Sei sulla pagina 1di 12

PRIMO MODULO

INFORTUNI
Infortuni edilizia
L’edilizia è uno dei settori con più alta incidenza infortunistica e la più alta frequenza di infortuni gravi, malattie professionali e incidenti
mortali in Italia.
Risulta particolarmente elevata la percentuale di infortuni gravi: i casi del settore Costruzioni che hanno comportato menomazioni permanenti
sono stati nel 2013 pari al 12% degli indennizzi, a fronte di una media del 8% di infortuni indennizzati con menomazioni permanenti nell’intero
settore Industria e servizi.
I casi mortali del settore costruzioni hanno presentato nel 2013 un’incidenza doppia sul totale dei casi indennizzati (0.30% nelle costruzioni,
0,17% per l’Industria e i servizi).e quelli denunciati nel 2014 nel settore Costruzioni hanno rappresentato circa il 19% di tutti gli
infortuni mortali denunciati

VIGILANZA E CONTROLLO
Vigilanza e controllo → piano nazionale e piano regionale edilizia
La Vigilanza sul rispetto delle norme di Sicurezza e Salute nel comparto dei cantieri temporanei o mobili è effettuata sia dalle AUSL sia dalle
Direzioni Territoriali del Lavoro DTL.
Gli ispettori dell’Agenzia Nazionale del Lavoro (che ha accorpato la componente ispettiva dell’INAIL, INPS e DTL), possono effettuare vigilanza nei
cantieri, relativamente alle norme sui Contratti e contributi Assicurativi e Previdenziali.
Il numero minimo di cantieri da ispezionare sull’intero territorio italiano è una % delle Notifiche Preliminari pervenute all’organo di vigilanza
(AUSL e DTL).
La vigilanza è effettuata in maniera coordinata e/o congiunta.
L’approccio ispettivo AUSL è quello del cosiddetto “Minimo Etico”che impone la massima attenzione sui 6 rischi nel comparto cantieristico.
Criteri nazionali
● Cadute dall'alto
● Sprofondamento
● Seppellimento
Criteri regione emilia – romagna
● Rischio di folgorazione
● Cadute di materiale dall’alto
● Demolizioni
RISCHI
Rischi infortuni → sicurezza
● Caduta dall'alto
● Caduta di materiale
● Calore
● Fiamme
● Esplosione
● Cesoiamento
● Stritolamento
● Elettrocuzione
● Investimento
● Ribaltamento
● Movim. Manuale Carichi
● Punture – Tagli - Abrasioni
● Urti, Colpi, Impatti
● Seppellimento
● Sprofondamento
● Scivolamenti
Rischi igiene → fisici
● rumore
● vibrazioni
● microclima
Richi igiene → chimici
● amianto
● catrame
● getti
● schizzi
● polveri
● fibre
● gas
● vapori
● fumi
Rischi igiene → biologici
● allergeni
● infezioni da microrganismi
● olii minerali e derivati
RISCHI INFORTUNI
Rischi da infortuni chimici
- contatto
- ingestione
- intossicazione (quanta ingerisco o con quanta sostanza entra in contatto)
Rischi → sicurezza
- caduta dall’alto
- caduta di materiale
- incendio
- stritolamento
- scivolamenti
- investimento
Rischi da infortuni fisici
- rumore
- vibrazioni
- microclima
LOGISTICA DEL CANTIERE
Logistica del cantiere
Nella sua progettazione devo considerare:
- recinzione idonea
- viabilità
- stoccaggio materiale
- posizionamento mezzi (possono essere recintati, messi i cartelli dei rischi di quella macchina, mettere i cartelli di divieto per i non
addetti ai lavori)
Recinzione deve essere:
- robusta (non superabile da non addetti ai lavori)
- viabilità per i mezzi e persone
- parapetto
- materiali stoccati in appositi spazi
- ordine dei mezzi e attrezzature
- cartello di cantiere
- accesso
Corretto abbigliamento:
uso di dpi (previene infortuni)
- elmetto (protezione dalla caduta di materiali dall’alto ma anche dalla mia caduta)
- scarpe (rischi da urto, rischio di scivolamento)
punta d’acciaio
suola carro armato
- guanti (rischi da taglio, contatto con sostanze elementi chimici)
le scarpe hanno delle categorie e anche i guanti / l'elmetto / l’abbigliamento… (hanno dei vari livelli di protezione) → livelli diversi a seconda di
cosa deve fare il lavoratore.
Baracche-locali di riposo
Le baracche di cantiere devono essere dimensionate in modo da permettere il loro utilizzo in modo razionale e devono
essere mantenute in condizioni igieniche accettabili.
Servizi igienici
I servizi igienici devono essere costruiti e gestiti in modo da salvaguardare l'igiene e la decenza
CANTIERE STRADALE
Cantiere stradale:
Per cantiere stradale si intende ogni attività lavorativa che svolgendosi sulla strada, rappresenti un ostacolo alla circolazione.
per esempio in città di un monumento.
- ponteggio schermato con reti o tessuti per evitare la caduta di materiali e persone
- paratie (protegge auto e pedone dalla caduta di materiali)
- percorsi stradali per i pedoni (aperti o chiusi)
- cartellonistica
Cantiere stradale (più promiscuo) → rischio più elevato se non recintato bene, pericolo di investimento
- devono essere sempre recintati e segnalati per l’incolumità pubblica
- indumenti ad alta visibilità
- la recinzione non può essere unicamente costituita dalla bandinella rossa e bianca
LAVORI STRADALI
I cantieri stradali, anche se di limitata estensione, devono essere sempre recintati, e segnalati, anche per la tutela della incolumità pubblica.
La recinzione NON può essere unicamente costituita da nastro in plastica bianco-rosso.
Nei cantieri stradali l'uso di indumenti ad alta visibilità NON è un'opzione a cui si può derogare.
Tuta da lavoro dei cantieri edilizi:
materiali resistente, comfort climatico, non deve essere abbondante
MOVIMENTAZIONE MATERIALI
- imbracatura adeguata delle merci
- attrezzatura di movimentazione
- comportamento degli addetti
Una volta imbracato il materiale l’operatore si sposta di un metro almeno dal rischio di caduta e da l’ok. L’altro operatore dà l'ok per l’inizio del
sollevamento e inizia così il sollevamento.
Imbracatura di diversi tipi:
- cinghie
- cestello
- piano orizzontale con cinghie
Diversi tipi di movimentazione materiali
- ganci con linguetta di sicurezza
- carrucola autofrenante
SEGNALETICA
Segnaletica:
Lo scopo della segnaletica di sicurezza è quello di ricordare con un colpo d'occhio e facilmente comprensibile, quelle situazioni e quegli oggetti
che possono determinare pericoli per la salute dei lavoratori. In particolare:
1. Vietare comportamenti pericolosi;
2. Avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte;
3. Fornire indicazioni relativi alle uscite di sicurezza e ai
4. mezzi di soccorso o di salvataggio;
5. Prescrivere comportamenti sicuri ai fini della sicurezza;
6. Indicare ulteriori elementi di prevenzione e sicurezza.
Segnali:
- avvertimento (forma triangolare, con pittogrammi neri sfondo giallo e bordo nero)
- segnaletica di sicurezza APPLICATA ALLE MACCHINE O ALLE ATTREZZATURE
- divieto (forma circolare, con pittogrammi neri sfondo bianco e bordo rosso)
- VIETANO UN COMPORTAMENTO PERICOLOSO
- obbligo (forma circolare, con pittogrammi bianchi sfondo azzurro)
- OBBLIGANO A INDOSSARE UN DISPOSITIVO DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
- salvataggio (forma rettangolare/quadrato con pittogrammi bianchi sfondo verde)
- INDICANO LE VIE E I PRESIDI DI EMERGENZA
- antincendio (forma rettangolare/quadrato con pittogrammi bianchi sfondo rosso)
- INDICANO I PRESIDI DI EMERGENZA
INCENDIO
Incendio:
- comburente = parte di ossigeno che deve essere presente se no non brucia
- combustibile = parte che brucia
- solidi: rifiuti, legno, paglie
- liquidi: benzina, gasolio, vernici
- gassosi: metano, biogas
Rischio di incendio:
- sovraccarico impianti elettrici
- scintille
- sigarette
- fiamme libere
Il fumo:
● contiene MONOSSIDO DI CARBONIO, ceneri e prodotti tossici ed irritanti
● nei locali chiusi è il principale mezzo di propagazione dell’incendio
● annulla la visibilità nelle vie di fuga
● provoca la maggior parte dei decessi in un incendio
Cosa aumenta il rischio di incendio già in corso? Vento, scarti legnosi, rifiuti…
Danni: intossicazione respiratoria, annulla la visibilità delle vie di fuga
Metodi di spegnimento:
- separazione (eliminazione del contatto tra materiale incendiato e non incendiato)
- soffocamento (eliminazione del contatto tra combustibile e comburente)
- raffreddamento (eliminazione dell’energia per nuovi inneschi)
- inibizione chimica (interferenza nella reazione di combustione)
- acqua
Estintori:
1. estintori a polveri, all’interno dei quali viene compresso il gas per poi liberarlo
2. estintori a co2, viene sprigionata anidride carbonica
si toglie la spina di sicurezza tenendo l’estintore per l’ogiva
agire sulla leva
dirigere il getto verso le fiamme
3. idranti, tubi posizionati e opportunamente protetti che invece che erogare co2 o polvere erogano acqua
stendere la manichetta senza nodi
in 2 persone, perchè la pressione è forte, dirigere il tubo verso le fiamme
Esplosione: rischio più probabile nei luoghi chiusi (aziende di fuochi d’artificio, aziende che producono bombole per il gas…)
- in assenza di ventilazione si accumulano gas e polveri infiammabili
- accumulo nei luoghi chiusi di materiale esplosivo e infiammabile
Autocombustione: fenomeno naturale, che riguardano materiali combustibili che si incendiano per esempio per alta temperatura.
PRIMO SOCCORSO
Piano di emergenza = insieme di misura straordinarie, procedure e azioni da attuare per ridurre i danni a cose e persone.
Obiettivo:
- prestare soccorso alle persone colpite
- limitare i danni a persona cose e ambiente
- circoscrivere e contenere l’evento per limitare i danni e ripristinare la normale attività lavorativa
Procedure primo soccorso:
Poiché nelle emergenze è essenziale non perdere tempo, è fondamentale organizzare in cantiere una squadra di lavoratori
che abbiano la formazione di primo soccorso e di antincendio.
É fondamentale che i soccorritori dispongano di conoscenze, attrezzature, informazioni ed addestramento necessari allo
svolgimento del compito.
Betoniera: Macchina usata per la preparazione del conglomerato cementizio nei cantieri edili.
Piegaferri: La piegaferro è un utensile/macchina utilizzato dai meccanici e in edilizia dai presagomatori, per piegare le barre di ferro ed il tondo
per cemento armato.
Sega circolare da banco:

Utensili portatili
- martello e scalpello
- trapano
- martello demolitore
- smerigliatrice angolare
- martello pneumatico
SILOS
Apparecchio a pressione - silos
Il silos da cantiere è una attrezzatura a pressione, trasferibile ed inquadrabile come attrezzature di lavoro.
Come tutte le apparecchiature a pressione espone i lavoratori ad una serie di rischi, tra cui principalmente quello di cedimento improvviso del
serbatoio, o di altre parti di pressione, per corrosione, o danneggiamento, in particolare per quanto concerne le giunzioni saldate.
Oltre alla documentazione, prevista per legge, è richiesta una attenta ispezione a vista, da parte di personale competente, soprattutto in fase di
montaggio ed installazione, per rilevare eventuali difetti, che ne possano compromettere la sicurezza.
Apparecchio a pressione - silos
In quanto attrezzatura particolarmente pericolosa deve essere presente in cantiere anche la ulteriore documentazione:
- la dichiarazione di idoneità del piano d’appoggio
- la dichiarazione di installazione secondo le indicazione del costruttore e laddove assenti secondo le norme di buona tecnica o di buna
prassi
- il documento attestante l’avvenuta esecuzione dopo il montaggio e prima della messa in servizio, del controllo da parte della persona
competente
Le PLE-piattaforme di lavoro elevabili
Le PLE montate su autocarro sono apparecchiature per eseguire lavori in altezza e presentano una serie di rischi
RISCHI
Rischi cadute dall’alto operatori → i lavoratori, durante tutto il lavoro in altezza, devono indossare una imbracatura di sicurezza, debitamente
collegata ad un apposito gancio predisposto sul cestello.
Rischio contatto linee elettriche → i lavori devono svolgersi ad una distanza non inferiore al limite stabilito per legge

Un (KV) D(m)

≤1 3

1 < Un ≤ 30 3.5

30 < Un ≤ 132 5

> 132 7
Esempio: se la tensione è di 15000 V, la distanza minima di avvicinamento è di 3.5m
1. rischio di caduta del carico per rottura delle funi di sollevamento per eccessiva usura dei fili elementari
le funi di sollevamento vanno verificate con frequenza trimestrale da parte di personale qualificato. In caso di rilievo danneggiamenti,
sospendere immediatamente il lavoro ed avvisare il capo cantiere. I cavi danneggiati devono essere sostituiti quanto prima.
2. rischio caduta dall’alto
è vietato salire, per manutenzione o riparazione, arrampicandosi lungo le strutture della gru. In caso di mancanza di apposite scale.
3. rischio caduta del carico e perdita di stabilità della gru
dopo l’inizio di un movimento è vietato interrompere ed immediatamente iniziare un movimento opposto (contromanovra), prima che il
movimento iniziale abbia esaurito effetti. L’inerzia del carico, sommata a quella delle parti in movimento potrebbe avere serie
conseguenze per la stabilità dell’apparecchio di sollevamento.
4. rischio caduta della gru ad opera del vento
durante il fuori servizio è vietato ancorare il braccio mobile della gru, oltre che lasciare carichi sospesi al gancio di sollevamento. Il
braccio mobile deve essere lasciato libero di ruotare in quanto il vento potrebbe causare la caduta dell’apparecchio di sollevamento.
Rischi ribaltamento
Nei mezzi PRIMA dell'uso, vanno posizionati gli stabilizzatori e/o i dispositivi di bloccaggio delle ruote
in funzione di quanto riportato nel libretto di uso e manutenzione
APPARECCHIATURE DI SOLLEVAMENTO
Apparecchiature di sollevamento - gru a torre
→ elementi da valutare nel posizionare un apparecchio di sollevamento (tutti)
- portanza del terreno
- orizzontalità del terreno
- orizzontalità del carro base
- zavorre
- stabilizzatori + ripartitori
Apparecchi di sollevamento - gru a torre
→ rischio di interferenza con gli edifici, gli alberi od altri ostacoli fissi, o con le altre gru presenti in cantiere.
Durante il posizionamento e durante l’uso è necessario rispettare le distanze di sicurezza
→ rischio caduta di materiale dall'alto
Non sollevare carichi sopra i lavoratori. La pulsantiera di comando della gru è dotata di un pulsante che attiva un segnale sonoro di
allontanamento dalla zona pericolosa.
→ rischio errata comunicazione tra gli addetti
Le segnalazioni tra gli addetti devono essere effettuate utilizzando l'apposita segnaletica gestuale (vedi oltre). Non utilizzare urla, la mancata
comprensione può causare pericolosi incidenti.
Apparecchi di sollevamento - argani
Si tratta degli apparecchi di sollevamento più impiegati nei cantieri di piccole dimensioni.

SEGNALI GESTUALI
Segnali gestuali
Fuori servizio:
durante il fuori servizio il gancio deve essere posizionato a 1.50m al di sotto del braccio. Normalmente non devono essere posizionati carichi in
quota. In caso di fuori servizio prolungato applicare al gancio di sollevamento un carico non superiore al 10% della portata max, per mantenere in
tensioni le funi.
SCALE

scale semplici, In caso non si ritenga di effettuare


una legatura od un ancoraggio
superiori, è necessario che la
scala venga trattenuta al piede da
altro lavoratore.

scale doppie

Scale portatili a pioli


DEVONO ESISTERE PROCEDURE PER L’USO PER ASSICURARE LA STABILITÀ DURANTE L’IMPIEGO:
● Posate su supporto stabile, resistente, adeguatamente dimensionato e immobile, in modo da assicurare pioli orizzontali
● Agganciate per evitare movimenti e oscillazioni
● Precauzioni per evitare scivolamento dei piedi
PONTEGGI:
Lavoro in quota
Attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile.
Modalità di verifica e controllo del piano di appoggio
In generale si devono utilizzare delle tavole in legno di ripartizione dei carichi al di sotto delle basette metalliche.
Si possono impiegare anche altri materiali, di varie forme, purché tali elementi siano stati previsti dal costruttore ed inseriti nell’autorizzazione
Ministeriale all’uso (libretto) del ponteggio.
CADUTE DALL'ALTO E OPERE PROVVISIONALI PARAPETTI PROVVISORI
Tra i lavori edili quelli sulle coperture sono sicuramente da considerarsi tra i più pericolosi, anche se da inchieste effettuate tra gli interessati, il
rischio “percepito” è sicuramente tra i più bassi.
Per ridurre il rischio di caduta dall'alto sono impiegabili i parapetti provvisori.
RETI
In caso la copertura NON sia portante è possibile utilizzare reti di sicurezza posate a non più di 2 m dalla copertura.
La rete di sicurezza è costituita da una corda in materiale resistente e viene irrobustita nel perimetro esterno da una ulteriore idonea fune.
Viene spesso (ma non solo) impiegata per interventi sulle coperture dei capannoni prefabbricati
SPROFONDAMENTO
Le coperture in cemento-amianto ed in fibro-cemento, implicano spesso un rischio di caduta verso l’esterno del perimetro e/o attraverso la
copertura stessa.
Si ricorda che il tempo, le intemperie, il carico costituiscono motivi di infragilimento anche per coperture normalmente portanti.
Le andatoie devono avere larghezza non minore di m 0,60, se destinate solo al passaggio di lavoratori, e di m 1,20, se destinate al trasporto di
materiali.
DEMOLIZIONI
Nelle demolizioni, “PRIMA” di iniziare i lavori è indispensabile valutare attentamente lo stato in cui si trovano gli edifici, le opere che devono
essere demolite.
Devono essere valutati lo stato di conservazione e la stabilità strutturale per prevedere un necessario rafforzamento e consolidamento al fine di
prevenire crolli improvvisi di volte, solai, muri, ecc.

Una volta attuate le opere di consolidamento, puntellamento, agendo con molta cautela, si possono iniziare le attività di demolizione. Le
operazioni devono procedere di regola dall'alto verso il basso, avendo cura di non pregiudicare la stabilità delle opere in demolizione e causare
crolli improvvisi.

Le zone interessate alle demolizioni devono essere recintate con solidi sbarramenti (il nastro bianco-rosso non è sufficiente) ed
accuratamente segnalate per interdirle ai non addetti ai lavori.
Il materiale demolito, deve essere convogliato a terra utilizzando appositi tubi convogliatori e non gettato dall'alto alla rinfusa (problemi di rumore
e polvere).
In ogni caso se la polvere non è eccessiva può essere abbattuta con irrorazione di un getto di acqua nebulizzata.

Se le attività di demolizione sono estese, si impiegano appositi irroratori di acqua.

Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta.
Mantovana parasassi
Costituita da robuste tavole sporgenti con inclinazioni verso l'alto non minore di 30° rispetto all'orizzontale per almeno 1,20 m oltre il filo, per
ponteggi alti fino a 12 m, e 1,50 m per ponteggi di altezza superiore.
Per l’installazione seguire sempre le indicazioni riportate nell'Autorizzazione Ministeriale all’uso dei ponteggi metallici.
DPI 3° CATEGORIA – SISTEMA ANTICADUTA INDIVIDUALE IMBRACATURA
Spesso durante le attività di demolizione, i lavoratori si trovano esposti al rischio di caduta dall'alto. Quando non è
possibile utilizzare DPC (dispositivi di protezione collettivi) si deve impiegare un DPI (dispositivo di protezione
individuale),
Per esempio:
una imbracatura, collegata tramite fune di trattenuta ad una linea-vita
Rischio di caduta dall'alto
1 – Punto di ancoraggio
2 – Assorbitore di energia
3 – Cordino
4 – Imbracatura anticaduta
DPI 3° CATEGORIA – SISTEMA ANTICADUTA INDIVIDUALE ANCORAGGI
Gli ancoraggi possono essere di diverso tipo:
Esempi di ganci da tetto
Ancoraggi a linea-vita
Tipologie di cordini
DPI 3° CATEGORIA – SISTEMA ANTICADUTA INDIVIDUALE ASSORBITORE DI ENERGIA
L'assorbitore di energia è un dispositivo a comportamento plastico, che se sollecitato, in seguito alla caduta di un lavoratore, si deforma
gradualmente, permettendo il sostegno del corpo, senza causare eccessivi danni. In genere, quando entra in azione, necessita di un controllo, da
parte di personale qualificato, per garantirne ancora la funzionalità
DPI 3° CATEGORIA – SISTEMA ANTICADUTA INDIVIDUALE IMBRACATURA
In commercio ne troviamo di diversi tipi, hanno lo scopo di attenuare gli effetti di una trattenuta in seguito ad una caduta dall'alto.
Tra le parti fondamentali citiamo:
- Le cinghie pettorali e le bretelle
- Le cinghie cosciali
Le imbracature, come tutti i DPI (dispositivi di protezione individuali), devono essere personali, ed adattate alla persona che li indossa. Non
devono cioè essere o troppo strette o troppo larghe. Poiché dalla loro corretta funzionalità può dipendere la vita di una persona, devono
essere periodicamente controllate e se del caso sostituite.
SEPPELLIMENTO
Rischi principali nell'esecuzione di scavi o di lavori dentro scavi.
- movimento accidentale del terreno, frane, scoscendimenti, crolli delle opere di difesa con seppellimento totale o parziale delle persone
- rinvenimento di materiale bellico, cavi elettrici, tubazioni di acqua, gas, ecc.
- nell'esecuzione di scavi o di lavori dentro scavi.
- La discesa e la salita da uno scavo devono essere realizzate con attrezzature idonee e correttamente impiegate.
Per ridurre i rischi nelle attività di scavo:
- Dare alle pareti dello scavo una pendenza non superiore a quella del naturale declivio.
- Sostenere le pareti con idonee opere provvisionali.
RISCHI FISICI
Rischio rumore
Per “rumore" si intende qualunque emissione sonora che provochi sull’uomo effetti indesiderabili, disturbanti o dannosi, o che determini un
qualsiasi deterioramento qualitativo dell’ambiente.
Il rumore è definito come una sensazione sgradevole rappresentata da un miscuglio di suoni aventi caratteristiche fisiche diverse
Tipo di rumore:
● Stabile o continuo: se rimane praticamente costante nel tempo. es. compressore
● Variabile: se cambia molto, in relazione alle discontinuità della lavorazione quando la sua intensità varia nel tempo (macchine a moto
alternativo)
● Impulsivo se è formato da piccoli picchi di elevata intensità: questo rumore è particolarmente pericoloso. Es. sala mungitura

Misurazione del rumore


L’intensità o livello del RUMORE si esprime in decibel (dB), una particolare scala dove un aumento di 3 dB corrisponde un raddoppio di intensità
rumorosa.
Es: se si attivano contemporaneamente due macchine che producono 80 dB, il valore risultante avrà una intensità di 83 dB (non 160 dB).
Lo strumento utilizzato per misurare il rumore è il FONOMETRO
Dopo aver misurato con il fonometro, il livello di rumore delle macchine o delle lavorazioni, si calcola il LIVELLO DI ESPOSIZIONE del lavoratore
(LEX) che tiene conto anche del tempo di esposizione (giornaliero o settimanale)
Limiti rumore

Malattia da rumore
Essere esposti a rumori elevati provoca una diminuzione dell’udito detta IPOACUSIA
ATTENZIONE!
LA SORDITA’ E’ UNA MALATTIA IRREVERSIBILE
Anche rumori di media intensità causano disturbi all’organismo (gastrite, mal di testa, cattivo umore)
ALCUNI DEI LAVORI PIU’ RUMOROSI:
● uso del martello demolitore
● uso sabbiatrice
● uso sega circolare per legno
● uso smerigliatrice
● Uso tagliasfalto a disco
● Uso piallatrice

Misure antirumore di prevenzione


Come ridurre il rumore
Le misure di prevenzione degli effetti dovuti al rumore hanno lo scopo di contenere l’esposizione dei lavoratori al di sotto del valore limite di 85
dBA. Si possono individuare tre passaggi fondamentali:
1. Riduzione del rumore alla sorgente
Ridurre la concentrazione di macchine nei locali
Ridurre la velocità di lavorazione delle macchine
Usare silenziatori sugli scarichi di aria compressa
Posizionare le macchine su appoggi antivibranti
Effettuare manutenzione regolare (es. sostituire gli utensili usurati)
2. Neutralizzazione del rumore e interventi sulla propagazione
Separare le zone (macchine e impianti) rumorosi dalle altre cercando di utilizzare
rivestimenti isolanti: fonoassorbenti, fonoriflettenti e/o fonoisolanti
Posizionare le macchine rumorose lontane dalle pareti
3. Protezione del lavoratore
Ridurre la durata della esposizione al rumore, magari
effettuando turnazione su altre mansioni
Utilizzare i DPI
Sorgenti sonore
Nei cantieri edili il rumore è prodotto da molteplici sorgenti.
Oltre alle macchine e alle lavorazioni manuali va considerato anche il rumore di fondo, che a volte può presentare livelli non trascurabili.

Le macchine utilizzate in edilizia possono essere distinte in tre categorie:


Fisse o carrellabili
● Portatili o condotte a mano
● Semoventi, a loro volta suddivisibili in mezzi di trasporto, macchine di
● movimentazione terra, macchine per cantieri stradali e macchine portatili

Rischio vibrazioni
Le vibrazioni sono trasmesse al corpo umano attraverso punti di contatto (mani, piedi, glutei) con il mezzo vibrante
Ottimi trasmettitori delle vibrazioni: ossa e articolazioni
Ottimi smorzatori delle vibrazioni: pelle, sistema sottocutaneo e muscoli

Effetti delle vibrazioni


Possibili per tutte le attività che espongono il lavoratore al rischio di vibrazioni
Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio
Vibrazioni trasmesse al corpo intero

- Vibrazioni inferiori a 2 Hz: agiscono su tutto l’organismo. Sono provocate da alcuni mezzi di trasporto e determinano nell’uomo effetti
noti come “mal di mare”, “mal d’auto”, ecc (stimolazione vestibolare). Es. Mezzi terrestri, aerei e marittimi
- Vibrazioni comprese fra 2 e 20 Hz: agiscono su tutto l’organismo e sono prodotte dagli autoveicoli, dai treni, dai trattori, dalle gru, ecc.
e sono trasmesse all’uomo attraverso i sedili e il pavimento e determinano nell’uomo alterazioni degenerative a carico della colonna
vertebrale. Es. macchine e imp. industriali.
- Vibrazioni superiori a 20 Hz: prodotte principalmente da utensili portatili e trasmesse agli arti superiori. Agiscono: su settori limitati del
corpo e sono prodotte da trapani elettrici, motoseghe, ecc e determinano sull’uomo lesioni osteoarticolari a carico dell’arto superiore e
disturbi neurovascolari (angioneurosi) a carico dell’arto superiore.

● Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al sistema mano-braccio nell'uomo,
comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari
● Vibrazioni trasmesse al corpo intero (WBV): le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al corpo intero, comportano rischi per la salute
e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide, disturbi digestivi, disturbi circolatori, ecc.

Malattie da vibrazioni
Utilizzare mezzi meccanici in edilizia può determinare dolori alla schiena, alle spalle, alle braccia, formicolii alle mani e elevata sensibilità al
freddo
sindrome del dito bianco
● Interessamento delle dita maggiormente esposte al microtrauma vibratorio
● Comparsa di pallore locale e delimitato alle dita
Lavori con vibrazioni
● USO macchine utensili portatili ( es. martelli pneumatici, ecc.)
● USO macchine condotte a mano ( es. batti piastrelle,ecc.)
● USO macchine fisse ( es. seghe circolari da banco, ecc.)

INTERVENTI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE


Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio:
● Privilegiare l’acquisto di attrezzature “ergonomiche”
● Manutenzione regolare (lubrificazione, sostituzione pezzi usurati, affilatura
● strumenti di taglio…)
● Alternare le lavorazioni in modo da ridurre il tempo di esposizione
● Dotare i lavoratori di appositi guanti antivibranti
Vibrazioni trasmesse al corpo
● Dotare le macchine di sedile ammortizzato (es. sedile a sospensione pneumatica)

SILENT BLOCK
I silent block sono supporti antivibranti utilizzati per ridurre le vibrazioni che raggiungono le cabine delle macchine movimento terra e dei trattori
agricoli o forestali, vibrazioni generate principalmente dalle asperità del terreno e dalla presenza di buche e avvallamenti e che giungono
all’operatore mediante la catena di trasmissione costituita dalle ruote, dagli assali, dal telaio della cabina e dal gruppo sedile.
Radiazioni ottiche naturali
rischio principale: carcinomi cutanei e precancerosi, ma anche melanoma volto/collo
Effetti dannosi del calore
si manifestano per esposizione a condizioni climatiche caratterizzate da elevata temperatura e elevata umidità dell’aria
RADIAZIONI OTTICHE NATURALI
Misure di prevenzione
- acclimatazione: prevedere uno svolgimento dell’attività lavorativa all’aperto per periodi brevi all’inizio e poi per periodi gradualmente
crescenti
- sforzo fisico: programmare i lavori con maggior fatica fisica in orari con temperature più favorevoli, preferendo l’orario mattutino e
preserale, ridurre gli sforzi fisici individuali, prevedendo la buona ripartizione dello sforzo fisico tra i lavoratori, anche attraverso la
rotazione del personale
- disponibilità di acqua/liquidi: i luoghi di lavoro devono essere regolarmente riforniti di acqua potabile fresca, bevande idro-saline e
acqua per il rinfrescamento dei lavoratori nei periodi di pausa. E’ importante consumare acqua prima di avvertire la sete e
frequentemente durante il turno di lavoro, evitando le bevande ghiacciate
- organizzazione del lavoro: l'organizzazione del lavoro deve prevedere pause in luogo il più possibile fresco o in aree ombreggiate con
durata variabile in rapporto alle condizioni climatiche e allo sforzo fisico richiesto dal lavoro
Dispositivi di protezione
- copricapo: è consigliabile indossare un cappello a tesa larga e circolare che fornisca una buona protezione
- indumenti: indossare abiti leggeri con maniche e pantaloni lunghi di colore chiaro e di tessuto traspirante
- occhiali da sole
- prodotti antisolari da applicare sulle parti del corpo scoperte
RISCHI CHIMICI
Rischio dovuto a sostanze che possono provocare patologie acute, croniche e irreversibili

Assorbimento:
- contatto
- ingestione
- inalazione
Prodotti chimici:
Come qualsiasi sostanza chimica che entra in contatto col nostro organismo gli effetti dannosi dipendono:
- dalle vie di contatto
- dalla dose assorbita
- dalla natura chimica dei composti
Le manifestazioni patologiche si possono allora manifestare a livello:
● cutaneo
● neurologico
Misure di prevenzione
Il lavoratore deve:
- Garantire al meglio l’ORDINE e la PULIZIA
- Conoscere le proprietà delle sostanze o preparati con le quali può venire a contatto e
cosa fare in caso di... (leggere sempre l'etichetta e scheda dati di sicurezza)
- Non travasare mai prodotti in contenitori destinati ad alimenti e bevande ma utilizzare
sempre contenitori idonei e provvisti di etichette
- Rispettare le norme igieniche personali: lavarsi le mani e togliere gli indumenti
contaminati prima di mangiare.
- Mantenere nella zona di lavoro solo la quantità di sostanze pericolose necessaria per
la lavorazione giornaliera
- Utilizzare i DPI
- Riporre le sostanze pericolose negli armadi accessibili solo a persone autorizzate
- Avere la possibilità di utilizzare acqua pulita per lavare eventuali parti del corpo
contaminate
SCHEDA DATI DI SICUREZZA:
La scheda di sicurezza fornisce molte informazioni utili, richiederla al rivenditore quando si acquistano i prodotti pericolosi.
1. identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
2. Identificazione dei pericoli
3. Composizione /informazione sugli ingredienti
4. Misure di primo soccorso
5. Misure di lotta antincendio
6. Misure in caso di rilascio accidentale;
7. Manipolazione ed immagazzinamento
8. Controllo sulla esposizione/protezione individuale
9. Proprietà fisiche e chimiche
10. Stabilità e reattività
11. Informazioni tossicologiche
12. Informazioni ecologiche
13. Considerazioni sullo smaltimento
14. Informazioni sul trasporto
15. Informazioni sulla regolamentazione
16. Altre informazioni
POLVERI ALLERGIZZANTI EFFETTI SULLA SALUTE

Rischio polvere:
- Uso di maschere di protezione in caso di esposizione a polvere
- Filtri specifici per i trattamenti chimici (pulizia e manutenzione periodica dei filtri)
- i IPA (idrocarburi policiclici aromatici) come il BENZOPIRENE possono provocare il cancro
SORVEGLIANZA SANITARIA
Tetano:
è una malattia infettiva estremamente grave causata da un batterio, il Clostridium tetani, che è un normale ospite dell’intestino degli erbivori,
soprattutto cavalli e pecore e, meno frequentemente, di altri animali, incluso l’uomo.
Dall’intestino viene emesso con le feci nell’ambiente esterno, dove è in grado di sopravvivere per molto tempo sotto forma di spora. Le spore
sono diffuse ovunque nel suolo, soprattutto nei terreni concimati, e possono penetrare nell’organismo attraverso lesioni della cute (ferite,
ustioni).
Nella sede della ferita la spora si riconverte nella forma batterica vegetativa, che si moltiplica producendo una tossina molto potente.
La tossina viene trasportata con la circolazione linfatica ed ematica al sistema nervoso centrale sul quale agisce provocando la malattia.
RISCHI BIOLOGICI
Misure igieniche:
- I lavoratori devono poter disporre di servizi sanitari adeguati provvisti di acqua calda e fredda, nonché, se del caso, di lavaggi oculari e
antisettici per la pelle
- I lavoratori devono poter avere in dotazione indumenti protettivi o altri indumenti idonei, da riporre in posti separati dagli abiti civili
- I DPI devono essere controllati e puliti dopo ogni utilizzazione, sostituire quelli difettosi prima dell’utilizzazione successiva
- Gli indumenti di lavoro e protettivi che possono essere contaminati da agenti biologici vengano tolti quando il lavoratore lascia la zona
di lavoro, se necessario distrutti e sostituiti
Misure di prevenzione:
Gli operatori dovrebbero essere adeguatamente informati sulla opportunità che
nell’espletamento dell’ attività lavorativa:
● le unghie siano tenute sempre corte
● sia evitato l’uso di anelli e bracciali
● le mani non siano portate alla bocca o agli occhi
● non si fumi né siano consumati cibi o bevande senza aver lavato precedentemente
le mani
Misure di protezione:
● lavaggio delle mani anche con appositi disinfettanti
● uso di dispositivi di protezione delle mani (guanti)
● uso di indumenti di protezione (camici o tute)
● uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie e degli occhi (maschere, occhiali, visiere)
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI E MOVIMENTI RIPETITIVI
Importante quando si devono movimentare carichi:
● Utilizzare mezzi di sollevamento e trasporto adeguati
● Ridurre il peso entro i limiti consigliati
● Flettere le ginocchia e non la schiena
● Mantenere il carico più vicino possibile al corpo
● Evitare le torsioni del tronco durante il sollevamento
Corrette modalità operative:
Il carico applicato sulla colonna vertebrale dipende fortemente dalla distanza tra il peso da sollevare e le gambe dell’operatore
Le patologie più frequenti sono a carico della colonna vertebrale con: lombalgie acute, ernie discali soprattutto lombo-sacrali, ecc.
SOVRACCARICO BIOMECCANICO ARTI SUPERIORI
Diverse sono in edilizia le operazioni che richiedono, per la loro esecuzione, l’uso degli arti superiori. I fattori di rischio che incidono
maggiormente sono: la frequenza di azione, la presenza di picchi di forza, la postura incongrua delle spalle e molte volte dei polsi e delle mani.
Un piano di miglioramento, finalizzato alla riduzione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, dovrebbe prevedere
prioritariamente:
● adeguata distribuzione delle pause
● cambio di alcuni strumenti di lavoro in cui la forza è elevata
● rivisitazione dei metodi di lavoro migliorando il fattore posturale e la
● frequenza di azione
SORVEGLIANZA SANITARIA
Controllo sanitario obbligatorio, preventivo e periodico, dei lavoratori esposti a fattori di rischio professionali, effettuato a cura e spese del
datore di lavoro, ad opera di un medico competente in Medicina del Lavoro.
Obiettivi:
- Prevenire le malattie professionali e/o le patologie correlate al lavoro, facendo in modo che l’esposizione a fattori di rischio
professionali non provochi alterazioni della salute dei lavoratori, intesa come condizione di completo benessere psico-fisico;
- Accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati o già collocati.
PRINCIPALI MALATTIE PROFESSIONALI IN EDILIZIA
● sordita’ da rumore
● broncopneumopatie croniche e asma professionale
● dermatiti da contatto
● patologie da movimentazione manuale dei carichi, da
● postura e da movimenti ripetitivi
● patologie da strumenti vibranti
● patologie tumorali ( mesotelioma, carcinomi, ecc.)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
Dpi:
- DPI è qualunque attrezzatura debba essere indossata per proteggere da un rischio a cui è soggetto durante l’espletamento delle sue
mansioni;
- I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti con altri mezzi;
Obblighi del lavoratore:
● indossare i DPI che gli sono stati dati in dotazione;
● sottoporsi ai programmi di formazione e addestramento sull’uso corretto dei D.P.I.;
● utilizzarli correttamente;
● averne cura e non modificarli;
● segnalare immediatamente qualsiasi difetto o inconveniente;
I DPI devono essere dotati di marcatura CE e accompagnati da una specifica nota informativa, in lingua italiana
- protezione arti inferiori/superiori
- protezione vie respiratorie
- protezione dell’udito
- protezione capo: casco
- protezione occhi: occhiali
- protezione del corpo: imbracatura
3 CATEGORIE
Prima categoria:
DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità
Seconda categoria:
Per esclusione tutti quelli che non rientrano in una delle altre 2 categorie
Terza categoria:
DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente

Potrebbero piacerti anche