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VERIFICHE STRUTTURALI
Studenti:
Giulia Marchesi
Camilla Privitera
Monica Spaggiari
1
SOMMARIO
VERIFICA DELLA CAPRIATA ........................................................................................................................ 4
VERIFICHE DEL SOLAIO .............................................................................................................................. 19
VERIFICA DI UN SETTO MURARIO A PRESSOFLESSIONE PER CARICHI LATERALI .......................... 27
RIBALTAMENTO SEMPLICE DI UN SETTO MURARIO SOTTO AZIONE SISMICA ................................ 37
VERIFICA DELL’ARCO ................................................................................................................................ 42
2
3
4
5
VERIFICA DELLA CAPRIATA
Geometria e materiali
La copertura dell’edificio presenta un’orditura alla lombarda, costituita da terzere disposte
parallelamente alla linea di gronda e appoggiate sulla capriata, e da travicelli perpendicolari alle
terzere che fungono da sostegno per travetti e coppi.
Tutti gli elementi della capriata sono costituiti da legno di abete avente le seguenti caratteristiche:
Travetti 5 𝑥 5 𝑐𝑚
Travicelli 8 𝑥 8 𝑐𝑚
Terzere 20 𝑥 20 𝑐𝑚
Puntone 20 𝑥 20 𝑐𝑚
Monaco 20 𝑥 20 𝑐𝑚
Catena 20 𝑥 20 𝑐𝑚
6
Analisi dei carichi
Il carico di neve al suolo agisce in direzione verticale ed è riferito alla proiezione orizzontale della
superficie della copertura. Esso deve essere calcolato, secondo le NTC del 2018, con la seguente
formula:
𝑞 = 𝑞 , ∙ 𝜇 ∙ 𝐶 ∙ 𝐶
In cui:
𝐶 è il coefficiente di esposizione.
Per il coefficiente di esposizione si fa riferimento ai valori tabulati da normativa: dato che
l’edificio è situato in zona pianeggiante ma è protetto da alcuni alberi di grandi dimensioni e
edifici vicini, si assume 𝐶 pari a 1.
7
𝐶 è il coefficiente termico.
In assenza di studi specifici per la riduzione del carico neve a causa dello scioglimento della
stessa, causata dalla perdita di calore della costruzione, si considera un coefficiente termico
unitario.
Sostituendo i valori trovati:
In cui:
𝑖 = 0.78 𝑚
𝑖 = 0.18 𝑚
𝑔 , , = 0.6 𝑘𝑁/𝑚
Dove:
𝑖 = 1.46 𝑚
Carichi di progetto
Tabella 3 - Coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni nelle verifiche SLU
8
In accordo con la Tabella 3 delle normative NTC 2018, si assumono i coefficienti parziali per i carichi
permanenti e variabili rispettivamente pari a:
𝛾 = 1.3
𝛾 = 1.5
Carichi di progetto:
Resistenza di calcolo
I valori della resistenza di calcolo si ottengono mediante la relazione:
𝑘 ∙𝑋
𝑅 =
𝐹𝐶 ∙ 𝛾
Combinazioni di carico
Le azioni di progetto devono essere assegnate ad una delle classi di durata del carico elencate
nella Tabella 5.
Tabella 5 - Classi di durata del carico
Al fine di definire la dipendenza delle resistenze di progetto del legno dalle condizioni ambientali, è
stata scelta classe di servizio 2 per la copertura e la capriata, in accordo con la Tabella 6.
9
Tabella 6 - Classi di servizio
Quindi, che il coefficiente 𝑘 assume i seguenti valori per le diverse combinazioni di carico:
Combinazione I – Permanente
𝑘 , = 0.6
Combinazione II – Breve durata
𝑘 , = 0.9
Verifiche SLU
Le verifiche agli stati limite ultimi si considerano soddisfate quando l’azione di progetto è minore
della resistenza di progetto della struttura.
𝐸 ≤ 𝑅
Per individuare quale sia la combinazione di calcolo più gravosa, si considerano le seguenti
espressioni:
∙ ,
𝐹 , ≤ 𝑅 , 𝑅 , =
∙
∙ ,
𝐹 , ≤ 𝑅 , 𝑅 , =
∙
Da cui:
, , ,
= 2.38 = = 1.5
, , ,
10
Schema di calcolo
Figura 4 - Schema reale Lo schema statico della capriata è una struttura
reticolare, soggetta a forze concentrate F e costituita
da aste incernierate tra loro.
Il valore della forza agente sul nodo C deriva dalla somma della forza F esercitata dalla trave di
colmo, della quota parte della forza F della terzera di destra e
Figura 5 - Schema di calcolo
dalla quota parte della forza F trasmessa dalla terzera di
sinistra:
.
𝐹 = 𝐹 + 𝐹 ∙ ∙ 2 = 14.89 + 14.89 ∙ ∙ 2 = 33.89 𝑘𝑁
.
Reazioni vincolari
∑ 𝐹
𝑅 =𝑅 = = 𝐹 + 𝐹 + 𝐹 = 52.89 𝑘𝑁
2
• Nodo A
Equilibrio alla traslazione orizzontale: 𝑁 − 𝑁 ∙ 𝑐𝑜𝑠 𝛽 = 0
Figura 6. Nodo A Equilibrio alla traslazione verticale: 𝑅 − 𝐹 − 𝑁 ∙ 𝑠𝑖𝑛 𝛽 = 0
Da cui si ricava:
. .
𝑁 = = = 85.15 𝑘𝑁
. .
𝑁 =𝑁 = = = 95.57 𝑘𝑁
11
• Nodo C
Equilibrio alla traslazione orizzontale:
𝑁 ∙ cos 𝛽 − 𝑁 cos 𝛽 = 0
• Nodo B
Per verificare gli sforzi precedentemente calcolati, si considera l’equilibrio
sul nodo B.
Equilibrio alla traslazione orizzontale:
𝑁 ∙ 𝑐𝑜𝑠β − 𝑁 = 0
Ne consegue:
𝑁 = 𝑅 − 𝐹 𝑠𝑒𝑛 𝛽 = 95.57 𝑘𝑁
𝑁 = 𝑁 ∙ 𝑐𝑜𝑠 𝛽 = 85.15 𝑘𝑁
𝜎, , 𝜎 ,
+ ≤ 1
𝑓, , 𝑓 ,
𝑔 Dove:
𝜎 , , è la tensione di trazione di calcolo parallela alla
fibratura calcolata sulla sezione netta;
𝑓 , , è la corrispondente resistenza di calcolo;
𝜎 , è la tensione di calcolo massima per flessione;
𝑓 , è la resistenza di calcolo a flessione.
Il valore 𝜎 , , della tensione di calcolo parallela alla fibratura calcolata sulla sezione netta è
ricavata con la seguente formula:
𝑁
𝜎, , = = 2.12 𝑀𝑃𝑎
𝐴
Dove:
𝑁 è il tiro nella catena = 85.15 𝑘𝑁
𝐴 è l’area della sezione al netto di eventuali fori o intagli, qui non presenti quindi l’area netta
coincide con l’area lorda.
𝑘 ∙ 𝑓, , 0.9 ∙ 𝑓 , ,
𝑓, , = = = 7.50 𝑁/𝑚𝑚
𝐹𝐶 ∙ 𝛾 𝐹𝐶 ∙ 𝛾
𝑘 ∙ 𝑓 ,
𝑓 , = = 12.50 𝑁/𝑚𝑚
𝐹𝐶 ∙ 𝛾
Tabella 8 - UNI EN 11035-2:2010 Valori
caratteristici per tipi di legname
Dove:
13
Verifica instabilità terso-flessionale
Secondo le NTC 2018, il coefficiente di sbandamento laterale 𝑘 , varia in funzione della snellezza
relativa 𝜆 , :
,
𝜆 , =
,
𝑓 , 25
𝜆 , = = = 0.35
𝜎 , 197.25
14
Verifica del puntone
Lo schema statico del puntone è quello di una trave semplicemente appoggiata e inclinata
di 𝛽 = 28°.
Il puntone è soggetto a sforzo normale di compressione 𝑁 , alla forza
concentrata 𝐹 e al peso proprio 𝑔 , di conseguenza è presso-inflesso.
𝑔 , ,= 𝑏 ∙ ℎ ∙ 𝜌 = 0.24 𝑘𝑁/𝑚
𝑔 , , =𝑔 , , ∙ 𝛾 = 0.31 𝑘𝑁/𝑚
15
Successivamente calcolo:
𝑀 , ,
𝜎 , , = = 6.10 𝑀𝑃𝑎
𝑊
𝑁
𝜎 , , = = 2.38 𝑀𝑃𝑎
𝐴
𝑘 ∙ 𝑓, , 0.9 ∙ 21
𝑓, , = = = 10.5 𝑁/𝑚𝑚
𝐹𝐶 ∙ 𝛾 1.2 ∙ 1.5
𝑘 ∙ 𝑓 , 0.9 ∙ 25
𝑓 , = = = 12.5 𝑁/𝑚𝑚
𝐹𝐶 ∙ 𝛾 1.2 ∙ 1.5
𝜎 , , 𝜎 ,
+ ≤ 1
𝑘 , ∙𝑓, , 𝑘 , ∙𝑓 ,
Dove:
o 𝑘 , è il coefficiente riduttivo di tensione critica per instabilità di colonna.
1
𝑘 , =
𝑘+ 𝑘 −𝜆 ,
𝑘 = 0.5 ∙ 1 + 𝛽 ∙ 𝜆 , − 0.3 + 𝜆 ,
16
Instabilità di colonna
Lunghezza di libera inflessione per asta semplice appoggiata:
𝑙𝑘 = 𝑙 = 2570 𝑚𝑚
1
𝑘 , = = 0.88
𝑘+ 𝑘 −𝜆 ,
ℎ 0.2
𝐼 = 𝑏 ∙ = 0.2 ∙ = 1.3 ∙ 10 𝑚𝑚
12 12
𝐸 . 7.9
𝐺 . = 𝐺 ∙ = 0.74 ∙ = 0,495 𝑘𝑁/ 𝑚𝑚
𝐸 11.8
𝜋
𝑀 = ∙ 𝐸 . ∙𝐼 ∙𝐺 . ∙𝐼 = 514 𝑘𝑁𝑚
𝑙
𝑀
𝜎 , = = 385.5 𝑀𝑃𝑎
𝑊
𝑓 ,
𝜆 , = = 0.25
𝜎 ,
Dal momento che 𝜆 , ≤ 0.75, il puntone non è soggetto ad instabilità di trave; quindi, la
resistenza a flessione non deve essere diminuita 𝑘 , = 1.
Mentre essendo 𝜆 , = 0.73 > 0.3 , è necessario decurtare la resistenza a compressione mediante il
coefficiente 𝑘 , .
La verifica da eseguire diviene quindi:
σ, , 𝜎 ,
+ = 0.74
𝑘 , ∙𝑓, , 𝑓 ,
17
VERIFICHE PUNTALI
Dove:
𝐹 è il tiro nella catena
𝐹 = 𝑁 = 85.15
𝜏// è la massima tensione tangenziale sopportabile in esercizio;
𝑡 = 28 𝑐𝑚 è la lunghezza del tallone;
𝑏 = 20 𝑐𝑚 è la larghezza del tallone;
Figura 14 - Schema del tallone
𝑁
𝜏 = = 0.15 𝑀𝑃𝑎
𝑏∙𝑙
𝑓, ∙𝑘 4 ∙ 0.9
𝜏// = = = 2.96 𝑀𝑃𝑎
𝛾 ∙𝛾 , 1.5 ∙ 1
18
Verifiche del solaio
Geometria e materiali
Di seguito si intende verificare il solaio interpiano del disimpegno situato a piano terra dell’edificio.
Il solaio presenta una semplice orditura con travetti in legno di abete e sezione 𝑏 = 0.06 𝑚
e ℎ = 0.12 𝑚 .
19
Analisi dei carichi
Si considerano tutti i carichi che gravano sul solaio.
𝑔 , = 3.643 𝑘𝑁/𝑚
𝑞 = 2 𝑘𝑁/𝑚
𝛾 = 1.3
𝛾 = 1.5
Carichi di progetto:
𝑞 = 𝑞 ∙ 𝛾 = 2 ∙ 1.5 = 3 𝑘𝑁/𝑚
Combinazioni di carico
Le azioni di progetto devono essere assegnate ad una delle classi di durata del carico elencate
nella Tabella 5.
• Combinazione I – Permanente
𝐹 , = 𝑔 = 4.73 𝑘𝑁/𝑚
𝐹 , = 𝑔 + 𝑞 = 7.73 𝑘𝑁/𝑚
20
Classi di servizio
Al fine di definire la dipendenza delle resistenze di progetto del legno dalle condizioni ambientali, è
stata scelta la classe di servizio 1, in accordo con la Tabella 6.
Conseguentemente, dalla tabella si evince che il coefficiente 𝑘 assume i seguenti valori per le
diverse combinazioni di carico:
• Combinazione I – Permanente
𝑘 , = 0.6
𝑘 , = 0.7
Verifiche SLU
Le verifiche agli stati limite ultimi si considerano soddisfate quando lazione di progetto è minore
della resistenza di progetto della struttura.
𝐸 ≤𝑅
Per individuare quale sia la combinazione di calcolo più gravosa, si considerano le seguenti
espressioni:
, ∙ ,
𝐹 , ≤𝑅 , 𝑅 , =
∙
, ∙ ,
𝐹 , ≤𝑅 , 𝑅 , =
∙
Da cui:
. .
,
= .
= 1.63 > ,
= ,
= .
= 1.16
, , ,
I calcoli che seguono vengono quindi svolti utilizzando il valore 𝐹 , = 7.73 𝑘𝑁/𝑚
21
Schema di calcolo
Reazioni vincolari
I vincoli agli appoggi esercitano sulla struttura reazioni vincolari verticali e dirette verso l’alto.
Il valore della singola reazione è ricavato dall’equilibrio alla traslazione verticale ed è uguale per
simmetria in entrambi gli appoggi:
Azioni interne
𝑔 ∙𝐿 4.73 ∙ 2.27
𝑀 , = = = 3.04 𝑘𝑁𝑚
8 8
Il taglio ha andamento triangolare con valore massimo
𝑉 , agli appoggi pari a:
𝑔 ∙𝐿 4.73 ∙ 2.27
𝑉 , = = = 5.36 𝑘𝑁
2 2
𝑘 ∙𝑓, 0.6 ∙ 4
𝑓, = = = 1.33 𝑁⁄𝑚𝑚
𝐹𝐶 ∙ 𝛾 1.2 ∙ 1.5
𝑘 ∙𝑓 , 0.6 ∙ 25
𝑓 , = = = 8.33 𝑁⁄𝑚𝑚
𝐹𝐶 ∙ 𝛾 1.2 ∙ 1.5
𝑘 ∙𝑓, , 0.6 ∙ 2.6
𝑓, , = = = 0.86 𝑁 ⁄𝑚𝑚
𝐹𝐶 ∙ 𝛾 1.2 ∙ 1.5
In cui:
𝑘 è il coefficiente correttivo che tiene conto della durata del carico e dell’umidità della
struttura;
22
𝑓 , = 4 𝑁⁄𝑚𝑚 è il valore caratteristico della resistenza a taglio parallela alla fibratura;
𝛾 è il coefficiente parziale di sicurezza per il materiale, pari a 1.5 per legno massiccio secondo la
tabella della NTC2018;
FC è il fattore di confidenza.
I valori caratteristici delle resistenze sono stati scelti dal Prospetto 5 della UNI EN 11035-2:2010 per
legno di abete.
Verifica a flessione
Il carico uniformemente distribuito sul travetto genera una componente flessionale; quindi, è
necessario eseguire la verifica a flessione semplice.
𝜎 , ≤ 𝑘 , ∙ 𝑓 ,
Dove:
𝑘 , è il coefficiente riduttivo di tensione critica per instabilità di trave, per tener conto dello
sbandamento laterale.
Nel caso in esame lo svergolamento delle travi è impedito dalla presenza dei vari strati che
compongono il solaio, quindi 𝑘 , = 1 .
Il valore di 𝜎 , deve essere calcolato nella sezione maggiormente sollecitata a flessione in cui il
momento è massimo, ovvero in mezzeria.
𝑏∙ℎ
𝑊= = 1.44 ∙ 10 𝑚𝑚
6
𝑀 , 3.04 ∙ 10
𝜎 , = = = 23.88 𝑀𝑃𝑎
𝑊 1.44 ∙ 10
23.88 ≥ 8.33
Verifica a taglio
La suddetta verifica consiste nel controllare che nella sezione maggiormente soggetta a taglio,
ovvero agli appoggi, il valore della tensione tangenziale 𝜏 non ecceda la corrispondente
resistenza 𝑓 , (precedentemente calcolata):
𝜏 ≤𝑓,
23
La massima tensione tangenziale di progetto è calcolata con la teoria di Jourawski:
𝑉 , ∙ 1.5
𝜏 =
𝑘 ∙𝑏∙ℎ
5.36 ∙ 1000 ∙ 1.5
𝜏 = = 2.23 𝑀𝑃𝑎
0.5 ∙ 60 ∙ 120
𝑉 , è il taglio massimo agli appoggi precedentemente calcolato.
𝑘 è un coefficiente che tiene conto delle fessurazioni che possono innescarsi in tempi successivi
alla messa in opera, le quali generano una riduzione della resistenza.
Per questo motivo 𝜏 deve essere calcolata considerando una larghezza di trave ridotta secondo
il fattore 𝑘 , che per legno massiccio è pari a:
2 2
𝑘 = = = 0.5
𝑓, 4
𝜏 ≤𝑓,
2.23 ≤ 4
Dove:
. ∙
𝜎 , , = = = 0.54 𝑀𝑃𝑎
𝐴 è la superficie di contatto:
𝜎 , , ≤ 𝑓, ,
0.54 ≤ 0.86
24
Verifiche SLE
È fondamentale eseguire le verifiche di deformabilità per accertarsi che le deformazioni siano
contenute nei limiti accettabili.
𝑢 =𝑢 + 𝑢
Dove:
𝑢 è la deformazione istantanea nella combinazione rara;
𝑢 è la deformazione differita che tiene conto degli effetti della viscosità nel tempo.
Nel calcolo delle deformazioni è stato trascurato il contributo a taglio poiché
ℎ 1
= 0.05 <
𝑙 10
Freccia istantanea
Il DM2018 prevede di eseguire la verifica considerando la freccia istantanea prodotta dai soli
carichi variabili nella combinazione caratteristica:
𝑢 = 𝑢 ,
5 𝑞 ∙𝐿 𝑞 ∙𝐿
𝑢 = ∙ +𝑋 ∙
384 𝐸 , ∙𝐽 8 ∙ 𝐺 ⋅𝐴
5 𝑞 ∙𝐿
𝑢 = ∙
384 𝐸 , ∙𝐽
Dove:
𝑞 è il carico variabile caratteristico,
𝐽 è il momento d’inerzia,
𝐸, è il modulo elastico longitudinale medio.
La verifica risulta soddisfatta se:
𝐿
𝑢 <
300
5 0.02 ∙ 2.65 ∙ 10
𝑢 = ∙ = 6.80 ∙ 10 𝑚𝑚
384 11.8 ∙ 8.64 ∙ 10
𝐿 2270
= = 7.56 𝑚𝑚
300 300
6.80 ∙ 10 < 7.56
25
Freccia finale
Tabella 10 - Valori dei coefficienti di combinazione Come già detto, la freccia finale è data
dalla somma di due contributi:
𝑢 =𝑢 + 𝑢
𝑢 = 𝑢 , +𝑢 ,
𝑢 = 𝑘 ∙ 𝑢′
Dove:
𝑘 è il coefficiente che tiene conto dell’umidità ed è pari a 0.6 per classe di servizio 1.
𝑢 = 𝑘 ∙ (𝑢 , +Ψ ∙𝑢 , )
Sostituendo 𝑢 diviene:
𝑢 = 𝑢 , ∙ 1+𝑘 + 𝑢 , ∙ (1 + Ψ ∙ 𝑘 )
𝐿 2270
= = 11.35 𝑚𝑚
200 200
2.06 ∙ 10 < 11.35 𝑚𝑚
26
VERIFICA SETTO MURARIO A PRESSOFLESSIONE PER CARICHI LATERALI
27
28
GEOMETRIA E MATERIALI
30
223 Il setto murario in esame scelto è quello posto sul prospetto ovest
190 dell’edificio.
173
l’altezza dell’edificio:
330
𝜌 = 18 𝑘𝑁/𝑚
𝑏 = 1.28 𝑚
30
322
I valori delle aree d’influenza del piano terra e del primo piano sono
rispettivamente:
159
𝐴 = 4.34 𝑚
135
,
173
302
𝐴 , = 5.22 𝑚
223
𝑞 , = 2 𝑘𝑁/𝑚
Proiezione del carico permanente totale trasmesso dalla
copertura, precedentemente calcolato:
𝑔 , = 𝑔 , , + 𝑔 , , + 𝑔 , , = 0.732 𝑘𝑁/𝑚
Carico neve al suolo, precedentemente calcolato:
𝑞 = 1.2 𝑘𝑁/𝑚
Figura 17 - Aree d'influenza setto murario Carico del vento:
La pressione del vento è data, secondo le NTC 2018
dall’espressione:
𝑝 = 𝑞 ∙ 𝐶 ∙𝐶 ∙𝐶
Dove:
𝑞𝑟 = 1/2 ∙ 𝜌 ∙ 𝑣𝑟2
29
Tabella 11 - valore dei parametri Vb,0 , a0 , Ks 𝜌 è la densità dell’aria assunta
convenzionalmente costante e pari a
1.25 𝑘𝑔/𝑚3 𝑣𝑟 è la velocità di riferimento
𝑣𝑟 = 𝑣𝑏 ∙ 𝑐𝑟
𝑣𝑏 = 𝑣𝑏, 0 ∙ 𝑐𝑎
c = 1 𝑎 ≤ 𝑎
c = 1 + k ∙ [ − 1] 𝑎 < 𝑎 ≤ 1500 𝑚
𝑎0, k sono parametri forniti nella Tab. 3.3.I in funzione della zona in cui sorgerà la costruzione,
𝑎s è l’altitudine sul livello del mare del sito ove sorge la costruzione
𝑣 , = 25 𝑚/𝑠
c = 1
Da cui si ottiene
𝑣 = 𝑣 , ∙ 𝑐 = 25 𝑚/𝑠
Sostituendo:
𝑣 = 25 𝑚/𝑠
1
𝑞 = ∙𝜌 ∙ = 0.39 𝑘𝑁/𝑚
2
Il calcolo del coefficiente d’esposizione è dalla normativa come:
𝐶 (𝑧) = 𝐶 (𝑧 ) 𝑝𝑒𝑟 𝑧 ≤ 𝑧
𝑧 𝑧
𝐶 (z) = K ∙ 𝐶 ∙ ln ∙ [7 + 𝐶 ∙ ln ] per z > z
𝑧 𝑧
30
Tabella 12 - parametri per la definizione del coefficiente d'esposizione 𝑧 = 8.05 𝑚 è l’altezza dal suolo dell’edificio
𝑘 = 0.19
𝑧 = 0.05 𝑚
𝑧 = 4𝑚
𝑐 (z) = 2.21
Come descritto nella NTC 2018 al il coefficiente dinamico 𝐶𝑑 può essere assunto cautelativamente
pari a 1 nelle costruzioni di tipologia ricorrente, quali gli edifici di forma regolare non eccedenti 80
m di altezza. Si assume 𝐶 unitario. Sostituendo:
𝑝 = 0.87 𝑘𝑁/𝑚
𝑔 , , = 𝜌 ∙ 𝑡 ∙ ℎ , = 15,01 𝑘𝑁/𝑚
𝑔 , , = 𝜌 ∙ 𝑡 ∙ ℎ = 14,85 𝑘𝑁/𝑚
𝑔 , , = 𝜌 ∙ 𝑡 ∙ ℎ = 9,51 𝑘𝑁/ 𝑚
Carichi di progetto
In accordo con le normative NTC 2018, si assumono i coefficienti parziali per i carichi permanenti e
variabili rispettivamente pari a:
𝛾 = 1.3
𝛾 = 1.5
31
Carichi di progetto:
𝑔 , , = 𝑔 , , ∙ 𝛾 = 19,50 𝑘𝑁/𝑚
𝑔 , , = 𝑔 , , ∙ 𝛾 = 19,31 𝑘𝑁/𝑚
𝑔 , , =𝑔 , , ∙ 𝛾 = 12.36 𝑘𝑁/𝑚
𝑔 , =𝑔 , ∙ 𝛾 = 5,18 𝑘𝑁/𝑚
𝑔 , =𝑔 , ∙ 𝛾 = 0,94 𝑘𝑁/𝑚
𝑞 , = 𝑔 , ∙ 𝛾 = 5,98 𝑘𝑁/𝑚
𝑞 , = 𝑞 ∙ 𝛾 = 180 𝑘𝑁/𝑚
𝑞 , =𝑝 ∙𝑏 ∙ 𝛾 = 1.62 𝑘𝑁/𝑚
Setti murari
Ned(2P) 𝑁 , , = 𝑁 = 𝑔 , , ∙ 𝑏 = 24,96 𝑘𝑁
Nc
Primo piano in muratura in mattoni:
h3 200
Ns2 𝑁 , , = 𝑁 = 𝑔 , , ∙ 𝑏 = 24,70 𝑘𝑁
30 𝑁 , , = 𝑁 =𝑔 , , ∙ 𝑏 = 15,7 𝑘𝑁
Ned(1P)
Solaio
h2 312
𝑁 = 𝑁 =𝐴 ∙ (𝑔 + 𝑞 ) = 48,4 𝑘𝑁
862
, , , , ,
Copertura
Ned(solaio)
𝑁 , , = 𝑁 =𝐴 , ∙ (𝑔 , + 𝑞 , ) =
14,30 𝑘𝑁
𝑁 = 𝑁 , , + 𝑁 , , + 𝑁 , , = 54,7 𝑘𝑁
h1 302
𝑁 = 𝑁 , , + 𝑁 = 103,1 𝑘𝑁
ℎ , = 2.78 𝑚
ℎ , = 2.75 𝑚
32
L’azione del vento può essere assimilata ad un’azione uniformemente distribuita che agisce in
orizzontale sul setto murario.
Azioni Interne
Il carico uniformemente distribuito del vento 𝑞 , genera un’azione momento che ha
andamento parabolico e valore massimo in mezzeria.
𝑞 , ∙ ℎ ,
𝑀 , = = 1.56 𝑘𝑁𝑚
8
𝑞 , ∙ ℎ ,
𝑀 , = = 2.53 𝑘𝑁𝑚
8
𝑒 = 𝑒 + 𝑒
Dove 𝑒 è l’eccentricità della risultante dei carichi trasmessi dal muro del piano superiore rispetto
al piano medio del muro da verificare, ed è quindi nulla perché non vi è variazione di spesso dei
muri tra i due piani;
Si assume che il solaio scarichi il proprio peso sul muro per una lunghezza di circa 1.5 volte la sua
altezza ℎ , con andamento triangolare. Quindi la risultante del carico del solaio è applicata ad
una distanza dal bordo del muro pari a ℎ /2
𝑡 ℎ
𝑑 = − = 5.1 𝑐𝑚
2 2
𝑁 , , ∙𝑑
𝑒 =𝑒 = = 2.39 𝑐𝑚
𝑁
Eccentricità accidentale
ℎ ,
𝑒 = = 1.3 𝑚
200
Eccentricità dovuta al vento
𝑀 ,
𝑒 = = 1.2 𝑐𝑚
𝑁
Eccentricità convenzionali
𝑒 = 𝑒 + 𝑒 = 3.69 𝑐𝑚
La verifica è soddisfatta se
La verifica è soddisfatta
33
Coefficiente di eccentricità
6 ∙ 𝑒
𝑚 = = 0.73
𝑡
𝑥 = 0, 𝑦 = 0.97
𝑥 = 0.5, 𝑦 = 0.71
Da cui si ricava:
𝑥 =𝑚 = 0.73
Sostituendo si ottiene:
Seconda interpolazione, 𝜆 = 10
𝑥 = 0, 𝑦 = 0.86
𝑥 = 0.5, 𝑦 = 0.61
Da cui si ricava:
𝑥 =𝑚 = 0.73
34
Sostituendo si ottiene:
Terza interpolazione
𝜑 = 0.62
Figura 19 - terza interpolazione
N , = ℎ , ∙ 𝜑 ∙ f = 450,2 kN
𝑓𝑘 è il valore caratteristico della resistenza a compressione da tabella C8.5.I della normativa per
muratura a conci sbozzati con paramenti di spessore;
𝛾 = 1.2 è un coefficiente migliorativo per tener conto delle listellature della muratura;
N , =N
La verifica è soddisfatta se
N ,
𝑠 = > 1
N ,
Sostituendo si ottiene:
4,36 > 1
La verifica è soddisfatta
𝑒 = 1.21 𝑐𝑚
𝑡
= 10.2 𝑐𝑚
3
1.21 < 10.2
Coefficiente di eccentricità
6 ∙ 𝑒
𝑚 = = 2,17
𝑡
35
Snellezza del muro
ℎ ,
𝜆 = = 9,16 𝑐𝑚
𝑡
Prima interpolazione, 𝜆 = 5
𝜑 , = 0.66
Seconda interpolazione, 𝜆 = 10
𝜑 , = 0.56
N , = ℎ , ∙ 𝜑 ∙ f = 417,45 𝑘𝑁
N , =N
La verifica è soddisfatta se
N ,
𝑠 = > 1
N ,
Sostituendo si ottiene
3.25 > 1
La verifica è soddisfatta
36
RIBALTAMENTO SEMPLICE DI UN SETTO MURARIO SOTTO AZIONE SISMICA
Di seguito si andranno a svolgere i calcoli utili alla verifica della muratura sotto azione sismica per la
quale la porzione di muro presa in considerazione rimane la medesima rispetto alla verifica della
muratura fatta precedentemente.
Non avendo a disposizione alcun tipo di prove si è ipotizzata una categoria di sottosuolo C e una
categoria topografica T1.
Dati
N3
Nc Altezza del piano terra (ℎ ) = 3.02 m
h3 200
Peso muratura PT (𝑁 ) = 38 𝑘𝑁
N1
Peso muratura P1 (𝑁 ) = 44.87 𝑘𝑁
h1 302
Peso muratura P2 (𝑁 ) = 27 𝑘𝑁
C1
Figura 20 - schema esemplificativo Si studia separatamente la posizione della cerniera in due punti
diversi (C1 e C2)
Iniziando a calcolare l’equilibrio intorno al punto 𝑪𝟐 , si identificano forze che gravano sul muro al
secondo livello
𝑡 𝑡 𝑡 𝑡
𝑀 = (𝑁 ∙ ) + (𝑁 ∙ ) + (𝑁 ∙ ) + (𝑁 ∙ )
2 2 2 2
𝑀 = 𝛼 ∙ [(𝑁 ∙ ℎ ) + (𝑁 ∙ 𝑦 ) + (𝑁 ∙ ℎ ) + (𝑁 ∙ 𝑦 )]
[𝑁 ∙ (𝑦 − ℎ ) + 𝑁 ∙ (ℎ ) + 𝑁 ∙ (𝑦 − (ℎ + ℎ )) + 𝑁 ∙ (ℎ )]
𝑀∗ =
𝑔 ∙ [𝑁 ∙ (𝑦 − ℎ ) + 𝑁 ∙ (ℎ ) + 𝑁 ∙ (𝑦 − (ℎ + ℎ ) ) + 𝑁 ∙ (ℎ ) ]
37
Tabella 16 - punti dello spettro di risposta 114
𝑀∗ =
𝑔
𝑔 ∙ 𝑀∗
𝑒∗ = = 0.84
𝑁 +𝑁 +𝑁 +𝑁
∗
𝑔∙𝛼
𝑎 = = 0.026𝑔
𝑒 ∗ ∙ 𝐹𝐶
∗
𝑆 (𝑇 ) ∙ 𝜓(𝑧) ∙ 𝛾
𝑎 ≥
𝑞
0.026 ≥ 0.05
Non verificato
38
Andando a verificare invece nel punto 𝑪𝟏 , si identificano forze che gravano
sul muro al primo livello
N3
Nc
𝑡 𝑡 𝑡 𝑡 𝑡 𝑡
h3 200
𝑀 = (𝑁 ∙ ) + (𝑁 ∙ ) + (𝑁 ∙ ) + (𝑁 ∙ ) + (𝑁 ∙ ) + (𝑁 ∙ )
2 2 2 2 2 2
Ns2
ℎ
30 𝑀 = 𝛼 ∙ (𝑁 ∙ ℎ ) + (𝑁 ∙ 𝑦 ) + (𝑁 ∙ ℎ ) + (𝑁 ∙ 𝑦 ) + (𝑁 ∙ ) + (𝑁 ∙ ℎ )
N2
2
h2 312
862
C2
𝑀
𝛼 = = 0.04
𝑀
N1
h1 302
C1
Figura 22 - schema esemplificativo
ℎ
𝑁 ∙ (𝑦 − ℎ ) + 𝑁 ∙ (ℎ ) + 𝑁 ∙ (𝑦 − (ℎ + ℎ )) + 𝑁 ∙ (ℎ ) + (𝑁 ∙
) + (𝑁 ∙ ℎ )
∗
𝑀 = 2
ℎ
𝑔 ∙ 𝑁 ∙ (𝑦 − ℎ ) + 𝑁 ∙ (ℎ ) + 𝑁 ∙ (𝑦 − (ℎ + ℎ ) ) + 𝑁 ∙ (ℎ ) + 𝑁 ∙ ( ) + 𝑁 ∙ ℎ )
2
157.4
𝑀∗ =
𝑔
∗
𝑔∙𝛼
𝑎 = = 0.041𝑔
𝑒 ∗ ∙ 𝐹𝐶
∗
𝐴 ∙𝑆
𝑎 ≥
𝑞
39
Tabella 17 – parametri dipendenti e indipendenti
e S come fattore dovuto agli effetti locali dei terreni soggetti a sisma.
0.041 ≥ 0.069
Non verificato
+
40
41
Metodo grafico
La verifica è eseguita nella porzione di arco compresa tra le reni e la chiave (settore fra 30°e 90°).
𝑛∗ = 360°/12° = 30
𝑅𝑒 − 𝑅𝑖 0.32 − 0.20
𝐴𝑐 = 𝜋 =𝜋 = 0.005 𝑚
𝑛∗ 30
Peso del singolo concio
42
Peso delle aree di muratura che insistono sui singoli conci
posizionando lungo una linea di riferimento il peso del concio in asse con
il peso della muratura e il peso della muratura in asse con il peso del
concio e successivamente unendo le due estremità trovando un punto
di intersezione che indentifica la posizione richiesta.
43
Determinazione della posizione della risultante di tutti i
carichi agenti sull’arco
44
Determinazione della curva delle pressioni dell’arco
Determinazione polo 𝑯𝟏
Per costruire la curva delle pressioni viene utilizzato il metodo grafico usato in precedenza.
Risultato La curva delle pressioni esce dal terzo medio nei conci 4 e 5; la verifica di stabilità non è
soddisfatta per il metodo del Mèry.
45
Verifiche di sicurezza
Per la normativa italiana se 𝑒 risulta maggiore di ℎ/6 la sezione risulta parzializzata: in questo caso h
risulta essere 12.00 cm e quindi > 0.02. La sezione, quindi, risulta non essere parzializzata.
𝑏 = 0.65 𝑚
ℎ
= 0.06 𝑚
2
Si è ricavato il valore di u (distanza tra il punto di applicazione di N e l’intradosso del concio)
ℎ
𝑢 = – 𝑒 = 0.06 − 0.02 = 0.04 𝑚
2
Si ricava di seguito la tensione massima di compressione:
𝑁 821
𝜎𝑚𝑎𝑥 = = = 21 × 10 𝑀𝑃𝑎
3𝑢𝑏 0.039
𝜎𝑚𝑎𝑥 ≤ 𝑓𝑐, 𝑑
𝑓𝑐𝑘 2.6
𝑓𝑐, 𝑑 = = = 𝑀𝑃𝑎
𝐹𝐶 ∙ ɣm 1.35 ∙ 18
46