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Quando gli studenti imparano a usare la matematica in fisica, uno dei concetti più importanti
che sono chiamati ad apprendere è che le equazioni non sono solo strumenti di calcolo, ma
rappresentano soprattutto le relazioni tra variabili fisiche che cambiano insieme (co-
variazione). Il modo attraverso il quale il cambiamento di una variabile o parametro è
associato al cambiamento di un’altra variabile o di un altro parametro dipende da come
appaiono nell'equazione, cioè dalla loro dipendenza funzionale.
Una piccola sfera che si muove in un fluido ne sperimenta due tipi di forze resistive: una forza
di resistenza inerziale, F_trascinamento = 1/2 CρπR^2v^2, e una forza viscosa,
F_viscosa= 6 πμR^2v, dove C è il coefficiente di resistenza aerodinamica, ρ la densità del
fluido, μ la viscosità del fluido, v la velocità dell'oggetto rispetto al fluido e R il raggio della
sfera. Esiste una velocità per la quale queste due forze sulla sfera sarebbero uguali?
Di fronte a questo problema molti studenti si ritrovano a non avere la minima idea sul come
affrontarlo e finiscono per restare impietriti. Il motivo per il quale ciò accade può essere
individuato nella scarsa familiarità con le equazioni con molti simboli (10 in questo problema)
e nell’incapacità di riconoscere il legame tra fisica e matematica di molti studenti che
frequentano un corso introduttivo di fisica. Succede infatti che i ragazzi non sono in grado di
identificare quali quantità rappresentano delle costanti e quali delle variabili.
Chiaramente uno dei metodi migliori per risolvere un quesito del genere è quello di capire che
la variabile è v e quindi raggruppare i termini che rappresentano delle costanti per poi lavorare
con l'equazione risultante, la cui risoluzione è molto più semplice e intuitiva. In questo caso
l'equazione 1/2CρπR^2v^2=6πμR^2v diventerebbe ad esempio Av^2=Bv e gli studenti non
avrebbero problemi nel risolverla rispetto alla variabile v.
Ciò mostra che l’idea che si possa scegliere di dare temporaneamente a una combinazione di
simboli un nuovo nome e usarlo per semplificare un’equazione è qualcosa che molti studenti
non hanno mai visto. Dobbiamo dimostrarlo e insegnarlo esplicitamente. È un'abilità
importante, utile per individuare meglio le dipendenze funzionali, perciò dobbiamo aiutare gli
studenti a imparare a gestire equazioni con la presenza di più simboli.
Fumare tabacco fa male alla salute circolatoria. La nicotina contenuta nel tabacco provoca la
costrizione delle arterie. La resistenza al flusso di un'arteria (simbolo Z) segue dall'equazione
di Hagen-Poisseuille ed è data da Z = 8μL/πR^4, dove μ è la viscosità del sangue, L la
lunghezza dell'arteria e R il raggio dell'arteria. Se il raggio diminuisce del 10%, è possibile
superare l’effetto che tale variazione ha sulla resistenza prendendo un anticoagulante per
diminuire la viscosità del sangue del 10%?
Il fatto che la resistenza sia inversamente proporzionale alla quarta potenza del raggio ci dice
che avrà un effetto maggiore sulla resistenza rispetto a un cambiamento della stessa
percentuale sulla viscosità.