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LA MEMORIA DELLE

VITTIME DELLE MAFIE


INDICE: DOMANDE DI RICERCA:

• Esiste una memoria collettiva per le vittime di mafia?


• Contesto storico-politico
• Perché alcuni sono rimasti nella memoria collettiva e
• Le storie delle vittime altri no?
• Perché è ancora oggi importante ricordare le vittime?
• La memoria oggi
• Come viene perpetuata la loro memoria?
• La contro narrativa
INTRODUZIONE
CONTESTO STORICO-POLITICO
• Nel 1982 la legge Rognoni/La Torre riconosce il reato di associazione mafiosa
• Diventa importante il ricordo di LaTorre e DallaChiesa che non viene però coltivato e si perde
nel tempo
• Tra il 1986/1987 ha luogo il Maxi processo di Palermo che porta a 346 condanne di cui 19
ergastoli
• Tra gli anni ’70 e ‘90 vi è un’escalation di violenza nei confronti di quelle che vengono
considerate le vittime eccellenti.
• La memoria delle vittime nasce grazie all’azione di Libera (nasce nel 1994 e nel 1995 si forma
come associazione)
• 1996 Libera istituisce la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime
innocenti delle mafie
• Nel 2017 la data del 21 marzo viene istituzionalmente riconosciuta a livello nazionale
CHI SONO LE VITTIME DI MAFIA OGGI?
Vi è una forte gerarchizzazione di coloro che possono essere considerati vittime di mafia.
Noi abbiamo identificato 5 livelli di memoria:

1- Coloro che vengono riconosciuti a livello nazionale e «santificati»

2- Coloro che vengono riconosciuti a livello locale

3- Coloro che non vengono celebrati perché sono morti nella stessa data o sono omonimi di una
vittima di «primo piano» (Paolo Borsellino) oppure coloro che sono stati dimenticati perché
la loro storia non è mai stata raccontata, ricondotta a causa mafiosa o perché troppo lontana
nel passato
Coloro che non vengono riconosciuti perché non direttamente uccisi dalle mafie:
4- -Vittime del narco-traffico
- Vittime dell’agromafia
- Vittime del caporalato
- Vittime dell’intossicazione dovuta ai rifiuti tossici mai smaltiti
GIOVANNI FALCONE
E
PAOLO BORSELLINO
•1984 fanno entrambi parte del pool antimafia
•1986: anno del Maxi processo che porta a 342 condanne
•1988: anno dello scioglimento del pool antimafia a partire dal quale
vengono lentamente abbandonati dallo Stato
•1992 : morte di Falcone nella strage di Capaci (23/5) insieme alla moglie e
agli agenti della scorta e morte di Borsellino durante l’attentato in Via
D’Amelio insieme agli uomini della sua scorta (19/7)
•Entrambe le morti sono riconducibili al mancato sostegno dello Stato
•Eventi caratterizzabili come flash bulb
•Memorie approssimative
PIPPO FAVA
•Giornalista di Catania
•Tra il 1980 e il 1982 dirige il “Giornale del Sud”, attraverso cui
denuncia e indaga i traffici di droga di Cosa Nostra.
•1982 fonda il mensile I Siciliani
•Pippo Fava denuncia con nomi e cognomi gli illeciti di 4 cavalieri
del lavoro catanesi attraverso le indagini riportate nel suo giornale
•Il 5\01\1984 viene giustiziato con cinque colpi di pistola. Le
indagini sulla sua morte, inizialmente osteggiate dalla magistratura
stessa.
•1998: viene condannato Nitto Santapaola mandante dell’attentato.
ANGELICA
PIRTOLI
• Nata nel 1989 a Lecce e uccisa nel 1991 a soli due anni.
• Ritrovata nel 1999
• Omicidio non previsto ma cruento, per mancanza di
compassione
• Vittima innocente che si è trovata nel posto sbagliato
• Brutalità mafiosa ma vergogna da parte del killer durante
la confessione
LE STRAGI DEI
BRACCIANTI
4-6/ 8/ 2018
Ali Dembele Kwarteng Eric • Foggia, 2018
Amadou Balde Goultaine Lhassan • Vittime
Moussa Kande Ebere Ugiunwa dell’agromafia
Aladjie Ceesay Alasanna Darboe che gestisce il
Anane Kwase caporalato e la
Toure Mousse distribuzione di
Camarra Bafoudi lavoro nei
DjoumanaDjire territori
Haddouch Lahcen • Manifestazioni
Mbeke Romanus nel foggiano
Alagie Ceesay
Awuku Joseph
GLI STRUMENTI PER FARE MEMORIA
OGGI

ISTITUZIONALE

INDIVIDUALE
O PRIVATA
COLLETTIVA

POPOLARE
ISTITUZIONALE
A livello istituzionale la memoria viene perpetuata attraverso diversi strumenti:
•La celebrazione e l’istituzione di giornate dedicate al ricordo, sia nazionali che
regionali
•La monumentalizzazione
•L’odonomastica e la toponomastica
•L’azione nelle scuole attraverso l’educazione civica e l’educazione all’antimafia
culturale
•La dedica di aule
•Azioni commemorative (le gemme dell’albero falcone)
PRIVATA
A livello privato tra gli strumenti per dare importanza alla memoria delle vittime possiamo
annoverare:
•Eventi organizzati dalle associazioni (la marcia di Libera)
•Creazione di murales e quindi di immagini che catturano l’attenzione
•Musealizzazione dei luoghi in cui le vittime hanno vissuto o lavorato ( il bunkerino/ la casa
di Peppino Impastato)
•Dedica di parchi privati o beni appartenenti alla Chiesa a vittime locali (parco Angelica
Pirtoli)
POPOLARE
L’ultimo tipo di strumento analizzato è caratterizzato dalla possibilità di essere
facilmente reperibile e consultabile:
Libri (Il giorno della civetta)
Film (La mafia uccide solo d’estate)
Canzoni (100 passi)
Serie tv (Liberi sognatori)
Immagini (foto e fumetti)
Racconti
Siti web (wikimafia, vivi, vittimemafia, …)
LA CONTRONARRATIVA
Esiste una contro-narrativa che racconta la mafia da un punto di vista diverso e che
comprende:
Musica neomelodica (messaggi ai boss e odio verso le forze dell’ordine)
Film e serie tv che mostrano i mafiosi come vincenti
Memoria della mafia (raccontata da chi sta dalla parte dei mafiosi)
La non memoria e il silenzio dell’omertà
CONSIDERAZIONI FINALI

ANTIMAFIA MEMORIA
•Antimafia come performance •Importante per trasmettere dei
•Retorica valori
•Educazione alla democrazia •Non deve essere sterile

•Movimento culturale •L’impegno della memoria

•Consapevolezza e responsabilità •Da non confondere con la


celebrazione
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
ELEONORA BURLINI NADIA ZAMBERLAN

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