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EL
I sistemi lineari CH
NI
ZA
LI
Un’equazione nelle incognite x e y del tipo
EL
CH
è un’equazione di primo grado sia rispetto a x sia rispetto a y. Diciamo
anche che è un’equazione lineare in due incognite.
NI
Le sue soluzioni sono tutte le coppie ordinati di valori, il primo da
ZA
attribuire a x, il secondo a y, che verificano l’equazione. Poiché le
coppie ordinate (x; y) che soddisfano l’equazione sono infinite, ogni
equazione lineare in due incognite è indeterminata.
LI
EL
CH
Le soluzioni comuni a tutte le equazioni sono le soluzioni del sistema.
NI
Un sistema si dice:
ZA
determinato se ha un numero finito di soluzioni;
impossibile se non ha soluzioni;
indeterminato se ha infinite soluzioni.
LI
sue equazioni, altrimenti è fratto.
EL
CH
ESEMPIO
NI
ZA
LI
sistema lineare. Due sistemi sono equivalenti se hanno lo stesso
EL
insieme di soluzioni. Facendo uso dei princìpi di equivalenza delle
equazioni possiamo, sempre scrivere un sistema lineare, equivalente a
CH
quello dato, in forma normale, cioè nella forma:
NI
ZA
con a, a1, b, b1, c, c1 numeri reali. I valori a, a1 e b, b1 indicano,
rispettivamente, i coefficienti delle incognite x e y delle due equazioni,
i valori c e c1 indicano i termini noti.
LI
due equazioni del sistema ricaviamo una delle incognite in funzione
dell’altra e sostituiamo l’espressione ottenuta nell’altra equazione,
EL
otteniamo un sistema equivalente.
CH
ESEMPIO
NI
ZA
LI
EL
CH
è determinato quando:
NI
è impossibile quando:
ZA
è indeterminato quando:
LI
ESEMPIO
EL
1. è determinato perché
CH
2.
NI è impossibile perché
ZA
3. è indeterminato perché
LI
Il metodo consiste nel ricavare la stessa incognita in entrambe le
equazioni e uguagliare le espressioni ottenute.
EL
CH
ESEMPIO
NI
ZA
LI
sostituiamo l’equazione ottenuta a una delle due equazioni di partenza,
EL
otteniamo un sistema equivalente. Il metodo di riduzione è anche detto
metodo di addizione e sottrazione.
CH
ESEMPIO NI
ZA
LI
insieme di m ⨉ n numeri reali disposti in m righe e n colonne, secondo
EL
il seguente schema:
CH
NI
Un generico elemento di una matrice può essere indicato con una
ZA
lettera minuscola dotata di due indici, per esempio aij: il primo indice
indica la riga e il secondo la colonna a cui appartiene l’elemento. Due
matrici sono dello stesso tipo se hanno lo stesso numero di righe e lo
stesso numero di colonne.
LI
Due matrici dello stesso tipo sono:
EL
uguali se gli elementi che occupano lo stesso posto nelle due
matrici sono uguali;
CH
opposte se gli elementi nello stesso posto sono opposti.
Una matrice m ⨉ n è:
NI
rettangolare se m ≠ n;
ZA
quadrata se m = n, cioè se ha tante righe quante sono le colonne.
Una matrice quadrata n ⨉ n è anche detta matrice di ordine n.
LI
dall’elemento a11 all’elemento ann è la diagonale principale, quella che
EL
va da an1 ad a1n è la diagonale secondaria.
CH
Per esempio, in una matrice di ordine 2, cioè con due righe e due
colonne, gli elementi:
NI
a11 e a22 sono sulla diagonale principale;
a21 e a12 sono sulla diagonale secondaria.
ZA
LI
Consideriamo inoltre i seguenti tipi di matrice:
EL
matrice nulla: tutti i suoi elementi sono uguali a 0;
matrice riga: è formata da una sola riga; è anche detta vettore
CH
riga;
matrice colonna: è formata da una sola colonna; è anche detta
NI
vettore colonna.
ZA
ESEMPIO
LI
Consideriamo inoltre i seguenti tipi di matrice:
EL
matrice nulla: tutti i suoi elementi sono uguali a 0;
matrice riga: è formata da una sola riga; è anche detta vettore
CH
riga;
matrice colonna: è formata da una sola colonna; è anche detta
NI
vettore colonna.
ZA
ESEMPIO
LI
EL
CH
NI
ZA
ESEMPIO
LI
EL
CH
NI
ESEMPIO
ZA
LI
prime due colonne e applichiamo la definizione calcolando i prodotti
EL
sulle diagonali, come nella figura seguente.
CH
NI
ZA
Alla somma dei primi tre prodotti sottraiamo la somma degli ultimi tre:
(+10 + 0 + 3) – (0 + 0 + 4) = 9. Il determinante è 9.
LI
EL
CH
NI
ZA
LI
determinante costituito dai coefficienti delle incognite:
EL
CH
NI
È possibile calcolare anche i determinanti Dx e Dy che si ottengono
rispettivamente sostituendo la colonna dei termini noti alla colonna dei
ZA
coefficienti di x e a quella dei coefficienti di y:
LI
nel modo seguente.
EL
CH
NI
ZA
LI
EL
Poiché D ≠ 0, il sistema è determinato.
CH
NI
ZA
LI
Molte delle considerazioni fatte per i sistemi di due equazioni in due
incognite possono essere estese ai sistemi di tre equazioni in tre
EL
incognite.
CH
La soluzione di un sistema di questo tipo, se esiste, può essere scritta
come una terna ordinata di numeri che è soluzione di tutte le equazioni
NI
del sistema.
ZA
LI
Applichiamo il metodo di sostituzione. Ricaviamo
y dalla prima equazione e sostituiamo
EL
l’espressione trovata nelle altre due.
CH
La seconda e la terza equazione
formano un sistema di due equazioni
NI nelle incognite x e z: risolviamolo con il
metodo di riduzione.
ZA
LI
Per risolvere il sistema con il metodo di Cramer,
EL
CH
utilizziamo il determinante del sistema D e i determinanti Dx, Dy e Dz,
ottenuti sostituendo la colonna dei termini noti rispettivamente alla
colonna dei coefficienti di x, di y e di z:
NI
ZA
LI
Vale il seguente teorema.
EL
CH
NI
ZA
LI
EL
CH
NI
ZA
LI
incognite, compaiono anche altre lettere, che sono i parametri. Per
EL
risolvere un sistema letterale è necessario, attraverso una discussione
riguardante il parametro o i parametri presenti, stabilire quando il
CH
sistema è determinato, indeterminato o impossibile e, se è
determinato, trovare la soluzione in funzione dei parametri.
NI
Un sistema è fratto se almeno una delle equazioni che lo compongono
ZA
è fratta. Prima di risolvere un sistema fratto è necessario determinare
le condizioni di esistenza delle incognite che compaiono al
denominatore delle frazioni algebriche.
LI
EL
CH
●
Se D ≠ 0, cioè se a2 – 6a ≠ 0 → a(a – 6) ≠ 0 → a ≠ 0 ∧ a ≠ 6, il sistema è
determinato. NI La soluzione è:
ZA
●
Se a = 0 → D = 0, Dx = 0, Dy = –36 ≠ 0, il sistema è impossibile.
●
Se a = 6 → D = 0, Dx = 0, Dy = 0, il sistema è indeterminato.
LI
EL
CH
NI
ZA