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E in base agli esiti della valutazione “si procederà, successivamente, alla programmazione dei
provvedimenti da attuare per eliminare, o ridurre, il rischio”.
E organizzando una “corretta pianificazione dei lavori si può abbattere, o limitare, in sede di PSC,
l’insorgenza dei primi due fattori di rischio”.
L’ANALISI DEI RISCHI SPECIFICI PUÒ ESSERE PERTANTO “ESEGUITA IN DUE MODI:
- con un’analisi a posteriori: l’analisi a posteriori “si riferisce a casi avvenuti nel passato;
- con un’analisi a priori: l'analisi a priori “può essere condotta, invece, anziché a partire da un
infortunio, da un possibile rischio connesso all'attività lavorativa (ad es.: la caduta dall'alto di un
lavoratore da un ponteggio), analizzando le possibili circostanze che possono determinarlo (ad es.:
assenza di protezioni collettive, assenza di protezioni individuali, inefficienza dei dispositivi di
protezione, ecc.). Quest'ultimo tipo di analisi è quella solitamente adottata per il cantiere”.
LA PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA NEL CANTIERE”,
I casi STUDIO
IL PRIMO CASO
RIGUARDA UN INFORTUNIO AVVENUTO PER MANCANZA DI UN’ADEGUATA SEGREGAZIONE DEI LUOGHI
INTERESSATI DA POSSIBILI INTERFERENZE.
Un lavoratore, operaio meccanico, si trova in officina per effettuare lavori di riparazione sul mozzo ruota
sinistra di un camion. Dopo aver sollevato il mezzo ed averlo posizionato su appositi assi in legno inizia le
operazioni di lavoro; mentre è intento ad operare il camion si inclina a causa di un contatto tra lo stesso ed
un altro mezzo in retromarcia guidato da un altro operatore. Il lavoratore rimane schiacciato tra il mozzo
della ruota ed il pavimento all'altezza dell'emitorace sinistro riportando trauma toracico, fratture costali
multiple, emo-pneumotorace, frattura dello sterno e del corpo scapola sinistro.
Nel documento di valutazione dei rischi il datore di lavoro non ha previsto, per le attività svolte in officina,
adeguate misure di prevenzione quali una adeguata segnaletica, una adeguata distanza tra i mezzi operativi,
una adeguata segregazione dei luoghi interessati da possibili interferenze.
IL FATTORE CAUSALE INDIVIDUATO NELLA SCHEDA INDICA CHE LA “ZONA DOVE SI OPERAVA NON ERA
SEGNALATA E SEGREGATA AL FINE DI PREVENIRE INTERFERENZE CON ALTRI MEZZI”.
IL SECONDO CASO RIGUARDA UN INFORTUNIO DOVUTO ALLA CATTIVA GESTIONE DELLE INTERFERENZE TRA
PERSONE A PIEDI E MEZZI IN FASE DI MOVIMENTAZIONE.
Un lavoratore sta attraversando il piazzale della Ditta per raggiungere la sua postazione di lavoro situata nel
piazzale, quando viene travolto da una pala gommata - adibita al trasporto di tronchi di legno - guidata da un
altro operaio specializzato della stessa Ditta.
Si segnala che il piazzale della ditta era adibito allo stoccaggio delle materie prime (tronchi) ed al trasporto
degli stessi tra le varie zone di lavorazione.
E per le operazioni di movimentazione sul piazzale erano utilizzate: 3 pale gommate con accessori per
sollevamento tronchi, 1 caricatore gommato, autotreni o mezzi per il trasporto delle materie prime e per il
carico del materiale finito.
Tuttavia il piazzale risultava sprovvisto di idonei percorsi, di segnaletica e di procedure per evitare il più
possibile l'interferenza tra mezzi in fase di movimentazione e personale a terra.
Il documento, dedica un capitolo proprio alla viabilità sicura in azienda è ricorda che non si deve considerare
la viabilità generale solo come un problema complementare – “difficilmente gestibile per il suo carattere
precario e dinamicamente variabile” in base a diversi fattori contingenti quali le possibili interferenze causate
da ditte esterne, la varietà di percorsi e stazionamenti dei mezzi di trasporto - bisogna “puntare ad un
organizzazione che consideri importante anche il problema della viabilità come una possibile causa di gravi
incidenti per investimento nelle aziende”.
- “SEMPLIFICARE E RIDURRE IL PIÙ POSSIBILE I FLUSSI DEI PRODOTTI, BASANDOSI SUL LAYOUT AZIENDALE E
LIMITARE AL MASSIMO LE OPERAZIONI DI TRASPORTO INTERNO, ANCHE UTILIZZANDO, DOVE POSSIBILE, DEI
SISTEMI AUTOMATICI D’AVANZAMENTO DEI PRODOTTI, QUALI, AD ESEMPIO, I NASTRI TRASPORTATORI;
- RIUNIRE IN UN UNICO BLOCCO, SE POSSIBILE, GLI SPOGLIATOI, I SERVIZI IGIENICI, I LAVABO, LE DOCCE ED I
LOCALI DI RIPOSO: UNA RAZIONALE DISLOCAZIONE DEI SERVIZI IGIENICO-ASSISTENZIALI PERMETTE DI
REALIZZARE DELLE STRUTTURE COMPLETE, AGEVOLI DA GESTIRE LIMITANDO COSÌ LE NECESSITÀ DI
TRANSITO DEI PEDONI ALL’ESTERNO DEI FABBRICATI;
- QUALORA VI FOSSERO DUE ACCESSI STRADALI È BUONA REGOLA OPTARE PER IL SENSO UNICO NEI PIAZZALI
ESTERNI DEDICANDO UN ACCESSO ALL’ENTRATA E L’ALTRO ALL’USCITA; IN QUESTO MODO SI DIMEZZA
AUTOMATICAMENTE IL RISCHIO DI INVESTIMENTO DA CAMION E MULETTI”;
- DARE LA MASSIMA DIFFUSIONE “DI QUANTO DEFINITO A TUTTI I LAVORATORI, FORNITORI E VISITATORI,
RELATIVAMENTE A QUALI SIANO LE REGOLE DI VIABILITÀ CHE VIGONO IN AZIENDA”.
Riguardo poi in particolare ai cantieri, ricordiamo che il D.Lgs. 81/2008 all’articolo 108 del Titolo IV (Cantieri
temporanei o mobili) indica che “fermo restando quanto previsto al punto 1 dell’allegato XVIII, durante i lavori
deve essere assicurata nei cantieri la viabilità delle persone e dei veicoli”.
– IMPIEGO DI MEZZI O MACCHINE ADEGUATI ALLA TIPOLOGIA DI CARICHI E ALLE CARATTERISTICHE DEI
LUOGHI DI LAVORO;
– UTILIZZO DELLE MACCHINE NEL RISPETTO DELLE CONDIZIONI DI IMPIEGO E DELLE ISTRUZIONI DI
SICUREZZA PREVISTE NEL MANUALE D’USO A CORREDO DEL MEZZO;
– ORGANIZZAZIONE CORRETTA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO CON SCELTA DI VIE DI TRANSITO CON
PORTATA E LARGHEZZA ADEGUATA AL MEZZO;
Di seguito si riportano le istruzioni operative per la protezione dal rischio di schiacciamento da caduta di
materiali, impartite al personale:
1. IL TESSERINO
2. PROTEZIONE INDIVIDUALE
3. NON SOSTARE SOTTO CARICHI SOSPESI
4. USA APPOSITE SCALE
5. MANTIENI SEMPRE LIBERE TUTTE LE VIE DI TRANSITO
6. NON TRANSITARE CON MEZZI PESANTI LUNGO I BORDI DEGLI SCAVI
7. NON SOSTARE NEL RAGGIO DI AZIONE DI MACCHINE IN MOVIMENTO
8. DELIMITA LE AREE DI LAVORO
9. RISPETTA LE ISTRUZIONI DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO
10. SEGNALA AL CAPOCANTIERE SE LE PROTEZIONI SONO DANNEGGIATE O INUTILIZZABILI
1 - IL TESSERINO
Indossare il cartellino identificativo di riconoscimento.
2 - PROTEZIONE INDIVIDUALE
Indossare i Dispositivi di Protezione Individuale (scarpe antinfortunistiche, elmetti, guanti, imbracatura) necessari allo
svolgimento della tua attività.
3 - NON SOSTARE SOTTO CARICHI SOSPESI
Non transitare sotto i carichi sospesi e indossare sempre l’elmetto, ti
proteggerà anche dal rischio di caduta di materiali dall’alto.
DEMOLIZIONE DI PONTI
DEMOLIZIONE DI RAMPA DI ACCESSO
DEMOLIZIONE DI RIVESTIMENTI
DEMOLIZIONE DI SOLAI IN FERRO
DEMOLIZIONE DI SOLAI IN LEGNO
DEMOLIZIONE DI SOLAI MISTI
DEMOLIZIONE DI SOLAIO CON TRAVETTI IN FERRO
DEMOLIZIONE DI SOLAIO IN LATERO CEMENTO
DEMOLIZIONE DI SOLETTE IN CLS ARMATO
DEMOLIZIONE DI STRUTTURE IN C.A.
DEMOLIZIONE DI STRUTTURE RESIDUE
DEMOLIZIONE DI VOLTE
DEMOLIZIONE MARMI PERIMETRALI BALCONE
DEMOLIZIONE MASSETTI IN C.A.
DEMOLIZIONE NAVI ED IMBARCAZIONI
DEMOLIZIONE PARZIALE MURI PERIMETRALE PER NUOVE APERTURE
DEMOLIZIONE SCALA CON PINZA IDRAULICA
DEMOLIZIONE SCALA CON TAGLIO DIAMANTATO
DEMOLIZIONE SCALE MOBILI
DEMOLIZIONE TAVOLATI INTERNI
FORMAZIONE DELLE CAMERETTE
POSA DI CONDUTTURE IN MATERIALE PLASTICO PESANTE
POSA DI TELAI E CHIUSINI
POSA TUBAZIONI A CIELO APERTO
POSA TUBAZIONI IN SPAZI APERTI
POSA TUBI CON TECNOLOGIA MICROTUNNELLING
POSA TUBI FLESSIBILI ED OPERE PREFABBRICATE
POSA TUBI PESANTI ED OPERE PREFABBRICATE
REALIZZAZIONE DI SCATOLARI IN C.A. E POSA CON SPINGITUBO
RIMOZIONE ASFALTO CON TAGLI A DISCO
TRACCIAMENTO DEL CANTIERE
VERIFICA TENUTA E COLLAUDO
FACCIATE CON MODULI FOTOVOLTAICI
GUAINA FOTOVOLTAICA SU TETTO
IMPIANTO PANNELLI FOTOVOLTAICI
MANUTENZIONE IMPIANTO PANNELLI FOTOVOLTAICI
MANUTENZIONE INVERTER IMPIANTI FOTOVOLTAICI
MANUTENZIONE MODULO FOTOVOLTAICO
MANUTENZIONE PANNELLI FOTOVOLTAICI A TERRA
MANUTENZIONE PANNELLI FOTOVOLTAICI SUI TETTI
MANUTENZIONE QUADRI ELETTRICI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
MANUTENZIONE STRINGA FOTOVOLTAICA
MANUTENZIONE SUPPORTO PANNELLI FOTOVOLTAICI
PULIZIA DI PANNELLI FOTOVOLTAICI A TERRA
PULIZIA DI PANNELLI FOTOVOLTAICI SUI TETTI
SITOGRAFIA
• https://www.testo-unico-sicurezza.com/
• puntosicuro.it
• prontoprofessionista.it
• ingenio-web.it
• cantierepro.com
• professionearchitetto.it
• tecnicidellasicurezza.it
• sicurezza-in-cantiere.it
• http://biblus.acca.it/
• ispettorato.gov.it
• lavoro.gov.it
• normattiva.it
• http://www.sabbatiniconsulting.com/