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Teoria degli Anelli

Docente: Francesca Benanti

6 Marzo 2023

1 Anelli Semplici

Definizione 1 Un anello A è detto semplice se i suoi unici ideali sono quelli


impropri.

Esempi:

1) Z non è un anello semplice, il sottoinsieme degli interi pari (2) = P = 2Z


costituisce in ideale proprio di Z.

2) Un corpo è un anello semplice.


Sia A un corpo e sia I un ideale di A. Vogliamo dimostrare che I = {0A }
oppure I = A. Sia I ̸= {0A } e verifichiamo che I = A. Poichè I ̸= {0A }
∃a ∈ I, a ̸= 0A . Poichè A è un corpo ∃a−1 ∈ A. Dunque, poichè in I vale la
legge di assorbimento del prodotto perchè è un ideale, si ha 1A = aa−1 ∈ I.
Allora ∀x ∈ A, si ha x = 1A x ∈ I. In conclusione A ⊆ I e quindi I = A.

3) Un campo è un anello semplice. Q, R, C e Zn , con n =primo, sono anelli


semplici.

4) Un anello semplice non è detto che sia un corpo o un campo. Un esempio


è dato dall’anello delle matrici quadrate M2 (R). Infatti M2 (R) è un anello
semplice ma non è un corpo in quanto U(M2 (R)) = GL2 (R).
Verifichiamo che M2 (R) è un anello semplice. Sia I un ideale bilatero di
M2 (R). Dimotriamo che se I ̸= (0) allora I = M2 (R). Sia I ̸= (0) allora

1
1 ANELLI SEMPLICI

   
a b 0 0
∃ ̸= ∈ I. Sia b ̸= 0. Allora, per la legge di assorbimento
c d 0 0
del prodotto, I ideale destro,
     
b 0 a b 0 0
= · ∈ I.
d 0 c d 1 0

Inoltre, anche      
b 0 1 0 b 0
= · ∈I
0 0 0 0 d 0
e      
0 0 0 0 b 0
= · ∈ I.
b 0 1 0 0 0
perchè I ideale sinistro. Infine
     
0 0 0 0 0 1
= · ∈ I.
0 b b 0 0 0

perchè I ideale destro. Dunque


     
b 0 0 0 b 0
= + ∈ I.
0 b 0 b 0 0
   
b 0 2 b 0
̸ 0 si ha det
Inoltre essendo b = = b ̸= 0. Quindi è
0 b 0 b
 −1  −1 
b 0 b 0
invertibile e = . Allora
0 b 0 b−1
     −1 
1 0 b 0 b 0
= · ∈ I.
0 1 0 b 0 b−1

Allora M2 (R) ⊆ I ma anche M2 (R) ⊇ I dunque M2 (R) = I.

Teorema 2 Sia A un anello commutativo con unità. Allora A è un anello semplice


se e soltanto se A è un campo.

Dimostrazione. Abbiamo già dimostrato che ogni campo è un anello semplice per
cui dobbiamo verificare che ogni anello commutativo con unità semplice è un campo.
Poichè A è un anello commutativo con unità rimane da verificare che ogni elemento
non nullo di A è invertibile. Sia 0A ̸= a ∈ A. Consideriamo l’ideale principale
generato da a, (a) = {a · x | x ∈ A}. Pochè per ipotesi A è un anello semplice si ha
(a) = (0A ) oppure (a) = A. Osserviamo che a = a · 1A ∈ (a). Dunque (a) ̸= (0A ) e
quindi (a) = A. Allora 1A ∈ A = (a) da cui 1A = a · x, con x ∈ A e x = a−1 .

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2 OMOMORFISMI DI ANELLI

2 Omomorfismi di Anelli

Definizione 3 Siano (A; +, ·) (A′ ; +, ·) anelli. Un’applicazione

φ : A → A′

è detto omomorfismo di anelli se:

ˆ φ(a + b) = φ(a) + φ(b), ∀a, b ∈ A; (Omomorfismo di gruppi additivi)

ˆ φ(a · b) = φ(a) · φ(b), ∀a, b ∈ A.

Osservazione 4 Poichè φ è un omomorfismo di gruppi additivi si ha, ∀a ∈ A e


∀k ∈ Z,

ˆ φ(0A ) = 0A′ ;

ˆ φ(−a) = −φ(a);

ˆ φ(ka) = kφ(a)

Esempi:

1) Siano A = Z e A′ = Z5 .
f : Z → Z5
definita da
f (a) = [a], a ∈ Z.
f è un omomorfismo di anelli:

· f (a + b) = [a + b] = [a] + [b] = f (a) + f (b), ∀a, b ∈ Z;


· f (ab) = [ab] = [a][b] = f (a)f (b), ∀a, b ∈ Z.

2) Siano A e A′ anelli. Consideriamo l’applicazione

f : A → A′

definita da
f (a) = 0A′ , a ∈ A.
f è un omomorfismo di anelli:

· f (a + b) = 0A′ = 0A′ + 0A′ = f (a) + f (b), ∀a, b ∈ A;


· f (ab) = 0A′ = 0A′ 0A′ = f (a)f (b), ∀a, b ∈ A.

f è detto omomorfismo nullo.

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2 OMOMORFISMI DI ANELLI

3) Si consideri l’applicazione
φ:Z→Z
definita da
φ(a) = −a, ∀a ∈ Z
φ non è un omomorfismo di anelli:
· φ(a + b) = −(a + b) = (−a) + (−b) = φ(a) + φ(b), ∀a, b ∈ Z;
· φ(ab) = −(ab) mentre φ(a)φ(b) = (−a)(−b) = ab, dunque
φ(ab) ̸= φ(a)φ(b), ∀a, b ∈ Z.

4) Sia A un anello e sia I un ideale di A, allora


A
π:A→
I
definita da
π(a) = a + I, ∀a ∈ A
è un omomorfismo surgettivo di anelli detto epimorfismo canonico, infatti
· π(a + b) = (a + b) + I = (a + I) + (b + I) = π(a) + π(b), ∀a, b ∈ A;
· π(ab) = (ab) + I = (a + I)(b + I) = π(a)π(b), ∀a, b ∈ A.

Osservazione 5 Siano (A; +, ·) e (A′ ; +, ·) anelli con unità e sia φ : A → A′ un


omomorfismo di anelli. In generale non è detto che φ(1A ) = 1A′ . Infatti, consid-
n a 0 o
eriamo A = | a ∈ R, e A′ = M2 (R) e sia f : A → A′ definita da
0 0
   
a 0 a 0
f( )= . f è un omomorfismo di anelli (Esercizio).
0 0 0 0
     
1 0 1 0 1 0
Osserviamo che f (1A ) = f ( )= ̸= = 1A′ .
0 0 0 0 0 1

Proposizione 6 Siano (A; +, ·) e (A′ ; +, ·) anelli con unità e sia φ : A → A′ un


omomorfismo di anelli. Se A′ è un dominio di integrità o se φ è surgettivo allora
φ(1A ) = 1A′ .
Dimostrazione.
1. Sia φ : A → A′ un omomorfismo surgettivo di anelli. Allora ∀a′ ∈ A′ ∃a ∈ A
tale che φ(a) = a′ . Dunque
a′ = φ(a) = φ(a · 1A ) = φ(a) · φ(1A ) = a′ · φ(1A )
e
a′ = φ(a) = φ(1A · a) = φ(1A ) · φ(a) = φ(1A ) · a′ .
In conclusione φ(1A ) = 1A′ .

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3 NUCLEO DI UN OMOMORFISMO DI ANELLI

2. Sia A′ un dominio di integrità. Allora in A′ vale la legge di cancellazione


dunque ∀a ∈ A si ha

φ(a) = φ(a · 1A ) = φ(a) · φ(1A )

da cui 1A′ = φ(1A ).

Definizione 7 Siano (A; +, ·) e (A′ ; +, ·) anelli e sia φ : A → A′ un omomorfismo


di anelli.
ˆ Se φ è iniettivo allora φ è detto monomorfismo;

ˆ Se φ è surgettivo allora φ è detto epimorfismo;

ˆ Se φ è biunivoco allora φ è detto isomorfismo. In questo caso A e A′ si


dicono isomorfi e si scrive A ∼
= A′ .
Inoltre
ˆ Se A = A′ allora φ è detto endomorfismo;

ˆ Se A = A′ e φ è biunivoco allora φ è detto automorfismo.

3 Nucleo di un Omomorfismo di Anelli


Siano (A; +, ·) e (A′ ; +, ·) anelli e sia φ : A → A′ un omomorfismo di anelli. In parti-
colare (A; +) e (A′ ; +) sono gruppi abeliani e φ è un omomorfismo di gruppi. Dunque
possiamo considerare il nucleo di questo omomorfismo Kerφ = {a ∈ A | φ(a) = 0A′ }
che è un sottogruppo normale di (A; +).

Lemma 8 Kerφ è un ideale di A.


Dimostrazione. Poichè Kerφ è un sottogruppo di (A; +) rimangono da verificare
le leggi di assorbimento a destra e a sinistra:

1) a · b ∈ Kerφ, ∀a ∈ A e ∀b ∈ Kerφ (assorbimento a sinistra).

2) b · a ∈ Kerφ, ∀a ∈ A e ∀b ∈ Kerφ (assorbimento a destra).

Verifichiamo
1) Per ipotesi b ∈ Kerφ dunque φ(b) = 0A′ . Allora

φ(a · b) = φ(a) · φ(b) = φ(a) · 0A′ = 0A′

In conclusione a · b ∈ Kerφ.

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4 TEOREMI DI UN OMOMORFISMO PER ANELLI

2) Per ipotesi b ∈ Kerφ dunque φ(b) = 0A′ . Allora

φ(b · a) = φ(b) · φ(a) = 0A′ · φ(a) = 0A′

In conclusione b · a ∈ Kerφ.

Esempi:

1) Siano A = Z e A′ = Z5 .
f : Z → Z5
definita da
f (a) = [a], ∀a ∈ Z.
f è un omomorfismo di anelli.

Kerf = {a ∈ A | f (a) = 0A′ } = {a ∈ Z | [a] = [0]} = {a ∈ Z | a = k5, k ∈ Z} = {k5 | k ∈ Z} = (5).

2) Siano A e A′ anelli. Consideriamo l’omomorfismo nullo

f : A → A′

definito da
f (a) = 0A′ , ∀a ∈ A.
Kerf = {a ∈ A | f (a) = 0A′ } = {a ∈ A | 0A′ = 0A′ } = A.

3) Sia A un anello e sia I un ideale di A. Consideriamo l’epimorfismo canonico

A
π:A→
I
definito da
π(a) = a + I, ∀a ∈ A.
Kerπ = {a ∈ A | π(a) = 0 A } = {a ∈ A | a + I = I} = {a ∈ A | a ∈ I} = I.
I

4 Teoremi di un Omomorfismo per Anelli

Proposizione 9 Siano (A; +, ·) e (A′ ; +, ·) anelli e sia f : A → A′ un omomorfismo


di anelli. Valgono le seguenti proposizioni:

1) Se B è un sottoanello di A, allora f (B) è un sottoanello di A′ ;

2) Se I è un ideale di A, allora f (I) è un ideale di f (A);

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4 TEOREMI DI UN OMOMORFISMO PER ANELLI

3) Se B ′ è un sottoanello di A′ , allora f −1 (B ′ ) è un sottoanello di A e f −1 (B ′ ) ⊇


Kerf ;
4) Se I ′ è un ideale di A′ , allora f −1 (I ′ ) è un ideale di A e f −1 (I ′ ) ⊇ Kerf .
Dimostrazione.
1) B è un sottogruppo di A come gruppi additivi e f è un omomorfismo di gruppi
additivi dunque f (B) è un sottogruppo additivo di A′ . Inoltre, ∀a, b ∈ B si ha
f (a) · f (b) = f (a · b) ∈ f (B) dunque f (B) è un sottoanello di A′ .
2) I è un sottogruppo di A come gruppi additivi e f è un omomorfismo di gruppi
additivi dunque f (I) è un sottogruppo additivo di A′ . In particolare f (I) è
un sottogruppo additivo di f (A). Inoltre, ∀a ∈ A e ∀b ∈ I si ha f (a) · f (b) =
f (a · b) ∈ f (I) e f (b) · f (a) = f (b · a) ∈ f (I). Dunque f (I) è un ideale di f (A).
3) B ′ è un sottogruppo di A′ come gruppi additivi e f è un omomorfismo di gruppi
additivi dunque f −1 (B ′ ) è un sottogruppo additivo di A e f −1 (B ′ ) ⊇ Kerf .
Inoltre, ∀a, b ∈ f −1 (B ′ ) si ha f (a), f (b) ∈ B ′ dunque f (a · b) = f (a) · f (b) ∈ B ′
da cui ab ∈ f −1 (B ′ ) e f −1 (B ′ ) è un sottoanello di A.
4) I ′ è un sottogruppo di A′ come gruppi additivi e f è un omomorfismo di gruppi
additivi dunque f −1 (I ′ ) è un sottogruppo additivo di A e f −1 (I ′ ) ⊇ Kerf .
Inoltre, ∀a ∈ A e ∀b ∈ f −1 (I ′ ) si ha f (a) ∈ A′ e f (b) ∈ I ′ dunque f (a · b) =
f (a) · f (b) ∈ I ′ da cui ab ∈ f −1 (I ′ ). Analogamente si verifica l’assorbimento a
destra cioè ∀a ∈ A e ∀b ∈ f −1 (I ′ ) si ha ba ∈ f −1 (I ′ ). In conclusione f −1 (I ′ ) è
un ideale di A.

Teorema 10 (teorema fondamentale di omomorfismo per gli anelli) Siano


(A; +, ·) e (A′ ; +, ·) anelli e sia f : A → A′ un omomorfismo di anelli. Allora
A ∼
= f (A).
Kerf
Dimostrazione. Poichè (A; +) e (A′ ; +) sono gruppi per il Teorema fondamentale
di omomorfismo per i gruppi esiste un isomorfismo di gruppi
A
g: → f (A) ⊆ A′
Kerf
definito da
g(a + Kerf ) = f (a), a ∈ A.
Resta solo da dimostrare che g è un omomorfismo di anelli ossia che conserva il
A
prodotto. Ma ∀a + Kerf, b + Kerf ∈ Kerf si ha
g((a+Kerf )·(b+Kerf )) = g((ab)+Kerf ) = f (ab) = f (a)f (b) = g(a+Kerf )g(b+Kerf )
dunque g è un isomorfismo di anelli e la tesi è verificata.

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4 TEOREMI DI UN OMOMORFISMO PER ANELLI

Osservazione 11 Se f è un omomorfismo surgettivo di anelli allora


A ∼ ′
=A.
Kerf

Teorema 12 (teorema di corrispondenza per gli anelli) Siano (A; +, ·) e (A′ ; +, ·)


anelli e sia f : A → A′ un epimorfismo di anelli. Allora, considerati i seguenti in-
siemi A = {I ideale di A | I ⊇ Kerf } e B = {I ′ ideale di A′ }, l’applicazione

φ:A→B

definita da
φ(I) = f (I), ∀I ∈ A
è biunivoca.

Dimostrazione. Analoga a quella per i gruppi (si sfrutta la proposizione prece-


dente).

Corollario 13 Sia (A; +, ·) anello e sia I un ideale di A. Allora, considerati i


seguenti insiemi A = {J ideale di A | J ⊇ I} e B = {J ′ ideale di AI }, l’applicazione

φ:A→B

definita da
J
φ(J) = , ∀J ∈ A
I
è biunivoca.

Esercizio: Determinare gli ideali di Z18 .

Lemma 14 Sia (A; +, ·) anello.

· Siano I1 e I2 ideali di A. Allora I1 + I2 = {x + y | x ∈ I1 , y ∈ I2 } è un ideale


di A;

· Siano I un ideale di A e B un sottoanello di A. Allora I + B = {x + y | x ∈


I, y ∈ B} è un sottoanello di A.

Dimostrazione. (Esercizio)

Osservazione 15 Sia (A; +, ·) anello. Siano I un ideale di A e B un sottoanello


di A. Allora B ∩ I è un ideale di B. (Esercizio)

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4 TEOREMI DI UN OMOMORFISMO PER ANELLI

Teorema 16 (Primo teorema di isomorfismo per gli anelli) Sia (A; +, ·) anello.
Siano I un ideale di A e B un sottoanello di A. Allora
B ∼ B+I
= .
B∩I I
Dimostrazione. Analoga a quella per i gruppi.

Teorema 17 (Secondo teorema di isomorfismo per gli anelli) Sia (A; +, ·) anello.
Siano I e J ideali di A con I ⊆ J. Allora
A/I ∼ A
= .
J/I J

Dimostrazione. Analoga a quella per i gruppi.

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