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e Veronica
“Non farti dare limiti artificiali che non siano veramente i tuoi. E
soprattutto non darteli tu stesso, ma se hai dei sogni e delle ambizioni
prova a trovare una strada. Tante volte un ostacolo è solo un messaggio
che la vita ti dà. Devi trovare un’altra strada, ma non vuol dire che non
puoi arrivare a destinazione”.
(Samantha Cristoforetti,
ingegnere e astronauta,
prima donna italiana nello spazio)
TESI DI LAUREA MAGISTRALE
IN
INGEGNERIA CIVILE STRUTTURALE E GEOTECNICA
A cura di
Relatore
Prof. Ing. Massimo Cuomo
PREMESSA ............................................................................................. 5
CAPITOLO 1 ........................................................................................... 7
INTRODUZIONE AL PROBLEMA ............................................... 7
1.1 Descrizione del problema .......................................................... 7
1.2 I materiali compositi ............................................................... 10
1.3 Le fibre .................................................................................... 16
1.4 La matrice ............................................................................... 18
1.5 Il substrato .............................................................................. 21
1.6 Caratterizzazione dei materiali utilizzati .............................. 23
CAPITOLO 2 ......................................................................................... 25
RIFERIMENTI NORMATIVI....................................................... 25
CAPITOLO 3 ......................................................................................... 29
STATO DELL’ARTE ...................................................................... 29
3.1 Il problema della delaminazione ............................................ 29
3.2 Incidenza dell’umidità sull’aderenza di incollaggi CFRP-cls. 34
CAPITOLO 4 ......................................................................................... 41
MODELLAZIONE ANALITICA ................................................... 41
4.1 Introduzione ............................................................................ 41
4.2 Modellazione con GTS NX ...................................................... 42
4.3 Modellazione geometrica ........................................................ 42
4.4 Modellazione delle caratteristiche meccaniche ...................... 45
4.5 Discretizzazione del modello .................................................. 54
4.6 Modellazione dell’interfaccia CLS-FRP.................................. 58
4.7 Condizioni di vincolo ............................................................... 63
4.8 Condizioni di carico ................................................................. 66
4.9 Analisi ..................................................................................... 69
4.10 Lettura dei risultati .............................................................. 74
CAPITOLO 5 ......................................................................................... 77
CASI DI ANALISI .......................................................................... 77
5.1 Introduzione ............................................................................ 77
5.2 Risultati dell’analisi lineare con materiale senza porosità .... 79
5.3 Risultati dell’analisi non lineare con materiale senza porosità
................................................................................................. 88
5.4 Risultati dell’analisi lineare con materiale poroso.............. 110
5.5 Risultati dell’analisi non lineare con materiale poroso ...... 117
5.5.1 Grado di saturazione al 25% .......................................... 117
5.5.2 Grado di saturazione al 50% .......................................... 135
5.5.3 Grado di saturazione al 100% ........................................ 153
CAPITOLO 6 ....................................................................................... 175
CONFRONTI E CONCLUSIONI ............................................... 175
6.1 Introduzione .......................................................................... 175
6.2 Confronto tra analisi lineare e non lineare con materiale
asciutto .................................................................................. 176
6.3 Confronto tra le analisi lineari con materiale asciutto e con
materiale saturo .................................................................... 178
6.4 Confronto tra le analisi non lineari con materiale asciutto e
con materiale saturo.............................................................. 180
BIBLIOGRAFIA .................................................................................. 187
Premessa
Nel corso della vita utile di un edificio può accadere che la capacità
portante della struttura non sia più adeguata allo svolgimento delle
funzioni statiche e dinamiche previste dal progetto.
Le motivazioni possono essere:
• il degrado dei materiali che la costituiscono, che può provocare
sia la diminuzione della sezione resistente, sia il peggioramento delle
caratteristiche meccaniche della struttura;
• la variazione della destinazione d’uso di un edificio, che può
determinare un sovraccarico imprevisto negli elementi portanti;
• eventi imprevedibili come cedimenti delle fondazioni, forti
impatti, incendi e terremoti, che possono causare danni localizzati o
estesi all’intera costruzione;
• la richiesta di adeguamento della struttura alle nuove norme
tecniche delle costruzioni.
Se l’eccesso di carico statico genera problemi sui singoli elementi
strutturali interessati, i carichi dinamici, quali il terremoto, mettono a
dura prova anche i collegamenti tra di essi, come i nodi trave-pilastro
nelle strutture in calcestruzzo armato e le connessioni tra murature
verticali, orizzontamenti piani e volte nelle strutture in muratura.
8 Capitolo 1
Figura 1. 1_ Crisi nelle connessioni per strutture in muratura e nei nodi per
strutture in c.a.
Figura 1. 4_ Legame sforzo deformazione per le due fasi del sistema FRP
1.3 Le fibre
base alla natura delle fibre che li compongono; le fibre più utilizzate
sono:
GFRP nel caso siano impiegate fibre di vetro;
CFRP nel caso siano impiegate fibre di carbonio;
AFRP nel caso siano impiegate fibre aramidiche.
1.4 La matrice
1.5 Il substrato
Tabella1. 3
CFRP
Resistenza
90
[MPa]
E [MPa] 230000
Spessore
0,16
[mm]
Larghezza
100
[mm]
Larghezza
incollata 85
[mm]
ν 0,49
Capitolo 2
RIFERIMENTI NORMATIVI
{ √ }
dove:
- è un coefficiente correttivo.
Il valore di progetto dell’energia specifica di frattura di progetto è
fornita dalla relazione
dove:
- e sono rispettivamente i valori medi delle resistenze a
compressione ed a trazione del calcestruzzo (in mancanza di dati
sperimentali, la resistenza media a trazione del calcestruzzo può
essere dedotta dalla in accordo con quanto indicato nella
Normativa vigente;
- è un opportuno fattore;
- è un coefficiente correttivo di tipo geometrico ed ammette la
seguente espressione in funzione del rapporto tra la larghezza
del rinforzo e quella dell’elemento rinforzato:
⁄
⁄
⁄
√
(per ⁄ il coefficiente , che è il valore corrispondente a
⁄ );
dove:
- è la larghezza del rinforzo;
- è la tensione tangenziale di aderenza all’interfaccia
calcestruzzo-composito.
Nel caso in cui la rigidezza dell'elemento di calcestruzzo sia molto più
grande di quella del rinforzo, la meccanica della frattura fornisce la
seguente relazione di validità generale:
( )
dove RTC sta per residual thickness of concrete (spessore residuo del
calcestruzzo), e IRHH sta per interface region relative humidity
(umidità relativa d’interfaccia).
4.1 Introduzione
Nel piano delle tensioni principali (in condizioni di plane stress) appare
pertanto di forma ellittica, rendendo più semplice la determinazione
degli incrementi di deformazione plastica. La seguente
rappresentazione grafica mostra un confronto fra i due criteri di
snervamento nel piano deviatorico:
∫ ( ) ∫
61
Modellazione analitica
derivandola
dunque
√ √ .
Come descritto nel capitolo relativo allo stato dell’arte, dal punto di
vista sperimentale, l’applicazione del carico sulla fibra incollata al
calcestruzzo è stata possibile grazie al martinetto ad azione manuale,
che ha applicato una forza di trazione distribuita ai due lembi del
tessuto unidirezionale mediante l’uso di una piastra a spigoli smussati
che è servita a eliminare qualsiasi concentrazione di tensione locale
sulla fibra, che potrebbe provocarne la rottura prima del
raggiungimento del massimo sforzo trasmissibile, e di uno snodo sferico
interposto tra la piastra anteriore e la faccia del provino. La forza è
stata incrementata regolarmente fino all’innesco del meccanismo di
delaminazione.
La forza, nel modello analitico, è applicata attraverso il comando
Static/Slope Analysis->Load->Force che apre una finestra in cui è
possibile scegliere la tipologia di oggetto da caricare, il sistema di
riferimento a cui ci si deve riferire, il modulo della forza e la direzione
della stessa.
67
Modellazione analitica
(si veda il capitolo dello stato dell’arte per il significato dei fattori
sotto la radice), che, in modulo, consiste nel valore
4.9 Analisi
Come si vede dalla figura è necessario definire degli steps di carico, che
nel caso in esame si sono imposti di 0,1, in numero pari a 10. Dalla
finestra di “Analysis Control” s’impone di calcolare automaticamente il
valore della pressione del liquido, in funzione del livello dell’acqua che,
nel caso in analisi, si definisce pari all’altezza del modello (0,125 m). Si
lasciano i parametri di default nel menu “Nonlinear”. Quando si vuole
fare l’analisi con materiale poroso non lineare, è possibile far partire
l’analisi come nel caso precedente, impostando, però, stavolta il
comando “Consider Partially Saturated Effects for Stress Analysis” dalla
finestra relativa al controllo dell’analisi (Analysis Control).
Bisogna dedicare molta attenzione alla finestra di “Output Control”
in cui si devono scegliere le grandezze di cui si vorranno i risultati; nel
caso in esame si vogliono, in particolare, i risultati relativi agli sforzi
(stress) e alle deformazioni (strain).
73
Modellazione analitica
Verificando di trovarsi nel menu “Post mode” (in alto a sinistra deve
risultare illluminato il lucchetto chiuso)
74 Capitolo 4
Figura 4. 40_Results
GTS tradizionale
Sxx
Sxy
Szx
Syz
TG Z
TG Y
In direzione normale
NX
al piano della fibra
Le ultime tre grandezze riguardano gli sforzi relativi all’interfaccia.
I diagrammi relativi alle deformazioni verranno riportati senza
unità di misura, perché risultano essere il rapporto tra l’allungamento
ottenuto dopo l’applicazione del carico, e la lunghezza originaria della
fibra.
Capitolo 5
CASI DI ANALISI
5.1 Introduzione
Figura 5. 6_Tangential y
Figura 5. 7_Tangential z
Figura 5. 8_Normal x
Dalla figura precedente viene fuori il grafico riportato nella Figura 5.3,
da cui si legge che il campione risulta avere tensioni tangenziali di
compressione in corrispondenza dell’attaccatura caricata della fibra, ed
in particolare nella zona dove, sperimentalmente, si verifica il distacco
della fibra. Per completezza si riportano anche le tensioni tangenziali
nelle altre due direzioni:
- φ’ = 62°
Verificando che il software si trovi in “Post mode”, dal menu
“Results” della finestra “Model” si potranno scegliere i risultati da
visualizzare, tenendo conto del fatto che in questo caso si avranno tanti
risultati quanti sono gli incrementi che si decide di memorizzare.
Si è scelto di riportare i risultati relativi all’incremento
- 6 relativo al 12% della forza massima applicata ( ;
- 12 relativo al 24% della forza massima applicata ( );
- 25 relativo all’50% della forza massima applicata ( );
- 50 relativo al 100% della forza massima applicata ( ).
Si sottolinea, inoltre, che il modello rimane in campo lineare sino
all’incremento 6; il tratto plastico inizia al settimo incremento, cioè al
14% del valore della forza finale ( ).
Uno dei primi risultati da analizzare, è il grafico delle della
resina lungo il proprio asse, in quanto è importante per valutare il
corretto dimensionamento del valore del modulo di taglio G che è stato
attribuito alla stessa (l’andamento deve risultare iperbolico, come
mostra la figura 4.24). Si riporta di seguito il grafico per gli incrementi
di carico che si è scelto di visualizzare:
Figura 5. 19_Andamento delle tensioni (tau xz) sul cls lungo l'asse di simmetria
FIBRA
Si riporta l’immagine relativa alle tensioni sulla fibra, lungo la
direzione x ( ).
Dalla figura precedente viene fuori il grafico riportato nella Figura 5.19,
da cui si legge che il campione risulta avere tensioni tangenziali di
compressione in corrispondenza dell’attaccatura caricata della fibra, ed
in particolare nella zona dove, sperimentalmente, si verifica il distacco
della stessa. A livello qualitativo tra la deformazione e la tensione, in
questa fase di carico non cambia nulla poiché il calcestruzzo è ancora in
campo lineare.
Si riporta la tensione principale massima che si riscontra sul solido.
FIBRA
Si riporta l’immagine relativa alle tensioni sulla fibra, lungo la
direzione x ( ).
Figura 5. 28_Tangential y
Dalla figura precedente viene fuori il grafico riportato nella Figura 5.19,
da cui si legge che il campione risulta avere tensioni tangenziali di
compressione in corrispondenza dell’attaccatura caricata della fibra, ed
in particolare nella zona dove, sperimentalmente, si verifica il distacco
della stessa. Si ricorda che in questa fase di carico il calcestruzzo è in
campo plastico.
Si riporta la tensione principale massima che si riscontra sul solido.
FIBRA
Si riporta l’immagine relativa alle tensioni sulla fibra, lungo la
direzione x ( ).
Figura 5. 35_Tangential y
Dalla figura precedente viene fuori il grafico riportato nella Figura 5.19,
da cui si legge che il campione risulta avere tensioni tangenziali di
101
Casi di analisi
FIBRA
Si riporta l’immagine relativa alle tensioni sulla fibra, lungo la
direzione x ( ).
Figura 5. 42_Tangential y
Dalla figura precedente viene fuori il grafico riportato nella Figura 5.19,
da cui si legge che il campione risulta avere tensioni tangenziali di
105
Casi di analisi
τ [kN/m2]
x [m]
σ [kN/m2]
x [m]
Dalla figura precedente viene fuori il grafico riportato nella Figura 5.61,
da cui si legge che il campione risulta avere tensioni tangenziali di
compressione in corrispondenza dell’attaccatura caricata della fibra, ed
115
Casi di analisi
Figura 5. 72_Andamento tensioni sul cls (tau xz) lungo l'asse di simmetria
FIBRA
120 Capitolo 5
Dalla figura precedente viene fuori il grafico riportato nella Figura 5.72,
da cui si legge che il campione risulta avere tensioni tangenziali di
compressione in corrispondenza dell’attaccatura caricata della fibra, ed
122 Capitolo 5
FIBRA
Si riporta di seguito l’immagine relativa alle tensioni sulla fibra, lungo
la direzione x, la :
Dalla figura precedente viene fuori il grafico riportato nella Figura 5.72,
da cui si legge che il campione risulta avere tensioni tangenziali di
compressione in corrispondenza dell’attaccatura caricata della fibra, ed
in particolare nella zona dove, sperimentalmente, si verifica il distacco
della fibra.
Si riporta la tensione principale massima che si riscontra sul solido.
FIBRA
Si riporta di seguito l’immagine relativa alle tensioni sulla fibra,
lungo la direzione x, la :
129
Casi di analisi
Dalla figura precedente viene fuori il grafico riportato nella Figura 5.72,
da cui si legge che il campione risulta avere tensioni tangenziali di
131
Casi di analisi
Figura 5. 105_Andamento tensioni (tau xz) sul cls lungo l'asse di simmetria
FIBRA
Si riporta, di seguito, l’immagine relativa alle tensioni sulla fibra,
lungo la direzione x, la :
FIBRA
Si riporta, di seguito, l’immagine relativa alle tensioni sulla fibra,
lungo la direzione x, la :
FIBRA
Si riporta, di seguito, l’immagine relativa alle tensioni sulla fibra,
lungo la direzione x, la :
147
Casi di analisi
Figura 5. 123_Tangential y
Figura 5. 138_Andamento tensioni (tau xz) sul cls lungo l'asse di simmetria
FIBRA
Si riporta, di seguito, l’immagine relativa alle tensioni sulla fibra,
lungo la direzione x, la :
Figura 5. 140_Tangential y
FIBRA
Si riporta, di seguito, l’immagine relativa alla tensione sulla fibra
lungo la direzione x, la :
Figura 5. 148_Tangential y
FIBRA
Si riporta, di seguito, l’immagine relativa alla tensione sulla fibra
lungo la direzione x, la :
165
Casi di analisi
Capitolo 6
CONFRONTI E CONCLUSIONI
6.1 Introduzione
Figura 6. 9_ Confronto tra le tensioni tangenziali τxz sul cls nel caso di
materiale asciutto e saturo
Figura 6. 10_ Livello di plasticizzazione al 50% Fmax e al 100% Fmax nel caso di
materiale asciutto
182 Capitolo 6
Figura 6. 12_ Livello di plasticizzazione al 50% Fmax e al 100% Fmax nel caso di
materiale saturo
Confronti e conclusioni 183
- DS = 0% (Materiale asciutto)
Figura 6. 14_ Impronta della zona di rottura nel caso di analisi non lineare con
materiale asciutto al 50% Fmax e al 100% Fmax (Figura 5.38 e 5.45)
- DS = 25%
- DS = 50%
Figura 6. 16_ Impronta della zona di rottura al 50% Fmax e al 100% Fmax
(Figura 5.118 e 5.126)
Figura 6. 17_ Impronta della zona di rottura al 50% Fmax e al 100% Fmax
(Figura 5.151 e 5.159)
Bibliografia
[5] A. Borri, G. Castori, Un contributo allo studio della durabilità dei rinforzi
strutturali con materiali compositi, Atti del 3° Convegno nazionale
“Murico-3”, Venezia, Aprile 2009
[7] Ching Au, Oral Büyüköztürk, Peel and Shear Fracture Characterization of
Debonding in FRP Plated Concrete Affected by Moisture, Journal of
Composites for Costruction, Vol 10, No. 1, 35-47, ASCE, Gennaio/Febbraio
2006
188
Si riportano anche i testi che sono stati utilizzati per lo studio, e che non sono
stati direttamente citati nel lavoro di tesi.
18. S.V. Grelle, L.H. Sneed, Review of anchorage systems for externally-bonded
frp laminates, Int J Concr Struct Mater. 7 (2013) pp 17–33.
19. H.W. Zhang, S.T. Smith, S.J. Kim, Optimisation of carbon and glass FRP
anchor design, Construction and Building Materials. 32 (2012) pp 1–12.
25. J. Yao, J.G. Teng, J.F. Chen, Experimental study on FRP-to-concrete bonded
joints, Composites: Part B. Engineering. 36 (2005) pp 99-113.
26. W.H. Peters, W.F. Ranson, Digital image techniques in experimental stress
analysis, Opt. Eng. 21 (1981) pp 427–441.
27. T.C. Chu, W.F. Ranson, M.A. Sutton, W.H. Peters, Applications of digital-
image-correlation techniques to experimental mechanics, Exp. Mech. 3 (1985)
pp 232–244.
38. Galecki, Maerz, Nanni, Summers, Casadei, The Use of High Pressure
Waterjets in Concrete Substrate Preparation for FRP Applications, Miami
2006.
Ringraziamenti