Frittata di zucchine e pomodorini confit Starbooks
Il mercoledì di Starbooks: Mille modi per dire Frittata!
Maid with flaxen hair - C. Debussy
Mai mi sarei aspettata di pubblicare la
ricetta di una frittata su questo blog! Ora, non prendetemi per una snob, ma sono davvero certa che ognuna di voi sia perfettamente in grado di tirare fuori una frittata dal cappello senza grossi problemi. Anche la cinematografia di sempre ci insegna che, nonostante il frigo langua, con un uovo ed un po' di sana creatività chiunque possa preparare una signora frittata e/o omelette e salvare la propria reputazione (e la serata). Mi sento di affermare che esista la frittata perfetta per ogni gusto e personalità e questo gioco potrete farlo anche voi, scandagliando l'entourage di amici che gravitano intorno alla vostra tavola: - di patate stile Paella, con patate in chips sottilissime, fritte a puntino separatamente ed amalgamate all'uovo solo dopo averle scolate e ben asciugate, per l'amica Catalunia-dipendente ed in astinenza da Tapas; - di cipolle o porro per l'amico temerario che "non deve chiedere mai" e che, se possibile, la vuole servita con una birra bella fredda perché poi, con finta discrezione, ci dà di "rutto libero" di Fantozziana memoria; - con pan grattato e pancetta, come trovate qui, per lui che si sente country e la vuole servita direttamente tra due fette di pane toscano lunghe come un cane accucciato; - di carciofi, tanti, per me che quando non riesco a girarla e mi si attacca alla padella, me la mangio uguale, "arraganata". - in trippa, per mia figlia ed i suoi amici che amano gli scherzi e che ogni volta che servo queste striscioline di frittata saltate nel pomodoro, ci cascano (o fanno finta). - di spaghetti, per mio marito, da quella volta che in gita fuori porta con gli amici di mia figlia e relativi genitori, nonostante si fosse allegramente sterminato una mega porzione di lasagne fatte in casa dalla sottoscritta e ancora calde, stette 2 ore a magnificare il gigantesco panino con la frittata di spaghetti che il papà casertano di una bimba, tirò fuori con gesto elegante dal cestino del picnic. - e poi di scamorza affumicata ed erbette selvatiche, di vitappie (le cime del luppolo), di asparagi selvatici, di cicoria, di mozzarella, di peperoni, olive e salamino, e ancora e ancora, per tutti quelli che amano l'alternativa meravigliosa. Avete capito: qui parla di "Uova" e siamo al secondo appuntamento con il ricchissimo libro di Michel Roux e con le amiche di Starbooks questa settimana parleremo di uova fritte: all'occhio di bue, fritte-fritte, strapazzate, nonché omelette e frittate. Come sempre Michel Roux regala piccole perle di saggezza elevando questo semplice alimento a qualcosa di più nobile ed elegante. Dalle sue parole, "in base ai gusti una frittata può essere ben cotta, bagnata o liquida al centro (baveuse). Il colore dovrebbe essere dorato molto chiaro; alcuni la preferiscono un colore più scuro ed altri la vogliono pallidissima, anemica. La frittata si può fare anche solo con l'albume." E direi che quest'ultima variante negli ultimi tempi è sempre più di moda tra gli sportivi ed i fanatici delle diete. Sempre secondo Roux, la definizione perfetta della frittata è quella di Cécile de Rothschild: "bella rotonda, solo lievemente colorata, di consistenza delicata e morbida come il culetto di un bambino." Per lo Starbooks di oggi, vi invito ad andare a trovare le mie compagne di avventura che vi hanno preparato queste piccole golosità: Omelette Thai e Uova strapazzate Magda su pane fritto - Menu Turistico Uova di Quaglia al tegamino su pane tostato - Vissi d'arte e... di Cucina Uova strapazzate in nidi di patatine con uova di salmone - La Apple Pie di Mary Pie.
Tornando alla protagonista del mio post,
avrete più o meno intuito che questa signorina dalla personalità multipla, è un'ospite gradita sul mio desco. La ricetta che ho scelto dal libro di Roux è una Frittata di zucchine e pomodorini confit. Un piatto versatile, che può tranquillamente essere servito come antipasto sfizioso e veloce, ma anche come piatto unico servendola su una insalatina di misticanza e fettine di pane tostato. Faccio una piccola premessa: questo piatto non contiene propriamente ingredienti di stagione ma per la finalità del post, ho comprato delle zucchine fiore e pomodorini datterini. Godetevi questa piccola anticipazione della bella stagione in attesa che il caldo arrivi presto. Ecco gli ingredienti e modalità di preparazione come presentati nel libro: Ingredienti per 4 persone - 120 gr di zucchine - 100 ml di olio d'oliva più 2 cucchiai per servire - 6 uova - sale e pepe schiacciato grossolanamente - 200 gr di pomodori confit - 1 rametto di timo tritato - 8 olive nere - facoltativo (io ho usato quelle taggiasche) - 1 cucchiaio di foglie di prezzemolo sminuzzate finemente. Tagliate le zucchine a fette di 1 cm. Scaldate due terzi dell'olio in una padella di 20/22 cm di diametro e 4 di profondità. Quando è caldo metteteci le zucchine e cuocete a fuoco medio per 3/4 minuti. Nel frattempo sbattete leggermente le uova in una ciotola ed aggiungete pochissimo sale e pepe. Unite in padella il resto dell'olio, i pomodori confit, il timo e le olive. Quando tutto è caldissimo, versateci le uova e cuocete a fuoco medio, mescolando delicatamente di tanto in tanto con una forchetta. A metà cottura smettete di mescolare e cuocete su fuoco bassissimo per 2/3 minuti, finché il fondo della frittata è quasi cotto. Fatela scivolare su un vassoio leggermente unto d'olio, rigiratela nella padella e cuocetela per altri 2 minuti, finché è cotta da entrambe le parti e al centro è ancora morbida. Cospargete di prezzemolo in superficie. Fate scivolare la frittata su un piatto da portata e tagliatela a spicchi. Spennellate con un po di olio d'oliva e servite con un po' di pepe schiacciato al momento. E' buona calda, tiepida o a temperatura ambiente. Pomodori confit: La ricetta di Roux è diversa dalla modalità da me utilizzata, che prevede la cottura dei pomodori ancora con la pelle in forno a bassa temperatura. Chiaramente per questa preparazione ho usato il suo metodo che però ha come risultato dei pomodori più acquosi rispetto ai confit preparati in forno.
Pelate 200 gr di pomodori maturissimi,
preferibilmente perini o Marmande, poi tagliateli a metà e privateli dei semi. Scaldate 250 ml di olio d'oliva leggero in una pentola fino a 70°C, poi aggiungete i pomodori, uno spicchio d'aglio tagliato a metà, un pizzico di grani di pepe bianco schiacciati, un rametto di timo ed una foglia di alloro. Cuocete a fuoco dolce a 70° per 10/15 minuti finche sono teneri ma non molli. Più i pomodori sono maturi, meno tempo impiegheranno. Lasciate raffreddare i pomodori nella pentola poi trasferiteli in un vasetto o in una ciotola. Copriteli con la pellicola e teneteli in frigorifero per quando vi servono. Si conservano nell'olio per almeno 2 settimane. Prima si servirli basta salarli e peparli. Se li volete servire caldi, passateli brevemente sotto il grill a bassa temperatura o riscaldateli in una casseruola con un goccio del loro olio, per qualche minuto. NOTE PERSONALI: - La frittata di zucchine la faccio spesso, specialmente d'estate perché la zucchina con le uova è un matrimonio d'amore. Quando la voglio più ricca, aggiungo anche una patata tagliata sottilissima, ma con i pomodori non l'avevo mai fatta e confesso che è una bellissima sorpresa. - Contrariamente a Roux, il mio impasto base per quasi ogni tipo di frittata, prevede sempre un goccio di latte e una manciata abbastanza generosa di parmigiano. Questo è un retaggio familiare ed immagino che ognuna di voi abbia la propria ricetta mammesca nel DNA. - Di norma non sbatto mai troppo le uova: ho notato che la consistenza finale è più soffice e tende a gonfiarsi meglio. - L'aggiunta delle olive che per M. Roux è facoltativa, in questa ricetta dovrebbe invece essere un must, particolarmente se si usano le Taggiasche perché conferiscono uno spunto amarognolo ad un insieme di per se molto dolce e delicato. Quindi non le omettete, anzi, siate generose. - Come al solito la presenza dell'elemento "grasso" nelle ricette di Roux è abbondante. Ho decisamente eliminato la spennellata finale sulla frittata di cui personalmente non vedo utilità se viene servita immediatamente. - Evito cordialmente di cuocere le frittate in forno con l'illusione di evitare "la frittura". Mia figlia le odia ed afferma, a ragione, che le sembra di mangiare la spugna!