioni venivano tratte da questi rifiuti; alcune in senso buono, altre in senso cattivo. Per molto tempo non si pot raccogliere alcuna informazione positiva sulle ragioni ditale condotta e le principesse continuarono ad agire allo stesso modo fino alla morte del padre. Allora la maggiore di esse fu chiamata a succedergli, ricevendo il giuramento di fedelt dei sudditi. La notizia di questa ascesa al trono si diffuse in tutti i paesi. Il nome della primogenita era Fuzel Djemal (fiore di bellezza); la seconda si chiamava Soltana el Agmar (regina delle lune); la terza, Bediat el Djemal (incomparabile in belt); la quarta, Ouarda (rosa); la quinta, Mahmuda (lodevole); la sesta, Kamela (perfetta); e infine, la settima Zohra (bellezza). Zohra, la pi giovane, era anche la pi intelligente e giudiziosa. Amava appassionatamente la caccia e un giorno, mentre galoppava attraverso i campi, incontr sulla sua via un cavaliere, che la salut, e lei restitu il saluto. Il cavaliere pens d'aver udito una voce femminile, ma, siccome il volto di Zohra

era coperto da un lembo del suo haik, non ne fu sicuro e si disse: Devo assolutamente sapere se un uomo o una donna. Interrog dunque uno dei servi che seguivano la princpessa, il quale dissolse i suoi dubbi. Allora si avvicin a Zohra e discorse piacevolmente con lei finch si fermarono per fare colazione. Il cavaliere sedette accanto alla principessa per dividere il pasto. Con grande delusione di lui, Zohra non si scopr il volto e, dicendo d'essersi imposta un digiuno, non mangi nulla. Ma il cavaliere non pot fare a meno di ammirare le mani di Zohra, la grazia della sua vita, l'espressione amorosa dei suoi occhi. E il suo cuore si accese di ardente amore. Tra loro ebbe luogo la conversazione che segue. Il Cavaliere: Il tuo cuore insensibile all'amicizia? Zohra: Non conviene che un uomo provi amicizia per una donna, poich, se i loro cuori tendono l'uno verso l'altro, sono presto invasi da desideri e, con Satana che li istiga a peccare, la loro caduta presto nota a tutti. Il Cavaliere: Non cos, quando l'affetto sincero e il loro rapporto puro, senza infedelt e tradimento. Zohra: Se una donna si lascia sopraffare dall'affetto che sente per un uomo, diventa oggetto del disprezzo generale e tutti la calunniano, dal che non possono venire che pene e rimpianti. Il Cavaliere: Ma il nostro amore rimarr segreto e in questo luogo remoto, che pu servirci da luogo d'incontro, avremmo rapporti ignoti a tutti. Zohra: Non sicuro. Non si potrebbe fare molto facilmente, presto saremmo sospettati e avremmo addosso gli occhi di tutti. Il Cavaliere: Ma l'amore fonte di vita. Cio, la felicit, gli incontri, gli abbracci, le carezze degli amanti. Io sacrificherei la mia fortuna e persino la mia vita per te. Zohra: Le tue parole sono ispirate dall'amore e il tuo sorriso seducente; ma farai meglio a non continuare questo discorso. Il Cavaliere: Le tue parole sono di smeraldo e il tuo consiglio sincero. Ma l'amore ha messo radici nel mio cuore e nessuno pu strappano di l. Se mi allontani da te, certo che morir. Zohra: Proprio per questo devi tornare a casa tua e io alla mia. Se piace a Dio, ci incontreremo ancora. Quindi si separarono, tornando ciascuno alla propria abitazione. Il nome del cavaliere era Abu e! Meidja. Suo padre, Kheirun, era un grande mercante, immensamente ricco, la cui casa sorgeva isolata oltre la propriet della principessa, a un giorno di distanza dal palazzo. Tornato nel suo alloggio, Abu el Meidja non trov pace e, al cader della notte, si butt di nuovo addosso il temeur, prese un turbante nero e sotto il temeur allacci la spada. Poi mont in sella al suo cavallo e, accompagnato dal suo negro favorito, Mimun, si allontan segretamente col favore delle tenebre. I due cavalcarono senza fermarsi tutta la notte e, all'alba, furono in vista del palazzo di Zohra. Allora fecero una sosta tra le colline e, notata una caverna, vi entrarono con i cavalli. Lasciato il negro a guardia degli animali, Abu el Meidja

si avvi verso il palazzo, per esaminare i suoi accessi, e lo trov circondato da un muro altissimo. Non potendo entrare, si ritir a una certa distanza per osservare quelli che uscivano. Ma pass l'intera giornata e nessuno comparve. Dopo il tramonto, si sedette all'entrata della caverna e rimase di vedetta fino a mezzanotte; poi il sonno lo spraffece. Dormiva con il capo sulle ginocchia di Mimun, quando improvvisamente quest'ultimo lo svegli. Cosa c'? domand. Padrone, disse il negro, ho sentito dei rumori nella caverna e ho visto il bagliore di una luce. Abu el Meidja si alz immediatamente e, guardando con attenzione, scorse in effetti una luce, verso la quale si mosse e che lo guid in un recesso della grotta. Dopo aver ordinato al negro di aspettare mentre egli andava a vedere da dove provenisse, prese la sua spada e s'inoltr nella caverna. Scopr cos una specie di volta sotterranea, nella quale discese. Era quasi impossibile entrarvi, a causa delle pietre che ostruivano l'accesso. Con molta pena, per, riusc a raggiungere una specie di crepaccio dal quale filtrava la luce. Guardandovi attraverso, vide la principessa Zohra circondata da un centinaio di vergini. Era un magnifico palazzo scavato nel cuore della montagna, stupendamente arredato e risplendente d'oro dappertutto. Le serve mangiavano e bevevano, unendosi ai piaceri della tavola. Abu el Meidja si disse: Ahim, non ho alcun compagno che mi assista in questo difficile frangente. Ispirato da questa riflessione, torn dal suo servo Mimoun e gli disse: Va' dal mio fratello davanti a Dio, Abu el Meilukh, e digli di venire qui pi presto che pu. Subito il negro mont a cavallo e galopp per il resto della notte. Di tutti i suoi amici, Abu e! Meilukh era quello che Abu e! Meidja prediligeva. Era il figlio del Visir. Questo giovane, Abu e! Meidja e il negro Mimun passavano per i tre uomini pi forti e impavidi del loro tempo e nessuno li aveva mai battuti in duello. Quando Mimun arriv dall'amico del padrone e gli rifer quello che era successo, l'altro disse: Sia fatta la volont dell'Altissimo, poich noi apparteniamo a Dio e a Lui ritorneremo. Quindi cinse la sciabola, salt a cavallo e, prendendo con s il suo negro favorito, si avvi con Mimun verso la caverna. Abu e! Meidja usc a dargli il benvenuto e, avendolo informato dell'amore che sentiva per Zohra, gli disse della sua risoluzione a entrare con la forza nel palazzo, delle circostanze in cui si era rifugiato nella caverna e della meravigliosa scena che qui aveva visto. Abu el Meilukh rest senza parole per la sorpresa. Al tramonto udirono voci femminili che cantavano, ridevano forte e conversavano animatamente. Abu el Meidja disse all'amico: Va' in fondo al passaggio sotterraneo e guarda. Poi capirai l'amore di tuo fratello. Abu el Meilukh, sgusciato silenziosamente all'estremit della grotta, guard all'interno del palazzo e rimase ammaliato dalla vista delle vergini e delle loro bellezze. Fratello chiese, chi tra quelle donne Zohra? Abu el Meidja rispose: Quella dalle forme perfette, il cui sorriso irresistibile,

le guance sono rosa e la fronte mirabilmente bianca, che ha il capo cinto da una corona di perle e indossa una veste scintillante d'oro. E seduta su un trono incrostato di pietre rare e borchie d'argento, e appoggia il capo sulla mano. L'ho notata fra tutte le altre disse Abu el Meilukh, come se fosse un vessillo o una fiaccola accesa. Ma, fratello mio, permettimi di richiamare la tua attenzione su un fatto che sembra non averti colpito. Quale fatto? domand Abu e! Meidja. L'amico rispose: E sicuro, fratello, che in quel palazzo regna la lussuria. Osserva che le donne vengono qui soltanto di notte e che questo un luogo remoto. Ci sono tutti i motivi per credere che sia dedicato esclusivamente ai piaceri della tavola, del bere e del sesso, e se pensavi di poterti incontrare con il tuo amore in una situazione diversa dalla presente, avresti scoperto che t'ingannavi, anche se avessi trovato il modo di comunicare con lei con l'aiuto di altre persone. E perch? domand Abu e! Meidja. Perch, disse l'amico, a quanto mi dato vedere, Zohra cerca l'affetto di giovani ragazze, il che prova che non ha inclinazione per gli uomini e non pu corrispondere al loro amore. O Abu e! Meilukh, disse e! Meidja, conosco il valore del tuo giudizio ed per questo che ti ho mandato a chiamare. Sai che non ho mai esitato a seguire una tua raccomandazione e un tuo consiglio!. Fratello disse il figlo del Visir, se Dio non ti avesse guidato a questo crepaccio, non avresti mai potuto avvicinare Zohra. Ma, se a Dio piace, di qui possiamo entrare. Il mattino dopo, all'alba, ordinarono ai loro negri di praticare un'apertura in quel punto e togliere di mezzo tutto quanto potesse ostruire il passaggio. Fatto questo, nascosero i cavalli in un'altra grotta, al sicuro dagli animali feroci e dai ladri; poi tutti e quattro, i due padroni e i due servi, scesero nella volta sotterranea e penetrarono nel palazzo, ognuno armato di spada e di un piccolo scudo rotondo. Infine richiusero l'apertura, ridando al crepaccio il suo aspetto primitivo. Ora si trovavano al buio, ma Abu el Meilukh, strofinato un accendino, accese una delle candele che si trovavano nella sala e il quartetto si mise a esplorare il palazzo in ogni senso. L'arredamento era stupendo. Dovunque c'erano letti e divani d'ogni tipo, ricchi candelabri, splendide lumiere, tappeti sontuosi e tavoli coperti di cibi, bevande e frutta, con coppe e bottiglie, e l'aria profumata dalle fragranze pi dolci. Poco dopo fecero la loro apparizione le serve. La loro andatura denotava allo stesso tempo indifferenza e languore. Sedettero sui divani e alcune negre offrirono loro da mangiare e da bere. Esse mangiarono, bevvero e cantarono melodiosamente. Allora, vedendole stordite dal vino, i quattro uomini balzarono fuori dal loro nascondiglio con le spade in pugno, brandendole sopra le teste delle serventi, avendo prima avuto cura di coprisi il viso con il bordo superiore dello haik. Chi sono questi uomini grid Zohra, che col favore delle ombre notturne invadono il nostro palazzo? Sono sbucati fuori dalla terra o scesi dal cielo? Cosa volete? Il coito! risposero essi. Con chi? domand Zohra.

Con te, pupilla dei miei occhi! disse Abu el Meidja, avanzando. Zohra: Chi sei? Abu el Meidja. Zohra: Come fai a conoscermi? Sono io quello che hai incontrato mentre andavi a caccia nel tal posto. Zohra: Ma cosa ti ha condotto qui? La volont dell'Altissimo. A questa risposta Zohra tacque, mettendosi a pensare al modo di liberarsi di quegli intrusi. Ora, tra le vergini presenti ce n'erano molte le cui vulve erano come sbarrate col ferro e che nessuno era stato in grado di deflorare; c'era anche una donna di nome Muna (colei che placa la passione), che era insaziabile riguardo al coito. Zohra pens tra s: Soltanto con uno stratagemma posso liberarmi di costoro. Come condizione per il mio consenso, imporr loro di compiere cose che non sono in grado di fare. Poi, rivolgendosi ad Abu el Meidja, la principessa disse: Potrai possedermi soltanto alle condizioni che t'imporr. I quattro cavalieri acconsentirono ancora prima di conoscerle ed ella continu: Ma datemi la vostra parola che, se non farete ci che pattuito, sarete miei prigionieri e vi porrete interamente alla mia merc. Hai la nostra parola, dissero i quattro uomini. Zohra li fece giurare che l'avrebbero mantenuta, poi, ponendo la sua mano in quella di Abu el Meidja, disse: Quanto a te, t'impongo di deflorare ottanta vergini senza eiaculare. Questa la mia volont! Egli rispose: Accetto. Allora lei lo fece entrare in una camera dove c'erano parecchi letti di vario tipo e, una dopo l'altra, gli mand le ottanta vergini. Abu e! Meidja le deflor tutte e in tal modo, nel corso di una sola notte, rapi la verginit di ottanta ragazze senza emettere la pi piccola goccia di sperma. Questo straordinario vigore sbalord Zohra e cos pure tutte le donne che erano presenti. Allora la principessa, rivolta al negro Mimun, domand: E questo, come si chiama?. Mimun risposero gli altri. Il tuo compito disse Zohra, indicando il negro, sar fare l'amore con quella donna, senza riposare mai, per cinquanta giorni consecutivi; non c' bisogno che eiaculi se non vuoi; ma se la fatica eccessiva ti costringe a fermarti, non avrai assolto il tuo obbligo. I due padroni protestarono altamente contro la durezza di questo compito; ma Mimun disse: Accetto la condizione e ne uscir con onore! In realt quel negro aveva un appetito insaziabile per l'amplesso. Zohra gli ordin di andare con Muna nella camera di lei, dicendo a quest'ulti ma di farle sapere se il negro mostrava la minima traccia di fatica. E tu come ti chiami? chiese all'amico di Abu el Meidja. Abu el Meilukh, rispose lui. Bene, allora, Abu e! Meilukh, ci che voglio da te che tu resti qui, davanti a queste donne e a queste vergini, per trenta giorni di seguito con il membro costantemente in erezione, nelle ore diurne come in quelle notturne disse la principessa. Poi si rivolse al quarto: Come ti chiami? Felah (buona fortuna), fu la risposta. Molto bene, Felah, tu resterai a nostra disposizione per qualunque servigio possiamo richiederti. Comunque, Zohra,

per non offrire alcun pretesto di mancare alla parola e non essere accusata di malafede, aveva domandato loro, prima di tutto, quale dieta volessero seguire durante il periodo della loro prova. Abu el Meidja aveva chiesto come sola bevanda - a parte l'acqua - latte di cammella con miele e, come nutrimento, ceci cotti con carne e moltissime cipolle; e, grazie a questi cibi, con il permesso di Dio, comp la sua memorabile impresa. Abu e! Meilukh voleva cipolle cucinate con carne e, come bevanda, ancora il succo di cipolle pestate mescolato a miele. Mimoun, da parte sua aveva voluto tuorli d'uova e pane. Comunque, quando ebbe compiuto la sua impresa, Abu el Meidja chiese a Zohra il favore di copulare con lei, poich aveva mantenuto la sua promessa. Impossibile! esclam lei. La prova che tu hai superato inseparabile da quelle che devono compiere i tuoi compagni. Il patto va rispettato per intero e allora io manterr la mia promessa. Ma se uno di voi dovesse fallire, sarete tutti miei prigionieri per volont dell'Altissimo! Abu el Meidja cedette di fronte alla sua ferma risoluzione e, sedutosi tra le fanciulle e le donne, mangi e bevve con loro, aspettando che i suoi compagni portassero a termine i loro compiti. Dapprima Zohra, convinta che ben presto li avrebbe avuti tutti alla sua merc, era tutta amabilit e sorrisi. Ma quando arriv il ventesimo giorno, cominci a dare segni di preoccupazione; e il trentesimo non pot trattenere le lacrime. Poich quel giorno Abu e! Meilukh concluse il suo compito ed essendone uscito con onore si sedette vicino all'amico e si un alla compagnia, che continu tranquillamente a mangiare e bere in abbondanza. Da allora la principessa, la cui sola speranza era il fallimento di Mimun, si augur ardentemente che il negro si sentisse stanco prima di compiere l'opera. Ogni giorno mandava qualcuno a informarsi da Mouna, che le faceva sapere che il vigore del negro aumentava continuamente, tanto che lei cominciava a disperare, vedendo gi Abu el Meidja e Abu el Meilukh usciti vittoriosi dalla loro impresa. Un giorno disse ai suoi amici: Ho chiesto informazioni sul negro e Muna mi fa sapere che esausto dalla fatica. Al che Abu el Meidja grid: In nome di Dio, se Mimun non porta a termine il suo compito, anzi, se non continua ad avere amplessi per altri dieci giorni, far la pi orrenda delle morti! Ma il suo zelante servitore non si concesse riposo per cinquanta giorni di seguito e continu ancora per altri dieci, come il suo padrone aveva ordinato. Muna, da parte sua, ebbe la soddisfazione pi grande, poich quell'impresa aveva finalmente soddisfatto il suo ardore per il coito. Mimun, essendo uscito vincitore dalla prova, pot sedersi con i compagni. Allora Abu el Meidja disse a Zohra: Come vedi, abbiamo rispettato tutte le condizioni che ci hai imposto. Sta a t ora accordarmi quei favori che, secondo il patto, sarebbero stati il premio del nostro successo. fin troppo vero! rispose la principessa e si diede a lui, il quale la trov superiore alle pi eccellenti. Quanto al negro Mimun, egli spos Muna. Abu el Meilukh scelse, tra tutte le vergini, quella che aveva trovato pi attraente. Tutti rimasero nel palazzo, abbandonandosi alla letizia e a tutti i piaceri

possibili, finch la morte mise fine alla loro felice esistenza e sciolse la loro unione. Dio sia misericordioso con loro come con tutti i musulmani! Amen. E a questa storia che si riferiscono i versi citati in precedenza. L'ho presentata qui, perch testimonia l'efficacia dei cibi e dei rimedi che ho consigliato per aumentare il vigore sessuale, e tutti i sapienti concordano nel riconoscere i loro benefici effetti. Vi sono anche altre bevande di eccellente virt. Io descriver la seguente: prendete una misura di succo di cipolla e mescolatelo a due misure di miele raffinato. Mettete questo miscuglio sul fuoco finch il succo di cipolla tutto evaporato e rimane solamente il miele. Quindi toglietelo dal fuoco, lasciatelo raffreddare e conservatelo per usarlo quando volete. Allora mescolate una aukia dello stesso con tre auak d'acqua e mettete dei ceci a bagno in questo liquido per un giorno e una notte. La bevanda deve essere bevuta d'inverno e al momento di coricarsi. In piccola quantit, si badi, e una volta sola. Il membro dell'uomo che la beve non gli dar molto riposo quella notte. Se qualcuno poi ne bevesse per molti giorni di seguito, avrebbe continuamente il membro rigido ed eretto, senza una sola pausa. Gli uomini di temperamento ardente non dovrebbero berlo poich pu dar loro la febbre. N questa medicina dovrebbe essere presa per tre giorni di seguito, se non da uomini vecchi o di temperamento freddo. Infine, non bisogna ricorrervi d'estate. Certo ho fatto male a scrivere questo libro; Ma tu mi perdonerai, mio Dio, non mi lascerai pregare invano E non mi punirai per questo il giorno del giudizio! E tu, lettore, dammi ascolto quando ti supplico di dire: Cos sia!

INDICE

Prefazione INTRODUZIONE OSSERVAZIONI GENERALI SUL COITO CAPITOLO I DEGLI UOMINI DEGNI DI LODE CAPITOLO II DELLE DONNE DEGNE DI LODE CAPITOLO III DEGLI UOMINI CHE MERITANO DISPREZZO CAPITOLO IV DELLE DONNE CHE MERITANO DISPREZZO CAPITOLO V DELL'AMPLESSO CAPITOLO VI DI TUTTO QUANTO E FAVOREVOLE ALL'ATTO DEL COITO CAPITOLO VII DELLE COSE CHE SONO DANNOSE NELL'AMPLESSO CAPITOLO VIII I VARI NOMI DATI ALL'ORGANO SESSUALE MASCHILE CAPITOLO IX

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I VARI NOMI DATI ALL'ORGANO SESSUALE FEMMINILE CAPITOLO X GLI ORGANI SESSUALI DEGLI ANIMALI CAPITOLO XI DEGLI INGANNI E I TRADIMENTI DELLA DONNA CAPITOLO XII OSSERVAZIONI UTILI SIA AGLI UOMONI SIA ALLE DONNE CAPITOLO XIII DELLE CAUSE DEL PIACERE NELL'ATTO DEL COITO CAPITOLO XIV DESCRIZIONE DELL'UTERO DELLE DONNE STERILI E TRATTAMENTO DELLO STESSO CAPITOLO XV DELLE CAUSE DELL'IMPOTENZA NELL'UOMO CAPITOLO XVI IMPOTENZA TEMPORANEA CAPITOLO XVII PRESCRIZIONI PER AUMENTARE LE DIMENSIONI DEI MEMBRI PICCOLI E RENDERLI SPLENDIDI CAPITOLO XVIII DELLE COSE CHE ELIMINANO IL CATTIVO ODORE DALLE ASCELLE E DALL'ORGANO SESSUALE FEMMINILE E CHE RESTRINGONO QUEST'ULTIMO 108 106 105 104 103 101 98 88 86

CAPITOLO XIX INFORMAZIONI SULLA GRAVIDANZA E SU COME SI PU SAPERE SE IL NASCITURO SAR MASCHIO O FEMMINA CAPITOLO XX CHE COSTITUISCE LA CONCLUSIONE DELL'OPERA E TRATTA DEI BUONI EFFETTI DEL MANGIARE UOVA PER FAVORIRE IL COITO

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