Sei sulla pagina 1di 18

Teoria degli Anelli

Docente: Francesca Benanti

Gennaio 2024

1 Divisibilità in un anello

Obiettivo: Costruire per un anello astratto una teoria della divisibilità (multiplo,
divisore, M.C.D., ecc....) analoga a quella degli interi. Partiamo da un anello con
proprietà analoghe a quelle di Z: A anello commutativo con unità privo di divisori
dello zero ossia dominio di integrità con unità.

Esempi:

1) Z.

2) F campo. Dunque Q, R, C.

3) Z[i], Anello degli Interi di Gauss.

4) A[x] con A dominio di integrità con unità.

Obiettivo: Cercare di estendere ad un dominio di integrità con unità generico i


risultati e i concetti di divisibilità propri di Z.

1.1 Concetti di divisore e di multiplo

Osservazione 1 In Z: a ∈ Z è divisore di b ∈ Z se ∃ c ∈ Z tale che b = ac.

1
1.1 Concetti di divisore e di multiplo 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

Definizione 2 Sia A un dominio di integrità con unità. Un elemento a ∈ A è detto


divisore di un elemento b ∈ A se ∃ c ∈ A tale che b = ac. Si scrive

a|b.

(Si dice anche che a divide b o che b è multiplo di a)

Esempi:

1) Sia A = Z[i].
(1 + i)/2 = 2 + 0i
infatti (1 + i)(1 − i) = 12 − i2 = 1 + 1 = 2.

2) A = F campo.
a ̸= 0A , a/b, ∀b ∈ F
infatti b = a(a−1 b).
Se a = 0A allora a divide solo se stesso infatti se a/b allora ∃ c ∈ A tale che
b = ac = 0A c = 0A da cui b = 0A .
In un campo la teoria della divisibilità è banale.

3) A = Z[x].
(x + 1)/x2 − 1
infatti (x + 1)(x − 1) = x2 − 1.

Proprietà:

ˆ Riflessiva: ∀a ∈ A, a/a, infatti a = a1A ;

ˆ Transitiva: Siano a, b, c ∈ A, se a/b e b/c allora a/c, infatti da a/b si ottiene


b = aa′ e da b/c si ottiene c = bb′ dunque c = aa′ b′ ossia a/c.

ˆ Compatibilità con somma e differenza: Siano a, b, c ∈ A, se a/b e a/c allora


a/(b ± c), infatti da a/b si ottiene b = aa′ e da a/c si ottiene c = aā dunque
b ± c = a(a′ ± ā) ossia a/(b ± c).

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.2 Concetto di elementi associati 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

1.2 Concetto di elementi associati

Osservazione 3 In Z vale il seguente risultato: siano a, b ∈ Z


a/b ∧ b/a ⇔ a = ±b

Domanda: Come possiamo generalizzare questo risultato ad un generico dominio


di integrità?
Osserviamo che in Z a = ±b = (±1)b e U(Z) = {±1}.

Proposizione 4 Sia A un dominio di integrità con unità. Comunque presi a, b ∈ A


si ha
a/b ∧ b/a ⇔ a = ub, u ∈ U(A).
Dimostrazione. Per ipotesi a/b ∧ b/a dunque a = bc e b = ad, con c, d ∈ A.
Se a = 0A allora b = ad = 0A d = 0A , dunque banalmente a = 0A = u0A = ub,
∀u ∈ U(A). Se a ̸= 0A allora a = bc = adc dunque a(1A − dc) = 0A . Poichè A
è privo di divisori dello zero si ha 1A − dc = 0A cioè dc = 1A da cui c, d ∈ U(A).
In conclusione a = bc con c ∈ U(A). Viceversa, per ipotesi a = ub con u ∈ U(A).
Dunque b/a. Inoltre b = au−1 da cui a/b.

Definizione 5 Sia A un dominio di integrità con unità. Due elementi di A, a, b ∈


A, si dicono associati se si dividono a vicenda ossia a/b ∧ b/a. E si scrive
a ∼ b.

Osservazione 6 Per la proposizione precedente si ha


a ∼ b ⇔ a = bu, u ∈ U(A).

Esempi:
ˆ U(Z) = {1, −1}. Sia a ∈ Z, associati di a:
(±1)a = ±a;

ˆ U(Z[i]) = {1, −1, i, −i}. Sia z = a + bi ∈ Z[i], associati di z:


a + bi, −a − bi, −b + ai, b − ai;

ˆ Sia A un dominio di integrità con unità. Ricordiamo che U(A[x]) = U(A). Sia
f (x) ∈ A[x] associati di f (x):
cf (x), c ∈ U(A).
In particolare
– In Z[x]: ±f (x).
– In F [x]: cf (x), c ∈ F , c ̸= 0F .

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.3 Concetto di divisori banali 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

1.3 Concetto di divisori banali

Osservazione 7 In Z: dato un intero a ∈ Z i divisori impropri o banali di a sono


±1 e ±a. Osserviamo che ±1 sono elementi invertibili di Z e ±a sono associati di
a in Z.

Definizione 8 Sia A un dominio di integrità con unità. Sia a ∈ A. Si definiscono


divisori impropri o banali di a gli elementi invertibili di A e gli associati di a.

Osservazione 9 Sia A un dominio di integrità con unità. Sia a ∈ A. Osserviamo


che gli elementi invertibili di A sono divisori di a, infatti ∀u ∈ U(A) si ha a =
u(u−1 a) dunque u/a. Osserviamo, inoltre, che gli associati di a sono divisori di a
per definizione di elemento associato.

1.4 Concetto di elemento primo e di elemento irriducibile

Osservazione 10 In Z: un intero a ∈ Z, a ̸= 0 e a ̸= ±1, è detto irriducibile


se ha solo i divisori impropri ed è detto primo se ogniqualvolta divide un prodotto
allora divide uno dei due fattori. Inoltre abbiamo dimostrato che in Z un elemento
a ∈ Z, a ̸= 0 e a ̸= ±1 è primo se e soltanto se è irriducibile.

Definizione 11 Sia A un dominio di integrità con unità. Un elemento a ∈ A∗ ,


a∈
/ U(A), è detto irriducibile se ha solo i divisori impropri, ossia

a ̸= 0A , a ∈
/ U(A) irriducibile ⇔ (a = bc ⇒ b ∈ U(A) ∨ c ∈ U(A))

Definizione 12 Sia A un dominio di integrità con unità. Un elemento p ∈ A∗ ,


a∈/ U(A), è detto primo se ogniqualvolta divide un prodotto allora divide uno dei
due fattori, ossia

p ̸= 0A , p ∈
/ U(A) primo ⇔ (p/ab ⇒ p/a ∨ p/b)

Osservazione 13 In Z i due concetti, quello di elemento irriducibile e di elemento


primo coincidono. In un generico dominio di integrità NO! È valido il seguente
risultato

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.4 Concetto di elemento primo e di elemento1 irriducibile
DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

Proposizione 14 Sia A un dominio di integrità con unità. Ogni elemento primo


è irriducibile.

Dimostrazione. Sia p ∈ A, p primo. Se p non fosse irriducibile allora esisterebbero


a, b ∈ A divisori non banali di p, dunque p = ab con a, b ∈
/ U(A) e a e b non associati
a p. Allora p/ab e poichè p è primo si ha p/a oppure p/b. Se p/a allora ∃c ∈ A tale
che a = pc dunque a = pc = abc da cui a(1A − bc) = 0A ma a ̸= 0A e A è un dominio
di integrità dunque 1A − bc = 0A ossia bc = 1A ovvero b ∈ U(A) e a associato a p.
Se p/b allora ∃d ∈ A tale che b = pd dunque b = pd = abd da cui b(1A − ad) = 0A
ma b ̸= 0A e A è un dominio di integrità dunque 1A − ad = 0A ossia ad = 1A ovvero
a ∈ U(A) e b associato a p. Assurdo.

Osservazione 15 Dalla proposizione precedente si ha

a primo ⇒ a irriducibile.

Il viceversa di questa implicazione in generale non è vero

a irriducibile ̸⇒ a primo.

come mostra il seguente esempio.

Esempio: Consideriamo
√ √
A = Z[ −3] = {a + b −3 | a, b ∈ Z} ⊆ C

sottoanello di C (esercizio),
√ domino di integrità con unità (esercizio).
Determiniamo U(Z[ −3]):
√ √ √ √ √ √
a+b −3 ∈ U(Z[ −3]) ⇔ ∃ c+d −3 ∈ Z[ −3] tale che (a+b −3)(c+d −3) = 1.

Allora
√ √ √ √
N(a + b −3)N(c + d −3) = N((a + b −3)(c + d −3)) = N (1) = 1.

Dunque √
N(a + b −3) = 1
da cui
a2 + 3b2 = 1
e si ottiene
b = 0 ∧ a = ±1.
Dunque √
U(Z[ −3]) = {±1}.

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.4 Concetto di elemento primo e di elemento1 irriducibile
DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO


Adesso mostriamo che in Z[ √ −3] esistono elementi irriducibili ma non primi. Con-
sideriamo l’elemento 1 + −3. Verifichiamo che è irriducibile ossia che possiede
solamente i divisori banali. Sia
√ √ √
1 + −3 = (a + b −3)(c + d −3).

Passiamo alle norme


√ √ √
N(1 + −3) = N(a + b −3)N(c + d −3))

e si ottiene
4 = (a2 + 3b2 )(c2 + 3d2 ).
Pertanto
a2 + 3b2 = 1 ∨ 2 ∨ 4.

ˆ Sia a2 + 3b2 = 2. Impossibile.


√ √ √
ˆ Sia a2 +3b2 = 1.√Allora c2 +3d2 = 4 dunque a+b −3 ∈ U(Z[ −3]) e c+d −3
associato a 1 + −3.
√ √ √
ˆ Sia a2 +3b2 = 4.√Allora c2 +3d2 = 1 dunque c+d −3 ∈ U(Z[ −3]) e a+b −3
associato a 1 + −3.
√ √
In conclusione 1 + −3 è irriducibile. Dimostriamo che 1 + −3 non è primo.
√ √
(1 + −3)(1 − −3) = 1 + 3 = 4.

Dunque √
(1 + −3)/4 = 2 · 2
√ √
ma 1 + −3 non divide 2. Infatti se 1 + −3/2 allora
√ √
2 = (1 + −3)(a + b −3) con a, b ∈ Z

e passando alle norme si ottiene


√ √
4 = N(2) = N(1 +−3)N(a + b −3) = 4(a2 + 3b2 ).
√ √
Dunque a2 +3b2 = 1 da cui a = ±1 e b = 0 pertanto a+b −3 = ±1 e 2 = ±(1+ −3)
Assurdo.

Domanda: In quali domini di integrità con unità tale implicazione è invertibile?

Esempi:

1 Consideriamo Z. elementi irriducibili = elementi primi;

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.4 Concetto di elemento primo e di elemento1 irriducibile
DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

2 Consideriamo Z[i]. Elementi irribucibili?


Z ⊆ Z[i]. 2 ∈ Z, 2 irriducibile in Z ma non in Z[i] infatti 2 = (1 + i)(1 − i) e
(1 + i), (1 − i) sono divisori propri di 2, i divisori impropri di 2 sono gli interi
di Gauss invertibili U(Z[i]) = {1, −1, i, −i} e gli interi di Gauss associati a 2
{2, −2, 2i, −2i}.

Proposizione 16 Se la norma di un intero di Gauss a + bi è un intero primo


allora a + bi è un elemento irriducibile di Z[i].

Dimostrazione. Sia a + bi ∈ Z[i] con N(a + bi) = p, p intero primo. Per


dimostrare che a + bi è un elemento irriducibile di Z[i] dobbiamo verificare che
a + bi non è un intero di Gauss invertibile e ammette solo i divisori impropri.
Ricordiamo che U(Z[i]) = {1, −1, i, −i} e N(1) = N(−1) = N(i) = N(−i). Ma
la N(a + bi) = p ̸= 1, dunque a + bi ∈
/ U(Z[i]).
Sia c + di un divisore di a + bi, dunque esiste r + si ∈ Z[i] tale che a + bi =
(c + di)(r + si). Allora p = N(a + bi) = N(c + di)N(r + si) da cui N(c + di)/p
pertanto N(c + di) = 1, p. Se N(c + di) = 1 allora c2 + d2 = 1 dunque
c + di ∈ U(Z[i]) e r + si ∼ a + bi. Se N(c + di) = p allora N(r + si) = 1 da cui
r2 + s2 = 1 dunque r + si ∈ U(Z[i]) e c + di ∼ a + bi. La tesi è cosı̀ verificata.

Osservazione 17 Per la proposizione precedente


N(1 + i) = 2 primo, allora 1 + i è un elemento irriducibile di Z[i];
N(1 − i) = 2 primo, allora 1 − i è un elemento irriducibile di Z[i];
N(1 + 2i) = 5 primo, allora 1 + 2i è un elemento irriducibile di Z[i].

L’implicazione della proposizione precedente non è invertibile pertanto fornisce


solamente una condizione sufficiente ma non necessaria.
Consideriamo 3 = 3 + 0i ∈ Z[i]. Allora N(3) = 9 che non è un intero primo
ma 3 è un elemento irriducibile di Z[i]: 3 ∈ / U(Z[i]) = {1, −1, i, −i} e 3 ha
solo i divisori impropri, infatti se c + di/3 allora 3 = (c + di)(r + si) con
r+si ∈ Z[i] dunque 9 = N(3) = N(c+di)N(r+si) da cui N(c+di) = 1, 3, 9 ossia
c2 + d2 = 1, 3, 9. c2 + d2 = 3 impossibile. Se c2 + d2 = 1 allora c + di ∈ U(Z[i])
e r + si ∼ 3. Se c2 + d2 = 9 allora r2 + s2 = 1 da cui r + si ∈ U(Z[i]) e
c + di ∼ 3.

3 Consideriamo A[x]. Elementi irribucibili?


Sia A un generico dominio di integrità, allora non si ha una risposta.
Sia A = F =campo, allora si ha:
Osserviamo che se f (x) ∈ F [x]∗ è irriducibile ⇒ f (x) ∈
/ U(F [x]) = F ∗ ⇒ non
è un polinomio costante ⇒ gr(f (x)) > 0. Inoltre f (x) ha come divisori gli

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.5 Concetto di Massimo Comun Divisore 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

elementi invertibili di F [x] cioè i polinomi costanti non nulli e gli associati
ossia elementi del tipo af (x) con a ∈ F ∗ . In conclusione:
f (x) ∈ F [x]∗ è irriducibile se gr(f (x)) > 0 e non si può decomporre nel
prodotto di polinomi di grado > 0.

Problema: Determinare i polinomi irriducibili di F [x], F campo.

Esempi:

1) Se grf (x) = 1 allora f (x) è irriducibile, infatti se f (x) = g(x)h(x) allora


1 = grf (x) = grg(x) + grh(x) da cui grg(x) = 0 oppure grh(x) = 0 e
quindi g(x) ∈ U(F [x]) = U(F ) oppure h(x) ∈ U(F [x]) = U(F );
√ √
2) f (x) = x2 −2 ∈ R[x] è riducibile infatti f (x) = x2 −2 = (x− 2)(x+ 2).
f (x) = x2 − 2 ∈ Q[x] è irriducibile infatti se f (x) = x2 − 2 = g(x)h(x),
con grg(x) > 0 e grh(x) > 0 allora da 2 = grf (x) = grg(x) + grh(x) si
ottiene grg(x) = grh(x) = 1. Dunque g(x) = ax + b e h(x) = cx + d con
a, b, c, d ∈ Q e quindi x2 − 2 = (ax + b)(cx + d) = bd + (ad + bc)x + acx2 .
Per definizione di polinomi uguali si ha

 bd = −2;
ad + bc = 0;
ac = 1.

b

Risolvendo questo sistema si ottiene a = 2 ∈ Q, Assurdo. Dunque
x2 − 2 è irriducibile in Q[x].

Nota: Studieremo più avanti criteri di irriducibilità.

1.5 Concetto di Massimo Comun Divisore

Osservazione 18 In Z: siano a, b ∈ Z allora ∃d ∈ Z tale che

1) d/a e d/b;

1) Se d0 /a e d0 /b allora d0 /d;

d massimo comun divisore di a e b.

Definizione 19 Sia A un dominio di integrità con unità. Siano a, b ∈ A. Si


definisce massimo comun divisore di a e b un elemento d ∈ A tale che

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.5 Concetto di Massimo Comun Divisore 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

1) d/a e d/b;

2) Se d0 /a e d0 /b allora d0 /d;

Osservazione 20 In Z valgono le seguenti proprietà: siano a, b ∈ Z allora

1) ∃d ∈ Z d massimo comun divisore di a e b;

2) d = αa + βb con α, β ∈ Z;

3) se d0 ∈ Z massimo comun divisore di a e b allora d0 = ±d.

Domanda: Le proprietà 1), 2) e 3) si estendono ad un generico dominio di integrità


con unità?

Risposta:
√ √
1) NO! Consideriamo 9, 6 + 3 −5 ∈ Z[ −5], verifichiamo che√non ammettono √
un massimo
√ comun√ divisore. Osserviamo che 9 = 3 · 3 = (2 −√ −5)(2√ + −5) e
6+3 −5 = 3(2+ √ −5), pertanto i fattori
√ √ 1, 3, 2− −5, 2+ −5, 9 e i
di 9 sono:
fattori di 6 + 3√−5 sono: 1, 3, (2 + −5), 6 + 3√ −5. I fattori comuni pertanto √
sono: 3, (2 + −5). Osserviamo √ che (2 √+ −5) ̸ |3 infatti se (2 + −5)
dividesse 3 si avrebbe 3 = (2 + −5)(a + √ b −5), con a,√b ∈ Z da cui, passando

alla norma, si√ottiene 9 = N(3) =√N(2 + −5)N(a √ + b −5) = 9N(a + b −5)
ossia N(a√+ b −5) = 1 e a + b −5 ∈ U(Z[ −5]) = {1, −1}, dunque 3 =
(±)(2 + −5), Impossibile. Possiamo concludere che √ 3 non è un massimo

comun divisore. Analogamente si verifica che 3 ̸ |(2 + −5) e dunque 2 + −5
non è un massimo
√ comun divisore. Inoltre 1 non è massimo comun divisore
perchè 3 e 2 + −5 non sono elementi √ invertibili. In conclusione non esiste un
massimo comun divisore di 9, 6 + 3 −5.
√ √ √
2) NO! Consideriamo 5, 2+ −6√∈ Z[ −6], verifichiamo che √ M.C.D(5, 2+ −6) =
1 ma non esistono α, β ∈ Z[ −6] tali che α5 + β(2 + −6) = 1.
√ √
Osserviamo
√ √ in Z[ −6] elementi
che non esistono di norma 2 o 5: sia a+b −6 ∈
Z[ −6] tale che N(a + b −6) = 2 allora a2 + 6b2 = 2 da cui b2 = 0 e a2 = 2.
Impossibile. Analogamente si verifica che non esistono elementi di norma 5.
√ √
Adesso mostriamo
√ che 5
√ e 2 + −6 sono elementi irriducibili
√ di Z[ −6].
√ Sia
5 = (a + b −6)(c √ + d −6) allora 25 = N(5) = N(a + b −6)N(c + d −6)
da cui N(a + b −6) = 1, 5, 25. Poichè
√ abbiamo osservato che √ non esistono
elementi
√ di norma√ 5 si ha N(a +
√ b −6) = 1, 25. Se N(a + b −6) = 1 allora
a + b −6 ∈ U(Z[ −6]) e c + d −6 ∼ 5.
√ √ √ √
Se N(a√ + b −6) = 25 allora N(c + d −6) = 1, dunque c + d −6 ∈ U(Z[ −6])
e a + b −6 ∼ 5.

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.5 Concetto di Massimo Comun Divisore 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

Dunque
√ 5 ha solamente i divisori impropri pertanto è un elemento irriducibile
di Z[ −6].
√ √
Analogamente si verifica che 2 + −6 è un elemento irriducibile di Z[ −6].

Dal momento che 5 e 2 √+ −6 sono irriducibili l’unico divisore in comune è 1.
Dunque M.C.D.(5, 2 + −6) = 1.
√ √ √
Adesso siano α = a + b −6, β√ = c + d √
√ −6 ∈ Z[2 + −6] √ tali che α(2 +
−6) + β5 = 1. Allora (2√ + −6)(a + b −6) + 5(c + d −6) = 1 da cui
2a − 6b + 5c + (a + 2b + 5d) −6 = 1 ossia

2a-6b+5c=1;
a+2b+5d=0.

5(-2b-2d+c)=1;
a=-2b-5d.
Impossibile!

3) SI! Infatti se d e d′ sono massimi comun divosre di a e b allora per definizione


di massimo comun divisore si ha

d/d′ ∧ d′ /d ⇒ d ∼ d′ ⇒ d = ud′ , u ∈ U(A)

dunque massimo comun divisore è determinato a meno di associati.

Esempio: In Z[i] consideriamo a = 3 + 3i e b = 3 + 6i, dimostriamo che esiste un


massimo comun divisore di a e b e si scrive come combinazione di a e b a coefficienti
in Z[i].
Osserviamo che a = 3(1 + i), dunque i divisori di a sono: 1, 3, 1 + i e 3 + 3i.
Osserviamo anche che b = 3(1 + 2i), dunque i divisori di b sono: 1, 3, 1 + 2i e
3 + 6i.
1 + i è irriducibile perchè N(1 + i) = 2, 1 + 2i è irriducibile perchè N(1 + 2i) = 5.
Dunque i divisori comuni di a e b sono: 1 e 3. Allora 3 è un massimo comun
divisore di a e b e vale anche
3 = 2a − b.
Gli altri interi di Gauss massimo comun divisore di a e b sono gli interi di Gauss
associati a 3:
3, −3, 3i, −3i.

Domanda: In quali domini di integrità con unità valgono le proprietà 1), 2) oltre
alla 3)? Ossia in quali domini di integrità con unità esiste sempre un massimo comun
divisore di due elementi a e b e si può esprime come combinazione lineare di a e b?

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.6 Fattorizzazione Unica 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

1.6 Fattorizzazione Unica

Osservazione 21 In Z vale il seguente risultato

Teorema 22 Ogni intero a ∈ Z, a ̸= 0 e a ̸= ±1, è prodotto di primi in modo unico


a meno dell’ordine dei fattori e a meno del segno dei fattori, ossia

a = p1 · p2 · · · pr = q1 · q2 · · · qs

con pi , qj primi, allora necessariamente r = s e riordinando opportunamente i


fattori si ha
p1 = ±q1 , p2 = ±q2 , pr = ±qr

Definizione 23 Un anello A è detto Anello o Dominio a Fattorizzazione


Unica se è un dominio di integrità con unità e si ha che ∀a ∈ A, a ̸= 0A e a ̸∈ U(A),
allora a si può scomporre nel prodotto di elementi irriducibili in modo unico a meno
dell’ordine dei fattori e a meno di associati dei fattori, ossia

a = p1 · p2 · · · pr = q1 · q2 · · · qs

con pi , qj elementi irriducibili, allora necessariamente r = s e riordinando opportu-


namente i fattori si ha
p 1 ∼ q1 , p 2 ∼ q2 , p r ∼ qr

Esempio: L’anello degli interi Z è un Dominio a Fattorizzazione Unica.

Domanda: Quali altri domini di integrità con unità oltre Z sono Domini a Fattor-
izzazione Unica?

1.7 Domini a Ideali Principali

Definizione 24 Un anello A è detto Anello o Dominio a Ideali Principali,


P.I.D., se è un dominio di integrità con unità ed ogni suo ideale I è principale,
ossia per un opportuno a ∈ A si ha

I = (a) = {a · x | x ∈ A}.

Esempio: L’anello degli interi Z è un Dominio a Ideali Principali.

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.7 Domini a Ideali Principali 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

Teorema 25 Sia A un anello a ideali principali e siano a, b ∈ A. Allora esiste


d = (a, b) massimo comun divisore di a e b e

d = αa + βb

per opportuni α, β ∈ A.

Dimostrazione. Siano a, b ∈ A. Consideriamo il seguente sottoinsieme di A

I = {a · r + b · s | r, s ∈ A} ⊆ A.

I è un ideale di A, infatti

ˆ ∀a · r + b · s, a · p + b · q ∈ I (dunque r, s, p, q ∈ A)

(a · r + b · s) − (a · p + b · q) = a · (r − p) +b · (s − q) ∈ I
| {z } | {z }
∈A ∈A

ˆ ∀a · r + b · s ∈ I, ∀t ∈ A (dunque r, s ∈ A)

(a · r + b · s) · t = a · (rt) +b · (st) ∈ I.
|{z} |{z}
∈A ∈A

I è un ideale principale poichè per ipotesi A è un anello a ideali principali. Dunque


I = (d), con d ∈ A. Verifichiamo che d = (a, b) è massimo comun divisore di a e b.
Osserviamo che

a = a · 1A + b · 0A ∈ I ⇒ a ∈ I = (d) ⇒ a = dy, y ∈ A

b = a · 0A + b · 1A ∈ I ⇒ b ∈ I = (d) ⇒ b = dz, z ∈ A
dunque
d/a ∧ d/b ⇒ d divisore comune di a e b
Per concludere la dimostrazione osserviamo che

d = d · 1A ∈ (d) = I = {a · r + b · s | r, s ∈ A}

dunque
d = α · a + β · b, α, β ∈ A.
Adesso sia d0 ∈ A un divisore comune di a e b, allora si ha

d0 /a ∧ d0 /b ⇒ d0 /α · a ∧ d0 /β · b ⇒ d0 /α · a + β · b = d

ossia d è multiplo di qualsiasi divisore comune di a e b. Possiamo concludere che


d = (a, b), la tesi.

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.7 Domini a Ideali Principali 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

Proposizione 26 Sia A un anello a ideali principali. Allora ogni elemento ir-


riducibile di A è un elemento primo di A.

Dimostrazione. Sia p ∈ A un elemento irriducibile. Supponiamo che p/ab, con


a, b ∈ A. Se p/a ok. Se p ̸ |a allora (a, p) = 1A , infatti sia d = (a, p) (esiste per
il teorema precedente), allora d/p ma p per ipotesi è irriducibile dunque d ∈ U(A)
oppure d ∼ p. d ∼ p è impossibile perchè p ̸ |a, dunque d ∈ U(A) e poichè il massimo
comun divisore è definito a meno di associati possiamo concludere che (a, p) = 1A .
Allora, per il teorema precedente si ha

1A = a · x + p · y, x, y ∈ A

dunque
b = b · 1A = a · b · x + b · p · y, x, y ∈ A
allora
p/b · p · y, p/a · b · x ⇒ p/a · b · x + b · p · y = b
e la tesi è verificata.

Lemma 27 Sia A un dominio ad ideali principali. Una successione di elementi di


A, a1 , a2 , a3 , . . ., con le proprietà

1) ai /ai−1 , ∀i, ogni termine divide il precedente,

2) ai ̸∼ ai−1 , ∀i, ogni termine non è associato al precedente

contiene un umero finito di elementi.

Dimostrazione. Osserviamo che, poichè ai /ai−1 e ai ̸∼ ai−1 , si ha

(a1 ) ⊂ (a2 ) ⊂ (a3 ) ⊂ · · ·

Consideriamo
I = (a1 ) ∪ (a2 ) ∪ (a3 ) ∪ · · ·
I è un ideale di A (esercizio). Poichè A è un Dominio ad Ideali Principali, I = (a),
per un opportuno a ∈ A. Ma a = a · 1a ∈ (a) = I = (a1 ) ∪ (a2 ) ∪ (a3 ) ∪ · · ·, per cui
esiste r tale che a ∈ (ar ). Dimostriamo che la successione termina con ar . Se per
assurdo esistesse ar+1 allora avremmo

I = (a) ⊆ (ar ) ⊂ (ar+1 ) ⊆ I

e questa è una contraddizione.

Teorema 28 Sia A un Dominio a Ideali Principali. Allora A è Dominio a Fattor-


izzazione Unica.

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.7 Domini a Ideali Principali 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

Dimostrazione.
ˆ Esistenza della fattorizzazione: Sia a ∈ A, a ̸= 0A e a ̸∈ U(A). Dimostriamo
che a si fattorizza nel prodotto di elementi irriducibili di A. Per assurdo
supponiamo che a non è prodotto di elementi irriducibili di A. Allora a stesso
non è un elemento irriducibile, dunque a possiede divisori non banali

a = a1 · b1 , a1 , b1 ̸∈ U(A) ∧ a1 , b1 ̸∼ a.

Osserviamo che a1 e b1 non sono entrambi prodotto di elementi irriducibili


perchè altrimenti lo sarebbe a. Sia a1 non prodotto di elementi irriducibili (il
ragionamento è analogo per b1 ). Ripetendo per a1 il ragionamento fatto per a
si ottiene
a1 = a2 · b2 , a2 , b2 ̸∈ U(A) ∧ a2 , b2 ̸∼ a1 .
Osserviamo nuovamente che a2 e b2 non sono entrambi prodotto di elementi
irriducibili perchè altrimenti lo sarebbe a1 . Iterando questo ragionamento si
ottiene una successione infinita di elementi di A

a1 , a2 , . . .

tale che ogni termine divide il precedente e non è associato al precedente. Per
il lemma precedente si ottiene un assurdo.

ˆ Unicità della fattorizzazione: sia

a = p1 · p2 · · · pr = q1 · q2 · · · qs

con pi , qj elementi irriducibili di A. Osserviamo che

p1 /a = q1 · q2 · · · qs

e, poichè in un Dominio a Ideali Principali un elemento irriducibile è primo,


si ha, riordinando opportunamente i fattori, p1 /q1 . Ma q1 è un elemento
irriducibile dunque p1 è un divisore improprio di q1 per cui p1 ∈ U(A) oppure
p1 ∼ q1 . p1 ∈ U(A) impossibile perchè p1 è irriducibile. Dunque p1 ∼ q1 . Sia
q1 = up1 con u ∈ U(A), allora

0A = p1 p2 · · · pr −q1 q2 · · · qs = p1 p2 · · · pr −up1 q2 · · · qs = p1 (p2 · · · pr −uq2 · · · qs )

poichè p1 ̸= 0A in quanto elemento primo e poichè A è privo di divisori dello


zero, si ha
p2 · · · pr − uq2 · · · qs = 0A
da cui
p2 · · · pr = uq2 · · · qs .
Adesso ripetiamo il ragionamento fatto per p1 a p2 :

p2 /uq2 · · · qs

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.7 Domini a Ideali Principali 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

e riordinando opportunamente i fattori si ha p2 /q2 . Ma q2 è un elemento


irriducibile dunque p2 è un divisore improprio di q2 per cui p2 ∈ U(A) oppure
p2 ∼ q2 . p2 ∈ U(A) impossibile perchè p2 è irriducibile. Dunque p2 ∼ q2 . Sia
q2 = vp2 con v ∈ U(A), allora si ottiene

p3 · · · pr = uvq3 · · · qs .

E cosı̀ via p3 ∼ q3 , p4 ∼ q4 . . .
Osserviamo che r = s infatti se per assurdo r < s si avrebbe

| {z· ·}·)qr+1 qr+2 · · · qs


1A = (uv
∈U(A)

1A = u0 qr+1 qr+2 · · · qs , u0 ∈ U(A)


qr+1 ∈ U(A)
Assurdo! Perchè qr+1 è un elemento irriducibile. A questo assurdo siamo giunti
negando la tesi dunque la tesi è vera.

Osservazione 29 In Z: sia I = (p) ideale proprio di Z. Allora

I è massimale ⇔ I è primo ⇔ p è primo.

Teorema 30 Sia A un anello a ideali principali e sia I un ideale proprio di A,


I = (a), a ̸= 0A e a ̸∈ U(A). Allora

I è massimale ⇔ I è primo ⇔ a è irriducibile ⇔ a è primo.

Dimostrazione. Sia I = (a), a ̸= 0A e a ̸∈ U(A). Osserviamo che

a è irriducibile ⇔ a è primo

è stato già dimostrato. Pertanto dimostreremo

I è massimale ⇔ I è primo ⇔ a è primo.

ˆ Sia I ideale massimale di A. Poichè A è un anello commutativo con unità si


ha che I è ideale primo di A.

ˆ Sia I ideale primo di A. Ragioniamo per assurdo e supponiamo che a non sia
un elemento primo di A, allora esistono b, c ∈ A tali che a/bc e a ̸ |b, a ̸ |c.
Dunque esistono b, c ∈ A tali che b ̸∈ (a), c ̸∈ (a) ma bc ∈ (a), Assurdo perchè
per ipotesi I = (a) è primo.

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.8 Domini Euclidei 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

ˆ Sia a un elemento primo di A verifichiamo che I = (a) è un ideale massimale.


Sia I ⊂ J ⊆ A. Poichè A è un anello a ideali principali J = (b) con b ∈ A.
Allora (a) ⊂ (b) dunque si ha b/a per cui a = bc, con c ∈ A. Per ipotesi a è
primo allora a è irriducibile dunque b è un divisore banale di a e quindi si ha
b ∈ U(A) ∨ b ∼ a. Ma b ̸∼ a (I ⊂ J ⇒ (b) ⊂ (a) ⇒ a ̸ |b) dunque b ∈ U(A) da
cui (b) = A. In conclusione I è massimale.

Domanda: Quali altri domini di integrità con unità oltre Z sono Domini a Ideali
Principali?

1.8 Domini Euclidei

Definizione 31 Un Anello o Dominio Euclideo è un dominio di integrità con


unità in cui è definita un’applicazione detta valutazione

d : A∗ → N

con le seguenti proprietà


1) d(a) ≤ d(ab), ∀a, b ∈ A, con a, b ̸= 0A

2) ∀a, b ∈ A, con b ̸= 0A ∃q, r ∈ A tale che a = bq + r con r = 0A ∨ d(r) < d(b).

Esempi:
1. Z è un Dominio Euclideo, d(a) = |a|, ∀a ∈ Z∗ .

2. F [x], F campo, è un Dominio Euclideo con d(f (x)) = grf (x), ∀f (x) ∈ F [x]∗ .
Osserviamo che per la regola dei gradi

gr(f (x)g(x)) = gr(f (x)) + gr(g(x)) ≥ gr(f (x))

e inoltre vale l’algoritmo della divisione.

3. F campo è un Dominio Euclideo, d(a) = k, ∀a ∈ F ∗ una qualsiasi funzione


costante. Osserviamo che ∀a, b ∈ F ∗ si ha b/a dunque a = bq + 0F con q ∈ F .

4. Z[i] è un Dominio Euclideo, d(a + bi) = N(a + bi), ∀a + bi ∈ Z[i]∗ . Infatti,


∀z1 , z2 ∈ Z[i]∗ , si ha N(z1 ) ≤ N(z1 )N(z2 ) = N(z1 z2 ) e la prima condizione è
verificata. Adesso siano z1 = a + bi, z2 = c + di ∈ Z[i], z2 ̸= 0. Possiamo
pensare z1 e z2 come elementi di Q[i], il Campo dei Quozienti di Z[i]. Allora
esiste z2−1 ∈ Q[i] e
 
−1 c − di ac + bd (bc − ad)i r1 r2
z1 z2 = (a+bi) 2 = 2 + 2 = α+ 2 + β+ 2 i
c + d2 c + d2 c + d2 c + d2 c + d2

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.8 Domini Euclidei 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

r1 r2
= (α + βi) + + 2 i,
c2 +d 2 c + d2
ri
con α, β ∈ Z e c2 +d2
≤ 21 , i = 1, 2. Da cui
 
r1 r2
z1 = (α + βi)z2 + + i z2 = qz2 + r,
c2 + d2 c2 + d2

con q = α + βi ∈ Z[i] e r = z1 − qz2 ∈ Z[i]. Inoltre r = 0 oppure

r12 r22
   
r1 r2
N (r) = N + i N (z2 ) = + N (z2 )
c2 + d2 c2 + d2 (c2 + d2 )2 (c2 + d2 )2
 
1 1 1
≤ + N (z2 ) = N (z2 ) < N (z2 ).
4 4 2

Teorema 32 Sia A un anello euclideo, allora A è un anello a ideali principali.

Dimostrazione. Se I = {0A }, allora I = (0A ). Sia I ̸= {0A }, allora ∃a ∈ I con


a ̸= 0A elemento di valutazione minima. Dimostriamo che I = (a):

ˆ (a) ⊆ I: ∀ax ∈ (a) si ha |{z} x ∈ I perchè I è un ideale


a |{z}
∈I ∈A

ˆ (a) ⊇ I: ∀b ∈ I ⊆ A poichè A è un anello euclideo possiamo dividere b per a,


allora ∃q, r ∈ A tali che

b = aq + r, r = 0A ∨ d(r) < d(a)

da cui
b − |{z}
r = |{z} a q ∈I
|{z}
∈I ∈I ∈A
| {z }
∈I

e poichè a è un elemento a valutazione minima si ha r = 0A . Dunque b = aq


ossia b ∈ (a) e l’inclusione è verificata.

In conclusione I = (a). La tesi.

Proposizione 33 Sia A un anello euclideo. Gli elementi invertibili di A sono tutti


e soli gli elementi a valutazione minima ossia con valutazione uguale alla valutazione
dell’unità.

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24


1.8 Domini Euclidei 1 DIVISIBILITÀ IN UN ANELLO

Dimostrazione. Innazitutto osserviamo che la valutazione dell’unità è minima.


Infatti, ∀a ∈ A si ha
d(a) = d(a · 1A ) ≥ d(1A ).
Adesso sia a ∈ U(A) allora ∃a−1 ∈ A e

d(1A ) = d(a · a−1 ) ≥ d(a)

pertanto, essendo 1A elemento di valutazione minima, si ha d(a) = d(1A ).


Viceversa, sia a ∈ A un elemento di valutazione minima, dunque d(a) = d(1A ).
Dividiamo 1A per a (siamo in un dominio euclideo pertanto vale l’algoritmo della
divisione)
1A = aq + r, r = 0A ∨ d(r) < d(a)
ma d(a) = d(1A ) è minima dunque r = 0A e si ottiene 1A = aq ossia a ∈ U(A).

Osservazione: Sia A un dominio euclideo. Allora

U(A) = {a ∈ A | d(a) = d(1A )}

Corso di Algebra 1, a.a. 2023/24

Potrebbero piacerti anche