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TEMA ARGOMENTATIVO

Traccia 2) 01/11/2023
I due articoli tratti dai giornali esprimono delle situazioni che molti studenti si trovano a vivere
quotidianamente frequentando le scuole superiori o le università. Infatti questi due articoli
sollevano la questione della pressione e delle aspettative che ogni studente vive.
Questo tema è particolarmente rilevante per me perché anche io mi trovo ad affrontare il peso
della performance e del successo e contemporaneamente la frustrazione e delusione del
fallimento.
Per questo motivo, a mio parere la completa dedizione allo studio intesa come competizione che
elimina ogni aspetto divertente o rilassante della vita (addirittura si considera il sonno inutile) è
sbagliata e può avere conseguenze negative sulla salute mentale e sul benessere psicofisico
arrivando addirittura al suicidio.
La studentessa intervistata esprime l’idea che il successo a scuola sia strettamente legato alla
determinazione e alla disciplina e ad avere dei genitori che ti supportano. Questo a mio parere
esula completamente dal concetto di istruzione che dovrebbe stimolare la curiosità e gli interessi
permettendo agli studenti di poter diventare degli adulti migliori.
Inoltre ci sono famiglie che non possono e non hanno tempo da dedicare al sostegno scolastico dei
propri figli e porre accento su quest’aspetto potrebbe portare a pensare che chi non ha questa
grande fortuna è destinato al fallimento.
Spesso la determinazione e la caparbietà è una caratteristica del carattere di una persona e non
tutti ne sono provvisti fin da giovani e quindi secondo il primo articolo questi ragazzi non
raggiungeranno mai degli obbiettivi di successo.
La mia ultima considerazione è che le alte aspettative e il successo a livello di voti durante la
carriera scolastica non sempre coincidono con l’affermazione nella vita adulta.
In conclusione penso che la determinazione, la disciplina e l’organizzazione sono importanti per
ottenere dei buoni risultati accademici ma l’equilibrio mentale e il benessere degli studenti deve
essere messo in primo piano affiancando sempre l’idea che essere soddisfatti di sé stessi non
comporti sempre il primeggiare a scuola.
La famiglia gli insegnanti e la società dovrebbero lavorare insieme per fare accettare ai ragazzi il
fallimento senza vergogna e il successo senza ossessione.

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