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Giorgia Carapellotti. 1853090.

Scritture e produzioni dello spettacolo e dei media.


A.A. 2022/2023.
Paper esame Screenwriting (12 cfu) – esame a scelta.
The Social Network (David Fincher 2010).

Indice.
1. «You don’t get to 500 million friends without making a few enemies».
2. Scaletta.
3. Analisi della struttura narrativa.
4. L’adattamento: somiglianze e differenze.
5. Plot e Subplot.
6.Analisi dei personaggi principali
7. «The sound of dialogue».
8. L’epoca dell’antieroe.
9. Conclusioni.

1
1. «You don’t get to 500 million friends without making a few enemies» 1.
The Social Network è un film del 2010 ed è diretto da David Fincher con la sceneggiatura realizzata
da Aaron Sorkin, e tra i produttori esecutivi notiamo il nome di Kevin Spacey anche se la
consacrazione di Sorkin nasce nell’ambito ma nella televisione. Figura come scrittore, produttore
esecutivo e creatore di tutte e quattro le sue serie: Sports Night (ABC, 1998-2000), The West Wing
(NBC, 1999-2006), Studio 60 on the Sunset Strip (NBC, 2006-2007) e The Newsroom (HBO,
2012-1014). Le ambientazioni sono sempre i dietro le quinte, luoghi in cui si prendono decisioni
importanti, spazi prediletti per i tre elementi fondamentali per una sceneggiatura: conflitto,
intenzione e ostacolo 2, e il nostro sceneggiatore sin da piccolo ha sviluppato un particolare gusto
per l’ascolto quando i genitori lo portavano a teatro a vedere opere che catturavano il suo orecchio,
nonostante gli risultassero difficili da comprendere. «I love the sound of dialogue. I went to see
plays before I was old enough to understand what they were about, and I just kind of liked these big
voices speaking in musical cadences. I loved that and wanted to imitate that sound»3, tant’è che uno
dei primi spettacoli fu “Who’s Afraid of Virginia Wolf” all’ età di 9 anni quando a 30 anni ha un
periodo buio della sua carriera fino a quando la sorella mentre lavora per barista gli racconta per
telefono di un fatto di cronaca di quel periodo e qui il nostro sceneggiatore capisce che quella storia
è molto bella tant’è che inizia a scriverla su dei fogliettini e quella storia la possiamo ritrovare in
uno spettacolo teatrale intitolato “A few Good Man” e qui Aaron Sorkin decide di ispirarsi a David
Mamet e intorno a questa struttura del film di Mamet egli elabora la sceneggiatura di “A Few Good
Man” e questa sceneggiatura viene utilizzata nel film “Codice D’Onore” diretto da Rob Reiner del
1992 interpretato da Tom Cruise e Jack Nicholson (tutto ambientato in un aula di tribunale). In
questo adattamento cinematografico la collaborazione tra Sorkin e Fincher che sono due artisti
completamente diversi perché infatti se per Fincher è molto più importante l’aspetto visuale per il
nostro sceneggiatore la colonna più importante sono i dialoghi che vanno a delineare la marca
stilistica del nostro sceneggiatore tant’è che una peculiarità di quest’ultimi è la velocità con cui
vengono eseguiti, che fa spiccare la musicalità delle parole e della loro ripetizione più del contenuto
del discorso e questa sua peculiarità la incontriamo in altri suoi lavori come Steve Jobs o The
Newsroom e la peculiarità di Sorkin ci viene evidenziata da un’affermazione di Fincher durante la
fase di lavorazione del film, «Sorkin’s original screenplay was 162 pages, which in normal
production ‘page-to-minute’ parlance would lead to a film of over 2 and 1⁄2 hours. The production
company told them the script would have to be cut. The director and writer went away and
according to Fincher: I took out my iPhone and put the little stopwatch on and handed the script to
Aaron and said ‘Start reading.’ He was done in an hour and 59 minutes. I called the studio back and
said, ‘No, we can do this. If we do it the way Aaron just spoke it, it’ll be two hours»4. Nonostante
queste nette differenze i due realizzano questo film lavorando anche a stretto contatto con gli attori
attraverso letture intensive della sceneggiatura e tecniche di ripresa molti particolari come quella del
Walk and Talk 5, che in questo film troviamo in numerose scene tra cui quella che chiude il II° atto.

1
«Non arrivi a 500 milioni di amici senza farti qualche nemico».
2
T. Fahy (a cura di), Considering Aaron Sorkin Essays on the Politics, Poetics and Sleight of Hand in the Films
and Television Series, McFarland & Company, Jefferson (Carolina del Nord) 2005, pp. 13-15.
3
Ibidem.
4
L.E. Bond, A Film by (Director’s Name Here): Authorship Theory, the Collaborative Nature of Filmmaking and why
The Social Network is and is not Citizen Kane, s.l. s.d., p. 20.
https://www.academia.edu/1032327/A_Film_by_Director_s_Name_Here_Authorship_Theory_the_Collaborative_Natu
re_of_Filmmaking_and_why_The_Social_Network_is_and_is_not_Citizen_Kane.
5
Camminata veloce, inarrestabile di un personaggio, ripresa con una steadicam.
2
Il film di Fincher racconta le vicende che hanno portato alla nascita di Facebook, inserendo le varie
lotte legali che hanno coinvolto i suoi fondatori, anche se quest’ultimo viene considerato un
esempio di adattamento del libro di Ben Mezrich pubblicato nel 2009 presso la casa editrice
Doubleday intitolato The Accidental Billionaires. The Founding of Facebook: a Tale of Sex,
Money, Genius and Betrayal 6, e l’opera di Mezrich si basa principalmente sui primi anni di
Facebook e possiamo suddividerla in questo modo: la prima parte è incentrata sulla vita di Mark
Zuckerberg ed Eduardo Saverin ad Harvard, la seconda invece riguarda gli affari nella Silicon
Valley e lascia spazio anche all’influenza di Sean Parker, creatore di Napster, il sito che consentiva,
all’inizio degli anni Novanta, lo scambio di file musicali (poi fu affondato da problemi legali). Lo
stile del romanzo è semplice, accattivante, a tratti esuberante, un po’come lo era la collaborazione
tra Mark ed Eduardo e il mondo di questi due personaggi ruota attorno alla possibilità di essere
qualcuno, di entrare in quei final clubs da cui sono sempre esclusi. Anche se quell’essere qualcuno
implica abbandonare e tradire i propri più cari amici. La creazione di Facemash era stata fatta come
vendetta e come un modo per attirare le ragazze, invece finì per rivoluzionare il mondo e il modo in
cui la gente si relaziona agli altri e il libro del nostro autore serve a noi fruitori nel farci avvicinare
alle varie cause giuridiche, non a caso i dati utilizzati all’interno del libro sono sempre molto
specifici, infatti non è un caso che il libro termini con un epilogo che mostra, quasi sotto forma di
elenco, che cosa è successo ai principali attori di questa storia dopo tutte le loro vicende, processuali
e non. In quest’opera i dialoghi sono stati riscritti partendo da registrazioni e/o interviste, a volta
inventati completamente, frutto di grande immaginazione, tant’è che Mezrich ammette di aver
creato su misura determinate ambientazioni e/o di aver modificato descrizioni originariamente
diverse, inoltre, ha cercato di nascondere il più possibile l’identità di tutte le persone coinvolte, ad
eccezione delle poche figure pubbliche attorno a cui ruotano le vicende 7, e in più fa notare il fatto
che il finale della sua opera non è conclusa al 100% visto che le cause giudiziarie menzionate erano
ancora in corso. In quel periodo la Penguin Random House accettò la proposta di un libro
concentrato sulle varie vicende giudiziarie relative al copyright di questo social con l’obiettivo
finale di realizzare un film prodotto dalla Sony Pictures e in quel periodo Sorkin lavorava per questa
casa di produzione nei panni di Story Analist e la collaborazione tra la casa editrice e la Sony
avvenne prima che il lavoro di Mezrich fosse concluso. Successivamente Sorkin nel descrivere il
libro di Mezrich lo definisce come un lavoro parallelo al suo. Mezrich d’altro canto afferma di
essersi messo in contatto più volte con il nostro sceneggiatore alla quale ha mandato alcuni capitoli
del suo libro da mettere a confronto con la realizzazione della sceneggiatura. «Mi faceva domande
quando c'erano cose su Harvard che voleva sapere, quindi ero molto concentrato nell'aiutarlo in
modo che potesse andare avanti e costruire quell'incredibile sceneggiatura» 8. Mezrich all’interno
della sua opera intravediamo una descrizione delle varie fasi che effettuano l’analisi di un prodotto

6
B. Mezrich, Miliardari per Caso. L’Invenzione di Facebook: una Storia di Soldi, Sesso, Genio e Tradimento, Sperling
& Kupfer, Segrate 2010.
7
B. Mezrich, Miliardari per Caso. L’Invenzione di Facebook: una Storia di Soldi, Sesso, Genio e Tradimento, Sperling
& Kupfer, Segrate 2010.
8
D. Dona Le, Ben Mezrich ’91, in «Harvardwood», 1 dicembre 2010. https://www.harvardwood.org/mp201012
(traduzione mia)
3
audiovisivo e tale descrizione effettuata dal nostro autore ci ricollega ad una problematica molto
particolare come quella dell’autorialità e come quest’ultimo viene affrontato all’interno di un
sistema produttivo come quello hollywoodiano 9, e qui tra l’opera prima e la sua rivisitazione in
chiave cinematografica c’è un passaggio molto importante da prendere in considerazione che è
quello della sceneggiatura e in tale tipologia di lavoro Linda Hutcheon intravede una doppia essenza
dell’adattamento che viene attuata in due momenti salienti: prima la (re)-interpretazione e infine la
(ri)-creazione 10, e tale modalità di lavoro provoca la realizzazione di un prodotto innovativo che ha
degli scopi di trasposizione e appropriazione o di recupero di una o più opere riconoscibili 11. Nel
2011 il film di Fincher vinse tre premi Oscar tra cui quella per la miglior sceneggiatura non
originale. Nell’anno in cui uscì questo adattamento Facebook veniva intravisto come il Tik Tok dei
tempi odierni dove all’interno di esso venivano usate tematiche e termini affrontati dalla
generazione più giovane e all’interno di tale adattamento cinematografico possiamo notare come il
contesto socio-culturale ruota attorno all’utilizzo di questo social che a volte viene effettuato in
modo non costruttivo perché può nuocere sulla salute psicologica di ognuno di noi, e tale argomento
è ancora presente tutt’oggi tant’è che Netflix nel 2020 produce un documentario intitolato “The
social dilemma” 12, dove vengono raccontate le varie vicissitudini che riguardano il social preso in
analisi dipingendo un inquietante scenario in cui i social media sono in grado di controllare e
manipolare i propri utenti senza che loro se ne accorgano. Il film di Fincher però deluse molte
persone perché pensavano di vedere un “Behind the Scene” di questo social quando è tutt’altro
tant’è che la domanda principale che lo spettatore si pone non è più che cosa succederà ma come
succederà, che in fondo è lo stesso interrogativo che si sono posti Fincher e Sorkin per incollare lo
spettatore allo schermo. Molti critici hanno accostato The Social Network a Rashōmon 13 e Citizen
Kane 14, film che indagano la molteplicità dei punti di vista e le testimonianze contrastanti dei
personaggi, grandi classici in grado di definire un’era. Si potrebbe ipotizzare che il pitch 15 del film
diretto da Fincher sia la somma fra un courtroom drama e uno dei due classici. Nel paragone con
Citizen Kane emergono importanti spunti di riflessione. Il lavoro di Welles deve molto alla scrittura
di Herman Mankiewicz, ma, in linea con l’idea tradizionale secondo cui l’autorialità del film
appartiene al regista, è secondo la visione iniziale di quest’ultimo che prende forma il film in tutti i
suoi aspetti ed è la sua capacità di coordinare e armonizzare il lavoro dei suoi collaboratori a farne
un capolavoro. Welles sceglie Mankiewicz come sceneggiatore e ne riconosce il genio. Fincher non
sceglie Sorkin. Pauline Kael mette l’accento sul concetto di controllo, fondamentale per determinare
l’autorialità di Welles in Citizen Kane 16.

9
Sul problema dell’autorialità nell’industria cinematografica hollywoodiana: L. Aimeri, Manuale di
sceneggiatura cinematografica, UTET, Milano 2018, pp. 7-26; R. McKee, Story. Contenuti, Struttura, Stile,
Principi per la sceneggiatura e per l’arte di scrivere storie, Omero, Roma 2010, pp. 22-37.
10
L. Hutcheon, A Theory of Adaptation, Routledge, New York 2006, cit. in M. Deutelbaum, “The Social
Network” Screenplay: (Re-)Interpretation and (Re-)Creation, in «Journal of Screenwriting», Volume 7,
Numero 1, 1 marzo 2006, pp. 29-30.
11
Ivi p. 8.
12
The Social Dilemma (J. Orlowski, 2020)
13
Rashōmon (A. Kurosawa, 1950)
14
Citizen Kane (O. Welles, 1941)
15
«In filmmaking, a pitch is a concise verbal (and sometimes visual) presentation of an idea for a film or TV
series generally made by a screenwriter or film director to a film producer or studio executive in the hope of
attracting development finance to pay for the writing of a screenplay» (J. Steiff, The Complete Idiot’s Guide to
Independent Filmmaking, Penguin Books, 2005, p. 58)
16
P. Kael, Raising Kane and other essays, Marion Boyars Publishers, Londra 1996, p. 255.
4
2. Scaletta.
1) Mark ed Erica si trovano dentro un pub dove in questa situazione Erica lo lascia e successivamente
Mark per vendicarsi scrive di lei sul suo blog.

2) Mark davanti al suo laptop reperisce tutto il materiale per il suo progetto chiamato Facemash.

3) Mark assieme ai suoi amici rende pubblico il sito di Facemash mandando in tilt la rete di Harward,
infatti successivamente la rete di Kirkland viene bloccata.

4) Introduzione della prima testimonianza giudiziaria che vede contro Zuckerberg e il suo amico
Eduardo.

5) I gemelli Tyler e Cameron Winklevoss assieme al loro socio Divya Narendra vengono a scoprire del
sito di Zuckerberg e nel contempo viene introdotta la seconda testimonianza giudiziaria.

6) Mark fa la conoscenza dei gemelli Winklevoss che gli parleranno del loro progetto
(HarwardConnection) e Mark accetta di aiutarli.

7) Mark in occasione di una festa a tema caraibica parla al suo amico del suo progetto TheFacebook e
questo racconto è alternato da vari flashforward.

8) Gage Hotckiss durante la testimonianza giudiziaria che vede coinvolti i Winklevoss rende note delle
mail che Mark ha inviato ai suoi acquirenti e queste mail vengono descritte tramite flashback.

9) Mark fa vedere al suo amico le novità apportate al sito per poi affermare il lancio del sito e per far
ciò chiede all’amico le mail di quelli del Phoenix.

10) Divya scopre dal laptop della fidanzata la notizia bomba ed allarmato raggiunge i suoi soci per
parlargli della notizia per poi decidere sul da farsi anche se Cameron inizialmente rifiuta di fargli
causa.

11) Eduardo e Mark iniziano a ragionare sul fatto di iniziare a fare soldi con il proprio sito fino a quando
Saverin nota la lettera dei Winklevoss dove lo chiamano in giudizio e tale scena viene alimentata
con vari flashforward della seconda testimonianza giudiziaria.

12) Mark assieme ai suoi soci decide di espandere TheFacebook oltre le mura di Harvard precisamente a
Yale, Columbia e Stratford.

13) Sean Parker (inventore di Napster) si trova nel letto di Amy fino a quando non nota sul laptop della
ragazza il sito di Zuckerberg e decide di entrare in contatto con lui.

14) Mark Eduardo e Christy si trovano dentro un ristorante che stanno aspettando il loro ospite cioè
Sean Parker per parlare dei progressi effettuati su TheFacebook.

15) Mark si trova nella sua dimora di Palo Alto quando una mattina si ritrova alla porta Sean Parker e
quella sera stessa mentre si trovano dentro una discoteca di San Francisco Parker gli rivela tutta la
sua stima nei suoi confronti tant’è che poi che Zuckerberg gli chiede di trasferirsi da lui.
16) I gemelli Winklevoss effettuano una gara di canottaggio molto importante e dopo un’amara sconfitta
in una gara di canottaggio decidono di fare causa a Mark.

5
17) Eduardo arriva a casa di Mark dove gli fa vedere le modifiche effettuate al sito ma Saverin non è
molto concentrato perché è infastidito dalla presenza di Sean.

18) Eduardo si reca in una banca per congelare il proprio conto bancario.

19) Eduardo si trova nella sua casa dove avrà una discussione con Christy ma tale discussione viene
interrotta dalla telefonata di Mark per chiedergli spiegazioni sul gesto fatto ma anche per dirgli della
collaborazione con Peter Thiel e che serviva la sua presenza.

20) Un Flashforward della prima testimonianza ci mostra Eduardo amareggiato e arrabbiato con il suo
amico per quello che ha fatto nei suoi confronti, infatti un flash-back ci mostra Zuckerberg dare un
appuntamento a Saverin per fine novembre inizio dicembre.

21) Viene raccontato tramite flash-back il famoso incontro dove Eduardo scopre che quella sua presenza
era in realtà una trappola e quest’ultimo appena viene a conoscenza della situazione spacca il
computer a Mark chiedendogli spiegazioni perché infatti la sua quota della società era stata
diminuita allo 0,3% e dopo tale inconveniente Sean tranquillizza Mark e gli altri soci e nel
contempo Facebook raggiunge l’un milione di iscritti.

22) Quella stessa sera Sean da una festa dove si apparta con delle stagiste per fare gli affari suoi fino a
quando non arriva la polizia e scopre l’amara sorpresa.

23) Parker chiama il suo socio dopo la sua bravata e sospetta che sia stato Saverin a diffondere la notizia
ricevendo una risposta negativa da Zuckerberg.

24) Mark parlando con Marilyn una dei suoi avvocati dove gli racconta cosa è successo dopo durante il
quale Marilyn gli chiede di collaborare per non peggiorare la sua situazione e dopo tale dialogo
notiamo Mark aprire il suo computer e mandare una richiesta di amicizia su Facebook ad Erica e
nell’attesa che quest’ultima accetti continua a refreshare il sito.

6
3. Analisi della struttura narrativa.
Per quanto riguarda la struttura narrativa di questo adattamento di Fincher possiamo notare la
presenza di numerosi manuali di sceneggiatura tra i quali quello di Syd Field e di Robert Mckee che
tendono a descrivere quelle determinate regole che compongono una sceneggiatura e quest’ultime le
possiamo intravedere in molti film moderni, ma faremo anche un collegamento a Christopher
Vogler per narrare dei vari archetipi narrativi. In questo caso sotto l’aspetto numerico delle pagine
della sceneggiatura notiamo un numero elevato rispetto ad altri script (ben 164 pagine) che hanno
una numerazione che ruota attorno le 120 pagine, in più l’archetipo narrativo del film di Fincher lo
notiamo nella struttura in tre atti evidenziata da Aristotele nella sua Poetica 17 , ed essa permette la
visione dell’inizio e della fine (le tre famose unità aristoteliche) 18.

I° ATTO.
In questo film sin dal primo atto possiamo rispondere a tre domande molto importanti: 1. Chi è il
protagonista? 2. Qual è la premessa drammatica? 3. Quali sono le circostanze drammatiche in cui
si svolge la storia – dove siamo?, infatti nei primi 10 minuti del nostro film troviamo la risposta alla
prima domanda che troviamo nel personaggio del nostro creatore di Facebook e nei primi 7 minuti
notiamo una Break-Up Scene e in essa troviamo la premessa drammatica perché infatti il nostro
protagonista non viene capito fino in fondo dalla fidanzata Erica e qui troviamo il I° incidente
scatenante descritto da Mckee come: «Un evento dinamico, pienamente sviluppato, non qualcosa
di statico o vago.» 19. Durante questo incontro notiamo una presentazione di quello che Christopher
Vogler chiama “Mondo ordinario” che sarebbe il mondo in cui vive l’eroe 20, che ci verrà descritto
dal nostro protagonista più avanti. Dopo questo I° incidente scatenante notiamo una serie di eventi
che si susseguono in questo modo, infatti a pagina 10 della sceneggiatura Mark scrive sopra al suo
blog in modo poco carino di Erica per poi effettuare una classifica delle ragazze di tutte le
università e questo racconto viene realizzato tramite una Voice Over del nostro protagonista e quel
suo lavoro viene completato più avanti con la creazione di Facemash attraverso l’elaborazione di un
algoritmo e con tale episodio possiamo collocare il II° incidente scatenante 21. Nelle pagine
successive notiamo la presentazione della prima testimonianza giudiziaria dove il nostro
protagonista contro il suo amico Eduardo Saverin dove in durante una pausa Mark dice a Marilyn
(uno dei suoi avvocati) che in poco tempo Facemash aveva registrato ventiduemila utenti 22.
Successivamente il sito di Facemash viene notato dai gemelli Winklevoss che assieme al loro amico
e socio Divya decidono che è lui l’uomo che stanno cercando per creare il loro progetto chiamato
Harvard Connection 23 e in quella stessa scena notiamo la presentazione della seconda testimonianza
giudiziaria che vede contro i gemelli Winklevoss con Divya da una parte e il creatore di Facebook
dall’altra e nel film di Fincher anche sotto l’aspetto della struttura tramite la presenza di numerosi
flash-back flashforward. Nella pagina successiva Mark viene chiamato in causa dal consiglio
d’amministrazione per il sito di Facemash dove in questa occasione notiamo Cox responsabile della
sicurezza della rete di computer di Harward e in questa occasione tale consiglio effettuerà dei
17
La Poetica di Aristotele 330 a.c.
18
“Il limite conveniente della lunghezza è quello già detto, giacché si deve poter
cogliere con un unico sguardo il principio e la fine”.
19
R. Mckee Story. Contenuti, Struttura, Stile, Principi per la Sceneggiatura e per l’Arte di Scrivere Storie Omero, Roma
2010 p. 190 (traduzione mia).
20
C.Vogler, Il Viaggio dell’Eroe. La struttura del Mito ad Uso di Scrittori di Narrativa e di Cinema, Dino Audino
Roma 2020.
21
pp.16-22 della sceneggiatura.
22
pp. 23-24 della sceneggiatura.
23
pp. 25-26 della sceneggiatura.
7
provvedimenti per ciò che Mark ha fatto, che consistono in sei mesi di programma recupero per poi
dire ad Eduardo che avevano letto il blog per poi criticare i membri del consiglio d’amministrazione
dicendo di non avere senso dell’umorismo e in questa situazione Eduardo ribadisce a Mark di aver
sbagliato 24. In quella stessa pagina notiamo l’inizio di un ulteriore scena dove Mark mentre è a
lezione di operazioni sistemi riceve un bigliettino con su scritto sopra “Coglione” tant’è che
abbandona l’aula prima del previsto 25. Adesso secondo Syd Field e tanti altri sceneggiatori ci
dovremo trovare davanti alla fine del primo atto ma non è così perché infatti Mark a pagina 30
della sceneggiatura fa la sua conoscenza dei gemelli Winklevoss che lo hanno voluto incontrare per
parlargli di un progetto molto importante che ci è stato preannunciato 5 minuti prima e davanti a
tale proposta il nostro ideatore di Facebook accetta 26. Immediatamente dopo Mark decide di mettere
su il progetto più importante di tutta la sua esistenza cioè TheFacebook rendendo partecipe del suo
progetto il suo migliore amico e il racconto di tale progetto avviene vari flash-back flashforward 27.
Successivamente Gage Hotchkiss (l’avvocato dei Winklevoss) chiede a Saverin se sapeva che il suo
migliore amico era in contatto con i suoi acquirenti ricevendo una risposta negativa e a quel punto
Hotchkiss tira fuori delle mail che Mark ha inviato ai suoi acquirenti slittando i loro appuntamenti e
qui tramite flash-back notiamo dei primi dubbi nei confronti dei due gemelli sulla veridicità di
Zuckerberg 28. Nelle successive 5 pagine di sceneggiatura dopo varie modifiche finalmente il sito
TheFacebook è pronto per andare online tant’è che Mark chiede all’amico di procurargli l’e-mail
dei componenti del Phoenix. A questo punto ci troviamo davanti al I° Plot Point nel quale notiamo
Divya che mentre sta sentendo un’esibizione canora nota sul laptop della fidanzata la pubblicazione
di TheFacebook e preoccupato non può far altro che portare la notizia ai gemelli Winklevoss per poi
mettersi in contatto con l’avvocato (pagine 57-63 della sceneggiatura) e in sceneggiatura tale
elemento della storia secondo Aimeri: «Costituisce in genere, quel passaggio narrativo in cui il
protagonista si trova invischiato definitivamente nell’avventura e coincide, quindi, con una presa di
coscienza del protagonista del pasticcio in cui si è cacciato (o in cui è stato cacciato) e che dovrà
affrontare nel secondo atto (appunto il segmento dedicato alle complicazioni e al confronto con
esse)»29. Alla fine di questo I° atto troviamo una risposta alla terza domanda che ci è stata posta
cioè il luogo in cui si svolge la storyline principale che sarebbe Harvard.

II° ATTO.
In questo II° atto, notiamo come la parola chiave potrebbe essere confronto: cosa succede ai
personaggi che li fa cambiare? Quale sarà il secondo evento necessario a far muovere i
protagonisti? In questo II° atto notiamo anche come il nostro protagonista cambia dall’essere una
persona chiusa ad essere una celebrità ad Harvard e tale pensiero che abbiamo noi fruitori ci viene
confermato da Divya affermando che era diventata una vera e propria star 30. Successivamente Mark
ed Eduardo flirtano con due ragazze ma tale scena viene alternata dai vari flash-back flashward
dove Eduardo nota la lettera dei Winklevoss per avergli rubato l’idea di TheFacebook perché in
realtà la diatriba tra Zuckerberg e i gemelli canottieri era tutto concentrata sul copyright del sito e in
questa situazione Eduardo è molto offeso del fatto che il suo ormai socio non gli abbia detto nulla
visto che la società era anche sua per poi tornare a parlare dell’appuntamento con Christy ed

24
pp. 27-29 della sceneggiatura.
25
pp. 29-30 della sceneggiatura.
26
pp. 31-35 della sceneggiatura.
27
pp. 36-42 della sceneggiatura.
28
pp. 43-50 della sceneggiatura.
29
L. Aimeri, Manuale di sceneggiatura cinematografica, UTET, Milano 2018, p. 143.
30
pp. 64-65 della sceneggiatura.
8
Alice 31. Successivamente a pagina 76 della sceneggiatura i due amici si trovano all’appuntamento
con le due ragazze quando ad un certo punto Mark nota da lontano Erica e il suo intento è quello di
chiedergli scusa per le parole che gli ha riservato ma lei le rifiuta e davanti a tale situazione Mark se
ne va dopo le varie umiliazioni subite 32, per poi tornare dall’ amico e dirgli che era arrivato il
momento di effettuare il grande salto (pagina 78). Successivamente a pagina 79-80 troviamo la I°
pinza dove ci troviamo in camera di Mark dove decide con il suo team di espandere il sito fuori da
Harvard precisamente a Yale Columbia e a Stratford più precisamente nella zona di Palo Alto e le
pinze non sono altro che un meccanismo drammatico che consiste nell’introduzione di un elemento
che apparentemente ininfluente nello sviluppo della storia, si manifesterà solo in un secondo
momento come essenziale al procedere dell’azione 33. Nelle due pagine successive notiamo Marilyn
e Mark parlare di come esplose Facebook in quella nuova realtà. Successivamente Divya e i gemelli
Winklevoss discutono sul fatto di prendere dei provvedimenti e denunciare Mark ma Cameron
rimane fermo nella sua posizione fino a quando suo fratello Tyler prendendo il manuale di ogni
studente di Harvard non gli dice di andare a parlare al rettore (pagine 81-83). In quella stessa
pagina inizia un’altra scena che introduce un nuovo importantissimo personaggio: Sean Parker, e in
questa scena notiamo il midpoint che come afferma Dara Marks «Evento o incidente che accade a
metà o circa della sceneggiatura. Sposta il conflitto del plot dalla fase di resistenza al
raggiungimento dell’obiettivo verso il climax, rivelando informazioni importanti che aiuteranno il
protagonista a risolvere il conflitto stesso»34. Successivamente i gemelli canottieri parlano al rettore
della loro situazione con Mark Zuckerberg dicendogli che aveva infranto delle regole ma
quest’ultimo li frena dicendogli che la situazione non è cosi grave da non prendere dei
provvedimenti tant’è che gli consiglia di focalizzarsi su un nuovo progetto 35. Successivamente
Eduardo racconta dei primi incontri per promuovere TheFacebook che però non sono andati come
previsto e preannuncia l’incontro con un altro impresario e nel film durante il colloquio con uno dei
primi impresari notiamo la presenza di Aaron Sorkin che per tutta la durata del film ha lavorato
assieme a David Fincher a stretto contatto con ogni singolo attore.

Tra i vari incontri per promuovere TheFacebook c’è n’è stato principalmente uno dove i due amici
assieme a Christy incontrano Sean Parker dove Saverin non è molto entusiasto a differenza di
Zuckerberg ma dopo tanta attesa arriva Sean che dopo aver parlato della sua avventura con Napster
e Plaxo iniziano a parlare dei progressi di TheFacebook tant’è che prima di andarsene quest’ultimo
chiede ai fondatori di togliere il The e tenere solo Facebook e durante questo incontro Sean
interagisce con i suoi ospiti in modo bizzarro tant’è che ci viene descritto da Eduardo con la frase
“Sean Parker Show” 36. Dopo questo incontro tramite la prima testimonianza Sy tira fuori un
articolo del “The Crimson” dove si menziona un periodo in cui Eduardo doveva portare sempre

31
pp. 63-75 della sceneggiatura.
32
pp. 76-78 della sceneggiatura.
33
L. Aimeri, Manuale di sceneggiatura cinematografica, UTET, Milano 2018, p. 150
34
Dara Marks, L’arco di trasformazione del personaggio, Roma, Audino, 2007, p. 238.
35
pp. 89-95 della sceneggiatura.
36
p. 100 della sceneggiatura.
9
con sé una gallina e nel suo racconto afferma anche di essere stato accusato di cannibalismo forzato
dopo aver dato alla propria gallina pezzi di gallina cotta in brodo e dopo tale episodio il dialogo tra i
due soci continua dove Mark dice ad Eduardo che gli servono più soldi per trasferirsi a Palo Alto e
lì Eduardo collega il suo trasferimento all’inserimento al team di lavoro dell’inventore di Napster e
mentre parlano Facebook raggiunge i 150.000 iscritti 37. In quella stessa pagina notiamo Eduardo
entrare in un aula dove si sta svolgendo uno stage particolare infatti come gli dirà Mark i
concorrenti avevano a disposizione 10 minuti per riuscire ad hacherare il server web Python e ogni
3 minuti avevano diritto ad uno shot e in quest’occasione Eduardo dice al suo amico di avergli
messo 18.000 dollari sul suo conto da potersi gestire durante l’estate anche se come ci farà notare
Gretchen il totale era di 19.00 dollari (pagine 113-116 della sceneggiatura). Qui secondo Field ed
altri ci troviamo nel terzo atto della nostra sceneggiatura ma abbiamo ancora molti elementi che
appartengono all’atto precedente. Successivamente Mark a pagina 117 si trova nella sua nuova
dimora quando ad un certo punto incontra Sean Parker dopo che il camino del suo appartamento si
sia rotto per poi notare il suo trasferimento per poi chiedergli di Saverin. Successivamente notiamo
un’altra scena continua di quella precedente dove Mark durante un appuntamento con Parker decide
di farlo entrare all’interno del gruppo provocando successivamente una reazione particolare da parte
del suo migliore amico 38. Successivamente i fratelli canottieri sono protagonisti di una gara di
canottaggio contro un gruppo olandese vinta da quest’ultima e questa sconfitta per i Winklevoss è
molto amara visto che mancavano pochi punti per vincere e tale amarezza si nota anche durante la
premiazione e poi parlando con Kenwright dell’espansione di Facebook e in questa occasione dopo
che Tyler e Divya gliel’abbiano richiesto Cameron accetta la proposta dei due 39. Qui tra le pagine
129-136 Eduardo dopo aver aspettato il suo migliore amico un’ora all’aeroporto raggiunge la sua
casa ma appena la porta si apre si trova un’amara sorpresa cioè la presenza di Sean Parker e la cosa
che da ancora più fastidio a Saverin è che l’inventore di Napster organizzi incontri a nome della
società tant’è che quando Mark gli fa vedere le novità che riguardano il sito non l’ho ascolta.
Intanto Eduardo, umiliato, congela il conto mettendo la società in gravi problemi finanziari e nel
contempo Mark e Sean stanno per incontrare il loro acquirente ma dopo le dovute presentazioni
Thiel chiede chi fosse Eduardo Saverin tant’è che poi Mark chiamerà l’amico per eventuali
spiegazioni ma anche per dirgli che Peter Thiel aveva effettuato sulla società un investimento di
500.000 dollari e per rendere effettivo tale investimento serviva una sua firma e in questo arco di
tempo notiamo la II° pinza 40. Successivamente Eduardo incontra degli avvocati per firmare dei
documenti ma gli fanno anche notare che Mark ha diminuito la sua quota dal 60 al 51% anche se
Eduardo non ci fa molto caso (pagine 143-144). In quella stessa pagina notiamo una scena della
prima testimonianza giudiziaria dove Eduardo si assume tutte le colpe per non aver preso
provvedimenti prendendosela con Mark e tramite un flash-back notiamo che Zuckerberg da a
Saverin un appuntamento per fine novembre inizio dicembre 41. Siamo a 19 minuti e 50 di film dove
Mark deve incontrare la Case Equity che gli vuole vendere un affare per poi mandare a quel paese a
nome di Sean Parker Mitchell Manningham 42. Siamo arrivati alla fine del II° atto con il II° Plot
Point dove scopriamo l’amara verità perché infatti Eduardo quando si presenta a quel famoso
incontro scopre che con l’ingresso di nuovi soci la sua quota è stata diluita dello 0,3% e Saverin
appena lo scopre ha una reazione molto forte nei confronti del suo ex amico perché infatti la sua
quota e degli altri soci tra cui quella di Parker non era stata toccata e durante questo incontro

37
pp. 106-113 della sceneggiatura
38
pp. 120-124 della sceneggiatura.
39
pp 124-129 della sceneggiatura.
40
pp. 136-143 della sceneggiatura.
41
pp. 144-146 della sceneggiatura.
42
p. 146 della sceneggiatura.
10
scontro notiamo come quell’amicizia così forte si sia rovinata a causa dell’ambizione del nostro
protagonista tant’è che Eduardo se ne va non prima però di aver avuto un ultimo vis a vis con Sean
e la rottura di quell’amicizia ha lasciato Mark amareggiato e nel contempo Facebook raggiunge
1.000.000 di iscritti 43.
III°ATTO.
Quello che abbiamo davanti è un III° atto molto breve del previsto visto che seguendo il paradigma
di Field deve essere lungo trenta-venti pagine qui invece ci troviamo davanti 10 pagine di
sceneggiatura riassunte nel film di Fincher negli ultimi 13 minuti. Tra le pagine 154-158 notiamo
Sean Parker realizzare una festa per il traguardo appena raggiunto quando ad un certo punto decide
di appartarsi con delle stagiste per fare i suoi porci comodi finché in casa non entra la polizia e
scopre che l’inventore di Napster non solo stavo facendo uso di droghe ma la cosa ancora più grave
con delle minorenni. Successivamente Sean chiama Mark per tranquillizzarlo della situazione ma
Zuckerberg gli risponde che la notizia si sarebbe diffusa nel giro di poco tempo per poi chiedergli di
andare a casa per poi prendere in mano un cartoncino con su scritto “I’m CEO Bitch” (pp. 158-
159). Alla fine del terzo atto e del film, con quello che possiamo considerare lo scioglimento
dell’azione drammatica: Facebook è diventato un enorme successo e Mark diventerà il più giovane
miliardario della storia. Solo che a questo punto sovviene la domanda: a che prezzo? Perché Mark,
alla fine della storia, è rimasto completamente da solo, con il suo successo e il finale di questo film
ci fa capire anche il carattere di Mark che anche se aveva molte persone attorno a lui quest’ultimo
non supererà mai al 100% la sua problematica nelle relazioni interpersonali e un esempio di ciò è
anche la rottura della sua amicizia con Edoardo.

4. L’adattamento: somiglianze e differenze.


Per quanto riguarda la struttura narrativa dell’adattamento di Fincher all’opera di Mezrich è
pressoché fedele all’originale anche se alcuni dettagli cambiano. Una delle prime differenze è
proprio l’inizio dell’opera di Mezrich dove colloca il primo incontro tra Mark ed Eduardo durante
una festa nel college di Harward I due si riconobbero subito in quella che possiamo chiamare la
categoria dei geek (sempre che sia corretto parlare di categorie): ottimi voti, difficoltà ad avvicinare
le ragazze, spiccato interesse e bravura per il campo tecnologico – digitale. Eduardo capì subito che
il legame fra i due sarebbe stato qualcosa di più, qualcosa di fraterno e in cuor suo, nonostante
l’imperscrutabilità con cui viene dipinto Mark nel libro, sapeva che per lui era lo stesso. Avere
qualcuno di cui fidarsi ad Harvard non era assolutamente qualcosa da sottovalutare, nel film invece
i due sono amici da molto tempo e Fincher inizia il suo film con la famosa Break-up scene che
come abbiamo visto prima ci descrivono il personaggio chiuso di Mark e quello determinato di
Erica scena che nel libro di Mezrich non è presente ma nonostante l’assenza all’interno di
quest’opera questa scena ci dà una serie di informazioni che sono disseminate per tutto il libro, qui
c’è già tutto il senso del film. Nella ricostruzione fatta da Mezrich, dopo l’ennesimo rifiuto da parte
di una ragazza, Mark decise di dimostrare a tutti ciò di cui era capace quella stessa notte,
realizzando un atto di pirateria informatica molto sofisticato: il ragazzo rubò le foto degli studenti
dagli archivi dei vari dormitori, poi rese pubbliche le informazioni invitando a votare le ragazze più
carine, seguendo due sue credenze fondamentali: “le informazioni sono fatte per essere condivise.
Le foto sono fatte per essere guardate” 44. Così Mark gettò le basi di ciò che sarebbe diventato
Facebook, che inizialmente aveva il nome di Facemash, per poi diventare TheFacebook. Questo atto
43
pp. 147-154 della sceneggiatura.
44
B. Mezrich, Miliardari per Caso. L’Invenzione di Facebook: una Storia di Soldi, Sesso, Genio e Tradimento, Sperling
& Kupfer, Segrate 2010.
11
di pirateria raccontato nel libro mette in luce la genialità di Mark, in grado di sconfiggere i
computer di Harvard prima e l’ad board poi. Per realizzare davvero il suo progetto però Mark aveva
bisogno di Eduardo: per il capitale che poteva mettere a disposizione e perché si trattava di un sito
di relazioni sociali, cosa di cui Mark sicuramente non si intendeva. Se inizialmente i ragazzi
riuscirono a tenere sotto controllo la situazione, Eduardo con la sua esperienza per gli affari e Mark
per il computer, con il tempo le cose cambiarono e questa cosa che Mezrich evidenzia nel libro la
notiamo anche nel film. Anche per via dell’influenza di Parker, Mark comprese subito che non si
trattava più di una questione di amicizia, ma di affari. Sean Parker viene introdotto in modo
particolare all’interno del libro. Infatti viene mostrato in una cameretta di un college, nudo in un
letto, appena sveglio, circondato da suoi abiti e da abiti di una ragazza. In questo modo è molto
facile per il lettore intuire come e quanto Mark abbia subito il fascino di Sean Parker. In fondo
l’inventore di Napster aveva quelle caratteristiche che a Mark mancavano, caratteristiche per cui era
escluso dai club più esclusivi. Parker rappresentava il tipo di vincente che Mark voleva essere. Era
sincero, sfrontato, libero. Un imprenditore giovane e senza regole. E, in più, faceva colpo proprio su
quelle ragazze da cui Mark veniva puntualmente deriso e rifiutato. Con Parker tutto il resto non
importava più nulla poiché bisognava salvaguardare TheFacebook (proprio grazie a lui diventerà
semplicemente Facebook), anche se ciò implicava far fuori i propri amici, Eduardo compreso. Ben
presto cominciarono seri problemi finanziari, aggravati anche dalla lettera che Mark aveva ricevuto
dai fratelli Winklevoss. Tempo prima, Cameron e Tyler Winklevoss, avevano chiesto l’aiuto di
Mark perché lavorasse alla programmazione di un sito per incontri, ConnectU. I due fratelli
vengono descritti in maniera diametralmente opposta a Mark: atletici e con la possibilità di avere un
sacco di ragazze. Sarà proprio questo che gli permetterà di credere di poter sfruttare il genio di
Mark, che, secondo loro, sicuramente avrebbe voluto migliorare la propria immagine, per emergere
dagli altri geeks. Mark aveva lavorato un po’ per loro prima di tirare fuori la sua idea. I due fratelli
cominciarono un’azione legale contro TheFacebook, accusandolo sostanzialmente di aver copiato la
loro intuizione, mentre Mark difendeva la sua teoria secondo la quale “per una sedia esiste un
numero infinito di modelli diversi ma ciò non implica che ogni fabbricante di seggiole stia rubando
l’idea a qualcun altro” 45, e una cosa non tanto presente nell’opera di Mezrich sono i dialoghi aspetto
che si intravede moltissimo nel suo adattamento cinematografico.

5. Plot e Subplot.
Dara Marks, per mezzo di una similitudine, spiega perché sia il plot che il/i subplot siano essenziali
in una narrazione:” Pensate al plot come a un treno che si muove lungo i binari di una ferrovia e il
subplot è rappresentato dalle merci trasportate. Il treno non ha alcuno vero scopo senza le merci e le
merci non possono arrivare a destinazione senza il treno 46.”
Plot principale A (eventi esterni/ obiettivo della storia) 47: Mark Zuckerberg studente di Kirkland
un genio dell’informatica tant’è che molte aziende lo prendono in considerazione per lavorare nella
loro società vuole creare un sito chiamato TheFacebook che inizialmente aveva il nome di
Facemash per mettersi in contatto con i ragazzi degli altri college ma principalmente per fare colpo
sulle ragazze ma questo suo obiettivo è talmente forte che verrà successivamente chiamato in causa
in sede giudiziaria. (Sub)Plot B (obiettivo interiore): Mark in tutto ciò deve riuscire a superare una
sua problematica interiore cioè quella nell’avere delle relazioni interpersonali molto fragili a causa

45
Ibidem.
46
Dara Marks, L'arco di trasformazione del personaggio. Roma, Audino, 2007 pag. 32.
47
Mi riferisco a plot e subplot secondo la nomenclatura spiegata da Dara Marks in Dara Marks, L'arco di
trasformazione del personaggio. Roma, Audino, 2007. pp.116-122.
12
del suo carattere molto chiuso e sulle sue ma come vedremo questa sua problematica non viene
risolta del tutto anche se attorno ha persone che credono in lui e nelle sue potenzialità ma bisogna
vedere se quelle persone sono veramente sincere con lui. (Sub)Plot C (obiettivo di relazione): Il
nostro protagonista durante il corso della narrazione si relazionerà con delle persone principalmente
con il suo amico Eduardo Saverin che coinvolgerà nel suo progetto “TheFacebook” facendolo
diventare direttore finanziario ma con il passare del tempo il rapporto tra i due amici inizia a
vacillare con l’entrata in scena di Sean Parker tant’è che Eduardo dopo essere stato fregato da
Zuckerberg decide di porgli una causa giudiziaria per 600 milioni di dollari, con i fratelli
Winklevoss che anche quest’ultimi come nel primo caso lo chiameranno in causa con delle
motivazioni diverse sostenendo di aver fregato il progetto a quest’ultimi e l’ultimo personaggio è
Sean Parker per il quale Mark prova immensa stima tant’è che decide di inserirlo nel team di lavoro
senza aver consultato Saverin ma Mark appena viene a scoprire della notizia della bravata
dell’inventore di Napster decide di chiudere i rapporti con lui.

6. I personaggi principali.
Mark Zuckerberg (Jesse Eisenberg).

Il protagonista della nostra storia appare sin dalla prima scena dove in essa ci vengono fornite molte
informazioni su di lui cioè quello di diventare famoso nel corso degli anni con le proprie peculiarità
nel mondo dei computer e attraverso questa sua dote vuole portare avanti fino alla fine il suo
obiettivo cioè quello di pubblicare un sito chiamato TheFacebook sito per la quale verrà chiamato in
giudizio dai fratelli Winklevoss e dal suo migliore amico Eduardo Saverin e il linguaggio che
utilizza per la maggior parte del film è molto pungente un esempio di ciò lo troviamo in uno dei
numerosi flashforward ambientati durante le proprie testimonianze giudiziarie e nella sua
descrizione notiamo un’identità che viene analizzata partendo dagli anni a Harvard come il risultato
di scelte difficili sia sotto l’aspetto lavorativo che sotto l’aspetto personale.

Il fatal flaw dell’inventore di Facebook avviene quando decide di far entrare dentro al team di
Facebook Sean Parker e questo inserimento provocherà la fine della sua amicizia con Eduardo e tale
episodio evidenzia sempre di più i suoi rapporti interpersonali fragili e tale descrizione la possiamo
notare nella tagline che promuove il film 48, proprio a causa del suo carattere tant’è che quando
Facebook avrà 1 Milione di iscritti troveremo Mark da solo quindi in parte il suo fatal flaw non è
andato a buon fine e come ci indica Dara Marks nel suo manuale: «Se il fatal flaw non viene
superato, distruggerà qualcosa di vitale dentro il protagonista: la sua capacità di amare, quella di

48
La tagline è una frase concisa e ad effetto usata per promuovere un film (spesso appare sulle locandine).
13
creare una connessione con gli altri, la fiducia in sé stesso, la fede nel processo vitale e così via. Il
fatal flaw del personaggio è all’origine della storia B» 49.

Eduardo Saverin (Andrew Garfield).

Il personaggio di Eduardo ci viene descritto come il classico bravo ragazzo e con degli obiettivi ben
prefissati anche nella sua decisione di creare TheFacebook assieme a Mark e quest’ultimo ha un
carattere molto schietto sia in positivo che in negativo soprattutto per il fatto di non essere utilizzato
come pedina dalle altre persone soprattutto nel periodo in cui Mark fa la conoscenza di Sean Parker
tant’è che sull’inventore di Napster Saverin sin da subito non utilizza delle parole proprie mansuete.

49
Dara Marks, L’arco di trasformazione del personaggio Roma, Audino, 2007, p. 238.

14
Il suo Fatal Flaw avviene nel momento in cui il suo migliore amico decide di far entrare nel team
lavorativo di Facebook Sean e questa cosa al nostro protagonista non va giù tant’è che congela il
proprio conto bancario provocando una situazione abbastanza delicata ma quello è solo l’inizio del
climax della sua amicizia con l’inventore di Facebook tant’è che poi lo chiamerà in giudizio per 600
milioni di dollari e da questa situazione Eduardo ne esce vittorioso anche se ha perso uno dei suoi
più grandi amici.

Tyler/Cameron Winklevoss (Armie Hammer).

Tyler e Cameron Winklevoss entrano a metà del I° atto (precisamente a pagina 24 della
sceneggiatura) e quest’ultimi sono degli studenti di Harvard molto affermati e impiegano il loro
tempo libero nel loro sport cioè il canottaggio. Successivamente i due protagonisti conoscono Mark
tramite la notizia del sito di Facemash e capiscono subito che è adatto per il loro progetto cioè
HarvardConnection (un sito che permette a tutti gli studenti di Harvard di scambiarsi foto
informazioni una sorta di Facebook 2.0), tant’è che poi decidono di conoscerlo di persona per
parlargli di questo fantomatico progetto che Mark accetta ma i nostri gemelli non sanno che dietro
quel si al progetto c’è la beffa infatti poi Tyler e Cameron dopo aver letto le numerose mail di
Zuckerberg vengono a scoprire dal loro socio Divya Narendra della pubblicazione di TheFacebook
a quel punto i tre decidono sul da farsi ma inizialmente Cameron non vuole fargli causa perché a
detta sua “Siamo gente perbene”.

Il loro Fatal Flaw avviene quando scoprono della pubblicazione del sito di TheFacebook che dopo
un iniziale rifiuto di Cameron nel fargli causa e dopo un incontro non andato a buon fine con il
rettore di Harvard decidono di chiamarlo in causa ma il fatal flaw di questi personaggi lo
incontriamo anche quando per pochi punti perdono una gara di canottaggio contro una squadra
olandese e qui il fatal flaw può colpire sia la loro carriera da canottieri sia la loro vita personale con
il timore di aver deluso i propri genitori come figli e studenti di Harvard ma da quella sconfitta
avranno la loro rivincita molti anni dopo.

15
Sean Parker (Justin Timberlake).

Il personaggio di Sean Parker rispetto agli altri tre lo intravediamo durante il II° atto ed egli è
l’inventore di Napster 50 e questo personaggio per Mark sarà fondamentale per la sua avventura con
Facebook tant’è che sarà una sorta di mentore per Zuckerberg ma Sean sarà anche decisivo per
l’amicizia tra Mark ed Eduardo, ed egli nel film di Fincher viene presentato come un personaggio
molto interessato ai soldi e al successo non ha caso indossa spesso abiti firmati, infatti il suo
linguaggio appartiene molto a quel mondo come quando racconta a Mark dell’invenzione del
negozio “Victoria’s Secret” ed essendo un personaggio esuberante viene visto dagli altri
personaggi in modo particolare tant’è che alcuni si soffermano sui numerosi scandali che escono su
di lui sui vari media.

Il fatal flaw del nostro inventore di Napster avverrà nel momento in cui organizza una festa dopo il
raggiungimento di un milione di iscritti di Facebook appartandosi con delle stagiste all’interno di
una stanza quando questa festa viene interrotta dalla polizia dove durante quella visita scopre che
Parker stava facendo uso di droghe per di più con delle minorenni.

7. «The sound of dialogue».


«Ciò che mi ha attratto non aveva nulla a che fare con Facebook. L'invenzione stessa è tanto
moderna quanto sembra, ma la storia è antica quanto la narrazione; i temi dell'amicizia, della
lealtà, della gelosia, della classe e del potere. Questa è la storia che avrebbe scritto Eschilo o
Shakespeare o Paddy Chayefsky. Fortunatamente per me, nessuno di quei ragazzi era disponibile,
quindi ho dovuto farlo» 51.

50
Industria musicale che nel corso degli anni 90 inizi anni 2000 è stata oggetto di numerosi scandali tra cui quella di
aver violato il copyright.
51
Intervista rilasciata alla Writers Guild of America riportata in: S. Myers, Written Interview: Aaron
16
Nell’intervista rilasciata a Thomas Fahy il 27 gennaio 2004, Sorkin spiega: «Anything that I write is
going to be on the talky side. Basically, we’re talking about people in rooms—talking. [...] I like
selling you on the reality. I enjoy writing a moment where we, the audience, don’t know what the
characters are talking about, but what we come away with is that they sure knew what they were
talking about»52. Una delle scene del film in cui emerge di più la potenza del linguaggio è proprio
quella di apertura. È una break-up scene la cui funzione principale è quella di presentare il
personaggio di Mark Zuckerberg, facendone emergere il classismo, l’arroganza e l’incapacità di
socializzare. Erica, la sua fidanzata, cerca di dialogare con lui ma ottiene solamente umiliazione per
non essere alla sua stessa altezza (in quanto studentessa della Boston University e non di Harvard) e
mancanza di ascolto. I due non riescono mai a parlare contemporaneamente dello stesso argomento,
in un continuo alternarsi di fraintendimenti e giochi di parole. La parola è uno strumento dalle
molteplici funzioni nella poetica di Sorkin. È indicativa del livello d’istruzione del personaggio e
crea un conflitto. «Il dialogo è ciò che i personaggi si fanno a vicenda» 53. Mark usa il linguaggio
come difesa, sminuendo Erica per un suo errore grammaticale: lui stesso si sente svalutato perché
lei non prende sul serio i final clubs.

Nell’episodio When Something Wicked this Way Comes (E2S2) della serie Sports Night scritta da
Sorkin, il personaggio di Dan confonde le parole “secular” e “unsecular” mentre parla con Hilary
Clinton e, raccontando in seguito la gaffe, esclama: «Hillary Clinton thinks I’m an idiot! I went to
an Ivy League school, Casey». «Most of the time, the comedy of Sports Night comes from
intellectual banter about mistakes, such as verbal slips, forgotten details, and baffling references.
This humor stems from the fact that the show takes knowledge so seriously. [...] Throughout the
series, many characters display their intelligence by correcting someone’s grammar or diction in
order to shut down communication»54. Lo scivolone di Dan, oltre ad avere funzione comica, serve
anche a mitigare l’arroganza del personaggio con degli sprazzi di umiltà.
Nel caso di The Social Network, invece, avviene l’opposto: più Mark parla, più appare privo di
empatia. Il filo conduttore che lega due esempi così diversi è l’importanza che Sorkin da
all’istruzione. Quando Erica arriva al limite di sopportazione e cerca di andare via dal pub ripetendo
«I have to (go) study», riceve sempre come risposta «You don’t have to study». La parola “study(-
ing)” è ripetuta sette volte in due pagine (pp. 7-8). A parlare è ancora il pregiudizio di Mark nei
confronti di Erica:

Sorkin, 6 novembre 2010. https://gointothestory.blcklst.com/written-interview-aaron-sorkin-e226cd83ade1 (traduzione


mia).
52
Thomas Fahy (a cura di), Considering Aaron Sorkin Essays on the Politics and Sleight of Hand in the Films and
Television Series, McFarland & Company, Jefferson (Caroline del Nord) 2005, pp. 13-15.
53
R. Mckee, Dialogue. The Art of Verbal Action for Page, Stage, Screen Hachette Book Group, New York 2016, p.41
54
Thomas Fahy op. cit. p. 71.
17
La scena racchiude già al suo interno tutti gli elementi e le tematiche principali del film, fra cui
l’importanza dello status sociale, il contrasto fra il linguaggio di programmazione e il dialogo
verbale e la labilità dei rapporti umani. Il raccordo tra scena iniziale e finale stabilisce una struttura
circolare. Il film termina con un altro dialogo fra Mark e una donna, stavolta la sua avvocatessa
Marylin Delpy. Cercando di alleggerire l’atmosfera pesante, Mark chiede a Marylin se vuole
mangiare qualcosa assieme, come aveva fatto con Erica per cercare di non farla andare via, e, di
nuovo, riceve un rifiuto. Tuttavia, se l’ex-fidanzata l’aveva lasciato con la frase «It’ll be because
you’re an asshole», l’ultima battuta pronunciata da Marylin è: «You’re not an asshole, Mark.
You’re just trying so hard to be». Dopo che la donna lascia Mark da solo col suo portatile, c’è un
controcampo in cui si alternano le immagini dello schermo e il primo piano del volto crucciato del
ragazzo: sta inviando una richiesta d’amicizia su Facebook ad Erica, ricaricando impazientemente
la pagina web in attesa di una risposta. La riapparizione di Erica, o meglio, dell’immagine del suo
profilo online rimanda di nuovo al dialogo iniziale.

8. Antieroe o difficult man?


In contemporanea agli esordi di Sorkin sul piccolo schermo, la serie The Sopranos (HBO, 1999-
2007) stava inaugurando una nuova era della televisione americana in cui i protagonisti sarebbero
diventati sempre di più degli antieroi 55, o, come li ha definiti Brett Martin, dei difficult men 56.
Questi uomini difficili hanno la capacità di catturare inesorabilmente l’attenzione dello spettatore in
un continuo processo di allineamento e disallineamento con il personaggio. Tony Soprano, infatti, è
solamente il primo di una serie di protagonisti spregiudicati e corrotti la cui parabola non termina
con la redenzione, bensì con la ciclica ripetizione degli stessi errori. È proprio la struttura episodica
della serie televisiva a permettere un’introspezione ed una ripetitività tali da suscitare
contemporaneamente empatia e disprezzo nei confronti di questi gangster, spacciatori e assassini. I
protagonisti televisivi di Sorkin vanno controcorrente rispetto al modello HBO: sono divertenti e di
bell’aspetto, intelligenti, hanno la capacità di redimersi e nascondono un forte senso d’integrità. In
The Social Network, invece, si delinea col personaggio di Mark il prototipo di un antieroe ascritto al
capitalismo, disposto a rompere il rapporto con la propria fidanzata e con il proprio migliore amico
per inseguire la fama e i soldi. Robert Sklar nota che per lo spettatore non è difficile soltanto tifare
per il protagonista, ma anche per gli altri personaggi, nonostante siano presentati in chiave positiva
rispetto a Mark: gli altezzosi gemelli Winklevoss non diventeranno mai stelle del canottaggio;
Saverin, nonostante la storia sia basata principalmente sul suo punto di vista, alla fine appare come
uno sciocco; Parker è geniale, ma la sua condotta discutibile sarà una delle cause della rottura fra

55
«[…] un Antieroe non è l’opposto di un Eroe, ma un tipo particolare di Eroe, ad esempio un fuorilegge o un cattivo
secondo la società, col quale però il pubblico empatizza. Ci indentificheremo con questi outsider perché ciascuno di noi
prima o poi si è sentito ai margini proprio come loro.» (C.Vogler, Il Viaggio dell’Eroe. La struttura del Mito ad Uso di
Scrittori di Narrativa e di Cinema, Dino Audino Roma 2020, p.47)
56
B. Martin, Difficult Men. Behind the Scenes of a Creative Revolution: From The Sopranos and The Wire to
Mad Men and Breaking Bad, Penguin Group, New York 2013 tr. it. Difficult men. Dai Soprano a Breaking Bad,
gli antieroi delle serie tv, Minimum fax, Roma 2018.
18
Mark ed Eduardo; ai personaggi femminili sono concesse fin troppe poche scene e battute e sono
ridotti ad interessi romantici e sessuali dei personaggi maschili 57. Mark è descritto come un antieroe
per tutto il film, ma nel finale sembra più un eroe tragico che deve affrontare le conseguenze delle
proprie azioni 58. La richiesta di amicizia inviata su Facebook ad Erica non apre alcuno spiraglio di
speranza, bensì appare come il relitto di un’esistenza passata. Erica rappresentava la possibilità di
una vita normale e, soprattutto, felice (come Rosebud per Kane) che Mark si è lasciato alle spalle
preferendo pubblicare insulti nei suoi confronti su un blog piuttosto che provare a risanare il loro
rapporto. La canzone dei Beatles Baby you’re a rich man accompagna lo spettatore verso i titoli di
coda, alludendo alla questione ancora aperta circa la natura di Mark: è davvero una persona
insensibile ed opportunista o sta solo provando a diventarlo. Successivamente applicando il
paradigma di Vogler ai personaggi possiamo identificare Mark come l’antieroe, i gemelli nella
nemesi, Erica nell’oggetto del desiderio, Eduardo nell’amico che diventa nemesi, ed infine Sean
nel mentore che diventa trickster 59, ma tale viaggio è anche psicologico in cui queste funzioni
archetipiche sono specchio della psiche di Mark, tant’è che i gemelli rispecchiano l’immagine di
come Mark vorrebbe essere, Erica l’attrazione, Eduardo l’ombra, Sean ragione e desiderio che
combattono fra di loro.

9. Conclusioni
In conclusione uno dei punti di forza di “The Social Network” lo ritroviamo nel fatto che in questo
film come sostiene Dara Marks - Il protagonista è il personaggio che porta avanti l’obiettivo del
plot. - Una buona storia ha un solo plot. - Perciò una storia forte ha UN protagonista 60, tant’è che il
Plot principale e i due Subplot ruotano attorno al nostro creatore di Facebook, e le sue azioni
provocano quello che la Marks definisce “Arco di Trasformazione del personaggio”. Un altro punto
di forza di questo script è la sua struttura non-lineare con i suoi atti (ri)creativi e quelli
(re)interpretativi grazie all’utilizzo di flashback e flashforward, lo stravolgimento dell’ordine
cronologico del libro ma in più notiamo dei dettagli in più che ci permettono di capire la trama a
360° e che tengono lo spettatore interessato allo schermo anche grazie alle azioni dei suoi
personaggi anche quelli secondari. Un altro dettaglio particolare è il linguaggio utilizzato pieno di
cliché e molto moderno.
Il punto di debolezza di questo script lo incontriamo nel modo in cui tramite i propri mezzi viene
introdotta la banalità del digitale incarnata da Facebook, cioè il suo modo di permeare nella
quotidianità e la superficialità con cui viene utilizzato, senza che gli utenti ne comprendano a pieno
le implicazioni 61.

57
R. Sklar, op. cit., pp. 47-48.
58
I. Vàzquez, The Pursuit od Excellence: Nerds and Geeks in Aaron Sorkin’s Works, in «Index Comunicación»,
Volume 2, Numero 6, 2016, p.47. https://journals.sfu.ca/indexcomunicacion/index.php/indexcomunicacion/
article/view/253/199.
59
C.Vogler, Il Viaggio dell’Eroe. La struttura del Mito ad Uso di Scrittori di Narrativa e di Cinema, Dino Audino
Roma 2020, pp. 77-80.
60
D. Marks, op. cit. pag 49.
61
Z. Dinnen, The Digital Banal: New Media and American Literature and Culture, Columbia University Press,
2018.
19
Bibliografia.
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-Marks D., L’arco di trasformazione del personaggio, Roma, Audino, 2007.
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-Vogler C., Il Viaggio dell’Eroe. La Struttura del Mito ad Uso di Scrittori di Narrativa e di Cinema,
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-Bond L.E., A Film by (Director’s Name Here): Authorship Theory, the Collaborative Nature of
Filmmaking and why The Social Network is and is not Citizen Kane, s.l. s.d.
-Deutelbaum M., “The Social Network” Screenplay: (Re-)Interpretation and (Re-)Creation, in
«Journal of Screenwriting», Volume 7, Numero 1, 1 marzo 2006.
-Dona Le D., Ben Mezrich ’91, in «Harvardwood», 1 dicembre 2010.
-Myers S., Written Interview: Aaron Sorkin, 6 novembre 2010.
-Sklar R., Film Reviews, in «Cinéaste», Volume 36, Numero 1, 2010.
-Vàzquez I., The Pursuit od Excellence: Nerds and Geeks in Aaron Sorkin’s Works, in «Index
Comunicación», Volume 2, Numero 6, 2016.

Sitografia.
https://www.academia.edu
https://www.gointothestory.blcklst.com

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https://www.harvardwood.org
https://www.scriptslug.com
https://journals.sfu.ca/indexcomunicacion/index.php/indexcomunicacion

Filmografia.
The Social Network (D. Fincher, 2010)
Rashōmon (A. Kurosawa, 1950)
The Social Dilemma (J. Orlowski, 2020)
Citizen Kane (O. Welles, 1941)
Steve Jobs (D. Boyle, 2015)
The Newsroom (A. Sorkin, 2012-2014)
The West Wing (A. Sorkin, 1999-2006)
Sports Nights (A. Sorkin 1998-2000)
The Sopranos (D.Chase 1999-2007)

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