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Pasqua
Conferenza al Planetario
di Stia
17 marzo 2007
Piero Ranfagni
INAF Osservatorio Astrofisico di Arcetri
In questo processo…
La data della Pasqua, la storia
Matteo 26,17
17
Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: "Dove
vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?".
18
Ed egli rispose: "Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il
mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli".
19
I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
20
Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici.
Marco 14,12
12
Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli
dissero: "Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la
Pasqua?".
13
Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: "Andate in città e vi verrà
incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo
14
e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza,
perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
15
Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, già pronta; là
preparate per noi".
16
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e
prepararono per la Pasqua.
17
Venuta la sera, egli giunse con i Dodici.
Luca 22,8
7
Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua.
8
Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: "Andate a preparare per noi la Pasqua,
perché possiamo mangiare".
9
Gli chiesero: "Dove vuoi che la prepariamo?".
10
Ed egli rispose: "Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una
brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà
11
e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso
mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
12
Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate".
13
Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.
14
Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui,
Riferimenti evangelici: Ultima Cena e Sepoltura
Giovanni 13,1
1
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare
da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino
alla fine.
2
Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota,
figlio di Simone, di tradirlo,
Marco 15,42
42
Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato,
43
Giuseppe d'Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il
regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù.
Luca 23,54
54
Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato.
55
Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse
osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù,
56
poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato
osservarono il riposo secondo il comandamento.
42
Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel
sepolcro era vicino
Riferimenti evangelici: Resurrezione
Matteo 28,1
Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra
1
Marco 16,1
1
Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli
aromatici per andare a imbalsamare Gesù.
2
Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del
sole.
Luca 24,1
1
Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando
con sé gli aromi che avevano preparato.
Giovanni 20,1
1
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino,
quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Una possibile spiegazione
p/q = 0
calendario egizio = 365 - 365.2422
= -0,2422[giorni/anno]
p/q = ¼ = 0,25
Con il 29,30,29,30,29,30,29,30,29,30,29,30
trucco di saltare un giorno
L’astronomia
Formella del
nell’ultimo anno embolismico del ciclo, i
campanile di
Giotto a Firenze
giorni Anni
contenuti in qI gruppo
embolismici anni (3,5,8,11)
giuliani
vengono “fozati” ad essere uguali a
quelli contenuti in 12q+p mesi lunari 30
30,29,30,29,30,29,30,29,30,29,30,29,
365,25q Anni
= [(6q-q/4)*29
embolismici+ II(6q+q/4+p)*30]-1
gruppo (13,16)
E la 29,30,29,30,29,30,29,30,29,30,29,30,
lunazione assume un valore 30
miracolosamente vicino a quello vero
Anno embolismico del Saltus Lunae (19)
365,25*q/12q+p = 29,53085 ~ 29,53059
30,29,30,29,30,29,30,29,30,29,30,29,29
I Calendari, F.
Alvino Firenze
1891
Il Plenilunio del 2 aprile 2007
Il Plenilunio del 2 aprile 2026
Ciclo solare
Equinotium
Resurectio Dei
Qualche calcolo per l’anno 813
Si vis cognoscere quotae epacte sint, sume annos Domini quot fuerint, ut puta in praesentia
anni quarta decima indictione DCCCXX. Partire per decem et novem. Quadragies et ter deni
et noveni faciunt DCCC et XVII, et remanent tres. Illud item per undecim multiplica, quia in
denario numero epactae crescunt. Fiunt triginta tres. Tolle triginta, et remanent tres. Tres
epactae sunt anno praesente. Quando aequam divisionem annorum Domini numerus recipit,
nullae sunt epactae.
dal LIBER DE COMPUTO del Beato Rabano Mauro
Vittorio d’aquitania nel VI secolo scopre che, dopo un certo numero di anni la
serie delle date della Pasqua si ripetono, e’ una scoperta empirica, fatta
sommando un mese lunare dopo l’altro, mesi pieni e cavi, anni comuni e….
La Riforma gregoriana
introduce correzioni
continue, è cioè un sistema
in divenire. Ciascun
numero aureo, nel tempo,
può essere associato a
qualunque data del
novilunio e quindi 19
valori non individuano
più inequivocabilmente la
fase lunare. Al loro posto
si usa l’epatta, l’età della
luna all’inizio dell’anno.
Dopo la riforma ciascun
anno è definito da un
determinato valore della
epatta a cui corrispon-
dono le date dei noviluni
dell’anno.
Inter Gravissimas I
Inter gravissimas pastoralis officii nostri curas, ea postrema non est, ut quæ a sacro
Tridentino concilio Sedi Apostolicæ reservata sunt, illa ad finem optatum, Deo adiutore,
perducantur.
Quo igitur vernum æquinoctium, quod a patribus concilii Nicæni ad XII Kalendas Aprilis fuit
constitutum, ad eamdem sedem restituatur, præcipimus et mandamus ut de mense Octobri
anni MDLXXXII decem dies inclusive a tertia Nonarum usque ad pridie Idus eximantur, et
dies, qui festum S. Francisci IV Nonas celebrari solitum sequitur, dicatur Idus Octobris,
atque in eo celebretur festum Ss. Dionysii, Rustici et Eleutherii martyrum, cum
commemoratione S. Marci papæ et confessoris, et Ss. Sergii, Bacchi, Marcelli et Apuleii
martyrum; septimodecimo vero Kalendas Novembris, qui dies proxime sequitur, celebretur
festum S. Callisti papæ et martyris; deinde XVI Kalendas Novembris fiat officium et missa
de
dominica XVIII post Pentecostem, mutata litera dominicali G in C; quintodecimo denique
Kalendas Novembris dies festus agatur S. Lucæ evangelistæ, a quo reliqui deinceps
agantur
festi dies, prout sunt in calendario descripti.
Ne vero ex hac nostra decem dierum subtractione, alicui, quod ad annuas vel menstruas
præstationes pertinet, præiudicium fiat, partes iudicum erunt in controversis, quæ super hoc
exortæ fuerint, dictæ subtractionis rationem habere, addendo alios X dies in fine cuiuslibet
præstationis.
Epatta XI
Lettera domenicale G
C=8
S= (3*secolo)/4
L=(8*secolo+5)/25
Epgr = (Epg –S+L+C) mod 30 perché la luna non può avere più di 30
giorni di età
Il grande Clavio, nella sua explanatio della Riforma aveva calcolato la data della
Pasqua fino all’anno 300.300 D. C., fino a quando cioè le date cominciavano a
ripetersi atque ita in infinitum… ma aveva commesso un errore che rischiava di
produrre numerose date di Pasqua sbagliate per il XVIII secolo.
•Chiesa Ortodossa: Gli anni secolari sono bisestili solo se, divisi
per 900, danno come resto 200 o 600. Nessuna differenza fino al
2800