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DATA : 18/09/2008 DOC. MSI10021 REV. 5.1.

SEQUENCER
Manuale Utente
REV. 5.1.3
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REVISIONE DESCRIZIONE MODIFICHE VISTO

N PAG. DATA

1 Tutte 18/09/2008 Rilasciata versione 5.1.3 Rossoni


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1 Prefazione ..................................................................................................................................... 4
2 Avvio del Programma ................................................................................................................... 5
2.1 Connessione allo Strumento................................................................................................. 5
2.2 Menù File ............................................................................................................................. 7
2.2.1 Nuovo ............................................................................................................................... 7
2.2.2 Apri .................................................................................................................................. 7
2.2.3 Salva ................................................................................................................................. 8
2.2.4 Salva in TDMS................................................................................................................. 9
2.2.5 Campo Note ................................................................................................................... 10
2.2.6 Stampa............................................................................................................................ 11
2.2.7 Esci (ESC) ...................................................................................................................... 12
2.3 Menù Intestazione .............................................................................................................. 13
2.4 Menù Finestra .................................................................................................................... 13
2.4.1 Definizione Sequenza .................................................................................................... 13
2.4.2 Contatti ........................................................................................................................... 13
2.4.3 Visualizzazione Forme d’onda....................................................................................... 13
2.4.4 Affianca Verticalmente .................................................................................................. 14
2.5 Menù Impostazioni ............................................................................................................ 14
2.5.1 Tipo Ingressi Digitali ..................................................................................................... 14
2.6 Menù Lingua ...................................................................................................................... 15
2.7 Menù ?................................................................................................................................ 15
2.7.1 Informazioni su… .......................................................................................................... 15
2.7.2 Informazioni sullo Strumento ........................................................................................ 15
2.7.3 Sito Internet ISA ............................................................................................................ 15
3 Finestra Definizione Sequenza ................................................................................................... 16
3.1 Barra dei tasti ..................................................................................................................... 17
3.2 Pannello ciclo ..................................................................................................................... 18
3.3 Pannello del Ciclo di Preguasto ......................................................................................... 19
3.4 Pannello di un Ciclo Generico ........................................................................................... 20
3.4.1 Pannello Informazioni di Testata del Ciclo.................................................................... 20
3.4.2 Pannello Griglie Valori Uscite ....................................................................................... 22
3.4.3 Pannello Contatti Principali ........................................................................................... 24
3.4.4 Pannello Contatti Ausiliari ............................................................................................. 27
4 Finestra Visualizzazione Forme d’onda ..................................................................................... 28
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1 Prefazione
Il programma SEQUENCER è un potente software di semplice interazione, funzionante con tutti gli
strumenti di prova relè automatici realizzati da ISA: questo programma è un editor di sequenze che
consente di progettare ed eseguire una sequenza costituita da cicli consecutivi.
Può essere usato per cercare soglie di scatto o ricaduta, tempi di scatto o ricaduta, controllare i
contatti di scatto e a i contatti ausiliari, effetturare test di richiusura, riprodurre dei guasti e
visualizzare le forme d'onda create con la definizione dei cicli.
Quando scaricati sullo strumento, tutti i cicli della sequenza definita vengono eseguiti passo per
passo. Ogni ciclo è definito dai valori di uscita di correnti e tensioni, dallo stato dei contatti ausiliari
e dalla condizione di temporizzazione per l'avvio ed il termine del ciclo all'interno della sequenza.
E' possibile definire la condizione di transizione da un ciclo a quello successivo: questa può
avvenire dopo un tempo massimo di timeout, all’avvenuta condizione di scatto o ricaduta sui
contatti principali dello strumento connesso oppure tramite la pressione di un bottone da parte
dell'operatore.
In ogni ciclo l'utente definisce se i valori di uscita di tensione e corrente sono costanti oppure
seguono una rampa positiva o negativa e se lo strumento deve mantenere i valori del ciclo
precedente. Per ogni ciclo di tipo costante verranno definiti l'ampiezza, la fase e frequenza di
correnti e tensione. Per ogni ciclo di tipo rampa, verranno definiti il valore iniziale e il valore di
incremento per ampiezza, fase e frequenza.
Il visualizzatore di forme d'onda mostra graficamente l'andamento nel tempo di tensioni, correnti, e
dello stato dei contatti ausiliari e principali ed è utile per studiare il comportamento dei relè di
protezione.
Il programma consente di salvare e ricaricare le sequenze create, in modo da poter ripetere i test in
maniera indefinita. Inoltre è possibile stampare i risultati con report professionali che consentono
l'esportazione nel formato Acrobat Reader (*.PDF), Microsoft Word (*.DOC) e Microsoft Excel
(*.XLS).
Il programma è infine completamente integrato con la base dati di TDMS.

NOTA IMPORTANTE:

Le voci di menù del programma NON sono attive fintanto chè non si è effettuata la
connessione allo strumento. Se si vuole lavorare in modalità non connessa, attendere quindi
una quindicina di secondi prima che il programma chieda se ritentare la connessione allo
strumento e quindi, alla domanda “Ritentare la connessione?” premere No.
Solo a questo punto si aprirà la finestra di lavoro ed le voci di menù saranno abilitate.
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2 Avvio del Programma

2.1 Connessione allo Strumento


All’apertura del programma verrà richiesta la connessione allo strumento. Collegare lo strumento al
PC, selezionare la modalità di collegamento (porta COM oppure USB) e premere il tasto OK.

Nel caso in cui il programma non sia in grado di aprire la connessione con lo strumento verrà
mostrata la seguente finestra:

Premendo “Sì” il programma cercherà di nuovo di aprire la connessione con lo strumento.


Premendo “No”, si aprirà la finestra principale del programma ed il programma funzionerà in
modalità non connessa, come mostrato nella barra di stato:
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NOTE IMPORTANTI:
1) Le voci di menù del programma NON sono attive fintantochè non si è effettuata la
connessione allo strumento. Se si vuole lavorare in modalità non connessa, attendere quindi
una quindicina di secondi prima che il programma chieda se ritentare la connessione allo
strumento e quindi, alla domanda “Ritentare la connessione?” premere No. Solo a questo
punto si aprirà la finestra di lavoro ed le voci di menù saranno abilitate
2) In base al tipo di strumento connesso il programma consentirà di impostare i valori di un
numero di tensioni e correnti che corrisponde a quelli presenti sullo strumento connesso.
Parimenti il numero di contatti principali ed ausiliari gestiti dipenderà dal tipo di strumento
connesso.
Se il programma opera in modalità non connessa, per impostazione predefinita si supporrà di
operare con lo strumento DRTS.6 ovvero con quattro tensioni, sei correnti, dieci contatti
principali e quattro contatti ausiliari.
E’ possibile creare e salvare una sequenza anche in modalità non connessa. La sequenza
creata potrà essere eseguita successivamente quando si collega lo strumento. Valori di
tensione (ad esempio V4) e corrente (ad esempio I4, …, I6) non presenti sullo strumento
verranno ignorati.
La finestra di connessione allo strumento non compare se nel programma “Set Comm”
presente nel menù utilità di TDMS, è stata tolta la spunta alla voce “Scegli modello
all’avvio”
All’avvio del programma la seguente finestra viene aperta automaticamente:
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2.2 Menù File

2.2.1 Nuovo
Selezionando questa voce di menù, il programma proporrà una nuova sequenza, partendo dal ciclo
di preguasto. Nel caso in cui sia aperta una sequenza sulla quale sono state effettuate delle
modifiche non ancora salvate, il programma chiederà di salvare la sequenza aperta, prima di creare
quella nuova.

2.2.2 Apri
Selezionando questa voce di menù, si aprirà la seguente finestra standard di Microsoft Windows®:

Navigando nelle cartelle, sarà possibile aprire un file precedentemente salvato dal programma
Sequencer oppure dal programma Manuale presente in TDMS (solo nel caso in cui in questo
programma sia stata definita una sequenza tramite l’apposita opzione). Prima di aprire una nuova
sequenza, se si stanno effettuando delle modifiche non ancora salvate sulla sequenza aperta, il
programma chiederà se salvare questa modifiche.
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2.2.3 Salva
Selezionando questa voce di menù, si aprirà la seguente finestra standard di Microsoft Windows ®:

Premendo il tasto “Salva” la sequenza creata, con gli eventuali risultati ottenuti, verrà salvata in
formato Sequencer con il nome del file assegnato, nella cartella selezionata.
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2.2.4 Salva in TDMS


Questa voce di menù permette di esportare la sequenza aperta nella base dati di TDMS.
Selezionando questa voce di menù, si aprirà la seguente finestra che mostra la topologia di rete
creata in TDMS:

Per esportare la sequenza aperta evidenziare il relè a cui si vuole associare il file, indicare un nome
mnemonico che verrà visualizzato in TDMS nella griglia dei risultati e premere il bottone “Save”.
Premendo il bottone “Cancel” si annullerà l’operazione senza salvare la sequenza aperta in TDMS.
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2.2.5 Campo Note


Selezionando questa voce di menù, si aprirà la seguente finestra:

Nel campo testo è possibile inserire delle note personalizzate, che potranno essere incluse nel report
di stampa. Premendo il tasto “Ok” queste note saranno salvate nella sequenza. Premendo il tasto
“Annulla” tutte le modifiche effettuate saranno annullate.
SUGGERIMENTO: nel campo testo è possibile incollare dei testi copiati da altri programmi come
Acrobat Reader o Microsoft Word.
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2.2.6 Stampa
Selezionando questa voce di menù, si aprirà la seguente finestra:

Spuntando la voce “Stampa Pagina delle Note” verrà aggiunta nel modulo di stampa una pagina
recante le note inserite selezionando la voce di menù “Campo Note” (vedi paragrafo 2.2.5).
Nella parte con intestazione “Selezione Colonne” è possibile abilitare i parametri, fino ad un
massimo possibile di nove selezioni, che si vogliono stampare.
E’ anche possibile inserire un logo personalizzato nella intestazione delle stampe. Premendo il
bottone “Modifica Logo” si aprirà la seguente finestra:

Premendo il bottone “Cerca…” sarà possibile caricare il file (*.BMP, *.JPG, *.TIFF o *.GIF) con il
proprio logo navigando nelle Risorse del Computer oppure nelle Risorse di Rete. Premendo il tasto
“Ok” si chiuderà la finestra ed il logo verrà salvato nell’anteprima di Stampa. Premendo il tasto
“Annulla” si chiuderà la finestra, ma le modifiche effettuate non verranno salvate.
Premendo il bottone “Anteprima di Stampa” si aprirà infine la seguente finestra con la stampa della
sequenza aperta.
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La barra dei tasti di questa finestra è la seguente:

I primi quattro bottoni consentono una navigazione tra le pagine di stampa (prima
pagina, pagina precedente, pagina successiva, ultima pagina).

Il bottone consente di stampare il report, dopo aver selezionato la stampante a cui inviare la
stampa.

Il bottone consente di esportare il report di stampa nei formati Adobe Acrobat (*.pdf),
Microsoft ® Excel (*.xls), Microsoft ® Word (*.doc) o Rich Text Documento (*.rtf), selezionando
l’estensione nel menù a discesa, come mostrato nella seguente figura:

Infine il bottone consente di ingrandire l’anteprima di stampa.

2.2.7 Esci (ESC)


Selezionando questa voce di menù, il programma si chiuderà. Se è aperta una sequenza sulla quale
non sono state salvate le modifiche effettuate, prima di chiudersi, il programma chiederà se salvare
queste modifiche.
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2.3 Menù Intestazione


Premendo questa voce di menù, si aprirà la seguente finestra. Queste sono informazioni che salvate
ed eventualmente stampate nella sequenza assieme ai risultati, consentono la tracciabilità delle
prove eseguite. In dettaglio, vanno inserite il nome della Sottostazione (Impianto), il nome della
Linea (Montante), informazioni che identificano il relè, come Marca del relè, Modello del relè e
Numero di serie. Inoltre vanno inseriti i campi Operatore e Numero di serie dello strumento. Gli
altri campi sono opzionali.

Premendo il tasto “Ok” le modifiche effettuate verranno salvate nella sequenza aperta e riproposte
al successivo avvio del programma.

2.4 Menù Finestra

2.4.1 Definizione Sequenza


Selezionando questa voce di menù, è possibile visualizzare o nascondere la finestra principale di
definizione della sequenza.

2.4.2 Contatti
Selezionando questa voce di menù, è possibile visualizzare o nascondere la finestra secondaria di
definizione di alcuni parametri relativi ai contatti principali o ausiliari (vedi paragrafo 3.4.3).

2.4.3 Visualizzazione Forme d’onda


Selezionando questa voce di menù, è possibile visualizzare o nascondere la finestra in cui vengono
visualizzati gli andamenti temporali.
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2.4.4 Affianca Verticalmente


Selezionando questa voce di menù, è possibile affiancare verticalmente le finestre di definizione
della sequenza e di visualizzazione delle forme d’onda.

2.5 Menù Impostazioni

2.5.1 Tipo Ingressi Digitali


Selezionando questa voce di menù è possibile aprire la seguente finestra, tramite la quale è possibile
definire le impostazioni degli ingressi dei contatti sullo strumento collegato. Questa opzione si
applica solo a strumenti di tipo DRTS, DRTS.3, DRTS.6 e ART100:

Ci sono tre possibili selezioni per il tipo di contatto: libero o aperto, in tensione continua o in
tensione alternata. Nel caso di contatti aperti, non può essere selezionata la soglia. Viceversa
quando il contatto è selezionato in tensione, è anche possibile selezionare la tensione di soglia: tutti
gli ingressi inferiori all’80% del valore selezionato sono impostati a zero. Questo consente di
conseguire un’immunità sui rumori sulla linea. Consente inoltre di discriminare la tensione presente
nel caso in cui ci sia una resistenza di protezione in parallelo al contatto del relè che comanda la
bobina dell’interruttore, così che il contatto aperto non corrisponde a zero volts. Soglie disponibili
sono 5 V (serve per gli ingressi logici); 24 V; 48 V; superiore a 100 V. Questa selezione dovrebbe
corrispondere alla tensione di polarizzazione dei contatti.
Se viene selezionato Tipo Libero e viene applicata una tensione, lo strumento non ne risente, purché
la tensione non sia maggiore di 220 V. Se una tensione è selezionata e l’ingresso non è in tensione,
lo scatto non viene colto.
Se viene selezionata una tensione errata:
1) Per soglie maggiori della tensione lo scatto non viene colto.
2) Per soglie inferiori alla tensione il contatto potrebbe essere visto chiuso quando in realtà è
aperto. Con selezione in tensione CA, il debounce viene impostato a 2000 us per evitare il
passaggio per lo zero dell’ingresso.
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Con antirimbalzo si intende il tempo durante il quale lo strumento attende che l’ingresso diventi
stabile: ciò è indispensabile per evitare che la prova si fermi a causa di rumore, ed inoltre per
ignorare dei rimbalzi del contatto. Nel momento in cui si verifica uno scatto, il contatore del tempo
di antirimbalzo viene fatto partire: se c’è una transizione opposta prima che il tempo di antirimbalzo
termini, il contatore viene resettato. Solamente se l’ingresso non cambia per la durata programmata,
la transizione viene accettata e il contatore fermato. Il valore di default proposto vale 100us. Con
ingressi elettronici, il valore può essere programmato a 0s; con contatti provenienti da vecchi relè
elettromeccanici si suggerisce di aumentare il tempo di antirimbalzo a 2000us (valore massimo). La
misura del tempo di scatto non viene affetta da questa selezione.

2.6 Menù Lingua


Questo menù consente di modificare la lingua di default del programma. Questa impostazione viene
memorizzata per il prossimo riavvio del programma.

2.7 Menù ?

2.7.1 Informazioni su…


Selezionando questa voce di menù comparirà una finestra con le informazioni riguardanti il
software ed il numero di versione e i dati dell’azienda I.S.A. , con un link al suo sito internet (vedi
paragrafo 2.7.3).

2.7.2 Informazioni sullo Strumento


Selezionando questa voce di menù, quando lo strumento è connesso compariranno le informazioni
(versione firmware, presenza di booster, opzione IEC61850, etc…) riguardanti lo strumento stesso.

2.7.3 Sito Internet ISA


Selezionando questa voce di menù, verrà aperto direttamente il browser di navigazione sulla pagina
Internet www.isatest.com. Da questo sito è possibile scaricare gli aggiornamenti firmware dello
strumento o software degli applicativi.
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3 Finestra Definizione Sequenza


Questa è la finestra principale del programma tramite la quale è possibile definire tutti i cicli della
sequenza, ciascuno con i propri valori di tensione e corrente e con le condizioni sui contatti
principali e ausiliari.
Una sequenza è formata dal ciclo iniziale di “Preguasto” che non può essere cancellato e da una
serie consecutiva di cicli.
Le informazioni che definiscono i parametri di un ciclo sono racchiuse nel pannello mostrato nella
seguente figura:

Il ciclo della precedente figura è attivo, dal momento che la barra orizzontale posta in alto è rossa.
Nella figura seguente sono mostrati due cicli; il ciclo 1 è attivo e modicabile, mentre il ciclo 2 è
disattivato e non modificabile.
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Per rendere attivo un ciclo è sufficiente fare click sulla barra grigia orizzontale del ciclo stesso
oppure in qualsiasi posizione del pannello che rappresenta il ciclo stesso.
Dopo aver definito una sequenza è possibile eseguirla premendo l’apposito tasto “Avvia Sequenza”.
NOTA BENE: tutte le figure che riportano i sinottici dei cicli in questo manuale, si riferiscono allo
strumento DRTS.6 che è lo strumento che viene considerato anche come impostazione predefinita
nel caso in cui il programma lavori non connesso allo strumento. Per questo saranno presenti
quattro tensioni, sei correnti, dieci contatti principali e quattro contatti ausiliari.

3.1 Barra dei tasti


All’apertura della finestra la barra dei tasti si presenta come mostrato nella seguente figura:

Dopo che è stato aggiunto il primo ciclo la finestra si modificherà come mostrato nella seguente
figura:

Il significato dei tasti è il seguente:


Aggiungi nuovo ciclo: premendo questo bottone verrà aggiunto un nuovo ciclo in coda a quello
correntemente selezionato. Eventuali cicli posizionati sulla destra di quello selezionato verranno
spostati di una posizione a destra per consentire di inserire il nuovo aggiunto.
Cancella Ciclo: premendo questo bottone il ciclo correntemente selezionato verrà cancellato. Prima
di essere cancellato il programma chiederà conferma della cancellazione. Il ciclo iniziale di
Preguasto non può essere cancellato.
Copia Ciclo: premendo questo bottone il ciclo correntemente selezionato verrà memorizzato per
essere successivamente incollato in qualsiasi posizione all’interno della sequenza. Copiare un ciclo
significa copiare TUTTI i dati relativi al ciclo selezionato (intestazione, valori di tensioni/correnti,
impostazioni dei contatti principali con eventuali messaggi per l’operatore, impostazioni dei contatti
ausiliari). Il ciclo iniziale di Preguasto non può essere copiato.
Taglia Ciclo: come per il tasto Copia Ciclo. La differenza è che il ciclo selezionato per essere
copiato viene cancellato dalla sequenza, senza richiesta di conferma da parte del programma. Se si
vuole annullare l’operazione di taglia si può riposizionare il cursore sul ciclo precedente a quello
cancellato e quindi premere subito il bottone “Incolla Ciclo”.
Incolla Ciclo: il ciclo selezionato per essere copiato o tagliato dalla sequenza viene inserito nella
posizione successiva a quella dove è posizionato il cursore. Eventuali cicli già inseriti verranno
“spostati a destra” per consentire di inserire il ciclo copiato o tagliato.
Visualizzazione Forme d’onda: premendo questo tasto verrà visualizzata la finestra
Visualizzazione Forme d’onda (vedi capitolo 4)
Avvia Sequenza: premendo questo tasto, solo se strumento è connesso, la sequenza correntemente
aperta viene inviata allo strumento ed eseguita.
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Blocca Sequenza: premendo questo tasto, solo se lo strumento è connesso, viene inviato allo
strumento il comando di interruzione immediata della sequenza attualmente in corso. I valori di
preguasto verranno applicati.
Reset Sequenza: premendo questo tasto, solo se lo strumento è connesso, viene inviato allo
strumento il comando di interruzione immediata della sequenza attualmente in corso. Inoltre tutte le
tensioni e le correnti vengono riportate e zero immediatamente.

3.2 Pannello ciclo


Una sequenza è formata dai cicli che possono essere aggiunti, copiati, tagliati o cancellati
liberamente. L’unico ciclo che non è possibile cancellare è il ciclo zero, ovvero il ciclo di
Preguasto. Questo pannello può essere diviso, da un punto di vista logico, in quattro parti:
1) Intestazione del ciclo
2) Griglia con i valori di tensione e corrente
3) Definizione dello stato dei contatti principali: i contatti possono essere o normalmente aperti
o normalmente chiusi ed il tempo di scatto può essere misurato sullo scatto o sulla ricaduta
dello stesso; questa parte del pannello è priva di significato e quindi non visibile nel ciclo di
preguasto
4) Definizione dello stato dei contatti ausiliari: i contatti ausiliari presenti sullo strumento
possono venire pilotati per essere aperti o chiusi
Esistono due tipi di pannello dove inserire i dati in una sequenza:
1) Pannello del Ciclo di Preguasto
2) Pannello di un Ciclo Generico
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3.3 Pannello del Ciclo di Preguasto


Il pannello che racchiude le informazioni del Ciclo di Preguasto o ciclo zero è mostrato nella
seguente figura:

E’ il primo ciclo presente nella sequenza che non è possibile cancellare (per non generare il
preguasto è possibile eventualmente impostare un tempo di durata pari a zero). Questo ciclo serve
per:
1) Impostare il valore della tensione continua di alimentazione della protezione
2) Definire il valore di ampiezza, fase e di frequenza delle tensioni o correnti presenti sullo
strumento
3) Impostare la durata in secondi del preguasto
4) Definire se i contatti ausiliari sono aperti o chiusi prima dell’avvio del primo ciclo
5) Impostare un valore massimo di sicurezza per tutti i valori di uscita di tensione o corrente
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3.4 Pannello di un Ciclo Generico


Il pannello che racchiude le informazioni relative ad un ciclo generico aggiunto alla sequenza è
mostrato nella seguente figura:

E’ possibile inserire un nuovo ciclo in qualsiasi posizione successiva al ciclo zero di una sequenza
aperta. Quando si preme il bottone “Nuovo Ciclo” il ciclo inserito verrà posizionato
immediatamente dopo il ciclo attualmente selezionato (ovvero a quello con la barra orizzontale
posta in alto avente colore rosso). Eventuali cicli posti sulla destra di quello correntemente
selezionato verranno traslati a destra di una posizione per fare posto a quello nuovo inserito.

3.4.1 Pannello Informazioni di Testata del Ciclo


Nella testata di un ciclo è possibile definire nell’ordine le seguenti informazioni:
1) Descrizione: è un campo testuale libero che permette di caratterizzare il ciclo
2) Tipo di Ciclo: il ciclo può essere di tipo Iniezione o Rampa; nel primo caso i valori iniettati
si intendono costanti in ampiezza, fase e frequenza per tutta la durata del ciclo; nel caso di
opzione di tipo rampa si definirà se impostare dei gradienti (ROC: rate of change)
sull’ampiezza, sulla frequenza o sulla fase. Selezionando questa opzione il seguente frame
diventerà visibile
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La prima opzione (ROC I/V) consentirà di definire dei gradienti sulle ampiezze delle
tensioni e delle correnti; la seconda opzione (ROC Freq in Hz/s) serve per impostare un
gradiente sul parametro frequenza; la terza ed ultima opzione (ROC Fase) consente di
impostare i gradienti sulla fase delle tensioni e delle correnti. Modificando queste opzioni si
noterà che nelle griglie dove vengono definite le tensioni e le correnti si renderanno visibili
o si nasconderanno delle colonne specifiche per impostare i valori dei gradienti. Nel caso
ROC della frequenza il valore di gradiente si può impostare nel controllo che si abilita
immediatamente sulla destra di questa opzione
3) Frequenza: rappresenta il valore di frequenza di tutte le uscite in tensione e corrente
iniettate dallo strumento. L’opzione del seguente menù a tendina:

consente di definire se questa frequenza si applica a Tutte le uscite, Solo a V1, a Tutte le
tensioni, a Tutte le tensioni e I1, a Tutte le tensioni e correnti eccetto V4, Solo a V1 e V2. Se
viene selezionata un opzione diversa da quella di default, sarà possibile indicare la frequenza
particolare che si applica all’opzione selezionata: le uscite non incluse nella lista vengono
generate con la frequenza indicata dai valori di preguasto
4) Mantieni Valori Ciclo Prec: questa opzione è abilitata solo se il ciclo precedente è di tipo
rampa oppure se il ciclo precedente ha a sua volta spuntata questa opzione; se questa
opzione viene spuntata significa che lo strumento manterrà costanti i valori del ciclo
precedente e quindi, ad esempio, una rampa successiva partirà dai valori di arrivo della
rampa precedente, come mostrato nella seguente figura (in questo esempio sia il Ciclo 2 che
il Ciclo 3 hanno spuntato la voce “Mantieni Valori Cicli Prec”):

5) Angolo Iniziale Guasto: questo parametro consente il controllo del valore istantaneo di
correnti e tensioni nel momento di inizio guasto. Siccome le uscite sono sinusoidali, il
parametro è espresso in gradi. Selezionando 0 gradi, si intende che il guasto comincia
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quando il parametro è zero: selezionando 90 gradi significa che il guasto comincia quando il
parametro raggiunge il valore massimo in corrispondenza dei novanta gradi. Visto che
correnti e tensioni non sono in fase, e visto che quando la prova comincia tutti i parametri
vengono applicati nello stesso istante, è necessario definire quale parametro controlla
l’angolo di inizio guasto. Questa selezione viene operata selezionando l'uscita di riferimento
desiderata e l’angolo di inizio guasto. Il guasto verrà generato nel momento in cui l'uscita di
riferimento rispetta la condizione d’angolo indicata; tutte le altre uscite manterranno una
fase iniziale "relativa" definita dalla differenza di fase con l’uscita di riferimento (vedi
colonna Fase nella griglia di definizione dei valori delle uscite). In questo modo, all’inizio
del guasto viene mantenuta la continuità con i valori sani
6) Angoli Assoluti: normalmente i valori sani non cambiano d’angolo a meno che non siano
programmati con valori differenti: questo garantisce la continuità dei parametri applicati al
relé in prova tra la situazione di preguasto e quella di guasto. Quando si imposta come
spiegato al punto precedente il valore di angolo di inizio guasto e a quale grandezza si
applica, lo strumento inizia il test quando il suo riferimento angolare interno coincide con
l’angolo selezionato. Questo metodo però non garantisce che l’angolo di guasto di due unità
differenti sincronizzate coincida. Se si seleziona invece angoli assoluti, tutti gli angoli
vengono modificati all’istante d’inizio della prova, indipendentemente dal valore di tensione
o corrente sui sani. Questo permette di sincronizzare le uscite di due unità su un ingresso
logico; normalmente, in queste prove i valori sani sono a zero
7) Tensione Continua (V): inserire in questo campo il valore in Volt della tensione continua
che lo strumento deve generare dall’apposita uscita per alimentare il relè di protezione

3.4.2 Pannello Griglie Valori Uscite


Nella griglie sottostanti la testata è possibile inserire i valori di ampiezza, fase, incremento di
ampiezza o incremento di fase. Nelle prove di tipo rampa verranno inoltre visualizzati i valori di
arrivo dei parametri di uscita. Il numero di uscite è dato dal tipo di strumento connesso. Negli
esempi riportati si simula la connessione con uno strumento di tipo DRTS.6.
Nel caso di opzione di tipo “Iniezione” oppure di tipo “Rampa” con sottopzione rampa di frequenza
(ROC Freq) la griglia è strutturata come nella seguente figura:

In questo caso è possibile impostare il valore efficace di tensione o corrente generati ed il valore di
fase relativo tra le diverse uscite.
Nel caso di opzione di tipo “Rampa” con sottopzione rampa di corrente o tensione (ROC I/V) la
griglia è strutturata come nella seguente figura:
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In questa griglia è possibile modificare i valori di tensione e corrente di partenza (colonne [Start V]
e [Start A]), i valori di incremento delle tensioni e delle correnti al secondo (colonne [V/s] e [A/s])
ed il valore della fase relativa in gradi tra tensioni e correnti (colonne [Ph (°)]) che verrà mantenuto
costante per tutta la durata del ciclo. Le colonne [Stop V] e [Stop A] non sono modificabili e
verranno valorizzate dal programma con i valori di tensione o corrente raggiunti nel ciclo durante
l’esecuzione della sequenza.
Nel caso in cui nel ciclo sia spuntata la voce “Mantieni valori del ciclo precedente” le colonne [Start
V], [Start A], e le colonne [Ph (°)] per correnti e tensioni diventeranno non modificabili (simbolo [-
]), come mostrato nella seguente figura, in quanto lo strumento manterrà costanti i valori raggiunti
al ciclo precedente:

Nel caso di opzione di tipo “Rampa” con sottopzione rampa di fase (ROC fase) la griglia è
strutturata come nella seguente figura:

E’ possibile modificare i valori di tensione e di corrente ([V] e [A]) che verranno mantenuti costanti
per tutta la durata del ciclo, il valore di partenza della fase (colonne [Start °]) ed il valore di
incremento dei gradi al secondo (colonne [°/s]). Le colonne [Stop °] e [Stop °] non sono
modificabili e verranno valorizzate dal programma con i valori di tensione o corrente raggiunti nel
ciclo durante l’esecuzione della sequenza.
Nel caso in cui nel ciclo sia spuntata la voce “Mantieni valori del ciclo precedente” le colonne [V],
[A], e le colonne [Start °] per correnti e tensioni diventeranno non modificabili (simbolo [-]), come
mostrato nella seguente figura:
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3.4.3 Pannello Contatti Principali

Questo pannello serve a stabilire le condizioni di transizione da un ciclo a quello successivo. Nel
campo Tmax va indicato il tempo massimo in secondi di timeout trascorso il quale la sequenza deve
passare al ciclo successivo indipendentemente dalle transizioni effettivamente avvenute sui contatti.
Il contatto abilitato di default è il contatto C1: quindi per impostazione predefinita si passa al ciclo
successivo quando avviene la chiusura del contatto C1. Per abilitare gli altri contatti è sufficiente
fare click sull’icona verde posta a fianco dell’etichetta “C2, …, C10”, come mostrato nella seguente
figura:

NOTA: il numero di contatti visualizzato dipende dallo strumento connesso. In modalità sconnessa
di ipotizza di essere collegati allo strumento DRTS.6 che dispone di dieci contatti.
Facendo click sul contatto si modifica lo stato dello stesso:

(NORMALLY OPEN) significa che il contatto in questo ciclo verrà considerato


normalmente aperto

(NORMALLY CLOSE) significa che il contatto in questo ciclo verrà considerato


normalmente chiuso
(NOT AVAILABLE) significa che in questo ciclo verranno ignorate eventuali transizioni di
stato del contatto
Per le condizioni di transizione di ricorda di impostare i parametri relativi ai contatti come indicato
al paragrafo 2.5.
Per impostazione predefinita lo strumento misura lo scatto del contatto. Facendo click sul bottone
“Ciclo Successivo” si apre la seguente finestra:
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Il tempo Tmax è identico a quello impostato nel pannello della finestra principale. Nel campo Tnom
si può indicare il tempo nominale di scatto del relè collegata allo strumento. Ha senso valorizzare
questo parametro nei cicli di tipo Rampa. Per rifinire i risultati delle prove di questo tipo, è possibile
indicare il tempo di scatto nominale del relè nel campo Tnom. Quando il relè scatta, il valore
misurato dalla rampa viene corretto secondo la seguente formula:
(Risultato) = (Misura) – (Valore del gradiente gradiente)*(Tnom)
Nel menù a discesa “Partenza Timer” è possibile selezionare il momento da cui iniziare la misura
del tempo di scatto, ovvero se il contatore del timer per il ciclo selezionato parte all’avvio del ciclo
stesso oppure parte in corrispondenza dello scatto o della ricaduta di un contatto dello strumento.
Per ogni contatto dello strumento collegato è possibile indicare nell’ordine:
1) Colonna NOME: descrizione libera non obbligatoria
2) Colonna STATO: si indica lo stato atteso nel ciclo dal contatto stesso (Normalmente aperto,
non operativo o normalmente chiuso). Facendo click sulle immagini grafiche dello stato del
contatto è possibile ciclare su tutti i possibili stati del contatto stesso; le modifiche effettuate
sullo stato saranno immediatamente copiate nel pannello principale del ciclo
3) Colonna ARRESTO TIMER: si indica se lo strumento deve considerare il tempo di
transizione sullo stato atteso deve avvenire sul primo fronte di transizione (scatto) oppure su
quello successivo (ricaduta)
La seguente figura mostra graficamente il significato di scatto e ricaduta
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Facendo click sull’etichetta “C1-4: liberi e C5:8: liberi” si apre la finestra di impostazione HW dei
contatti (vedi paragrafo 2.5).
Il bottone “Definisci Messaggio” serve per poter allegare al ciclo selezionato un messaggio
opzionale per l’utente. E’ stato previsto per bloccare la sequenza durante la sua esecuzione prima
che venga eseguito il ciclo selezionato. Premendo questo bottone si aprirà la seguente finestra:

Nei campi “Messaggio” e “Note” è possibile incollare anche delle immagini o parti di documento
(ad esempio Acrobat Reader, etc…) che possono servire come istruzioni di tipo operativo per
l’operatore.
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Se è spuntata la voce “Abilita Messaggio”, l’esecuzione della sequenza verrà messa in pausa prima
di eseguire il ciclo selezionato e si aprirà una finestra con il messaggio impostato. Per proseguire la
sequenza l’operatore dovrà obbligatoriamente premere il tasto “Ok”.

3.4.4 Pannello Contatti Ausiliari

Questo pannello consente di attivare i contatti ausiliari dello strumento connesso nel ciclo
selezionato. Premendo sull’icona grafica posta a fianco dell’etichetta A1, …, A4, si modificherà la
condizione logica del contatto stesso (aperto o chiuso):

il contatto ausiliare è aperto

il contatto ausiliare è chiuso


Premendo il bottone “Contatti Ausiliari” si aprirà la seguente finestra:

Questa finestra permette di programmare la temporizzazione degli ingressi ausiliari rispetto agli
altri parametri (i contatti ausiliari sono A1, A2 per UTB, UTS e ART/3; sono A1, A2, A3 e A4 per
DRTS, DRTS.3, DRTS.6 e ART/100) espressi in secondi. Per ogni contatto ausiliario si può
impostare un nome opzionale, lo stato del contatto (le modifiche effettuate saranno immediatamente
copiate nel pannello principale del ciclo) e la temporizzazione in secondi di ritardo della chiusura o
apertura del contatto. Il tempo minimo impostabile e l’intervallo di risoluzione è di 10msec.
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4 Finestra Visualizzazione Forme d’onda


Premendo il bottone “Visualizza forme d’onda” nella barra dei tasti della finestra principale o la
voce di menù “Visualizzazione Forme d’onda” in “Finestra” si aprirà la finestra che visualizza
graficamente gli andamenti delle tensioni, delle correnti, i tempi di scatto dei contatti principali e la
temporizzazione dei contatti ausiliari, come mostrato nella seguente figura:

1 2

3
9

4
10

6
7
8

In questa finestra è possibile delimitare nell’ordine le seguenti zone:


1) Barra dei tasti, che verrà spiegata successivamente in questo capitolo
2) Intestazione dei cicli: ogni ciclo inserito nella sequenza viene rappresentato graficamente
con una banda orizzontale blu; la durata del ciclo prima dell’esecuzione della sequenza è
pari a quanto impostato come valore di Tmax in secondi; al termine dell’esecuzione della
sequenza la durata del singolo ciclo sarà pari al maggiore tra tutti i tempi di scatto o ricaduta
dei contatti abilitati in quel ciclo. Una linea verticale blu separa un ciclo dal successivo
3) Pannello grafico con gli andamenti di tutte le correnti: mostra l’andamento temporale
delle uscite di corrente; gli inviluppi sono sovrapposti e distinguibili per colore; la scala
delle ordinate è tarata sul valore massimo in Ampere tra tutti gli inviluppi visibili; i valori si
intendono come valori efficaci
4) Pannello grafico con gli andamenti di tutte le tensioni: mostra l’andamento temporale
delle uscite di tensione; gli inviluppi sono sovrapposti e distinguibili per colore; la scala
delle ordinate è tarata sul valore massimo in Volt tra tutti gli inviluppi visibili; i valori si
intendono come valori efficaci
5) Pannello grafico dei contatti principali (che sono visualizzati solo quando la sequenza è
stata eseguita) e dei contatti ausiliari. Il contatto aperto viene rappresentato con una linea
sottile, quello chiuso con una linea più marcata
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6) Cursore T1: è una linea verticale rossa che si può spostare con il pulsante sinistro del
mouse, facendo un click oppure trascinando il mouse stesso tenendo premuto il tasto
sinistro. Nella etichetta sottostante viene riportato il valore del tempo in corrispondenza del
cursore con una approsimazione al millesimo di secondo
7) Cursore T2: è una linea verticale blu che si può spostare con il pulsante destro del mouse,
facendo un click oppure trascinando il mouse stesso tenendo premuto il tasto destro. Nella
etichetta sottostante viene riportato il valore del tempo in corrispondenza del cursore con
una approsimazione al millesimo di secondo

8) Differenza in secondi tra cursore T2 e T1


9) Pannello opzioni relative alle correnti: facendo click a fianco delle etichette I1, …, I6 si
possono visualizzare o nascondere gli inviluppi delle uscite di corrente. Facendo click sulla
etichetta con il colore si apre la finestra di sistema che consente di poter personalizzare il
colore con cui è rappresentata graficamente la curva selezionata. Nella etichetta a fianco del
colore il programma riporta il valore efficace della grandezza corrispondente
10) Pannello opzioni relative alle tensioni: facendo click a fianco delle etichette V1, …, V4 si
possono visualizzare o nascondere gli inviluppi delle uscite di tensione. Facendo click sulla
etichetta con il colore si apre la finestra di sistema che consente di poter personalizzare il
colore con cui è rappresentata graficamente la curva selezionata. Nella etichetta a fianco del
colore il programma riporta il valore efficace della grandezza corrispondente
La barra dei tasti di questa finestra “Visualizzazione Forme d’Onda” è la seguente:

1) Bottone “Zoom”: premendo questo bottone si abilita la modalità zoom; una volta entrati in
questa modalità, facendo click con il mouse indifferentemente sul pannello delle correnti, delle
tensioni o dei contatti, trascinando quindi il mouse ed infine rilasciandolo il programma
ingrandirà l’area evidenziata
2) Bottone “Ingrandisci Immagine”: premendo questo bottone il programma ingrandirà l’area
grafica compresa tra il cursore T1 ed il cursore T2
3) Bottone “Visualizza Tutti”: premendo questo bottone il programma ripristinerà l’area grafica,
impostando il valore di T1 a zero secondi ed il cursore T2 al valore massimo somma di tutti i
tempi massimi dei cicli
4) Bottone “Mostra/Nascondi Correnti”: premendo questo bottone si nasconderà il pannello che
visualizza tutte le correnti
5) Bottone “Mostra/Nascondi Tensioni”: premendo questo bottone si nasconderà il pannello che
visualizza tutte le tensioni

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