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Rita Levi

Montalcini
La scoperta dell’ NGF
Vita e scoperte

19 19 19 201
09
Nacque a torino
il 22 aprile da
una famiglia
30 86 2
Decide di
studiare
medicina
Ricevette il
Premio Nobel
per la medicina
Morì il 30
dicembre,
ebrea sefardica all’età di 102
presso con lo studio
anni
l’Università di sull’NGF
Torino
Fattore NGF (nerve growth
factor)
Il lavoro svolto da Rita Levi Montalcini tra il 1940-1941 fu conseguente
all’asportazione di embrioni di pollo di 3 giorni dell’abbozzo di uno dei
due arti inferiori innestando negli embrioni frammenti di particolari
tumori. Osservò una proliferazione eccezionale di fibre nervose,
deducendo l’ipotesi di una molecola liberata dal tumore e attiva sullo
sviluppo dei neuroni quindi delinea l’ipotesi di un agente promotore
della crescita nervosa che la conducono alla scoperta dell’ NGF (fattore
di crescita nervoso) che gioca un ruolo importante nella crescita e
differenziazione dei neuroni e quindi del cervello. Tutto questo è
importante per lo studio di malattie neurodegenerative come l’
Alzheimer e Parkinson
NEURONI A
SPECCHIO
Cosa sono
Cosa sono?
Sono una classe di neuroni che si occupa di elaborare gli stimoli
motori. Sono localizzati nelle aree motorie e pre-motorie del nostro
cervello, nell’area di Brocas e nella corteccia parietale inferiore. La
particolarità di questi neuroni e che a differenza degli altri neuroni
presenti in queste stesse aree, si attivano sia quando compiamo
un’azione in prima persona, sia quando osserviamo gli altri compiere
quella stessa azione.
A cosa servono?
Una delle funzioni principali svolta dai neuroni specchio è quella di
aiutarci a comprendere le azioni ed emozioni altrui, quindi di porsi in
relazione ed entrare in EMPATIA con l’altro.
Il ruolo fondamentale di questa classe di neuroni sta
nell’apprendimento per imitazione, importantissimo soprattutto nella
prima infanzia.
Quando si attivano?
Essi si attivano involontariamente in due circostanze:
● quando compiamo un’azione;
● quando osserviamo un altro individuo compiere quella stessa
azione che noi abbiamo compiuto in precedenza.
Questi neuroni hanno la particolare capacità di rispecchiare proprio
come uno specchio, ciò che avviene nella mente del soggetto che stiamo
osservando.
La scoperta
La loro scoperta è da attribuirsi ad un gruppo di ricerca
dell’università di Parma, coordianato da Giacomo Rizzolatti che,
all’inizio degli anni novanta, nel corso di esperimenti svolti a
comprendere il ruolo della corteccia premotoria nei macachi, osservò
l’attivazione anomala di una classe di neuroni motori. I ricercatori con
l’aiuto di test strumentali, sono riusciti a confermare l’esistenza di
sistemi neuronali simili anche nell’uomo.

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