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Chef...
LA CUCINA È FATTA DI FISICA E CHIMICA ED IL LEGAME CON LA SCIENZA SI EVOLVERÀ ULTERIORMENTE DANDO
UNA NUOVA DIMENSIONE AL RUOLO DEL CUOCO CHE, PER UNA PLATEA SEMPRE PIÙ AMPIA DI CLIENTI, È
DIVENTATO L’ANELLO DI CONGIUNZIONE TRA RISTORAZIONE, TRADIZIONE E SOSTENIBILITÀ.
Oltre ad essere aggiornato sulle tendenze lo chef è oggi degli alimenti; a preparare piatti salutari e nutrienti creati nel
chiamato ad affrontare innumerevoli sfide: gestire il FULL COST rispetto della natura e del pianeta, con elevata piacevolezza
tramite moderni strumenti di calcolo oltre che attraverso l’utilizzo di gusto, non trascurando texture ed estetica dei piatti per
di tecniche di trasformazione delle materie che consentano proposte accattivanti di HEALTHY EATING. Infine è chiamato
il recupero degli scarti per abbattere il FOOD WASTE, a destreggiarsi in un nuovo mondo complesso, mettendo alla
mantenendo inalterati i valori organolettici e nutrizionali prova le sue ABILITÀ DIGITALI.
Nella sezione dedicata a Lo Chef del Futuro troverai contenuti e ricette per prepararti al meglio su queste tematiche.
INTRODUZIONE
1
IL Menù
DEL FUTURO
LO Chef
DEL FUTURO
Tradizione Moderna pag 7 Cucina Sostenibile pag 9 Full Costing pag 54 Healthy Eating pag 78
Costi e redditività sono metriche importanti in ogni azienda, ed Il futuro è una sfida che si affronta nel presente, con abitudini
ora anche nelle cucine. Conoscere la differenza tra Full Cost e e stili alimentari che si affermano per andare incontro ad un
Food Cost, ragionare su quali tecniche di cottura possono mondo che cambia. I 50 Future Foods sono gli ingredienti
favorire l’abbassamento dei costi e su impiattamenti che che probabilmente guideranno le nostre nuove diete, un
da soli elevano immediatamente il valore di un piatto, sono numero sempre maggiore di italiani si dichiara “flexitariano” e
tra gli obiettivi di questo capitolo. Le ricette sono state studiate sta attento a curare i propri pasti bilanciando proteine e fibre per
Anche la cucina e il mondo food si trovano di fronte ad un bivio: Commenti, recensioni, posts e tag sono parole che ormai fanno
continuare lungo la stessa carreggiata o svoltare verso scelte più parte della vita di tutti i giorni ma di frequente i profili social di chef
Chicco Cerea pag 23 Bobo Cerea pag 23 etiche e maggiormente sostenibili. Svoltando ci si avvicina ad
una cucina senza sprechi, che riduce gli imballaggi e che punta
e ristoranti vengono ancora gestiti senza una programmazione
strutturata, un errore che spesso penalizza il locale anziché
CHEF - RISTORANTE DA VITTORIO CHEF - RISTORANTE DA VITTORIO su una filiera di approvvigionamento sempre più corta, fino ad valorizzarlo. Il menù digitale è ad esempio uno strumento che può
arrivare al famoso chilometro 0; uno slancio verso il domani, che diventare un alleato fondamentale in termini di visibilità e contatto
Enrico Cerea, detto Chicco, primogenito di Bruna e Vittorio, sin Bobo Cerea, con Chicco, Francesco, Barbara, Rossella e la guarda al passato, quando sprecare non era un’opzione. Le con il cliente, soprattutto quando si deve far fronte a intolleranze
da piccolo ha preso dimestichezza con le pentole del ristorante di supervisione di Mamma Bruna porta avanti la tradizione culinaria di ricette sono quindi contrassegnate dal bollino “No Food Waste” alimentari e allergie. Le ricette del capitolo fanno riferimento
famiglia; animato da una grandissima passione, ha dedicato ogni famiglia, avviata dal padre Vittorio. Un successo di lunghissimo corso e pensate specificamente per minimizzare gli scarti durante proprio a queste esigenze e sono proposte come “Senza Glutine”
momento libero alla cucina ed ha acquisito uno stile personalissimo che ha recentemente festeggiato i 50 anni di attività, durante i quali i le lavorazioni. e “Senza Lattosio”.
senza mai smettere di imparare. Le sue ricette sono un equilibrato mix Cerea hanno saputo combinare la tradizione culinaria lombarda con
di sensibilità e tecnica apprese negli anni. ponderate e sapienti innovazioni prestando maniacale attenzione
www.davittorio.com www.davittorio.com all’esecuzione, arrivando a conquistare le 3 Stelle Michelin.
Tommaso Foglia, partito dal panificio dei suoi genitori e formatosi con Roberta Merolli, Pastry Chef presso il Ristorante Tre Olivi di Paestum,
i più grandi maestri pasticceri del mondo, è una giovane stella della 2 Stelle Michelin.
pasticceria italiana che raggiunge un perfetto punto di equilibrio sulla Già collaboratrice dello Chef Heinz Beck al fianco del quale resta
sottile linea che unisce modernità e tradizione. È membro della AMPI, per molti anni, per poi stabilirsi in Cilento insieme a Giovanni Solofra,
già 1 stella Michelin; è giudice delle trasmissioni TV Bake Off Italia e compagno nel lavoro e nella vita. Nella cucina dei Tre Olivi opera
Cake Star - Pasticcerie in sfida. per enfatizzare incessantemente le materie prime tipiche della dieta
www.tommasofoglia.it www.treolivi.com mediterranea.
IL
8
Evolute
Condivisione
DEL FUTURO
7
Gioiosa
Combinazioni
5
Sensoriali
Cucina
3 6
Sostenibile Cibo - Benessere
Selvaggio
4
Tradizione e Puro
2
Moderna
Verdure
1
Irresistibili
4 5
TRADIZIONE
Moderna
“LA CUCINA NON È FATTA È dare nuova forma
SOLO DI SAPORI, MA ANCHE
DI MEMORIA”
a piatti senza tempo
lasciandoli costantemente connessi con la cultura
Gualtiero Marchesi gastronomica da cui traggono origine - locale, regionale
o nazionale che sia - è la ricerca di nuovi accostamenti e
forme che restino familiari nella confortevolezza del loro
Tradizione Moderna è il racconto della memoria del gusto gusto. È la capacità di aggiungere o sostituire ingredienti
in una costante evoluzione di profumi, sapori, consistenze con attenzione e rispetto della classicità ma con l’obiettivo
e forme; è rispettosa (re)invenzione. È essenzialità che di cercare qualcosa di nuovo; è l’utilizzo mai invasivo di
va dritta alla materia prima interpretandola nella sua tecniche che migliorano i sapori e le consistenze presenti
sostanziale essenza, dando armonia ed eleganza alla in un piatto.
preparazione, creando una ricetta che diventa patrimonio
un sapiente
comune e nell’imminente futuro un piatto della “tradizione
classica”. È libertà di espressione, è la capacità di creare un È
piatto; è un connubio tra prodotto, qualità ed esecuzione
ed è un equilibrio tra tecniche fondamentali, conoscenza
e ideazione. È rispetto, gusto indimenticato, costante
equilibrio di sintesi
contatto con il passato. tra rivisitazione, presentazione, gusto e tecniche che
- rispettoso del passato - riesce a catturare l’attenzione del
cliente che ha imparato a mangiare usando cuore, testa
e mani.
6 7
CUCINA
Sostenibile
La cucina di oggi è luogo di cambiamento e la “sosteni- Nella cucina sostenibile è possibile realizzare una ricetta
bilità” è una componente irrinunciabile, mira al minimo utilizzando parti animali e vegetali che un tempo erano
spreco pur dando ai piatti il massimo gusto. considerati scarti; tutto ciò consente di ridurre al minimo
È caratterizzata da comportamenti consapevoli e lo spreco e ottimizzare le risorse disponibili. Tutto quello
responsabili che aiutano a comprendere quali sono che arriva sulla tavola non può e non deve essere solo un
le conseguenze che possono originarsi dalle scelte mero virtuosismo stilistico; il valore non è nella pregiatezza
compiute, la loro ricaduta economica ed il loro impatto della materia prima, ma nella sapiente e rispettosa
ambientale e sociale. capacità di trattarla anche utilizzando tecniche antiche
di lavorazione e conservazione che ne prolungano la vita
dando ad essa una complessità di nuovi sapori.
UNA CUCINA ED
UN’ALIMENTAZIONE SONO
Assumere un
REALMENTE SOSTENIBILI
quando sono capaci di soddisfare comportamento
i bisogni del presente riuscendo virtuoso
a preservare e tutelare il diritto ed applicare una pianificazione attenta e monitorata
consente di poter raggiungere un alto indice di non
delle next generations spreco alimentare con un impatto positivo sull’aspetto
di soddisfare i propri. economico e l’ottimizzazione dei costi.
8 9
INTERVISTA A
Pierluca Ardito
TRADIZIONE MODERNA
Cosa ci hanno insegnato i metodi di conservazione del passato e come vengono utilizzati nella cucina di oggi?
Nell’antichità il cacciato, il pescato e il raccolto venivano conservati per fare provviste per lunghi periodi dell’anno; sono nate così tecniche
di conservazione che non solo preservano gli ingredienti dal deperimento, ma che addirittura ne esaltano il sapore. Da sempre
poi esistono metodi naturali di conservazione di frutta e ortaggi, che consentono di averli a disposizione tutto l’anno “destagionalizzandoli”,
per usarli in chiave moderna in piatti altamente innovativi.
Menù della tradizione e cibi nostalgici: qual è il punto di equilibrio e quale quello di non ritorno?
Il legame indissolubile tra cibo e memoria è qualcosa che ci accompagna per tutta la vita. I menù della tradizione e i cibi nostalgici
apportano un notevole valore sentimentale a ciò che si mangia, esprimendo al meglio il concetto di “buono” che ogni piatto deve
avere. L’idea della nostalgia è che il sugo - per esempio - è non solo associato ad una pasta deliziosa, ma anche alla nonna e alla sua casa:
è il cibo dunque a costituire un grande rinforzo associativo e a definire l’equilibrio tra il ricordo della psiche e quello del palato.
CUCINA SOSTENIBILE
Utilizzando un unico ingrediente si può creare un intero percorso gustativo ed essere davvero sostenibili?
In una nuova concezione di cucina di “sintesi” ridurre gli ingredienti in un piatto o in menù è di significativa attualità. I trend della ristorazione
moderna vedono la drastica riduzione del numero di ingredienti utilizzati, puntano sulla qualità degli stessi e giocano con la ripetizione
del medesimo ingrediente, che viene riproposto creativamente diversificandone forme, texture, temperature di servizio e abbinamenti. Inutile
dire che in queste scelte la sostenibilità la fa da padrona.
La riduzione dello spreco alimentare è una sfida epocale che il mondo della ristorazione deve affrontare. É ormai doveroso usare la
creatività per utilizzare al massimo gli scarti, prestando massima attenzione a sicurezza e qualità. In una visione di cucina “circolare”
bisogna essere pronti a riprogettare i menù, ottimizzare le scorte, personalizzare le porzioni, non eliminare frutta e verdura esteticamente non
belle ma recuperarle ed infine applicare la tracciabilità dei rifiuti.
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Merluzzo alle alghe FULL COST SENZA
TRADIZIONE MODERNA
“
APPROVED GLUTINE
13
Vitellino alla resina
NO FOOD SENZA
CUCINA SOSTENIBILE
“
WASTE GLUTINE
• Per la copertina brasata al vino rosso: • Per la copertina brasata al vino rosso:
400 ml vino Primitivo di Manduria Sgrassare e parare il pezzo di carne, lardellarlo, e steccarlo con i bastoncini di carote
1200 g copertina di vitello e sedano. Legare la carne con dello spago. Porre il pezzo per 12 ore in frigorifero,
100 g Knorr Fondo Bruno Legato Granulare coperto per 3/4 dal vino. A questo punto mettere la carne con il vino, le spezie e le
100 g sedano verdure in cottura a fuoco moderato e con un coperchio fino al raggiungimento della
100 g carote temperatura al cuore di 75°C. A cottura ultimata abbattere di temperatura la carne,
100 g cipolla rossa d’Acquaviva slegarla e arrotolarla nella pellicola per dargli una forma regolare. Sciogliere il Knorr
50 g burro Fondo Bruno Legato Granulare all’interno del liquido di cottura rimasto della carne,
50 g aglio in camicia riportare a bollore, filtrare e regolare di sale.
30 g gambi di prezzemolo
• Per l’assemblaggio finale:
20 g timo
Arrostire la lombatina di vitello da tutti i lati sovrapporre la crosta di patate e arrostire
10 g bacche di ginepro
con un cannello. Farcire le tartellette di grano arso con la purea di sedano rapa, la sfera
8g pepe nero in grani
di melone e i fiori con germogli. Posizionare nel piatto tutti gli elementi e glassare la
2g foglie di alloro
• Per l’assemblaggio finale: carne con il jus alla carruba.
• Per il jus alla carruba: 200 g purea di sedano rapa
500 ml acqua n. 10 mini tarte di grano arso
30 g Knorr Fondo Bruno n. 10 sfere di melone Cantalupo
Granulare Legato n. 10 sformatini di bieta
20 g carrube n. 5 carote confit
10 g semi di senape q.b. zallotti cress
8g aceto di lampone q.b. fiori eduli
15
INTERVISTA A
Giuseppe Buscicchio
TRADIZIONE MODERNA
Qual è il tuo pensiero sulle tecniche di cottura degli antichi e come le utilizzi?
Amo la frase che sento spesso pronunciare dai miei grandi maestri “Gli antichi avevano già scoperto tutto della cucina” ora tocca a noi
trarne i giusti benefici. Si può affermare che oggi in cucina le nuove ed evolute tecniche di cottura si originano da quelle del passato
e consentono a noi chef di poter scegliere quella che più si addice all’alimento da trattare.
Le stagionature e le frollature (in particolare del pesce) sono oggi delle tecniche necessarie o avanguardiste?
Sempre più spesso troviamo nelle macellerie e/o nei ristoranti le celle adatte alla frollatura delle carni, per aumentarne la conservabilità e
amplificare sapori e profumi. Una nuova tendenza nel campo è legata alla stagionatura del pesce; si può dunque affermare che stagionatura
e frollatura siano metodi del passato ma oggi riscoperti per modernizzare e rendere attuali antichi sapori.
CUCINA SOSTENIBILE
Bisogna sapere pianificare per essere sostenibili e non sprecare?
Oggi più che mai è fondamentale pianificare il lavoro in cucina per realizzare piatti e menù con il minor spreco possibile.
Oggi grazie alle nuove tecnologie è possibile lavorare tutto in precedenza ed avere spazi della giornata dedicati alla produzione degli
ingredienti che verranno successivamente utilizzati per la realizzazione dei piatti. I giorni con minor affluenza li sfrutto per preparare creme,
fondi o salse con le eccedenze dei vegetali oppure per creare qualcosa di nuovo con scarti di carne o pesce.
La risposta sembra scontata ed è certamente si! Ma come si fa’ a ridurre realmente gli sprechi? Lavorando materie prime di ottima qualità
e applicando le conoscenze tecniche di cottura e conservazione! Ad esempio la fermentazione o le conserve o i sott’oli sono ottimi
modi per riutilizzare gli scarti o allungarne la conservabilità. Studiare e conoscere il più possibile le materie prime ci permetterà di sapere di
più su di esse e come poter sfruttare o riutilizzare ogni loro parte che tempo addietro era erroneamente gestita come scarto!
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Tortellini Yellowstone FULL COST
TRADIZIONE MODERNA
“
APPROVED
19
Il marro di pesce
FULL COST NO FOOD
CUCINA SOSTENIBILE
“
APPROVED WASTE
21
INTERVISTA A
Chicco e Bobo Cerea
TRADIZIONE MODERNA
Capovolgere o stravolgere la tradizione in cucina, sacrilegio o rispetto?
Chicco Cerea: Credo non si tratti né di capovolgere, né di stravolgere, ma piuttosto di rivisitare la presentazione dei piatti. Nel corso del
tempo i prodotti cambiano (oggi non abbiamo certo a che fare con i prodotti di cinquanta anni fa) ed a questo cambiamento devono adattarsi
le ricette. Abbiamo sempre parlato di tradizione e innovazione, l’innovazione è un cambiamento indirizzato al miglioramento,
nel senso più ampio del termine. Non è solo miglioramento nella presentazione o nel gusto, ma anche nell’attenzione alla salute, agli
sprechi e alla sostenibilità in generale.
Sapori e profumi stimolano i ricordi associati all’infanzia ed alla cucina di casa, c’è una forte connessione tra
memoria ed aspetti emotivi del cibo, quanto di questo si ritrova nel tuo pensiero di cucina?
Bobo Cerea: Molto spesso, soprattutto cucinando alcuni piatti, si torna ad essere ragazzini. Se pensiamo alla tradizione bergamasca di
famiglia non possiamo non citare il nostro coniglio, con il suo immancabile profumo di rosmarino che ogni volta riporta ai bei momenti
passati in famiglia, o al profumo della polenta, cotta sul fuoco e al suo “odore” di bruciacchiato. Questo è sicuramente uno dei principali
motivi che rende la cucina della nonna una delle più amate da noi italiani in quanto rievoca atmosfere, colori, gesti, profumi e
sapori che ci accompagnano quotidianamente.
CUCINA SOSTENIBILE
Avere un orto significa essere sostenibile? Parlami della Vertical Farm del vostro ristorante.
Chicco Cerea: Avere un orto interno come può essere la nostra Vertical Farm, rappresenta oggi per noi un importante valore aggiunto. Questo
ci permette infatti di fare la spesa quotidianamente a km 0 e di fare in anticipo ordini di prodotti particolari, così da poterli sperimentare nelle
nostre ricette. Aver deciso di costruire la Vertical Farm è stato per noi un grande passo in avanti sia dal punto di vista qualitativo,
che per quanto riguarda l’attenzione allo spreco ed alla sostenibilità.
Bobo Cerea: Pienamente d’accordo, le nonne portano con sé un libro di ricette della tradizione, che con loro diventa immortale. Le nonne
hanno fatto la storia della nostra cucina tradizionale e l’hanno fatta diventare quella che è oggi per noi. Vivendo la guerra, ci hanno
anche trasmesso il valore del non-spreco, del “non buttar via niente” anche se nella cucina di oggi spesso questi valori vengono messi in
secondo piano ed è l’immagine del piatto a prendere il sopravvento.
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Alice alla mediterranea
FULL COST SENZA
TRADIZIONE MODERNA
“
APPROVED GLUTINE
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Che Cavolo di risotto
NO FOOD SENZA
CUCINA SOSTENIBILE
“
WASTE GLUTINE
27
INTERVISTA A
Tommaso Foglia
Ci sono cibi il cui consumo evoca uno stato psicologicamente confortevole e piacevole per una persona, ne tieni
TRADIZIONE MODERNA
conto quando idei un menù o una ricetta?
Il menù dei dessert è qualcosa di veramente complesso. Il pastry chef ha solo 5 possibilità per far chiudere in bellezza l’esperienza culinaria
del commensale. Tra queste 5 proposte non deve mai mancare qualcosa di confortevole, goloso e molto soddisfacente. Non sempre il
cliente ha voglia di sperimentare ma spesso vuole rifugiarsi in qualcosa di piacevole e facilmente riconoscibile sia al palato che
alla memoria. Nella tradizione moderna è possibile presentare in forma e consistenze diversi dolci della memoria come la torta della nonna,
il tiramisù, il babà, il cannolo siciliano, senza modificarne il gusto, lasciandolo inalterato.
Nella cucina di oggi i vegetali ed i legumi hanno assunto un ruolo da protagonista e vengono spesso utilizzati
anche nella preparazione di dessert; quanto sono importanti le tecniche e le conoscenze degli ingredienti?
Alla base di tutto ci vuole curiosità, nell’approfondire la conoscenza e le caratteristiche della materia prima e poi ci vuole altrettanto interesse
nel carpire quale tecnica faccia al caso nostro per elevare tali caratteristiche. Ad oggi la pasticceria - come la cucina - non può permettersi
di essere noiosa ne tantomeno banale ma deve risultare accattivante e allo stesso tempo “leggibile” dal cliente. I dessert green sono
più leggeri e possono essere realizzati anche senza l’ausilio della cottura. La conoscenza e la scelta di ingredienti funzionali è oggi
irrinunciabile per la realizzazione dei dessert a base vegetale, che sono ricchi di fibre e proteine ed hanno un indice glicemico più basso.
Non apparire sostenibili ma esserlo, cosa fare per essere sostenibili nel rispetto della stagionalità?
CUCINA SOSTENIBILE
Bella domanda! Ad oggi bisogna essere forma e sostanza allo stesso tempo altrimenti come tutte le cose senza fondamenta si
crolla inesorabilmente. Dobbiamo educare noi stessi ed il cliente a rispettare i tempi della natura! Come ogni cosa ci vuole pazienza e
rispetto, termini che sembrano quasi scomparsi dai nostri vocabolari.
La complessità del gusto può essere determinata da differenti tecniche di lavorazione o trasformazione degli ingredienti. Prendiamo ad
esempio tre ingredienti molto semplici come il pomodoro, il limone e l’olio; da essi si possono ricavare ricette semplici e complesse allo
stesso tempo. Questi ingredienti semplici consentono la realizzazione di ricette poliedricamente complesse anche nella loro
gustosità. Nella scelta di questi ingredienti è consigliato applicare principi sostenibili come la scelta di prodotti locali e di stagione e
l’acquisto di prodotti con non troppi imballaggi.
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Fragola velata
FULL COST
TRADIZIONE MODERNA
“
APPROVED
31
Da Palermo
NO FOOD
CUCINA SOSTENIBILE
“
WASTE
di Tommaso Foglia
INGREDIENTI (PER 10 PORZIONI) PROCEDIMENTO
• Per il biscotto al pistacchio: • Per il biscotto al pistacchio:
800 ml acqua Montare l’acqua e Carte D’Or Base Neutra Mille Torte in planetaria fino a
200 g pasta di pistacchio raggiungere un composto ben strutturato. Aggiungere la pasta di pistacchio con
n. 1 busta Carte D’Or Base Neutra Mille Torte una marisa e incorporarla delicatamente. Stendere su una teglia allo spessore di
1,5 cm e infornare a 170°C per 12 minuti.
• Per il pistacchio pralinato:
100 g zucchero • Per il pistacchio pralinato:
Creare un caramello a secco in una pentola e quando risulta biondo (170°C)
100 g pistacchi
versare i pistacchi all’interno precedentemente tostati e ancora caldi. Quando il
• Per la spuma di ricotta: caramello avrà ricoperto tutti i pistacchi versare il tutto su un foglio di silicone e
150 ml panna lasciar raffreddare a temperatura ambiente. Procedere poi a frullare il tutto per
50 ml latte ottenere una pasta non molto raffinata.
300 g ricotta • Per la spuma di ricotta:
60 g zucchero Unire tutti gli ingredienti e mixare bene con un frullatore fino ad ottonere un
1g vaniglia composto liscio ed omogeneo. Passare il tutto in un colino e mettere la spuma in
un sifone. Aggiungere due cariche di CO2 e conservare in frigorifero.
• Per i pistacchi sabbiati:
200 g pistacchi interi • Per i pistacchi sabbiati:
100 g zucchero semolato Portare acqua e zucchero a 121°C in un pentolino, versare all’interno i pistacchi
40 ml acqua e mescolare rapidamente togliendo la pentola dal fuoco.
Far raffreddare i pistacchi a temperatura ambiente e usare come decorazione.
• Per i tacos:
• Per i tacos:
200 g Carte D’Or Base Neutra Croccante
Distribuire Carte D’Or Base Neutra Croccante su di un tappeto di silicone,
50 g pistacchi
aggiungere i pistacchi e la farina di mais e infornare a 175°C per 6/7minuti.
20 g farina di mais
Quando si estrae dal forno procedere subito alla formazione del tacos.
• Per la finitura: • Per la finitura:
200 g arancia candita Farcire i tacos con la spuma di ricotta, decorare con i pistacchii sabbiati e pralinati
ed infine decorare con l’arancia candita.
33
INTERVISTA A
Roberta Merolli
TRADIZIONE MODERNA
Si può affermare che la tradizione è un’innovazione ben riuscita?
La tradizione sarà stata sicuramente, nel momento della sua creazione, una innovazione ben riuscita se si è consolidata così nel
tempo da diventare tale, ancor di più quando diventa un punto di partenza per continuare a creare nuove tradizioni.
C’è una persona a te cara o un ricordo che ti ha ispirato un piatto della tradizione rivisitandolo?
Sono sempre stata legata a mia nonna e a tutti i ricordi dei giorni passati con lei nella sua casa in Abruzzo. Nel suo soggiorno c’era sempre
un grande camino acceso d’inverno, era il cuore della casa. La mattina, appena sveglie, mi permetteva di abbrustolire il pane sul fuoco, un
grande gesto di responsabilità; non solo c’era il senso di partecipazione, stavamo preparando insieme il primo pasto della giornata,
ma avevi anche la fiducia da parte di un adulto nel fare una cosa che non ti era stata concessa fino ad allora. Lei scaldava il latte,
dove poi veniva inzuppato questo pane che sostituiva i biscotti e mi veniva concessa la prima goccia di caffè che mi faceva finalmente
sentire grande. Da questa meravigliosa fotografia stampata nella mia mente è nato La(t)te Future, la mia visione della zuppa di pane e latte,
un ricordo trasformato in una nuova memoria.
CUCINA SOSTENIBILE
Siamo noi a dover comprendere come essere sostenibili o è la natura stessa ad indicarcelo?
La natura ci dà grandi insegnamenti. Dobbiamo solo essere pronti ad allargare il nostro modo di osservare. Per noi è stata sempre fonte
di ispirazione, con i suoi cicli di stagionalità, le sue catene alimentari, nelle sue infinite trasformazioni.
Abbiamo avuto dei grandi spunti dalla materia prima, cercando sempre di rispettarla nella sua crescita e territorialità ma anche nel suo studio
per esaltarla ed utilizzarla nella sua totalità.
Essere sostenibili non consiste solo nel cucinare gli scarti; qual è oggi l’errore più grande nella cucina “spreco zero”?
Concentrarsi solo sul prodotto fine a sé stesso può diventare un grande errore se non si analizza il suo processo di crescita e stagionalità, la
sua provenienza, l’impatto ambientale della sua produzione anche dal punto di vista del consumo energetico.
Si potrebbe dare avvio ad una vera rivoluzione alimentare facendo la spesa in modo intelligente evitando così di produrre
avanzi; bisogna dare agli ingredienti cosiddetti scarti una nuova vita attraverso ricette facili gustose e sostenibili. Non sprecare
cibo può cambiare la nostra vita e salvare davvero il nostro pianeta.
34 35
Presentosa
NO FOOD
TRADIZIONE MODERNA
“
WASTE
37
Comme tante Pere Nizze
NO FOOD SENZA FULL COST
CUCINA SOSTENIBILE
“
WASTE GLUTINE APPROVED
39
INTERVISTA A
Diego Rossi
TRADIZIONE MODERNA
Tutti ricordiamo il ragù della domenica, oggi è possibile prepararne uno conservandone i sapori e i profumi ma
migliorandone l’apporto salutistico?
Si certo, regolando ed equilibrando l’utilizzo dei grassi e rispettando la carne in particolare dal punto di vista della cottura, la scelta di
un’ottima materia prima è indispensabile ed irrinunciabile. Resta il fatto che battere la memoria del ragù della nonna è molto difficile!
Quanto conta la creatività e quanto la tecnica nel trasformare degli ingredienti cosiddetti poveri o tradizionali in
un piatto moderno?
Difficile separare le due, creatività e tecnica sono ugualmente e parimenti fondamentali per poter ideare e creare un piatto completo,
interessante e gustoso. Nel mio caso forse la creatività ha un peso leggermente maggiore.
CUCINA SOSTENIBILE
Quando crei un menù lo fai anche pensando alla sostenibilità, valutando le risorse che impegni ed impieghi per
realizzarlo: produttori, fornitori, personale, consumi energetici, materie prime, impatto ambientale, scarto?
Certamente si. In fase di creazione dei piatti considero in primis la stagionalità degli ingredienti, in secondo luogo i possibili riferimenti alla
tradizione e sicuramente anche l’impatto sul food cost dei vari ingredienti del piatto. Ci rivolgiamo da sempre a fornitori che dedichino
una particolare attenzione all’etica soprattutto in fase di produzione. Fare scelte alimentari sostenibili, significa scegliere un
cibo nutriente e con un basso impatto ambientale in termini di utilizzo di suolo e risorse idriche impiegate ed anche di emissioni di
carbonio e azoto.
Sicuramente per quanto riguarda il recupero e l’utilizzo completo di alcuni ingredienti si impiega la creatività, coadiuvata però da
buone doti tecniche. Per altri prodotti ed ingredienti invece, la soluzione migliore è quella di lavorarli il meno possibile, così che esprimano
al meglio tutte le loro caratteristiche.
40 41
Gnocchi al peposo
FULL COST
TRADIZIONE MODERNA
“
APPROVED
• Per il peposo:
• Per il peposo:
Nel frattempo preparare il peposo tagliando la carne in pezzi abbastanza simili di
600 ml vino rosso (preferibilmente
volume e adagiandoli in una casseruola con l’olio, l’alloro e l’aglio tagliato a fettine
Sangiovese o Chianti)
regolari. Bagnare con il vino rosso e aggiungere il pepe in abbondanza. Portare ad
600 g polpa di spalla di cinghiale
ebollizione e far cuocere a fuoco dolce per il tempo necessario a far stracuocere
n. 3 spicchi d’aglio
la carne. Sfilacciare la polpa in modo da ottenere un sugo uniforme.
n. 2 foglie di alloro
Cuocere gli gnocchi in acqua salata e una volta pronti tuffarli nel sugo.
q.b. pepe nero macinato
Mantecare bene.
q.b. olio extravergine di oliva
• Per la finitura:
• Per la finitura: Servire con una manciata di Parmigiano e una grattugiata di pepe fresco.
200 g Parmigiano grattugiato
q.b. pepe macinato
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Cuore al Tamaro
FULL COST NO FOOD
CUCINA SOSTENIBILE
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APPROVED WASTE
45
INTERVISTA A
Giovanni Solofra
TRADIZIONE MODERNA
In cucina è possibile innovare senza distruggere, se sì come?
In cucina è possibile innovare senza distruggere, basta cambiare il punto di vista; il cibo e la storia di un territorio possono essere presentati
in forme innovative ed attualizzati restando sensibili alle esigenze alimentari moderne, andando verso la sottrazione di grassi ed
intensificazione di gusto.
La cucina digitale e la tradizione sono già un binomio vincente. La tradizione ha bisogno di rinnovamento e rinascita e grazie all’avanzare
delle tecnologie oggi si è capaci di mantenere l’integrità culturale tradizionale con uno sguardo verso le nuove esigenze di vita e alimentari.
CUCINA SOSTENIBILE
Ad oggi lo spreco zero nel fine dining è un obiettivo complesso, sicuramente però negli ultimi anni sono stati fatti enormi passi avanti
in questa direzione. Personalmente, da sempre nella mia cucina mi impegno per provare a ridurre al massimo gli sprechi e per avere un
approccio sostenibile che muova tutto il mio agire. Allo stesso tempo ho sempre pensato che il fine dining debba essere un’esperienza
in grado di andare oltre il cibo, deve fare cultura, territorio, sostenibilità perché attraverso la creatività della cucina d’autore si può
aprire una nuova strada verso le sensibilità dell’essere umano.
Le tecniche di cucina quanto influiscono sulla ottimizzazione degli scarti e quanto sullo spreco zero?
Le tecniche di cucina influiscono molto sia sull’ottimizzazione degli scarti quanto sulla loro riduzione. L’osservazione della natura e della
materia prima aiuta a dare ad ogni suo elemento una destinazione sia all’interno di una ricetta, sia all’interno di un menù e grazie a nuove
tecnologie messe a nostra disposizione siamo in grado di ottimizzare il lavoro e quindi ridurre i consumi energetici ma anche
lavorare per utilizzare ogni singola parte della materia prima. Si può pensare già dall’inizio di non produrre scarti o limitarne la
produzione; nel nostro processo creativo cerchiamo di lavorare in questa direzione già a monte applicando procedure e metodi corretti.
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What’ Zupp
SENZA
TRADIZIONE MODERNA
“
LATTOSIO
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Paparuol e Aulive
NO FOOD SENZA FULL COST
CUCINA SOSTENIBILE
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WASTE GLUTINE APPROVED
51
Chef
I PROFESSIONISTI E GLI ESPERTI
LO CHE HANNO RISPOSTO ALLE NOSTRE DOMANDE
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FULL COSTING – TOP DISHES INTERPRETAZIONE L’intervista
TECNICHE DI COTTURA CHE AVVANTAGGIANO IL FOOD COST E RIVISITAZIONE
A CURA DI
Chef Pierluca Ardito DEI PIATTI CLASSICI DELLA CUCINA ITALIANA
Quando si parla di food cost e di redditività, ragionare a fondo sulle preparazioni può portare Quanto è importante avere in menù piatti della tradizione italiana
ad un notevole beneficio a livello economico, oltre che di gusto. e che valore aggiunto apporta la loro rivisitazione?
Le tecniche di cottura che possiamo definire tradizionali, come arrostire, stufare o brasare comportano spesso passaggi laboriosi e complessi, Chef Riccardo Camanini Chef Diego Rossi
che richiedono tempo e risorse, ma soprattutto sfruttano il calore per portare a termine la cottura. L’utilizzo di alte temperature genera uno
shock termico e un conseguente calo di peso che può arrivare fino al 30% del peso originale della materia prima.
La mia cucina non può prescindere dall’avere anche dei richiami storici. È fondamentale, il cuoco ha il dovere di salvaguardare le proprie origini
Mi piace rappresentare me stesso ancorandomi alle radici del passato, ma culinarie e le tradizioni del territorio in cui si esprime. Detto ciò, non
• COTTURA SOTTOVUOTO. allo stesso tempo questo mi aiuta a svincolarmi quando nascono piatti non vuol dire che in ogni regione dobbiamo ritrovare i piatti di tutta la tradizione
A partire dagli anni ‘80, il sottovuoto si è imposto non solo come collegati alla tradizione. L’interpretazione della nostra cultura attraverso italiana, bensì quelli di un territorio specifico. La rivisitazione serve a creare
il cibo è necessaria per comprendere l’evoluzione del gusto nella società la tradizione di domani e a descrivere il passare del tempo, a non sedersi
tecnica di conservazione ma anche come tecnica di cottura.
Scegliendo tecniche di cottura Le materie prime, infatti, riposte in un ambiente ermetico con tutti i
di oggi. e fossilizzarsi su usanze non più attuali e spesso originate da necessità che
appartengono ad epoche ormai remote.
innovative è possibile razionalizzare condimenti, non subiscono perdite di liquidi e di conseguenza non
le preparazioni, andando ad abbassare si assiste ad un calo del peso. Grazie a questa tecnica è possibile Chef Bobo Cerea
l’incidenza del food cost, aumentando razionalizzare i passaggi precedenti alla cottura e sfruttare il 100% Chef Giovanni Solofra
della materia prima acquistata, riducendo l’incidenza dei costi.
così la redditività di ogni piatto. La clientela presta molta attenzione alla tradizione, perché è memoria,
ricordo, piacere autentico. Tra i nostri menù degustazione ce n’è uno, Nella La tradizione italiana è per me importantissima, nella mia idea di
tradizione di Vittorio, i cui piatti richiamano la bontà ed il gusto più genuini. ristorazione e di ospitalità è fondamentale geolocalizzarsi, capire da dove
Li serviamo con la convivialità della condivisione, come si fa quando si è si parte e perché. La tradizione culinaria è la cartina al tornasole dell’identità
• COTTURA A BASSA TEMPERATURA. seduti attorno ad una tavola casalinga. Sono aspetti della tradizione a cui di un popolo e della sua evoluzione e di conseguenza è importante
prestiamo molta cura. Che siano palati gourmet o “semplici” amanti della salvaguardarla. Così facendo si può attivare il processo creativo per costruire
Il sottovuoto può essere usato in combinazione con la cottura
buona tavola, cerchiamo di proporre anche piatti all’apparenza più classici nuove memorie. È importante sapere chi si era per creare il cibo del futuro,
a bassa temperatura, arrivando così ad una massimizzazione per far sì che la propria identità sia sempre più intima e non più omologata.
ma in una versione riveduta, preparati con tecniche e cotture all’avanguardia.
dell’efficienza. La bassa temperatura, infatti, oltre a non sottoporre
gli alimenti a uno shock termico dispersivo, consente di ridurre la
quantità di energia necessaria per il completamento di ogni piatto.
• COTTURA IN VASO.
Attraverso la vaso cottura, si prepara, conserva, cucina e serve il piatto
usando un unico contenitore che una volta chiuso ermeticamente,
non viene più aperto fino all’assaggio. I vantaggi di questa scelta
non derivano unicamente da un utilizzo più efficiente della materia
prima ma anche e soprattutto dalla possibilità di razionalizzare la
preparazione e di conseguenza anche i costi del personale.
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TECNICHE DI PRESENTAZIONE L’intervista TECNICHE DI PRESENTAZIONE
COME AUMENTARE IL VALORE DI UN PIATTO
PER OTTIMIZZARE IL VALORE DEL PIATTO TRAMITE LA FOTOGRAFIA
Curare la presentazione, può aumentare il valore di un piatto? Se sì, come? A CURA DI Michelangelo Convertino
La fotografia di una preparazione, o food photography, è un alleato importante della ristorazione: mostra la cura e la ricerca che gli chef
Chef Riccardo Camanini Chef Diego Rossi infondono nelle loro creazioni, può raccontare una storia, ma soprattutto, suscita emozione in chi la guarda, contribuendo così ad aggiungere
valore. La fotografia, inoltre, ha il potere straordinario di trasportarti dall’altra parte del mondo con un solo click!
Se - come si usa dire - la bellezza salverà il mondo, certo. Sicuramente la Certamente, curare la presentazione rende il piatto più accattivante.
È sempre importante tenere presente alcuni accorgimenti per impostare una buona fotografia food. Innanzitutto, un piatto da fotografare
percezione del “buono” può essere facilitata dal “bello” e dall’armonia L’impatto visivo mette in moto la macchina del gusto. Giocando
estetica che si può creare all’interno di un piatto. con colori, brillantezze e forme ad esempio, un piatto traslucido invoglia
non sempre coincide con un piatto da consumare. Gli elementi che soddisfano il palato, non necessariamente si prestano per essere
maggiormente rispetto ad un piatto asciutto o opaco; una spuma fa più fotografati; ad esempio, un piatto molto abbondante o carico di condimento non renderà bene sotto l’obiettivo. Oltre alla cura nella
effetto che una salsa molto liquida, una verdura cotta correttamente mantiene disposizione degli elementi, che può essere aiutata anche con l’uso di stuzzicadenti e altri accorgimenti simili, è importante studiare la resa dei
colori più vividi rispetto ad una stracotta. Le quantità, in proporzione alla colori e i loro accostamenti. Un esempio? Se i protagonisti del piatto sono i gamberi, sarà opportuno non aggiungere elementi di colore rosso
Chef Bobo Cerea dimensione del piatto contano sicuramente quando si parla di estetica, al perché catturerebbero immediatamente l’attenzione, distogliendola dai crostacei. Un altro aspetto a cui è importante prestare attenzione
pari delle dimensioni del piatto, una quantità di cibo ridotta è più elegante è la luce, usare la luce naturale, se non si ha a disposizione un set dedicato, è meglio che fotografare il piatto in cucina, dove le luci al neon
rispetto ad un piatto eccessivamente carico. potrebbero distorcere i colori. Altri due trucchetti che mi sento di poter condividere sono: l’uso dell’olio per lucidare e ravvivare un alimento
L’estetica di un piatto è tanto importante quanto gli ingredienti che lo
e dell’acqua che con piccole gocce può aiutare a trasmettere una sensazione di freschezza.
compongono. Un piatto non deve solo gratificare il palato ma anche la vista,
perché è il primo impatto che si ha con la pietanza. Per questo cerchiamo
sempre di curare l’equilibrio cromatico dei piatti, la loro disposizione,
Chef Giovanni Solofra
valorizzando al massimo quanto si andrà a mangiare a breve.
Decisamente sì, perché questa, se ben eseguita, può rendere più tangibile
ed emozionalmente comprensibile la storia e il concetto che è alla base
della nascita di un piatto.
Chef Pierluca Ardito Nella costruzione di un piatto è fondamentale tener conto di:
LA PRESENTAZIONE DEL PIATTO • COLORI • FORME E TEXTURE • DISPOSIZIONE DEGLI INGREDIENTI
Una presentazione esteticamente studiata nei minimi dettagli Nei piatti ogni colore evoca una sensazione nel cliente:
è uno degli aspetti fondamentali da curare per aggiungere il verde la freschezza, il rosso la passione, il marrone ricorda la tradizione;
valore alle proposte presenti in menù. Un buon piatto le diverse forme degli ingredienti si devono combinare tra loro
diventa un ottimo piatto e acquista valore se si presenta in con armonia, ed è altrettanto importante che nel piatto siano presenti
maniera moderna e innovativa. Per ottenere questo risultato diverse consistenze: una parte morbida, una croccante, una gelatinosa
è necessario dedicare tempo alla presentazione del piatto e una cremosa o liquida. Tutti questi elementi devono essere disposti
non solo in fase di uscita ma anche e soprattutto in fase di secondo un progetto preciso, possibilmente scritto, affinché al momento
progettazione. del visual test i piatti evochino sensazioni gustative di eccellenza.
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FULL COST E FOOD COST FORMULA FOOD COST
=
FORMULA FULL COST
=
LABOR COST + COSTO DELLE
AGIRE CONOSCENDO LA STRUTTURA DEI COSTI PREZZO DI COSTO / PREZZO DI VENDITA X 100
ATTREZZATURE + FOOD COST
GIACOMO GIRONI, RESTAURANT CONSULTANT, gestione e sulla profittabilità del ristorante. Dopodiché ci sono la padellaccia tra i secondi. Ma se invece ci facessimo contaminare
CI SPIEGA LE DIFFERENZE TRA FULL COST E anche dei valori non empirici che incidono ulteriormente sul totale dalle altre regioni, o anche dal resto del mondo, avremmo terrine di
FOOD COST, COME OTTIMIZZARE LA GESTIONE (come ad esempio il prestigio dello chef o un piatto benchmark). orecchie, brodi di cartilagine, zampetti piccanti, musetto cbt e allora
DEI COSTI E STABILIRE IL PREZZO GIUSTO PER sapremo di star contribuendo alla sostenibilità dell’ambiente e al
I PIATTI IN MENÙ. Costruire un menù che ottimizzi la redditività abbassando rispetto dell’animale oltre che a differenziare la nostra capacità di
l’incidenza del Food Cost senza rinunciare ai classici della acquisto. Ma ecco, anche gli allevamenti non possono essere tanto
cucina italiana è oggi possibile. Per raggiungere questo risultato distanti dalla cucina di lavorazione. Altrimenti sarebbe un esercizio
Il “Full Costing approach” è un metodo economico che registra tutti
però lo sforzo in cucina non basta: anche il comparto agricolo deve vanificato.
i costi dell’analisi di bilancio e li separa per settore di competenza.
fare la sua parte perché per ridurre le emissioni ed avere accesso ad
Il Food Cost non è il costo del piatto, almeno non solo. Esistono Altro elemento fondamentale per guidare la redditività ed essere
una proposta dinamica ogni regione deve avere un’offerta di materia
due tipi di Food Cost: attivo e passivo, dove il passivo è dato dalla sostenibili è la gestione del ciclo dello spreco, ma anche quello
prima variegata.
rotazione delle merci in magazzino in equilibrio con gli acquisti, della produzione.
mentre l’attivo è rappresentato dal Full Cost (tutti i costi principali Questo perché esistono molti alimenti che hanno uno scarto
di un’azienda, divisi in un due macroaree, personale e costi fissi altissimo (es. astice +75%) e trovare un’altra funzione all’eccedenza
restituiti in percentuale) spalmato sulla creazione analitica di una di cibo che di solito finisce nella immondizia aumenta la
PRENDIAMO AD ESEMPIO UN CASO REGIONALE MA CHE
ricetta, quindi tutti gli elementi che concorrono alla creazione profittabilità (magari creando un piatto del giorno, ad esempio
SI POTREBBE APPLICARE A TUTTE LE CUCINE ITALIANE.
di una ricetta, divisi per grammature e costi, moltiplicato per le facendo una bisque con il carapace dell’astice di cuoi sopra)
incidenze di cui sopra e di nuovo moltiplicato per i margini che Nel Lazio, del maiale viene utilizzato solo spalla e pancia, mentre ma cosa più importante abbassa l’impatto ambientale; se poi
l’azienda si aspetta dal prodotto. invece tutti sanno che è un animale versatile. Un menù “tradizionale” siamo in campagna possiamo anche pensare di usare alcuni scarti
avrà quindi salumi, prosciutti, capocolli, la pasta con il guanciale e fermentiscibili come humus per la terra.
L’esplosione della struttura dei costi ci consente di agire direttamente
nel comparto operativo del Food Cost (parola ormai abusatissima)
e aggiungere alla ricetta anche i costi fissi rispetto al minutaggio ed
Unilever Food Solutions consiglia
alle preparazioni e non solo all’assemblaggio dei piatti. Costruire
un menù con un +30% sul Food Cost e dividere il punto di pareggio Ò SE SEI ALLE PRIME ARMI, Ò SE VUOI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO IN MODO
per il numero di coperti ci dà una chiarezza immediata sulla nostra FAI PRATICA COL ANCORA PIÙ TECNICO, SCARICA UNA DI QUESTE APP: W
CALCOLATORE FULL COST Novicrea; Fillet; ChefMate Evolution; EasyPOS; Ajinomoto food calculator.
DI UNILEVER FOOD SOLUTIONS
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FULL COSTING FULL COST
APPROVED Must Have: Knorr Fondo Bruno Legato Granulare
60 61
FULL COSTING FULL COST
APPROVED Must Have: Knorr Brodo di Pesce
62 63
FULL COSTING FULL COST
APPROVED
SENZA
GLUTINE
SENZA
LATTOSIO
Must Have: Knorr Brodo dell’Orto
Minestrone estivo
“
Minestrone estivo al lemon grass con avocado,
granchio reale e olio al dragoncello.
80 g avocado a dadi
• Per l’olio al dragoncello:
80 g scalogno tritato Sbollentare in acqua salata e bicarbonato le foglie di dragoncello e raffreddarle
50 g edamame rapidamente.
10 g foglie di basilico Asciugare bene il tutto e frullare con l’olio evo.
n. 2 lemon grass
q.b. buccia di limone • Per l’assemblaggio finale:
q.b. foglie di dragoncello Versare il minestrone estivo freddo nella zuppiera, unire le chele sgusciate, i fiori e
q.b. sale le erbe. Ultimare con l’ olio al dragoncello.
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FULL COSTING FULL COST
APPROVED
Must Have: Knorr Roux Bianco
66 67
FULL COSTING FULL COST
APPROVED
Must Have: Knorr Mise en Place allo Zafferano
68 69
FULL COSTING FULL COST
APPROVED
Must Have: Knorr Fondo Bruno
70 71
FULL COSTING FULL COST
APPROVED
SENZA
GLUTINE
Must Have: Knorr Brodo Elite
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FULL COSTING FULL COST
APPROVED
Must Have: Carte d’Or Preparato per Crema Catalana
Strudel di mele
“
Girasole di strudel di mele con crema catalana alle
mele, cannella, arancia e zenzero accompagnato
da una crema inglese al Passito.
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FULL COSTING FULL COST
APPROVED
SENZA
GLUTINE
Must Have: Carte d’Or Preparato per Tiramisù
Tirami-Kiss
“ Crema di mascarpone alle rose, litchi & lamponi.
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HEALTHY EATING HEALTHY EATING L’intervista
I CIBI DEL FUTURO I CIBI DEL FUTURO
COME CAMBIERANNO LA CUCINA TRADIZIONALE? La lista dei 50 Future Foods e il loro uso il cucina
sostituendo pian piano quelli meno sostenibili. 12 CIBI TRA LEGUMI E GERMOGLI
basarmi sul conoscere l’artigiano, i suoi metodi produttivi, le ragioni della sua
impresa e, in ultimo, il gusto.
Le fonti proteiche a base vegetale sono essenziali per guidare
il cambiamento e accompagnarci verso un consumo maggiore
Infatti, le stime indicano che nel 2050 la popolazione mondiale toccherà i 10 miliardi. 10 miliardi di persone da sfamare, con le risorse di piante e una riduzione della carne animale. I legumi inoltre
arricchiscono anche il suolo in cui vengono coltivati e sostengono Chef Bobo Cerea
limitate che il nostro meraviglioso pianeta ci offre; il cambiamento è più che mai necessario. il recupero della terra come parte della rotazione delle colture.
Tra i cibi inclusi nella lista troviamo le alghe, ricche di nutrienti, di proteine e con un sapore assimilabile alla carne. Ci sono fagioli e legumi, Per la tradizione italiana è probabilmente più facile integrare diversi tipi
18 VARIETÀ DI VERDURE
ricchi di fibre, proteine e vitamina B. Più difficile da immaginare, è la possibilità di mangiare cactus che hanno alcune specie commestibili Tranne pochissime eccezioni, la maggior parte delle persone di cereali, in particolare i cosiddetti grani antichi, quelli che venivano utilizzati dai
ricche di vitamine, carotenoidi, fibre e aminoacidi. Se pensiamo ai cereali e alle graniglie, ci vengono in mente le poche varietà che tutti nel mondo non assume la quantità raccomandata nostri avi, che presentano un ottimo equilibrio nutrizionale e che oggi sono anche
di almeno 200 grammi di verdure al giorno. alla base di alcune rivisitazioni in chiave gastronomica di piatti iconici. La dieta
consumiamo, in realtà le possibilità sono tantissime e diversificare le colture è una necessità impellente. I frutti che in cucina consideriamo Le verdure sono ricche di nutrienti e possono essere facilmente
aggiunte ai pasti previsti senza alterare notevolmente mediterranea ha la grande fortuna di adottare già moltissimi dei cibi del futuro,
verdure come: zucche, pomodori, melanzane, peperoni
il costo del piatto. basta solo saperli abbinare correttamente.
e zucchine essendo frutti quindi più dolci, contengono
3 TIPI DI FUNGHI
più carboidrati e più acqua rispetto alle verdure. Le
verdure a foglia sono le più versatili e nutrienti, i funghi
I funghi sono inclusi nella lista per i loro benefici nutrizionali
e per la loro capacità unica di crescere in aree inadatte
Chef Diego Rossi
ad altre piante commestibili. La loro consistenza e
sono un’ottima fonte di vitamine e proteine, mentre
il loro sapore permettono spesso di essere un'adeguata
i semi e la frutta a guscio sono un concentrato di alternativa alla carne.
Beh, sicuramente tutti quelli che appartengono al nostro territorio, quindi
alcune brassicacee, cereali e legumi che consumiamo comunque da anni
gusto e proteine. Gli ortaggi a radice oltre ad essere
4 VARIETÀ DI NOCI E SEMI attraverso le ricette regionali. Nessuno vieta nel quotidiano, a casa propria,
un’eccellente fonte di minerali, crescono anche in La frutta secca e i semi sono fonti vegetali di proteine di utilizzare anche qualche prodotto esotico (possibilmente a basso impatto
condizioni ostili e hanno tempi di conservazione molto e acidi grassi (omega 3 e 6) che possono sostenere una
ecologico).
transizione dalle diete a base di carne a quelle orientate
più lunghi, rispetto ad altre verdure. I germogli sono al plant based, garantendo una nutrizione ottimale.
Possono essere aggiunti ad un'ampia varietà di piatti per una
ricchissimi di nutrienti, donano gusto e texture ai piatti,
infine i tuberi, solitamente ricchi di carboidrati, sono
maggiore croccantezza e una spinta nutrizionale aggiuntiva. Chef Giovanni Solofra
una preziosa fonte di energia e possono essere mangiati FOCUS SUI CIBI SALATI
La maggior parte delle calorie consumate proviene Per quanto mi riguarda credo che sia impossibile individuare una piccola
in una grande varietà di modi. comunemente da pasti salati. Ecco perchè per impattare
maggiormente sulle scelte alimentari globali, gli alimenti selezione dei cibi in lista. Il bel lavoro presentato da Knorr e WWF spazia
IL CAMBIAMENTO appartenenti a questa lista sono tutti particolarmente adatti dai legumi alle alghe passando per i tuberi, i germogli e le noci, tutti elementi
ad essere utilizzati in pietanze salate. imprescindibili per una cucina fatta di tradizione ma anche di creatività e
È PIÙ CHE MAI NECESSARIO.
sperimentazione.
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L’intervista ALIMENTAZIONE E GUSTO DELIVERY ED EQUILIBRIO L’intervista
IL RUOLO DELLO CHEF Gusto e alimentazione equilibrata i nuovi orizzonti della ristorazione
80 81
FLEXITARIANI FLEXITARIANI L’intervista
E PLANT BASED E PLANT BASED
Sempre più italiani prestano maggior attenzione a quello che mangiano, adottando stili alimentari che
eliminano o riducono il consumo di proteine animali. Vegetariani, veganI e flexitariani.
GLI ITALIANI SONO SEMPRE
PIÙ ATTENTI A QUELLO CHI SONO I FLEXITARIANI
CHE MANGIANO*
I dati offerti da Unione Italiana Food, associazione di categoria Con questo termine si indicano le persone che hanno
Dott.ssa Emma Balsimelli
che riunisce aziende produttrici di alimenti a base vegetale, deciso di ridurre il proprio consumo di proteine animali.
parlano chiaro. Plant based, cos’è, perché è importante, chi sono i flexitariani, Dal punto di vista ambientale si assiste ad una riduzione delle
Per diverse motivazioni, vogliono limitare la quantità
emissioni di gas serra del sistema alimentare e anche di altri problemi
e la frequenza con cui le mangiano (per esempio è solo moda o è specchio di una nuova consapevolezza da
In particolare, sono in aumento le quantità di frutta, verdura e cereali derivanti, ad esempio, dall’uso di fertilizzanti e dallo sfruttamento eccessivo
settimanalmente), sostituendole solo in parte con prodotti parte del consumatore?
dei terreni; concludendo la scelta flexitariana può dunque essere definita un
che si consumano a discapito di alimenti di origine animale. Tra le
vegetali, non volendo rinunciare del tutto ad alcuni piaceri. I flexitariani la cui etimologia unisce la parola inglese flexible (flessibile) e modello per cui la persona è attenta ai suoi acquisti che sono dettati da una
ragioni che guidano il cambiamento spiccano i motivi di salute e le
vegetarian sono persone che seguono per la maggior parte del tempo una scelta consapevole e da una grande attenzione alla salute, all’ambiente
ragioni etiche; qualsiasi esse siano il fenomeno è chiaro: gli italiani dieta “plant based” ovvero a base vegetale ma che non rinunciano anche al e alla provenienza dei cibi che consuma. Il flexitariano rinuncia ad ogni
che si dichiarano vegetariani, vegani e flexitariani sono sempre di
È SOLO UNA MODA PASSEGGERA
consumo di proteine animali soprattutto del pesce di tanto in tanto. estremismo alimentare e ad ogni forma di ortoressia e persegue logiche
più. Abbiamo imparato a conoscere le prime due categorie, ma chi
O È UN FENOMENO DESTINATO È uno stile di vita sostenibile e un modello di comportamento che si può dettate da coscienza, empatia, sintonia e responsabilità nei confronti
sono i flexitariani?
A CRESCERE ULTERIORMENTE? mantenere nel tempo. dell’ambiente.
*https://prodottiabasevegetale.inc-press.com/
diete-sostenibili-boom-di-alimenti-a-base-
vegetale-sulla-tavola-degli-italiani
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HEALTHY EATING HEALTHY
EATING
Must Have: Knorr Fondo di Crostacei
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HEALTHY EATING HEALTHY
EATING
Must Have: Knorr Brodo di Pesce
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HEALTHY EATING HEALTHY
EATING
SENZA
LATTOSIO
Must Have: Knorr Brodo di Pesce
Panzanella di quinoa
“
Panzanella di pomodori arcobaleno e cetrioli
con nigiri di quinoa e calamari.
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HEALTHY EATING HEALTHY
EATING
VEGETARIANA Must Have: Knorr Brodo dell’Orto
Insalata “ever-green”
“ Avocado, bulgur, melone al mojto e cetrioli al tè.
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HEALTHY EATING HEALTHY
EATING
VEGETARIANA Must Have: The Vegetarian Butcher Raw NoBeef Burger
Burger sano
“
Raw NoBeef Burger con cavolo fermentato, ceddar
di carote, bacon di funghi e pomodorino candito.
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HEALTHY EATIING HEALTHY
EATING
Must Have: The Vegetarian Butcher Raw NoBeef Burger
Pizza al vapore
“
Impasto al grano arso con crema di cime di rapa,
burger plant based, fiocchi di latte, acciughe
e pomodoro candito.
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HEALTHY EATIING HEALTHY
EATING
VEGETARIANA Must Have: Carte d’Or Preparato per Panna Cotta
Panna cotta
“
Mele di panna cotta, birra scura, crumble
alle nocciole e olive nere.
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L’intervista FOOD WASTE RITORNO AL FUTURO:
UNO CHEF SENZA SPRECHI LA CUCINA DEL RECUPERO!
In cucina non si butta mai niente, come si possono valorizzare
Cucina e sostenibilità ambientale, qual è il tuo pensiero? gli scarti per farli diventare un buon piatto per la cucina
del recupero, me ne dici uno?
Chef R. Camanini
Cacio e Pepe in Vescica di Maiale
Chef Riccardo Camanini Chef Giovanni Solofra Chef Riccardo Camanini Chef Diego Rossi
Ritengo sia importante e necessario prestare maggiore attenzione alla L’impegno sulla sostenibilità ambientale non è più procrastinabile. Potrei citarne mille, il più emblematico è Sicuramente aiutandoci con le giuste tecniche
sostenibilità ambientale. Gli atteggiamenti ed i comportamenti per nostra Noi cuochi, che usufruiamo di grande attenzione mediatica, dobbiamo fare sicuramente la Cacio e Pepe cotta all’interno di cottura riusciamo a recuperare ingredienti o
fortuna, sono già stati codificati: dalla riduzione degli sprechi, all’utilizzo la nostra parte e dare un messaggio convinto. Non acquistare prodotti da della Vescica di Maiale. parti di essi che altrimenti non sarebbero fruibili.
di materiali eco-compatibili e sostenibili, fino all’utilizzo di materie agricoltura e allevamenti intensivi, autosostenersi con produzioni proprie Ad esempio, disossata una pecora, con gli ossi
prime non necessariamente nobili, che ti portano a scoprire le piccolissime e valorizzare il km 0 se possibile, preferire piccoli allevatori legati a pratiche preparo un brodo e recupero la carne bollita che
produzioni artigianali italiane e ti permettono quindi di dare una mano alle come la transumanza - fortemente identitaria in tutto l’Appennino - , acquistare altrimenti non sarei riuscito a sfruttare, in questo
piccole imprese locali e a conduzione familiare. solo pescato locale e usufruire a pieno di tutta la varietà del Mediterraneo. È modo ottengo un ottimo brodo di pecora e con Chef B. Cerea
la strada che ho intrapreso, sperando di riuscire a sensibilizzare soprattutto i Chef Bobo Cerea gli scarti del bollito preparo una rillettes o un ragù. Orecchia di Elefante
giovani. Al Tre Olivi e al Savoy Beach Hotel da tempo percorriamo la strada Dalla sfilettatura di una rana pescatrice, pulendone
Chef Bobo Cerea della sostenibilità: dall’utilizzo dei pannelli fotovoltaici per produrre energia È una delle regole base della nostra filosofia ed bene anche la testa, si ricava molta polpa utile per
fino alle stazioni di bike sharing per la mobilità green. un insegnamento che trasmettiamo ogni giorno la preparazione di ottimi sughi di pesce.
Che nessuno può vivere senza l’altra! Tanto quanto l’alta cucina vive di a tutti i nostri ragazzi. Potrei fare tanti esempi.
prodotti sani, genuini, a km 0 che rispecchiano la tradizione gastronomica di Con gli scarti della verdura, come la buccia
uno specifico territorio, così come i piccoli produttori locali, che operano nel della carota e del sedano, prepariamo il fondo
rispetto dell’ambiente e dei suoi cicli, hanno la possibilità di ricevere il giusto di cottura con gli ossi di vitello ed otteniamo il
nostro fondo di vitello.
Chef Giovanni Solofra
riconoscimento da parte degli chef, che raccontano con i loro piatti il lavoro
di queste persone. Quando utilizziamo il tartufo nero, dopo averlo
spazzolato dalla terra, grattiamo leggermente la Penso a “La Scatola dei Bottoni”, un piatto
buccia e la mettiamo a macerare nell’olio e così che reinterpreta la pasta e cavolfiori napoletana, Chef D. Rossi
abbiamo un buonissimo olio al tartufo nero. quella che utilizza tutte le parti del cavolfiore Trippa Fritta
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L’intervista RISPETTO DELL’AMBIENTE DESSERT E FOOD WASTE
SPRECO ZERO: QUALI BENEFICI? COME RIDURRE GLI SPRECHI NEL MONDO DEI DOLCI
Chef Riccardo Camanini Chef Diego Rossi Chef Giuseppe Buscicchio Pastry Chef Tommaso Foglia
Una carta dei dessert va stilata con la consapevolezza delle materie
È sicuramente importante applicare il concetto di sostenibilità Dall’apertura di “Trippa” abbiamo sempre cercato di evitare lo spreco, Le Basi Neutre sono nate per rispondere ad un’esigenza specifica: poter
prime presenti in cucina e con il riutilizzo di frutta o verdura che si hanno a
economica, e quindi di “spreco zero”, per non incorrere in situazioni sia per questioni economiche che per questioni etiche. Oltre all’utilizzo proporre, nel proprio menù, dolci personalizzabili, che identifichino l’idea di
disposizione favorendo il buy local ed il biologico.
insostenibili di gestione. L’atteggiamento collegato alla riduzione degli di tagli di carne meno pregiati e frattaglie (metodo quasi scontato), il modo cucina di ogni chef. Al giorno d’oggi, in molte cucine manca la figura del
sprechi è stato attuato da noi - oltre che prestando attenzione agli aspetti migliore per evitare gli sprechi è quello di avere una carta flessibile, che cambi pasticcere; questa assenza crea un enorme problema: i dolci non sono allo
economici - anche e soprattutto prestando attenzione ai piccoli gesti
quotidiani, necessari allo sviluppo di questo pensiero.
al variare della reperibilità del prodotto e che presenti ogni giorno piatti “fuori
menù” che una volta terminati verranno sostituiti da altri altrettanto freschi e
stesso livello dei piatti salati, andando a generare insoddisfazione nel cliente
finale. Le Basi Neutre Carte D’Or Professional vengono in aiuto dello chef che
Pastry Chef Roberta Merolli
genuini, così facendo terminiamo tutta la mise en places e non buttiamo non ha competenze specifiche di pasticceria e che dovrà occuparsi solo
È un valido aiuto perché consente di gestire l’eccedenza trasformandola
nulla. Altro modo è quello di evitare di dare una forma ai nostri ingredienti
Chef Bobo Cerea servendoli così come sono, così ne esaltiamo le caratteristiche ed evitiamo
di presentazione e personalizzazione, potendo esprimere se stesso al
meglio con proposte di dessert all’altezza del resto del menù. Grazie
in un nuovo prodotto, pensiamo alla nascita delle marmellate che derivano
da una stagionalità in cui c’è un’eccedenza di un determinato frutto. E
di sprecarne parti con parature inutili. all’aiuto delle Basi Neutre la personalità dello chef può emergere anche nella
anche nella nostra cucina è ancora così. Per esempio, uno dei mie dolci più
È un concetto fondamentale, a cui i clienti oggi prestano molta attenzione. realizzazione dei dolci.
apprezzati, il La(t)te Future, prevede l’utilizzo del pane raffermo che viene
Chi riesce ad adottare un approccio “zero waste” aumenta la propria
credibilità agli occhi del consumatore. Non è mera questione economica Chef Giovanni Solofra lavorato e concorre a rappresentare il ricordo della prima colazione da
bambini a casa dei nonni, ovvero latte e pane abbrustolito, e di quando per
ma etica. Per i nostri eventi esterni utilizziamo solo materiali plastic free e
la prima volta veniva concessa una goccia di caffè nel latte.
compostabili, le eccedenze alimentari le destiniamo a realtà di sostegno per È importantissimo il concetto ‘’spreco zero’’ e i vantaggi non riguardano
le famiglie più bisognose. Un esempio è quanto fatto durante la pandemia
I dolci della cucina del recupero: il tuo preferito?
solo il food cost, la credibilità e l’approccio etico al nostro mestiere,
con l’ospedale da campo degli Alpini costruito a Bergamo: abbiamo ricevuto ma anche lo stimolo della creatività. Ogni alimento che entra a far parte
Chef Giuseppe Buscicchio
così tante derrate da parte di aziende che volevano aiutarci, che i prodotti a
breve scadenza che ricevevamo e non venivano utilizzati in giornata venivano
dei nostri menù viene utilizzato in tutte le sue parti, questo ci porta a fare
uno studio approfondito della materia prima, anche nel suo ciclo di vita.
Pastry Chef Tommaso Foglia
consegnati alle famiglie in stato di necessità. Le Basi Neutre sono un valido alleato anche quando si parla di contenere
I risultati sono sempre molto interessanti per la creazione di piatti rendendone
gli sprechi. Innanzitutto, permettono agli chef di cambiare anche
unico lo storytelling. Ne è un esempio il “Fontana o Pomodoro”, piatto Da buon napoletano non posso che citare il famoso biscotto all’amarena che
quotidianamente il gusto dei loro dessert in menù, legandoli alla
diventato una delle nostre “signatures”, la cui caratteristica è l’utilizzo di tutte nasce dal recupero di scarti di pan di spagna e preparazioni di base della
stagionalità e quindi alla disponibilità degli ingredienti che sappiamo
le parti di pomodoro: dai semi alla buccia e dalla polpa alla sua acqua ed il pasticceria, aromatizzato con sciroppo di amarene. Un dolce classico che
essere un primo passo verso un consumo consapevole e sostenibile. Ma
raggiungimento del 100% di spreco zero. mangio molto volentieri.
soprattutto, consentendo infinite combinazioni, si prestano ad essere
combinate con qualsiasi ingrediente sia disponibile in cucina. Ad esempio,
se dopo una preparazione sono avanzate piccole quantità di sedano, carote
Pastry Chef Roberta Merolli e cetriolo, basterà unire un’arancia e, grazie all’aiuto della Base Neutra
Sorbetto, il dessert sarà servito: Sorbetto al centrifugato di sedano, carota,
cetriolo e arancia!
A casa di mia nonna non si buttava via niente; quando i savoiardi
cominciavano ad asciugarsi, lei li usava come base per preparare una Le Basi Neutre sono un alleato che consente di creare nuovi abbinamenti,
meravigliosa Pizza Dolce. Con qualche biscotto secco, un po’ di latte e uova nuovi dessert e nuovi piatti grazie all’alta stabilità, alta versatilità e alla praticità
riusciva a rendere felice tutta la famiglia. Il mio dolce ed uno dei miei ricordi di utilizzo. In questo modo aiutano a contenere lo spreco alimentare e ad
preferiti! avere in menù un dolce di qualità, con un food cost contenuto.
100 101
FOOD WASTE NO FOOD
WASTE
SENZA
GLUTINE
FULL COST
APPROVED
Must Have: Calvè Maionese Compatta
Baccalà
“ Baccalà al limone nero,
asparagi bianchi marinati e tuorlo confit.
102 103
FOOD WASTE NO FOOD
WASTE
VEGETARIANA Must Have: Pfanni Patate in Fiocchi
104 105
FOOD WASTE NO FOOD
WASTE
SENZA
GLUTINE Must Have: Knorr Brodo Manzo
Bollito moderno
“
Bollito misto accompaganto da verdurine di
stagione, mostarde e salsa verde.
106 107
FOOD WASTE NO FOOD
WASTE
FULL COST
APPROVED Must Have: Knorr Roux Bruno
108 109
FOOD WASTE NO FOOD
WASTE
FULL COST
APPROVED Must Have: Carte d’Or Base Neutra Gelatina
Ape
“ Mousse al cioccolato bianco e mandorla,
sorbetto mango e zenzero e gel d’arancia e miele.
110 111
FOOD WASTE NO FOOD
WASTE
SENZA
GLUTINE
FULL COST
APPROVED
Must Have: Carte d’Or Base Neutra Sorbetto
112 113
FOOD WASTE NO FOOD
WASTE
SENZA
GLUTINE
FULL COST
APPROVED
Must Have: Carte d’Or Base Neutra Mousse
Giandui - hot
“
Gianduiotto al cioccolato,
Baileys e peperoncino con glassa al lampone.
114 115
FOOD WASTE NO FOOD
WASTE
SENZA
GLUTINE
FULL COST
APPROVED
Must Have: Carte d’Or Base Neutra Mille Torte
116 117
CHEF E MONDO DIGITALE PROFILO SOCIAL
NETIQUETTE, COMMENTI E RECENSIONI: REGOLE E SUGGERIMENTI PER LO “CHEF 4.0”
COME COMPORTARSI?
A CURA DI
Camilla Gemma
L’intervista L’importanza della presenza online non è più oggetto di discussione.
Partiamo con le note dolenti: quando si ricevono commenti molto Impostare un progetto social vincente
negativi, spesso percepiti come ingiustificati è meglio rispondere, o no? Ciò che è importante trasmettere ora è la necessità di essere attivi,
Camilla Gemma con contenuti adeguati,, cadenzati, e studiati per emergere in quello
In questo caso è utile fare una distinzione: la piattaforma consente di che è a tutti gli effetti un mercato altamente competitivo. Impostare
rispondere privatamente? Se sì, come Facebook e Instagram, è utile inviare un un progetto social vincente, infatti, non è così facile come sembra: richiede tempo e una risorsa che vi si dedichi, può essere una soluzione
A TU PER TU CON CAMILLA GEMMA, DIGITAL PR, messaggio all’utente, chiedendo spiegazioni. Spesso, accade che la recensione
SOCIAL MEDIA MANAGER E COPYWRITER, PER quella di prendere in considerazione la possibilità di allocare un budget mensile per lo studio del piano editoriale. Che ci si avvalga di una
sia stata scritta in maniera affrettata, senza emoji o scorretta grammaticalmente e
IMPARARE I SEGRETI DELLA NETIQUETTE ONLINE: che non fosse intenzione dell’utente lasciare un commento così negativo. In altri consulenza esterna o si faccia tutto in casa, le buone pratiche restano le stesse: considerando una media di 6 post al mese per Instagram e
casi, invece emerge un incidente avvenuto durante il servizio che ha generato il Facebook, con circa 3 piatti a settimana,, è bene prevedere quali saranno le uscite con almeno un mese di anticipo. Le uscite devono essere
COME GESTIRE COMMENTI E RECENSIONI. commento negativo. programmate in base al menù e alla stagionalità ma soprattutto con una logica orientata alla conversione: i piatti che in base al food cost
LO SCAMBIO RISULTA UN OTTIMO SISTEMA PER RICEVERE UN risultano più remunerativi devono essere protagonisti del piano editoriale. Un altro aspetto su cui vale la pena puntare è l’abbinamento del
RISCONTRO E PER FIDELIZZARE IL CLIENTE, piatto con il vino, per andare ad incidere ancora di più sullo scontrino.
invitandolo a tornare, magari offrendogli un aperitivo.
In caso di commenti o recensioni molto positive, è utile riportarle sul è anche necessario rispettare i formati che i social premiano:
proprio sito web o profilo social?
• POSTARE NEGLI ORARI VINCENTI
Anche in questo caso è utile distinguere in base alla provenienza della (PER I RISTORANTI: PRIMA E DOPO L’ORA DI PRANZO)
recensione. Se proviene da un giornale, un critico o un profilo verificato, può • USARE UN LINGUAGGIO INFORMALE CHE SI RIVOLGA
essere utile riportarlo sul sito, soprattutto se si ha una sezione dedicata alla rassegna DIRETTAMENTE AL CONSUMATORE, DANDOGLI DEL TU
stampa, e sul proprio profilo social. Se invece si tratta di commenti di utenti privati,
• PUNTARE SULLO STORYTELLING
allora io consiglio di non riportarlo perché risulterebbe forzato ed eccessivamente
Le regole d’oro autocelebrativo. • USARE UN IMPATTO VISIVO ACCATTIVANTE E CROMATICAMENTE COERENTE.
del comportamento social:
Come è possibile affrontare un attacco premeditato sui social? Ma non è finita qui, per farsi conoscere è anche
- PRESTARE ATTENZIONE ALLA PIATTAFORMA fondamentale investire in visibilità, andando alla ricerca
Se si è vittima di un attacco social o in gergo “shitstorm” è bene non farsi
- MAI RISPONDERE DI PANCIA coinvolgere. La strategia migliore, infatti, è aspettare che la tempesta passi, di utenti soprattutto in base ad un criterio territoriale:
- NON FARSI COINVOLGERE IN prendersi un momento e, il giorno seguente, preparare un post o una comunicazione cercando persone che vivono nei dintorni del proprio
CONVERSAZIONI DAI TONI ACCESI ufficiale che racconti quanto successo, sempre con toni pacati ed inclusivi. centro o in località target.
- RISPONDERE SEMPRE IN MANIERA EDUCATA (Prevedendo di spendere circa 50 € ogni due settimane).
118 119
LE INTOLLERANZE SAPORE E L’intervista
E L’IMPORTANZA DEL MENÙ DIGITALE “CUCINA DEL SENZA”
A CURA DI
Fabio Marniga GUSTOSI CONSIGLI SENZA ALLERGENI
CON IL FOUNDER DI QODEUP PER PARLARE
DI MENÙ DIGITALE: FLESSIBILITÀ, VISIBILITÀ E Mangiare cibi senza allergeni come ad esempio il glutine,
Il menù digitale è sinonimo di mangiare cibi e dolci senza gusto o di poco interesse?
RISPARMIO DI RISORSE, TUTTO A PORTATA DI APP.
è un’opportunità per attrarre
I VANTAGGI DEL MENÙ DIGITALE. nuovi clienti e per offrire loro Pastry Chef Tommaso Foglia Pastry Chef Roberta Merolli
Il menù digitale aiuta a rendere chiara e visibile l’attenzione un servizio attento e dedicato.
che il ristoratore riserva a chi soffre di allergie e intolleranze Ad oggi è doveroso per un pastry chef avere in menù uno o più dolci Assolutamente no, molti dei nostri dessert sono già senza glutine o
che siano attenti alle intolleranze alimentari. Abbiamo la conoscenza predisposti per esserlo apportando delle piccole modifiche che non
alimentari, diventando un alleato efficace per i ristoratori e un aiuto
Avvalersi di un menù digitale significa anche merceologica per produrre degli ottimi prodotti sostituendo la farina con gli penalizzano il risultato finale in termini di gusto e golosità. Questo vale anche
importante dal lato del cliente, quando si trova a dover scegliere dove
risparmiare carta e inchiostro, avendo in più la amidi senza intaccare il gusto degli stessi. per la gestione di altri allergeni, cerchiamo di adeguare la nostra offerta
mangiare. Infatti, per le persone che vivono quotidianamente questa alle esigenze dei nostri ospiti per far sì che la loro sia un’esperienza senza
libertà di poter modificare le proposte anche
realtà è fondamentale sapere prima di essere al tavolo se il locale offre limitazioni.
giornalmente, risparmiando risorse e generando
alternative compatibili con le loro esigenze. Il Menù digitale diventa
meno rifiuti. Ed è proprio per questo innegabile
uno strumento fondamentale di comunicazione: mettendo a
vantaggio che avere un menù digitale potrebbe
disposizione un menù sempre aggiornato e consultabile on-line, che
diventare presto irrinunciabile.
evidenzia in maniera chiara e leggibile, spesso consentendo di usare
anche i filtri di ricerca, gli allergeni e quindi le proposte di piatti del
menù da evitare, diventando una vera e propria vetrina.
I vantaggi del menù digitale, come Qodeup, però
non si limitano a questo. Infatti, in un mondo pieno
di informazioni sono tantissimi i clienti (o potenziali
tali) che cercano e vogliono leggere le proposte
di un locale, prima di sceglierlo e di recarvisi.
Inoltre, questo strumento consente di rendere
invisibile un piatto se è terminato durante il servizio.
In questo modo non capiterà più che un cliente al
“Elisir di Lunga Vita” “Pomo d’Oro”
tavolo ordini un dolce, per poi scoprire che è finito,
rimanendo comprensibilmente deluso. Il menù
digitale è multilingua: dimenticate i menù infiniti Dolci senza nè latte nè uova restano gustosi?
con le traduzioni piccolissime, dimenticate anche le Attualmente nella carta dei Dessert al Don Alfonso 1890 San Barbato ho Penso, per esempio al Pomo d’Oro, un mio dolce vegano e quindi senza
due o tre versioni fisiche da cercare e consegnare al un dessert chiamato “Elisir di Lunga Vita”; il tema principale di questo nè latte nè uova. Si tratta di una frolla allo sciroppo di mela con sorbetto di
tavolo, tramite smartphone il cliente può accedere dessert è l’utilizzo di ingredienti ad alto potere antiossidante in un dolce mela verde, mousse fondente all’acquafaba, mela osmotizzata all’amarena e
autonomamente alla lingua preferita. 100% vegano. Con tecniche diverse abbiamo utilizzato il melograno, la meringa ghiacciata alla mela: un dolce che ha riscosso molto successo.
barbabietola, il riso, i lamponi e le carote viola con uno scrigno di meringa a
base di acqua di ceci abbinandolo ad un kombucha di tè nero e finocchietto
https://www.qodeup.com/ selvatico.
120 121
COME I PRODOTTI DI UNILEVER FOOD SOLUTIONS
AIUTANO LA CUCINA DEL SENZA
A CURA DI Chef Giuseppe Buscicchio
LO SCOPO DI UNILEVER FOOD SOLUTIONS
È AFFIANCARE GLI CHEF NELLE LORO SFIDE QUOTIDIANE
Una di queste sfide è riuscire a far fronte alle sempre più numerose richieste ed esigenze dei clienti, a fronte di un sempre più esiguo numero
di professionisti in cucina. Infatti, in brigata, sempre che ancora esistano, siamo sempre meno ma i bisogni dei clienti sono sempre più specifici:
dalle intolleranze, alle allergie, fino agli stili alimentari. Queste necessità, mettono gli chef in difficoltà durante il servizio, ed è qui che
Unilever Food Solutions interviene:
Soluzioni efficaci
eprodotti innovativi ad alto
valore aggiunto
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MONDO DIGITALE SENZA
GLUTINE
SENZA
LATTOSIO
Must Have: Maizena Panatura Pronta Gratin
Capasanta gratinata
“ Capasanta gratinata al pino mugo,
purea di cavolo romanesco e brodetto di alghe.
A
INE
124 125
MONDO DIGITALE SENZA
GLUTINE
HEALTHY
EATING
Must Have: Knorr Brodo di Pesce Senza Glutine
Sgombro marinato
“ Sgombro marinato alla citronella,
cioccolato, mais bianco & passion fruit.
126 127
MONDO DIGITALE SENZA
GLUTINE
HEALTHY
EATING
Must Have: Knorr Brodo di Pesce Senza Glutine
A
INE
128 129
MONDO DIGITALE SENZA
GLUTINE
Must Have: Maizena Amido di Mais
Gnocchi di patate
“ “Bon-Bon” di patata affumicata con mozzarella di
bufala, trota affumicata & kefir.
130 131
MONDO DIGITALE SENZA
LATTOSIO
HEALTHY
EATING
Must Have: Knorr Brodo di Verdure
132 133
MONDO DIGITALE SENZA
GLUTINE
FULL COST
APPROVED
Must Have: Knorr Brodo Manzo
Lasagna moderna
“ Lasagna di pasta al grano saraceno con spinacini
novelli, brasato di Fassona e crema di Parmigiano.
134 135
MONDO DIGITALE SENZA
GLUTINE
SENZA
LATTOSIO Must Have: Knorr Brodo di Verdure
Risi e Bisi
Da un’idea di
“ Tagliatelle di riso, piselli novelli,
guanciale e uova marinate.
A
INE
136 137
MONDO DIGITALE SENZA
GLUTINE Must Have: Maizena Panatura Pronta alla Mediterranea
138 139
MONDO DIGITALE SENZA
GLUTINE
NO FOOD
WASTE
FULL COST
APPROVED
Must Have: Maizena Panatura Pronta 3 in 1
140 141
MONDO DIGITALE SENZA
GLUTINE
FULL COST
APPROVED
Must Have: Maizena Amido di Riso
Zuppa inglese
“
Zuppa inglese di mais dolce e cocco con vaniglia
e limone, spugna di alchermes e ciliegie.
142 143
FOODART
PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTO LIBRO SI RINGRAZIANO:
Per le ricette e le interviste de Il Menù del Futuro: Per gli approfondimenti de Lo Chef del Futuro:
Chef Pierluca Ardito Emma Balsimelli
Chef Giuseppe Buscicchio Camilla Gemma
Chef Chicco Cerea Giacomo Gironi
Chef Bobo Cerea Fabio Marniga
Pastry Chef Tommaso Foglia Chef Riccardo Camanini
Pastry Chef Roberta Merolli
Chef Diego Rossi Per le ricette e le interviste de Lo Chef del Futuro:
Chef Giovanni Solofra Chef Pierluca Ardito
Chef Giuseppe Buscicchio
Per i contenuti e le interviste de Il Menù del Futuro:
Giuseppe Gaspari Per i contenuti e le interviste de Lo Chef del Futuro:
Federica Cimini
Per il progetto grafico: Giuseppe Gaspari
MDP Studio
Progetto Foodart
Per Food photography e video making: Lo Chef del Futuro - Il Menù del Futuro:
Michelangelo Convertino Anna Roseti
Marcello Nardone Foodart Comunicazione Digitale:
Chiara Tiburzi
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