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UDA INTERDISCIPLINARE
PIRAMIDE ALIMENTARE
MEDITERRANEA
1. SCHEDA DI PROGETTAZIONE
Piramide Alimentare Mediterranea: uno strumento globale per l’alimentazione
TITOLO
Progettazione
equilibrata
CLASSE Seconda
DISCIPLINA
Scienza degli alimenti
DI RIFERIMENTO
2. COMPETENZE DI RIFERIMENTO
Regolamento recante la disciplina dei profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione
professionale – Decreto 24 maggio 2018 n. 92
Asse N. Competenza
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3. CONTENUTI DISCIPLINARI
UDA interdisciplinare
Conoscenze Abilità
Italiano
Strutture essenziali dei testi Comprendere, riassumere e contestualizzare un testo
La narrazione Individuare natura e scopi comunicativi di un testo
Storia
La civiltà romana Collocare un fatto storico nel suo contesto culturale
Progettazione
Scienze integrate
Anatomia umana: stato di salute, malattie, Saper distinguere tra malattia, stato di salute,
prevenzione e stili di vita prevenzione
Cucina
Il menu e la successione dei piatti Distinguere menu e carta e conoscere la successione
La costruzione e la realizzazione di un menu del dei piatti
territorio
Sala e vendita
Le bibite analcoliche Realizzare bevande conosciute e nuove
Moderne tendenze alimentari nei bar Predisporre una opportuna mise en place del banco
bar
Diritto e economia
La legge della domanda e dell’offerta Individuare le esigenze fondamentali che ispirano
I comportamenti dei consumatori i comportamenti economici
Le forme di mercato Saper leggere e interpretare dati statistici
Scienze motorie
Conoscere i rischi di una vita sedentaria Acquisire consapevolezza della necessità di avere
Principi di una sana e corretta alimentazione una vita attiva basata sul movimento
Principali capacità motorie e loro effetto Assumere abitudini alimentari corrette
sull’organismo Utilizzare gli schemi motori
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4. PIANO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
UDA interdisciplinare
Durata
Fase Descrizione dell’attività Esiti attesi Evidenze Disciplina
in ore
Lezione Struttura essenziale dei testi: la narrazione 3 Comprensione di un testo Esercitazione Italiano
Analisi di testi Lettura e commento di un brano di narrativa: e capacità di riassumerlo in
La cena di Trimalcione (documento 1) sequenze titolate
Lezione L’antica civiltà romana 6 Individuare gli aspetti Scheda sintetica Storia
Progettazione
Analisi di testi Lettura e analisi del brano A tavola con i romani caratterizzanti di un sull’alimentazione
(documento 2) importante rito sociale dei romani
Comprendere
il cambiamento in un’ottica
diacronica
Lezione Anatomia umana: stato di salute degli individui 5 Conoscenza degli argomenti Scienze
proposti integrate
Lezione Il modello alimentare “Piramide Alimentare 1 Conoscenza dell’argomento Scheda elaborata Scienza
Esercitazione Mediterranea” Consapevolezza delle dagli studenti degli alimenti
Analisi delle abitudini alimentari degli studenti proprie abitudini alimentari
(documento 3)
Compito Realizzazione di cartellonistica avente per oggetto 5 Capacità di padroneggiare Cartelloni Scienza
di realtà un modello di Piramide Alimentare Mediterranea il modello alimentare d degli alimenti
“regionale” che comprenda, per ciascuna categoria i riferimento in ambito
prevista, almeno un prodotto agroalimentare tipico dietologico in Europa
della propria Regione che rientra in una delle
seguenti categorie:
• DOP (Denominazione di Origine Protetta);
• IGP (Indicazione Geografica Protetta);
• STG (Specialità Tradizionale Garantita);
• PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali).
La ricerca dei prodotti può essere supportata
dall’attività presso il laboratorio di informatica.
Lezione Il menu e la successione dei piatti 2 Ordinare correttamente Menu prodotti Laboratorio
Esercitazione Con il contributo degli alunni, progettazione i piatti in un menu cucina
di un menu di 3 piatti contenente almeno 3 prodotti
agroalimentari tipici del proprio territorio selezionati
nella fase precedente
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5. CONSEGNA AGLI STUDENTI
UDA interdisciplinare
riscuotere un interesse crescente in tutto il mondo grazie alle sue solide basi scientifiche. Riuscire a dare con-
cretezza a questo modello e riuscire a comunicarne i punti qualificanti rappresenta, pertanto, un passaggio
formativo insostituibile per un OSA che ha avuto la fortuna di compiere il proprio percorso formativo proprio
nel cuore del Mediterraneo.
Dopo aver studiato i temi relativi alla tutela della salute e del benessere degli individui, vi viene chiesto di re-
alizzare un compito: costruire un modello di Piramide Alimentare Mediterranea “regionale” che comprenda,
per ciascuna categoria prevista, almeno un prodotto agroalimentare tipico della nostra Regione che rientri in
una delle seguenti categorie:
▪▪ DOP (Denominazione di Origine Protetta);
▪▪ IGP (Indicazione Geografica Protetta);
▪▪ STG (Specialità Tradizionale Garantita);
▪▪ PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali).
In che modo
Siete chiamati a lavorare singolarmente e in gruppo, con modalità diverse: attività di studio e approfondi-
mento, esercitazioni in classe e simulazioni in laboratorio, produzione di cartelloni, attività fisica.
Quali prodotti
Attraverso l’attività proposta dovrete realizzare i seguenti materiali:
▪▪ relazioni su testi letterali e storici;
▪▪ scheda-diario dell’alimentazione quotidiana;
▪▪ scheda di valutazione dati statistici sui consumi degli italiani;
▪▪ cartelloni sulla Piramide Alimentare Regionale;
▪▪ menu di tre piatti.
Che senso ha (a che cosa serve, per quali apprendimenti)
Questa esperienza vi aiuterà a rafforzare la capacità di lavorare in gruppo, comprendendo i diversi punti
di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, contribuendo all’apprendimento comune e alla rea-
lizzazione delle attività collettive.
Vi servirà per assumere consapevolezza dell’importanza di una sana alimentazione per la vostra salute e vi
educherà a tenere corretti stili di vita.
Contribuirà ad aiutarvi ad acquisire un metodo utile di studio in tutti gli ambienti e per tutta la vita, definito
tra le competenze europee come “imparare ad imparare”.
Tempi
Per la realizzazione delle attività previste sarete impegnati per 45 ore, da ripartire tra le diverse discipline.
Criteri di valutazione
Il lavoro che svolgerete verrà valutato tenendo in considerazione i seguenti indicatori: l’interesse e la parteci-
pazione alle attività, i comportamenti individuali e di gruppo e la disponibilità ad assumersi responsabilità,
la capacità di trovare e presentare informazioni, la conoscenza e la comprensione degli argomenti studiati,
un percorso di autovalutazione.
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6. MATERIALI PER GLI STUDENTI
UDA interdisciplinare
DOCUMENTO 1 Analisi del testo
La cena di Trimalcione
Toccati da un gesto di tale generosità, stavamo en- farina. Io stavo quasi per buttar via il mio perché mi
trando in sala da pranzo, quando ci si para davanti sembrava che dentro ci fosse già il pulcino. Ma poi,
quello stesso servo per il quale eravamo interve- quando sento un habitué di quelle serate dire “mi sa
nuti e, con noi che lo guardiamo allibiti, ci som- che qui dentro c’è qualcosa di buono”, frugo un po’
Progettazione
merge letteralmente di baci per ringraziarci del con la mano dentro al guscio e ci trovo un beccacci-
nostro buon cuore e aggiunge: «Presto saprete chi no da favola immerso in salsa piccante di tuorlo. [...]
avete aiutato: sono io che ho l’incarico di versare il Segue una portata inferiore all’attesa, ma capace di
vino del padrone». Finalmente ci sediamo a tavola, far spalancare gli occhi a tutti per la sua assolu-
mentre degli schiavi alessandrini ci versano sulle ta originalità. Era infatti una grossa teglia rotonda
mani dell’acqua ghiacciata, subito rimpiazzati da che aveva tutto intorno i segni dello zodiaco, so-
altri che, inginocchiati ai nostri piedi, cominciano a pra ciascuno dei quali il cuoco aveva piazzato una
tagliarci le pellicine delle unghie specialità appropriata al simbo-
con una precisione incredibile. E lo: sull’Ariete dei ceci di Arezzo;
mentre erano impegnati in questo sul Toro un quarto di bue; sui
ingrato servizio non stavano mica Gemelli testicoli e rognoni; sul
a bocca chiusa, ma accompagna- Cancro una corona; sul Leone
vano il tutto cantando. Siccome fichi africani; sulla Vergine una
volevo capire se tutta la servitù vagina di scrofa; sulla Libra una
avesse quella caratteristica, chie- bilancia con una focaccia in un
do che mi portino da bere. In men piatto e un polpettone nell’altro;
che non si dica uno schiavetto mi sullo Scorpione un pesciolino di
serve emettendo un gorgheggio mare; sul Sagittario un gufo; sul
non meno stridulo, e così tutti gli Capricorno un’aragosta; sull’Ac-
altri se solo si ordinava qualcosa. quario un’oca; sui Pesci due tri-
Al punto che più che a pranzo in glie. Al centro, poi, una zolla di
casa di un padre di famiglia, sem- terra strappata con tutta l’erba
brava di essere in mezzo a una compagnia di mimi. attaccata sosteneva un favo di miele. Uno schiavet-
Nel frattempo ci viene servito un antipasto mica to egiziano distribuiva pane caldo in giro prenden-
male: tutti avevano infatti già preso posto, salvo il dolo da un forno portatile d’argento. [...]
solo Trimalcione cui, in virtù di un’usanza del tutto A ruota arriva una grossa teglia sulla quale giganteg-
nuova, era stato riservato quello d’onore. Al centro gia un enorme cinghiale con in testa un berretto da
del piatto di portata troneggiava un asinello in bronzo liberto: alle sue zanne sono appesi due piccoli cestini
di Corinto, con sopra un basto che da una parte era di palma intrecciata, pieni uno di datteri freschi e
pieno di olive nere e dall’altra di chiare. Sulla groppa l’altro di secchi. Tutto intorno c’erano dei maialini
dell’animale c’erano due piatti sui cui orli era stato di pasta di mandorle che, essendo attaccati più o
inciso il nome di Trimalcione e il peso dell’argento. meno alle mammelle, facevano capire che si trattava
In aggiunta c’erano poi dei ponticelli saldati insieme di una femmina. Ce li regalano, da portarli poi via a
che sorreggevano dei ghiri conditi con miele e salsa fine cena. A tagliare il cinghiale non si presenta quel
di papavero. E ancora c’erano delle salsicce che frig- Trincia che aveva fatto le parti coi polli, ma un ener-
gevano sopra una graticola d’argento e, sotto la gra- gumeno barbuto con le gambe fasciate e un man-
ticola, prugne di Siria con chicchi di melagrana. [...] tello damascato sulle spalle. Impugnato un coltello
Subito si avvicinano due servi che, sul sottofondo as- da caccia, il tipo cala un colpo tremendo nel fianco
sordante della musica, cominciano a frugare in mez- del cinghiale e dallo squarcio ne esce uno stormo di
zo alla paglia e tirano fuori una serie di uova di pa- tordi in volo. Ma lì c’erano già pronti gli uccellatori
vone che distribuiscono tra i commensali. Di fronte con tanto di canne, e in un battibaleno li riacciuffano
al colpo di scena, Trimalcione si volta e ci comunica: mentre quelli svolazzano per la sala. Dopo aver ordi-
«Amici, ho fatto mettere sotto la gallina delle uova nato di darne uno a ogni invitato, aggiunge: «Guar-
di pavone ma, per dio, mi sa che ci sia già dentro date un po’ che ghiande prelibate si pappava quel
il pulcino. In ogni modo vediamo un po’ se si pos- porco selvatico!». Due schiavetti afferrano i cestini
sono ancora inghiottire». Noi allora prendiamo dei che pendevano dalle zanne del cinghiale e distribu-
cucchiaini che non pesavano meno di mezza libbra iscono agli invitati i datteri freschi e quelli secchi.
e rompiamo quelle uova ricoperte con un impasto di Fonte: Petronio, Satyricon, I sec. d.C.
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ATTIVITÀ
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2. Elenca le portate citate.
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3. In questo brano è evidente il cosiddetto food design. Sai che cosa significa? In quali scene del testo lo puoi puoi
riscontrare?
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4. A
tuo giudizio, quali tra i piatti potrebbero essere ancora oggi proponibili? E quali invece sono irrealizzabili?
(Motiva la tua risposta.)
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donato il porco per banchettare. L’arte di insaccare,
UDA interdisciplinare
pur grossolana, venne molto dopo. Sulle tavole si
ponevano porzioni di pecore e di capre. La parola
pecus (pecora, appunto) si trasformò, come valore
degli scambi in natura, in pecunia, vale a dire dena-
ro. Ignorato era l’uso del burro, sostituito dall’olio,
importato dalla Grecia e dalla magna Grecia. Scono-
sciuto anche lo zucchero, che la Polinesia esportava
solo in Cina e in India: al suo posto il miele. E il
Progettazione
sale? Ai tempi di Catone il Censore, lo stato asse-
gnava a ogni famiglia una razione annua, che a noi
pare eccessiva. Serviva per insaporire le focacce o
Joseph Coomans – Banchetto romano il pane, che Orazio considerava nutrimento povero.
con le mani. Per non sporcarsi troppo s’infilavano Il primo a distribuire gratuitamente alla popolazio-
nelle dita ditali d’argento. Esistevano tuttavia il me- ne il sale fu il re Anco Marzio. I magazzini di sale
stolo (trulla), il cucchiaino (ligula) e un cucchiaino erano perlopiù situati sull’Aventino. I Romani, per
a punta che serviva per le uova e i molluschi. Fatto meglio assaporare i cibi e soprattutto il pane, ricor-
sta, comunque, che si lavavano le mani a ogni por- revano all’acqua marina.
tata. Le portate (fercula), nelle cene come quella di Si calcola che la vetta del mangiar bene fu raggiun-
Trimalcione erano almeno sette. A cena finita segui- ta, secondo Tacito, tra la battaglia di Azio (31 d.C.)
va una libagione cerimoniale, la commissatio, ossia e l’avvento dell’imperatore Galba (68 d.C.). Non
vino che si doveva bere tutto d’un fiato. Capitava, mancarono i nostalgici, che ricordavano il lavoro
per influenza ellenistica, che qualcuno si liberasse dei pastori, necessariamente sobri a tavola. Nell’età
di fragorose flatulenze. L’imperatore Claudio, a que- di Tiberio, un certo Apicio scrisse un vero e pro-
sto proposito, emanò un editto di tolleranza. prio manuale, il De re coquinaria, antesignano di
Seneca e Plutarco si dicevano scandalizzati, soprat- Pellegrino Artusi. Apicio elencava varie prelibatezze
tutto davanti all’abitudine di provocarsi ad arte il e lui stesso assaggiò gli scampi delle coste libiche e
vomito, che però avveniva in una sala a parte. Era decise di portarne il più possibile a Roma, in navi
normale comunque il circolo vizioso consumo-vo- stracolme. A partire dall’età dei Severi (dal 193 al
mito-consumo, così da mangiare il più possibile. Ai 235 d.C.) l’organismo statale cominciò a traballa-
servi, ovviamente, il compito di pulire. A casa di re, anche per la corruzione. Le regioni nordiche si
un ospite raffinato che evitava il fasto più volgare, erano impoverite, mentre quelle orientali (Bisanzio,
i commensali ricorrevano ad argomenti “alti”, vere poi Costantinopoli) accrebbe invece l’opulenza.
e proprio conversazioni so-
cratiche.
Nei primi secoli del domi-
nio romano, la carne era
un alimento eccezionale,
salvo quella degli animali
da cortile. Successivamente
la carne divenne una sorta
di diritto acquisito e, per il
suo valore proteico, era di-
stribuita gratuitamente al
popolo, compresi i peregri-
ni, cioè gli stranieri. L’impe-
ratore Aureliano (III secolo Didascalia
d.C.) in cinque mesi distri-
buì circa otto chili di carne a ogni singolo cittadino L’impero occidentale romano subì poi le incursioni
indigente. A quei tempi Roma era una grandissi- dei barbari, con la conseguenza che venne dato un
ma metropoli con 1.200.000 abitanti. L’imperatore colpo mortale al commercio marittimo. In molti casi
Massimino rifiutava le verdure e consumava tredici si fece ricorso al baratto. La diffusione del Cristia-
chili di carne al giorno. I bovini erano piuttosto rari: nesimo portò con sé una certa sobrietà, ma anche
si utilizzavano soprattutto per il lavoro nei campi. il proliferare dei vigneti per scopo rituale-religioso.
Lo stesso dicasi dei cavalli. Si faceva uso quindi Fonte: Pier Mario Fasanotti, A tavola con i romani, in «Succede
di carne suina. Varrone sentenziava: «La natura ha oggi. Cultura nell’informazione quotidiana», gennaio 2019
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ATTIVITÀ
UDA interdisciplinare
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Gli alimenti che vanno introdotti ogni giorno, ma non necessariamente in tutti i pasti, sono il latte e i latticini, l’olio
d’oliva, la frutta a guscio, i semi, le olive e le spezie per insaporire i cibi e per ridurre il sale utilizzato in cucina.
UDA interdisciplinare
Ai livelli superiori della nuova piramide si trovano i cibi che si devono introdurre durante l’arco della settimana,
variando di volta in volta la composizione dei pasti: 2-4 porzioni di uova, 2 o più porzioni di pesce e legumi,
1-2 porzioni di pollame.
In cima alla piramide, infine, sono collocati gli alimenti di cui è bene non esagerare: una porzione di salumi, 2
porzioni (o meno) di carne rossa e di dolci.
Sommando tutte le porzioni indicate nella piramide, si arriva al totale dei 14 pasti settimanali.
Un aiuto concreto all’indicazione “mantenere porzioni moderate” può derivare dalle nuove porzioni standard
italiane elaborate con le Linee guida proposte dall’INRAN.
Progettazione
ATTIVITÀ
Esegui le attività riportate di seguito
1. Crea un “diario” della tua alimentazione, segnando per una settimana la tipologia e il quantitativo di ciò che mangi
quotidianamente.
2. Cerca in rete il contenuto delle Linee guida proposte dall’INRAN e individua a quanto corrispondono le porzioni
standard dei cibi che hai annotato.
3. Fai un confronto tra il cibo che mangi e le varietà inserite nella piramide alimentare, tra il peso di ciò che mangi
e le porzioni standard riconosciute. Che cosa emerge dal confronto?
4. Scrivi un breve testo in cui spieghi l’importanza dei termini indicati alla base della piramide alimentare (attività
fisica, convivialità, stagionalità, prodotti locali) per migliorare lo stato di salute di un individuo.
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DOCUMENTO 4 Analisi di grafici
UDA interdisciplinare
Dinamica della spesa domestica per acquisti domestici nazionali di prodotti agroalimentari
Primo semestre 2018
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Composizione della spesa domestica primo semestre 2018
UDA interdisciplinare
Progettazione
Fonte: Consumi alimentari delle famiglie italiane anno 2018 – ISMEA
ATTIVITÀ
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7. AUTOVALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine del lavoro svolto per il compito di realtà affidato, prova ad attribuire un valore ad alcune
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Relazione individuale dello studente ...................................................................................
UDA interdisciplinare
1. Descrivi brevemente l’attività svolta.
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2. Hai trovato interessante l’attività svolta? Quali aspetti ti hanno maggiormente coinvolto e perché?
Progettazione
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4. Indica come avete svolto i compiti richiesti e che cosa hai fatto tu.
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