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Struttura Codice Diritto Canonico 1917

INSTITUTIONES di Gaio (168-180 d.C.)

I parte - PERSONAE - Ius quod ad personas pertinet

II parte - RES - Ius quod ad res pertinet

III parte - ACTIONES - Ius quod ad obligationes pertinet


GAIO

CODEX IURIS CANONICI 1917


I - NORMAE GENERALES
Pio X
II - DE PERSONIS

III – DE REBUS
Benedetto XV
IV – DE PROCESSIBUS

V – DE DELICTIS ET PENIS
CODICE DI DIRITTO CANONICO 1983

Libro I – NORME GENERALI

Libro II – IL POPOLO DI DIO

Libro III – LA FUNZIONE DI INSEGNARE NELLA CHIESA

Libro IV – LA FUNZIONE DI SANTIFICARE NELLA CHIESA

Libro V – I BENI TEMPORALI DELLA CHIESA

Libro VI – LE SANZIONI NELLA CHIESA

Libro VII – I PROCESSI


Costituzione Apostolica
Sacrae disciplinae leges
Promulgazione del Codice di Diritto Canonico
25 gennaio 1983

[…] Carattere di complementarità che il codice


presenta in relazione all'insegnamento del concilio
Vaticano II, con particolare riguardo alle due
costituzioni, dogmatica Lumen gentium e pastorale
Gaudium et spes.

“Questo nuovo Codice potrebbe intendersi


come un grande sforzo di tradurre in
linguaggio canonistico questa stessa
dottrina, cioè la ecclesiologia conciliare”.

Norma generale del CIC è la salus animarum, la salvezza delle anime:


finalità del diritto canonico è quindi, nella mente del legislatore, quella di
aiutare l’opera di evangelizzazione e della cura pastorale che la Chiesa
persegue nella dimensione storico-escatologica
Costituzione Apostolica
Sacrae disciplinae leges
Promulgazione del Codice di Diritto Canonico
25 gennaio 1983

PUNTI FONDAMENTALI

1. La Chiesa viene presentata come il Popolo di Dio (LG 2) e l'autorità


gerarchica viene proposta come servizio;

2. La Chiesa è vista come "comunione”: ciò, quindi, determina le relazioni che


devono intercorrere fra le chiese particolari e quella universale, e fra la
collegialità e il primato;

3. Tutti i membri del popolo di Dio, nel modo proprio a ciascuno, sono
partecipi del triplice ufficio di Cristo: sacerdotale, profetico e regale;

4. Approfondita ed articolata è la dottrina relativa ai doveri e i diritti dei


fedeli;

5 Emerge dalle norme l'impegno che la chiesa deve porre nell'ecumenismo .


Il concilio Vaticano II e la categoria “Popolo di Dio”
• Cap. I – De Ecclesiae militantis naturae
• Cap. II – De membris Ecclesiae militantis eiusdemque necessitate ad salutem
• Cap. III – EPISCOPATO E SACERDOZIO
• Cap. IV – De Episcopis residentialibus
• Cap. V – GLI STATI DI PERFEZIONE EVANGELICA
1° Schema • Cap. VI – I LAICI
DE ECCLESIA • Cap. VII – De Ecclesiae magisterio
• Cap. VIII – De auctoritate et obedientia in Ecclesia
• Cap. IX – De relationibus inter Ecclesiam et Statum
• Cap. X – De necessiate Ecclesiae annuntiandi evangelium omnibus gentibus et ubique terrarum
• Cap. XI – De Oecumenismo
CHIESA

Vescovi
Gerarchia
sacerdoti

Stati perfezione
Chi è il “laico”?
Laici - Non ordinato
- Non religioso
Norme sulle “persone” nel
Codex Iuris Canonici 1917

CHIERICI RELIGIOSI
(canoni 108-486) LAICI (2 canoni) (canoni 487-681)

Can. 682 – I laici hanno diritto di ricevere dal clero, a Can. 683 – Non è lecito ai
norma delle leggi ecclesiastiche, i beni e gli aiuti laici indossare l’abito
necessari per la salvezza clericale, salvo […]
• cap. I – Il Mistero della Chiesa
2° Schema • cap. II – La costituzione Gerarchica (Vescovi in particolare)
DE ECCLESIA
• cap. III – Il POPOLO DI DIO (i LAICI in particolare)
• cap. IV – la vocazione alla santità nella Chiesa

K. Wojtila: la costituzione gerarchica della Chiesa suppone la costituzione del Popolo di


Dio, la quale deve esprimere la sua natura ed indole di detto popolo; pertanto, la natura
e indole della gerarchia si capirà meglio se è trattata dopo il capitolo sul Popolo di Dio.

• cap. I – Il MISTERO della Chiesa


• cap. II – IL POPOLO DI DIO
3° Schema • cap. III – LA COSTITUZIONE GERARCHICA (VESCOVI in part.)
DE ECCLESIA • cap. IV – I LAICI
Diventa • cap. V – La vocazione alla santità
LUMEN GENTIUM
• cap. VI – I RELIGIOSI
• cap. VII – l’indole escatologica della Chiesa e…
• cap. VIII – La B.V. Maria Madre di Dio nel Mistero di Cristo e della Chiesa
Libro II – IL POPOLO DI DIO

Parte I Parte II Parte III


I fedeli cristiani La costituzione gerarchica Gli Istituti di Vita
della Chiesa Consacrata e le SVA
Titolo I
Sezione I Sezione I
Obblighi e diritti di TUTTI i fedeli
La suprema autorità Gli Istituti di vita consacrata
Titolo II Cap. 1 - Romano Pontefice e Collegio dei
obblighi e diritti dei fedeli LAICI Vescovi
Tit. I - Norme comuni a tutti gli IVC
Cap. 2 - Sinodo dei Vescovi
Tit. II - Gli Istituti religiosi
Cap. 3 - Cardinali di SRC
Tit. III - Gli Istituti secolari
Titolo III Cap. 4 - Curia Romana
Cap. 5 - Legati del Sommo Pontefice
I ministri sacri o CHIERICI
Sezione II
Titolo IV Le Chiese particolari Sezione II
Prelature personali Le Società di vita apostolica
Tit. I - Chiese particolari e Vescovi
Tit. II - Raggruppamenti di Chiese
Titolo V particolari
Associazioni di fedeli Tit III - Struttura interna delle Chiese
particolari
I FEDELI CRISTIANI – canoni introduttori – 204-207

Soggetto protagonista

Can. 204 - §1. I FEDELI sono coloro che, essendo stati


Chiesa come
p.v. teologico

incorporati a Cristo mediante il BATTESIMO, sono costituiti


Popolo di Dio
POPOLO DI DIO e perciò, resi partecipi nel modo loro proprio
dell'ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, sono
chiamati ad attuare, SECONDO LA CONDIZIONE PROPRIA DI Universale missione
salvezza
CIASCUNO, la MISSIONE che Dio ha affidato alla Chiesa da
compiere nel mondo.

Battesimo

Can. 96 - Mediante il BATTESIMO l'uomo è incorporato alla


Chiesa di Cristo e in essa è costituito persona, con i doveri e i
p.v. giuridico

diritti che ai cristiani, tenuta presente la loro condizione,


sono propri, in quanto sono nella comunione ecclesiastica e
Diritti e doveri
purché non si frapponga una sanzione legittimamente
inflitta.
Caso particolare: i CATECUMENI

Can. 206 - §1. Per un titolo particolare sono


legati alla Chiesa i CATECUMENI, coloro cioè Atto interno
che, mossi dallo Spirito Santo, chiedono con
intenzione esplicita di essere incorporati ad
essa e di conseguenza, per questo desiderio, Manifestazione esterna
come pure per la vita di fede, di speranza e di
carità che essi conducono, sono CONGIUNTI
alla Chiesa, che già ne ha cura come suoi.

§2. La Chiesa dedica una cura particolare ai


catecumeni, e mentre li invita a condurre una
Benedizioni (can. 1170)
vita evangelica e li introduce alla celebrazione
dei riti sacri, già ad essi elargisce diverse
prerogative che sono proprie dei cristiani. Esequie (can. 1183)

Appartenenza peculiare al Popolo di Dio


Parte I
DE CHRISTIFIDELIBUS

Normativa articolata attorno a


due poli di tensione

UGUAGLIANZA COMUNIONE CON LA CHIESA


(can. 208) (can. 209)
- -
DIVERSITÀ BENE COMUNE
(can. 207) (can. 223)
1° POLO DI TENSIONE

Uguaglianza – can. 208 Diversità – can. 207

LG 32
Se quindi nella Chiesa non tutti camminano per
la stessa via, tutti però sono chiamati alla Chiesa gerarchicamente organizzata non è
santità e hanno ricevuto a titolo uguale la fede mera organizzazione di poteri, ma reale
che introduce nella giustizia di Dio (cfr. 2Pt 1,1). partecipazione al ministero sacerdotale di
Quantunque alcuni per volontà di Cristo siano
Cristo per i ministri sacri
costituiti dottori, dispensatori dei misteri e
pastori per gli altri, tuttavia VIGE FRA TUTTI
UNA VERA UGUAGLIANZA riguardo alla
dignità e all'azione comune a tutti i fedeli Esistenza ministri sacri:
nell'edificare il corpo di Cristo.
PER ISTITUZIONE DIVINA
FONTE BATTESIMO
Ontologica ineguaglianza
dignità
funzionale-sacramentale
AMBITO
agire

Su questa base si fonda l’esistenza di diritti ed Prima differenza, poi unità: la diversità è
obblighi fondamentali comuni a tutti i fedeli peculiare alla costituzione
Diversità – can. 207
(secondo la condizione propria di ciascuno)

§1 §2
Criterio distinzione Criterio distinzione
Funzionale-sacramentale Carismatico-istituzionale

chierici laici Chierici consacrati laici

Struttura della Chiesa non si esaurisce nella costituzione gerarchica

LAICI Norme tutti fedeli ((208-223) Specifiche (224-231)

CHIERICI Norme tutti fedeli (208-223) Specifiche (232-264)

RELIGIOSI Norme tutti fedeli (208-223) Specifiche (573-746)


Nozione di PIENA COMUNIONE
(can. 205) ONTOLOGICA
(battesimale)

Can. 205 - Su questa terra sono nella


SPIRITUALE
PIENA COMUNIONE della Chiesa COMUNIONE (mistica - grazia)
cattolica quei battezzati che sono
congiunti con Cristo NELLA SUA GIURIDICA
(gerarchica)
COMPAGINE VISIBILE, ossia mediante i
vincoli della professione di fede, dei
sacramenti e del governo ecclesiastico.

Nota Esplicativa Previa (NEP) 2 LG 14


Sono pienamente incorporati nella società della
Per COMUNIONE [nella Lumen Gentium] Chiesa quelli che, avendo lo Spirito di Cristo,
non si intende un certo vago accettano integralmente la sua organizzazione e
tutti i mezzi di salvezza in essa istituiti, e che
"sentimento", ma una "realtà
inoltre, grazie ai legami costituiti dalla professione
organica", che richiede una forma di fede, dai sacramenti, dal governo ecclesiastico
giuridica e che è allo stesso tempo e dalla comunione, sono uniti, nell'assemblea
animata dalla carità. visibile della Chiesa, con il Cristo che la dirige
mediante il sommo Pontefice e i vescovi.
Professione Can. 750, §1– verità de fide credenda
integra di fede Can. 750, §2– verità de fide tenenda

Can. 841 – appartengono al Divino Deposito


PIENA Accettazione di
Decreto Sui sacramenti – Concilio di Trento
COMUNIONE TUTTI Can. 1 – Se qualcuno afferma che i sacramenti della
p.v. giuridico-canonico i sacramenti nuova legge non sono stati istituiti tutti da Gesù Cristo,
nostro signore, o che sono più o meno di sette, […] o
anche che qualcuno di questi sette non è veramente e
propriamente un sacramento: sia anatema.

Accettazione della
Governo Costituzione Gerarchica della Chiesa
Ecclesiastico (di istituzione divina)

Romano Pontefice:
Successore personale di Pietro – visibile principio di unità della Chiesa

Collegio Vescovi:
Successione collegiale al Collegio degli Apostoli

Vescovo diocesano:
Principio visibile e fondamento di unità della Chiesa nelle Chiese particolari
2° POLO DI TENSIONE

COMUNIONE CON
LA CHIESA Can. 219
Can. 211 scelta stato di vita
(can. 209)
“missione di annuncio”

Can. 213 Can. 218


beni spirituali investigazione teologica
Can. 216
Can. 212
rapporto con i pastori
DIRITTI E DOVERI iniziativa apostolica

TUTTI I FEDELI
Can. 215 Can. 210
associazione e riunione Can. 217 vocazione alla santità
educazione cristiana
Can. 214
rito e spiritualità
Can. 220
buona fama e intimità
Can. 222 Can. 221
sostegno necessità Chiesa principio di legalità
BENE COMUNE
DELLA CHIESA
(can. 223)
“cornice” dei diritti e doveri
Can. 209 – Mantenere comunione con la Chiesa

Can. 210 – vocazione alla santità


Relativi ai “fini” Can. 213 – beni spirituali
della Chiesa Can. 214 – rito e spiritualità
Can. 219 – scelta stato di vita

Can. 211– “missione di annuncio”


Can. 215 – associazione e riunione
Diritti e doveri Relativi alla partecipazione Can. 216 – iniziativa apostolica
TUTTI i fedeli fedeli alla vita della Chiesa
Can. 218 – investigazione teologica
Can. 222 – sostegno necessità Chiesa

Can. 212 – rapporto con i pastori


Relativi alla organizzazione Can. 217 – educazione cristiana
ecclesiastica della Chiesa Can. 220 – buona fama e intimità
Can. 221 – principio di legalità

Can. 223 – Bene comune della Chiesa


FEDELI LAICI
DIRITTI E DOVERI – cann. 224-231

Col nome di LAICI si intende qui l'insieme dei cristiani ad esclusione dei

LG 31a
membri dell'ordine sacro e dello stato religioso sancito nella Chiesa, i
FEDELI cioè, che, dopo essere stati incorporati a Cristo col battesimo e
costituiti popolo di Dio e, NELLA LORO MISURA, resi partecipi dell'ufficio
sacerdotale, profetico e regale di Cristo, per la loro parte compiono, nella
Chiesa e nel mondo, la missione propria di TUTTO il popolo cristiano.

Il carattere secolare è proprio e peculiare dei laici. […] Per loro vocazione è
proprio dei laici cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e
ordinandole secondo Dio. Vivono nel secolo, cioè implicati in tutti i diversi
doveri e lavori del mondo e nelle ordinarie condizioni della vita familiare e
sociale, di cui la loro esistenza è come intessuta. Ivi sono da Dio chiamati a
LG 31b

contribuire, quasi dall'interno A MODO DI FERMENTO, alla santificazione del


mondo esercitando il proprio ufficio sotto la guida dello spirito evangelico, e
in questo modo a manifestare Cristo agli altri principalmente con la
testimonianza della loro stessa vita e col fulgore della loro fede, della loro
speranza e carità. A loro quindi particolarmente spetta di illuminare e
ordinare tutte le cose temporali, alle quali sono strettamente legati, in modo
che siano fatte e crescano costantemente secondo Cristo e siano di lode al
Creatore e Redentore.
Il laico, con la sua presenza e azione nel mondo, attesta
all’interno del mondo stesso la forza santificatrice della Grazia

APOSTOLICAM ACTUOSITATEM 7b (DECRETO SULL’APOSTOLATO DEI LAICI)


Ambiti concreti Tutto ciò che compone l'ordine temporale, cioè i beni
delle realtà della vita e della famiglia, la cultura, l'economia, le arti e
temporali per i le professioni, le istituzioni della comunità politica, le
laici relazioni internazionali e così via, la loro evoluzione e il
loro progresso,

Col nome di laici in questo Codice si intendono i fedeli cristiani che

Can. 399 CCEO


hanno come propria e speciale l’indole secolare e che, vivendo nel
secolo, partecipano alla missione della Chiesa, ma non sono costituiti
nell’ordine sacro e non sono ascritti allo stato religioso.

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