Sei sulla pagina 1di 9

Le lavorazioni a caldo comprendono tutte quelle attività che prevedono l’utilizzo di attrezzature che impiegano fiamme

libere o che producono calore e/o scintille come saldatrici, cannelli, bombole, flessibili, smerigliatrici, ecc. Esempi di tali
lavorazioni sono le attività di saldatura, le operazioni di taglio, l’applicazione a caldo di materiali isolanti, la brasatura, lo
scongelamento tubazioni.

Gli addetti allo svolgimento di Lavori a Caldo sono esposti ad una serie di rischi specifici per la loro sicurezza e
salute che si vanno ad aggiungere a tutti quei rischi presenti e identificabili in relazione alle specifiche mansioni svolte e
agli ambienti di lavoro.
Rischi Specifici: Incendio, Esplosione, Ustioni, Scottature, Inalazione di fumi nocivi, Radiazioni ottiche artificiali,
Esposizione a irraggiamento di calore.
Possibili Rischi comunque presenti: Urti, Colpi, Impatti, Tagli, Abrasioni, Cadute in piano, Inciampo, Scivolamenti,
Schiacciamento, Movimentazione manuale dei carichi, Caduta dall’alto, Spazi Confinati.
Tali rischi specifici vanno quindi a sovrapporsi e potenzialmente ad incrementare gli indici di rischio già valutati per le
normali attività di reparto ed è quindi necessario prevedere delle attività preliminari ai Lavori a Caldo e degli specifici DPI
che ne permettano di abbassare il livello di rischio.

Operazioni preliminari generali:

1. Effettuare un’accurata analisi dei rischi presenti nell’area di lavoro oggetto dell’intervento.

2. Effettuare un sopralluogo nell’area di lavoro al fine di verificare le condizioni di sicurezza minime senza le quali non
è possibile iniziare l’intervento, ovvero:

 Assenza di materiali combustibili nelle vicinanze.


 Presenza di adeguati apprestamenti antincendio.
 Presenza di adeguati sistemi d’allarme.
 Vie di esodo sgombere.

3. Rimuovere o proteggere con coperte ignifughe o schermi tutto il materiale e le sostanze combustibili presenti
(legno, plastica, olio, stracci intrisi d’olio, alcool, tubazioni metano e idrogeno, apparecchiature elettriche, serbatoi
gasolio, depositi bombole, calamina, vernici, solventi, carta, cartone, brache tessili, morchia, polveri, rifiuti vari, ecc..).

I DPI da utilizzare per le lavorazioni a caldo sono da definire sia in merito alla specifica attività che in relazione all’area di
intervento.
DPI Specifici: scarpe di sicurezza antinfortunistiche, guanti anticalore, vestiario ignifugo, maschera o occhiali da
saldatore, cuffia da saldatore, manicotto da saldatore, grembiule da saldatore, ghette da saldatore, occhiali di protezione
(proiezione di scintille dovute ad operazioni di taglio), Mascherina antipolvere.
DPI da definire in relazione alle zone d’intervento: elmetto di protezione, otoprotettori, maschera semifacciale (da
valutare se necessaria per operazioni in spazi confinati), imbracatura di sicurezza, cordini di stazionamento e
arrotolatore (da valutare nel caso di lavoro in quota).
In merito all’abbigliamento è necessario utilizzare indumenti aderenti al corpo, ignifughi e con maniche lunghe ben
allacciate; si ricorda di tenere abbottonato il colletto della camicia e le patte delle tasche; fare infine attenzione a non
saldare con indumenti unti o sporchi di grasso (una scintilla li potrebbe incendiare).

I Lavori a Caldo, prevedendo l’utilizzo di attrezzature particolari ed esponendo i lavoratori a rischi specifici, devono
comprendere dei controlli e delle attività puntuali da mettere in atto prima, durante e al termine dell’attività stessa.

Prima dell’inizio della lavorazione:

1. Verificare che le apparecchiature siano in buono stato (tensione corretta, collegamenti elettrici a regola d'arte,
buono stato dei tubi di adduzione, delle valvole, presenza dei dispositivi con il ritorno di fiamma ecc..).

2. Trasportare le bombole utilizzando le apposite ceste, carrelli o dispositivi analoghi.

3. Verificare che non siano presenti residui combustibili di altre lavorazioni e, in ogni caso, effettuare un'attenta
pulizia dell'area.

4. Allontanare i materiali combustibili presenti entro un raggio di 10 m dal punto della lavorazione, o qualora questo
non fosse possibile, proteggerli con coperte ignifughe o schermi. Se necessario, bagnare il pavimento e gli schermi di
protezione.
5. Per effettuare operazioni su tubazioni metalliche, allontanare da queste, lungo il loro percorso, materiali
combustibili o infiammabili eventualmente a contatto. Deve essere posta attenzione qualora queste siano avvolte con
materiale isolante combustibile

6. Coprire aperture e interstizi in pavimenti, coperture, etc., per evitare il passaggio di particelle incandescenti.

7. Predisporre la presenza di almeno due estintori per fuochi compatibili con il materiale combustibile presente,
comunque almeno da 6 kg e capacità estinguente non inferiore a 13A 89BC.

8. Attivare la presenza in loco di personale formato sull'uso delle attrezzature antincendio e  sulla gestione di
un'emergenza incendio.

Durante la lavorazione:

1. Per tutta la durata delle operazioni garantire la presenza, nelle immediate vicinanze del luogo in cui sono effettuate
le lavorazioni, di personale formato sull'uso delle attrezzature antincendio e sulla gestione di un'emergenza.

2. Mantenere la zona di lavoro il più possibile libera da materiali combustibili.

3. Sorvegliare l'eventuale proiezione di particelle incandescenti e i relativi punti di caduta.

4. Deporre le parti calde delle attrezzature utilizzate su appositi supporti, ponendo attenzione che non entrino in
contatto con materiale combustibile.

Terminata la lavorazione:

1. Ispezionare accuratamente il luogo di lavoro e le aree esposte alla caduta di particelle incandescenti o a
surriscaldamenti.

2. Mantenere una rigorosa sorveglianza per almeno 1 ora dopo la fine dei lavori. Qualora la sorveglianza non possa
essere assicurata, tutte le operazioni a fiamma libera dovranno cessare almeno 1 ora prima della fine della
lavorazione.

Infine si sottolinea che è inoltre assolutamente vietato effettuare operazioni di saldatura o taglio al cannello o elettrica su
recipienti o tubazioni chiuse e su recipienti o tubazioni aperte che contengono (o abbiano contenuto) materiale o
sostanze che sotto l’azione del calore possa produrre miscele esplosive o infiammabili
 Lavori a Caldo: le misure tecniche, organizzative e procedurali (punto sicuro)

https://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-contenuto-C-6/valutazione-dei-rischi-C-
59/ing.-carmelo-catanoso-i-lavori-a-caldo-le-misure-tecniche-organizzative-procedurali-DOC-56480/

I “ Lavori a Caldo” (LAC) possono essere definiti come un’attività, temporanea o permanente, che, per
la sua esecuzione, comporta l’uso di fiamme libere o è tale da produrre calore e scintille.
 
Questi lavori includono le attività di saldatura, saldobrasatura, molatura, taglio, ecc. che, possono
essere eseguite in un sito all’interno dei processi di produzione, degli interventi di
manutenzione (ordinaria e straordinaria), in caso di nuove realizzazioni e durante gli interventi in caso
d’emergenza.
 
Le buone prassi richiedono da tempo l’adozione di una procedura per la gestione dei LAC che
comprenda anche l’emissione di uno specifico “Permesso di Lavoro” (PL) per l’esecuzione degli stessi.
 
Esistono da tempo metodologie e procedure di lavoro per queste attività che, sulla base di precisi
protocolli, sono in grado, se applicate, di ridurre al minimo i rischi di danno sia per gli esecutori che per
le strutture in cui le lavorazioni avvengono.
 
La procedura va applicata, ovviamente, non solo ai lavori svolti dal personale dipendente dell’azienda
all’interno della quale vengono eseguiti i lavori ma anche e soprattutto alle attività svolte dalle imprese
in appalto.
 
Ampiamente confermato dalle statistiche disponibili è che la mancata gestione procedurale dei LAC è
la causa primaria di molti degli incendi che si sviluppano nelle aziende con gravi danni anche per il
personale coinvolto e riconducibile, in oltre la metà dei casi, proprio all’operato delle imprese
appaltatrici.
 
Nella pianificazione e programmazione delle attività lavorative, si deve inizialmente valutare, così come
chiaramente indicato all’art. 15 del D. Lgs. n° 81/2008 (Misure generali di tutela), la possibilità di
eliminare o ridurre al minimo l’esecuzione di LAC; se ciò non fosse possibile, e ciò avviene nella
stragrande maggioranza dei casi, l’alternativa è quella di definire all’interno del sito delle apposite aree
riservate ed isolate dedicate all’esecuzione di questa particolare attività.
 
In questo caso, è opportuno che le aree dedicate siano contenute e delimitate da teli protettivi
anticalore o da strutture almeno REI 60, dotate di estintori in numero adeguato, sistemi di aspirazione e
tenuta sempre libere da materiali combustibili nonché isolate dal resto dell’ambiente.
 
In alternativa, si potrà eseguire l’attività in un’altra zona ma con il vincolo ineludibile di essere posta ad
una distanza di almeno dieci metri da strutture, materiali, attrezzature e posti di lavoro fissi nonché
sempre dotata di estintori in numero adeguato e sistemi di aspirazione mobili.
 
Molto spesso, non è possibile posizionare le attrezzature di lavoro ed i materiali su cui è necessario
intervenire all’interno dell’area dedicata; in questo caso, è opportuno valutare preventivamente come
intervenire per eseguire il lavoro programmato, ad esempio pianificando questi lavori, quando possibile,
durante i periodi d’inattività di un sito, limitando al massimo l’uso delle fiamme libere anche mediante la
scelta delle attrezzature con cui intervenire e poi, prima dell’esecuzione del vero e proprio intervento,
coprendo con teli protettivi anticalore tutto ciò che, presente nell’area interessata dai lavori, invece
combustibile lo è.
 
Come già accennato, tutti i lavori che devono essere eseguiti al di fuori dell’area individuata per
l’esecuzione dei LAC devono essere soggetti a specifica autorizzazione mediante il rilascio di un
“Permesso di lavoro”.
 
Si ritiene utile, al fine di facilitare l’applicazione di tutto quanto sopra esposto, fornire un elenco di una
serie di precauzioni indispensabili per ridurre al minimo i rischi d’incendio ed i conseguenti rischi per la
salute e la sicurezza del personale coinvolto.
 
Vedremo quindi:

 Le aree per l’esecuzione dei Lavori a Caldo (LAC)

 Le misure preventive e protettive da adottare


 I lavori a Caldo con il Permesso di Lavoro
 L’ informazione, Formazione e Addestramento del personale addetto ai Lavori a Caldo

 
Aree per l’esecuzione dei Lavori a Caldo (LAC)
La predisposizione delle aree riservate all’esecuzione dei “lavori a caldo” deve avvenire adottando una
serie di precauzioni quali quelle che seguono.

 Individuare preventivamente tutte le strutture ed i componenti quali pareti, soffitti, tetti, ecc. che
contengono materiale coibentante combustibile e su cui è tassativamente vietato effettuare
LAC.
 Individuare preventivamente e predisporre un elenco aggiornato delle aree riservate ai LAC.
 Consultare preventivamente le schede di sicurezza di tutti i prodotti chimici che vengono usati
durante i LAC.
 Dotarsi di sistemi di aspirazione localizzata durante l’esecuzione dei lavori di saldatura.
 Sottoporre a periodica manutenzione preventiva i sistemi di aspirazione localizzata utilizzati
durante l’esecuzione dei lavori di saldatura.
 Segnalare le aree riservate all’esecuzione dei LAC con apposita segnaletica permanente, in
tutte le lingue dei lavoratori presenti (dipendenti e appaltatori), prevedendo un periodico
controllo dello stato di conservazione dei cartelli affinché gli stessi rimangano perfettamente
identificabili, distinguibili e leggibili.
 Individuare le aree in zone ubicate lontano da quelle adibite allo stoccaggio di sostanze
chimiche, combustibili, ecc.
 Le aree riservate all’esecuzione dei LAC devono essere completamente separate fisicamente
dall’ambiente circostante mediante schermi, pareti, ecc. non combustibili.
 Eventuali forometrie, aperture, ecc., presenti nelle aree adibite ai LAC devono essere tenute
chiuse mediante sistemi di sigillatura in grado di eliminare il rischio di propagazione di un
principio d’incendio.
 I banchi di lavoro presenti nelle aree di lavoro ed utilizzati per eseguire le saldature, devono
essere realizzati con materiale non combustibile.
 Le bombole di gas compresso presenti all’interno delle aree destinate all’esecuzione dei LAC,
devono essere fissate a parete con apposite catenelle o inserite in appositi carrelli.
 Le aree destinate ai LAC, devono essere tenute sempre sgombre da materiale combustibile.
 Le aree destinate ai LAC realizzate all’interno di strutture (officina, ecc.), devono essere
ventilate con una portata d’aria adeguata alle lavorazioni da effettuare ed al numero di addetti
presenti.

 
Misure preventive e protettive da adottare
Per garantire la tutela della salute e della sicurezza del personale direttamente impegnato nonché di
terzi non direttamente coinvolti nell’attività, è opportuno attuare quanto segue.
 Definire preventivamente una procedura che preveda il rilascio del Permesso di Lavoro in caso
di esecuzione dei LAC all’esterno delle aree appositamente destinate.
 Verificare, prima dell’inizio dei lavori, la perfetta efficienza degli eventuali sistemi di
spegnimento automatico ( sprinkler, ecc.).
 Predisporre, all’interno dell’area interessata dai LAC, estintori portatili da utilizzare per un
intervento immediato.
 Definire un “perimetro di sicurezza” di almeno 10 metri intorno all’area in cui saranno eseguiti i
LAC.
 Prevedere, nelle aree di lavoro dove gas o vapori infiammabili possono potenzialmente creare
un’atmosfera esplosiva, l’esecuzione di un test preventivo al fine di verificarne la
concentrazione.
 Imporre il divieto di rilascio del Permesso di Lavoro se la concentrazione di gas o vapori
infiammabili risulta in quantità superiore al 2% del LEL.
 Per LAC in ambienti con circolazione dell’aria difficoltosa, prevedere preventivamente sistemi di
ventilazione.
 Tutti i materiali combustibili presenti all’interno del perimetro di sicurezza, devono essere
spostati o coperti da teli protettivi anticalore o da altri sistemi di protezione.
 Il pavimento dell’area interessata dai LAC deve essere preventivamente pulito da polveri,
residui di materiali, olii, grassi, ecc..
 Coprire preventivamente tutte le aperture nel suolo (tombini, caditoie, ecc.) e nelle pareti (porte,
finestre, ecc.) presenti nell’area, utilizzando coperture metalliche (suolo) e teli protettivi
anticalore (pareti).
 Chiudere preventivamente tutte le porte tagliafuoco presenti nell’area per evitare che scintille,
ecc. possano finire in altre aree del sito innescando un principio d’incendio.
 Vietare preventivamente qualunque tipo di LAC su pareti, soffitti, tetti, ecc. che contengono
materiale coibentante combustibile.
 Vietare tassativamente qualunque tipo di LAC su fusti, serbatoi e contenitori in genere se non
prima questi sono stati puliti da eventuali tracce di grassi, olii, catrami, morchie, acidi, ecc..
 Proteggere tutto ciò che è combustibile e non può essere spostato, presente nell’area
interessata dai lavori, utilizzando apposite protezioni quali i teli protettivi anticalore; queste
precauzioni devono includere anche i materiali stoccati, le macchine e gli impianti in quanto, in
genere, sono coperti da polvere, grasso ed olio.
 Fermare preventivamente l’attività di eventuali sistemi di trasporto automatico (nastri
trasportatori, ecc.) posti nelle vicinanze dell’area di lavoro, onde evitare che trasportino
all’esterno materiale incandescente di risulta dalla lavorazione, con il rischio d’innescare un
principio d’incendio in altre aree del sito.
 Per i LAC che devono essere eseguiti in elevazione (saldature su blindosbarre, tubazioni, ecc.),
oltre ad una preventiva e specifica valutazione per ridurre al minimo i rischi, procedere
all’allontanamento, di almeno 15 metri dalla zona di lavoro, di tutto ciò che è potenzialmente
combustibile; se ciò non fosse possibile, devono essere utilizzati sistemi di protezione in
materiale ignifugo per coprire tutto ciò che, presente nell’area dei lavori, risulta potenzialmente
combustibile.
 In caso d’intervento su apparecchi a pressione, effettuare preventivamente lo scarico di
eventuali pressioni residue e il sezionamento (lockout).
 In caso d’intervento su serbatoi o tubazioni contenenti liquidi o gas o solidi
infiammabili/esplosivi, procedere preventivamente allo svuotamento, sezionamento, pulizia ed
inertizzazione degli stessi.
 Monitorare le esposizioni dei lavoratori a potenziali contaminanti tossici durante l’esecuzione
dei LAC per verificare che le stesse si mantengano al di sotto dei valori limite.
 Prevedere, prima dell’inizio dei lavori, la presenza di almeno una persona incaricata di
verificare, durante l’esecuzione dei “lavori a caldo”, eventuali principi d’incendio durante le
pause dei lavori (interruzioni, pranzo, ecc.) e, poi, per almeno 30 minuti, dopo la fine dei lavori
(giornata/turno) per esser certi che non vi siano più pericoli.

 
Lavori a Caldo con il Permesso di Lavoro
Come già accennato, tutti i lavori che devono essere eseguiti al di fuori dell’area individuata per
l’esecuzione dei LAC devono essere soggetti a specifica autorizzazione mediante il rilascio di un
“Permesso di lavoro”.
Il “Permesso di lavoro” deve indicare una serie di misure precauzionali.

 Prevedere una procedura autorizzativa (Permesso di Lavoro) per autorizzare, controllare,


monitorare e documentare tutte i LAC eseguiti al di fuori delle aree appositamente destinate.
 I LAC da eseguire all’esterno delle aree designate, devono essere preventivamente autorizzati
con specifico Permesso di Lavoro.
 Predisporre e tenere aggiornato un elenco delle persone che sono responsabili del rilascio del
Permesso di Lavoro per i LAC.
 Il Permesso di Lavoro deve contenere almeno le seguenti informazioni:

 data, ora, luogo esatto dell’operazione e descrizione lavoro;


 precauzioni necessarie ed attuate;
 valutazioni aggiuntive specifiche effettuate;
 precauzioni aggiuntive per aree altamente pericolose;
 durata dell’autorizzazione;
 verifica controfirmata da parte di colui che autorizza il LAC che conferma che quanto previsto è
stato attuato;
 dichiarazione controfirmata da parte dell’esecutore dei LAC che indica la comprensione e
l’impegno ad eseguire il lavoro secondo quanto stabilito;
 verifica controfirmata dal personale addetto alla sorveglianza antincendio che i LAC sono stati
svolti con la piena applicazione delle cautele stabilite e che non sono rimaste condizioni di
pericolo nell’area.

 Designare il personale addetto alla sorveglianza antincendio in grado d’intervenire durante


l’esecuzione dei LAC.
 Il personale addetto alla sorveglianza antincendio deve stazionare stabilmente durante
l’esecuzione dei LAC e, poi, per almeno 30 minuti dopo il completamento del lavoro.
 Copia del Permesso di Lavoro deve essere affissa nelle immediate vicinanze delle aree
interessate dai LAC per tutta la durata degli stessi.

 
 
Informazione, Formazione e Addestramento del personale
addetto ai Lavori a Caldo
Il personale autorizzato all’emissione dei Permessi di Lavoro per l’esecuzione dei “lavori a caldo” deve
essere stato adeguatamente informato, addestrato e formato con particolare riguardo alle
responsabilità che ciò comporta.

 Il personale autorizzato all’emissione dei Permessi di Lavoro deve essere informato riguardo:

 le misure di prevenzione e protezione per l’esecuzione dei “lavori a caldo”;


 le procedure da adottare per l’emissione dei permessi;
 i sistemi estinguenti utilizzabili (manuali ed automatici);
 le procedure aggiuntive per l’esecuzione dei “lavori a caldo” in aree altamente pericolose.

 Il personale addetto ai “lavori a caldo” deve essere preventivamente informato sul tassativo
divieto di portare all’interno delle aree in cui si eseguono i “lavori a caldo”, contenitori di liquidi
infiammabili quali, ad esempio, accendini per sigarette.

 Il personale addetto alla sorveglianza antincendio deve essere adeguatamente informato,


addestrato e formato con particolare riguardo alle modalità d’intervento nei vari contesti
configurabili.
 Il personale addetto alla sorveglianza antincendio deve essere informato riguardo:

 le proprie responsabilità nella gestione dei principi d’incendio nelle aree in cui sono in atto
“lavori a caldo”;
 le modalità d’utilizzo dei sistemi estinguenti;
 il Piano d’Emergenza dell’azienda.
 Prevedere il periodico aggiornamento del personale autorizzato all’emissione dei Permessi di
Lavoro.
 Prevedere il periodico aggiornamento del personale addetto alla sorveglianza antincendio.
 Dotare il personale impegnato nell’esecuzione e nella sorveglianza dei LAC dei DPI necessari.
 Il personale impegnato nell’esecuzione e nella sorveglianza dei LAC deve essere addestrato
all’uso dei DPI avuti in dotazione.

Potrebbero piacerti anche