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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Corso di Laurea triennale in Moda e Design Industriale

ELABORATO FINALE

PORSCHE, 90 ANNI DI STORIA E DI SUCCESSI

CANDIDATO: Alex Arcaro


RELATORE: Prof.ssa Marina D’Amato
Anno Accademico 2023 / 2024

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Indice

Introduzione

Capitolo 1: Storia della casa automobilistica Porsche, del logo e delle varie famiglie di
prodotto.

Capitolo 2: Evoluzione del prodotto Porsche nel tempo, le innovazioni, le applicazioni ed i


principali traguardi.

Capitolo 3: Il ciclo di vita del prodotto Porsche, e le famiglie di prodotto.

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Il progetto di tesi di laurea triennale da me sviluppato, si propone di descrivere il marchio


Porsche analizzando ogni singolo aspetto della casa automobilistica:

• Evoluzione, Design e storia dell’azienda


• Breve analisi sugli andamenti di mercato di Porsche
• Il ciclo di vita del prodotto Porsche
• Ibrido in Porsche
•La comunicazione, il marketing e la pubblicità di Porsche nel tempo

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In termini di strategia aziendale, osserviamo la “Strategia 2025” di Porsche, con la quale
l’azienda tedesca vuole costruire la propria produzione automobilistica: le persone e
l’ambiente diventano temi nel futuro concetto di prodotto di Porsche.

L'analisi che presento riguarda la storia del marchio e tutte le principali innovazioni che
hanno creato l'azienda che conosciamo oggi.

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Capitolo 1

Il marchio Porsche fu fondato da Ferdinand Porsche a Stoccarda nel 1931, durante il


periodo nazista.
Hitler decise che per motorizzare il popolo tedesco avrebbe dovuto creare un'auto che tutti
potessero acquistare.
Ferdinand Porsche progettò la prima famosa Volkswagen, la People's Car (dal tedesco
Volks: popolo e Wagen: macchina), divenuta poi nota come Maggiolino. Nel 1938, lo
stesso Hitler fu soddisfatto del Maggiolino e fornì a Ferdinand Porsche le specifiche per
costruire un'auto ad alte prestazioni.
Porsche presentò la cosiddetta "Porsche Tipo 64", una vettura direttamente derivata dalla
Kdf Wagen (il cosiddetto Maggiolino), destinata a gareggiare nella corsa Berlino-Roma,
che si sarebbe dovuta disputare nell'autunno del 1939, ma non si tenne mai a causa dello
scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

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Lo stemma Porsche:

Lo stemma Porsche è fortemente legato alla geografia del marchio; è caratterizzato da più
elementi combinati tra di loro: • I colori • Le scritte ed I simboli utilizzati

I colori rispecchiano la terra del Baden-Württemberg, mentre i simboli sono: il cavallino


rampante, simbolo della città di Stoccarda e il ramo di corno di Ulrico I. Il distintivo fu
introdotto nel 1952 come simbolo di qualità per il modello 356 dopo un incontro tra Ferry
Porsche e Max Hoffman, l'allora importatore americano. Nello stesso anno Hermann
Lapper, allora direttore dell'agenzia pubblicitaria, e il costruttore Franz Xaver Reimspieß
proposero un progetto che fino a quel momento era stato modificato solo nei dettagli.

Come elemento unificante, in alto si trova la scritta Porsche. Rispetto ai loghi attuali, la
scritta Porsche è solo in rilievo e non nera. Inoltre, il rosso tende maggiormente
all'arancione, come il colore nazionale del Württemberg-Hohenzollern. Alla fine del 1952 il
logo Porsche apparve sui coprimozzi della Porsche 356 e nel novembre 1954 il logo
Porsche apparve per la prima volta sulla maniglia del coperchio anteriore del motore.

Stemma Porsche anno 1952

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Stemma Porsche anno 1980

Stemma Porsche anno 1990

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Il logo com’è oggi

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La Porsche 356-001, la prima Porsche mai realizzata

Ferdinand Porsche ha lavorato instancabilmente per creare il primo vero modello Porsche
356.
La Porsche 356 è un'auto sportiva molto semplice, dalle linee innovative ed uniche; una
vera vettura sportiva a due posti pensata per un uso sportivo. Il motore è un classico boxer
a 4 cilindri da 1,1 litri situato al centro del telaio dell'auto e raffreddato ad aria.

Di seguito un'immagine della prima vera Porsche 356 costruita da Ferdinand Porsche nel
marzo 1948. In questa immagine, l'auto è su una piattaforma esposta al Museo Porsche di
Stoccarda.

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Il motore utilizzato in origine manteneva sostanzialmente la configurazione del Maggiolino,


con le uniche modifiche che riguardavano una modifica dell'impianto di alimentazione e
l'installazione di due carburatori, uno per ogni serie.

Seguì l'introduzione di un motore molto complesso e sofisticato, disponibile solo nella


versione sportiva, con sistema di distribuzione a doppio albero a camme in testa,
progettato da Ernst Foreman, denominato "Carrera".

La Porsche 356 e la famosa 550 Spyder

A partire dalla 356.001 la Porsche capì che la vettura doveva essere migliorata dal punto
di vista meccanico ed estetico/aerodinamico; tutto doveva portare alla soluzione finale per
la 356.
Il telaio è stato effettivamente modificato.
Porsche passò dalla produzione manuale alla "produzione in serie" grazie all'interesse del
concessionario svizzero Rupprecht von Senger.
Nel luglio del 1948, infatti, anche la Porsche fece il suo primo tentativo di immettere la
vettura sul mercato, incaricando la tipografia viennese Kapri & Co. di realizzare il primo
catalogo autentico della Porsche 356, che conteneva solo quattro pagine a colori; due
versioni furono lanciate: berlina e decappottabile.

Nel 1950, Ferdinand Porsche e suo figlio Ferry trasferirono l'azienda dall'Austria allo
stabilimento di produzione di Stoccarda-Zuffenhausen, in Germania, dove trascorsero il
resto dei loro anni e scrissero l'eredità del marchio.
Il marchio apportò quindi anche innovazioni sostanziali per migliorare le vetture
commissionando la carrozzeria "Reutter", che dal 1949 produceva automobili in stretta
collaborazione con Porsche.
Confrontiamo la Porsche della fine degli anni Quaranta con la più recente Porsche fondata
a Stoccarda: alla fine degli anni Quaranta Porsche contava più di 20 dipendenti e dalla sua
fondazione in Germania il numero è cresciuto fino a 60, di cui 35 dipendenti nella ·
Produzione.
Il 21 marzo 1951 Porsche raggiunge un traguardo importante: nello stabilimento di
Stoccarda viene prodotta la 500esima Porsche.

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Il 16 maggio 1951 Ferry Porsche decise di ampliare il mercato della Porsche: invece di
guardare solo all'Europa, cercò di commercializzare il marchio nei paesi del
Commonwealth, cambiando così lo stile di guida da sinistra a destra.
I mercati indiano, australiano e canadese hanno buone prospettive di esportazione e di
crescita del mercato. Un’altra mossa fondamentale per Porsche è stato l’ingresso nel
mercato statunitense. Grazie al contributo dello storico importatore Volkswagen Max
Hoffman.

La Porsche 356 A T1

Nel 1955, al Salone di Francoforte, fu presentata la nuova Porsche 356 A.


L'auto era sia esteticamente che meccanicamente più morbida della 356 Pre-A: guidava
meglio e gli aggiornamenti del motore davano i loro frutti.
Oltre a questi miglioramenti, la 356 A era famosa anche per un modello: la Speedster.

La 356 Speedster (che letteralmente significa "molto veloce") era un'auto dal telaio solido
e progettata con la capote in tela; la silhouette dell'auto era molto elegante e gradevole.
Nasce da un'idea proposta dal famoso importatore Max Hoffman per il mercato americano.
Una decappottabile diversa da ciò che Porsche immaginava.

Viene svelata anche la versione più potente e rara della Speedster, che per la prima volta
nella storia Porsche porta il nome "Carrera" marchiato e riconosciuto: la Speedster
Carrera/1500 GS, di cui furono prodotte solo 14 unità.

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Nel 1955 furono prodotte quasi 3.000 Porsche 356, il 77% delle quali furono esportate,
mentre solo 668 rimasero in Germania.
Porsche stava iniziando a diventare un colosso, e i numeri dell’epoca lo illustrano
chiaramente rispetto alla fabbrica di Gömunde, e Porsche iniziò a vedere il successo
globale e la reputazione che l’avrebbero caratterizzata negli anni successivi.
La cosa intelligente di Porsche è affidarsi ai consigli di stile degli esperti del settore per
sfruttare al meglio un prodotto meccanicamente molto efficiente.
Bisogna considerare anche il mercato statunitense e la fiducia in Max Hofmann.

La Porsche 911

Nel settembre del 1963 la Porsche lanciò il degno successore della 356: la Porsche 901.
Fece molto scalpore e la vettura si presentò subito come un'auto innovativa, caratterizzata
da un nuovo design, più in linea con i tempi e meno arrotondato rispetto alla 356. La
produzione della 901 iniziò nel settembre 1964.
L'auto condivide il nome con la 901 Peugeot che minacciò Porsche di citarla in giudizio per
il nome dato.

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Così venne ribattezzata Porsche 911, dando inizio ad un mito che si tramanda fino ai
giorni nostri.
Se si guarda la Porsche 911 e la si confronta con la sua evoluzione nel tempo, la prima
cosa che si nota è che la forma della carrozzeria non è cambiata. È un design così
inconfondibile, così unico, da preservarsi nel tempo, caratterizzando l'auto e rendendola
sacra a generazioni di appassionati di auto. Di conseguenza, la coupé sportiva è dotata di
un piccolo motore a sbalzo da 2,0 litri montato nella parte posteriore dell'auto. Finora la
Casa di Stoccarda ha utilizzato il suo leggendario motore boxer a 6 cilindri.
Di conseguenza, la 911 fu acclamata come una coupé sportiva rivoluzionaria, l’unica
vettura dell’epoca dotata di un motore posteriore a sbalzo che offriva un comfort di guida
unico e divertimento sportivo. Nel 1967 la 911 debuttò in una versione denominata
"Targa", una carrozzeria sicura in caso di ribaltamento e la cui tela di poliuretano
trasparente poteva essere rimossa per una piacevole guida.

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La Porsche 911 modello G

Nel 1974 Porsche lanciò la serie "G". Per la prima volta il design della carrozzeria della
Porsche 911 è stato ampiamente rinnovato. Oltre alle versioni Coupé e Targa, a partire
dall'anno modello 1983 era disponibile anche una versione Cabriolet. La caratteristica più
accattivante di questa generazione di 911 è il paraurti con soffietto in plastica nera,
posizionato in alto. I modelli G hanno una griglia rossa tra le luci posteriori e, a seconda
dell'anno del modello, la scritta Porsche rossa o nera. La targa posteriore è affiancata da
due grandi paraurti in gomma con illuminazione targa integrata. I parafanghi del modello G
sono dotati di soffietti neri più alti, risultato delle normative di omologazione statunitensi.

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Porsche 911 964

La Porsche 964 fece il suo debutto sul mercato mondiale nel 1989. La Porsche 964
presentò numerose innovazioni pur mantenendo lo stile classico dell'auto. È disponibile
nelle versioni Coupè, Cabriolet e Targa.
L'auto era alimentata da un motore da 3,6 litri che produceva circa 250 cavalli; si
distingueva per essere la prima 911 a disporre della trazione integrale (AWD) 47, nonché
dell'installazione opzionale di un cambio automatico Tiptronic.
I paraurti anteriore e posteriore sono realizzati in plastica deformabile; il paraurti
posteriore è dotato per la prima volta di uno spoiler autoestraente integrato. Le luci
posteriori hanno una striscia di collegamento con fendinebbia posteriori integrati e scritta
"Porsche" riflettente rossa. La versione Targa della 964 è dotata di roll-bar nero e lunotto in
vetro di sicurezza.
La versione cabriolet ha la capote in tessuto e il lunotto in plastica con chiusura elettrica.

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Porsche 911 993

La Porsche 993 fu l'ultima serie di 911 raffreddate ad aria. Nel 1994 ebbe luogo il
passaggio di consegne tra la 964 e la 993.
Questa evoluzione è davvero importante, non solo per gli aspetti tecnici ma anche per
quelli estetici della vettura. I parafanghi della 993 sono più larghi e più piatti, il bagagliaio è
accorciato e il bordo in gomma nera nel punto in cui la carrozzeria si unisce al paraurti
anteriore nei modelli G e nella 964 è sparito.
I parafanghi posteriori hanno una forma più ampia e si estendono linearmente all'indietro,
mentre i gruppi ottici posteriori sono posizionati più in alto.

La Porsche 993 venne inizialmente offerta nelle versioni Coupé e Cabriolet a trazione
posteriore. A partire dal 1995, la 993 aveva la trazione integrale opzionale, mentre la 993
Turbo aveva una frizione a dischi adesivi. Dal 1996 al 1997 seguirono i modelli di grande
successo 993 4S e 993 S. Nel 1996 venne introdotto il modello Targa; questo modello

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prevedeva l'abbandono del tetto ripiegabile in favore di un ampio tetto scorrevole in vetro
multistrato oscurato regolabile elettricamente.

Porsche 911 996

Prodotta dal 1998 al 2004

L'auto si presenta molto diversa dalla serie precedente, e la principale innovazione tecnica
riguarda il raffreddamento del motore, che ora è liquido invece che ad aria come prima.

Al di là della tecnologia, c’è stata una rivoluzione estetica degna di nota. Nella parte
anteriore, il paraurti è più "appuntito" e i fari presentano per la prima volta l'esclusivo
design "a goccia" della serie. Il paraurti posteriore è cambiato in modo significativo ed è
ora piuttosto voluminoso, con la linea del tetto che si estende fino alla parte posteriore; le
luci posteriori sono ora più distanti e non collegate da catarifrangenti.

La 996 diventa comunque la 911 più venduta di sempre presenta alcuni modelli celebri
che Porsche riproporrà anche negli anni successivi quali la GT2 e la GT3.

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La Porsche 911 997

Prodotta dal 2004 al 2012

Porsche ha lanciato per la prima volta la 997 nel luglio 2004. La 997 presentava molte
innovazioni, sia estetiche che tecnologiche. Il gruppo ottico ritorna all'origine, e la forma
ovale è ancora una volta la prima scelta; la coda presenta molte similitudini con la serie
precedente, e mantiene sempre un volume importante.

Il telaio della 997 è disponibile opzionalmente con il sistema di sospensioni adattive


PASM: le sospensioni possono ora essere regolate tra tre modalità: Comfort, Sport e Sport
Plus.

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Porsche 911 991

Prodotta dal 2012 al 2015

Porsche lanciò la 991 come successore della 997. Il 991 migliora ulteriormente i livelli di
prestazioni ed efficienza.

Fondamentali le novità estetiche: il paraurti anteriore è ora più aerodinamico, i fari hanno
una forma più ovale, al posteriore sono state introdotte luci a LED e un design delle luci
più tecnologico e futuristico. Silhouette piatte e aerodinamiche, superfici tese e dettagli
progettati con precisione rendono la 991 una 911 moderna sotto ogni aspetto.

Il telaio è stato riconfigurato con un passo aumentato, carreggiata più ampia e pneumatici
più grandi. L'abitacolo è stato completamente rivisto: ora è più ergonomico e il quadro
strumenti rialzato riprende quello della Panamera. Di conseguenza, la vettura appare
notevolmente cambiata e diversa rispetto alla serie precedente.

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La Carrera GT

La Carrera GT è stata presentata come concept car al Motor Show di Parigi del 2000; il
motore V10 è derivato da un progetto che la casa tedesca iniziò all'inizio degli anni
Novanta per la Formula 1. La lubrificazione è a carter secco, il lato aspirazione è un
doppio albero a camme con fasatura variabile, le valvole di scarico sono raffreddate al
sodio e la zona rossa del contagiri è a 8400 giri.

La Carrera GT ha un telaio monoscocca in fibra di carbonio costruito dall'italiana ATR


Composites. Il telaio ausiliario è realizzato con lo stesso materiale e la sospensione è del
tipo pushrod. Il carbonio è presente anche negli impianti frenanti, insieme alla ceramica.

Ha l'ala posteriore che può essere sollevata oltre i 110 km/h per aumentare il carico
aerodinamico e il cambio è un manuale a 6 marce.

Verranno prodotte circa 1.270 Carrera GT. La vettura è lunga 4,61 metri, larga 1,92 metri e

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alta solo 1,17 metri.La Carrera GT raggiunge una velocità massima di 330 km/h e accelera
da 0 a 100 km/h in soli 3,9 secondi.

La Porsche 918 Spyder

Una delle auto tecnologicamente più avanzate della storia, la Porsche 918 Spyder è una
supercar ibrida plug-in da 887 cavalli che sfida LaFerrari e McLaren P1. La 918 Spyder è il
risultato di un meticoloso lavoro di sviluppo a lungo termine per creare la Porsche del
futuro, progettata attorno a una piattaforma ibrida plug-in (ricaricabile) che le consente di
fornire livelli molto elevati di prestazioni e consumi ridotti. Il tutto è contenuto in una
cabriolet biposto in stile “Targa” realizzata con monoscocca in fibra di carbonio. La velocità
massima supera i 340 km/h.
Il telaio è una monoscocca in fibra di carbonio derivata dall'esperienza agonistica di
Porsche. La rigidità torsionale e la leggerezza della carrozzeria mantengono il peso della
918 Spyder poco al di sotto dei 1.640 chilogrammi, mentre l'unità meccanica da 50
chilogrammi è posizionata in basso e al centro della carrozzeria. La 918 Spyder è un ibrido
parallelo che può funzionare sia con il solo motore a benzina che con il motore a benzina
e il motore elettrico associato, con il motore anteriore che fornisce la trazione integrale
senza la necessità di collegamento meccanico. La potenza totale è pari a 887 CV.

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Capitolo 2

Porsche si è evoluta molto rapidamente nel tempo e attraverso fasi importanti.


Diviso in due momenti distinti: il primo periodo inizia con l'origine fino all'inizio degli anni
'90, e il secondo periodo è iniziato negli anni '90 ed è durato fin’ora.
L’anno 2002 segna per la Porsche una tappa importante: si passa da una produzione
localizzata a Zuffenhausen, all’inaugurazione dello stabilimento di Lipsia, dove si
investono 150 milioni di euro.

Alcune tappe importanti possono essere riassunte nelle seguenti date:

Fase della nascita aziendale

• 1948, la Porsche nasce ed introduce la prima vera aerodinamica Porsche 356 e durante
il 1949, Porsche crea 52 vetture completamente prodotte a mano.
• 1950, La Porsche affitta la Reutter, nota carrozzeria di Stoccarda, per la realizzazione
delle scocche delle vetture. Sempre nello stesso anno Max Hoffman, noto importatore di
marchi tedeschi negli U.S.A., ordina la prima Porsche 356 per il mercato americano.
• 1951, Ferdinand Porsche muore.
• 1953, la Porsche 550 Spyder diventa una leggenda nel mondo delle corse, competendo
a marchi quali Ferrari, Jaguar, Maserati.
• 1954, viene introdotto il modello Porsche 356 Speedster.

Fase della crescita e del successo

• 1956, vengono prodotte 10.000 unità di vetture; la miglior auto in termini di performance
rimane la 356 Carrera.
• 1962, Porsche stabilisce la distribuzione indipendente per l’Europa.
• 1963, finalmente la Porsche presenta il modello successore della leggendaria 356: la
Porsche 901. La vettura presenta un nuovissimo motore 6 cilindri boxer raffreddato ad aria
con ben 130 cv.
Porsche rilevò la venerabile Reutter e stabilì una propria rete di distribuzione negli Stati
Uniti, con una produzione annua di oltre 11.000 veicoli.

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• 1964, inizia la produzione della 911, il modello diventa subito un successo, il prezzo negli
Stati Uniti è di 5.500 $.
• 1965, la produzione della 356 termina dopo 17 anni di produzione e 77.361 vetture
prodotte.
• 1969, si allarga lo stabilimento di Zuffenhausen-Stoccarda in quanto la domanda
maggiore del prodotto a livello mondiale richiede una maggior offerta. Zuffenhausen è ora
organizzato per accogliere una catena di assemblaggio più grande e meglio organizzata.
• 1970, Porsche sostituisce la 912 con la 914, una più economica Porsche con il motore
centrale in collaborazione per la prima volta nella storia con Volkswagen. La 914 offre sia il
4 cilindri Volkswagen che il 6 cilindri boxer Porsche.

Inizio di una nuova epoca

• 1975, Porsche introduce sul mercato la 911 Turbo, negli U.S.A. nel 1976. La Turbo,
completa la gamma Porsche cercando di uniformarsi a quelle che erano le tendenze
dell’epoca.
• 1976, Porsche sostituisce la 914 con la 924, una coupè sportiva con il motore anteriore e
la trazione posteriore. La vettura ha un motore Audi, i pesi sono ben equilibrati con il
blocco del cambio al posteriore unito al differenziale. Con questa vettura, Porsche diventa
la prima al mondo per la tecnica della saldatura con l’acciaio zincato e la prima al mondo
per la garanzia contro la ruggine per ben 6 anni.
• 1983, si introduce la prima 911 Cabriolet; negli U.S.A. la 911 Targa diventa una best
seller in quanto 1/3 delle 911 sono Targa.
• 1984, Porsche AG dichiara apertamente che l’azienda è di proprietà della famiglia Piech
(ben 875.000 azioni possedute su 875.000). La 911 Carrera diventa un 3.2 litri.
• 1990, Porsche lancia per la prima volta nella storia la 911 con 4 ruote motrici, la 964. Il
15% di questa vettura deriva dalla precedente 911.
• 1996, sono state costruite complessivamente 1.000.000 di Porsche; nel mese di Luglio,
viene lanciata la 993 Turbo con 4 ruote motrici, 2 turbocompressori e 400 cv.

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Verso il nuovo millennio

• 1997, Viene introdotta la Porsche Boxster, motore 2,5 litri e 200 cavalli. La Porsche
stabilisce il secondo sito produttivo della Boxster in Finlandia; il nome Boxster deriva dalla
combinazione “Boxer” (peculiarità del motore a cilindri contrapposti) + “Roadster” (la
tipologia della vettura).
• 1998, Ferry Porsche muore all’età di 88 anni. Porsche fa una scelta di cambiamento
radicale: introduce i motori raffreddati a liquido: nasce la 996 Porsche. Inoltre la nuova 911
Carrera 4 introduce anche il nuovo sistema di controllo stabilità il PSM®.
• 1999, la Porsche annuncia un importante novità che cambierà le sorti dell’azienda: verrà
prodotto un SUV con il DNA Porsche ma che sarà in grado di competere sul mercato
offrendosi come il SUV di lusso più veloce al mondo e più lussuoso; sarà prodotto a Lipsia
in collaborazione con la Volkswagen. Il debutto di questa rivoluzionaria vettura di Porsche
è programmato per il 2002.
• 2003, Porsche introduce sul mercato la Cayenne nelle 2 versioni: Turbo e Cayenne S. La
gamma Boxster incrementa la potenza grazie alla tecnologia del VarioCam (tecnologia
impiegata per il controllo dell’alzata delle valvole).

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• 2009, a gennaio, si rilasciano le foto della prima sedan della storia Porsche, la
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Panamera, la vettura sarà poi presentata al Motor Show di Shanghai. Il 31 gennaio viene
inaugurato il Porsche Museum. Nel Porsche Museum, oltre che assaporare la storia del
marchio, è possibile anche poter effettuare il processo di consegna dell’autovettura al
cliente dopo una visita nello stabilimento. A febbraio, si inizia già a parlare della Cayenne
S Hybrid, caratterizzata da un evoluto sistema di gestione della motricità (elettrica-termica)
e di recupero dell’energia.

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• 2013, Porsche celebra i 50 di 911 con una versione speciale. Si presenta anche la nuova
generazione di Cayman; al Los Angeles Auto Show si presenta anche la nuova Macan S e
Macan Turbo.

Porsche 991 GT2 RS

Nel luglio 2017, Porsche lancia la 911 dei record storici: È la 911 stradale più potente di
sempre: ben 700 CV È la 911 più innovativa di sempre È la 911 più costosa di sempre:
prezzo di partenza per il listino Italia di 293.000€ IVA Inclusa È la vettura stradale più
veloce di sempre al celeberrimo Nürburgring; viene stabilito il record unico di 6:47,3
secondi: un tempo mostruoso. La vettura viene presentata in versione di preview al
Goodwood Festival of Speed del luglio 2017; la vettura sorprende tutti gli appassionati del
marchio e suscita subito l’interesse del pubblico mondiale di collezionisti e potenziali
acquirenti. Con la 991 GT2 RS, Porsche ha in mente di riprendere il filone storico delle
vetture GT2, ovvero delle vetture più estreme caratterizzate dal motore sovralimentato.

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Capitolo 3 Il ciclo di vita del prodotto Porsche, e le famiglie di prodotto

Il ciclo di vita del prodotto o anche PLC, rappresenta uno dei più conosciuti modelli di
marketing, ma va chiarito che non si tratta di uno strumento previsionale affidabile, e
nemmeno di una descrizione dell’andamento necessario di qualsiasi mercato: la sua
4 1
validità consiste soprattutto nel fornire suggerimenti utili a definire il marketing mix più
efficace nei diversi momenti della vita del prodotto. La logica del ciclo di vita è
rappresentata dal fatto che, durante la vita di un prodotto/servizio, un'impresa deve
procedere a modificare le proprie strategie di marketing a più riprese, allo scopo di
rispondere al mutamento delle condizioni di mercato, nonché alla pressione competitiva
esercitata dai concorrenti. L'obiettivo di un'impresa è il protrarre il più a lungo possibile la
vita utile dei propri prodotti, onde accrescerne al massimo la redditività, togliendoli dal
mercato solo quando un prodotto sostitutivo è in grado di fornire lo stesso apporto
economico, o superiore. Il conseguimento di tale obiettivo, però, dipende molto dalla
capacità di scegliere le strategie appropriate in funzione dell'evoluzione del mercato.

Il ciclo di vita del prodotto è rappresentano sotto forma di una curva all’interno di un
4 1
grafico, in cui sull’asse orizzontale è riportato lo sviluppo temporale, e in quello verticale
4 1
l’andamento delle vendite. Questa curva è divisa in quattro fasi successive nel tempo,
definite come introduzione, sviluppo, maturità e declino. La durata di ogni fase, e del ciclo
di vita nel suo insieme, dipende dalle specificità del prodotto: può essere rapido, come per
l’abbigliamento moda o per alcuni prodotti di elettronica di consumo, obsoleti nell’arco di
qualche mese, o estremamente lento, come ad esempio la Coca Cola, o l’Aspirina, in fase
di maturità da decenni. Occorre ricordare che la dinamica del ciclo di vita si applica
correttamente soltanto a prodotti che sono realmente nuovi, o almeno che così sono
percepiti dal mercato, e non a semplici varianti o miglioramenti di prodotti già esistenti.

Fase di introduzione
Un prodotto realmente nuovo (non una semplice variante di un prodotto già noto e
utilizzato) difficilmente viene accettato subito dalla maggioranza dei potenziali clienti, ma in
un primo periodo viene sperimentato soltanto dai consumatori più "avventurosi" e portati
all’innovazione. In tale periodo iniziale il prodotto è ancora poco conosciuto e distribuito,
caratterizzato da una crescita lenta delle vendite, dipendente dalla velocità di inserimento
del prodotto sul mercato. In questa fase i profitti sono di solito inferiori ai costi sostenuti per

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lo sviluppo del prodotto ma i concorrenti sono pochi o anche nessuno. I prezzi potranno
perciò essere elevati, e le "leve" di marketing più efficaci saranno la comunicazione e la
distribuzione, finalizzate a raggiungere il maggior numero possibile di potenziali clienti.

1
Fase di sviluppo
Se il prodotto incontra il favore del mercato, segue un periodo di forte incremento delle
vendite, con profitti notevoli dovuti alla crescita dei volumi di vendita con prezzi che, grazie
alla pressione concorrenziale ancora limitata, potranno essere mantenuti elevati. In questa
fase le "leve" di marketing più efficaci continueranno ad essere la comunicazione e la
distribuzione, funzionali però soprattutto a creare una precisa identità del prodotto, che lo
difenda dai concorrenti che inevitabilmente entreranno nel mercato creando nei clienti
fedeltà di marca. Fase di maturità Un periodo di stabilizzazione delle vendite, dovuto al
raggiungimento dell'accettazione del prodotto da parte della maggioranza degli acquirenti
potenziali. In questa fase (che può essere anche molto lunga) i margini unitari
diminuiscono, a causa delle accresciute spese commerciali necessarie per difendere il
prodotto dalla concorrenza che ormai è massicciamente presente. Le "leve" di marketing
efficaci diventano il prezzo, che si abbassa per reagire alla pressione dei concorrenti, e
soprattutto il prodotto: di fronte ad un mercato ampio e segmentato diventa necessario
predisporre varianti del prodotto e dell’offerta commerciale per venire incontro nel modo
più preciso possibile alle esigenze dei diversi segmenti di clientela e difendere la quota di
mercato detenuta.

Fase di declino
Quando il prodotto diventa obsoleto si manifesta una più o meno graduale diminuzione
delle vendite e un'erosione dei profitti, fino al momento in cui l’azienda non decida che è
opportuno toglierlo mercato, naturalmente se un nuovo prodotto è già in fase di sviluppo o
maturità. Le "leve" efficaci sono soprattutto il prezzo, che potrà essere basso visto che i
costi sono già tutti ampiamente ammortizzati, e la distribuzione, che diventa selettiva
privilegiando i canali distributivi con il costo minore per l’azienda. Per una corretta gestione
del suo portafoglio prodotti, l’azienda deve essere presente nel mercato con prodotti in
diverse fasi del loro ciclo di vita, in modo che, quando un prodotto entra nella fase di
declino altri prodotti, ancora in fase di sviluppo o maturità, garantiscano la continuità dei
volumi di fatturato e il futuro dell’azienda stessa. Il ciclo di vita del prodotto nel settore
automobilistico è caratteristico; infatti le case automobilistiche effettuano periodicamente

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

1
secondo l’andamento delle vendite e secondo le campagne pubblicitarie, dei rinnovi di
prodotto distinti in 2 differenti pratiche: i restyling ed i nuovi modelli.

2
Ciclo di vita del prodotto ed andamento delle vendite: La Porsche 911 (1994-2016)

Andiamo adesso ad analizzare il ciclo di vita della Porsche 911 in circa 20 anni di
produzione/vendita.

Anno Vendite annuali 911 Vendite totali % di 911 vendute

1994/1995 17407 21124 82,40%

1995/1996 19096 9262 99,14%

1996/1997 16507 32383 50,97%

1997/1998 17869 36686 48,71%

1998/1999 23090 43982 52,50%

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Da questa prima situazione emerge chiaramente che la 911 è il prodotto principale per la
Porsche e che nel periodo 1995/1996 è quasi l’unica vettura prodotta; si vede quindi
un’azienda che temporaneamente imposta la propria immagine secondo un solo prodotto.
Dopo questo periodo le cose cambiano sostanzialmente e la Porsche offre adesso la
mitica Porsche Boxster 986; l’azienda vede davvero un periodo di crescita solida e
prosperosa.

Anno Vendite annuali 911 Vendite totali % di 911 vendute

1999/2000 23050 48797 47,24%

2000/2001 26721 54586 48,95%

2001/2002 32337 54234 59,62%

2002/2003 27789 66803 41,60%

2003/2004 23704 76827 30,85%

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

La situazione di questo periodo non differisce molto dal precedente: la 911 è ormai
consolidata ma la Porsche Boxster inizia a sentire l’invecchiamento; nel 2002, Porsche
lancia la Cayenne che fa crescere di nuovo le vendite del marchio nel mondo
cambiandone anche l’identità.

Anno Vendite annuali 911 Vendite totali % di 911 vendute

2004/2005 27826 88379 31,48

2005/2006 34386 96794 35,52

2006/2007 37415 97515 38,36

2007/2008 31423 98652 31,85

2008/2009 27070 75238 35,97

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

La situazione per Porsche è adesso in netta evoluzione: nel 2006/2007 si lancia la


Cayman ma Porsche ha in mente altri progetti per i prossimi anni.

La 911 è il prodotto di punta della casa di Stoccarda, la Cayenne rappresenta il SUV di


lusso per eccellenza e la gamma delle “piccole” Cayman e Boxster sono le sportive di
ridotte dimensioni a motore centrale. Porsche vede il cambiamento dei mercati e le
tendenze dei clienti, dal 2008/2009 introdurrà la Panamera prima e la Macan poi.

Anno Produzione annuale 911 Produzione totale % di 911 vendute

2010 20406 96473 21,15

2011 21748 127793 17,01

2012 28419 151999 18,69

2013 29751 165808 17,94

2014 31590 203097 15,55

2015 31373 234497 13,37

2016 31648 239618 13,20

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

3
In questo periodo Porsche cambia volto in termini di “differenziazione” del prodotto. Si
hanno adesso oltre alla 911, Cayenne e Boxster/Cayman anche la Porsche Macan (a
partire dal 2014) e la Porsche Panamera. Porsche conquista quindi nuovi mercati e da qui
in poi sarà possibile notare la crescita esponenziale della casa di Stoccarda.

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

È interessante notare dal grafico precedente come la 911, il prodotto di punta della
Porsche, si sia evoluto in termini percentuali rispetto alla produzione complessiva negli
anni. La 911, prodotto di punta e di massima espressione dell’azienda tedesca, cambia in
vettura di grande tecnologia ma numericamente bassa in relazione alla produzione
complessiva di Porsche.

Adesso il cliente Porsche, può scegliere tra una vasta gamma di prodotti: in 22 anni le
famiglie di prodotto sono diventate cinque, in relazio ne alle esigenze di spazio e di comfort
e non tralasciando le prestazioni.

Analisi di mercato Porsche, trend degli ultimi anni Il trend delle vendite mondiali di Porsche
negli ultimi anni per quanto riguarda il nuovo si è dimostrato crescente. A seguire i dati ed
il grafico relativi agli ultimi 5 anni di Porsche divisi per unità di vetture prodotte ed unità di
vetture consegnate; i dati sono stati presi direttamente dalle banche dati Porsche AG.
Consegne, è relativo alle vetture consegnate a cliente finale (inteso come utente privato)

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

2023 2022 2021 2020 2019

911 32,365 31,350 30,510 30,205 25,457

918 Spyder 44 566 301 123 245

Boxster/ Cayman 23,620 22,663 23,597 25,704 11,825

Cayenne 70,867 73,119 65,941 84,041 74,763

Macan 95,642 80,216 44,636 34,895 31,385

Panamera 15,240 17,207 24,864 22,032 29,030

La crescita percentuale dal 2012 al 2023 è stata calcolata in ben 68,54 %. La Porsche ha
visto crescere esponenzialmente il mercato delle consegne grazie alla rapidità di
distribuzione delle vetture a livello mondiale. La rete Porsche, si avvale di “importatori”
ufficiali del marchio in ogni paese nel quale la rete Porsche è distribuita. Il ruolo
dell’importatore è quello di distribuire le vetture del marchio tedesco e di coordinare tutte le
attività di marketing, vendite sul territorio e tutte le attività legate all’after-sales.

I dati riguardanti la produzione possono far vedere come la Porsche sia cresciuta molto
negli anni: grazie all’introduzione della Macan, la produzione ha visto un notevole
incremento. Gli altri modelli, come ad esempio Cayenne, hanno avuto un trend
decrescente prima che si è poi stabilizzato con il restyling del 2014.

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

La serie storica di Porsche Grazie ai dati forniti dal sito Porsche ufficiale, si riesce ad
ottenere la serie storica del marchio di Stoccarda. Grazie al grafico ottenuto con i dati della
tabella sottostante, è ben evidente come nella serie storica di Porsche ci siano state molti
cambiamenti:

• 1973: in corrispondenza del cambio di modello della 911 e della “crisi petrolifera”

• 1992/1993 anni nei quali Porsche, al limite della sua produzione decide di dare la svolta
introducendo un nuovo modo di produzione e la figura del dott. Wiedelin Wiedeking, negli
anni successivi infatti si registrerà una notevole crescita del marchio

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Dal grafico si può descrivere e conoscere l’andamento del marchio negli anni; la casa di
Stoccarda cresce molto, soprattutto dagli anni ’70 quanto la 911 diventa celebre grazie
anche alle vittorie nel Motorsport e la pubblicità del marchio. È un dato di fatto che nel
1973, durante la prima crisi petrolifera, Porsche rivede le proprie strategie differenziando il
prodotto, introduce così due nuove linee di prodotto: la Porsche 914 e la Porsche 924
(nata attraverso una joint venture con Volkswagen) L’altro periodo nel quale la Porsche
subisce una flessione è riferito ai primi anni ’90; attraverso l’introduzione del lean
management e della policy attuata dal dott. Wiedeking, Porsche risolleva la situazione
rivedendo i costi, ottimizzando la redditività dei collaboratori e programmando l’uscita di
nuovi modelli che entreranno in mercati di forti possibilità di sviluppo (la Cayenne e prima
ancora la Boxster).

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

La gamma prodotto attuale di Porsche

La Porsche ha 4 varie famiglie di prodotto:

1. Sportive
a. Sportive di alto segmento (911)
b. Piccole sportive (Boxster e Cayman)

2. Berline di lusso ( Panamera)

3. SUV ( Macan e Cayenne)


.
Sportive
Porsche tra le sportive ha 2 famiglie di prodotto
• 911
• 718 Cayman e 718Boxster

Berline di lusso
• Panamera

SUV
• Macan
• Cayenne

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Porsche 911

Fascia di prodotto: Sportive di lusso

Porsche 911 offre un’ampia gamma di modelli e motorizzazioni:

• Coupè o 911 Carrera / 4


911 Carrera S / 4S
911 Carrera GTS / 4 GTS
Turbo / Turbo S
GT3 o GT2 RS

• Cabriolet
911 Carrera / 4
911 Carrera S / 4S
911 Carrera GTS / 4 GTS
Turbo / Turbo S

• Targa
Targa 4
Targa 4S
Targa 4 GTS

Tutti i modelli 911 possiedono oggi il motore 3.0 litri biturbo da 370 a 450 CV di potenza.
Le uniche eccezioni sono rappresentate dalle varianti Turbo e Turbo S che possiedono
ancora il 3.8 litri da 540 e 580 CV; e la 911 GT3 caratterizzata dal 4.0 litri aspirato con 500
CV. La Porsche 911 rimane da sempre il punto di riferimento della casa di Stoccarda;
racchiude tutta l’essenza della storia di questa azienda e ne rappresenta il maggior
successo.

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Sul mercato mondiale il prodotto è ben consolidato ma l’industria automobilistica annovera


molti competitors quali:
• Ferrari 812, Ferrari 488 GTB
• Audi R8
• Lamborghini Aventador, Lamborghini Huracan
• Mercedes Benz AMG GT
• Mc Laren

La fascia di prezzo della 911 parte dai 117.000€ del listino italiano IVA Inclusa e può
arrivare ai 330.000 € della GT2 RS 992.

Porsche 718 Cayman/ Boxster

Fascia di prodotto: piccole sportive coupè, roadster.

• Porsche 718 Cayman (2.0 litri 300 CV)


• Porsche 718 Cayman S (2.5 litri 350 CV)
• Porsche 718 Cayman GTS (2.5 litri 365 CV)

• Porsche 718 Boxster (2.0 litri 300 CV)


• Porsche 718 Boxster S (2.5 litri 350 CV)
• Porsche 718 Boxster GTS (2.5 litri 365 CV)

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Porsche con la 718, applica un vero e proprio downsizing, i motori sono adesso
performanti e riescono ad entusiasmare più facilmente grazie alla loro stupefacente spinta.
Le performance sono aumentate: la potenza e la coppia sono più accessibili; il nuovo
motore è stato riprogettato appositamente per la Boxster e per la sorella Cayman 718. La
dinamica è sempre eccezionale e ora è anche migliore di prima. Al nuovo quattro cilindri
boxer, Porsche ha dato tutto ciò che aveva, tutta la tecnologia disponibile non solo per
migliorare le performance, ma anche l'economia di esercizio. Rimane inoltre il vantaggio
insito nel motore a cilindri contrapposti, col basso centro di gravità e le dimensioni
compatte. L'entry-level di 2.0 litri, dotato di turbocompressore, della 718 Boxster standard
e della sorella Cayman, eroga 300 Cv a 6500 giri/min e 380 Nm di coppia a 1950 giri/min
ed è questo che cambia radicalmente il carattere delle due rispetto alle precedenti a sei
cilindri. Le versioni "S", inoltre, dispongono di altri 500 cc ed turbo a geometria variabile: il
turbo VTG cerca di generare la risposta più immediata possibile e consente di raggiungere
350 Cv e 410 Nm, il tutto agli stessi regimi delle versioni base.

Le principali rivali della Porsche 718 sono:

• BMW Z4 (che uscirà prossimamente)

• Audi TTS • Mercedes Benz SLC

• Alfa Romeo 4C

• Jaguar F-Type 2.0 litri

Il prezzo secondo il listino italiano parte da 58.000€ Iva inclusa.

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Porsche Panamera

Fascia di prodotto: Sedan di lusso, Hatchback di lusso

Porsche Panamera
• Porsche Panamera (3.0 litri 330 CV)
• Porsche Panamera 4 (3.0 litri 330 CV)
• Porsche Panamera 4S (3.0 litri 440 CV)
• Panamera 4 E-Hybrid (3.0 litri 462 CV) • Porsche Panamera Turbo (4.0 litri 550 CV)
• Porsche Panamera Turbo S E-Hybrid (4.0 litri 680 CV)

Porsche Panamera Sport Turismo


• Porsche Panamera (3.0 litri 330 CV)
• Porsche Panamera 4 (3.0 litri 330 CV)
• Porsche Panamera 4S (3.0 litri 440 CV)
5
• Panamera 4 E-Hybrid (3.0 litri 462 CV)
• Porsche Panamera Turbo (4.0 litri 550 CV)
• Porsche Panamera Turbo S E-Hybrid (4.0 litri 680 CV)

5
Panamera Sport Turismo Panamera 4, Panamera 4S, Panamera 4 E-Hybrid e Panamera
6 5 6 5
Turbo: la Porsche Panamera Sport Turismo si presenta al Salone di Ginevra 2017 con una
gamma già completa, pronta per affrontare quei clienti che cercano spazio ma anche una
linea più sportiva.

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

5
Il portellone posteriore è ampio, la soglia di carico ribassata, volume del vano bagagli
5
ampliato ed un concept dei sedili 4+1, il nuovo modello Panamera offre anche maggiore
versatilità, pur conservando le doti dinamiche della sorella ammiraglia. La Panamera Sport
6 6 5
Turismo è lunga 5.049 mm, alta 1.428 mm e larga 1.937 mm. L’ampio passo misura 2.950
6 5 6 5
mm. La silhouette è caratterizzata anche da sbalzi corti e dai cerchi fino a 21 pollici. Nella
parte superiore della vettura, il tetto termina in uno spoiler adattivo. L’angolo di inclinazione
6 5
dello spoiler può essere posizionato su tre livelli diversi in base alla situazione di guida e
6 5
alle impostazioni della vettura aumentando la deportanza all’asse posteriore di ulteriori 50
6
kg. Fino ad una velocità di 170 km/h questo elemento aerodinamico, componente centrale
5
del sistema Porsche Active Aerodynamics (PAA), rimane in posizione retratta con un
5
angolo di - 7 gradi, riducendo la resistenza aerodinamica e contribuendo ad ottimizzare i
consumi. A partire da 170 km/h, lo spoiler sul tetto fuoriesce automaticamente in posizione
Performance e, con l'angolo d’inclinazione di + 1 grado, migliora la stabilità di guida e la
dinamica trasversale. Nelle modalità di guida Sport e Sport Plus, lo spoiler sul tetto
raggiunge questa posizione già da 90 km/h. Prezzi secondo il listino italiano a partire da
95.000€ Iva Inclusa.

I principali concorrenti riferiti alla Panamera berlina ed alla Panamera Sport Turismo sono:

• Audi A7, Audi A8, Audi RS6

• BMW Serie 7, BMW Serie 5 Touring

• Mercedes Benz CLS, Mercedes Benz Classe E, Mercedes Benz Classe S

• Maserati Ghibli, Maserati Quattroporte

• Aston Martin Rapide

Il prezzo secondo il listino italiano parte da 95.000€ IVA Inclusa.

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Porsche Macan

Fascia di prodotto: piccoli SUV

• Porsche Macan (2.0 litri 252 CV)


• Porsche Macan S (3.0 litri 340 CV)
• Porsche Macan S Diesel (3.0 litri 250 CV)
• Porsche Macan GTS (3.0 litri 360 CV)
• Porsche Macan Turbo (3.6 litri 400 CV)
• Porsche Macan Turbo Perfomance Package (3.6 litri 440 CV)

3 3
Presentata a novembre 2014 in contemporanea ai saloni di Tokyo e Los Angeles, la
Porsche Macan è l'ennesima sfida di Porsche che da tempo ha superato la "maledizione
della 911" aggredendo con successo fasce di prodotto e mercato prima inesplorate che
oggi sono diventate molto importanti per la casa di Stoccarda. La Macan è posizionata al
di sotto della Cayenne, è lunga 4,68 metri ed è basata sulla piattaforma MLP (Modular
Longitudinal Platform) dell'Audi Q5 modificata soprattutto nella parte anteriore per ottenere
un frontale straordinariamente basso, grazie anche a un cofano avvolgente dotato di
un'intercapedine interna che lo trasforma anche in un airbox per il motore e in ala
rovesciata per limitare la portanza.
Le sospensioni possono avere gli ammortizzatori a controllo elettronico e, per la prima
volta in questa fascia, anche le molle pneumatiche con le quali l'auto può essere
abbassata manualmente di 40 mm da fermo per facilitare le operazioni di carico (si va da
500 a 1.500 litri e c'è il portellone elettrico), oppure lasciare che automaticamente si
avvicini al suolo di 10 mm in velocità e si sollevi di 40 mm nel fuoristrada.
Inserendo il programma Offroad si attiva il controllo della velocità in discesa e
contemporaneamente si adatta anche la risposta di tutti i componenti meccanici e del
telaio. Agiscono sugli stessi fattori, ma con scopi diametralmente opposti, i tasti Sport e
Sport Plus. Un'ambivalenza voluta e d'obbligo per un'auto che appartiene ad un marchio
che ha dettato legge in pista così come sulle dune del deserto. Cambia anche il sistema di
trazione integrale per due caratteristiche fondamentali: privilegia in ogni caso la trazione
sulle ruote posteriori e la ripartizione della coppia avviene tramite frizione multidisco
elettromagnetica.

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

3 3
Tra i motori applicati si annoverano il V6 turbo a iniezione diretta con start&stop, recupero
dell'energia e persino la lubrificazione a carter secco. I motori hanno l'omologazione Euro
6, e di serie il cambio doppia frizione a 7 rapporti, ma di origine Audi e non lo ZF montato
su 911, Boxster, Cayman e Panamera.

I principali competitors della Macan sono:


• Audi Q5
• Alfa Romeo Stelvio
• Mercedes Benz GLC
• Jaguar F-Pace
• BMW X3, BMW X4
• Land Rover Range Rover Evoque

Il prezzo della Macan parte da 65.000€ IVA Inclusa per il listino italiano.

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Porsche Cayenne, quarta generazione

Fascia di prodotto: SUV di medio-grande dimensioni

• Porsche Cayenne (3.0 litri 340 CV)


• Porsche Cayenne S (3.0 litri 440 CV)
• Porsche Cayenne Turbo (4.0 litri 550 CV)

La nuova Porsche Cayenne fa il suo debutto al Salone di Francoforte del settembre 2023.
La vettura si presenta completamente nuova e caratterizzata da molti elementi tecnologici
e tecnici molto all’avanguardia. Si arriva quindi alla quarta generazione con 923 mila unità
vendute e il merito storico di aver cambiato nel 2002 i destini di Porsche.

È lunga 4,92 metri, per la precisione e rispetto al modello precedente ha uno stile più
levigato. Il frontale perde la tipicità Porsche del cofano ribassato rispetto ai parafanghi, in
compenso la parte posteriore è più armonica e i gruppi ottici, così come su altre sorelle più
recenti, sono uniti da una striscia luminosa che sostiene la scritta Porsche.

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Gli interni della nuova Cayenne derivano dalla Panamera sia per lo stile sia per
l’ergonomia e spicca immediatamente la cura costruttiva elevatissima. La strumentazione
ha il contagiri centrale analogico ed è spalleggiato ai lati da due display multifunzione da 7
pollici. La console centrale è in nero lucido e presenta numerosi comandi a sfioramento,
mentre poco più in alto c’è lo schermo touchscreen da 12,3 pollici del sistema
infotelematico.

Una grande novità che Porsche presenta con la nuova Cayenne è l’impianto frenante con
dischi rivestiti in carburo di tungsteno, che si riconoscono dalle pinze bianche, sono più
potenti e durano il 30% in più rispetto ai freni in ghisa. È disponibile anche l’impianto con
dischi carboceramici.

I principali competitors della Cayenne sono:


• Audi Q7
• BMW X5 e BMW X6
• Maserati Levante
• Mercedes Benz GLE
• Range Rover Sport, Range Rover

Il prezzo per la Cayenne è di € 78.000 IVA Inclusa per il listino italiano.

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Capitolo 4: L’Ibrido secondo Porsche

Cosa significa vettura ibrida? Che cosa è una vettura ibrida? Come funziona? Come vede
Porsche le vetture ibride? Tutte queste domande appartengono al mondo dell’E-
Performance secondo Porsche, un mondo affascinante e pieno di novità. Oggi Porsche
guarda alla motricità elettrica come il suo futuro e prevede di entrare nei mercati dove non
era mai stata prima. Il cavallo di battaglia della campagna Porsche per l’elettrico sarà
rappresentata dalla vettura Porsche Mission-E; una vera e propria vettura elettrica dotata
di un motore di 600 CV ed un’autonomia elettrica di 500 Km di percorrenza. Se guardiamo
alla storia dell’ibrido, Porsche già nei primi anni del ‘900 riuscì ad entrare sul mercato.

7 7
Lohner-Porsche Da poco assunto alla “k.u.k-Hofwagenfabrik Jakob Lohner & Co.” di
Florisdorf, vicino a Vienna, Porsche progetta una vettura spinta da quattro motori elettrici
inseriti nel mozzo delle ruote. Auto che, come le altre elettriche sul mercato, ha il difetto
del peso eccessivo dovuto alle batterie e all'autonomia di poche decine di chilometri. Limiti
che Porsche pensa di superare riducendo il numero di accumulatori e aggiungendo
un'unità a combustione che funge da generatore per la ricarica delle batterie. Dopo avere
sperimentato dei propulsori della De Dion-Buton, Ferdinand opta per un quattro cilindri
1
Daimler per la trazione anteriore fornita dai due “motori-ruota”. Una soluzione che sarà
adottata per costruire nel primo decennio del Novecento diversi esemplari con
caratteristiche e prestazioni differenti, come una variante da gara che, si narra, sia in
grado di viaggiare a 80 km/h, velocità “folle” per l'epoca. E' la Lohner Semper Vivus, nota
anche come Lohner-Porsche Mixte Hybrid, ma soprattutto come la prima auto ibrida mai
realizzata. Fu concepita da Ferdinand Porsche nel suo primo incarico all'età di appena 25
anni presso la "k.u.k-Hofwagenfabrik Jakob Lohner & Co." di Florisdorf, nei pressi di
Vienna.

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

Dall'E-Mobility all'E-Performance I successi della 919 Hybrid nelle gare, e della 918
Spyder, nonché le vetture e-hybrid derivate dalla Cayenne e dalla Panamera, sono la
prova che l'EMobility è perfettamente in grado di coniugare prestazioni ed efficienza. Lo
studio progettuale Mission E dimostra come il brand core "Intelligent Performance" di
Porsche possa trovare espressione anche in un veicolo elettrico puro con Porsche E-
Performance. La 17a vittoria complessiva alla 24 Ore di Le Mans, la vittoria anzitempo nel
campionato del mondo costruttori e il titolo piloti da parte del trio della Porsche 919 Hybrid,
col numero 17, testimoniano il potenziale di Porsche E-Performance.

Porsche E-Performance riunisce in sé tutti i componenti di un concetto che indica nuove


strade, tanto nello sport quanto nell'uso quotidiano: vettura, energia elettrica, connettività
ed impianto di carica.
Porsche E-Performance offre la possibilità di sostituire in maniera crescente i carburanti
fossili con l'energia elettrica da fonti rinnovabili. I modelli Porsche E-Hybrid riducono così il
consumo di carburante, le emissioni di CO2 e il consumo energetico complessivo. Gli
accorgimenti in grado di aumentare l'efficienza consentono di ridurre il consumo
energetico senza modificare lo stile di guida, oppure permettono un utilizzo più sportivo del
mezzo pur mantenendo costante il dispendio di carburante. L'importanza attribuita
all'efficienza accomuna Porsche e Le Mans già da molto tempo. In precedenza, a Le Mans
si usavano valutazioni particolari dette "Index of Performance" e "Index of Thermal
Efficiency".

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Similarity Paraphrasing Citing Inclusions Issues

La 917 si aggiudicò a sua volta il premio dell'efficienza nelle vittorie complessive del 1970
e del 1971. Dal 2007 al 2011, la 911 GT3 risultò imbattuta nella propria classe quanto ad
efficienza del carburante, vincendo così il Michelin Green X Challenge. Per Porsche, il
ricorso all'energia elettrica non è solo motivato dall'esigenza di contenere i consumi e le
emissioni. Questi brillanti successi sono stati possibili grazie ai suoi potenti motori elettrici.
È perciò coerente che, in futuro, Porsche voglia riassumere l'impegno per la propulsione
elettrica con il concetto di E-Performance.

Porsche E-Performance

Il cuore di Porsche E-Performance è rappresentato dalla vettura. La base di Porsche E-


Hybrid è una tecnologia ibrida, che integra due modalità di trazione intelligenti. Perché
solo il "gioco di squadra" tra motore a combustione interna e motore elettrico consente di
coniugare in maniera ottimale prestazioni ed efficienza.
Per le vetture Porsche, il circuito era ed è il banco di prova delle nuove tecnologie. Tale
filosofia è fortemente radicata nell'eredità di Porsche. Il progetto generale della 919 Hybrid
convince per l'avanzatissima tecnologia ibrida, le prestazioni senza compromessi e la
massima efficienza che lo caratterizzano. L'elettromotore s'innesta direttamente sul
gruppo motopropulsore con la semplice pressione di un tasto e svolge una funzione di
supporto sia in accelerazione sia in frenata. A differenza della ibrida plug-in, questa vettura
non può essere caricata mediante una fonte di energia elettrica esterna. Oltre che dalla
frenata, per generare elettricità a sufficienza la 919 Hybrid ricava l'energia necessaria
recuperandola dall'accelerazione, grazie a un generatore che sfrutta il gas di scarico.

2010-2011: La Porsche lancia la Cayenne S Hybrid e la Panamera S Hybrid

I modelli sono innovativi e per la prima volta nella storia di Porsche si vedono
commercializzate due vetture ibride. 2013/2014: vengono introdotte sul mercato le vetture
Panamera S-E Hybrid, Cayenne S-E Hybrid e la mitica 918 Spyder, per la prima volta nella
storia di Porsche, una hypercar ha la motricità elettrica + termica.
A livello di riconoscibilità del prodotto Hybrid, per Porsche è presente il colore così
chiamato “Acid Green” che caratterizza i le denominazioni del modello delle auto ed il
colore delle pinze dei freni della vettura.

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Porsche vuole investire nell’ibrido e sicuramente nei prossimi anni, vedremo sempre più
modelli della gamma Porsche In versione ibrida.

Porsche, in relazione alle politiche ambientali ed alle sempre più stringenti norme
antinquinamento, sta avviando un piano di “elettrificazione” delle vetture. Secondo quanto
comunicato dai dirigenti tedeschi al Salone di Los Angeles del 2017, entro il 2025, la metà
delle vetture Porsche sarà plug-in ibrida.

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Capitolo 5: La comunicazione, il marketing e la pubblicità di Porsche nel tempo.

La comunicazione ed il marketing di Porsche seguono moltissimo quelli che sono gli


andamenti di mercato. Durante i decenni abbiamo visto numerosi cambiamenti nella
tecnologia e nello stile; ovviamente non solo nelle auto ma anche nel modo di Porsche di
fare marketing. A partire dagli anni ’60 nei quali la 911 fece il suo debutto, la Porsche inizia
a pubblicizzare sulle riviste a colori e sui magazine, fino ad arrivare ad oggi dove i social
media ed i video hanno preso il sopravvento.

L’evoluzione della comunicazione durante gli anni: Gli anni ‘60 I colori vivaci appartengono
a questi anni. La 911 fu promossa in questi anni come la vettura sportiva per eccellenza
grazie alla vicinanza con il Motorsport che distingueva la mitica 911.

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Anni ‘70 Negli anni ’70 Porsche continua a pubblicizzare il marchio, e forse è durante
questi anni che Porsche cattura l’attenzione di tutti diventando la Porsche che tutti oggi
conosciamo. In questi anni i modelli celebri quali la 911 RSR divenuta famosa nel mondo
delle corse, e la 911 Turbo segnano in maniera indelebile la storia dell’automobile. Come
possiamo notare dall’immagine, sia la 911 Turbo che la RSR sono in primo piano.

Gli anni ‘80 In questi anni si ha un cambiamento sostanziale del marchio nel modo di fare
pubblicità. Si aumentano gli spazi bianchi intorno alle immagini delle vetture pubblicizzate,
l’evoluzione e la tecnologia tedesca diventano il tema dominante delle pubblicità Porsche
di questo decennio.

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I primi anni ‘90 In questi anni Porsche diventa celebre per più caratteristiche: la forma della
911, le caratteristiche dell’handling, più tecnologia moderna e l’avvento del servosterzo. In
questi anni, Porsche decide di commemorare il 30esimo anniversario della 911: si
presenta la Porsche 911 Jahre.

Dal 1994 ad oggi Le pubblicità di Porsche, hanno un carattere “darwiniano”; si rimarca


sempre l’evoluzione ed il cambiamento rispetto ai modelli precedenti. In questi anni,
Porsche rimarca i vari cambiamenti apportati rispetto agli anni precedenti ricordando a
tutto il pubblico che la 911 incarna lo spirito della prima 911 costruita. In questo periodo si
lasciano in secondo piano le pubblicità riguardanti il Motorsport.

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Il marketing Porsche Porsche, per poter pubblicizzare il marchio nel mondo fa leva su
alcuni strumenti tra i quali:

• Fiere
• Eventi
• Community Management Porsche
• Sito web Porsche (www.porsche.com)
• Youtube ed altri social networks

Fiere Per quanto riguarda le fiere, ossia la partecipazione ai vari saloni automobilistici del
mondo, Porsche utilizza questi strumenti come piattaforme pubblicitarie per i nuovi
modelli, concetti straordinari ed idee innovative ad esempio:
• 1900: presentazione della Lohner-Porsche al salone mondiale di Parigi
• 1964: presentazione della 911 al Salone di Parigi
• 1989: presentazione dello studio Panamericana al Salone IAA di Francoforte sul Meno
• 2010: presentazione della 918 Spyder al Salone dell’automobile di Ginevra

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Eventi

Il reparto Marketing di Porsche AG è responsabile tra le altre cose della pianificazione,


organizzazione e realizzazione di eventi esterni a livello nazionale ed internazionale; ne
fanno parte:

• Eventi di lancio commerciale a livello mondiale (HEV)


• Eventi all’interno dell’azienda
• Assemblea societaria degli azionisti
• Cerimonia del Motorsport
• Conferenze di importatori e meeting di marketing speciali
• Porsche Tennis Grand Prix
• Premio Dr. Ferry Porsche
• Porsche Festival (a livello di Porsche Italia) ad esempio

Community Management Porsche La community Management sviluppato da Porsche, è


fortemente improntato alla realizzazione di gruppi e/o Club nel mondo nei quali sia
possibile condividere la passione per il marchio di Stoccarda.

Tra i servizi dei quali Porsche gestisce questi mezzi di marketing si ricordano:
• Organizzazione della struttura internazionale dei Porsche Club
• Supporto della comunicazione e dello scambio di informazioni dei vari Porsche Club nel
mondo
• Coordinamento delle presenze pubbliche dei Porsche Club e della relativa
comunicazione con i clienti Porsche, con Porsche AG, e con l’organizzazione di vendita
Porsche • Sostegno degli eventi del club
• Organizzazione di conferenze e visite allo stabilimento Porsche per i vari club
• Pubblicazione della rivista “Porsche Club News” (quinquennale)

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Sito Web Porsche

Il sito web Porsche permette all’utente di casa di poter accedere alle novità del mondo
Porsche, di poter comparare i vari modelli, di configurare i vari modelli e principalmente di
esplorare i vari modelli.

Youtube ed altri social networks

Porsche inoltre, per dare la possibilità ai propri clienti e fans di tutto il mondo di seguire le
novità in diretta di Porsche, ha istituito la propria pagina Facebook ed il proprio canale
Youtube dove gli utenti possono vedere video e prendere parte in maniera più diretta con il
mondo del cavallino di Stoccarda.

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Il Porsche Experience Center

Porsche, ha pensato di rendere unica ed indimenticabile l’esperienza con il mondo


Porsche. Nel 2015, Porsche inaugura ad Atalanta il Porsche Customer Experience Center.
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Il progetto è costato circa 100 milioni di dollari e si estende su un area di circa 10 ettari e
confina con un grandissimo nodo aeropotuale, l’HartsfieldJackson Atlanta International
Airport, che registra un movimento di circa 95 milioni di passeggeri all'anno. Nel centro
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Customer Experience, con la sua architettura unica e le strutture di ottima concezione, i
clienti possono ritirare le loro vetture nuove o far restaurare le loro vetture storiche. I
singoli visitatori e le aziende con i propri dipendenti e ospiti possono perfezionare a
pagamento le loro abilità alla guida o noleggiare un centro business perfettamente
attrezzato per conferenze.

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"'One Porsche Drive' è il circuito di prova, lungo 2,6 chilometri, si snoda lungo l'intero
campus attraverso diverse aree e cortili e offre servizi comprendenti sei moduli di guida
che possono essere completati sotto la supervisione di istruttori: il circuito di handling, il
percorso off-road, l'area delle pavimentazioni dinamiche, il circuito di handling su fondo a
bassa aderenza, l'anello per il test su fondo.

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Capitolo 6:La Strategia 2025 ed organizzazione di vendita

Strategy 2025

La Strategia 2025 di Porsche è riferita all’impostazione che si intende dare all’azienda in


funzione di stimoli e variabili che si trovano nell’ambiente socio-economico.
La Porsche, vista l’ultima depressione economica globale vuole rispondere regolando i
meccanismi produttivi delle vetture secondo le reali esigenze della clientela rispettando
l’ambiente circostante, ovvero l’ecologia e le norme antinquinamento globali. Il concetto di
“ambiente” per Porsche rappresenta più significati, ovvero:
• Persone
• Società
• Ecosistema

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Le tematiche trattate da Porsche per la Strategy 2025 riguardano 4 aree fondamentali:

• Business & Customers: ovvero avere clienti soddisfatti, il controllo della stabilità
economica globale, i prodotti divengono socialmente accettati e si ottiene la crescita di
valore dei prodotti Porsche. Si persegue l’idea di combattere la corruzione e di incentivare
la giusta competizione; il rispetto delle regole internazionali ed il rispetto dei diritti umani.
• Product Responsibility: sviluppo dell’alta qualità e di prodotti ad alta durabilità nel tempo
caratterizzati dallo stile Porsche. Qualità, compatibilità ambientale e sicurezza sono
continuamente ottimizzati attraverso il ciclo di vita di prodotto delle vetture.
• Enviroment & Energy: la conservazione delle risorse naturali è uno degli obiettivi primari
di Porsche. L’impatto ambientale del miglioramento e dei processi di fabbricazione devono
essere tenuti ad un minimo assoluto. Fissando questi punti, la compatibilità ambientale e
l’utilizzo efficiente dell’energia sono continuamente tenuti sotto controllo secondo
meccanismi e schemi fissati lungo il processo produttivo ed eventuali correzioni sono
tenute sempre in considerazione.
• Employees & Society: le persone sono al centro di Porsche. Questo unisce le persone di
Porsche alla società nella quale Porsche vuole fare riferimento. Porsche accetta la
responsabilità di queste persone e vuole investire nel loro futuro. In relazione al continuo
miglioramento ed alla qualifica dei nostri impiegati, altri aspetti importanti della cultura di

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Porsche includono: le pari opportunità, diversificazione e la codeterminazione in relazione


alle posizioni lavorative e alle loro remunerazioni. Come parte dell’impegno di Porsche a
livello locale ed internazionale nelle tematiche sociali, educazione e scienza, cultura e
sport, Porsche comincia i propri progetti e supporta partners esterni nella conduzione delle
attività sociali stabilite.

L’organizzazione di vendita La rete di vendita, di logistica e di marketing di Porsche, si


affida ad una serie di “importatori” dipendenti e non, su tutto il globo. Gli “importatori” sono
più vicini ai mercati, si riesce meglio a cogliere le strategie da applicare, ed a
comprenderne le reali esigenze; il tutto con la forte relazione della strategia glo-cal in
relazione alla policy aziendale impostata da Porsche AG. Il compito degli importatori
riguarda le aree:
• Sales
• After-sales

Nell’area “Sales” sono comprese tutte le attività che riguardano la vendita e la


distribuzione dei prodotti a livello mondiale. Di questa area fa parte ad esempio anche la
logistica ed il piano di attribuzione delle vetture, oltre ovviamente al marketing. Nell’area
“After Sales” sono comprese tutte le attività legate all’assistenza post vendita,
comprendendo anche tutta la ricambistica legata alle vetture.

Gli importatori a livello mondiale sono:

• Porsche Asia Pacific (PAP), viene fondata nel 2001 con 9 collaboratori ed ha sede a
Singapore. Ad oggi conta 19 collaboratori e supporta ben 19 Centri Porsche (con altri in
programma) su una regione complessiva ampia ben 100 volte la superficie della
Germania. I clienti di PAP parlano complessivamente ben 15 lingue diverse e sono
distributi su ben 6 diversi fusi orari (da -18 a +3 ore). Supporta ben 13 paesi quali: Sri
Lanka, Brunei, Cambogia, Polinesia Francese, Indonesia, Malesia, Mongolia, Nuova
Caledonia, Filippine, Singapore, Taiwan, Tailandia e Vietnam .

• Porsche Cars Canada (PCC), nel 2008 Porsche Cars Canada diventa un’affiliata
indipendente di Porsche AG dopo la collaborazione con Porsche Cars North America. La
sede è a Mississagua in Ontario. PCC ha, in qualità di importatore indipendente, la
completa responsabilità finanziaria e risponde direttamente alla sede Porsche di

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Stoccarda. Gestisce ben 14 Centri Porsche su tutto il Canada e conta circa 36


collaboratori.

• Porsche Cars North America (PCNA), ha la propria sede ad Atalanta (Georgia). È


un’affiliata indiretta di Porsche AG ed importatore esclusivo delle vetture Porsche negli
U.S.A. I quasi 300 collaboratori offrono assistenza ai circa 189 dealers su tutto il territorio
statunitense. Porsche conta di una lunga esperienza negli U.S.A.: fin dai primi anni ’50
vengono importate le 356 e la 550 Spyder. Il successo di questo mercato fa nascere
l’esigenza di creare una filiale nel 1984. Dal 1995 al 2008 PCNA si è presa carico anche
del mercato canadese

• Porsche China (PCN), la storia di successi in Cina ha inizio nel 2001 a Pechino. Assieme
al Centro Porsche di Hong-Kong, la Cina diventa un pilastro per Porsche. Dal 2008,
Porsche (China) Motors Ltd è un’affiliata di Porsche AG che gestisce ben 96 Centri
Porsche. Ad oggi la Cina è il primo mercato di esportazione per Porsche AG.

• Porsche France (POF), un anno dopo il debutto della 356 al salone di Parigi del 1950,
Sonauto diventa il primo importatore ufficiale di Porsche in Francia; dal 1971 Sonauto
diventa un’affiliata al 100% di Dr.Ing.h.c.F. Porsche AG. La particolarità che ha
caratterizzato Porsche France è data dal fatto che Sonauto decida di costruire la rete di
distribuzione collegandosi con il marchio Mitsubishi, una combinazione ancora oggi unica.
Nel 1999 Porsche AG acquisisce Sonauto e crea una rete di ben 35 Centri Porsche con la
distribuzione per il Marocco e le Isole Rèunion.

• Porsche Deutschland (PD), Porsche Deutschland Gmbh nasce il 1 agosto del 2000 dal
reparto “Vertrieb Deutschland” di Porsche AG. Lo scopo della filiale è quello di realizzare
un’assoluta vicinanza al mercato e la massima efficienza nella gestione delle vendite in
Germania. Gestisce ben 86 Centri Porsche.

• Porsche Italia (PIT), viene fondata nel 1986 con sede a Padova. Nel 1996 Porsche AG
ne acquisisce la totalità del capitale azionario. È importatore esclusivo per il mercato
italiano responsabile della commercializzazione, distribuzione e manutenzione delle
vetture Porsche tramite una rete di concessionarie distribuite su tutto il territorio nazionale.

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• Porsche Japan (PJ), è presente fin dal 1995 attraverso un’affiliata indiretta al 100% di
Porsche AG. Conta ad oggi circa 65 collaboratori.

• Porsche Latin America (PLT), ha inizio nel 2000, supporta con ben 23 collaboratori ben
16 importatori con 44 Centri Porsche. Si occupa dell’America Centrale, America
Meridionale e di tutti i Caraibi. Ha sede a Miami.

• Porsche Middle East and Africa (PME), ha la sede centrale a Dubai, viene fondata nel
1999. All’epoca Porsche è la prima casa automobilistica ad avere una rappresentanza in
Medio Oriente. Oggi PME è la quarta affiliata a livello commerciale per importanza di
mercato. Il team di 51 collaboratori gestisce ben 29 Centri Porsche in 20 mercati diversi,
dal Libano al Sud Africa, dal Ghana all’India.

Il Centro Porsche

Il Centro Porsche rappresenta il “dealer” ufficiale per Porsche. Nel Centro Porsche si
svolgono varie attività ovvero: sales, after sales, marketing, amministrazione. Il concetto
architettonico, a livello ideale, del Centro Porsche, si basa sulla combinazione di due
volumi definiti a livello funzionale: • Un corpo base rettangolare, con funzioni di officina e
magazzino, ovvero l’area After Sales • Un corpo curvo con facciata dedicata
all’esposizione delle vetture, un’amministrazione ed una tettoia; ovvero l’area Sales Tutte
le altre aree architettoniche si ispirano a questo concetto architettonico. Il dibattito sulle
emissioni di CO2 e l’inquinamento si concentra molto spesso nel settore dell’automotive;
infatti il concetto architettonico di Porsche si basa molto su questa idea, ovvero la

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riduzione di CO2 degli edifici. Nell’architettura di base infatti ad esempio, il Centro Porsche
rinuncia a finestre di grandi dimensioni; per questo è all’avanguardia rispetto agli altri
format di dealers nel mondo.
Se andiamo più nel particolare delle caratteristiche del Centro Porsche notiamo che: • La
facciata arcuata, sottolinea con la sua forma essenziale, il rivestimento in alluminio e la
grande scritta rossa “Porsche”; in qualche modo l’esclusività sportiva delle vetture
Porsche. Le basse finestre frontali vogliono rimarcare l’attenzione sulle vetture esposte sia
di giorno che sia di notte; la facciata è comunque interrotta da un ingresso con un
lucernario.
Nello show-room le vetture sono posizionate in posizione di gara, come in una griglia di
partenza; le vetture risaltano a livello estetico tramite l’aiuto di piastrelle di colore scuro
che ricordano l’asfalto, ma anche grazie ad un ‘illuminazione mirata. L’utilizzo di materiali
metallici, rafforza l’idea di carattere tecnico di Porsche; le materie e gli arredi pregiati e
gradevoli esteticamente ribadiscono l’esclusività del marchio.

Conclusioni

La produzione da me redatta ha l’intento di cogliere le principali caratteristiche


dell’azienda Porsche e di ogni suo prodotto.

La storia, così come le serie numeriche di vendita, sono trattati in maniera bibliografica e
gli spunti sono stati presi dal sito ufficiale Porsche.

Il mio lavoro si pone l’obiettivo di tracciare la storia del marchio e di capirne i principali
cambiamenti, che nel tempo hanno portato a definire l’identità dell’azienda.

La presentazione dei prodotti e le varie descrizioni sono state elaborate cercando di


reperire i dati da fonti ufficiali ed attendibili. Porsche, in quanto marchio di lusso e
immagine di esclusività, ha l’obiettivo di affermarsi nei mercati con prodotti sempre più
all’avanguardia ed in grado di stupire il cliente ogni volta le proprie vetture vengono
guidate.

Molti delle fonti sono state di difficile elaborazione e presenti nelle banche dati dei siti
ufficiali Porsche e Volkswagen, quest’ultima proprietaria del marchio di Stoccarda.

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