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1 La casa e le sue strutture
La casa è costituita da un insieme di strutture edilizie
(muri, tetto ecc.) e dagli impianti che si trovano al suo
interno.
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Strutture verticali (muri)
• Muri portanti: muro di
fondazione (sotto terra,
fatto di mattoni lungo il
perimetro dell’edificio) e
muro di elevazione
(provvisto di aperture e
collegato ai muri trasversali
da mattoni che si
incrociano e danno stabilità
all’intera struttura).
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Strutture orizzontali
• Solaio: struttura portante che
sostiene il pavimento del piano
superiore, il peso dei mobili e
delle persone. Quello in legno ha
un’orditura (scheletro) formata da
travi, travetti e assito (copertura
fatta di tavole di legno).
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2 Casa in muratura
La casa in muratura ha i muri portanti di pietre o di mattoni,
che formano una parete continua dal terreno fino al tetto.
Nei muri sono inserite le travi che sostengono i solai.
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Terratetto
Quello in figura ha il tetto
a falde inclinate.
Il muro di fondazione è
incassato circa 1 m nel
terreno; i muri di
elevazione laterali
salgono fino alla gronda;
il solaio ha travi, travetti,
assito e pavimento; il tetto
è simile a un solaio
inclinato coperto di tegole.
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Palazzo a più piani
Quello in figura ha muri
paralleli alla strada, che
salgono fino a 15 m d’altezza.
Le linee grigie orizzontali sono
i solai. Ogni muro è molto
largo alla base per sostenere
meglio il muro che ha sopra,
poi si restringe ogni due piani.
Questa rastremazione serve
per risparmiare materiale e
avere un muro meno pesante:
può essere fatta solo sul lato
interno, per avere facciate
perfettamente verticali.
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Costruzione di un muro
Per costruire il muro si usano i mattoni di terracotta e la
malta (impasto fluido di cemento, sabbia e acqua) che
quando indurisce lega i mattoni tra loro. Per collegarli
meglio, i mattoni si posano sfalsati.
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3 Casa con ossatura portante
Ha uno scheletro portante su cui sono appoggiati i solai, i
muri di tamponamento e i muri divisori.
I suoi elementi principali sono: struttura portante in c.a.,
telaio, solaio in laterizio armato, muri di tamponamento.
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Struttura portante in c.a.
È una gabbia formata da barre verticali e orizzontali unite
agli estremi. La gabbia più semplice ha 4 travi sopra, 4
sotto e 4 pilastri agli angoli.
Ai piedi dei pilastri ci sono i plinti, blocchi di calcestruzzo a
forma di tronco di piramide: senza di essi, il carico sarebbe
concentrato su una piccola superficie e il pilastro
affonderebbe nel terreno.
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Telaio
È la struttura-base
della gabbia, formato
da due sostegni
verticali e un elemento
orizzontale uniti tra
loro a formare un
insieme continuo.
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Solaio in laterizio armato
È formato da file di mattoni forati, uniti tra loro da travetti in
calcestruzzo armato i cui tondini di ferro sostengono la
trazione. In genere il solaio viene costruito con elementi
prefabbricati, che sono sollevati con una gru e posti in
opera prima della gettata del cemento.
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Muri di tamponamento
Sono in mattoni forati di un
certo spessore, per fornire
isolamento termico e
acustico, e poggiano su una
trave o sul solaio. Sono
costruiti per file parallele con
la stessa tecnica usata per i
muri di mattoni pieni.
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4 Costruire in c.a.
1. Sbancamento: scavo vasto come tutto l’edificio e
profondo 3 m o più, costituisce un terreno compatto su
cui poggiare i plinti (basi dei pilastri) e ricava lo spazio
per cantine e garage.
2. Inizio struttura: i carpentieri alzano i ferri dei pilastri sui
ferri dei plinti, li chiudono nelle casseforme di legno (poi
rimosse) e colano il cemento. Sui pilastri mettono i ferri
d’armatura per le travi e appoggiano gli elementi per il
solaio; quindi colano il cemento su tutta la superficie.
3. Completamento struttura: si procede così fino al tetto
(eventualmente coperto di tegole). I muri di
tamponamento e divisori sono costruiti in mattoni,
lasciando le aperture per porte e finestre. Infine
vengono realizzati gli impianti e le rifiniture.
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5 Consolidamento strutturale
In caso di cedimenti strutturali si procede con varie tecniche.
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6 Rischio sismico
Il terremoto (o sisma) è un moto ondulatorio o sussultorio
del terreno. Il rischio sismico è determinato da:
•pericolosità della zona;
•vulnerabilità, cioè predisposizione delle costruzioni a
essere danneggiate;
•esposizione, cioè la possibilità di subire danni.
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7 Isolamento termico
È la capacità di una casa di non far entrare il freddo in
inverno e il caldo in estate, e incide sui consumi energetici.
•Bilancio termico: relazione tra le perdite di calore (da
tetto, muri, serramenti) e i guadagni di calore (da radiatori,
camini, raggi del Sole). Si calcola con una telecamera
termografica a infrarossi.
• Certificazione energetica:
indica i consumi energetici di un
edificio ed è calcolata valutando
il tipo di riscaldamento, gli infissi,
l’orientamento dell’edificio.
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Sistemi di isolamento termico
• Isolanti nei muri esterni: mattoni coibentati (con
proprietà isolanti) o cappotto sopra i muri (pannelli
esterni o interni con spessore di 2-15 cm).
• Isolanti sotto le tegole: i pannelli isolanti vengono
montati direttamente sotto le tegole, altrimenti si può
isolare il tetto dall’interno.
• Infissi a tenuta (obbligatori dal 2008): sistema quasi
ermetico composto da vetrocamera (telaio sigillato con
due vetri separati da uno spazio sottovuoto) e vetri
basso-emissivi (limitano lo scambio termico).
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8 Impianto di riscaldamento
L’impianto termico può essere autonomo
(ogni appartamento ha la propria caldaia) o centralizzato
(un generatore per tutto il palazzo).
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Impianto a radiatori
1. Caldaia: è sistemata in cantina e bruciando gasolio o
metano scalda l’acqua che passa in una serpentina
avvolta dalle fiamme.
2. Tubo montante: conduce l’acqua calda in alto
nell’edificio dove partono i tubi che vanno alle stanze.
3. Canna fumaria: porta i gas combusti dalla caldaia al
tetto dove si disperdono nell’aria.
4. Radiatore: formato da piastre metalliche cave, dove
l’acqua calda entra dall’alto. Le piastre si riscaldano e
cedono il calore all’aria creando un movimento circolare
di convezione.
5. Acqua tiepida (blu): esce dal radiatore e viene riportata
alla caldaia. L’impianto funziona infatti a circuito chiuso,
cioè l’acqua che circola è sempre la stessa.
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Impianto a pavimenti radianti
1. Pompa di calore: macchina elettrica all’esterno
dell’edificio, che scalda l’acqua prelevando fino al 75%
dell’energia termica dall’aria esterna.
2. Volano termico: qui l’acqua scaldata dalla pompa di
calore scalda l’acqua che va ai pavimenti radianti.
3. Tubo montante: porta l’acqua calda ai pavimenti
radianti di tutto il condominio.
4. Canna fumaria: non necessaria perché non viene
bruciato nessun combustibile.
5. Pavimento radiante: sotto il pavimento passa un tubo a
spire concentriche dove scorre acqua calda, che scalda
solo la parte che serve (primi 2 metri in basso).
6. Acqua fredda (blu): esce dal pavimento radiante e viene
riportata al serbatoio di accumulo (circuito chiuso).
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9 Generatori di calore
• Fonti non rinnovabili: combustibili fossili (metano,
gasolio, GPL) che necessitano di apposite caldaie.
• Fonti rinnovabili: per esempio pompa di calore, solare
termico, pellet, legna.
Le caldaie a condensazione
usano fonti non rinnovabili
(metano o GPL) ma hanno
un’efficienza più alta perché
recuperano calore dai fumi
della combustione.
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Fonti non rinnovabili
• Metano (gas naturale): fonte non rinnovabile meno
inquinante; non necessita di serbatoi di stoccaggio, viene
prelevato direttamente dalla rete di distribuzione e può
essere usato sia per scaldare l’acqua che per la cucina.
• Gasolio: liquido ottenuto dal petrolio, molto inquinante; ha
bisogno di un serbatoio di stoccaggio e non può essere
usato per la cucina.
• GPL (Gas di Petrolio Liquefatto): liquido, un po’ meno
inquinante; necessita di serbatoi di stoccaggio ma può
essere trasportato e può essere usato per la cucina.
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Fonti rinnovabili
• Pompa di calore: funziona al contrario di un frigorifero
(preleva il calore dall’esterno e lo porta all’interno). Ricava
dall’ambiente fino al 75% del calore, il 25% è elettricità.
Può essere usata anche per rinfrescare in estate.
• Solare termico: funziona con pannelli sui tetti, che
sfruttano il calore del Sole e non producono emissioni
inquinanti. Si usa per produrre acqua calda sanitaria o
integrare il sistema di riscaldamento a pavimento.
• Pellet: cilindri lunghi 2-4 cm, ottenuti da scarti della
lavorazione del legno. Le stufe scaldano molto ma la
combustione produce polveri sottili inquinanti.
• Legna: bruciata in stufe, caminetti o caldaie, produce
molta cenere e residui della combustione che vanno
eliminati quotidianamente (sistema più inquinante).
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Geotermia per gli edifici
Le pompe di calore possono sfruttare il calore del
sottosuolo (in Italia, d’inverno, a un metro di profondità la
temperatura è sempre 12-15 °C). Questi impianti
funzionano con un tubo in cui scorre un fluido che,
passando sotto terra, in inverno si riscalda e d’estate si
raffredda, portando il caldo e il freddo in casa tramite la
pompa di calore.
• Geotermico di superficie:
usa un tubo a serpentina,
posto in uno scavo circa
2 metri sotto la casa.
• Geotermico di profondità:
usa un tubo a U (sonda
geotermica), adagiato in un
pozzo di 50-100 metri.
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