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e sono diventate uno strumento indispensabile in molte sfere della vita umana. La
storia delle matite risale a migliaia di anni fa, con radici che affondano nelle
antiche civiltà e che si sono sviluppate nel corso dei secoli fino alla moderna
matita che conosciamo oggi.
Le prime tracce delle matite risalgono alla civiltà egizia, dove venivano
utilizzate sostanze naturali come il piombo e il carbone per scrivere su papiro.
Tuttavia, non è chiaro se questi strumenti possano essere considerati vere e
proprie matite nel senso moderno del termine. Le vere matite, come le conosciamo,
sono emerse più tardi, con l'introduzione di un nuovo materiale: il grafite.
Il grafite è stato scoperto nel XVI secolo in Inghilterra, e ben presto è diventato
il materiale principale per la produzione delle matite. Il nome "matita" deriva
proprio dal termine latino "plumbago", che significa "piccolo pezzo di piombo", in
riferimento alla somiglianza con il piombo utilizzato in precedenza. Tuttavia, il
grafite si rivelò molto più adatto per scrivere, essendo più morbido e lasciando
tracce più facilmente sulla carta.
Nel corso dei secoli, la produzione e l'uso delle matite si sono diffuse in tutta
Europa, con l'introduzione di diverse tecniche di fabbricazione e miglioramenti
nella qualità e nella durata delle matite stesse. Nel XIX secolo,
l'industrializzazione ha rivoluzionato il processo di produzione, rendendo le
matite più accessibili e abbordabili per un numero sempre maggiore di persone.
Nel corso del XX secolo, con l'avvento della produzione di massa e lo sviluppo di
nuove tecnologie, le matite sono diventate un elemento comune nelle scuole, negli
uffici e nelle case di tutto il mondo. Sono diventate non solo uno strumento per
scrivere, ma anche per disegnare e creare opere d'arte, grazie alla varietà di
tonalità e linee che possono essere ottenute con diverse gradazioni di matite.