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La psicoterapia multimediale nell’elaborazione del lutto oncologico

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È possibile realizzare un oggetto della memoria che riguardi più di un lutto?


Si, è possibile, sia nel senso di un doppio lutto reale (ad esempio la perdita dei
genitori) sia nel senso di più di un lutto metaforico.

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Le fotografie del periodo della malattia possono essere inserite nel video finale?
Vista la natura riparativa di questa tecnica non andrebbero messe foto del periodo
della malattia, in quanto troppo dolorose, tranne in accordo col paziente in casi
particolari.

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Il percorso di psicoterapia multimediale può aver inizio subito dopo la morte della
persona cara?
Si, se paziente e terapista lo ritengono opportuno.

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L’oggetto della memoria di un paziente può essere:


Utilizzato didatticamente, se il paziente autorizza questo uso.

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L’oggetto della memoria deve essere visionato la prima volta:


Dal terapista, da solo.

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Quale emozione può suscitare la malattia oncologica?


Tutte le alternative precedenti.

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La musica a quale fase della vita ci riporta?


Simbiosi prenatale.

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Qual è il fine dell’utilizzo delle foto?


Ricostruire la vita della persona morta in modo riparativo rispetto ai ricordi
traumatici del paziente e favorire l’elaborazione del lutto.

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Una volta che il paziente abbia scelto la musica il terapista può:


Ascoltare la canzone o la musica insieme al paziente durante la seduta ed invitare
il paziente ad associare liberamente.

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Durante la psicoterapia multimediale il terapeuta deve assumere nei confronti del


paziente un atteggiamento:
Aperto e accogliente.
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La colonna sonora scelta dal paziente può essere considerata:


Un potente attivatore di memorie e associazioni.

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Qual è il fine della psicoterapia multimediale?


Ricostruire la relazione del paziente con l’oggetto d’amore perduto con finalità
riparative.

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C’è un’età massima che il paziente deve avere per fare la psicoterapia
multimediale?
No, non c’è.

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L’oggetto della memoria è:


Un remix di immagini, eventi e tracce musicali portate dal paziente e montati
dall’artista.

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La psicoterapia multimediale è uno strumento terapeutico che:


Può essere utilizzato nel contesto di una terapia di orientamento diverso da quello
psicodinamico.

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L’approccio che ha ispirato l’invenzione e lo sviluppo della psicoterapia


multimediale è:
Un approccio di tipo etnopsicoanalitico.

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Gli “oggetti della memoria” nella psicoterapia multimediale possono essere


concepiti come:
Tutte le altre alternative sono vere.

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Se il paziente è già in psicoterapia può fare anche il percorso di psicoterapia


multimediale?
Si, le due cose sono compatibili ed il paziente può fare i due percorsi anche con
due terapeuti diversi.

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Le foto è solo il paziente a sceglierle?


No, il paziente può anche decidere di farsi aiutare dai suoi familiari e/o dal
terapeuta.

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Dopo l’intake e dopo che il paziente ed il terapeuta hanno concordato di iniziare


una terapia multimediale, il paziente:
Tutte le altre alternative sono vere.
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Nella sessione della musica il paziente può scegliere più di una canzone?
Si, il paziente può indicare più canzoni.

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La psicoterapia multimediale costituisce un metodo:


Utilizzabile per l’elaborazione di tutti i lutti reali e metaforici.

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Durante la fase di scelta della colonna sonora:


Tutte le altre alternative sono vere.

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Nella scelta della canzone il terapeuta a cosa deve prestare attenzione?


Tutte le alternative precedenti.

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La screening session è quella fase della psicoterapia multimediale durante la


quale:
Paziente e terapista guardano insieme il video (l’oggetto della memoria) e, dopo
averlo visto, il paziente è stimolato ad esprimere vissuti, emozioni e libere
associazioni.

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Che requisiti devono avere le foto utilizzate per l’oggetto della memoria?
Devono essere portate dal paziente perché significative per lei/lui e devono essere
accettabili per le persone a cui la/il paziente desidera far vedere l’oggetto della
memoria.

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Che relazione c’è tra terapista e artista multimediale?


Una relazione professionale ed umana che consente ai due di condividere i materiali
portati dal paziente nelle sedute al terapista.

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Chi ha descritto il fenomeno della “Uncanny Valley”?


Masahiro Mori.

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Si possono aggiungere video oltre alle foto nell’oggetto della memoria?


Si, il paziente può chiedere di aggiungere video.

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Il sentimento controtransferale del terapista, che il tempo soggettivo del paziente


sia bloccato…
Può essere un criterio per consigliare la psicoterapia multimediale al paziente.

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L’uso del materiale audiovisivo, caratteristico della psicoterapia multimediale,
può essere particolarmente indicato in:
Tutte le altre alternative sono vere.

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In cosa consiste l’oggetto della memoria tipico della psicoterapia multimediale?


In un video in cui nel tempo di un brano musicale scelto dal paziente scorrono le
immagini fotografiche portate dal paziente nelle sue “picture sessions”.

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La psicoterapia multimediale può essere applicata alla gravidanza ed alla vita


prenatale?
Si creando un oggetto della memoria futura per costruire una memoria riparativa con
le immagini e la musica scelte dai familiari del neonato e riferite alla sua vita
prenatale.

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Il paziente può condividere con i propri familiari e amici la scelta delle


fotografie?
Si, può farsi aiutare da chi vuole nella ricerca delle immagini.

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Ci sono dei criteri da rispettare per la scelta delle foto?


Si, le foto devono essere significative e socialmente accettabili.

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Quale è il tema centrale della psicoterapia multimediale?


L’elaborazione del lutto.

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Quali fra i seguenti materiali non possono essere utilizzati per la costruzione di
un oggetto della memoria in una psicoterapia multimediale:
Foto di persone che non vogliono comparire nell’oggetto della memoria.

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Cosa dice di solito l’artista al paziente dopo che questo ha visto il video?
L’artista non incontra mai il paziente.

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Quale dei seguenti steps non appartiene alla psicoterapia multimediale?


Mirroring session.

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Quale fra le seguenti esperienze può essere suscitata dalla visione di un oggetto
della memoria della psicoterapia multimediale?
Tutte vere le altre alternative.

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Che tipo di paziente può non essere in grado di fare una psicoterapia multimediale?
Un paziente non vedente e sordo.

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Si può fare la psicoterapia multimediale per gli eventi vissuti come lutto?
Si, può essere utilizzata per eventi vissuti come lutto.

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Ci sono intervalli temporali da seguire tra le sedute di psicoterapia multimediale?


No, il paziente, in accordo con il terapeuta, può decidere quando fare gli
incontri.

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Chi è stato il primo artista della psicoterapia multimediale?


Filippo Arturo Nesci.

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Nel momento in cui bisogna scegliere le fotografie portate dal paziente…


Il paziente è libero di associare pensieri e ricordi su tutte le fotografie a
prescindere dal fatto che queste verranno o meno selezionate per realizzare il
video.

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Se un paziente non porta a termine tutti gli steps della psicoterapia multimediale,
la si può considerare fallita?
No, la psicoterapia multimediale può essere interrotta in qualsiasi momento
proseguendo con un percorso psicoterapeutico diverso, se necessario.

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Il ruolo dell’artista nella psicoterapia multimediale:


Nessuna delle altre alternative è vera.

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Nella psicoterapia multimediale il ruolo dell’artista, del terzo, può essere


assimilabile a livello inconscio:
Tutte le altre alternative sono vere.

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La scelta della musica, può precedere la scelta delle foto?


No, le foto vengono visionate sempre prima dell’ascolto della musica.

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Se il terapista intuisce una forte ambivalenza del paziente rispetto alla persona
morta:
Nessuna delle altre alternative è vera.

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La psicoterapia multimediale nasce allo scopo di riparare il trauma dovuto a quale


tipo di lutto?
Lutto oncologico.

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Lo psicoterapeuta che pratica la psicoterapia multimediale deve avere:


Tutte vere le altre alternative.

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Nel montaggio delle foto l’artista e il paziente:


Non hanno alcun contatto fra loro.

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Qual è l’Autore di riferimento per lo studio dell’effetto di spaesamento?


Sigmund Freud.

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Le musiche inserite nella psicoterapia multimediale possono essere esclusivamente:


Brani scelti dal paziente.

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Laddove nella psicoterapia classica il ruolo del “terzo” è giocato dal supervisore,
nella psicoterapia multimediale le triangolazioni sono possibili grazie:
Tutte le altre alternative sono vere.

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Chi produce l’oggetto della memoria nella psicoterapia multimediale?


Un artista multimediale a cui il terapista affida i materiali portati dal paziente
nelle sedute.

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Nel momento in cui verrà terminata la psicoterapia multimediale la gratitudine del


paziente verso chi sarà rivolta?
Tutte le altre alternative

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Quale casa editrice ha pubblicato il libro “Multimedia Psychotherapy: A


Psychodynamic Approach for Mourning in the Technological Age”?
Jason Aronson.

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L’artista deve rispettare l’ordine cronologico delle foto date dal paziente?
No, è libero di scegliere l’ordine che ritiene più efficace per l’effetto artistico
che vuole produrre.

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