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DATE: 12/11/2008 DOC. MSI20081 REV. 5.2.

LD 87L
Programma di prova avanzato di Relè differenziali di linea
Manuale utente
Ver. 5.2.0
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Revisione Descrizione Visto


N. PAGE DATA
4.0.0 Tutte 30/05/2006 Rilasciato Morandi

5.2.0 19-20 12/11/2008 Aggiunto salvataggio in TDMS e stampa su Rossoni


modulo di stampa identico a quello di TDMS
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1 RELÈ DIFFERENZIALI DI LINEA: PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO. _________________________ 4

2 COME ESEGUIRE LA PROVA. ________________________________________________________ 4

3 CONNESSIONI ALLO STRUMENTO. ___________________________________________________ 6

4 DIFFERENZIALE DI LINEA 87L. _______________________________________________________ 7

4.1 Barra dei menu __________________________________________________________________________ 8


4.1.1 File ________________________________________________________________________________ 8
4.1.2 Note _______________________________________________________________________________ 8
4.1.3 Intestazione __________________________________________________________________________ 8
4.1.4 Informazioni _________________________________________________________________________ 9

4.2 Tempi di reazione dello strumento _________________________________________________________ 10

4.3 Ingressi digitali _________________________________________________________________________ 11

4.4 Valori nominali _________________________________________________________________________ 11

4.5 Valori di guasto: V e I ___________________________________________________________________ 12

4.6 Tempi _________________________________________________________________________________ 12

4.7 Modalità GPS __________________________________________________________________________ 12

4.8 Aggiungi alla lista _______________________________________________________________________ 13

4.9 Pulsanti funzionali ______________________________________________________________________ 13

4.10 Operazione ____________________________________________________________________________ 14

4.11 DRTS e altri strumenti! __________________________________________________________________ 14

4.12 Tabella delle prove ______________________________________________________________________ 15


4.12.1 Tabella e funzioni di tabella ____________________________________________________________ 16

4.13 Risultati _______________________________________________________________________________ 18

5 STAMPA DEI RISULTATI. ___________________________________________________________ 19

6 MISURA DEL TEMPO DI REAZIONE. __________________________________________________ 21


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1 Relè differenziali di linea: principio di funzionamento.


I relè differenziali di linea (come i più comuni Relè distanziometrici) vengono utilizzati per
proteggere linee ad alta tensione, ma funzionano in un modo differente:
 I relè distanziometrici misurano tensioni e correnti per calcolare il rapporto Z=V/I: quando
questo rapporto rientra nei valori che individuano una certa zone, il relè aziona l’interruttore a
apre la linea sul lato opportuno. L’altro lato della linea viene aperto da un altro relè
distanziometrico. I due relè si scambiano alcune informazioni (ad esempio la direzione del
guasto) ma possono operare singolarmente.
 Un differenziale di linea è composto da due relè diversi installati agli estremi della linea. Si
scambiano informazioni che riguardano l’ampiezza e lo sfasamento di ogni singola corrente
misurata ai capi della linea.

Durante la normale operatività le correnti I1 e I2 assumono circa lo stesso valore. La piccola


differenza è legato alla capacità parassite a terra e tra conduttori. Così la differenza
I1 – I2 ≈ 0
Durante un guasto le correnti I1 e I2 hanno valori diversi e sfasamenti di 180°. Il risultato è una alta
corrente differenziale:
ID = I1 – I2
Le informazioni di modulo e fase delle due correnti vengono comunicate tra un capo e l’altro della
linea per mezzo di una fibra ottica o PLC.

2 Come eseguire la prova.


Siccome i due relè sono installati ai capi estremi della linea, la prova va eseguita con due strumenti.
Inoltre, siccome i due relè rilevano il guasto nello stesso istante, i due strumenti devono generare il
guasto esattamente nello stesso istante... e con un angolo di fase predefinito. Perché questo avvenga,
è necessario:
1. un dispositivo di sincronizzazione molto preciso. Si può trattare di un GPS visto che provvede
impulsi di sincronizzazione con precisione fino a 100 ns
2. che il tempo di reazione degli strumenti ai due capi della linea sia identico
3. che lo strumento sia in grado di controllare l’angolo di fase del guasto. Chiamiamo questa
capacità di controllo Angolo assoluto.
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Per il secondo punto, c’è la possibilità che i due strumenti siano di modelli differenti o addirittura di
costruttori diversi. Ciò può creare uno sfasamento legato ai diversi tempi di reazione dei due
strumenti. Comunque, il programma può compensare piccole differenze sempre che:
 La differenza nel tempo di reazione sia inferiore a 15ms
 Il tempo di reazione di ogni singolo strumento sia costante (non varia di più di 300 μs)
Questo ultimo punto è molto importante. Si consideri che un ritardo di 55μs si traduce in un errore
di 1°.
Il programma consente di provare il relè per mezzo di una serie di prove. Le operazioni da eseguire
sono le seguenti:
 L’operatore prepara un piano di prova prima di recarsi sui siti dove sono installati i relè. Il piano
di prova definisce: i valori di corrente da provare, la sequenza delle fasi da provare e così via.
 Sul campo, l’operatore deve preparare il metodo di sincronizzazione degli strumenti. Dopodiché
entrambi gli strumenti vengono collegati ai relè da provare ed accesi.
 Ora gli operatori si tengono in contatto telefonico per confermare che l’attivazione della prova è
completata. E’ bene che si tengano in contatto telefonico durante tutta l’esecuzione della prova.
 Dopo aver effettuato le connessioni, entrambi gli operatori avviano il programma, indicano la
prima serie di valori di prova e iniziano la prima prova. Se viene utilizzato un GPS provveduto
da ISA, si selezioni la frequenza di prova desiderata (ad esempio una prova ogni 20 s), e si
prema il pulsante START: il primo impulso di sincronizzazione arriverà uno o due minuti dopo
aver premuto il pulsante di START, dopodiché gli altri impulsi avranno la frequenza
selezionata.
 Il programma attende gli impulsi di sincronizzazione sul contatto di ingresso selezionato ad
esempio C5) prima di generare le correnti. Le correnti verranno generate su entrambi gli
strumenti al termine del tempo programmato. La massima differenza temporale tra le correnti è
di 100 us, che si traduce in un errore inferiore a 2°: questo errore non causa una corrente
differenziale rilevante.
 Dopo questa prova, entrambi gli operatori indicano i valori di prova successivi e iniziano la
nuova prova prima che arrivi il successivo impulso di sincronizzazione. In caso di dubbio, non
iniziare la prova a meno che non rimangano almeno 15 secondi.
 Si possono continuare le prove in questo modo, con la frequenza selezionata, finché non
vengono eseguite tutte. Con un GPS fornito da ISA, è possibile premere il pulsante STOP in
qualsiasi momento: gli impulsi di sincronizzazione verranno fermati.
 Se gli strumenti sono di costruttori differenti o se si tratta di diversi modelli ISA, si proceda
come segue.
. Collegare entrambi gli strumenti all’ingresso di sincronizzazione;
. Collegare l’impulso di sincronizzazione al trigger di un oscilloscopio a memoria. Collegare
un’uscita di corrente di entrambi gli strumenti ad una resistenza shunt, e la caduta di tensione
corrispondente all’ingresso di misura dell’oscilloscopio, così che si possa misurare la differenza
temporale tra le correnti di uscita.
. Avviare la prova su entrambi gli strumenti e applicare il commando di sincronizzazione. Leggere
sull’oscilloscopio la differenza temporale tra le due forme d’onda di corrente: questo tempo va
riportato come parametro nel programma. Ripetere la prova per accertarsi che il ritardo tra le forme
d’onda sia ripetibile.
. Per esempio supponiamo che lo strumento 1 sia in ritardo sullo strumento 2 di 1250 us. In questo
caso, si programmi un ritardo 0 per lo strumento 1, e 1.250 ms per lo strumento 2.
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3 Connessioni allo strumento .


Le correnti di ingresso dovrebbero essere collegate direttamente: uscita I1 all’ingresso I1, e così via.
Collegare il contatto di scatto generale del relè all’ingresso C1 o C4 dello strumento.
Collegare l’ingresso di sincronizzazione all’ingresso C5 o C8. Se viene utilizzato l’opzione GPS
fornita da ISA, l’ingresso è a +5V: questo ingresso va impostato a questo livello come spiegato
inseguito.
Collegare la Vdc dello strumento all’alimentazione del relè (se lo stesso non è già alimentato dalla
rete della sottostazione).
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4 Differenziale di linea 87L .


All’avvio del programma si apre una finestra che consente all’operatore di scegliere lo strumento
collegato al PC e l’interfaccia di collegamento.

Quindi si apre la seguente finestra:

Questa finestra rappresenta il pannello di controllo della prova. Segue una breve descrizione di tutti
i parametri per capire come operare.
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4.1 Barra dei menu

4.1.1 File

o Apri: Si apre una finestra di dialogo standard di Windows: è possibile scegliere il file da
aprire. I file di risultati hanno estensione .mdb, e sono salvati nel formato standard di
Microsoft Access.
o Salva: Si apre una finestra di dialogo standard di Windows: è possibile scegliere un
nome per il file da salvare. I file di risultati hanno estensione .mdb
o Salva in TDMS: si apre la struttura di rete creata nel programma TDMS; è possibile
assegnare un nome al risultato e selezionare il nodo a cui associarlo
o Stampa: consente di stampare i risultati acquisiti. Fare riferimento al capitolo 5 per
ulteriori dettagli
o Esci: chiude il programma

4.1.2 Note
Questo menu apre la seguente finestra

dove si possono inserire delle note alla prova. Queste possono poi essere incluse nel rapporto di
stampa.

4.1.3 Intestazione
Selezionando questa voce di menu, si possono indicare dati generici relativi alla misura: impianto,
costruttore, tipo e numero di serie del relè, operatore che ha effettuato le prove etc. Viene inoltre
indicato il numero di serie dello strumento, così che venga riportato sulle stampe e garantisca la
rintracciabilità dei risultati.
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Cliccando su Carica Logo è possibile cambiare il logo che verrà stampato sul report, o selezionarlo
nel caso il programma non sia in grado di trovare il logo predefinito. Alcune ragioni potrebbero
includere che il file del logo sia stato cancellato dal PC o che il file .INI di sia corrotto.

4.1.4 Informazioni
E’ una finestra che mostra informazioni relative allo strumento connesso al PC: tipo, release del
firmware, RAM, Flash EPROM etc
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L’immagine dello strumento connesso viene mostrata al centro della finestra (in questo caso, benché
l’operatore abbia selezionato un DRTS, l’immagine mostra che lo strumento non è attualmente
connesso).
Questa finestra mostra inoltre le informazioni che vi serviranno per contattarci

4.2 Tempi di reazione dello strumento

Siccome I due strumenti possono avere un tempo di reazione differente, va precisato il valore della
differenza nel sito locale della prova (quello in cui stiamo operando) e per il sito remoto della prova
(quello in cui opera il nostro collega).
Il capitolo 4 è dedicato alla misura del tempo di reazione.
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4.3 Ingressi digitali

Per eseguire la prova necessitiamo di due ingressi digitali:


 C1 a C4 è normalmente usato per il contatto di scatto generale del relè
 C5 a C8 (se disponibile) può essere usato per la sincronizzazione GPS.
Lo stato hardware del contatto relativo può essere scelto come Libero, 5-24-48-100 V.
Il contatto di scatto può essere libero o in tensione in funzione della connessione al relè.
L’impulso del GPS è normalmente in tensione. L’ampiezza e la larghezza può variare in funzione
del modello del GPS. L’opzione sincronizzatore GPS fornita da ISA provvede un impulse con le
seguenti caratteristiche:

La cadenza degli impulsi è modificabile tra 5 e 60”. Per ulteriori informazioni sul sincronizzatore
GPS fornito da ISA consultare il manuale utente di uno degli strumenti DRTS, DRTS/3, DRTS/6.

4.4 Valori nominali

Il programma può essere utilizzato per eseguire qualsiasi prova sincronizzata. Per questa ragione
può essere necessario:
 Generare la tensione Vdc di alimentazione
 Impostare una tensione di preguasto ad una frequenza specifica.
 Impostare una corrente di preguasto con sfasamento specificato

Premere il pulsante per accendere l’uscita di alimentazione Vdc. Nessuna


tensione o corrente viene generata.
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4.5 Valori di guasto: V e I


I valori di tensione e corrente di uscita vengono generate
quando:

 viene premuto il pulsante


 l’ingresso dedicato alla ricezione dell’impulso GPS (C5 to
C8) riceve il trigger.
Cliccando su Inverti direzione del guasto si sfasano gli
angoli delle correnti di 180°. Ciò consente di effettuare prove
all’interno e all’esterno della zona protetta.

4.6 Tempi

 Tpre: è il tempo di permanenza dei valori di preguasto che precedono i valori di guasto.
 Tmax: è il tempo Massimo della prova durante il quale lo strumento attende lo scatto del relè.
 Ritardo: se il relè scatta entro Tmax rappresenta il tempo di scatto.

4.7 Modalità GPS


Nel riquadro Modalità GPS ci sono due altri tempi:

 Impostazione tempo GPS: dopo aver premuto il pulsante , il programma attende


l’impulso GPS per questo tempo. E’ bene impostare questo valore pari al tempo che intercorre
fra impulsi del GPS. Il tempo trascorso viene visualizzato nel campo seguente.
 Attesa trigger GPS: è un campo contatore che mostra il tempo rimasto prima del timeout di
attesa impulso GPS. Se lo strumento non riceve il trigger, il programma esegue la prova
comunque, generando preguasto e valori di guasto come indicato, ma appare il seguente
messaggio di errore:
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L’informazione compare anche nella colonna Tmis della tabella:

4.8 Aggiungi alla lista

Ci sono due modalità di esecuzione di una prova


 aggiungendo una prova alla tabella delle prove. premendo il pulsante
, una riga viene aggiunta alla tabella delle prove con i valori di
guasto da generare. Queste prove possono essere eseguite premendo il pulsante Avvia e i
risultati possono successivamente essere salvati.
 eseguendo una prova singola. Selezionando l’opzione e premendo il
pulsante Avvia. I valori di preguasto e guasto sono quelli mostrati nella finestra principale
nel momento in cui è stato premuto il pulsante Avvia.
Entrambi i tipi di prova sono eseguiti in tre passi successivi
1) Attesa del trigger GPS ► Non vengono generate tensioni o correnti, solo Vdc
viene accesa.
2) Generazione dei valori di preguasto ► Tensioni e correnti come definite nei valori
nominali
3) Generazione dei valori di guasto ► Tensioni e correnti come definite nei valori di
guasto

In funzione delle fasi indicate per I valori di guasto è possibile creare degli sfasamenti tra le
condizioni di preguasto e di guasto. Le tensioni di preguasto seguono lo standard 0°,240°,120°,
mentre le correnti dipendono dal di Ipre (il riferimento è I1, I2 è I1+240°, I3 è I1+120°).

4.9 Pulsanti funzionali

Trasferisci risultati: trasferisce tutte le prove che


sono state eseguite (con il segno *) dalla tabella delle
prove alla tabella dei risultati
Cancella tutto: elimina tutte le righe dalla tabella delle
prove

Avvia: premendo questo pulsante viene iniziata l’esecuzione di tutte le prove. Il segno * viene posto
a fianco del numero della prova al termine della stessa.
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Stop: premendo questo pulsante, il programma termina la prova attualmente in esecuzione (ciò
significa che lo strumento non termina immediatamente di generare) e non vengono eseguite le
prove successive.
Reset: premendo questo pulsante tutte le tensioni e correnti sono impostate a zero immediatamente.
Esci: chiude il programma. Tutte le prove nella tabella che non sono state salvate verranno perse.

Si noti che durante l’esecuzione delle prove solo i tasti Stop e Reset sono abilitati.

4.10 Operazione
Per eseguire una prova semplice su un differenziale di linea, seguire i seguenti passi:
1. Assicurarsi che I computer ai due capi della linea mostrino la stessa data e ora.
2. Verificare il tempo di reazione dello strumento come descritto nel paragrafo 2.2.2
 DRTS e DRTS/3: 2 ms
 DRTS/6: 6 ms
 Altri strumenti: va misurato
3. Importante: se i due strumenti ai capi della linea hanno tempi di reazione diversi, la
compensazione va eseguita come spiegato nel paragrafo 2.
4. Collegare l’uscita del GPS a C5 e specificarne lo stato 5 o 24 Vdc, quindi collegare il contatto di
scatto del relè a C1, specificando lo stato a Libero o In tensione e la relativa tensione
(normalmente 110Vdc), come descritto nel paragrafo 2.2.3
5. Indicare i valori nominali e i valori di guasto come descritto nei paragrafi 2.2.4 e 2.2.5 e premere

6. Preparare il sincronizzatore GPS


 Collegare il cavo dell’antenna al pannello posteriore del GPS
 Portare l’antenna in una posizione a cielo aperto
 Accendere il GPS e attendere che il LED di aggancio si accenda
 Selezionare la frequenza degli impulsi GPS per mezzo del selettore sul pannello frontale: da
5” a 60”… la soluzione migliore è 10” così che ad un capo ci sia sufficiente tempo per
azionare il programma e all’altro capo non si debba attendere troppo a lungo …
 Premere il pulsante rosso del GPS per iniziare la generazione degli impulsi: quando un
impulso viene generato, il relativo LED lampeggia.
7. Selezionare i valori di guasto come descritto nel paragrafo 2.2.5

8. Attendere un impulso GPS e premere il pulsante


Da questo momento in poi lo strumento monitora l’ingresso di scatto dedicato al GPS. Quando
rileva l’impulso, lo strumento genera i valori di guasto e misura,registra e visualizza il tempo di
scatto del relè.

4.11 DRTS e altri strumenti!


Nel caso che lo strumento all’altro capo della linea non sia ISA si presentano due tipi di problemi:
1. lo strumento ha un tempo di reazione sconosciuto
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2. il sincronizzatore GPS genera il trigger ad un tempo predefinito specificato come hh:mm:ss


Per risolvere il primo problema è sufficiente misurare il tempo di reazione dello strumento come
indicato nel relativo paragrafo.
Per il secondo problema eseguire quanto segue:
 selezionare 60” sul selettore del sincronizzatore GPS e premere il pulsante rosso; lo stesso
valore va impostato nel software ISA
 selezionare il tempo a cui si desidera eseguire la prova con l’ALTRO strumento e impostare il
GPS di conseguenza
 attendere finché il tempo rimanente al trigger sia inferiore a 60” e premere il pulsante
del programma.

4.12 Tabella delle prove


Quando viene premuto il pulsante “Aggiungi alla lista”, viene aggiunta una nuova linea alla tabella
delle prove:

Colonne:
 Nr: numero progressivo della prova
 Data/Ora: data e ora della prova vengono indicate qui. Questo campo viene aggiornato con
l’ora corrente nel momento in cui il GPS genera il trigger. Siccome il risultato della prova è la
combinazione delle prove eseguite ai due capi della linea, questo campo viene usato per
correlare i due rapporti di prova. Di conseguenza si suggerisce di sincronizzare data/ora sui due
computer.
 V1, … , V4: le tensioni di uscita in modulo e fase
 I1, … , I3: le correnti di uscita in modulo e fase
 Tempi: è il tempo di scatto misurato, ma può essere anche:
o GPS Timeout: quando il segnale di trigger non viene ricevuto per qualsiasi ragione
o Relè Timeout: il relè non scatta
o Test fermato: se si preme il pulsante di stop prima della fine della prova .
 Tmax: la durata della generazione dei valori di guasto dopo aver ricevuto il trigger di misura del
tempo di scatto del relè.
 Tempo di reazione GPS (L/R): questi due valori sono indicati per compensare i diversi tempi
di reazione di strumenti differenti. Se gli strumenti sono identici, non selezionare la
compensazione; se sono diversi seguire le istruzioni del paragrafo 2
o L = Tempo di reazione lato Locale
o R = Tempo di reazione lato Remoto
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 Inputs (G/T): ingressi digitali utilizzati durante la prova:


o G = Ingresso GPS
o T = Ingresso di scatto
 Abilita compensazione: indica se la prova necessita di compensazione a causa di tempi di
reazione differenti.

4.12.1 Tabella e funzioni di tabella

Cliccando sulla griglia delle prove, compare un menu di selezione delle funzioni che si possono
operare sulla griglia. Le voci abilitate dipendono dallo stato della griglia:
 Se la griglia è vuota, cliccando sulla riga di intestazione della griglia, viene abilitata solo la
voce “Seleziona colonne da visualizzare”
 Se viene selezionata più di una riga, la voce “Commento alla prova” non viene abilitata
altrimenti sono abilitate tutte le voci di menu.

Selezionando una voce di menu si esegue una delle seguenti funzioni:


 Elimina prove selezionate: cancella dalla griglia le righe selezionate senza distinzione tra
prove già eseguite e prove da eseguire
 Imposta come eseguite: questa funzione pone il simbolo * di fianco al numero identificativo
delle righe selezionate. In questo modo è possibile considerare un test che non è ancora stato
eseguito come se l’esecuzione fosse avvenuta, dando la possibilità di salvare le righe in un
database di risultati.
 Ripeti prove selezionate: riesegue le prove corrispondenti alle righe selezionate
 Commento alla prova: Appare la seguente finestra:
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Nel riquadro Messaggio, è possibile definire un commento al test che deve essere visualizzato prima
dell’esecuzione del test. L’opzione “Mostra questo messaggio” permette all’utente di decidere se
mostrare il messaggio quando il test andrà in esecuzione. Il riquadro “Nota” consente di introdurre
commenti aggiuntivi. “Messaggio” e “Note” sono salvate nel database assieme ai valori della prova
e possono contenere testo e immagini. E’ ad esempio possibile copiare un file di word con la
relativa formattazione, tabelle e così via. Al momento della stampa dei risultati utilizzando la
normale procedura di stampa, verranno stampati anche note e messaggi che sono stati indicati nelle
prove che si stanno stampando.
Premendo il tasto OK, se l’opzione “Mostra il messaggio” è abilitata, un’icona apparirà nella prima
colonna della tabella delle prove a fianco del numero della prova. Questo significa che il commento
è attivo e che verrà visualizzato all’esecuzione della prova.

Se invece l’opzione “Mostra il messaggio” non è selezionata, ma c’è un messaggio nel campo
“Messaggio” o “Note”, l’icona indica che il messaggio è presente ma non attivo.

 Trasferisci tutti i risultati: trasferisce tutte le prove che sono state eseguite (con il segno *)
dalla tabella delle prove alla tabella dei risultati
 Cancella tutto: elimina tutte le righe della tabella dei test
 Seleziona colonne da visualizzare: apre una finestra che mostra le colonne della griglia e che
consente di selezionare quelle che si vogliono visualizzare.
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4.13 Risultati
Per caricare la tabella dei risultati, premere il pulsante : tutti i risultati
verranno trasferiti alla tabella dei risultati nella pagina Risultati.

Le prove presenti in questa tabella sono quelle che verranno salvate. E’ possibile selezionare le
prove, cancellandole tutte o cancellandone solo alcune selezionandole con un click del mouse: si
aprirà un menu che consente di cancellare la prova selezionata.
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5 Stampa dei risultati .


Scegliendo il menu File – Stampa si apre la seguente finestra:

In questa finestra si possono impostare le colonne da visualizzare (fino ad un massimo di nove


colonne) e decidere se stampare la pagina delle note o meno. Premendo Ok viene visualizzata
l’anteprima di stampa.
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Premendo il bottone è possibile stampare l’anteprima di stampa sulla stampante predefinita.

Premendo il bottone è possibile modificare la stampante su cui inviare la stampa e modificare


anche le impostazioni della stampante stessa.

Premendo il bottone è possibile esportare l’anteprima di stampa in formato Acrobat Reader


(*.PDF), Microsoft Excel (*.XLS), Microsoft Word (*.DOC). L’opzione “destinazione” serve ad
indicare se salvare il file su disco o inviarlo ad il programma di posta predefinito (MAPI).
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6 Misura del tempo di reazion e.


Strumenti diversi possono avere un diverso tempo di reazione. Ma la compensazione può essere
ottenuta solo se il loro tempo di reazione è stabile e ripetibile: una differenza di 1ms nel tempo di
reazione può dare un errore di 18° a 50 Hz, 22° a 60 Hz.

Corrente di uscita

1,5
Corrente 1
0,5
0
-10 -0,5 0 10 20 30 40 50
-1
-1,5
Tempo in ms

Il tempo di reazione può essere misurato solamente grazie ad un oscilloscopio a memoria con due
ingressi di misura.
1. Collegare il canale 1 dell’oscilloscopio all’uscita del GPS. Impostare il canale come DC, 10
V/div
2. Collegare il canale 2 all’uscita di tensione V1 dello strumento ISA utilizzato. Impostare il canale
come AC, 20 V/div.
3. impostare nei valori nominali Vnom=0
4. nei valori di guasto impostare V1 = 50 V, angolo 90°
5. preparare il GPS in modo da generare un impulso di trigger ogni 5” e premere il pulsante rosso
6. impostare l’oscilloscopio in modalità Trigger sul canale 1
7. premere il pulsante di Avvio del software ed attendere l’inizio della prova.
L’oscilloscopio dovrebbe presentare un risultato simile alla seguente figura:
80
60
40
20
0
-5 -20 0 5 10 15 20

-40
-60
-80
Tempo in ms

Posizionando i due cursori tra il canale del trigger (in giallo) e quello dell’uscita di tensione (in
arancione) dovrebbe essere possibile misurare con buona precisione il tempo di reazione dello
strumento.
E’ consigliabile eseguire la prova diverse volte così da valutare il valore tipico del tempo di
reazione.

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